Notizie dalla città e dai dintorni

In breve attivo a Cremona il servizio di radiotaxi


Sottoscritto il protocollo d’intesa tra Comune, CNA, Associazione Artigiani e AEMCom per la costituzione del Servizio Radiotaxi a Cremona.
Con la sottoscrizione del protocollo d’intesa le parti si assumono i seguenti impegni: le associazioni dell’Artigianato, direttamente o attraverso le loro società di servizi, costituiscono una società a responsabilità limitata con lo scopo di avviare e gestire il servizio radiotaxi; il Comune di Cremona, nell’ambito del piano della sicurezza, provvede alla fornitura in comodato gratuito delle attrezzature del radiotaxi per un importo di € 40.000,00 e la società di gestione si impegna a completare gli investimenti delle apparecchiature del radiotaxi con risorse proprie; la società di gestione si doterà di un consiglio di amministrazione composto da un rappresentante per ogni associazione, da un taxista per ogni associazione e da un Presidente nominato dal Sindaco del Comune di Cremona; la società di gestione definirà le regole contrattuali per l’adesione dei taxisti al servizio radiotaxi che sarà aperto a tutti i titolari di licenza taxi di Cremona.
La società di gestione si impegna a rendere operativo il radiotaxi entro tre mesi dalla firma del protocollo d’intesa.

Dalla Regione l'ok al piano per lo Sviluppo del Territorio

Regione, Provincia, Comuni e Camera di Commercio unite per la programmazione negoziata

La Giunta Regionale ha approvato l'Accordo Quadro per lo Sviluppo Territoriale della provincia di Cremona.
Il documento prevede la partecipazione di Provincia, Camera di Commercio e dei Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore. Relatore del progetto è stato lo stesso presidente Roberto Formigoni che ha evidenziato come, in questo modo, si intenda “potenziare - in un'ottica di sistema - l'incidenza di fattori di competitività come l'università, quindi capitale umano; le infrastrutture e mobilità; la capacita ricettiva e produzioni tipiche; il patrimonio culturale e i grandi eventi. Chiave del successo di un territorio, infatti, è il ricorso a forme innovative di sinergia tra sistema pubblico e soggetti privati, in termini di risorse non meno che di creatività e capacità realizzative”.
Al tavolo compete raccogliere e mediare le posizioni e gli interessi tra gli enti locali e gli attori che aderiscono al progetto integrato di sviluppo territoriale. I Progetti Integrati inseriti nell'ambito di Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale, assumono carattere prioritario, ai fini del finanziamento, rispetto a tutti gli altri strumenti di programmazione regionale afferenti ai temi dello sviluppo locale, si tratti di programmi comunitari ovvero di programmi di sviluppo delle aree rurali, interventi diretti a sostenere distretti produttivi piuttosto che misure dedicate alla riqualificazione professionale ovvero finalizzate alla valorizzazione delle risorse culturali e naturali del territorio regionale


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Bracchi, Lazzarinetti, la tessera e gli sciacalli


di ANTONIO LEONI


Interrogatori a Cremona del prof. Italo Bracchi in relazione alle distrazioni di fondi milionari in euro e miliardari in vecchie lire compiuti all’interno del suo studio che condivideva con un altro professionista, Lazzarinetti, reo confesso. I giudici debbono stabilire chi le ha compiute, dove sono finiti quei soldi. E nel contempo, come è ovvio si scatena la bufera politica. Dove, ciascuno per la sua parte è sciacallo. E ci spieghiamo.
Pizzetti afferma che Lazzarinetti e Bracchi erano stati collocati perché erano conosciuti come bravi professionisti.

