SMANTELLATO PEZZO PER PEZZO IL "DOSSIER SUL WTC-7" DI ATTIVISSIMO
(Vedi anche il dialogo con Attivissimo, la smentita alle sue obiezioni sull'aereo del Pentagono e sul crollo delle Torri Gemelle, e le risposte alle sue 12 domande)
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Dopo
la sua imbarazzante "indagine antibufala sul Pentagono" (già
ampiamente smentita
da tempo), Attivissimo, non pago degli errori finora commessi, decide
di dare il suo contributo anche sulla faccenda dell'inspiegabile crollo del WTC-7
(definito "inspiegabile" dallo stesso rapporto ufficiale), presentando
un "dossier" che proverebbe come il WTC-7 sia crollato per un semplice
cedimento spontaneo, provocato dall'enorme
"valanga di detriti" (parole sue) da cui è stato
investito.
Visto che inoltre Attivissimo si è lamentato dell'"assordante
silenzio dei complottisti" (parole sue) che ha accompagnato
l'uscita di questo suo "dossier", ci penso io a commentarlo. Sono
sicuro che ne sarà felice.
Dunque,
come dice Attivissimo stesso all'inizio del suo "dossier" (consultabile
qui),
nè i rottami degli aerei schiantatisi sulle Torri Gemelle,
nè il crollo della Torre Sud, hanno potuto danneggiare il
WTC-7. Fin qui siamo d'accordo: la distanza tra Torre Sud e
il WTC-7 è troppa, e i rottami degli aerei fuoriusciti sono
minimi ed insignificanti.
Per verificarlo, vediamo un'immagine dello schianto del secondo aereo
in cui è ben chiara la direzione presa dai rottami:
Come si vede dall'immagine, i rottami degli aerei sono caduti lateralmente, non addosso al WTC-7. |
Se
anche fosse riuscita ad arrivare fino al WTC-7, una pioggia di
minuscoli rottami come questa non avrebbe intaccato nemmeno la
copertura esterna dell'edificio.
Occupiamoci ora del crollo della Torre Sud.
Il WTC-2 (la Torre Sud) si trovava a più di 200
metri di distanza dal WTC-7 (calcolate voi stessi la distanza, tenendo
conto che le Torri erano larghe circa 60 metri). E' quindi evidente,
osservando anche il
video del crollo, che i suoi detriti non hanno potuto scalfire in
nessun modo il WTC-7.
Qui sotto potete osservare una mappa della zona e una foto del crollo
della Torre Sud. Nonostante la prospettiva ingannevole (che attivissimo
sfrutta in modo indecoroso), i detriti non possono aver nemmeno
sfiorato il WTC-7. Basta guardare la cartina per accorgersene:
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Come si
può vedere da questa mappa, tra la Torre Sud e il WTC-7 c'erano circa 200 metri (abbondanti). |
Durante
il crollo della Torre Sud, i detriti sono caduti molto distanti dal WTC-7. |
Notare
che gli edifici vicini al WTC-7 (cioè Verizon, U.S. Post
Office, e anche gli altri in blu a sinistra dell'immagine), pur essendo
alla stessa distanza dalle Torri ed essendo stati danneggiati dalle
macerie anche loro, si sono guardati bene dal crollare
(com'è logico, con danni così leggeri).
Resta a questo punto da vedere se il crollo della Torre Nord, distante
circa 110 metri, ha potuto in qualche modo danneggiare il WTC-7 tanto
gravemente da farlo collassare alla velocità record di 6
secondi e mezzo dopo meno di 7 ore, e in maniera precisa e verticale
come la migliore delle demolizioni controllate.
Scrive
Attivissimo: "La vista aerea permette anche di notare come
anche le macerie del WTC2 siano state proiettate a grandi distanze.
L'impressione ricorrente che le torri siano crollate su se stesse
è quindi palesemente errata."
Attivissimo si riferisce alla foto in basso a destra (quella
a sinistra è una mappa che ho aggiunto io per chiarire la
posizione di tutti gli edifici del WTC):
A sinistra, una mappa del World Trade Center. A destra, una foto aerea dell'area del WTC dopo i crolli (cliccate per ingrandirla).
Come si può vedere, solo il WTC-1 (Torre
Nord), il WTC-2 (Torre Sud) e il WTC-7 sono crollati completamente.
