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TRAIETTORIE GEHRY
I progetti di Gehry sono il frutto di una ricerca volumetrica; per comprenderli bisogna tenere in considerazione le opere futuriste di Boccioni viste attraverso il mondo digitale.
Le parole chiave che caratterizzano queste operazioni sono:


1. Assemblare
2. Spaziare
3. Separare
4. Slanciare
5. Liquefare

La storia di Gehry
Negli anni ’50 frequenta un master in urbanistica ad Harward ;lavora presso uno studio a Parigi; più tardi fonda un proprio studio a Hollywood, ma dal 1962 al 1978 le sue opere davvero interessanti sono solo 2 o 3 e sono in genere case per artisti dove può sperimentare con maggiore libertà.

La sua Casa a Santa Monica nel 1978, costituisce una rivoluzione personale poiché vi si rilegge una ricerca interiore, e una ricerca artistica che rompe con il passato..


1. assemblamento: nella casa a Santa Monica utilizza questa tecnica abbinandola all’uso dei materiali nudi e crudi che vengono utilizzati in modo tale che all’esterno appaia la ruvidità del materiale.
Nella Casa Wagner a Malibù , un progetto mai realizzato, l’architetto riproponeva, rafforzandolo, il concetto di assemblaggio ma con un linguaggio ancora più estremizzato. Così avviene anche nelle Case Familiari progettate nel 1978 a Los Angeles:
Casa Spiller fatta a Venice, California, nel 1978-79 si rifà al "Cheapscape" cioè ad un paesaggio povero e residuale, il progetto trae spunto dalla Pop Art, guardando quindi alla città, ai fumetti, ai cartelloni pubblicitari ecc.
In riferimento agli aspetti pop dell’architettura di Gehry c’è un testo di Robert Venturi chiamato "Complessità e contraddizioni" da cui l’architetto americano ha tratto ispirazione.l'architettura diventa una rappresentazione mentale di qualcuno o di un paesaggio.
contrasto : dal 1978 diventa entra a far parte del linguaggio semantico dell’architetto. Questo concetto viene espresso attraverso l’utilizzo degli assi e delle forme.

2. spaziare: è una delle parole chiave degli anni ottanta,; costituisce un nuovo modo di guardare.

Nella Casa per un film maker(Los Angeles,1981) il concetto è distanziare, crea degli spazi tra i volumi che compongono l’abitazione, rendendo l’idea del movimento e della dinamicità di un’architettura che conquista il suo spazio. I riferimenti sembrano essere quelli del periodo barocco o anche quelli che fornisce Michelangelo nella piazza del Campidoglio. Gehry capisce che spaziare innesca una serie di processi e sensazioni.

3. Separare: in una serie di opere si manifesta questo studio:
nel Centro commerciale, uffici e museo Edgmar, Santa Monica,1984-88;
nella Casa Norton a Venice(1982-84);
nella Città-campus a Yale-Chimica psichiatrica a Yale ,New Haven (1985-89);
nel Museo dell'aereonautica (Los Angeles,1982-84) che si presenta come un oggetto di derivazione Pop-Art con l'aereo messo all'esterno.
Il ristorante Fishdance, Kobe in Giappone,(1986-87)risponde ad un’operazione di Pop-Art e di separazione insieme(1986-91)

Una importante opera che rievoca il concetto di separazione è il centro commerciale nella piazza del Villaggio Olimpico a Barcellona che risale al 1992; è un’opera che ha una grande importanza perché da qui inizia la fase digitale di Gehry
Gehry affronta il progetto come se fosse un artista cercando sempre di sperimentare nuove strade e nuovi linguaggi.

4. Fondere o collidere, negli anni ottanta le opere di Gehry diventano oggetti d’arte, quasi delle sculture vivibili, probabilmente questo deriva della capacità dell’architetto di concepire dei volumi che si fondono.
Se il futurismo italiano ha ispirato Eisenman attraverso Balla, l’ispiratore di Gehry è Boccioni. La scultura futurista è estremamente plastica ed elabora lo stesso concetto di fusione, esprimendo la dinamicità dell’ambiente attraverso la scultura. I volumi di Gehry si compenetrano l'uno con l'altro e dinamizzano l'ambiente attraverso delle Traiettorie.
Il museo Vitra a Weil am Rheim e l'American Center a Parigi(1986-93) sono esempi di questo modo di concepire l’architettura.Ginger e Fred a Praga(1992-97).


Le due opere più significative sono il museo Guggenheim a Bilbao(1991-97) e l’auditorium Walt Disney a Los Angeles(1988-2003) perché concentrano in loro tutto il pensiero dell’architetto.
Nell'Auditorium utilizza la forma rettilinea .Attorno alla scatola vengono fatti dei collegamenti.
Per il museo di Bilbao è l’architetto stesso a trovare l’area, per questo si può parlare di Urbanscape, l’opera è pensata per quel paesaggio, per arricchirlo, alla fne con l’opera si identificherà un paesaggio;conforma lo spazio pubblico, per questo parliamo di iperfunzionalismo--Libertà della funzione,e dell'organizzazione dell'allestimento.

5. Liquefare. È l’ultima parola chiave dell’architettura di Gehry e l’architettura torna alle sue dimensioni.


Lezione del 17/05/2004

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