La turlupinatura elettorale

La legge elettorale da poco firmata da Ciampi è una legge truffa che mira a cristallizzare le oligarchie del partitismo bipolare. Il sistema maggioritario infatti non è stato sostituito con una autentica legge proporzionale capace di promuovere la partecipazione della popolazione, bensì con un grosso pasticcio, studiato su misura da Berlusconi e dai suoi accoliti
Le misure ad personam, uno dei noti mali del centro-destra, sono state introdotte anche nel nuovo sistema di voto: non solo gli iniqui sbarramenti al 2, al 4, al 10% alla Camera, non solo il pesantissimo sbarramento al Senato, ma anche la scelta delle candidature dei "favoriti" da parte dei segretari e delle camarille dei partiti, oltre l'impossibilità da parte degli elettori di esprimere sulla scheda la preferenza e di mandare finalmente a casa decine di parassiti e di assenteisti. Una legge, insomma, che trasforma il già inadeguato meccanismo elettorale in un grande imbroglio in cui verranno eletti gli amici dei segretari e gli amici degli amici dei segretari.

Il rappresentante di Cremona Solidale Beppe Bettenzoli elenca una serie infinita di aziende di proprietà pubblica nei quali i due professionisti figuravano come sindaci (e dunque come garanti) a vario titolo. E di Bracchi il diessino Pippo Superti fa l’elenco della mansioni non proprio trascurabili assegnate a Italo Bracchi (mandatario elettorale di due campagne di Corada, tenutario dei bilanci dei DS, delle buste paga e della contabilità dell’IVA).
Allora il punto non è quello che reclama Pizzetti , ricattando il dibattito con la minaccia di querele e riducendo il discorso al fatto.
L’immoralità è ben più pesante, generalizzata, invasiva: di tanto, non solo lui, tutti i partiti dovrebbero rendere conto.
Lazzarinetti e Bracchi, ma quanti altri di destra e di sinistra si trovano nella stessa situazione, ovvero quanti altri godono della poltrona ben remunerata soltanto perché hanno in tasca la tessera di un partito che comanda in questo o quel posto di un ente o di una azienda pubblica?
I cittadini senza tessera, senza cimice all’occhiello sono fuori dal sistema degli incarichi. Così, spesso ai vertici abbiamo autentici idioti. Ma non importa. Conta la fedeltà che garantiscono in cambio di quella tessera. Come si può essere allora tranquilli che loro, ben remunerati e difesi al limite dell’impudenza dalla discriminante partigiana, faranno gli interessi della comunità e non del partito che li mantiene? Come si potrà garantire al cittadino che interverranno con mano ferma e limpida quando i partiti li mteranno di fronte ai loro errori per non parlare delle loro schifezze (a volte per mantenere ben salde le stesse poltrone) e inevitabilmente gli interessi della parte andranno in conflitto con quelli della comunità?
Ecco la immoralità dilagante e scandalosa che del fascismo ha importato e perfezionato un unico comandamento: per fare strada e avere senza merito tanti soldi in tasca, al disopra di ogni criterio di competenza, professionalità ed impegno, bisogna avere la tessera. Forte del voto, il partito si sente destinatario della unzione divina. Ma se i diritti sono soltanto quelli dei partiti, dove finiscono i cittadini? Purtroppo la dicotomia viene amplificata, rafforzata, dalla nuova legge elettorale.
Per restare in casa, i casi Carminati in An, Ladina in Provincia , Zampini in Comune, le disgrazie di tanti altri che gridano agitando Montesquieu contro la dittatura di pochi furbi, ben collocati, ormai senza neppure più l’alibi - e sono loro stesso a dichiararlo - della ideologia esprimono bene lo schifo, la ondata di melma calata sul Paese di cui i Conforti ed i Fiorani sono soltanto alcuni attori. Tanti altri sono passati, spesso nell’impunità, e seguiranno.

Chi ha affidato i fallimenti a Bracchi e Lazzarinetti, è responsabile o no?

