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Era da tempo immemorabile che non si ricordava una ripartenza così
PIANTATA dell'Inter. Di solito i necroazzurri si lasciavano
andare a tutta una serie di merdate che finivano per pregiudicare
una intera stagione. Non a caso la foto ci ricorda quello che andava
accadendo nel 1998, quendo l'Inter, ad esempio cadeva in casa col il
Bolognetta. Ieri invece in Coppa Italiota, l'Inter di Mancetta
schierava dopo 5 anni una formazione titolare allo scopo di
tutelarsi da una eventuale rimonta dei felsinei. Stankovic a dire il
vero ha cercato in tutti i modi di riaprire il "discorso
qualificazione" consegnando il pallone dell'1 a 0 ai rossoblu che ad
un certo punto ci credevano. La nebbia scesa a fette ha vanificato
tutto. Nascosti in mezzo alla foschia Martins e Recoba distruggevano
quello che rimaneva della squadra di Mazzone che nel frattempo si
lasciava andare in uno dei suoi caratteristici show sopra la
"questione della moviola in campo alto" ( una variante suggerita da
Maria De Filippi in collaborazione con Orianal Fallaci - già il nome
è tutto un programma- con quest'ultima entrata di prepotenza nel
circo calcistico visto come appendice fondamentale per la teoria
dello scontro di civiltà) la cui spiegazione è andata a coprire ben
tre ore di conferenza stampa condita ed arricchita di stacchetti
pubblicitari inneggianti la svolta impressa dall'irruzione del
digitale terrestre. Nel frattempo il pullmann dell'Inter riusciva
nell'impresa di raccattare tutti i giocatori dispersi in mezzo alla
nebbia ed a riportarli ad Appiano. Uno splendido falò realizzato per
la cottura delle salamelle ha chiuso la vitrea giornata sportiva
italiota. |
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QUI PRO QUOMO - Chiarito
il diverbio fra Roberto Mancini e i tifosi della tribuna VIP di
San Siro scoppiato nei minuti finali di Inter - Sampdoria. Mario
Quomo, il grande nume tutelare di Mancetta chiarisce quello che
cazzo è successo al terzo gol di Recoba. L'allenatore dell'Inter
infatti si era inviperito non poco contro una ventina di tifosi
snob della tribuna della borghesia imperiale di San Siro, rei di
aver fottuto dalla panchina nero azzurra la cremina stendi rughe
tanto cara al Mancio. I costi di gestione dell'impalcatura
visiva dell'allenatore dei nero azzurri costa non poco e quella
cremina risulta essere di fondamentale importanza, soprattutto
per come si stava mettendo contro la Sampdoria. Quomo, nella
foto in compagnia di sua moglie, ci ha svelato in anteprima
assoluta in mistero di inizio anno. |
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FOGGISTI
Ignobile limitazione del libero pensiero democratico a Foggia
Nella notte ignoti vandali, nemici delle più avanzate ipotesi di
pacificazione nazionale e antistoricamente ostili al dialogo fra le
parti, hanno oltraggiato e - di fatto - reso illegibili centinaia di
manifesti dell'associazione denominata "Nuovo Ordine Nazionale",
emanazione diretta del Movimento "Fascismo e libertà".
I manifesti, raffiguranti un esemplare stilizzato d'aquila germanica,
recante in petto l'effigie del fascio littorio romano (o mazziniano o
francese o siciliano) e circondata dai colori nero-bianco-rosso (colori
del nazionalsocialismo, si, ma anche del Foggia calcio) sono stati
coperti da strisce cartacee dal contenuto ingiurioso e volgare; in
diversi casi strappati o coperti da spray nero.
Ignoti i motivi del gesto, le ipotesi fioccano: odio nei confronti degli
animali nordici (aquile, falchi e rondinoni), disprezzo nei confronti
della tradizione imperiale romana (i sospetti in questo caso portano a
gruppi dell'estremismo cartaginese, pure attivi in città) o
risorgimentale (cellule austro-ungariche?) ostilità verso il Foggia
calcio dopo lo stentato pareggio di San Benedetto del Tronto.
Ricordiamo che i manifesti recavano in bella vista l'autorizzazione
apposta dall'Ufficio affissioni del Comune, a guida ulivista. Ragion per
cui erano perfettamente legali e legittimi. Degni del rispetto di tutti
i sinceri democratici.
La libera cittadinanza è dunque pregata di far giungere copiosamente la
propria solidarietà al sito di "Fascismo e libertà" (l'e-mail è sotto il
banner con l'immagine del goliardico dittatore Benito Mussolini).
Nel frattempo si auspica che la digos, la quale aveva vagliato il
contenuto del manifesto in questione trovandolo di proprio gradimento
(non come quelli inneggianti all'intifada che portarono ad un paio di
denunce per "propaganda anti-nazionale"), provveda a fare il proprio
lavoro, identificando questi tirannici teppisti.
Che si riuniscono sotto la sigla infame di ANONIMA FRATELLANZA di JACOB
e che - gioiosamente - rivendicano.
immagini al sito:
http://italy.indymedia.org/news/2005/01/713430_comment.php#714364
o nella galleria fotografica del
sito:
www.agitproponline.com
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SOTTO A CHI TOCCA PER DIO
.... fu più difficile qualche anno fa contro il Francavilla,poi
fu la volta del LODIGIANI,del Cittadella Padova e persino
il Castel di Sangro ci costrinse al furtarello; e che dire del
Bari che ci distrusse con la Primavera voluta da Cuper per il
lancio dal dirupo dei giovanotti dell'Inter?? Ma su questo
Bologna rabberciato e tenuto insieme con lo scotch ( o come
cazzo si scrive) abbiamo passeggiato come una orgogliosa troiona
nei pressi del Monumentale ( che fra l'altro a noi ci piacciono
tanto, per non parlare dell'importaza del loro ruolo sociale
soprattutto per mostroni come noi.......). Due turni di dominio
e ancora c'è la curiosità di capire come cazzo abbiano fatto a
farsi fare letteralmente due gol di cui uno segnato da Binotto,
nella partita di campionato. Speriamo di riuscire a scopare fino
alla fine del campionato. |
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CIVICI MASSACRI CRISTIANI
Vittime della fede cristiana
Gesta memorande e mirabili compiute per la maggior gloria di Dio
Avvertenza: sono qui elencati solamente fatti avvenuti per ordine o con
partecipazione diretta delle autorità ecclesiastiche, oppure azioni
commesse
in nome e per conto della cristianità. Come è ovvio, la lista non ha
pretese
di completezza.
Paganesimo antico
Già durante l¹Impero Romano, appena ammesso ufficialmente il culto
cristiano
con decreto imperiale del 315, si cominciò a demolire i luoghi del culto
pagano e a sopprimere i sacerdoti pagani.
Tra il 315 e il sesto secolo furono perseguitati ed eliminati un numero
incalcolabile di fedeli pagani.
Esempi celebri di templi distrutti: il santuario di Esculapio nell¹Egea,
il
tempio di Afrodite a Golgota, i templi di Afaca nel Libano, il santuario
di
Eliopoli.
Sacerdoti cristiani, come Marco di Aretusa o Cirillo di Eliopoli,
vennero
persino celebrati come benemeriti «distruttori di templi» (DA 468).
Dall¹anno 356 venne sancita la pena di morte per chi praticava i riti
pagani
(DA 468).
