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Nel 1492, data convenzionale che indica l'inizio dell'età moderna, la scoperta dell'America non portò effetti positivi su Barcellona.

Era in atto il processo di unificazione della Spagna, il suo sviluppo si indirizzò verso il mare. Puntò ad attraversare l'Atlantico e fu uno degli Stati più favoriti nella lotta al colonialismo del nuovo continente americano. Nel frattempo Madrid, la nuova capitale, stava sempre più emergendo, non perché situata in una posizione strategica,anzi al contrario la sua collocazione geografica è in un posto molto sfavorevole per le condizioni climatiche, ma perché decisa dal governo. Il re Filippo II e la sua dinastia, attuavano una politica accentratrice. Per tutte queste ragioni Barcellona decadeva, lasciando spazio ad altri. 

Il SOGNO DI FILIPPO II di El Greco all'Escorial di Madrid; nel celebre dipinto, noto anche come ALLEGORIA DELLA LEGA SANTA, la critica ha riconosciuto una celebrazione della vittoria del 1571 sui turchi a Lèpanto.

Impegnata in rivolte aveva perso i suoi privilegi, FUEROS.

Nel 1640 Barcellona si rivoltò, massacrò il viceré SANTA COLOMA. Questo drastico evento venne chiamato "Corpus Domini di sangue". Proclamò la repubblica, ma poi riconobbe la sovranità della Francia, e accettò Luigi XIII come conte di Barcellona.

Nel 1652, il 13 ottobre, tornò in mano spagnola.

Nella guerra di Successione, che va dal 1702 al 1711, quando Filippo V re di Spagna si interessò alla città, Barcellona si schierò dalla parte di Carlo d'Asburgo. Scoppiò una lunga guerra, ma nel 1714 dovette cedere a favore dei Borbone.

Questi tolsero anche i pochi privilegi che le erano rimasti.

Dal 1808 al 1813 Barcellona fu nuovamente impegnata in rivolte e fu occupata dai Francesi.