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Coldiretti Cremona scrive alla Direzione del Lavoro

“Aumentiamo le quote provinciali per l’ingresso di lavoratori extracomunitari”


Altra iniziativa: il Movimento giovanile promuove l’ “Oscar Green Giovani Impresa”




La Federazione provinciale Coldiretti di Cremona, valutato il fabbisogno di manodopera agricola e riscontrate le reali difficoltà a sopperire personale da adibire al lavoro dei campi, e nello specifico alle grandi raccolte, inoltra richiesta di aumentare le quote provinciali dei flussi d’ingresso dei lavoratori extracomunitari di almeno quindici-venti unità, rispetto allo scorso anno, al fine di favorire il mercato del lavoro, contribuendo in tal modo alla lotta alla clandestinità e al lavoro nero”. E’ questo il contenuto della richiesta rivolta nelle scorse settimane dal Direttore Assuero Zampini, a nome di Coldiretti Cremona, alla Direzione Provinciale del Lavoro.
La risposta non si è fatta attendere: con una missiva la Direzione Provinciale del Lavoro (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) ha confermato piena disponibilità a segnalare la necessità.
Altre iniziative riguardano la Coldiretti Cremona. S’intitola “Oscar Green Giovani Impresa” ed è un concorso promosso dal Movimento Giovanile Coldiretti in collaborazione con la rivista Campagna Amica, volto a “valorizzare e premiare le migliori realtà imprenditoriali che testimoniano come il legame con il territorio, la qualità dei prodotti, il rapporto vitale con la filiera e con il consumatore siano componenti fondamentali di crescita e di sviluppo”.
Il Movimento Giovanile di Cremona, guidato da Mario Clerici, invita gli imprenditori del territorio a farsi avanti, presentando - entro e non oltre il 31 gennaio - la propria richiesta di poter essere segnalati per l’Oscar Green 2006. Sarà poi il Comitato provinciale dei Giovani Coldiretti a prendere in esame le adesioni, svolgendo un colloquio conoscitivo con gli imprenditori cremonesi che si saranno iscritti all’iniziativa, definendo così le candidature da proporre a livello nazionale.


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Fiorani non è l'unico che ha fatto il furbetto

Commissioni non pagate e sospetto insider trading. Dopo la scalata della Lodi a Crema, Cerea disse: “Altrettanto avverrà per la Popolare Cremona”. Con l'appoggio silenzioso di Bankitalia. “Panorama” pubblica un articolo di Marco Cobianchi nel quale si fa non solo esplicito alla vicenda della popolare Crema, ma anche alla Popolare Cremona.

Riferisce Cobianchi queste parole di Fabrizio Tedeschi (nella foto a destra), ex direttore della sede di Milano dell’autorità di controllo su società quotate e borsa.
«Io non metto la mano sul fuoco per nessuno. Perciò se fossi ancora alla Consob andrei a vedere meglio nei conti e nei comportamenti di alcuni intermediari. Ma, per fortuna, io non sono più alla Consob». Lo dice quasi sollevato Già, perché l’ultima volta che andò a vedere i conti di una banca e i comportamenti di un banchiere ci rimise il posto. E quella banca era la Popolare di Lodi. E quel banchiere era Gianpiero Fiorani. Era il 2002 e, sottotraccia, si stava consumando la scalata alla Banca popolare di Crema.


Ai vertici della Associazione degli agrari la scontata riconferma di Mario Maestroni è accompagnata da una inattesa e incomprensibile "trombatura" i

Mistero alla "Libera": perché dalla vice presidenza

è stato eliminato un meritevole Pierluigi Gerevini?



Le intercettazioni telefoniche


I politici a Fiorani: «Sono l’onorevole, a sua disposizione»

Paolo Biondani e Mario Gerevini su “Corriere.it” danno un quadro delle intecettazioni telefoniche dei colloqui di Gianpiero Fiorani con i politici. Ecco alcuni brani del servizio sul sito telematico del Corriere della Sera. In primo piano alcuni esponenti di AN e della Lega. Vai

«Iniziai a occuparmi della Lodi in seguito alla denuncia di un uomo d’affari: Giovanni Francesco Cerea pretendeva che la banca gli pagasse 74 miliardi di lire di commissioni. Una bella provvigione. Cos’aveva mai fatto per meritarsela?». Tedeschi avviò un’indagine che lo portò fino in Svizzera.
Dopo un’audizione di Cerea e un viaggio a Lugano, Tedeschi il 12 marzo 2002 preparò la sua relazione e la trasmise, attraverso il direttore generale dell’epoca, al presidente della Consob Luigi Spaventa, cui spettava il dovere di far scattare la denuncia alla magistratura. Che avvenne, ma solo dopo quattro mesi. E dopo che il dirigente era stato mandato via.
Nel luglio 2002 l’ufficio emittenti della Consob giunse alle stesse conclusioni alle quali era arrivato Tedeschi in marzo. Solo allora partirono le segnalazioni alla procura di Lodi e alla Banca d’Italia. «Sembrava tutto stesse andando per il meglio, ma successe che la procura di Lodi archiviò il tutto per prescrizione, dimenticando che la Lodi era quotata e non sarebbe stato possibile. Mentre da Bankitalia non arrivò nemmeno un sospiro». Anche l’azione della Consob non si dimostrò particolarmente rapida e incisiva: non controllò i bilanci 2002 e 2003 e non controllò nemmeno quello che Cerea aveva deciso di sottoscrivere nell’incontro con Tedeschi della Consob, cioè che «dopo la Crema sarebbe toccato alla Popolare di Cremona che sarebbe stata scalata con le stesse modalità. Cosa che puntualmente avvenne».
Ma Fiorani è un caso o la norma? «Per dimensione ed estensione penso che sia un caso eccezionale. Temo però che alcuni comportamenti siano abbastanza diffusi» risponde Tedeschi. «Io andrei a vedere i conti di alcune banche, ma non posso farlo, non sono più alla Consob».


