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CHIARAVALLE

TEATRO / ORIGINI

LOCANDINE

 

        Oramai presi dall’entusiasmo e incitati dai consensi i membri della Compagnia continuarono  a proporre nuovi lavori.         
L’anno 1976 coincideva con l’anniversario della morte di San Francesco d’Assisi e poiché la maggior parte degli iscritti apparteneva, come si è detto prima, alla Gioventù Francescana si sentì il bisogno di ricordare il Santo, e si allestì in suo onore un classico: “Marcellino pane e vino”.
Le difficoltà di realizzazione erano enormi. Per prima cosa era necessario un copione e le ricerche non  furono vane.
Presso l’allora Centro per la comunità rurale (C.I.F.) di Chiaravalle Centrale per caso ci imbattemmo in un testo che, con i dovuti accorgimenti per la sceneggiatura, dava il via al raggiungimento dello scopo. 
Non fu facile mettere insieme la staticità delle scene con la diversità dei personaggi, la tematica religiosa con la problematica sociale, ma alla fine con caparbietà si  riuscì a realizzare il testo nella sua essenza.

E.P.

PROTAGONISTI

Giovanni Grillone (Voce Di Gesù), Giacomo Faustini (Marcellino), Enzo Barone (Padre Superiore), Mario Macrì (Fra Pappina), Alfredo Pileggi (Fra Porta), Giandomenico Principe (Fra Di-Don), Francesco Macrì (Francesco Macri), Franca Faustini (Madre di Emanul), Nino Manichini (Sindaco), Angela Sanzo (Moglie del Sindaco), Antonio Sestito (Guardia), Gennaro Mazza (I° Consigliere), Mimmo Squillace (II° Consigliere), Teresa Fiorenza (Madre di Marcellino) e poi: Rossella Nardo (Storico), Francesco Meloni, Giampaolo Candiloro e Domenico Rauti (Luci), Nicola Pirritano (Trucco), Fratelli Ponteduro (Arredamento), Sorelle Iozzo (Costumi) Pepè Giorla (Suono), Fernando Magisano e Mario Staglianò (Scenografia) Pino Lombardo (presentatore), Enzo Posca (Regia) ognuno nel suo ruolo si appropriò del dramma di Marcellino, bambino senza mamma.

Anche il teatro riesce a suscitare questi sentimenti nobili e lasciano un segno indelebile . La sera del 29 e 30 dicembre 1976 Marcellino pane e vino, debuttò al Cinema Teatro Impero di Chiaravalle Centrale.

TRAMA

Bravi gli attori bravi i tecnici, che fecero vivere momenti d’intensa commozione. “Marcellino pane e vino” non è un racconto d’altri tempi, tutt’altro; non è una commedia per bambini, anche se la comicità di qualche interprete la potrebbe fare risultare tale. Basta leggerlo e indossare man mano le vesti dei personaggi, per vedere emergere passo dopo passo la drammatica storia vissuta da un bambino che, per varie vicissitudini, approda alle porte di un convento. Li ad attenderlo c’era  un gruppo di frati che, con amore, tenta di sostituirsi alla sua mamma.

Marcellino

-

Grazie, Gesù! Ti cullava cosi, la tua mamma?

Gesù

-

 Proprio cosi; ma dormi ora, dormi!

Marcellino

-

 Che bello, essere cullato da te. Ci pensi al bel bacio che mi darà   la      mia mamma!...

Gesù

-

 Dormi adesso , dormi.

Marcellino

-

 E quando siamo arrivati... svegliami, mi raccomando!

Gesù 

-

 Dormi, Marcellino, dormi in pace.

Marcellino

-

 Buona notte, Gesù!"

"MARCELLINO PANE E VINO"

"
E' dedicato a tutte le mamme: a quella che sta nella stanza accanto, mentre tu leggi...oppure a quella mamma che verrà a rimboccarti le coperte, la sera... a quella mamma che viene a darti il bacio della buonanotte mentre tu stai dormendo, a quella che forse tu hai perduto, o purtroppo non hai mai conosciuto, come Marcellino... ; e, in questo caso, vorrei esserci io, lì al tuo fianco, per dirti: coraggio, abbi fiducia, ti aspetta veramente anche Lei, la vedrai anche tu, un giorno, assieme alla madre di Marcellino!"