L¹imperatore cristiano Teodosio (408-450) fece giustiziare perfino dei
bambini per aver giocato coi resti delle statue pagane (DA 469). Eppure,
stando al giudizio di cronisti cristiani, Teodosio «ottemperava
coscienziosamente a ogni cristiano insegnamento».
Nel VI secolo, si finì per dichiarare fuorilegge i fedeli pagani.
All¹inizio del quarto secolo, per sobillazione di sacerdoti cristiani,
fu
giustiziato il filosofo politeista Sopatro (DA 466).
Nel 415, la celeberrima scienziata e filosofa Ipazia di Alessandria
venne
letteralmente squartata da una plebaglia guidata e aizzata da un
predicatore
di nome Pietro, e i suoi resti dispersi in un letamaio (DO 19-25).
Missioni di evangelizzazione
Nel 782, Carlo Magno fece tagliare la testa a 4.500 Sassoni che non
volevano
farsi convertire al cristianesimo (DO 30).
I contadini di Steding, nella Germania settentrionale, ribellatisi per
non
poter più sopportare l¹esosa pressione fiscale, vengono massacrati il 27
maggio 1234 da un esercito crociato, e le loro fattorie occupate da
devoti
cattolici. Vi persero la vita tra 5.000 e 11.000 uomini, donne e bambini
(WW
223).
Assedio di Belgrado nel 1456: nell¹espugnazione della città vennero
uccisi
non meno di 80.000 musulmani (DO 235).
XV secolo in Polonia: ordini cavallereschi cristiani saccheggiano 1.019
chiese e circa 18.000 villaggi. Quante persone cadessero vittime di tali
gesta, non s¹è mai certificato (DO 30).
Secoli XVI e XVII. Truppe inglesi ³pacificano e civilizzano² l¹Irlanda.
Colà
vivevano solo dei «selvaggi gaelici», «animali irragionevoli senza
alcuna
idea di dio o di buone maniere, che addirittura dividevano in comunità
di
beni il loro bestiame, le loro donne, bambini e altri averi». Uno dei
più
importanti condottieri, certo Humphrey Gilbert, fratellastro di Sir
Walter
Raleigh, fece «staccare dai corpi le teste di tutti quelli (chiunque
fossero) che erano stati uccisi quel giorno, facendoli spargere
dappertutto
lungo la strada». Questo tentativo di civilizzare gli Irlandesi causò
poi
effettivamente «grande sgomento nel popolo, quando videro sparse sul
terreno
le teste dei loro padri, fratelli, bambini, parenti e amici» [«greate
terrour to the people when they sawe the heddes of their dedde fathers,
brothers, children, kinsfolke, and freinds on the grounde»].
Decine di migliaia di Irlandesi gaelici caddero vittime di quel bagno di
sangue (SH, 99, 225).
Crociate (1095-1291)
L¹anno 1095, per ordine del papa Urbano II, ha inizio la Prima Crociata
(WW
11-41).
Tra il 12/6/1096 e il 24/6/1096, nelle stragi avvenute in Ungheria,
presso
Wieselburg e Semlin, perdono la vita migliaia di persone (tutti
cristiani,
ivi comprese le schiere crociate) (WW 23).
Dal 9/9 al 16/9/1096, durante l¹assedio della città residenziale turca
Nikaia, cavalieri francesi cristiani massacrano migliaia di abitanti,
facendo a pezzi e bruciando vivi vecchi e bambini (WW 25-27).
A consimili azioni belliche partecipano, il 26/9/1096, durante la
conquista
della fortezza di Xerigordon, cavalieri crociati tedeschi.
In complesso, fino al gennaio 1098, vengono espugnate e saccheggiate 40
capitali e 200 fortezze. Non si conosce il numero delle vittime (WW 30).
Il 3 giugno 1098 le armate crociate conquistano Antiochia. In quell¹assedio
vengono uccisi tra 10.000 e 60.000 musulmani. Dalla cronaca di Raimondo
di
Aguilers, cappellano di campo del conte di Tolosa, si legge: «Sulle
piazze
si accumulano i cadaveri a tal punto che, per il tremendo fetore,
nessuno
poteva resistere a restare: non v¹era nessuna via, in città, che fosse
sgombra di corpi in decomposizione» (WW 33).
Il 28 giugno 1098 furono ammazzati altri centomila turchi musulmani,
donne e
bambini compresi. Negli accampamenti turchi - narra il cronista
cristiano -
i crociati trovarono non solamente ricco bottino, tra cui «moltissimi
libri
in cui erano descritti con esecrandi segni i riti blasfemi di turchi e
saraceni», ma bensì anche «donne, bambini, lattanti, parte dei quali
trafissero subito, e parte schiacciarono sotto gli zoccoli dei loro
cavalli,
riempiendo i campi di cadaveri orribilmente lacerati». Proprio come il
loro
Dio comandava! (WW 33-35)
Il 12 dicembre 1098, nella conquista della città di Marra (Maraat
an-numan),
furono ammazzate altre migliaia di ³infedeli². A causa della carestia
che ne
seguì, «i corpi già maleodoranti dei nemici vennero mangiati dalle
schiere
cristiane», come testimonia il cronista cristiano Albert Aquensis (WW
36).
Finalmente, il 15 luglio 1098, venne espugnata Gerusalemme, dove vennero
ammazzati più di 60.000 persone, tra ebrei e musulmani, uomini, donne e
bambini (WW 37-40).
Da una testimonianza oculare: «e là [davanti al tempio di Salomone] si
svolse una tale mischia cruenta che i cristiani si trascinavano nel
sangue
dei nemici fino alle nocche dei piedi», tanto che Albert scrive: «Le
donne,
che avevano cercato scampo negli edifici alti e nei palazzi turriti,
furono
buttate giù a fil di spada; i bambini, anche i neonati, li tiravano a
pedate
dal petto delle madri, o li strappavano dalle culle, per poi sbatterli
contri i muri o le soglie» (WW 38).
L¹arcivescovo Guglielmo di Tiro aggiunge: «Felici, piangenti per
l¹immensa
gioia, i nostri si radunarono quindi dinanzi alla tomba del nostro
salvatore
Gesù, per rendergli omaggio e offrirgli il loro ringraziamentoS E non fu
soltanto lo spettacolo dei cadaveri smembrati, sfigurati,
irriconoscibili, a
lasciar sbigottito l¹osservatore; in realtà, incuteva sgomento anche
l¹immagine stessa dei vincitori, grondanti di sangue dalla testa ai
piedi,
sicché l¹orrore s¹impadroniva di tutti quelli che li incontravano» (WW
39-40, TG 79).
Il cronista cristiano Eckehard di Aura testimonia che, ancora durante
l¹estate successiva dell¹anno 1100, «in tutta la Palestina l¹aria era
appestata del lezzo dei cadaveri. Di stragi siffatte nessuno aveva mai
visto
o udito l¹uguale tra i paganiS».
Alla resa dei conti, la Prima Crociata era costata la vita a oltre un
milione di persone: «Grazie e lode a Dio!» (WW 41)
Nella battaglia di Ascalon, il 12 agosto 1099, vennero abbattuti 200.000
infedeli «in nome del nostro Signore Gesù Cristo» (WW 45).
Quarta Crociata: il 12 aprile 1204, i crociati mettono a sacco la città
(cristiana!) di Costantinopoli. Il numero delle vittime non è stato
tramandato. (WW 141-148)
Le restanti crociate in cifre: fino alla caduta di Akkon (1291) si
stimano
20 milioni di vittime (solo nella Terrasanta e nelle regioni
arabo-turche)
(WW 224).
