foto di  Sergio Gianoli

 

La storia del Coro Cai di Sondrio

con il Maestro Michele Franzina

dal 2001 in poi

a cura di tito di blasi

 

Non saprei dire quanto Michele Franzina abbia ereditato dal Maestro Siro Mauro, ma nel suo gesto, nel suo sguardo, nell'espressione del volto quando dirige un canto, c'è un'impronta che lo contraddistingue e che ci ricorda il grande Maestro scomparso.

Certo è che, quando gli si parò davanti  quel giovane di soli 23 anni e gli disse che avrebbe voluto imparare a dirigere un coro, Siro Mauro dovette cogliere in lui le qualità del suo degno successore perché subito lo presentò ai coristi e gli offrì la sua disponibilità.

Il 18 settembre del 2000, in occasione della prova di canto settimanale, Michele Franzina prende ufficialmente la direzione del Coro sotto la sovraintendenza di Siro Mauro: in ottobre già dirige il concerto per don Lino Urbani presso il Nuovo Teatro dell'Oratorio di Regoledo di Cosio e consolida la sua affermazione nel tradizionale concerto di Natale presso l'Auditorium Torelli di Sondrio e nella rassegna corale di Quarona, in provincia di Vercelli.

La presenza di Siro Mauro alle prove settimanali di canto si fa sempre più rara: Michele Franzina deve imparare le canzoni del repertorio e nello stesso tempo inziare l'opera di affinamento delle voci e del canto.

Il Coro lo apprezza subito per le sue qualità, per la sensibilità musicale e per la sorprendente affinità con la direzione di Siro Mauro: i coristi non fanno fatica a seguire il suo gesto, i suoi comandi così somiglianti a quelli di Siro Mauro.

L'affiatamento è presto raggiunto e il Coro Cai può partecipare alle rassegne e ai concerti ai quali viene invitato sempre più frequentemente. 

Nel frattempo, in assoluto segreto, il Coro Cai, insieme agli altri Cori cresciuti alla scuola di Siro Mauro, organizza una serata di concerto  dedicata al grande Maestro. Vuole ringraziarlo per la passione dedicata all'insegnamento del canto corale. Sulla medaglia d'oro e sui manifesti dovrà apparire semplicemente la scritta "grazie Siro".

Siamo soltanto in Febbraio e nessuno può immaginare quanto fragile e provvisoria sia l'esistenza di Siro Mauro.

La data del concerto viene fissata per il  6 Ottobre del  2000. 

Avrebbe dovuto essere una serata di festa, di allegria, di ovazioni e di applausi.

Non sono mancati gli applausi, è vero,  spontanei e scroscianti mentre scorrevano sullo schermo dell'auditorium Torelli immagini di repertorio del Maestro con quelle sue espressioni grintose e gioviali, ma erano applausi carichi di pianto, di dolore, di commozione per le precarie condizioni di salute di Siro Mauro che appariva stanco e debilitato, già eroso dal  male che lo aveva aggredito in quegli ultimi mesi d'estate: Siro Mauro è in fin di vita.

Sale in cielo quattro giorni dopo, lasciando nel cuore di tutti l'eco di un canto che non avrà mai fine...

Ai funerali partecipano tutti i cori della valle e le più alte Autorità della Provincia, il Sindaco di Sondrio Alcide  Molteni con l'assessore alla cultura e ben due vigili urbani in alta uniforme e gagliardetto rende gli onori al  cittadino onorario Siro Mauro,  da Sindelfingen giunge una delegazione in rappresentanza della città e del coro Liederkranz, da tutta Italia e dall'estero arrivano espressioni  di cordoglio e di affetto.

Il maestro Angelo Mazza, ispirato da quella giornata così carica di emozioni,  scriverà un canto  dedicato  a Siro Mauro e,  presso l'Ospedale Morelli di Sondalo, verrà  realizzato,  su iniziativa dei cori valtellinesi, un reparto Hospice intestato a Siro Mauro, il secondo del genere in Italia, per accogliere i malati terminali di tumore e malattie incurabili...

La vita continua e il miglior modo per rendere omaggio alla memoria di Siro Mauro è quello di continuare a cantare, con gioia e serietà, possibilmente bene: questo sarà l'impegno del coro e del maestro Michele Franzina... Siro Mauro è presente comunque, sempre, e ovunque...

Oltre a partecipare alle iniziative  per finanziare la realizzazione dell'Hospice, il Coro Cai riprende con grinta la sua attività: tiene il tradizionale concerto  di Natale all'auditorium Torelli di Sondrio e, soltanto pochi giorni dopo, un applauditissimo concerto nella chiesa di S. Stefano di Tesserete nel Canton Ticino insieme alla locale Corale diretta dal Maestro Massimo Mitrio. 

Il nuovo anno si profila carico di impegni: dalla rassegna presso la Santa Casa di Tresivio, al concerto di primavera a favore dell'Univale e, in aprile, una impegnativa trasferta a Campolonghetto e Chiarmais in provincia di Udine su invito del locale gruppo degli alpini.

La schiera degli  estimatori del coro Cai si allarga sempre di più:  molti giovani entrano a far parte del coro e la Scuola Media Sassi invita il Maestro Michele Franzina a tenere all'auditorium Torelli una lezione di canto corale per studenti e  insegnanti.