Tutti gli altri edifici del World Trade Center sono rimasti in piedi e hanno
subito al
massimo crolli parziali. Anche molto estesi, come nel caso
del WTC-6 e
del WTC-4, ma comunque sempre parziali.
Anziché implodere totalmente sulla propria pianta, si
sono limitati
a crollare nei punti in cui avevano ricevuto i danni peggiori
(com'è
logico che
accada). Solo il WTC-7 ha fatto eccezione. Solo nel suo caso danni
asimmetrici e superficiali hanno portato a un crollo totale e
simmetrico.
Un caso particolarmente degno di nota è il WTC-3, un
edificio molto
più piccolo degli altri. Nella foto a destra non si vede
perché è completamente coperto dai detriti delle
Torri, dato che è stato investito in pieno da entrambi i
crolli, vicino com'era, ma delle foto
ci mostrano che non
è affatto crollato. Non completamente, comunque,
ma solo parzialmente.
E se il WTC-3, molto più piccolo e
vicino alle Torri Gemelle
del WTC-7, non ha subìto un crollo totale nemmeno dopo
essere stato investito dalle macerie
più grandi e massicce di tutte e due le Torri,
come
è possibile sostenere che il WTC-7 sia stato danneggiato dal
crollo della Torre Nord al punto da non poter sopportare nemmeno (come
vedremo più avanti) tre
piccoli focolai, e da
polverizzarsi al suolo in sei secondi e mezzo, qualche ora
più tardi?
Altri
elementi che smentiscono la teoria secondo cui il WTC-7 sia
crollato per l'effetto combinato di danni + incendi sono il WTC-4,
il WTC-5
e il WTC-6, che riportarono gravissimi danni a causa delle
macerie delle Torri e svilupparono incendi altrettanto gravi (molto
più estesi e duraturi di quelli del WTC-7, almeno nel caso
del WTC-5).
Il WTC-4 fu schiacciato
quasi del tutto dalle Torri, ma una parte dell'edificio si ostinò a restare in
piedi.
Il WTC-5 dovette sopportare le macerie delle Torri e poi ore di incendi furiosi, eppure
resistette.
Il WTC-6 fu danneggiato in modo talmente grave
da risultare del tutto sventrato, eppure si rifiutò di
crollare.
Le immagini mostrano chiaramente la severità dei danni
riportati da questi edifici (cliccate per ingrandire):
WTC-4 | WTC-5 | WTC-6 |
Il WTC-3, il WTC-4, il WTC-5 e il WTC-6 dovettero venire demoliti intenzionalmente in seguito per sgomberare Ground Zero e poter iniziare a ricostruire.
Altri edifici, alla stessa distanza dalle Torri Gemelle del WTC-7, hanno subito danni anche più gravi del WTC-7, eppure sono rimasti in piedi:
In
realtà qui l'unica cosa palese è che Attivissimo
non ha visto i filmati dei crolli o sceglie di ignorarli volutamente:
non è ammissibile, dopo averli visti, affermare che le Torri
non sono crollate in verticale su loro stesse.
Basta guardarli, infatti, per rendersi conto che
entrambe le Torri (così come il WTC-7) cadono
in verticale su loro stesse in maniera pressochè perfetta.
L'inclinazione è assolutamente insignificante, tanto che
durante il crollo non si nota nemmeno, ad occhio nudo.
Esattamente come accade in una qualunque demolizione controllata,
per via del fatto che con gli esplosivi vengono fatti saltare tutti i
sostegni praticamente in contemporanea, evitando così
inclinazioni durante il crollo.
E se anche inizialmente l'edificio è leggermente inclinato
da un lato, immediatamente l'inclinatura viene controbilanciata
da altro esplosivo che distrugge i sostegni ancora intatti.
L'inclinatura, quindi, dura solo un istante,
dopodichè l'edificio si raddrizza da solo
e viene giù in verticale. Che l'edificio cominci a crollare
inclinato, si raddrizzi da solo, e poi crolli in
verticale naturalmente è impossibile in un crollo
spontaneo (per via di una semplice legge fisica spiegata in
dettaglio
qui), eppure
è avvenuto anche alla Torre Sud, come testimonia
inconsapevolmente Attivissimo stesso mostrando la foto della parte
superiore della Torre Sud leggermente inclinata all'inizio del crollo
(per approfondimenti a riguardo vedi qui).