Nota bene: Tutti i dati sono secondo i cronisti di parte cristiana.
Eretici e atei
Già nell¹anno 385 i primi cristiani vengono giustiziati quali eretici
per
mano di altri cristiani: così lo spagnolo Priscilliano, insieme con sei
dei
suoi seguaci, decapitati a Treviri (Germania) (DO 26).
Eresia manichea. Tra il 372 e il 444 i Manichei - una setta quasi
cristiana,
presso i quali si praticava il controllo delle nascite, e che perciò
mostravano più senso di responsabilità dei devoti cattolici - vennero
totalmente annientati nel corso di diverse grandi campagne sferrate
contro
di loro in tutto l¹Impero romano. Molte migliaia le vittime (NC).
Nel secolo XIII, gli Albigesi cadono vittime della prima crociata
proclamata
contro altri cristiani. (DO 29) Questi, noti anche col nome di Catari,
si
consideravano buoni cristiani, ma non riconoscevano né il papa né il
divieto
romano-cattolico delle tecniche anticoncezionali, rifiutandosi inoltre
di
pagare le tasse chiesastiche (NC) Nel 1208, per ordine del papa
Innocenzo
III - il massimo genocida prima di Hitler - incominciò la crociata
contro
gli eretici albigesi. La città di Beziérs (nel sud della Francia) venne
rasa
al suolo il 22 luglio 1209, tutti gli abitanti massacrati, compresi i
cattolici, che avevano rifiutato l¹estradizione degli eretici. Il numero
dei
morti viene stimato tra 20.000 e 70.000 (WW 179-181).
Nella stessa crociata, dopo la presa di Carcassonne (15 agosto 1209),
caddero ancora migliaia di ribelli, e la stessa sorte toccò a molte
altre
città (WW 181).
Nei successivi vent¹anni di guerra, tutta la regione fu devastata, quasi
tutti i Catari (quasi la metà della popolazione della Linguadoca, nella
Francia meridionale) vennero sconfitti, lapidati, annegati, messi al
rogo
(WW 183).
Finita la crociata contro gli Albigesi (1229), venne istituita la Santa
Inquisizione (1232) al fine di stanare dai loro nascondigli gli eretici
sopravvissuti e di annientarli. L¹ultimo dei Catari, Guillaume de
Belibaste,
fu dato alle fiamme del rogo nel 1324 (WW 183, LM).
Solo tra i Catari, la stima delle vittime si aggira intorno al milione (WW
183).
Altri gruppi di eretici: Valdesi, Pauliciani, Runcarii o Poveri
Lombardi,
Giuseppini, e molti altri. La maggior parte di queste sette vennero
sgominate; un certo numero di Valdesi esiste tuttora, sebbene siano
stati
perseguitati per oltre 600 anni. Secondo le mie stime, diverse centinaia
di
migliaia di vittime non sono calcolate in eccesso (comprese le vittime
dell¹Inquisizione spagnola, ma escludendo quelle del Nuovo Mondo).
Nel XV secolo, l¹inquisitore spagnolo Tomas de Torquemada condanna
personalmente a morte sul rogo 10.220 sospettati di eresia (DO 28, DZ).
Il predicatore e teologo boemo Jan Hus, per aver criticato il commercio
delle indulgenze, viene bruciato nel 1415 a Praga (LI 475-522).
Nel 1538, a Vienna, il professore universitario B. Hubmaier viene
pubblicamente condannato al rogo (DO 59).
Il 17 febbraio 1600, dopo una settennale prigionia, il filosofo Giordano
Bruno, monaco domenicano processato per eresia, viene bruciato vivo sul
rogo
eretto in Campo de¹ Fiori a Roma.
Verso la metà del Seicento, l¹ateo Thomas Aikenhead, studente scozzese
appena ventenne, viene impiccato per volontà del clero (HA).
Streghe
Dai primi tempi del cristianesimo fino al 1484 invalse la consuetudine
di
mandare a morte persone, perlopiù donne, che si credevano dotate di
poteri
soprannaturali, malefici e stregonici.
Nell¹era vera e propria dei processi per stregoneria, dal 1484 al 1750,
molte centinaia di migliaia di sospetti o colpevoli di pratiche
stregoniche
- secondo le stime degli storici - furono condannati a morte sul rogo o
in
seguito alle torture; percentualmente, i quattro quinti di essi erano
donne
(WV).
Un elenco (naturalmente incompleto) di queste vittime, conosciute spesso
anche per nome, si trova nell¹opera The Burning of Witches - A Chronicle
of
the Burning Times.
Guerre di religione e Riforma
Secolo XV: guerre crociate contro gli Hussiti, costate la vita a
migliaia di
seguaci (DO 30).
Nel 1538 papa Paolo III indice una crociata contro l¹Inghilterra,
sganciatasi con lo scisma dall¹ubbidienza a Roma, dichiarando tutti gli
Inglesi schiavi di Roma. Per fortuna, l¹impresa fallisce sul nascere (DO
31).
1568: il tribunale spagnolo dell¹Inquisizione decreta l¹eliminazione di
tre
milioni di Olandesi ribelli nei Paesi Bassi, allora sotto il dominio
spagnolo. Per cominciare, 5.000, o forse 6.000 protestanti vennero
annegati
dalle truppe spagnole della cattolicissima Spagna: «un disastro, di cui
i
cittadini di Emden vennero a conoscenza quando diverse migliaia di
cappelli
olandesi a larghe tese scesero galleggiando lungo il fiume» (DO31, SH
213).
1572: a Parigi, e in altre città francesi, 20.000 protestanti Ugonotti
vengono assassinati per ordine del papa Pio V, nell¹offensiva nota come
Notte di San Bartolomeo. Fino alla metà del secolo successivo, oltre
200.000
profughi Ugonotti dovranno lasciare la Francia (DO 31).
1574: i cattolici sopprimono il condottiero dei protestanti Gaspard de
Coligny. Dopo l¹uccisione, la plebaglia ne squarta il cadavere: «gli
troncarono la testa, le mani, i genitali [S] gettandoli nel fiume [S] ma
poi
non gli sembrò neppure degno che diventasse pasto per i pesci, per cui
li
ritirarono fuori e li portarono sul patibolo di Mantfaucon affinché là
servissero da alimento per corvi e uccelli» (SH 191).
Guerra dei Trent¹anni: nel 1631, la città protestante di Magdeburgo
viene
saccheggiata e rasa al suolo da truppe cattoliche, che massacrano 30.000
protestanti, metà della popolazione. Scrive il poeta e storico tedesco
Friedrich Schiller: «In una sola chiesa si trovarono 50 donne decapitate
e
bambini che ancora succhiavano il latte dal petto delle loro madri senza
vita» (SH 191).
1618-1648: la guerra dei Trent¹anni, spaccando l¹Europa tra cristiani
protestanti e cattolici, decima il 40% delle popolazioni, soprattutto in
Germania (DO 31.32).
Ebrei
Già nel IV e V secolo le plebi cristiane sono eccitate a incendiare le
sinagoghe ebraiche.
A metà del IV secolo venne distrutta la prima sinagoga per ordine del
vescovo Innocenzo di Dertona, nel nord Italia. La prima sinagoga a esser
incendiata nel 388, per ordine del vescovo di Kallinikon, sorgeva in
Persia,
presso l¹Eufrate (DA 450).
