C u r i o s i t à   I

 

Le altre Lulu (e una Thymian)

ALEXANDER VON ANTALFFY, Lulu, Germania, 1917
          Erna Morena, Emil Jannings, Adolf Klein, Harry Liedtke
 
MIHALY KERTESZ, Lulu, Ungheria, 1918.
          Claire Lotto, Bela Lugosi, Sandor Goth
 
ARZEN VON CSEREPY, Die Büchse der Pandora,
          Germania, 1919
          Asta Nielsen
 
LEOPOLD JESSNER, Der Erdgeist, Germania, 1922
          Asta Nielsen, Rudolf Foster (
Alwa), Albert Bassermann       (Schön), Gustav Rickert (Goll), Alexander Granach (Schigolch), Carl Ebert, Heinrich George, Anton Pointner, Julius Falkenstein, Erwin Biswanger
 
ROLF THIELE, Lulu (Lulu, l'amore primitivo), Austria, 1962, 100'
          Nadja Tiller, Hildegard Knef (
Geschwitz), Mario Adorf (Rodrigo), Otto Eduard Hasse (Schön), Rudolf Forster (Schigolch), Klaus Horing (Alwa), Leon Haskin (Goll),       Sieghardt Rupp (Schwarz), Charles Regnier (Jack lo Squartatore)
 
PATRICE CHÉREAU, Lulu, ITALIA, 26 Gennaio 1972 (prima - Piccolo Teatro di Milano)
          Valentina Cortese (Lulu), Tino Carraro (Schön), Mario          Piave (Walter Schwarz), Alida Valli (Geschwitz), Renzo Ricci (Schigolch), Gigi Pistilli (Alwa Schön), Guido Verdiani (Goll), Graziano Giusti (Rodrigo)
 
MARCEL BLUWAL, Lulu, FRANCIA/CANADA, 1978, TV
1.06.78
          Danièle Lebrun (Lulu), Michel Piccoli (Schön),          François Marthouret (Alwa), François Simon (Shigolch), Niels Arestrup (Schwarz), Clément Harari (Goll), Jacques Seiler (Rodrigo), Francine Bergé (Geschwitz), Vernon Dobtcheff (Le prince Escerny), Robert Rimbaud (Casti-Piani), Jean-Paul Zehnacker (Jack lo Squartatore)
 
RONALD CHASE, Lulu, USA, 1978, 94'
          Elisa Leonelli, Paul Shenar (Schön), John Roberdeau          (Alwa), Norma Leistiko (Geschwitz), Stephen Ashbrook          (Walter), Warren Pierce (Goll), Thomas Robardeau (Jack lo Squartatore)


VALERIAN BOROWCZYK,
Lulu, RFT - Francia - Italia, 1980.
          Ann Bennent, Michele Placido, Udo Kier, Beate Kopp

MARIO MISSIROLI,
Lulu, Italia, RAI2, 22 - 29 Marzo 1980 (sceneggiato TV).
          Stefania Sandrelli, Pamela Villoresi         

PETER ZADEK, Lulu, Germania, 1991 (sceneggiato TV)
          Susanne Lothar (Lulu), Ulrich Wildgruber (Schön), Matthias Fuchs (Eduard Schwarz), Adolph Spalinger (Goll), Ulrich Tukur (Alwa), Heinz Schubert (Schigolch), Jutta Hoffmann (Geschwitz), Paulus Manker (Casti Piani)

Sopra, Stefania Sandrelli (Viareggio, 1946) in due fotogrammi dello sceneggiato di Mario Missiroli del 1980 tratte dal potenzialmente straordinario, ma tuttora striminzito sito delle Teche RAI; l'unica Lulu capace, almeno figurativamente, di sfidare Louise Brooks (tra le avversarie che ho potuto esaminare). Interessante il giudizio, interno al film, e molto brooksiano, dato al personaggio di Adriana, interpretato dalla diciannovenne Sandrelli in Io la conoscevo bene di Paolo Pietrangeli:
"
Le va tutto bene. Non desidera mai niente, non invidia nessuno, è senza curiosità. Non si sorprende mai. Le umiliazioni non le sente ... Ambizioni zero. Morale nessuna, neppure quella dei soldi perché non è nemmeno una puttana. Per lei ieri e domani non esistono" .
Il giudizio sul miglior film della Sandrelli, assieme a
Il conformista di Bernardo Bertolucci è contenuto in Paolo Mereghetti, Dizionario dei film 2002, Baldini e Castoldi, 2001.
 Interessante notare che tale film è l'unico, a mia memoria, che vede l'attrice protagonista assoluta.