E Attivissimo nemmeno si rende conto di darsi la zappa sui piedi,
continuando a mostrare quella foto.
Comunque... durante un cedimento spontaneo, contrariamente alla
demolizione controllata, cede solo una parte dei
sostegni dell'edificio, non tutti contemporaneamente,
cosicché esso crolla inclinandosi dove i sostegni
hanno ceduto, cadendo al suolo di sbieco anzichè
sulla propria base, e facendo in questo modo anche molti più
danni.
Un'immagine molto eloquente in cui sono messe in evidenza le numerose
ed inconfondibili
differenze tra crolli spontanei e demolizioni
controllate (crollo verticale e simmetrico, cemento polverizzato, ecc.)
è
questa.
Ma ora ammiriamo finalmente il crollo del WTC-7, perché vederlo con i propri occhi è l'unico modo per capire davvero quanto è stato rapido, preciso e simmetrico (e perché ci sono così tante discussioni intorno a questa vicenda):
Solo a qualcuno che ha deciso in partenza di credere per fede alla versione ufficiale può non venire il (forte) dubbio che si sia trattato di una demolizione controllata.
Ma
attenzione! Attivissimo cerca di dimostrare che non
è vero che il WTC-7 è collassato in verticale,
perchè lui ha trovato un'immagine del crollo in cui
l'edificio mostra una lieve inclinatura, e secondo lui questo
basta per provare che è davvero crollato spontaneamente.
Ecco il fotogramma rivelatore (tratto da
questo
video,
che secondo attivissimo noi infami complottisti non mostriamo mai
perchè smentisce completamente quasi un decennio di indagini
e di analisi
fisiche e matematiche... o forse perchè è
sfocatissimo e si vede da schifo e
l'unico video nitido del crollo del WTC-7 è quello qui
sopra?
Chissà... ma perchè perdere l'occasione di
insinuare che
i complottisti stiano nascondendo la
verità,
giusto, attivissimo? Sono queste le stupidaggini che ti fanno arrivare
le donazioni paypal, dopotutto.):
A riprova che Attivissimo di ingegneria e di demolizioni controllate non capisce nulla e per evitare figuracce farebbe meglio a stare zitto, ecco qui un'immagine esilarante (per chiunque tranne che per lui):
Nell'immagine
qui sopra sono messe a confronto due demolizioni controllate di edifici
(con una struttura allungata anche abbastanza simile a quella del
WTC-7), insieme col fotogramma che secondo Attivissimo è la
prova del cedimento spontaneo del WTC-7.
Le prime due immagini sono tratte dal sito di una società di
demolizioni controllate: la
Controlled
Demolition Incorporated.
(E' da notare che gli squibs
nelle normali demolizioni controllate sono molto evidenti
perché non c'è motivo di nasconderli, ma volendo è più
che possibile occultarli.)
Seguendo la logica di Attivissimo, se io ora affermassi che le
prime due immagini anzichè essere demolizioni controllate
sono cedimenti spontanei per via di quella leggera e temporanea
inclinazione, avrei ragione!
Follia pura.
Questo giusto per dimostrare fino a che punto è assurda
la pretesa di Attivissimo di smentire pagine e pagine di
calcoli basati su leggi fisiche e ingegneristiche (fatti da gente molto più
qualificata di lui) usando solo un fotogramma
sfocato. (Pretesa che, inoltre, viene dalla stessa persona che dai suoi
interlocutori esige una laurea per ogni minima affermazione, anche per
dire che 2 più 2 fa 4, rifiutandosi altrimenti di accettare
obiezioni.)
Comunque, se volete osservare il crollo del WTC-7 da molte diverse angolazioni andate qui.
Giusto per trasparenza e per provarvi che il crollo non è
identico a una demolizione controllata solo da una certa particolare
angolazione accuratamente scelta dai complottisti. Non è un
gioco di inquadrature o di luci: è proprio un'implosione totale,
simmetrica e rapidissima, non importa da dove la si guardi.
Tolta
di mezzo questa sciocchezza del crollo inclinato, passiamo ad altro.