Il concilio di Toledo decreta nel 694 la riduzione degli Ebrei in
schiavitù,
ordina la confisca dei loro averi e il battesimo coatto dei loro bambini
(DA
454).
Nell¹anno 1010 il vescovo di Limoges fece espellere o sopprimere gli
ebrei
della città che non volevano convertirsi al cristianesimo (DA 453).
1096: all¹inizio della prima Crociata furono uccisi in Europa migliaia
di
Ebrei, complessivamente forse 12.000. Le città più colpite furono Worms
(18/5/1096), Magonza il 27/5 (dove furono trucidati 1.100 ebrei),
Colonia,
Neuss, Wevelinghoven, Xanten, Moers, Dortmund, Kerpen, Treviri, Metz,
Ratisbona, Praga (EJ).
Parimenti, all¹inizio della seconda Crociata (1147), nei centri francesi
di
Ham, Sully, Carentan, e Rameru, si uccisero diverse centinaia di ebrei (WW
57).
In occasione della terza Crociata (1189-90) avviene il saccheggio delle
comunità ebraiche stabilitesi in Inghilterra (DO 40).
1235: uccisione pubblica di 34 cittadini ebraici (DO 41).
1257 e 1267: eliminazione della comunità ebraiche di Londra, Canterbury,
Northampton, Lincoln, Cambridge e altre città, con numero imprecisato di
vittime (DO 41).
1290: è rimasta memoria, nelle cronache coeve, di 10.000 ebrei espulsi o
uccisi in Boemia (DO 41).
1337: aizzato da una strage compiuta a Deggendorf, in Baviera,
l¹isterismo
antisemita si estende in pogrom effettuati in 51 città bavaresi, nonché
in
Austria e in Polonia (DO 41).
1348: si bruciano sul rogo gli ebrei di Basilea e di Strasburgo,
complessivamente 2.000 persone (DO 41).
1349: in oltre 350 città della Germania vengono soppressi tutti gli
Ebrei,
perlopiù bruciati vivi. Qui, in questo solo anno, vennero trucidati dai
cristiani più Ebrei di quante erano state, per duecento anni di
persecuzioni
anticristiane (il sangue dei martiri!), le vittime conclamate della Roma
imperiale (DO 42).
1389: vengono macellati a Praga 3.000 cittadini di fede ebraica (DO 42).
1391: a Siviglia e in Andalusia, sotto la guida dell¹arcivescovo
Martinez,
vengono soppressi circa 4.000 ebrei. Mentre altri 25.000 vengono venduti
come schiavi (DA 454).
Costoro si potevano riconoscere facilmente perché tutti gli ebrei, dall¹età
di dieci anni,erano stati costretti a portare sull¹abito un ³segno
d¹infamia² colorato: era l¹origine storica della futura ³stella
giudaica²
dell¹era nazista.
1492: nello stesso anno in cui Colombo spiegava le vele per conquistare
il
Nuovo Mondo, più di 150.000 Ebrei, molti dei quali perirono nell¹ostracismo,
venivano scacciati dalle città della Spagna.
1648: in Polonia, durante i famigerati ³massacri di Chmielnitzki²,
vengono
sterminati circa 200.000 ebrei. (MM 470-476).
A questo punto, mi sento male, perché con questo ritmo si prosegue -
secolo
dopo secolo - su una linea che porta diritta ai forni crematori di
Auschwitz. (DO 43).
Popolazioni indigene
Con Cristoforo Colombo, ex commerciante di schiavi, che avrebbe fatto
carriera come milite crociato, ha inizio la conquista del Nuovo Mondo:
allo
scopo, come sempre, di espandere il cristianesimo e di evangelizzare
infedeli.
Poche ore dopo lo sbarco sulla prima isola abitata in cui s¹imbatte nel
mare
dei Caraibi, Colombo fa imprigionare e deportare sei indigeni che, come
scrisse «debbono servire da bravi servitori e schiavi (S) e si possono
facilmente convertire alla fede cristiana, giacché mi sembra che non
abbiano
religione alcuna» (SH 200).
Mentre Colombo definisce gli abitanti autoctoni quali ³idolatri²,
esprimendo
la volontà di offrirli come schiavi ai cattolici re di Spagna, il suo
socio
Michele da Cuneo, aristocratico italiano, rappresenta gli aborigeni come
³bestie² per il fatto che «mangiano quando hanno fame, e si accoppiano
in
tutta libertà, dove e quando ne hanno voglia» (SH 204-205).
Su ogni isola su cui mette piede Colombo traccia una croce sul terreno e
«dà
lettura della rituale dichiarazione ufficiale» (il cosiddetto
Requerimiento)
al fine di prender possesso del territorio da parte della Spagna, nel
nome
dei suoi Cattolici Signori. Contro di che «nessuno aveva da obiettare».
Qualora gli Indios negassero il loro assenso (soprattutto perché non
comprendevano semplicemente una parola di spagnolo), il Requerimiento
recitava così:
«Con ciò garantisco e giuro che, con l¹aiuto di Dio e con la nostra
forza,
penetreremo nella vostra terra e condurremo guerra contro di voi (S) per
sottomettervi al giogo e al potere della Santa Chiesa (S) infliggendovi
ogni
danno possibile e di cui siamo capaci, come si conviene a vassalli
ostinati
e ribelli che non riconoscono il loro Signore e non vogliono ubbidire,
bensì
a lui contrapporsi» (SH 66)
Di analogo tenore erano le parole di John Winthrop, primo governatore
della
Bay Colony del Massachusset: «justifieinge the undertakeres of the
intended
Plantation in New England [S] to carry the Gospell into those parts of
the
world [S] and to raise a Bulworke against the kingdome of the
Ante-Christ»
(SH 235) [«giustificando l¹impresa della costituenda fondazione della
Nuova
Inghilterra, di portare il vangelo in queste parti del mondo, e di
edificare
un bastione contro il regno dell¹Anticristo»].
Intanto, prima ancora che si venisse alle armi, due terzi della
popolazione
indigena cadeva vittima del vaiolo importato dagli Europei. Il che era
interpretato dai cristiani, manco a dirlo, come «un segno prodigioso
dell¹incommensurabile bontà e provvidenza di Dio»!.
Così, ad esempio, scriveva nel 1634 il governatore del Massachussets:
«Quanto agli indigeni, sono morti quasi tutti contagiati dal vaiolo, e
per
tal modo il SIGNORE ha confermato il nostro diritto ai nostri
possedimenti»
(SH 109, 238).
Sulla sola isola di Hispaniola, dopo le prime visite di Colombo, gli
indigeni Arawak - un popolo inerme e relativamete felice che viveva
delle
risorse del loro piccolo paradiso - lamentarono presto la perdita di
50.000
vite (SH 204).
In pochi decenni, gli Indios sopravvissuti caddero vittime di assalti,
stragi, strupri e riduzione in schiavitù da parte degli Spagnoli.
Dalla cronaca d¹un testimone oculare: «Furono uccisi tanti indigeni da
non
potersi contare. Dappertutto, sparsi per la regione, si vedevano
innumerevoli cadaveri di indiani. Il fetore era penetrante e
pestilenziale»
(SH 69).
Il capo indiano Hatuey riuscì a fuggire col suo popolo, ma fu catturato
e
bruciato vivo. «Quando lo legarono al patibolo, un frate francescano lo
pregò insistentemente di aprire il suo cuore a Gesù affinché la sua
anima
potesse salire in cielo anziché precipitare nella perdizione. Hatuey
ribatté
che se il il cielo è il luogo riservato ai cristiani, lui preferiva di
gran
lunga l¹inferno» (SH 70).