         Una versione italiana di Fernando Cerchio, Lulu (1953), con Valentina Cortese e Marcello Mastroianni ha solo vaghe attinenze col dramma di Wedekind.
          Non ne ha alcuna
Lulu di Augusto Genina.
     
     Da notare che Erna Morena interpretò anche un
Das Tagebuch einer Verlorenen (1918) di Richard Oswald (Meinert è interpretato dal grande Conrad Veidt), ricoprendo così i due ruoli. In questo caso Louise Brooks sarebbe la seconda attrice a fare altrettanto. Presso la Biblioteca Luigi Chiarini a Roma giacciono due sceneggiature titolate Lulu: la prima di Enrico Medioli e Liliana Cavani, la seconda di Marisa Malfatti e Riccardo Tortora


Film apocrifi

 
          Il totale dei film in cui compare Louise Brooks, secondo le fonti ormai ufficiali (la biografia di Barry Paris) assomma a ventiquattro; tuttavia non sono mancate pubblicazioni che l'hanno accreditata in altre pellicole.
 
FASHINATING YOUTH (1926)
 
Prodotto dalla Famous Players - Lasky
Diretto da Sam Wood
Durata: 7 bobine
17 Marzo 1926
Cast
 
Charles "Buddy" Rogers (Teddy Ward)
Ivy Harris (Jeanne King)
Jack Luden (Ross Page)
Jeanne Morgan (Mae Oliver)
Claude Buchanan (Bobby Stearns)
Mona Palma (Dotty Sinclair)
Thelma Todd (Lorraine Lane)
          Louise Brooks, sebbene non accreditata, sembra aver partecipato, quale comparsa, in questo film. Il testo di riferimento è T. Harry Happening, "Classic Film Collector", nr. 60, Fall 1978, pp. 24 - 25.
 
WE'RE IN THE NAVY NOW (1926)
 
Prodotto dalla Famous Players - Lasky
Diretto da Eddie Sutherland
Durata: 6 bobine
November 1926
Cast
 
Wallace Beery (Knockout Hansen)
Raymond Hatton (Stinky Smith)
Chester Conklin (Captain Smithers)
Tom Kennedy (Sailor Perceval Scruggs)
 
          Commedia con il duo Beery - Hatton (che lavorerà con Louise in Now we are in the air). Tale attribuzione è dovuta a John Stewart, Filmarama. The flaming years, II, Scarecrow Press.
 
THE PUBLIC ENEMY (1931)
 
Diretto da William Wellman
Durata: 78 minuti
Cast
 
James Cagney (Tom)
Jean Harlow (Gwen Allen)
Edward Woods (Matt)
Beryl Mercer (Tom's mother)
Donald Cook (Mike)
Joan Blondell (Mamie)
Leslie Fenton (Nails Nathan)
Mae Clarke (Kitty)
 
          Numerosi testi attribuiscono una partecipazione di Louise a questo film. L'errore venne sicuramente ingenerato dalla recensione di André Sennwald sul New York Times del 24 Aprile 1931 in cui Louise viene accreditata nel ruolo di Bess, la ragazza di "Nails" Nathan. Nelle pagine riassuntive di Leonard Maltin, Movie & Video guide 2001, Signet, 2000 Louise è accreditata in questo film; questa invece tagliò corto: "Quando la gente vede una comparsa in scena con caschetto e frangetta subito pensa: 'E' la Brooks' ". Ha ragione lei.
 
OTHER MEN'S WOMEN (THE STEEL HIGHWAY (1931)
 
Prodotto dalla Warner Bros. & Vitaphone
Diretto da William Wellman
Durata: 65 minuti
Cast
 
Grant Withers (Bill)
Mary Astor (Lily)
Regis Toomey (Jack)
James Cagney (Ed)
Joan Blondell (Mary)
 
          Secondo il testo di John T. Weaver, Forty years of screen credits 1929 - 1969, Scarecrow Press, 1970, Louise Brooks partecipò a questo film. Anche secondo il disinformato Leonard Maltin, cit., Louise appare in tale pellicola. Louise invece negò la partecipazione sia a Steel highway che ad Hollywood Boulevard: "I appeared in neither film".
 