Ora osservate voi stessi i filmati dei crolli delle due Torri, per
giudicare voi stessi se crollano in verticale sulla propria base o no,
un'immagine vale più di mille parole:
Crollo della Torre Nord (WTC-1) | Crollo della Torre Sud (WTC-2) |
Facendo attenzione, nel filmato del crollo della Torre Nord si può notare come i detriti che hanno colpito il WTC-7 siano in realtà di dimensioni molto ridotte (le macerie più grandi sono precipitate ai piedi della Torre), troppo ridotte per danneggiare un grattacielo di 174 metri tanto da farlo crollare.
Torniamo ora
all'affermazione di Attivissimo: "La vista aerea permette
anche di notare come anche le macerie del WTC2 siano state
proiettate a grandi distanze. L'impressione ricorrente che le
torri siano crollate su se stesse è quindi palesemente
errata."
In realtà qui Attivissimo cerca di
manipolare uno dei tanti fenomeni inspiegabili accaduti quel
giorno (cioè che pezzi di macerie delle Torri siano state
scagliate a centinaia di metri di distanza da una forza non
identificata) agendo come se questo confermasse la sua teoria (che le
Torri non sono crollate in verticale), quando invece non è
affatto così, anzi!
Lui dice: "Siccome delle macerie delle Torri sono state
proiettate a centinaia di metri di distanza, allora significa che le
Torri non sono crollate in verticale su sè stesse",
facendo un ragionamento che di logico ha solo una vaga parvenza.
La verità è che (basta vedere i filmati) le Torri
SONO EFFETTIVAMENTE CROLLATE IN VERTICALE SU LORO STESSE,
questo è innegabile, ma contemporaneamente
hanno anche scagliato rottami a grande distanza, in maniera
del tutto inspiegabile ed
incompatibile con l'ipotesi del crollo spontaneo.
Se invece si accetta la possibilità dell'uso di
esplosivi, allora si capisce cosa possa essere questa "forza
misteriosa" che scaglia travi d'acciaio a centinaia di metri di
distanza, mandandole a conficcarsi in edifici lì vicino come
in questo caso:
L'anomalia di
questo fenomeno è stata osservata anche da molti testimoni
oculari, che hanno parlato di getti orizzontali di macerie
fuoriusciti dalle Torri:
Il Comandante Frank Cruthers ha detto: «C'è
stata quella che sembrava... un'esplosione. E' apparsa in cima,
simultaneamente da tutti i quattro lati, i materiali sono
stati sparati fuori orizzontalmente.» (NYT,
Cruthers, p. 4).
Il vigile del fuoco James Curran ha detto: «Ho
guardato indietro e... ho sentito come se ogni piano si fosse
schiantato. Ho guardato indietro e tutto era stato sparato
fuori dai piani per la pressione prima
che si verificasse effettivamente il crollo.» (NYT,
Curran, pp. 10-11). Questi getti di macerie sono stati quindi osservati
un attimo prima del crollo delle Torri. Viene quindi
a cadere la spiegazione ufficiale secondo cui possano essere stati
provocati dall'effetto "stantuffo" dei piani che crollavano l'uno
sull'altro, espellendo l'aria all'esterno.
Il comandante Brian Dixon ha affermato: «sembrava
che qualcuno avesse piazzato degli esplosivi tutto intorno al piano
più basso dell'incendio nella torre sud... tutto
è stato sparato fuori da quel piano.» (NYT,
Dixon, p. 15).
Insomma, che
delle macerie siano state lanciate via durante il crollo delle Torri non
conferma affatto la tesi di Attivissimo
del "crollo spontaneo e non verticale", ma anzi aggiunge
nuove prove contrarie alla teoria del cedimento spontaneo.
E rafforza l'ipotesi della demolizione controllata.
(Notare inoltre che il palazzo colpito dalla trave nella foto in alto,
il WTC Financial Center, pur essendo stato danneggiato dalle macerie in
molti punti non è affatto crollato, né
c'è mai stato pericolo neanche per un attimo che potesse
farlo. Lo stesso dicasi di tutti gli altri edifici in blu nella mappa
lì sopra.)
Attivissimo
inoltre sembra non capire che la questione non è se il WTC-7
sia stato colpito o meno dai detriti delle Torri, è OVVIO
che debba esserlo stato, considerando la distanza che li separava. Il
punto della faccenda è se il WTC-7 ne sia davvero rimasto
danneggiato tanto gravemente da sbriciolarsi in verticale sulla propria
base dopo meno di 7 ore (scarica video).
E' di questo che stiamo discutendo.
