Curricoli Tecnico-Matematici ed Orientamento

Il progetto “Dall’autoanalisi del servizio di orientamento scolastico a segmenti di curricoli orientativi di italiano e matematica“ si è basato, per la parte riguardante i curricoli di matematica, su tre idee–base che qui vogliamo brevemente ricordare, e cioè: a) il carattere “linguistico” dell’apprendimento della matematica nella scuola media, soprattutto in vista del suo carattere fortemente indirizzato verso l’orientamento; b) il carattere laboratoriale dell’insegnamento della matematica e della tecnica; c) il carattere naturalmente “multidisciplinare” della comunicazione nel campo tecnico–scientifico.

a)  l’insegnamento della matematica nella scuola secondaria inferiore può contribuire allo sviluppo delle capacità logico – razionali degli allievi soltanto a partire da una corretta assimilazione del suo linguaggio proprio. Ciò significa soprattutto creare un rapporto corretto tra i termini scientifici (ad esempio perpendicolarità, angolo, simmetria …) e le immagini mentali che essi evocano, rapporto spesso gravemente falsato nella realtà. Ciò riguarda sia l’apprendimento della geometria (necessariamente più imperniato sulla visualizzazione) che quello dell’aritmetica.

 

b)  Per il conseguimento delle finalità di cui sopra anche l’insegnamento della matematica, come quello della tecnica, deve essere eminentemente “laboratoriale”, nel senso non solo e non tanto del laboratorio informatico ma di un’impostazione del lavoro in classe basato principalmente sul “costruire”. Le conoscenze diventano quindi strumenti per leggere il mondo che ci circonda (sia il mondo dell’arte che quello dell’industria e della natura) e per progettare e realizzare concretamente oggetti dotati di contenuto matematico, ma non chiusi all’interno di tale contenuto, quanto aperti a valori diversi.                                                                                                                                                

      c)  il lavoro per avere un’effettiva valenza orientativa deve essere radicalmente “multidisciplinare”, nel senso di dare all’apprendimento di una disciplina una valenza effettivamente positiva nei confronti delle altre e nel mostrare come tutte poi concorrano in un rapporto concreto con il mondo che ci circonda. Il ragazzo deve cogliere nelle discipline uno strumento valido per comprendere e interpretare gli stimoli che gli vengono dalle sue relazioni sociali esterne al mondo scolastico, e ciò può avvenire solo in un contesto in cui sia chiara la relazione esistente tra le singole discipline.

 

Nel caso specifico l’esperienza condotta quest’anno si è basata su di una stretta combinazione del lavoro tra matematica e tecnica, scegliendo di elaborare e sperimentare un frammento del curricolo, quello riguardante l’utilizzazione delle simmetrie per “leggere” e “scrivere” le figure geometriche, ed attraverso di esse gli elaborati artistici e gli oggetti della natura.

Leggere significa abituarsi a comprendere come una figura complessa possa, attraverso le simmetrie, essere decomposta in elementi semplici.

Scrivere significa utilizzare la comprensione di cui sopra per elaborare una strategia che permetta di costruire (attraverso il disegno nel nostro caso) una figura complessa.

Nelle due fasi lo studente deve avviarsi a comprendere come strumento indispensabile di una corretta lettura del mondo che ci circonda sia in effetti la matematica, i suoi teoremi, le sue proprietà, i suoi concetti.

Infine, relativamente alle tecnologie informatiche, abbiamo ritenuto che le nuove indicazioni ministeriali sui piani di studio personalizzati, che spingono verso un utilizzo sempre più ampio di tali tecnologie, vadano intese soprattutto nel senso di fornire agli studenti nuovi e più raffinati strumenti per realizzare gli obiettivi formativi e orientativi tradizionali della scuola piuttosto che in quello di stravolgerne le finalità. Ciò è particolarmente valido per l’insegnamento della matematica e della tecnica.

In questa ottica lo strumento informatico può divenire un potente mezzo per dotare i ragazzi di ulteriori strumenti di comprensione e per motivarli nello studio.

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