Ciò che accadde poi al suo popolo, ci è descritto da un testimone
oculare:
«Agli spagnoli piacque di escogitare ogni sorta di inaudite atrocitàS
Costruirono pure larghe forche, in modo tale che i piedi toccavano
appena il
terreno (per prevenire il soffocamento), e appesero - ad onore del
redentore
e dei 12 apostoli - ad ognuna di esse gruppi di tredici indigeni,
mettendovi
sotto legna e braci e bruciandoli vivi». (SH 72, DO 211).
In analoghe occasioni si inventarono altre piacevolezze: «Gli spagnoli
staccavano ad uno il braccio, ad altri una gamba o una coscia, per
troncare
di colpo la testa a qualcuno, non diversamente da un macellaio che
squarta
le pecore per il mercato. Seicento persone, ivi compresi i cacicchi,
vennero
così squartate come bestie ferociS Vasco de Balboa ne fece sbranare poi
quaranta dai cani» (SH 83).
«La popolazione dell¹isola, stimata di circa otto milioni all¹arrivo di
Colombo, era scemata già della metà o di due terzi, ancor prima che
finisse
l¹anno 1496». Finalmente, dopo che gli abitanti dell¹isola furono quasi
sterminati, gli Spagnoli si videro ³costretti² a importare i loro
schiavi da
altre isole dei Caraibi, ai quali toccò peraltro la medesima sorte. In
tal
modo «milioni di autoctoni della regione caraibica vennero
effettivamente
liquidati in meno d¹un quarto di secolo» (SH 72-73).
«Così, in un tempo minore della durata normale d¹una esistenza umana, fu
annientata un¹intera civiltà di milioni di persone che per migliaia di
anni
erano stanziate nella loro terra» (SH 75).
«Subito dopo, gli Spagnoli rivolsero la loro attenzione alla terraferma
del
Messico e dell¹America centrale. Le stragi erano appena cominciate. Di
lì a
poco sarà la volta della nobile città di Tenochttitlàn (l¹odierna Mexico
City)» (SH 75).
Hernando Cortez, Francisco Pizarro, Hernando De Soto e centinaia di
altri
Conquistadores spagnoli saccheggiarono e annientarono - in nome del loro
Signor Gesù Cristo - molte grandi civiltà dell¹America centrale e
meridionale (De Soto saccheggiò inoltre la Florida, regione ³fiorente²).
«Mentre il secolo XVI volgeva al termine, quasi 200.000 spagnoli si
erano
stabiliti nel Nuovo Mondo. In questo periodo, in conseguenza dell¹invasione,
si stima che avessero già perso la vita oltre 60 milioni di indigeni» (SH
95).
Va da sé che i primi colonizzatori dei territori dei moderni Stati Uniti
d¹America non si comportarono meglio dei conquistadores.
Benché, senza l¹aiuto degli Indiani, nessuno dei colonizzatori sarebbe
stato
in grado di sopravvivere ai rigori invernali, questi cominciarono presto
a
scacciare e a sterminare le tribù indiane.
La guerra degli indiani nordamericani tra di loro era, in proporzione,
un
fenomeno irrilevante - paragonato con le consuetudini europee - e
serviva
piuttosto a riequilibrare le offese, ma in nessun caso alla conquista
del
territorio. Tanto che se ne stupivano i padri pellegrini cristiani: «Le
loro
guerre non sono neanche lontanamente così cruente» («Their Warres are
farre
less bloudy»), ragion per cui non succedeva «da nessuna delle parti un
grande macello» («no great slawter of nether side»). In realtà, poteva
ben
accadere «che guerreggiassero per sette anni senza che vi perdessero le
vita
sette uomini» («they might fight seven yeares and not kill seven men»).
Tra
gli Indiani, inoltre, era consuetudine risparmiare le donne e i bambini
dell¹avversario (SH 111).
Nella primavera 1612 alcuni coloni inglesi trovarono così attraente la
vita
dei liberi e affabili indios, al punto da abbandonare Jamestown per
vivere
presso costoro (con che si ovviò presumibilmente, tra l¹altro, a
un¹emergenza sessuale). Senonché il governatore Thomas Dale li fece
stanare
e giustiziare: «Alcuni li fece impiccare, altri bruciare, altri torcere
sulla ruota, mentre altri furono inflizati sullo spiedo e alcuni
fucilati»
(SH 105).
Tali eleganti provvedimenti restarono ovviamente riservati agli inglesi;
questa era la procedura con quelli che si comportavano come gli indiani;
ma
per quelli che non avevano scelta, proprio perché costituivano la
sovrappopolazione della Virginia, si faceva senz¹altro tabula rasa:
«quando un indio era accusato da un inglese di aver rubato una tazza, e
non
la restituiva, la reazione inglese era subito violenta: si attaccavano
gli
Indiani dando alle fiamme l¹intero villaggio» (SH 106)
Sul territorio dell¹odierno Massachussetts i padri pellegrini delle
colonie
perpetrarono un genocidio, entrato nella storia come Guerra dei Pequots.
Autori dei massacri erano quei cristiani puritani della Nuova
Inghilterra,
scampati essi stessi alla persecuzione religiosa in atto nella loro
vecchia
Inghilterra.
Allorché fu trovata la salma d¹un inglese, ucciso probabilmente da
guerrieri
Narragansett, i puritani gridarono vendetta. Sebbene il capo dei
Narragansett implorasse pietà, i cristiani passarono all¹attacco. Forse
dimentichi del loro obiettivo, essendo stati salutati da alcuni Pequot,
a
loro volta belligeranti coi Narragansett, avvenne che i puritani
attaccarono
i Pequots, distruggendo i loro villaggi.
Il comandante dei puritani, John Mason, scrisse dopo un massacro: «Per
la
verità, l¹Onnipotente incusse tale terrore sulle loro anime, che
fuggirono
davanti a noi buttandosi tra le fiamme, dove molti perironoS Dio
aleggiava
sopra di loro e sbeffeggiava i suoi nemici, i nemici del suo popolo,
facendone dei tizzoni ardentiS Così il SIGNORE castigò i pagani,
allineandone le salme: uomini, donne e bambini» (SH 113-114).
«Così piacque al SIGNORE di dare un calcio nel sedere ai nostri nemici,
dando in retaggio a noi la loro terra» («The LORD was pleased to smite
our
Enemies in the hinder Parts, and to give us their land for an
inheritance»)
(SH 111).
Siccome Mason poteva ben immaginare che i suoi lettori conoscessero la
loro
bibbia, non aveva bisogno di citare i versetti qui citati:
«Delle città di questi popoli, che il Signore tuo Dio ti dà in retaggio,
non
devi lasciare in vita nulla di quanto respira. Ma dovrai invece
destinarle
alla distruzione, così come il Signore tuo Dio ti ha dato per dovere» (Mosé
V, 20)
Il suo compare Underhill ci ricorda quanto fosse «impressionante e
angosciante lo spettacolo sanguinoso per i giovani soldati» («how grat
and
doleful was the bloody sight to the view of the young soldiers»), però,
assicura i suoi lettori, «talvolta la Sacra Scrittura decreta che donne
e
bambini debbano perire coi loro genitori» («sometimes the Scripture
declareth women and children must perish with their parents») (SH 114).