HOLLYWOOD BOULEVARD (1936)
 
Prodotto dalla Paramount
Diretto da Robert Florey
Durata: 70 minuti
Cast
 
John Halliday (John Blakeford)
Marsha Hunt (Patricia Blakeford)
Robert Cummings (Jay Wallace)
C. Henry Gordon (Jordan Winslow)
Frieda Inescort (Alice Winslow)
Esther Ralston (Flora)
 
          Ancora il testo di John T. Weaver, cit., attribuisce una parte a Louise Brooks in questo film. Per il pensiero di Louise cfr. sopra

          In "Le ciné - fiche de Grand Angle", nr. 78, Decembre 1985, viene segnalato un altro errato caso d'attribuzione: A gentleman of Paris, di Harry d'Abbadie d'Arrast, del 1927.

          Naturalmente noi italiani, con la consueta sciatteria, equivocata (o forse no) a livello internazionale quale briosa genialità, non potevamo essere immuni dal gioco. In "Novella", nr. 7, 24 Febbraio 1929 le viene attribuita una partecipazione nel film La Pampa: la didascalia, sotto una sorridente Louise in Beggars of life, ci informa che "Louise Brooks (...) coltiva con impegno e successo chilometri e chilometri di prateria, nonché un altrettanto sconfinato amore per Antonio Moreno (...)". Non paga, la stessa rivista, nr. 36, 8 settembre 1929, spara: "Louise Brooks, come appare in una graziosa scena del suo più recente film, Tre anni, tre giorni".
 
Film mancati
 
          Se i film apocrifi sono una curiosità filologica, quelli mancati muovono al rimpianto. Si inizia con The bad girl, il film che doveva vederla attrice protagonista, ma che rifiutò per volare in Europa da Pabst (episodio citato nell'articolo di James Card, che in un primo momento travisai: leggendo, nell'originale, bad girl credevo ad uno stereotipo interpretativo, non ad un film vero e proprio).
          Durante il suo soggiorno in Europa le furono offerti vari ruoli, Charlotte in
The sorrows of Merther nonché, pare, parti in Dorothy Vernon of Haddon Hall e Sweet Nell of old Drury (la fonte che attesta queste tre ultime offerte è la filmografia di "Classic Images", cfr. la sezione Articoli o brevi monografie in BibliografiaII)
          Louise scampò anche un film di serie B per la Republic,
Dancing feet. "Erano insoddisfatti dei provini; e cercavano una bionda che non sapeva ballare", commenterà acida.

          Grave perdita fu il rifiuto al film Redskin (diretto da Victor Schertzinger con Richard Dix e Gladys Belmont, Paramount, 1929, 82'). L'intrattabile ragazza, inizialmente scelta per il ruolo di indiana, sibilerà: "Feci un provino con Richard Dix, ma non volevo quell'orrendo trucco da indiana con la parrucca di traverso. Allora mi dissero: 'Per punizione, farai The Canary Murder Case, dove sarai semplicemente la donna che viene uccisa.' E io: 'Benissimo. Basta non andare in una riserva indiana con Richard Dix. Aveva sempre i postumi di una sbornia...". Il film, e il regista, fu preso in seria considerazione da Kevin Brownlow; la Cineteca di Bologna ne curò la proiezione: occhio, quindi.

          All'inizio degli anni Trenta James Whale penserà a lei per The bride of Frankenstein (La moglie di Frankenstein) presumibilmente nel ruolo che poi ricoprì, con memorabili meches elettriche, Elsa Lanchester.
          Più grave la mancata realizzazione del
Faust di Pabst, verso la metà degli anni Trenta, che avrebbe potuto rilanciarne la carriera. Secondo "Classic Images" le offrirono, presumibilmente per questo film, il ruolo di Margherita; più probabile che la parte per lei fosse quella di Elena di Troia. Secondo alcune fonti antiche, Elena di Troia non era che un simulacro: è quindi una vera perdita che la Brooks non abbia interpretato un personaggio in cui, come avvenne con lei, si confondono inestricabilmente donna storica e simbolo, vita e arte, caso e predestinazione. Assieme a Louise avrebbe recitato Greta Garbo.
          La perdita più accorante è tuttavia un
Angelo azzurro, alla fine degli anni Trenta; ci soccorre il grande Francesco Savio:

