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Lo
Gnosticismo è un movimento religioso esoterico sviluppatosi
nel II e III secolo nell'ambito del cristianesimo, di cui
costituì la maggiore tendenza eterodossa. Il termine
gnosticismo è legato alla parola greca gnósis
("conoscenza"), la conoscenza segreta del divino
che i seguaci del movimento affermavano di possedere. Il pensiero
gnostico sembra derivare dalla speculazione mistica diffusasi
negli ambienti ebraici nel I secolo d.C. e connessa con le
concezioni dualistiche presenti nello zoroastrismo persiano,
per quanto risulti evidente l'influenza della metafisica del
platonismo. Pur proclamandosi cristiani, i maestri gnostici
come Valentino, figura di spicco della Chiesa di Roma del
II secolo, tendevano a riunire intorno a sé gruppi
ristretti di fedeli ritenuti degni di apprendere la dottrina
segreta. Una matrice gnostica si riconosce anche nelle correnti
ascetiche attive in Siria e significative per l'influenza
che esercitarono nello sviluppo del monachesimo in Egitto,
dove lo gnosticismo conobbe l'ultimo periodo di vitalità.
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