Molti indios caddero vittime di campagne di avvelenamento. I coloni
addestravano persino dei cani al compito speciale di stanare gli
Indiani,
strappando i piccoli dalle braccia delle madri e sbranandoli. Per dirla
con
le loro stesse parole: «cani feroci per dar loro la caccia e mastini
inglesi
per l¹attacco» («blood Hounds to draw after them, and Mastives to seaze
them»). In questo, i puritani si lasciarono ispirare dai metodi dei loro
contemporanei spagnoli. E così continuò, finché i Pequot furono
pressoché
sterminati (SH 107-119).
Altre tribù indiane patirono la stessa sorte. Così commentavano i devoti
sterminatori: «È il volere di Dio, che alla fin fine ci dà ragione di
esclamare ³Quant¹è grandiosa la Sua bontà! E quant¹è splendida la Sua
gloria!²» («God¹s Will, wich will at last give us cause to say: ³How
Great
is His Goodness! And How Great is His Beauty!²»). E ancora: «Fino a che
il
nostro Signore Gesù li piegò ad inchinarsi davanti a lui e a leccare la
polvere!» («Thus doth the Lord Jesus make them to bow before him, and to
lick the Dust!») (TA).
Come ancora oggi, così per i cristiani di allora era ben accetta la
menzogna
per la maggior gloria di dio, o quantomeno per il proprio vantaggio di
fronte ai diversamente credenti: «I trattati di pace venivano firmati
già
col proposito di violarli.
Talché il Consiglio di stato della Virginia dichiarava che se gli
Indiani
³sono tranquillizzati dopo la stipula del trattato, noi abbiamo non
soltanto
il vantaggio di prenderli di sorpresa, ma anche di mietere il loro
mais²».
(«when the Indians grow secure uppon the Treatie, we shall have the
better
Advantage both the surprise them, and cutt downe theire Corne») (SH
106).
Anno 1624: una sessantina di inglesi, forniti di armi pesanti, fanno a
pezzi
800 inermi uomini, donne e bambini indios. (SH 107).
1675-76: durante la guerra detta di re Filippo, in una sola azione di
rappresaglia, sono uccisi «circa 600 indiani». L¹autorevole pastore
della
seconda Chiesa di Boston, Cotton Mather, definirà più tardi il massacro
come
«grigliata per arrosti» («barbeque») (SH 115).
In sintesi: nel New Hampshire e nel Vermont, prima dell¹arrivo degli
inglesi, la popolazione degli Abenaki contava 12.000 persone. Neanche
cinquant¹anni dopo ne erano rimaste in vita solo 250: una decimazione
del
98%.
Il popolo dei Pocumtuck ammontava a 18.000; due generazioni più tardi il
loro numero era sceso a 920.
Il popolo dei Quiripi-Unquachog era di 30.000; dopo ugual periodo ne
sopravvivevano 1.500, un vero genocidio; la popolazione del Massachusset
comprendeva almeno 44.000 persone, di cui, cinquant¹anni dopo, erano
sopravvissuti appena 6.000. (SH 118).
Questi sono solo alcuni esempi delle tribù che vivevano nell¹America del
Nord prima che vi approdassero i cristiani. E tutto ciò accadeva prima
che
scoppiasse la grande epidemia di vaiolo degli anni 1677 e 1678. Anche il
bagno di sangue era appena agli inizi.
E tutto fu solo il principio della colonizzazione da parte degli
Europei,
cioè prima dell¹epoca vera e propria del cosiddetto ³selvaggio Far
West².
Tra il 1500 e il 1900, è probabile che, complessivamente, abbiano
perduto la
vita - nelle sole Americhe - più di 150 milioni di nativi: in media,
circa
due terzi a causa del vaiolo e di altre epidemie importate dagli Europei
(e
qui non dev¹esser passato sotto silenzio il fatto che, a partire dal
1750
circa, le tribù autoctone venivano contagiate anche di proposito per
mezzo
di doni artificialmente infettati). Restano pertanto ancora 50 milioni
la
cui morte si fa risalire direttamente ad atti di violenza, a trattamenti
disumani o alla schiavitù.
E in alcuni paesi, come ad esempio Brasile e Guatemala, questa
decimazione
prosegue fino ai nostri giorni: a fuoco lento, per così dire.
Ulteriori gloriose tappe della storia degli Stati Uniti d¹America
Nel 1703, il pastore Salomon Stoddard, una delle più prestigiose
autorità
religiose della Nuova Inghilterra, fece formale richiesta al Governatore
del
Massachusset perché mettesse ai diposizione dei colonizzatori le risorse
finanziarie per «acquistare grandi mute di cani e per poterle addestrare
a
cacciare gli Indiani alla stessa stregua degli orsi» (SH 241).
29 novembre 1864: massacro di Sand Creek, nel Colorado. Il colonnello
John
Chivington, ex predicatore metodista e politico regionale («non vedo
l¹ora
di nuotare nel sangue nemico») fa passare per le armi un villaggio dei
Cheyenne con circa 600 abitanti - quasi solo donne e bambini - benché il
capo indiano agitasse bandiera bianca. Bilancio: da 400 a 500 vittime.
Ne riferisce un testimonio oculare: «C¹era un gruppo di trenta o
quaranta
Squaw, acquattate in un buco per proteggersi, le quali mandarono fuori
una
bambina, di circa sei anni, con un panno bianco in segno di resa. Ebbe
il
tempo di fare solo pochi passi, quando venne colpita e abbattuta. In
quella
trincea, più tardi, tutte le donne furono uccise» (SH 131).
1860: il religioso Rufus Anderson commenta il bagno di sangue che fino
allora aveva decimato, per il 90% almeno, la popolazione autoctona delle
isole Hawaii. «In ciò costui non vedeva nulla di tragico: tutto sommato,
la
prevedibile, totale estinzione della popolazione indigena delle Hawaii
era
un fatto del tutto naturale - diceva il missionario - paragonabile
suppergiù
³con l¹amputazione delle membra malate da un organismo²» (SH 244).
Atrocità delle Chiese nel XX secolo
Campi di annientamento cattolici. È sorprendente come pochi sappiano che
in
Europa, negli anni della seconda Guerra Mondiale, non c¹erano solamente
i
campi di concentramento nazisti.
In Croazia, negli 1942-43, v¹erano numerosi campi di sterminio,
organizzati
dai cattolici ustascia agli ordini del dittatore Ante Pavelic, un
cattolico
praticante ricevuto regolarmente dall¹allora papa Pio XII. Vi erano
persino
campi di concentramento speciali per bambini!
Nei campi croati venivano soppressi soprattutto serbi
cristiano-ortodossi,
ma anche un cospicuo numero di ebrei. Il più famigerato era il lager di
Jasenovac; il suo comandante fu per un certo tempo un certo Miroslav
Filipovic, un frate francescano temuto con l¹appellativo di ³Brüder Tod²
(Sorella Morte). Qui, al pari dei nazisti, gli ustascia cattolici
bruciavano
le loro vittime nei forni, ma vivi, diversamente dai nazisti che prima
avevano almeno ucciso le prede col gas. In Croazia, però, la maggior
parte
delle vittime veniva semplicemente soppressa, impiccata o fucilata. Il
loro
numero complessivo è stimato fra i trecentomila e i 600.000; e questo in
un
paese relativamente piccolo. Molti uccisori erano monaci francescani,
armati
allora con mitragliatrici. Queste nefandezze perpetrate dai Croati era
talmente spaventose, che persino alcuni ufficiali della sicurezza delle
SS
tedesche, in qualità di osservatori degli avvenimenti croati,
protestarono
direttamente con Hitler (il che lasciò peraltro indifferente il
dittatore).
