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Labirinti Introduzione
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Che cosa sono i labirinti?

I labirinti sono un simbolo potente in molte culture e lo sono stati già da migliaia di anni. Il labirinto è una struttura costruita in maniera tale che, una volta che si è entrati, risulta complicato trovare la via d'uscita. E' un luogo in cui è facile perdersi, in cui il senso dell'orientamento viene messo a dura prova, in cui è complicato trovare dei punti di riferimento, forse solo una bussola potrebbe dare un certo conforto. In antichità i labirinti erano costruiti con alti muri, complicati corridoi e, talvolta stanze di raccordo; erano spesso edificati per custodire dei tesori di qualche genere, oppure venivano edificati come "luoghi simbolo" associati a celebrazioni religiose di qualche tipo. Basti qui ricordare i famosi labirinti di Minosse, di Cnosso, di Lemno, di Porsenna e di Meride. (di questi labirinti si parlerà in labirinti nella storia e mitologia).
E' certo che i popoli del nord Europa (ma non solo) erano usi costruire dei labirinti con dei semplici sassi, sui litorali di fiumi e mari. I mosaici romani hanno descritto spesso i labirinti come città fortificate, la bellezza di queste opere è sopravvissuta sino ai nostri giorni. Nel rinascimento i labirinti furono usati per motivi estetici e di abbellimento di parchi e giardini, venivano realizzati perlopiù con siepi fitte ed alte.
Un valido esempio di labirinto da giardino è quello che si trova presso la "Villa Nazionale" (Villa Pisani di Stra) magnifica residenza di Alvise Pisani, doge nel 1735. Alle spalle dell’elegante costruzione si estende un parco di una bellezza davvero impressionante, codesto parco ospita anche il labirinto che vedete riprodotto in questa immagine che segue.

Il labirinto in questione è costituito da un intreccio di vialetti delimitati da siepi di bosso, che conducono verso una torre centrale che può essere considerata la "zona segreta" da raggiungere. Vale la pena di ricordare che, questo specifico labirinto è stato ricordato da Gabriele D’Annunzio nel suo romanzo "Il fuoco" (1900).

Oggi, i labirinti sono più popolari che mai. Il loro linguaggio figurato è usato nei giochi, in pellicole cinematografiche, nell'ambito pubblicitario, in appositi puzzle presenti sulle riviste di enigmistica, come loghi, ed in vari numerosi e differenti ambiti.

Da dove deriva il termine labirinto?
Non è chiara l'origine della parola "labirinto". Molti sono concordi nel farla derivare dal termine Labyr.

A testimonianza di un'origine parecchio antica è opportuno evidenziare che la parola è molto simile in varie lingue tipiche di Paesi anche parecchio distanti e con fonie e ceppi linguistici differenti.

Termine
Lingua

Labyrinthe

Francese

Labyrinth - Maze

Inglese

Greco

Labirinto

Italiano

Labyrinth

Tedesco

Laberinto

Spagnolo

Labirinto

Portoghese / Brasiliano

Russo

Labyrint

Norvegese

Nella lingua inglese viene denominato “labyrinth” quello del tipo a via unica, o unicursale (a percorso obbligato), mentre si usa una parola "maze”, per descrivere il labirinto con biforcazioni, trappole e vicoli ciechi.

Quali sono i labirinti più famosi?


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