Ventunesimo Incontro di Preghiera
Triduo
per la Solennita’
Tardi t’amai, bellezza così antica e così nuova, Tardi t’amai! Tu eri dentro di me ed io Ti cercavo fuori di me e mi gettavo, brutto com’ero, sulle cose belle della Tua creazione. Tu eri con me, ma io non ero con Te. Le tue creature mi tenevano lontano da Te……..
Tu hai chiamato e gridato e hai vinto la mia sordità.
Tu hai brillato e balenato e hai dissipato la mia cecità. Tu hai sparso il Tuo
profumo, io l’ho respirato e ora anelo a Te. Ti ho gustato e ora ho fame e
sete. Mi hai toccato, e ardo dal desiderio della Tua pace.
(Confessioni 10,27-38)
Dal
Vangelo di Giovanni (19,31-37)
Era il giorno della Parascève, e i Giudei, perché i corpi non
rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel
sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati
via.Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all’altro
che era stato crocifisso insieme a lui. Venuti però da Gesù, e vedendo che era
già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il
costato con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà
testimonianza e la sua testimonianza è vera ed egli sa che dice il vero, perché
anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: «
Non gli sarà spezzato alcun osso ». E un altro passo della Scrittura dice
ancora: « Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto ». Parola
del Signore. Lode a Te, o Cristo.
Quinta
promessa: Spanderò le più abbonanti benedizioni sopra tutte le loro
imprese.
Scintilla
Ah! l’ho trovata la tua
abitazione, o Gesù! Tu abiti in quell’anima che tu hai creata ad immagine
tua; in quell’anima che ti cerca, che ti ama, che ti desidera; non in quella
che preferisce a te le cose di quaggiù. (Santa Gemma Galgani)
Signore,
abbi pietà di noi
Cristo,
abbi pietà di noi
Signore,
abbi pietà di noi
Padre celeste, Dio,
abbi pietà di noi
Figlio, redentore del mondo, Dio,
abbi pietà di noi
Spirito Santo, Dio,
abbi pietà di noi
Santa Trinità, un solo Dio,
abbi pietà di noi
Prima meditazione –
Dai « Discorsi » di sant’Agostino, vescovo. (213,8)
La
lancia ha trapassato il fianco di Cristo e ne è sgorgato il prezzo del nostro
riscatto
«Credo in Dio Padre onnipotente». Considera quanto siano brevi a pronunciarsi
queste parole e tuttavia quanto profondo è il loro significato. E’ Dio ed è
anche Padre: Dio per potenza, Padre per bontà. Quanto siamo felici, noi che
abbiamo trovato in Dio nostro Padre! Crediamo dunque in lui e speriamo tutto
dalla sua misericordia, perché è onnipotente: per questo crediamo in Dio Padre
onnipotente. Nessuno dica: non mi può rimettere i peccati. Come non può, se
è onnipotente? Tu dici: Ma ho peccato molto. E io ripeto: ma lui è
onnipotente. E tu dici: Ho commesso peccati tali che mai potrò esserne liberato
e mondato. Io ti rispondo:
Sesta promessa
- I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l’oceano
della misericordia
Scintilla O Gesù buono, è bella e
gioconda cosa abitare nel tuo cuore! Esso è il ricco tesoro, la perla preziosa
che abbiamo scoperto nel segreto del tuo corpo trafitto, come nel campo scavato.
(San Bonaventura – la vita
mistica 3,3-4)
Gesù, verbo incarnato per amore,
donaci il tuo amore
Gesù, amore troppo spesso sconosciuto e
disprezzato,
donaci il tuo amore
Gesù, divin fanciullo, abbandonato e perseguitato,
donaci il tuo amore
Gesù,
che nelle tue peregrinazioni evangeliche avesti per avversari e contradditori i
farisei e i sacerdoti,
donaci il tuo amore
Seconda meditazione – Dai
« Discorsi » di sant’Agostino, vescovo. (213,8)
La lancia ha
trapassato il fianco di Cristo e ne è sgorgato il prezzo del nostro riscatto (continuo)
Ecco, state per giungere al sacro fonte per essere lavati dal battesimo,
rinnovati dal bagno salutare della rigenerazione; risalendo da quell’acqua,
sarete senza alcun peccato. Tutto il passato che prima vi perseguitava, lì sarà
distrutto, I vostri peccati erano simili agli egiziani che inseguivano gli
ebrei: li incalzarono, ma fino al mar Rosso. Che significa fino al mar Rosso?
Fino al fonte battesimale, consacrato dalla croce e dal sangue di Cristo;
infatti ciò che è rosso rosseggia: non vedi come rosseggia il corpo di Cristo?
Guardalo con gli occhi della fede: se vedi la croce, aspettati anche il sangue;
se vedi colui che è sospeso alla croce, guarda quanto ne sparge. Il fianco di
Cristo è stato trafitto dalla lancia e ne è sgorgato il nostro riscatto. Perciò
il battesimo è contraddistinto dal segno di Cristo, perché l’acqua in cui
siete immersi significa il vostro passaggio attraverso il mar Rosso.