Quindi è del tutto inutile che Attivissimo continui a
mostrare nel suo "dossier" fotografie di calcinacci giunti nelle strade
fino a 200 metri dalle Torri, annunciando soddisfatto: "Queste
immagini dimostrano che le macerie del crollo delle Torri Gemelle hanno
raggiunto distanze pari e anche superiori a quelle che separavano il
WTC7 dalle Torri". E' scontato che i
detriti più piccoli e leggeri siano arrivati tanto lontano
per via dell'enorme spostamento d'aria generato dai crolli, ma
è altrettanto ovvio che dei pezzi di cemento e
metallo di dimensioni così esigue non possono causare il
crollo di un grattacielo.
Bisogna quindi vedere, basandosi sui video dei crolli e sui danni visibili dalle fotografie satellitari, in che area siano cadute le macerie di dimensioni maggiori. Quelle pesanti quintali, per intenderci, se non addirittura tonnellate, che avevano davvero il potere di danneggiare seriamente gli edifici lì intorno, e che hanno infatti causato il crollo parziale del WTC-4, del WTC-5 e del WTC-6:
Dai
filmati dei crolli, dai danni agli edifici visibili nelle foto
satellitari, e dalle foto che Attivissimo stesso mostra nel suo
"dossier", è assolutamente evidente che oltre i
cerchi bianchi non sono caduti detriti di grandi dimensioni,
ma solo scariche di piccoli calcinacci, di frammenti di travi spezzate
e di documenti provenienti dagli uffici nelle Torri. Ed immense nuvole
di polvere di cemento.
AGGIORNAMENTO:
Poche ore dopo aver fatto l'immagine qui sopra, ne ho trovata
un'altra (graficamente molto superiore) tratta dai rapporti ufficiali
(quindi non di creazione "complottista") e visionabile a
www.911research.wtc7.net,
che mostra esattamente le stesse aree coperte dalle macerie maggiori, a
conferma che avevo valutato correttamente i danni provocati dalle
macerie. Nei due cerchi rossi più scuri sono cadute le
macerie più grandi, nelle zone più chiare sono
caduti i detriti minori (l'immagine mostra anche in quali strade sono
caduti e dove sono stati danneggiati gli edifici vicini):
Come
si può notare, le zone (in arancione scuro) dove
sono cadute le macerie più pericolose non raggiungono il
WTC-7, che viene a malapena raggiunto dalla zona (in
arancione chiaro) che indica la caduta dei detriti più
leggeri.
Si possono inoltre osservare numerosi altri edifici investiti da
detriti altrettanto o più seriamente del WTC-7 che
però sono ancora in piedi (ad esempio la Bankers Trust, in
basso).
Qui sotto, le foto che Attivissimo usa per dimostrare che i detriti sono arrivati a più di 200 metri di distanza (senza però precisare le esigue dimensioni e gli scarsissimi danni che questi detriti possono provocare ad un edificio). Cliccate per ingrandire:
Detriti
simili al massimo possono rovinare la copertura esterna e infrangere le
finestre di un grattacielo, ma di sicuro non possono penetrare a fondo
nell'edificio fino a danneggiarne la struttura interna e farlo
crollare. Soprattutto se si parla di un grattacielo in acciaio e
cemento armato di 174 metri, con una struttura di sostegno interna
formata da 24 enormi colonne portanti d’acciaio, al pari di
gigantesche travi, disposte asimmetricamente insieme a 58 colonne
perimetrali esterne (Fonte: FEMA, 2002, chapter 5).
Ecco una rappresentazione grafica piuttosto accurata della struttura
del WTC-7 e dei danni causati dai detriti della Torre Nord:
Immagine
non fatta da me né da un sito complottista, io ho
solo tradotto in italiano le scritte e semplificato
l'immagine togliendo alcuni dettagli che non avevano a che fare con i
danni e la struttura di sostegno e che complicavano il disegno. Non
ho modificato i danni né la struttura dell'edificio,
ci tengo a precisarlo.
L'originale, comunque, è tratta dal rapporto NIST "Project 6: WTC
7 Structural Fire Response and Collapse Analysis", ed
è visibile
qui,
per i meno fiduciosi.
Quindi, ufficialmente, i danni riportati dal WTC-7 sono
proprio questi. Né più, né
meno.
Mi
sembra che a questo punto sia chiaro (sia da questa immagine sia dalle
foto dei danni) come la struttura portante interna del WTC-7 sia stata
danneggiata solo lievemente dai detriti del WTC-1.
