Elezioni comunali - Napoli 2006

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Taccuino elettorale

 


Luigi Sito candidato a Sindaco di Napoli per la Lista Comunista

Luigi Sito (Gigino), nasce nel 1957 a Napoli nel quartiere di Ponticelli  dove trascorre la sua infanzia e cresce in una famiglia proletaria di tradizione comunista: la nonna perseguitata politica durante il ventennio e lo zio protagonista delle Quattro Giornate di Napoli, sacrifica la propria vita come combattente della Resistenza di Ponticelli per la liberazione dal nazi-fascismo.  Con questi punti di riferimento, ancora ragazzo, nel 1969 partecipa alle lotte studentesche e nel 1975 frequenta per un breve periodo i primi movimenti di lotta sostenuti dai disoccupati organizzati. Una volta diplomato inizia a lavorare come elettricista, non potendo proseguire gli studi per ragioni economiche, continuerà a svolgere altri lavori precari e saltuari.

Dal 1981 frequenta di nuovo i movimenti di lotta dei disoccupati organizzati e la Casa del Popolo di Ponticelli A. Gramsci e nel 1986 Gigino e i suoi compagni di Ponticelli fanno il loro ingresso alla RSD (Rappresentanza Sindacale Disoccupati) della zona orientale di Napoli. Nel 1987 inizia un percorso di dialogo e confronto con i disoccupati del movimento di lotta Banchi Nuovi sul salario garantito e per la fusione in un unico movimento di lotta. Nel 1988, infatti, nasce il Movimento di Lotta per il Lavoro di cui Gigino sarà rappresentante eletto della zona orientale di Napoli insieme al compagno Mario Cirella. Entrambi diventeranno insieme a Maria Pia Zanni e Pasquale Visconti, dirigenti e punti di riferimento di tutto il movimento.

Nel lungo percorso del Movimento di Lotta per Lavoro, Gigino cerca di unificare al movimento dei disoccupati, alcuni gruppi rappresentativi di altre realtà di lotta: abitanti delle case occupate, operai e nuovi disoccupati. Nell’ottobre 1993 arrivano anche gli arresti in seguito all’occupazione del Duomo di Napoli, iniziativa nata dalla necessità di sottoporre all’attenzione delle istituzioni locali e nazionali il grave problema della disoccupazione e il bisogno impellente di nuovi corsi di formazione per i disoccupati; ma la durezza delle quotidiane battaglie, l’esperienza del carcere e altri tentativi di repressione, danno a Gigino e agli altri rappresentanti del movimento maggiore determinazione nella lotta per la finalizzazione dei corsi e per il conseguimento di un posto di lavoro.

Nel 1996 aderisce ai CARC, Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo. Questa importante scelta lo indirizza con maggiore consapevolezza e disciplina nella lotta per il lavoro. Nello stesso anno, dopo numerosi altri arresti e denunce, la battaglia per i corsi di formazione è vinta. Nel 1997 il movimento accede ai progetti per i Lavori Socialmente Utili. Nel 1999 viene cooptato nella Segreteria Nazionale dei CARC, ed attualmente riveste un ruolo di dirigente nazionale e federale del Partito dei CARC.

Nel comparto dei precari LSU, del Movimento di Lotta, Gigino lotta con i suoi compagni per la stabilizzazione lavorativa; nel 2003 il Movimento di lotta LSU conquista oltre 2.200 assunzioni a tempo indeterminato in società a capitale misto nel settore pulizie e ambiente e migliaia di famiglie ottengono una vita più dignitosa.

Nel giugno dello stesso anno il movimento aderisce al Sin Cobas ma, dopo sei mesi, Gigino e gli altri dirigenti vengono espulsi dalla struttura sindacale per aver espresso “solidarietà” a un lavoratore della CGIL di Torino espulso a sua volta dal sindacato per ragioni politiche. Ricevendo il sostegno di tutti i lavoratori iscritti al Sin Cobas di Napoli, insieme costituiscono un nuovo sindacato. Nel gennaio del 2004 nasce il “Sindacato Lavoratori in Lotta – per il sindacato di classe” e il compagno Gigino Sito viene eletto segretario generale.

E’ con questa nuova struttura di riferimento che continua la lotta per il miglioramento delle condizioni lavorative e di vita dei proletari.

L’11 ottobre 2004 Gigino viene tratto agli arresti domiciliari, come gli altri dirigenti del sindacato, a seguito di una denuncia dei dirigenti di una delle società miste in cui è presente il SLL; l’accusa è “ estorsione del contratto lavorativo collettivo”, ovvero aver preteso il contratto che di diritto e per legge spettava ai lavoratori! Nonostante la nuova condizione Luigi Sito continua tenacemente  e senza riserve a lottare per il rispetto dei lavoratori e, durante gli interrogatori dinanzi al giudice, dichiara: “sono fiero di difendere i lavoratori”.

Grazie alla solidarietà di classe manifestata per le strade di Napoli contro l’inqualificabile atto repressivo subito dal nuovo sindacato, tutti i compagni dirigenti del SLL vengono liberati e dopo pochi mesi viene anche definitivamente riconosciuto il diritto contrattuale contestato dall’azienda. Nonostante avversità, difficoltà e repressione il SLL continua ad ottenere importanti vittorie che migliorano la qualità del lavoro e dei salari in numerose aziende; è divenuto un pericolo per padroni e istituzioni; continua a crescere e ad ottenere consensi a Napoli e in Campania; proprio poiché la direzione stessa di questo sindacato è composta da lavoratori, che hanno preso in pugno il proprio destino, e di cui orgogliosamente Luigi Sito è massima espressione.