Il trattato di Tordesillas

Nel marzo del 1493 Cristoforo Colombo era tornato dal suo primo viaggio e aveva informato i sovrani spagnoli di essere riuscito a raggiungere le Indie, cioè, l'Estremo Oriente circumnavigando il globo da ponente. Colombo si sbagliava ma i sovrani spagnoli e portoghesi si preoccuparono immediatamente di determinare le rispettive zone di influenza politica ed economica in vista dei prossimi viaggi.
L'autorità più adatta a questo scopo era la Santa Sede, occupata in quel momento da Alessandro VI (1492-1503). Il papa era uno spagnolo e le sue decisioni, contenute in una bolla intitolata
Inter coeterea sembrarono ai portoghesi troppo favorevoli ai loro concorrenti. Alessandro VI aveva fissato a una distanza di 100 leghe dalle Azzorre la linea di spartizione cioè circa lungo il 38° meridiano ovest. L'emisfero a occidente di questa linea doveva toccare agli spagnoli, quello a oriente ai portoghesi.
Colombo era già partito per il suo secondo viaggio quando, il 7 giugno 1494, i sovrani di Lisbona e Vallodolid si accordarono direttamente con il
TRATTATO DI TORDESILLAS per uno spostamento a occidente della linea di divisione che fu fissata a 370 leghe dalle isole del Capo Verde, cioè a 43°30' di longitudine ovest.

Fig.1 Antica mappa del Trattato di Tordesillas

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