Scintilla
Gesù è assetato: non
incontra che ingrati e indifferenti tra i discepoli del mondo, e tra i suoi.
Egli trova, ahimè! pochi cuori che si abbandonino a Lui senza riserva, che
comprendano tutta la tenerezza del suo Amore infinito. (Santa Teresa di Gesù
Bambino)
Gesù,
il cui divin Cuore è trafitto dall’ingratitudine più che dalla lancia del
centurione,
donaci il tuo amore
Gesù, amore sempre vivo e sempre nuovo nella
divina Eucaristia,
donaci il tuo amore
Gesù, assai dolente nel vedere la inutilità del
tuo sangue sparso per tante anime,
donaci il tuo amore
Gesù,
tanto afflitto per il nostro poco amore,
donaci il tuo amore
Terza meditazione - Dai
« Discorsi » di sant’Agostino, vescovo. (213,8)
La lancia ha
trapassato il fianco di Cristo e ne è sgorgato il prezzo del nostro riscatto(seguito)
I vostri
peccati sono i vostri nemici: vi seguono, ma fino al mare. Una volta entrati voi
ne uscirete, essi invece saranno annientati, così come avvenne agli ebrei:
quando essi raggiunsero l’asciutto, l’acqua sommerse gli egiziani. Che cosa
dice la Scrittura? « Nessuno di
essi sopravvisse » (Sal 106,11). Siano
molti o pochi i tuoi peccati, siano lievi o gravi: neppure il più piccolo è
rimasto. Ma poiché è nella concretezza di questo mondo, dove nessuno è senza
peccato, che dobbiamo realizzare la nostra vittoria, la remissione dei peccati
non ci è accordata soltanto nella purificazione del sacro battesimo, ma anche
nella preghiera quotidiana insegnataci dal Signore. In essa è come se riceveste
ogni giorno il vostro battesimo, perché possiate ringraziare Dio, che ha
concesso questo dono alla sua Chiesa.
Settima
promessa Le
anime tiepide diventeranno fervorose
Scintilla -Quando amate, non dovreste dire:
“Dio è nel mio cuore”, ma piuttosto: “io sono nel cuore di Dio” (Gibran
– il Profeta)
Gesù,
che sei quasi uno straniero per coloro che più spesso visiti,
donaci il tuo amore
Gesù,
che malgrado tutto non ti stanchi di farti mendico alla porta dei nostri cuori, donaci
il tuo amore
Gesù,
che desideri di abitare nei nostri cuori,
donaci il tuo amore
Gesù,
che attendi il nostro amore per quelli che non ti amano,
donaci il tuo amore
Gesù,
che domandi cuori fedeli,
donaci il tuo
amore
Quarta Meditazione Santa
Margherita Maria Alacoque e il Sacro Cuore di Gesu ‘
Il Cuore di Gesù è il simbolo di quell’infinito amore che spinse il
Figlio di Dio a farsi nostro fratello, a morire per noi sulla croce e a rimanere
per sempre nel Sacramento dell’altare.
Durante
l’ottava della festa del Corpus Domini, il 16 giugno 1675, Margherita Maria
era in ginocchio di fronte alla grata del coro, con gli occhi fissi sul
tabernacolo. Improvvisamente, il Signore le apparve sull’altare e le manifestò
il suo cuore. <<ECCO, le disse, quel cuore che ha tanto amato gli
uomini da non risparmiare nulla, fino ad esaurire e consumare se stesso per
testimoniare il suo amore. In cambio, ricevo, dalla maggior parte, solo
ingratitudine per la loro irriverenza e sacrilegi, per la freddezza e
disprezzo che essi hanno per me nel sacramento del mio amore. E ciò che è più
penoso per me, in un tono che toccò il cuore della suora, è che aggiunse il
Salvatore, essi sono cuori a me consacrati>>.
Quindi
le comandò che si doveva istituire nella chiesa una festa speciale in onore del
suo Sacro Cuore. <<Per questa ragione, io ti chiedo che il primo venerdì
dopo l’ottava del Corpus Domini sia dedicato ad una speciale festa in onore
del mio Cuore, con la comunione in tale giorno e col fare riparazione per
l’indegnità con cui è ricevuto. Ed io prometto che il mio cuore si dilaterà
per riversare abbondantemente le ricchezze del suo amore su quanti gli
renderanno questo onore o procureranno che gli sia reso>>.
Ottava promessa –
le anime fervorose s’innalzeranno rapidamente a grande perfezione.