Appena 3 colonne interne su 24, e solo 9 colonne esterne su
58, sono rimaste "danneggiate" (che non significa "divelte").
Facciamo un paio di conti: 3 colonne danneggiate su 24 significa che
è danneggiato solo un ottavo (24 / 3 = 8) della struttura
dell'edificio, ed un ottavo equivale al 12,5% dell'intera struttura
(100 / 8 = 12,5). Ora sottraiamo il 12,5% di struttura danneggiata al
100% di struttura totale, ed otteniamo l'87,5% di struttura intatta.
Questo significa che l'87,5% della struttura di sostegno
interna era ancora intatto, così come era ancora
intatto l'84,4 della struttura esterna
(basta fare lo stesso calcolo).
In media, circa l'86% della struttura del WTC-7 era ancora intatta.
Dato un principio basilare dell'ingegneria, confermato da qualsiasi libro di testo universitario, per esempio da "Engineering and Technical Handbook" di McNeese e Hoag, Prentice Hall, terza edizione del settembre 1959, pagina 47 (tabella) capitolo "Fattori di sicurezza dei vari materiali": «il fattore di sicurezza minimo obbligatorio per una struttura in acciaio e cemento armato è del 600%. Una struttura in acciaio e cemento armato deve essere progettata per reggere un carico pari a sei volte il suo carico massimo. I calcoli vengono fatti 6 volte in eccesso per avere la certezza che la struttura non ceda nemmeno in situazioni critiche.»
Questo
significa che, secondo le più banali norme di sicurezza
ingegneristica, il WTC-7 non avrebbe rischiato il crollo
finché non fosse rimasto con appena il 16,6% della sua
resistenza totale.
Dato che, a giudicare dai danni, circa l'86% della sua
struttura era illesa, il crollo di cui è stato
vittima resta tuttora inspiegabile per le leggi dell'ingegneria (così
come il metallo fuso ritrovato nelle sue fondamenta settimane dopo il
crollo, gli squibs e altre stranezze di cui si parla dettagliatamente
in questa pagina).
E non sono io a dirlo, è la FEMA stessa ad
ammetterlo nel suo rapporto:
«Le caratteristiche degli incendi nel WTC 7 e il
come abbiano determinato il crollo dell’edificio, al momento
restano sconosciute. Sebbene tutto il gasolio nella
costruzione contenesse una notevole quantità di energia
potenziale, la migliore delle ipotesi è che tale evento
fosse assai improbabile. Ulteriori ricerche,
indagini ed analisi sono necessarie per risolvere la questione (FEMA,
2002, chapter 5).»
Insomma, c'è bisogno di molto ottimismo
anche solo per definire la versione ufficiale "assai improbabile".
Giusto per non dire che è proprio "impossibile".
Anche un articolo del New York Times del 29 novembre 2001
parla della questione: “Gli ingegneri sono
sconcertati sul crollo del WTC 7: gli elementi in acciaio
sono parzialmente evaporati”
(“Engineers are baffled over the collapse of 7 WTC: Steel
members have been partly evaporated”, reperibile on-line
qui).
Leggiamo un brano preso dall'articolo:
«Gli esperti dicono che nessun edificio come questo,
un alto edificio moderno, rinforzato in acciaio, è mai
crollato a causa di un incendio incontrollato
(Glanz, 2001).»
Che sorpresa, dunque, un evento del genere che si verifica per
la prima volta nel centro di Manhattan... e non solo una, ma tre
volte nello stesso giorno, l’11 settembre 2001!
Gli ingegneri hanno provato a capire cosa successe esattamente e se
avessero dovuto preoccuparsi per altri edifici costruiti come il WTC-7
nel Paese. La maggior parte degli altri edifici dell’area
è rimasta in piedi nonostante questi abbiano subito danni di
ogni tipo, incendi compresi. «Incendio e danno
strutturale …
non spiegherebbero la presenza nel cumulo di macerie
di elementi in acciaio che sembrano essere parzialmente evaporati»,
ha detto il Dr. Jonathan Barnett (Glanz, 2001).
Vediamo ora altre testimonianze (complete di fonte) della presenza di
acciaio fuso nelle fondamenta del WTC-7:
Il dr.