 Di prova in prova il coro recupera la sua corposità e il suo calore. Il giudizio delle giurie che sovraintendono alle rassegne di canto corale è sempre lusinghiero. Tre importanti  appuntamenti ne confermano  il giudizio:  la rassegna di canto presso la Villa Tittoni Traversi di Desio, il concerto nella Chiesa Parrocchiale di Moleno nel canton Ticino, e il concerto al Teatro Regio di Reggio Emilia voluto da don Vittorio Chiari per ricordare Siro Mauro.  Michele Franzina ha conquistato il coro e lo tiene ben saldo in mano: al tradizionale concerto di Natale all'auditorium Torelli, gremito di pubblico, si dimostra degno successore di Siro Mauro.  

Il concerto di Natale, come vuole la tradizione,  viene presentato da Tito Di Blasi che però accusa sempre più il peso della sua cardiopatia: finché ci sarà Paolo Biglioli a mettergli una pezza, potrà contare anche sull'eternità, ma al ritorno dall'ennesimo intervento alle coronarie,  si rende conto che la voce e il fiato non sono più quelli di un tempo. Decide di non cantare più. Seguirà il coro come amico e sostenitore...

Anche Guido Marini, attraversa un periodo di non buona salute e, a malincuore, deve ritirarsi: ma la sua è una condizione provvisoria e  ci si augura che possa ritornare a cantare... 

Il 2003 è un anno dedicato ancora alla ricerca dell'equilibrio armonico e del colore: il repertorio si arricchisce di canti nuovi, tecnicamente complessi come "Brina brinella" di Bepi De Marzi, e di effetto come "Somalia bella" del Maestro Marelli. 

La voce di Giovanni Dell'Angelini, ugola d'oro del coro, è determinante non solo negli assolo, ma anche per la qualità dell'effetto armonico.

La rassegna di canto corale di Varese,  il concerto di saluto a Don Sandro Botta che lascia la Parrocchia di Sondrio per il pensionato di Madonna di Tirano, il concerto nella Chiesa Parrocchiale di San Paolo di Biella e in novembre, il concerto al Palazzo dei Congressi di Lugano, rappresentano momenti di alto livello musicale che gratificano e ripagano Michele Franzina del grande impegno dedicato al coro Cai.

Nel frattempo cambia l'amministrazione comunale e il nuovo Sindaco Bianca Bianchini riconferma al Coro Cai il ruolo  di referente culturale e lo invita a rappresentare la città nei momenti di ufficialità: la serata di premiazione dei documentari sui parchi, manifestazione di interesse mondiale, e la giornata dedicate ai vini doc alla presenza di importanti enologi italiani e stranieri.

Siamo nel 2004. Il Coro compie quarant'anni di attività. il Presidente Piero Camanni e alcuni soci fondatori hanno formalizzato davanti al notaio l'assetto giuridico del Coro. Ora ci si prepara per le grandi celebrazioni...

Primo impegno, la registrazione di un cd. 

Dovrà essere un concentrato di ricordi, di armonia e di emozioni: e così è...

Per la registrazione viene scelta l'antica chiesetta di San Bartolomeo a Castionetto di Chiuro, la stessa in cui era stato registrato il sesto cd con Siro Mauro. La chiesa ha una buona acustica e una leggera eco che non guasta, è isolata dal traffico e dai rumori. Soltanto il vento, infilandosi fra gli interstizi, crea qualche problema iniziale, subito individuato e risolto.

Da lassù, inoltre, si gode di una vista unica: da un lato il gruppo del Coca ancora innevato,  di fronte il sinuoso corso dell'Adda che si snoda nella valle con i suoi riflessi argentati, e, appena sotto il sagrato di san Bartolomeo, il grande conoide di Chiuro e i meleti di Ponte. 

In questo insieme di suggestioni, si coglie l'impressione di qualcosa di intensamente vivo e presente, come se il maestro Siro Mauro fosse lì con noi a seguire e dirigere la nostra ennesima fatica. 

Occorrono ben tre sedute per completare le registrazioni: il maestro Corrado Patelli sovraintende alla registrazione mentre la consolle è affidata al tecnico Fabio Bertin di Como.   

Nell'ultima seduta del 5 giugno si ritoccano soltanto alcuni brani che eventualmente dovranno essere sostituiti. E' presente anche il presidente Piero Camanni. Guido Marini effettua alcune riprese con la nuova potente cinepresa mentre io cerco di fissare con la mia f90 le impressioni fotografiche più significative.

Quassù, incontriamo per caso anche Marcello Pasini, vecchio amico del coro, organizzatore dei nostri incontri con le comunità Valtellinesi in Svizzera.

Finalmente, alle ore 17,30 un lungo applauso saluta la fine della nostra fatica mentre lacrime di gioia solcano il volto di Michele Franzina. 

Corrado Patelli si congratula col maestro del Coro e rivolge ai coristi un lusinghiero apprezzamento: sarà un buon disco...

Poi, approfittando del meraviglioso panorama che si gode dal giardino di villa Sala, messo gentilmente a disposizione dalla signora Camilla, il coro posa, naturalmente cantando, per la foto ricordo di questa nuova indimenticabile avventura canora.

 

 

 

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