"Non troppo lontano dalla verità andrebbe chi affermasse, che il capolavoro Pabst è un progetto rimasto irrealizzato. Sembra infatti che tra il Die Büchse der Pandora e il  Das Tagebuch einer Verlorenen il regista avesse messo in preventivo la riduzione filmica del Professor Unraüt di Heinrich Mann. Forse l'"Angelo azzurro" di Louise Brooks ci avrebbe privati di quello di Marlene; e sarebbe stato un brutto perdere. Ma la Lola - Lola di Lulù, sgambettante nel silenzio inaccessibile o sorridente tra i fondali guitti e retroscena fumosi, quella non sarà mai rimpianta abbastanza, almeno da chi prenda a cuore la lusinga di certi sortilegi" 

 
A girl in every port e la censura fascista
 
          Nel volume di Mario Quargnolo, La censura ieri e oggi nel cinema e nel teatro (Pan, 1982) si legge: " (...) Peraltro la perla migliore della censura italiana dell'epoca del muto ci sembra la seguente. Nel luglio 1928 passò alla revisione, con il titolo Capitano Barbableu, A girl in every port di Howard Hawks. Fra i tagli richiesti: 'Sopprimere la scena del 1° atto in cui, in una bettola d'infimo ordine a Guadalquivir, appare un pessimo soggetto, con una divisa che ricorda, assai da vicino, quella dei moschettieri di S. E. Mussolini' "
          Quello dei rapporti fra censura e Louise Brooks sarà un interessante tema d'approfondimento. Recentemente è stato infatti ritrovato il primo Protocollo dell'Ufficio Centrale di Revisione Cinematografica, ovvero la schedatura dei film dal 1913 al 1943: sia
Lulu che il Diario di una donna perduta non furono nemmeno distribuiti.
 
Le didascalie di Excelsior
 
          Il settimanale Excelsior, rivista degli anni Venti e Trenta, era un interessante miscuglio di pettegolezzi cinematografici, moda femminile, politica, racconti, consigli di bellezza con, in più, un curioso interesse per le usanze esotiche (servizi dalla Cina, dall'Africa ....). Il tutto con taglio leggero, condensato in circa quattordici pagine, strette fra due copertine molto belle dedicate principalmente a personaggi del mondo dello spettacolo (ma anche a Maria José di Savoia, a chi interessa). Le attrici più presenti sono, nell'ordine: Greta Garbo su tutte, con numerose copertine, Clara Bow, Norma Shearer, Anna May Wong e Louise Brooks. Louise, almeno dalle copie visionate, non conquista nessuna copertina, ma vanta parecchie foto con didascalia e l'articolo (una traduzione spacciata per originale) a firma Evelina Suard.

          La veridicità dell'articolo era già seriamente messa in discussione da certe didascalie in calce alle foto di Louise disseminate nei vari numeri della rivista:

 
          10 Maggio 1928 - Louise Brooks che abbandonerà il teatro per essere pilota della linea aerea S. Francisco - Chicago
 
          9 Agosto 1928 - Louise Brooks, l'attrice svedese dagli occhi fascinanti
 
          20 Settembre 1928 - Louise Brooks, nuova mannequin della "Venere ... Giraffa" (che pesa dieci chili di meno della Venere di Milo, e cioé 58 Kg., con un lussuoso costume ultima moda
 
          9 - 16 Maggio 1929 - Aveva in una certa epoca deposto i suoi omaggi ai piedi della squisita Mar(?). Ed ecco che il divo attore depone altri omaggi, non meno ardenti, ai piedi della soave Louise Brooks i cui occhi hanno il potere di guarire i mali amorosi. L'incontro avviene durante un pranzo  sontuosamente offerto da una gentile collega: e fu incantevole per la delicata intimità; alla frutta lui era pazzo di lei. Si rividero spesso, sia all'interno che all'esterno della casa ospitale, e i duetti sfociano in un matrimonio con tutte le regole
 
          La prima è folle, la seconda uno sgarbo, la terza criptica (e testuale), la quarta l'inizio di un articolo, L'amore fa capolino ovvero tra lui e lei, a firma di Armando Ristew (Hollywood, Aprile). Poiché Louise ritornò negli Stati Uniti il 31 Luglio 1929, dalla Germania, questa notiziola pare inventata di sana pianta; senza tener conto che Louise, in quanto a mariti, aveva liquidato Edward Sutherland e sposerà Deering Davis solo nel 1933. Allora?
          Ci sono tuttavia anche didascalie plausibili
:
 
          3 Gennaio 1929 - Louise Brooks è la regina della moda in California, eccola con un delizioso abitino alla marinara
          10 Gennaio 1929 - Un giornale di New York ha indetto fra i suoi lettori un referendum per sapere qual'è l'attrice che ha il profilo più perfetto: è risultata vincitrice, Luise Brooks, qui presente (testuale)
          Altre foto e didascalie rintracciabili nella sezione Bibliografia sparsa 1925 - 2001 nella pagina Bibliografia III.
 