Keith Eaton ha ispezionato
Ground Zero e ha dedotto su The Structural Engineer:
“Ci hanno fatto vedere
molte diapositive interessanti” ha continuato [Eaton],
“spaziando dal metallo fuso che era
ancora rovente settimane dopo l’evento alle lastre d’acciaio
da 4 pollici tranciate e piegate nel disastro”
(Structural Engineer, September 3, 2002, p. 6).
L’osservazione
sul metallo fuso a Ground Zero fu pubblicamente sottolineata da Leslie
Robertson, l’ingegnere strutturale responsabile
della
progettazione delle Torri del World Trade Center, che disse che “Qualcosa come 21
giorni dopo l’attacco, gli incendi ardevano ancora e scorreva ancora acciaio fuso”
(Williams, 2001, p. 3). Poi Robertson si è rimangiato questa
dichiarazione (insieme ad altre sulla resistenza delle Torri) per poter
supportare la versione ufficiale, ma quello che ha detto rimane nero su
bianco e inequivocabile.
Il paramedico Lee
Turner ha riferito di aver visto "lucente metallo fuso colare
da una trave" (quindi si trattava di acciaio, visto che le
travi degli edifici sono fatte solo di quello). (fonte)
[Molte altre testimonianze sulla presenza di pozze e rivoli di acciaio fuso nelle macerie del WTC, si possono trovare a questo indirizzo. Se la pagina non funziona, provate qui.]
Sentiamo ora con le nostre orecchie cosa hanno da dire a riguardo i pompieri che si sono trovati in prima persona sul luogo:
Un altro video è visibile qui, in caso il primo abbia problemi.
Tutte
queste testimonianze sono inoltre avallate dalle
fotografie delle macerie delle Torri Gemelle e del WTC-7, dove sono
visibili il fumo e travi d'acciaio ancora parzialmente fuse settimane
dopo il crollo (l'ultima foto è datata 27 settembre 2001):
Gli
elementi in acciaio fusi o addirittura “parzialmente
evaporati” sono particolarmente fastidiosi per la teoria
ufficiale del "crollo causato dagli incendi" (perchè la
teoria ufficiale sul WTC-7 attualmente è questa. I danni
causati dai detriti delle Torri ufficialmente nemmeno vengono
considerati, a conferma di quanto siano stati
insignificanti), dal momento che un incendio che coinvolge carta,
materiali da ufficio e del combustibile, non può
generare temperature in nessun modo vicine ai 2760° C necessari
per far “evaporare” l’acciaio, o anche
solo ai 1538° C necessari per fonderlo.
Tuttavia, thermite, RDX ed altri esplosivi di uso comune, arrivando ai
2800° C, possono tranquillamente tranciare l’acciaio
(tagliando quindi simultaneamente, in una esplosione controllata, le
colonne portanti) e raggiungere le temperature richieste. E' plausibile
anche che siano state implicate delle altre reazioni chimiche che
possono verificarsi a temperature più basse.
Ciò che è assolutamente certo è che non
può essere opera di un semplice incendio.
Dai
rilevamenti termici qui sotto, inoltre, appare evidente che le
pozze di metallo fuso si trovano SOLO nelle fondamenta delle Torri
Gemelle e del WTC-7, nonostante molti altri edifici della
zona abbiano anch'essi subìto incendi.
Come mai, nonostante tutto il complesso del WTC abbia subito incendi
simili, il metallo fuso è stato ritrovato solo nelle
fondamenta di questi tre edifici e non in tutti gli altri?
E' evidente che gli incendi nelle Torri Gemelle e nel WTC-7
devono essere stati in qualche modo diversi da quelli in
tutti gli altri edifici (come il WTC-6, il WTC-4 e il WTC-5), per
generare un calore così maggiore.
Che cosa è avvenuto di particolare in questi tre grattacieli
per causare un calore così tremendo?
E perchè è avvenuto solo in questi tre
edifici?