Il papa però fu ben informato di queste atrocità, e non fece nulla per
impedirle (MV).
(Aggiunta dell¹Autore: di fronte ai retroscena di questa storia, i
reportage
dei massmedia sul più recente conflitto serbo-croato nella regione
balcanica, dal 1991 al 1995, ha assunto talvolta aspetti addirittura
spettrali, giacché vi ricorrevano nomi di luoghi come Banja Luka, o di
fiumi
come la Sava, dove occasionalmente si invengono ancora oggi scheletri di
persone assassinate mezzo secolo fa).
Terrore cattolico in Vietnam. Nel 1954 i combattenti per la libertà del
Vietnam, i cosiddetti Viet Min, liquidarono finalmente il governo
coloniale
francese nel Nord Vietnam, che fino ad allora era stato finanziato con
più
di due miliardi di dollari dagli USA. Sebbene i vincitori proclamassero
libertà religiosa per tutti (la maggioranza dei Vietnamiti non buddhisti
era
cattolica) vaste campagne di propaganda anticomunista spinsero masse di
cattolici a fuggire nel sud del paese. Col sostegno della lobby
cattolica a
Washington, e con l¹appoggio del cardinale Spellmann, portavoce del
Vaticano
nella politica americana - il quale avrebbe in seguito definitio le
truppe
americane in Vietnam come «truppe di Cristo» - venne progettato un colpo
di
Stato per impedire elezioni democratiche nel Sud del Vietnam. Da tali
elezioni, probabilmente, anche nel Sud sarebbero usciti vincitori i Viet
Min
comunisti. Di contro, si elesse alla presidenza del Vietnam meridionale
il
fanatico cattolico Ngo Dinh Diem (MW 16 ff)
Diem fece in modo che gli aiuti dagli USA, viveri e medicinali, risorse
tecniche e d¹ogni specie andassero a beneficio dei soli cattolici. I
buddhisti, o i villaggi a maggioranza buddhista, vennero ignorati,
oppure
dovettero pagare per gli aiuti che i cattolici ottenevano invece
gratuitamente. Di fatto, l¹unica religione ufficialmente riconosciuta
era
quella romano-cattolica.
L¹isteria anticomunista si scatenò in Vietnam in modo ancor più brutale
che
nella sua versione americana negli USA, la famosa ³caccia alle streghe²
dell¹era di McCarthy.
Nel 1956, il presidente Diem emise un decreto in cui si diceva:
«Individui che minacciano la difesa nazionale o la sicurezza collettiva
possono essere internati dalle autorità in campi di concentramento»
Per contrastare il comunismo, come usava dire, vennero così posti in
³custodia cautelativa² migliaia di dimostranti e di monaci buddhisti.
Per
protesta, dozzine di monaci e di maestri buddhisti si diedero fuoco
pubblicamente.
[Nota bene: qui i buddisti davano fuoco a essi medesimi, laddove i
cristiani
hanno piuttosto la tendenza a incenerire il loro prossimo; su questo,
vedasi
anche l¹ultimo capoverso].
Nel frattempo, diversi campi di prigionia, in cui da tempo ormai
languivano
anche cristiani protestanti e persino cattolici - si erano organizzati
in
autentici campi di sterminio. Si stima che in questo periodo di terrore
(dal
1955 al 1960) restassero ferite nei disordini almeno 24.000 persone, che
fossero giustiziati circa 80.000 oppositori; 275.000 furono le persone
incarcerate e torturate, mentre circa mezzo milione vennero ristrette in
campi di concentramento o di prigionia (MW 76-89).
Per appoggiare un tale governo, inoltre, nel corso degli anni Sessanta,
migliaia di soldati americani dovettero lasciare la loro vita.
Virus catholicus. Il primo luglio 1976 morì la 23enne studentessa
tedesca di
pedagogia Anneliese Michel, lasciandosi morire, nel senso letterale del
termine, per fame. Da mesi essa era stata colpita da visioni e
apparizioni
demoniache; non solo, ma per lunghi mesi due sacerdoti cattolici - con
l¹autorizzazione ufficiale del vescovo di Würzburg - avevano tormentato
la
povera ragazza con esorcismi e presunte pratiche antidiaboliche. Quando
morì
nell¹ospedale di Klingenberg, il suo corpo era tutto solcato da cruente
ferite. I suoi genitori, entrambi fanatici cattolici, vennero condannati
a
sei mesi di carcere per omissione di soccorso, specialmente per non aver
chiamato alcun medico. Ma neanche un religioso venne indagato e punito
per
questo. Al contrario! La tomba della sventurata Anneliese Michel è fatto
oggetto di pellegrinaggi da parte di fedeli cattolici (ricordiamo che
nel
Seicento la città di Würzburg era malfamata per le numerosissime
esecuzioni
di streghe sul rogo).
Questo caso non è che la punta dell¹iceberg di tale diffusa e pericolosa
superstizione e si é risaputo solo in conseguenza del suo tragico esito
(SP
80).
Massacri in Rwanda. Anno 1994: nel giro di pochi mesi, nel piccolo Stato
africano del Rwanda, vengono massacrate diverse centinaia di migliaia di
civili. In apparenza, si trattava d¹un conflitto tra i gruppi etnici
degli
Hutu e dei Tutsi (Watussi). Per parecchio tempo, si udirono soltanto
delle
voci su un coinvolgimento del clero cattolico. Negli organi di stampa
cattolici furono pubblicate strane smentite; e questo prima che qualcuno
avesse accusato ufficialmente di complicità dei componenti della chiesa
cattolica.
Senonché, il 10 ottobre 1996, l¹emittente radio S2 - tutt¹altro che
critica
nei riguardi del cristianesimo - reca nel notiziario S2 Aktuell delle
ore 12
la seguente notizia:
«Sacerdoti e suore anglicani, ma soprattutto cattolici, sono gravemente
accusati di aver preso parte attiva all¹assassinio di indigeni. In
particolare, il comportamento d¹un religioso cattolico ha tenuto desto
per
mesi l¹interesse della pubblica opinione, non solo nella capitale
ruandese
Kigali. Era parroco nella chiesa della Sacra Famiglia, ed è accusato di
aver
ucciso dei tutsi nei modi più atroci. Sono rimaste incontestate
deposizione
di testimoni secondo cui il religioso, col revolver alla cintola,
fiancheggiava bande saccheggiatrici di Hutu. Nella sua parrocchia, in
effetti, era avvenuta una sanguinosa strage di Tutsi che avevano cercato
scampo in quel tempio. Perfino oggi, due anni dopo, vi sono molti
cattolici
a Kigali che, per la complicità a loro avviso dimostrata d¹una parte dei
sacerdoti, non mettono più piede nelle chiese della città. Quasi non v¹è
chiesa nel Rwanda in cui fuggitivi e profughi - donne, bambini, vecchi -
non
siano stati brutalmente picchiati e massacrati al cospetto della croce.
Vi
sono testimonianze in base alle quali i religiosi hanno rivelato i
nascondigli dei Tutsi, lasciandoli in balìa delle milizie Hutu armate di
machete.