Louise Brooks al Musée du cinéma Henri Langlois

Nella bella opera di Huguette Marquand Ferreux, Musée du cinéma Henri Langlois, Maeght Editeur - La Cinémateque Française, I - II - III, 1991
I, De origines aux Années Vingt
II, De l'expressionisme allemand aux Années Cinquante (riproduzione da The Canary murder case e Louise e Fritz Kortner)
III, Catalogue raisonné, Index, bibliographie
sono registrati questi oggetti: (s. = salle, sala; v. = vitrine, vetrina; mur = parete)

Un homme en habit (Evening clothes)
s18 Mur. 455 (LITOGRAPHIE EN COLEURS. Signée MORGAN. Imprimerie Morgan Litho., Cleveland, 198x97.5. Affiche américaine) 

Loulou (Die Büchse der Pandora) 
s18.v 16.8 = salle 18, vitrine 16, objet 8 (PHOTOGRAPHIE - Tirage 52x40 cm. Louise e Fritz Kortner) 
s18.v 16.9 (MAQUETTE DE DECOR. Lavis et plume sur calque d'André Andrejew 54x31.5 cm.)

Trois pages d'un journal (Das Tagebuch einer Verlorenen)
s18.v 13.3 (PHOTOGRAPHIE - agrandissement 100x74 cm. Louise Brooks e Edith Meinhard)

Poings de fer, coeur d'or (A girl in every port) 
s18.v 12 (ACCESSOIRE DE COSTUME. 4 boucles d'escarpins en strass et pierres de couleurs portées par Louise Brooks)

The Canary murder case
s18 Mur. 453 (PHOTOGRAPHIE - agrandissement 125x62 cm. Louise Brooks)

s18.v 14.3 (PHOTOGRAFIE Eugene Richee - agrandissement 70.5x54 cm.)

Lulu, La Settimana Enigmistica e Tex

 
          Ne "La Settimana Enigmistica", nr. 3592, del 27 Gennaio 2001, nella rubrica L'Edipeo enciclopedico, appare il quesito nr. 24553, che recita, sotto questa immagine:
 
Connect to the Internet if you can't see this image. 1) Chi è il regista che nel 1928 diresse il film "Lulù - Il vaso di Pandora", da cui è tratta questa scena?
                  2) Chi è l'attrice protagonista (al centro nella foto) che con questa interpretazione raggiunse fama internazionale?
A voi la risposta
Nella seconda di copertina del numero 213 di "Tex", Attacco notturno, appare il nome di Louise Brooks: è una breve monografia su Guido Crepax: "(...) graficamente ispirate all'attrice di Lulu, Louise Brooks, le tavole di Valentina (...)".

          Nel numero 160 dello stesso fumetto, I killers, a pagina 89, un richiamo storico alla ridente cittadina di Cherryvale, paesetto natale di Louise: "La famiglia Bender, marito, moglie, un figlio e una figlia, nel 1871 si stabilirono a circa sei miglia da Cherryvale, nel Kansas, in una casa isolata che adibirono a locanda e che venne usata come tragica trappola per assassinare coloro che vi si fermavano per pernottare. Allorché i loro delitti vennero scoperti, si contarono trenta corpi sepolti intorno alla casa".
          Nel nono albo gigante di "Dylan Dog", L'esercito del male (Novembre 2000), una brooksissima ballerina di nome Mary viene invasata da entità iperuranie.

Brooks and the hen

          Un giornalista di Close Up intervista un Pabst vagamente disfatto mentre sta girando Die Büchse der Pandora.
 
          Intervistatore: What did Louise Brooks say today?
 
          Pabst: Oh, she didn't say too much. She was too busy complaining that the hen was a grandfather
 
          Int: What hen?
 
          P: Why, the lunch hen. She said it was a grandfather
 
          Int: Did they get another hen?
 
          P: Certainly not. They didn't understand what she was saying. And besides, she had eaten it

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