Alcune foto termiche della zona dopo 5 giorni dal crollo:
ZONA ROSSA O ARANCIONE | TEMPERATURA | ||
A (WTC-7) | 1000° Kelvin | 726° Celsius | |
B (WTC-7) | 830° Kelvin | 556° Celsius | |
C (WTC-1) | 900° Kelvin | 626° Celsius | |
D (WTC-1) | 790° Kelvin | 516° Celsius | |
E (WTC-1) | 710° Kelvin | 436° Celsius | |
F (WTC-2) | 700° Kelvin | 426° Celsius | |
G (WTC-2) | 1020° Kelvin | 746° Celsius | |
H (WTC-2) | 820° Kelvin | 546° Celsius |
Come
si può vedere, dopo cinque giorni dal crollo c'erano ancora
zone roventi a oltre 740° Celsius. Ovvero vicino alla temperatura
massima che avrebbe raggiunto il
kerosene incendiato nelle Torri e nel WTC-7, e che avrebbe mantenuto solo per pochi minuti.
Come ha potuto un incendio di kerosene e mobili da ufficio mantenere un
calore simile per almeno 5 giorni di fila? Non è naturale.
E perchè questo non è accaduto anche in tutti gli
altri edifici lì intorno che hanno subìto incendi
simili?
Quale strano fenomeno fisico è accaduto nelle Torri e nel
WTC-7 per produrre un risultato tanto anomalo?
Questi dati sono del tutto incompatibili con la versione ufficiale,
secondo cui nelle Torri Gemelle e nel WTC-7 ci sono stati solo normali
incendi di kerosene e arredamento degli uffici. E' evidente che in
questi tre edifici deve aver bruciato qualcosa
di ben più pericoloso, altrimenti non si sarebbe
mai raggiunto un calore simile.
Ma
ora non divaghiamo, torniamo al "dossier".
La (prevedibile) obiezione di Attivissimo che il WTC-7 non sia crollato
solo per via dell'incendio, ma per l'incendio combinato ai danni
riportati, non è accettabile. Abbiamo
visto che il WTC-7 era illeso per oltre l'80%,
eppure dopo neanche sette ore (e alcuni piccoli incendi scoppiati in
maniera tuttora ignota in varie parti dell'edificio), eccolo collassare
su sè stesso in pochi secondi come nella più
elegante delle demolizioni controllate.
Un moderno grattacielo con struttura in acciaio e cemento armato che si
sbriciola completamente in pochi secondi solo per dei piccoli incendi
asimmetrici e dei danni esterni del tutto trascurabili, lasciando
inoltre al suolo pozze di acciaio fuso? Ma certo, nulla da obiettare,
se non fosse che questa fantasiosa spiegazione contraddice
le proprietà dei materiali con cui era costruito il WTC-7
(come la temperatura di fusione dell'acciaio), e le leggi
ingegneristiche su cui sono costruiti gli edifici di tutto il mondo
(uno tra tutti il principio già citato del calcolo della
resistenza in eccesso di 6 volte, per non parlare del trattamento di
resistenza al calore che viene fatto all'acciaio dei grattacieli).
Gli edifici, soprattutto se moderni, non crollano
così facilmente.
Sono progettati appositamente per resistere a situazioni
critiche simili a quella affrontata dal WTC-7.
L'ipotesi di Attivissimo ignora spudoratamente gli ultimi secoli di
sviluppo ingegneristico, e perciò non è
accettabile, nemmeno con tutta la buona volontà.
Per non parlare poi dell'enorme difficoltà
dell'ottenere un crollo del tutto verticale, sulla propria
base, preciso e pulito come quello del WTC-7. Le migliori compagnie di
demolizioni controllate impiegano settimane o mesi di lavoro per ottenere
un crollo simile, e che siano bastati una
manciata di detriti e alcuni piccoli incendi asimmetrici per ottenere
un'implosione perfetta (perchè questo è stata),
è talmente improbabile da poter essere definito impossibile.
Senza contare che, contando le Torri Gemelle, questa
eventualità pressoché impossibile avrebbe dovuto
verificarsi 3 volte in un solo giorno.
Il livello di precisione necessario per ottenere una perfetta demolizione controllata è così alto, che anche il minimo errore può avere conseguenze del genere:
E questa era una demolizione controllata pianificata ed eseguita da una compagnia di professionisti.
Ora dovrebbe essere del tutto chiaro perché sostenere che tre piccoli incendi
e dei danni superficiali e asimmetrici abbiano potuto provocare una
demolizione perfetta e del tutto spontanea per puro caso, significa
rifiutarsi di usare il cervello (o mentire sapendo di farlo).
Confrontate il crollo del WTC-7 con la demolizione controllata qui sopra.
Ha
la parola "artificiale" stampata dappertutto, questo crollo, altro
che "spontaneo".