Il Maestro Siro Mauro                              

                                                                   a cura di tito di Blasi

 

Siro è il nome, Mauro il cognome: accostamento diatonico di due suoni. E' già musica!

Siro Mauro è nato a Ponte in Valtellina, in provincia di Sondrio, l'8 Dicembre del 1927.  Il suo onomastico, casualmente o no, cade il giorno successivo, il 9 di Dicembre.  

Le scelte scolastiche lo portano ad affrontare studi umanistici e pedagogici, ma gli interessi di Siro Mauro spaziano dalla pittura, alla musica e allo sport: è stato persino portiere del Ponte Valtellina  in tornei calcistici di serie minori e riserva della Sondrio Sportiva nel 1952, quando la squadra di calcio del capoluogo valtellinese era ancora in serie C.Consegue, col massimo dei voti, il diploma di insegnante elementare e riceve subito il primo incarico fuori ruolo con destinazione Colorina, poi Berbenno di Valtellina, quindi Postalesio e Buglio in Monte.

Nel 1959 ottiene il ruolo all'insegnamento con destinazione Chiesa Valmalenco, dopodiché è trasferito per tre anni a Sondrio presso le scuole elementari di via Bosatta. 

Nei tre anni successivi, dal 1963 al 1966, si ritrova a Ponte Valtellina come segretario di direzione per poi riprendere per un anno l'insegnamento ad Arigna, la capitale del pezzotto, quindi a Carolo dove rimane quattro anni, e infine a Ponte Valtellina dove, nel 1977, conclude la sua carriera con il collocamento a riposo: da qui in poi dedica i suoi studi all'approfondimento del canto corale.

Si era avvicinato giovanissimo alla musica, per puro interesse, e subito aveva rivelato straordinarie doti di organista, doti che lo portarono a svolgere la funzione di organista ufficiale, oltre che di direttore della corale, presso la chiesa parrocchiale San Maurizio di Ponte Valtellina, dal 1948 al 1988, per ben quarant'anni: le sue messe cantate di Pasqua e Natale sono state per anni un importante appuntamento culturale di profonda religiosità proprio per quei contenuti musicali di grande sacralità che richiamavano fedeli da tutta la valle.

La corale di San Maurizio scopre poco a poco ai canti di montagna e nel 1961 dà vita al Coro Vetta, dal nome della vetta di Rhon che sovrasta il paese di Ponte Valtellina: prima sotto la direzione del maestro Erio Bruseghini, da gennaio a settembre, poi del maestro Siro Mauro che porterà il nuovo complesso a livelli di incomparabile bravura per quel tempo.

La notorietà del maestro Siro Mauro supera i confini provinciali e presto raggiunge importanza nazionale per i consensi ottenuti in concorsi e rassegne di canto corale: è considerato uno dei sette grandi maestri italiani di canto corale.

Nel 1966 prende anche la direzione del Coro Montiverdi di Tirano, incarico che mantiene per ben ventidue anni, fino al 1988.

Nel 1970 lascia il coro Vetta per dirigere il Coro CAI di Sondrio: qui, il maestro Siro Mauro inizia un lungo cammino, il più importante della sua carriera musicale, che lo porterà a raggiungere traguardi forse insperati e a scrivere pagine di impegno, di dedizione, talvolta di sacrifici e di rinunce, ma certamente ricche di soddisfazioni.

Il maestro Siro Mauro sembra nato per far conoscere e per diffondere il canto corale in Valtellina: dal 1980 al 1984 tiene scuola a Talamona, dall'85 all'87 a Berbenno dove ha già svolto l'incarico di insegnante elementare e dove Tito Di Blasi, corista del CAI di Sondrio trasferitosi là per motivi di lavoro, ha dato vita a un coro alpino.

Infine, dal 1987 al 1991, dirige il coro Val Belviso di Tresenda e, saltuariamente, dà una mano ad altri cori che chiedono la sua collaborazione per affinare la tecnica del vocalizzo, ma non manca di seguire con attenzione i migliori cori italiani per carpire i segreti del bel canto o di affrontare a sua volta l'esame delle giurie per avere un riscontro ai suoi insegnamenti. 

Diviene presto un riferimento per tutti coloro che vogliono consigli e suggerimenti di carattere musicale: il suo giudizio è severo, ma imparziale.

E' buon arrangiatore e armonizzatore: laddove non ha spartito musicale, studia l'accordo e l'arrangiamento e compone brani di ineguagliabile raffinatezza.

Per il Coro Montiverdi di Tirano ha armonizzato alcuni canti natalizi: Adeste Fideles, Tu scendi dalle stelle e Bianco Natale.

