Come un gabbiano
by Eduardo Vinci
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Tante le strade
pochi passi 
e senti già di sbagliare.
Corri, vai, vieni...
Strade senza uscita.
Vicoli ciechi, bui
la tua vita.
E’ terribile.
Ma non può essere cosi.
Grida di rabbia
squarciano la gola,
vivere ogni giorno
come preda alla tagliola.
Non so cosa sia,
non voglio capire!
Disgustanti immagini,
come cani che leccano
tutto quello che trovano.
E’ assurdo.
Predestinati solo a recitare
una parte di morte,
accompagnati da un concerto
di musica pop!
Ai crocicchi delle strade
con una misera voglia
di metterti in mostra,
e alle spalle, sul muro,
una pubblicità,
anche se sei pronto
a venderti l’anima
per quattro stupidi soldi.
Come un gabbiano
che vede tutto,
volando, si libra in giravolte
e aprigiona la sua libertà,
cerchi anche tu come lui
un’ultima ragione
per sopravvivere.
(1977)

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