Oggi 8 aprile 2006, per caso, mi ritrovo ad inserire questa  pagina dedicata alla storia di un bambino che, appena nato, veniva abbandonato...  "Marcellino pane e vino"... cosi  lo chiamarono.
Sapete, mentre scrivevo, il  pensiero era rivolto al piccolo Tommaso  trucidato con tanta violenza e in modo disumano.
Tommaso ci ha lasciato allo stesso modo di "Marcellino", addormentandosi tra le braccia Gesù.

La storia continua... si replica a Cardinale

Tenendo fede agli scopi dettati dallo statuto:

"vivificare la tradizione teatrale Chiaravallese, promuovere spettacoli, rappresentazioni, diffondere l’amore  e la cultura per il teatro", si iniziò a dare  impulso nelle scuole per poter divulgare l’opera teatrale “Marcellino pane e vino”. Ai destinatari della nostra  missiva ci si è premurati a richiamare l’attenzione sulla tematica e sul contenuto educativo e pedagogico insieme e, quindi,  adatto agli alunni  della scuola dell’obbligo, ai giovanissimi.
Il messaggio venne recepito e,  dopo aver assolto agli impegni con le scuole di Chiaravalle, la compagnia  varca i confini della nostra cittadina.
Il Circolo Didattico di Cardinale accoglie la nostra richiesta e dopo qualche ritocco alla scenografia, alla sostituzione di personaggi fuori sede per studio e con  Antonio Froio, nuovo interprete di Marcellino, la sera dell’11 febbraio 1978  si debuttò nella palestra della scuola elementare di Cardinale.
In riferimento a questo evento si acclude la lettera di ringraziamento che l’allora Direttore Didattico inviò alla compagnia:
Oggetto: spettacolo teatrale “ Marcellino pane e vino” in Cardinale.
“Nel ringraziare codesta compagnia teatrale per la riuscita della manifestazione del giorno 11.02.1978 nella palestra della scuola elementare di Cardinale formuliamo, le nostre congratulazioni per la serietà e l’impegno per l’occasione ampiamente dimostrati da tutti gli attori e operatori di codesta Compagnia Teatrale delle Serre, nonché l’augurio di affermazioni sempre più lusinghiere per il buon nome della compagnia medesima e per maggiore diffusione della cultura teatrale".

IL DIRETTORE DIDATTICO

Dott. Fortunato Nicastro

Costituzione dell'associazione

   ...si costituì in Chiaravalle Centrale  il giorno 5 del mese di Agosto del 1976,  in Associazione. I soci fondatori furono: Magisano Giuseppe, Borrelli Andrea, Posca Vincenzo, Corrado Antonio, Pirritano Nicola, Fossella Vincenzo, Scolieri Maurizio, Abbadessa Lorenzo, Corapi Vitaliano e poi Vincenzo Pitaro,  Antonio Manno.  Nell’anno 1977  il 20 del mese di agosto, con atto notarile redatto dal notaio Luigi Martelli, la stessa veniva legalizzata ufficialmente. In base allo statuto e con voto dell’assemblea si perfezionò il “Governo“  che avrebbe avuto il compito   di  tener  salde   le  file ed   essere garante di fronte ai terzi e in giudizio: Vincenzo Pitaro Presidente, Antonio Corrado    Vice    Presidente, Francesco Candiloro Segretario, Vincenzo Posca, Luciano Falvo, Andrea Borelli, membri.
In seguito questo direttivo fu allargato ad altri soci con le seguenti mansioni: Marcello Squillace Economo, Fortunato Mellace Vice Segretario.
Vincenzo Posca e Andrea Borelli
vennero nominati “registi”.
Cambia pure la denominazione con
COMPAGNIA TEATRALE DELLE SERRE “G. CANDILORO”.

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