Scintilla Facciamo nel nostro cuore un piccolo tabernacolo ove Gesù possa rifugiarsi, allora sarà consolato e dimenticherà ciò che noi non possiamo dimenticare: l’ingratitudine delle anime che lo abbandonano in un tabernacolo deserto! (S.Teresa di Gesù Bambino – Lettera 144)
Gesù,
che domandi cuori compassionevoli,
donaci
il tuo amore
Gesù,
il cui divin Cuore arde di una fiamma d’amore e di misericordia,
donaci il tuo amore
Gesù,
sì contento della nostra contrizione,
donaci il tuo amore
Dall’ingratitudine
liberaci o Signore
Dalla
tiepidezza
preservaci o Signore
Agnello
di Dio, che togli i peccati del mondo,
fa’
che noi siamo generosi.
Agnello
di Dio, che togli i peccati del mondo,
ricevi i nostri cuori come vittime d’espiazione.
Agnello
di Dio, che togli i peccati del mondo,
fa’ che ti doniamo i nostri cuori.
ESEMPIO
- Le vie misteriose della grazia.
Sono
infinite le vie che tiene il Cuor di Gesù per convertire i poveri peccatori.
Sentite questo fatto.
Si
teneva un corso di esercizi spirituali per gli operai e li dirigeva P. Lorenzini
sacerdote Gesuita, da cui abbiamo appreso quanto narriamo. Tra i molti convenuti
vi era pure un vecchio di 82 anni, il quale da oltre 60 anni non faceva più la
sua Pasqua. Per deciderlo a prendervi parte, quelli che l’avevano invitato,
gli avevano detto: Vieni: si mangia, si beve e non si paga nulla, che vuoi di
più? E così aveva accettato. Il direttore degli esercizi sapendo ch’era
piuttosto duro d’orecchio, lo invitò a prendere posto nella prima fila dei
banchi; ma egli non volle accettare e per non trovarsi troppo in vista, andò a
cacciarsi giù in fondo alla cappella. Gli esercizi dovevano durare tre giorni.
Si trovava puntuale cogli altri all’ora dei pasti ed alle funzioni. ma durante
le prediche dormiva. Il secondo giorno i suoi compagni andarono tutti a
confessarsi ed invitarono lui pure a fare altrettanto. Fiato sprecato. Il
medesimo invito gli rivolse il padre direttore, ma senza approdare a
nulla. Durante l’ultima predica, come al solito, dormiva.
Poco prima di terminare, avendo il predicatore, nel
calore della perorazione, dato un forte pugno sul tavolino, il vecchio si destò.
Parlava in quel momento della infinita Bontà del
Cuore di Gesù verso i poveri peccatori e
segnando col dito il costato del Crocifisso trafitto dalla lancia, diceva: Ecco
fino a qual punto questo Cuore divino vi ha
amato, fino a dare per voi tutto il suo Sangue!
A questo punto un brivido serpeggiò per le membra del povero vecchietto,
fu preso da profonda commozione e grosse lacrime gli caddero dagli occhi. Finita la predica, uscirono tutti baciando i piedi del grande
Crocifisso che era presso l’uscita. Quando la chiesa fu vuota, anche il
vecchio si mosse dal suo posto, prese una sedia, la portò sotto il Crocifisso,
vi salì tutto barcollante e diede un gran bacio sul Cuore di Gesù.
Uscito
fuori, tutti gli furono attorno:
— Perchè hai baciato Gesù sul Cuore, non bastava baciargli i piedi?
— Se è
tanto buono, come ha detto il predicatore, che male c’è?
E
disputavano tra loro, sostenendo alcuni che non andava bene.
P.
Lorenzini che — non osservato —aveva tutto veduto, si accostò al vecchietto
e battendogli una mano sulla spalla, gli disse:—Bravo, avete fatto bene a
baciare Gesù sul Cuore.
E
poi soggiunse: - Se avete tanta confidenza con Gesù e avete dimostrato di
volergli tanto bene, perchè vi rifiutate di consolare il suo Cuore che tanto vi
ama e vi vuole donare il suo perdono?
Il
povero uomo non seppe rispondere: era vinto: il SS. Cuore di Gesù aveva
trionfato colla potenza del suo amore. Si confessò, fece la S. Comunione, che
durante i quattro anni che ancora visse ripeteva tutte le domeniche, e fece poi
una santa morte.
Ah,
davvero che il Cuore di Gesù è pieno
di misericordia e di tenerezza infinita verso i poveri peccatori!
(Da
“La grande promessa” – considerazioni ed esempi sui primi nove venerdi del
S.Cuore)
Preghiamo
O
Signore Gesù, che, malgrado le nostre debolezze e le nostre indegnità, non
disdegni di farci comprendere che il tuo desiderio è di vederci consacrati a
riparare gli oltraggi a te più sensibili, perché commessi dalle anime
predilette, fa’ che siamo fedeli alla tua chiamata, e tu possa trovare in noi
dei cuori devoti e generosi che si sforzano di riparare tanta ingratitudine. Per
Cristo nostro Signore. AMEN.