Caro direttore,

ho letto con attenzione gli articoli pubblicati dal suo giornale sul Caso Bracchi-Lazzarinetti. Non sono giudice, quindi non giudico. Però pongo una domanda proprio sui giudici e chiedo il suo autorevole parere. La gestione dei fallimenti chi la assegna ai commercialisti? Se non erro, i giudici. Chi ha scelto ripetute volte lo studio Bracchi e Lazzarinetti? I giudici, immagino. Che sicuramente avranno poi affidato certi incarichi non solo a questi due signori. Almeno credo. E chi è deputato a verificare l’operato del commercialista incaricato? Il giudice fallimentare. Se non erro. Il particolare, se il mio ragionamento non è errato (mi corregga se sbaglio) rivela risvolti quantomeno preoccupanti, senza certo ipotizzare malafede o peggio, sia chiaro, da parte dei giudici.
Ora, se taluni amministratori, (che oggi vengono accusati da qualche moralista di turno di aver assegnato magari un solo incarico di revisore in una singola società, ritenendolo persona perbene e professionalmente preparata), hanno creduto alla buona fede di questi signori, ripetutamente incaricati dai giudici di gestire fallimenti, forse non avevano un motivo in più per scegliere proprio loro?
Attendo una Sua risposta.
Grazie


Giuseppe Sacchi,

Cremona

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Ecco in intervento intelligente che pone delle domande significative su un aspetto del problema. Anche noi ci poniamo gli stessi interrogativi.
Ma andiamo avanti. il problema di ordine generale posto del nostro giornale è: perchè la tessera è discriminante nella assegnazione degli incarichi pubblici? Perchè i partiti si rivolgono a persone che per la loro tessera garantiscono una visione e un giudizio che difficilmente possono ritenersi obiettivi e indipendenti e che comunque nell'eventualità di un dubbio diventano un caso di coscienza a volte insolubile. che (perché tutti ci hanno famiglia) può ulteriormente risultare condizionato dal ricatto del denaro, di uno stipendio, di un gettone spesso assai sostanzioso? Lungi da noi dal sostenere che i "tesserati" siano tutti disonesti. Ma se ci si affida alla garanzia di una tessera o di una simpatia dove va a finire il principio democratico dell'uguaglianza sancito dalla costituzione? In questo senso l'immoralità, ribadiamo, è diffusa, grave, gravissima.



Ecco dove finiscono i soldi delle multe stradali elevate dai vigili del Comune di Cremona

La Giunta Comunale ha deliberato che i proventi per l’anno 2006 derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni al Codice della Strada siano così destinati:
Spesa corrente Personale (quota contributi) € 761.000,00; Acquisto beni di consumo e/o materie prime € 12.500,00; Prestazioni di servizi (rimozione forzata) € 67.200,00; Oneri straordinari gestione corrente (Progetto servizio ordine pubblico e restituzione proventi contravvenzionali) € 242.800,00; Personale viabilità (quota contributi) € 53.000,00; personale mobilità (quota contributi) € 48.200,00; Acquisto beni di consumo e/o materie prime € 21.300,00; Prestazione di servizi - Spese diverse servizio mobilità e delega trasporti € 4.300,00; erogazione all’AEM per servizio di segnaletica stradale € 80.000,00; Utilizzo di beni di terzi € 9.600,00; Oneri straordinari gestione corrente (interventi straordinari traffico e parcheggi) € 124.000,00.
Rimborso per prestiti  Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti (FRISL relativi alla viabilità) € 194.704,25.
In totale si tratta di € 1.619.204,25, in misura superiore al 50% della presunta entrata dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni al Codice della Strada previsti in € 1.900.000,00. Le disposizioni di legge stabiliscono che una quota pari al 50% dei proventi derivanti dalle sanzioni pecuniarie è destinato, fra l’altro, anche al miglioramento della circolazione sulle strade, al potenziamento ed al miglioramento della segnaletica stradale, alla fornitura di mezzi tecnici necessari per i servizi di polizia stradale di loro competenza ed alla realizzazione di interventi a favore della mobilità ciclistica, nonché, in misura non inferiore al 10% ad interventi per la sicurezza stradale in particolare a tutela degli utenti deboli (bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti).




La pagina è aggiornata alle ore 16:30:11 di Gio, 12 gen 2006





I nostri auguri con
"I 12 mesi di Giorgia": il miracolo della vita:



Una mamma racconta con le immagini il primo anno di vita della sua bambina

cliccando qui vedrete scorrere le fotografie una dopo l'altra. Un'emozione intensa per il rinnovarsi del miracolo di una vita che apre gli occhi al mondo: è il nostro
Buon Natale e
Buon 2006



Dossier


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