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 VELOCITA' MENTALE

 

Il calcio moderno con le sue nuove regole e metodiche di allenamento è caratterizzato da un ritmo elevatissimo che richiede da parte dei calciatori il massimo impegno fisico e mentale.

Per questo penso sia  indispensabile parlare di velocità  concetto sul quale sono stati fatti numerosi tentativi di chiarimento pur tuttavia restando diversi aspetti che si rende necessario spiegare per meglio comprendere che cosa significhi.

Cominciamo col dire che sotto il concetto di velocità viene caratterizzata la capacità di spostarsi con la più elevata rapidità  possibile. Si può definire la “capacità di eseguire un atto motorio nel più breve tempo possibile”. Ci sono alcuni termini collegati con quello di velocità come ad esempio : agilità, prontezza di riflesso, rapidità, resistenza alla velocità, scatto, velocità di base e velocità di punta.

A mio giudizio la velocità più importante è quella mentale.

Per migliorare questa capacità occorre allenare il sistema nervoso centrale per produrre cambiamenti nelle esecuzione delle azioni motorie.

Il problema si pone quando abbiamo a che fare con calciatori dotati di una buona tecnica e di un buon senso tattico ma con poca velocità.

Quali sono dunque i metodi migliori per allenarla?

 Benché la velocità sia una dote innata si può incrementare la velocità mentale, cioè cercando di ridurre i tempi di elaborazione da parte del sistema nervoso centrale in pratica lavorare su ciò che viene definito anticipo mentale. Per tale ragione ritengo importante sottolineare che ogni tipo di esercitazione deve prevedere un tempo di analisi, di elaborazione, di prassi, intesa come esperienza vissuta con esercizi veritieri e non virtuali, solo così si migliora l’apprendimento fisico motorio che consentirà ai giocatori di capire qual’è la scelta più giusta nel momento opportuno.

Su alcuni giocatori avuti a disposizione nel passato ho riscontrato miglioramenti sensibili sull’aspetto della velocità mentale.

 


RESISTENZA ALLA FORZA VELOCE

 

La resistenza alla forza veloce,per quanto riguarda la prestazione del calciatore,deve essere considerata una qualità assai importante in quanto,soprattutto nel gioco moderno,le azione di gioco si sviluppano e si ripetono con elevata intensità.Il calciatore deve poter ripetere gesti e spostamenti ad alta velocità per un certo numero di volte nel corso della partita ,facendo ricorso,nella maggior parte dei casi,a tempi di recupero variabili e non sempre sufficientemente a ripristinare le condizioni ottimali. Le vari espressioni di forza veloce ne calciatore vengono utilizzati durante svariate compiti di gioco.negli sprint in accelerazioni nei cambi di direzione,nelle corse con decelerazioni repentine,nei salti e nel gioco aereo,nei contrasti,nei tiri in porta,nei lanci nei gesti acrobatici ecc..,pertanto un buon allenamento di questo specifici aspetto della condizione fisica deve configurarsi nel mantenere elevata la capacità prestativa per tutti i minuti di gioco,senza evidenti cedimenti sul piano della qualità.La forza muscolare generalmente,si estrinseca nelle sue diverse espressioni in base all’intensità ed alla durata de movimento ed del numero delle ripetizioni nel tempo:pertanto per stimoli ad alta intensità della durata di pochissimi secondi,il lavoro sarà assicurato dai complessi fosforici ricchi di energia e pronto impiego come l’ATP e PC. Per richiesta di forza maggior durata  i processi metabolici che sosterranno il movimento saranno prevalentemente quelli gli colitici,cioè con produzione di acido lattico,a quelli aerobici,cioè in presenza di ossigeno.E’ stato dimostrato che nei movimenti esplosivi,come avviene nei balzi in  lungo o salti verticali e negli sprints in accelerazione, l’attività muscolare è sostenuta inizialmente e prevalentemente della fibre veloci dei muscoli impegnati nell’esecuzione. Tuttavia, se l’allenamento si prolunga eccessivamente,le fibre veloci che,come abbiamo detto,si affaticano precocemente,saranno sostituite dalle fibre lente nel prosieguo del lavoro.La capacità di resistenza alla forza veloce deve essere intesa come la capacità di reintegrare ,fra un sforzo e l’altro,gradienti elevati di forza,in modo da mantenere elevata la qualità del sistema prestativo.le ricerche effettuate con atlete di discipline diverse ,hanno dimostrato come questa qualità sia correlata sia alla forza massimale disponibile sia alla forza esplosiva .Nessun correlazione è stata trovata ,invece con la potenza aerobica.dei soggetti. L’allenamento sistematico della forza esplosiva conduce sicuramente ad un incremento degli indici di resistenza alla forza veloce. L’allenamento specifico produrrà miglioramenti significativi sia sul piano della concentrazione muscolare sia sul piano dell’efficienza enzimi coinvolti negli nelle reazioni  biochimiche .Inoltre ,la creatina liberata dal legame fosforico potrà tamponare gli H+ derivati dalla formazione di acido lattico,ritardare l’insorgere di fatica locale permettere conseguentemente il proseguimento della prestazione di forza veloce.questo processo di adattamento si configura in potenza anaerobica  a-lattacida.

 Principi generali per migliorare la resistenza alla forza veloce

 Il carico deve essere sufficientemente intenso in termini di applicazione di intensità di stimolo.

Il numero delle ripetizione deve essere tale da non compromettere la qualità esecutiva per utilizzare prevalentemente le fibre veloci.

 La durata delle ripetizioni dell’esercizio nelle ripetizioni non devono essere troppo lunghi per evitare una eccessiva produzione di acido lattico.

 Il recupero fra le ripetizioni deve permettere di ripartire gradualmente in condizioni di relativo affaticamento.

 Il volume totale del lavoro deve risultare ampio e le serie con cui verrà pianificato il programma di allenamento devono prevedere recuperi completi.