Una serie di cinque incontri sull'arte di panificare

Partirà il 25 gennaio il primo incontro, organizzato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con la Camera di Commercio di Cremona , di una serie di laboratori indirizzati a panificatori e pasticceri , denominati “Laboratori aperti nell’arte bianca”.
L’iniziativa - realizzata nell’ambito del progetto comunitario Equal Competence, un sistema per lo sviluppo delle competenze, della ricerca e dell’innovazione del settore agroalimentare - proseguirà nei mesi di febbraio e marzo e maggio con altri 5 incontri nei quali si focalizzerà l’attenzione sull’innovazione dei processi chimico fisici e sugli aspetti nutrizionali relativi a prodotti quali pane, pizza e focacce, dolci lievitati, torrone e caramelle, biscotti, gelati, confetture, dolci caratteristici, creme e torte tradizionali.
Anche i temi della tracciabilità e rintracciabilità avranno grande risalto, con particolare riferimento agli aspetti normativi europei che su tale fronte dal 1° gennaio 2006 prevedono modifiche rilevanti.
Verrà inoltre realizzato un software per il calcolo del contenuto calorico delle materie prime e dei prodotti finiti.
La partecipazione agli incontri è gratuita ed il numero dei partecipanti è fissato in 15 appartenenti a PMI della provincia di Cremona e di Lodi.
Gli interessati devono inoltrare richiesta di partecipazione all’Università Cattolica del S. Cuore - Servizio Formazione Permanente (fax 0523 599 195; tel. 0523 599 435/488; e-mail: ser.formpermanente-pc@unicatt.it) entro il 23.01.2005 e per l’ammissione farà fede l’ordine cronologico di arrivo.
Il calendario degli incontri, altre informazioni e la scheda di registrazione ai laboratori Innovazione arte bianca sono disponibili presso l’Università Cattolica, la Camera di Commercio di Cremona (rif. ing. Andrea Rubini - tel 0372/490283 rubini@cr.camcom.it) e le associazioni di categoria.


Quote latte: nella calza della Befana chiariti

i meccanismi dell’affitto


6 gennaio 2006: da tale data Coldiretti Cremona ha approfondito e reso operativa la circolare Agea che attua il Decreto salva affitti sulle quote latte.

Come citato nel Decreto – e come più volte annunciato, nelle scorse settimane, dalla Coldiretti –, la circolare rende operativa la possibilità di redigere contratti di affitto di quote latte senza che il cedente perda il diritto al premio o, qualora si tratti di applicazione del caso di forza maggiore (malattie del titolare, epizozie, calamità, ecc…), con la possibilità per il cedente di accedere alla Riserva nazionale dei diritti.

La circolare, da subito applicabile, è già in possesso di tutti i tecnici Coldiretti che la stanno divulgando fra i Soci allevatori, predisponendo tutti gli atti affinché il percorso virtuoso di regolarizzazione del settore del latte, iniziato con la Legge 119, giunga al suo compimento.

E’ uscito il compendio statistico 2005 della Camera di Commercio

E’ uscita nei giorni scorsi l’edizione 2005 del Compendio statistico della provincia di Cremona a cura dell’ Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Cremona.
Il volume raccoglie i “numeri” dei principali aspetti della realtà provinciale e si apre con un capitolo introduttivo riportante gli “indicatori di sintesi”, tavole statistiche riepilogative che costi-tuiscono un estratto delle informazioni più rappresentative della realtà provinciale.
Nelle specifiche sezioni territorio e climatologia, demografia, sanità, istruzione, abitazioni, giustizia e sicurezza pubblica, struttura delle attività economiche, agricoltura, industria e artigiana-to, commercio, credito, trasporti e comunicazioni, lavoro, chiesa cattolica, reddito, consumi e costo della vita, famiglie e tempo libero ed ecologia e ambiente vengono poi riportati più in dettaglio i da-ti provinciali.
In coda al volume si trovano le consuete tavole riportanti gli stessi dati disaggregati sia a li-vello comunale che per area subprovinciale L’edizione 2005 del Compendio è stata arricchita da una quarantina di nuove tavole che ri-portano anche i dati più dettagliati, recentemente diffusi dall’ISTAT, riguardanti il censimento della popolazione (pendolarismo e attività lavorativa), degli edifici e delle abitazioni; i dati di fonte INPS sulle aziende agricole e sulla manodopera impiegata in agricoltura; le superfici di vendita degli e-sercizi commerciali in sede fissa; le immatricolazioni di autovetture nuove per marca.
“Disporre di informazioni economiche aggiornate è sempre più importante per l’osservazione e l’analisi dei fenomeni economico-sociali - sottolinea il Presidente Auricchio - e la Camera di Commercio si pone come fonte esclusiva di dati e indicazioni, grazie anche alla lunga tradizione di raccolta e di elaborazione dei dati provenienti dal sistema delle imprese e dal permanente contatto con le categorie imprenditoriali.” La versione cartacea del volume è disponibile presso gli uffici Camerali al costo di 7 euro.
La versione on line del Compendio è consultabile, costantemente aggiornata sulla base delle informazioni che pervengono all’ufficio, nella sezione “prezzi e informazioni economico-statistiche” del sito Internet camerale alla pagina

cciaa.cremona.it/studi/




La pagina è aggiornata alle ore 17:40:23 di Mer, 11 gen 2006