Ha armonizzato anche alcune canzoni di montagna e degli alpini, fra le più belle oggi conosciute, che fanno parte del repertorio classico di molti cori italiani: Paese mè, un armonioso e delicato canto abruzzese, In cima al monte Pasubio, La famiglia dei Gobon, Sabato di sera, Ciant de Jager, canto ladino della val Badia, C'erano tre sorelle, La mia mama l'è gelosa, Non potho reposare e Non mi giamedas Maria, due bellissimi canti sardi dalla melodia dolcissima. Alcuni di questi canti sono riportati sui dischi registrati dal Coro CAI di Sondrio, dal Coro Vetta di Ponte e dal Coro Montiverdi di Tirano, i tre grandi cori valtellinesi cresciuti alla scuola del maestro pontasco.

Il Maestro Siro Mauro non è sposato, vive a Ponte Valtellina in una bella villa stile liberty sull'antica via Valeriana, nel verde del suo giardino con piscina che pare un orto botanico con tanto di palme e piante di limone, sotto una cascata di rocce bugnose e vigne terrazzate dalle quali trae il suo buon vino di nebiolo Valtellina.

Ha rivestito importanti cariche pubbliche: nel 1965 è stato nominato presidente dell'Ente comunale di assistenza e Asilo, carica che ha ricoperto per tre anni insieme a quella di Giudice Conciliatore, dopodiché, dal 1968 al 1970, è stato presidente della locale Casa di riposo. 

E' stato anche amministratore del Comune di Ponte, come consigliere di minoranza dal 1970 al 1975, quand'era sindaco l'on. Libero Della Briotta. 

Per l'attività sociale e culturale svolta e per i riconoscimenti che hanno dato lustro alla città di Sondrio e alla Valtellina tutta, nel 1972 è stato insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.

Nel 1997 ha ricevuto un altro importante riconoscimento: la nomina di Cittadino Onorario della città di Sondrio.

La proposta ha incontrato il consenso unanime del Consiglio Comunale nella seduta del 19 Dicembre: la consegna della medaglia con pergamena è stata effettuata il 20 Dicembre dal Sindaco dr Alcide Molteni nel corso del tradizionale Concerto di Natale all'auditorium Torelli.  

Il maestro Siro Mauro lascia la direzione del Coro CAI alla fine dell’anno 2000 dopo aver affidato a Michele Franzina il compito di proseguire nel cammino da Lui tracciato.

Il 6 Ottobre del 2001, presso l’Auditorium Torelli di Sondrio, il Coro Cai di Sondrio e i Cori Valtellinesi cresciuti alla scuola di Siro Mauro, gli dedicano un concerto e una medaglia d’oro per i suoi grandi meriti musicali. A rendere gli onori di casa c'è anche il Sindaco di Sondrio Dr Alcide Molteni e il Maestro Gianni Mazza, compositore e arrangiatore di grande prestigio. Il Maestro Siro Mauro è da tempo sofferente per un incurabile male che lo debilita e lo consuma lentamente.  Pochi giorni dopo,  il 10 Ottobre del 2001,  interrompe il suo concerto terreno per salire in Cielo: il suo canto continuerà a riecheggiare  nel cuore di quanti ebbero il privilegio di conoscerlo, di apprezzarlo e di amarlo... 

CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI SONDRIO 

CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA 

AL MAESTRO SIRO MAURO. 

 

Motivazioni che accompagnano il riconoscimento.

 

Il Maestro Siro Mauro è nato a Ponte in Valtellina l'8 Dicembre del 1927.

E' stato insegnante di scuola elementare, amministratore del Comune di Ponte, presidente dell'ente di assistenza e asilo, giudice conciliatore, presidente della casa di riposo, direttore della corale e organista ufficiale  della Parrocchia San Maurizio di Ponte in Valtellina, direttore del prestigioso coro Vetta di Ponte, del coro Montiverdi di Tirano e di altri numerosi cori in Valtellina.

E' apprezzato arrangiatore e autore di suggestive armonie.

Dal 1970 è direttore del Coro CAI di Sondrio nel quale si sono avvicendati centinaia di coristi. Ne fanno parte, attualmente, quarantacinque elementi, alcuni dei quali fin dalla sua fondazione.

Nel Coro CAI di Sondrio il Maestro Siro Mauro ha profuso le sue virtù musicali, scrivendo pagine di dedizione, talvolta di sacrificio, ma ricche di soddisfazione.

Le tappe più importanti della vita del coro, che vanta un repertorio di circa quattrocento canti popolari italiani e stranieri, di montagna e degli alpini, natalizi e religiosi, compresa una messa in latino, sono state celebrate con l'incisione di ben cinque dischi di successo.

Nel 1973, il coro CAI di Sondrio diretto dal Maestro Siro Mauro ha conquistato il secondo premio assoluto al concorso nazionale per cori alpini di Genova, e nel 1975, al Teatro regio di Torino ha ricevuto riconoscimenti e onori mai eguagliati da altri.

Nel 1984 ha conquistato il primo posto assoluto al concorso nazionale di cori di montagna di Appiano Gentile, riconfermato nel 1986, sempre ad Appiano Gentile, con la conquista del primo premio nel superconcorso riservato ai cori vincitori delle quindici edizioni precedenti.

Ha raccolto riconoscimenti in tutto il mondo, in Europa, in Australia e in Sud America presso le comunità di emigranti italiani, contribuendo all'affermazione del buon nome della Valtellina e della città di Sondrio in particolare.

I suoi concerti ottengono successi esaltanti per il livello artistico dell'esecuzione e per il riscontro di simpatia altamente lusinghiero. Ogni giorno giungono inviti da ogni parte d'Italia, dalla vicina Svizzera, dalla Germania, e ancora dall'Australia e dall'America del Sud dove il coro CAI di Sondrio ha lasciato un ricordo indelebile.

Questo generale riscontro di consensi trae origine da un certo modo di proporsi del coro, dalla sua capacità espressiva, dalla perfezione tecnica e armonica del canto, ma soprattutto dai sentimenti e dalla forza del rapporto instauratosi tra i coristi e il direttore del coro.

Il Maestro Siro Mauro, infatti, è andato ben oltre l'insegnamento del canto corale: con la forza del carattere e la serietà dell'impegno, ha saputo raccogliere la stima di quanti hanno avuto l'opportunità di conoscere le sue doti, tanto da essere considerato educatore carismatico di indiscusso prestigio.

Nel 1972 è stato insignito del titolo di Cavaliere al Merito della repubblica per la sua attività sociale e culturale.E' un riferimento di stile e competenza che rende onore alla nostra città.

 

Sondrio, 19 Dicembre 1997

 

IL MAESTRO SIRO MAURO  NEL RICORDO DI DON VITTORIO CHIARI

 

 

 

 

  Siro, ti ho sempre pensato  come una roccia senza crepe, quella che gli scalatori amano per le loro arrampicate :  granito duro che i fulmini possono scalfire ma non incrinare.  

Roccia è stata la tua fede nel "Dio del Cielo"  e nel “Signore delle Cime" che tante volte hai cantato e fatto cantare. 

  Con Lui non te la sei mai  presa  anche quando nei tempi della malattia ha usato con te più “il bastone" che la "carezza”.

Quel Dio per il quale hai fatto risuonare, fin che hai potuto,  

l'organo della tua Chiesa,che ha sempre benedetto il tuo andare e il tuo stare,che ha tratto per te spighe d'oro anche da terra arida, dura da lavorare,  ti ha fatto uomo della speranza, tenero e affettuoso nell'amicizia, che non escludeva coloro  che la pensavano diversamente da te; ti ha fatto roccioso nell'affrontare la vita, 

sempre pronto ad accogliere chi veniva a visitare la tua casa,  

a condividere la tua passione per il canto della montagna. 

Presso di te hanno trovato posto  martinitt  e  barabitt , ragazzi dal vissuto sofferto che si sentivano di famiglia tra le tue mura.

Ognuno di noi conserva qualche immagine tua.

Io ti ricordo sorridente al termine dei Concerti  quando il tuo Coro dava armonia e voce ai monti e ai boschi, alle acque e al fiori , oppure inneggiava alle gioie e alle passioni, alle preghiere e  alle implorazioni  di chi sui monti aveva  camminato, scritto storie di amore  o di dolore , di allegria e di  amicizia ,  di fraterna solidarietà. 

Eri pieno di dignità  quando affrontavi il  primo canto nelle sere delle memorie di chi sui monti aveva perso la vita,  delle vittime di terremoti o alluvioni, in quelle dedicate ai poveri del mondo che chiedevano un gesto di carità.

In quei canti dicevi il tuo cuore,  esprimevi la tua visione del mondo  

con gli occhi dell'uomo schivo e pensoso nato nella terra di Valtellina  che hai amato e portato oltre i confini d'Italia, raggiungendo chi del proprio paese e dei propri canti aveva nostalgia.

Dio ti ha donato tempi e vita lunga  per costruire la tua casa sulla roccia, una casa auditorium dalle pareti ampie,  dove in tanti hanno imparato ad apprezzare la ricchezza e la poesia  dello stare serenamente insieme cantando, su un palcoscenico o in un' osteria,  in una piazza o in una via,  in carcere o all’ospedale, attorno a un pezzo di pane di segale, del buon formaggio, uno “sciatt”, o un piatto di taragna o di pizzoccheri annaffiati dal buon vino delle tue vigne.

La morte ti ha colto  dopo una delle mille serate indimenticabili 

che con te abbiamo vissuto, l’ultimo concerto in tuo onore: ci piace immaginarla  come un grande uccello bianco che, con le sue lunghe ali di neve,  ora ti protegge nel suo nido di terra nell’attesa della vita che più intensa eromperà.

Caro Siro, è la stessa neve del Signore delle cime, che non gela i cuori  ma li mantiene "freschi" nella grande Attesa, quando ci ritroveremo a cantare insieme nel grande  Rifugio di Dio .

 

don Vittorio Chiari

il “don” dell’Oratorio San Rocco

Sondrio, 15 Dicembre 2001

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