Nel frattempo, si son date prove schiaccianti del fatto che, durante il
genocidio in Rwanda, anche monache cattoliche si sono macchiate di gravi
colpe. In questo contesto, si fa costante menzione di due benedettine,
rifugiatesi intanto in un monastero belga per sottrarsi al corso della
giustizia ruandese. Secondo testimonianze concordi di superstiti, una
aveva
chiamato i sicari hutu, introducendoli da migliaia di tutsi che avevano
cercato rifugio nel suo convento. Con la forza, i morituri erano stati
cacciati dal chiostro e tosto soppressi in presenza della suora. Anche
la
seconda benedettina aveva collaborato direttamente con le bande
assassine
delle milizie hutu; anche di questa suora testimoni oculari affermano
che
avesse assistito freddamente, senza reagire in alcun modo, a come i
nemici
venivano macellati. Alle due donne si contesta addirittura (in base a
precise testimonianze) di aver fornito ai killer il petrolio con cui le
vittime vennero bruciate vive» (S 2)
Questa notizia ha ricevuto un¹appendice. Ecco il messaggio della BBC:
Priests get death sentence for Rwandan genocide:
BBC NEWS April 19, 1998
A court in Rwanda has sentenced two Roman Catholic priests to death for
their role in the genocide of 1994, in which up to a million Tutsis and
moderate Hutus were killed. Pope John Paul said the priests must be made
to
account for their actions. Different sections of the Rwandan church have
beeen widely accused of playing an active role in the genocide of 1994S
Come si vede, per il cristianesimo il medioevo non è mai veramente
concluso.
La cosa che spaventa più che mai è, in tutti i casi, che ogni nuova
generazione di cristiani nega e contesta i delitti e le nefandezze che
la
precedente generazione dei suoi correligionari ha commesso in nome della
fede cristiana! Oppure, qualora non sia più possibile negare, si limita
ad
affermare di sfuggita: oh, ma quelli non erano buoni cattolici, non
erano
veri cristiani! Cristiani belli e buoni sono solamente quelli che amano
il
prossimo loro, che fanno il bene e vogliono la paceS eccetera, eccetera.
Come se, parlando di se stessi, queste cose non le affermassero i fedeli
di
qualsivoglia religione del mondo!
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Ogni qualvolta sento i cristiani parlare di morale, mi sento quasi
rivoltare
lo stomaco
Karl-Heinz Deschner
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Fonti bibliografiche
* DA: Karl-Heinz Deschner, Abermals krähte der Hahn, Stuttgart 1962.
* DO: Karl-Heinz Deschner, Opus Diaboli, Reinbek, Hamburg 1987.
* DZ: Die Zeit, Nr. 5, 1998.
* EC: P.W. Edbury, Crusade and Settlement, Cardiff University Press
1985.
* EJ: S. Eidelberg, The Jews and the Crusaders, Madison 1977.
* HA: M. Hunter, D. Wootton, Atheism from the Reformation to the
Enlightenment, Oxford 1992.
* LI: H.C. Lea, The Inquisition of the Middle Age, New York 1961.
* LM: E. Le Roy Ladurie, Montaillou. Ein Dorf vor dem Inquisitor
1294-1324, Frankfurt 1982.
* MM: M. Margolis, A. Marx, A History of the Jewish People.
* MV: A. Manhattan, The Vatican¹s Holocaust, Springfield 1986. V.
Dedijer, The Yugoslav Auschwitz and the Vatican, Buffalo NY 1992.
* NC: J.T. Noonan, Conception: A History of its Treatment by the
Catholic
Theologians and Canonists, Cambridge, Massachussets 1992.
* S2: Notiziario radiofonico di S2 Aktuell, 10 ottobre 1996, h 12:00.
* SH: D. Stannard, American Holocaust, Oxford University Press 1992.
* SP: Settimanale Der Spiegel, Nr. 49, 12/2/1996.
* TA: A True Account of the Most Considerable Occurrences that have
Hapned in the Warre Between the English and the Indians in New England,
London 1676.
* TG: F. Turner, Beyond Geography, New York 1980.
* WW: H. Wollschläger, Die bewaffneten Wallfahrten gen Jerusalem (I
pellegrinaggi armati contro Gerusalemme) Zürich 1973 (È quanto di meglio
in
circolazione a proposito di crociate. Contiene una silloge di cronache
cristiane del medioevo. Purtroppo non più ristampato).
* WV: Calcoli e stime sul numero delle streghe condannate al rogo:
N. Cohn, Europe¹s Inner Demons: An Inquiry Inspired by the Grat Witch
Hunt,
Frogmore 1976, 253.
* R.H. Robbins, The Encyclopedia of Witchkraft and Demonology, New
York
1959, 180.
* J.B. Russell, Witchcraft in the Middle Ages, Ithaca, NY 1972, 39.
* H. Zwetsloot, Friedrich Spee und die Hexenprozesse, Treviri 1954,
56.
Questo documento, elaborato da testi originali di Karlheinz Deschner e
tradotto in italiano da Luciano Franceschetti, è presente sotto il
titolo
Victims of the Christian Faith (in inglese) e Opfer des christlichen
Glaubens (in tedesco).
Ultimo aggiornamento: 12 luglio 2000
---------
(http://www.uaar.it/documenti/controinformazione/12.html)
|
|
Segreto di Stato su Villa
Berlusconi
La procura si appella alla Consulta
di VLADIMIRO POLCHI
ROMA - Esistono in Italia 50 ettari di costa sottratti a ogni controllo
di
legalità. Una zona franca, inaccessibile all'Autorità giudiziaria, ma
aperta
alla visita di amici e cantanti. E' Villa Certosa, residenza estiva di
Silvio Berlusconi. Sui suoi cactus, laghetti, cascate e agrumeti il
governo
ha posto il segreto di Stato. Uno stop ai magistrati sardi, che
chiedevano
di controllare le tante opere edilizie realizzate su un'area sottoposta
a
vincoli paesaggistici. Ma la procura della Repubblica di Tempio Pausania
non
si è arresa. Sabato 15 gennaio 2005 ha depositato davanti alla Consulta
un
ricorso contro il presidente del Consiglio, sostenendo l'illegittimità
costituzionale del segreto. Ricorso che sarà all'esame del Comitato
parlamentare di sorveglianza sui servizi segreti, convocato per il
prossimo
24 gennaio.
La vicenda comincia nel maggio del 2004. A seguito di alcune notizie
apparse
sulla stampa locale e di relazioni del Corpo forestale, la procura di
Tempio
Pausania avvia un procedimento penale. L'ipotesi è che nella villa del
premier si sia costruito senza le autorizzazioni necessarie. Ai primi di
maggio la procura dispone un'ispezione all'interno della tenuta,
assicurando
che i relativi atti sarebbero stati segretati. Ispezione fermata da un
decreto del ministro dell'Interno, datato 6 maggio 2004 (emesso lo
stesso
giorno della prima notizia di stampa, da cui ha preso le mosse il
procedimento penale). Il decreto pone Villa Certosa sotto segreto di
Stato,
vietandone l'accesso "allo scopo di preservare la conoscibilità dei
luoghi".
Con nota del 23 dicembre 2004 indirizzata al procuratore della
Repubblica
di Tempio Pausania, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,
Gianni
Letta conferma l'esistenza del segreto di Stato, visto che "il ministro
dell'Interno ha individuato l'area in oggetto quale sede alternativa di
massima sicurezza per l'incolumità del presidente del Consiglio, dei
suoi
familiari e dei suoi collaboratori e per la continuità dell'azione di
Governo".
La procura di Tempio Pausania ha le mani legate. Non gli rimane che
ricorrere alla Corte costituzionale per conflitto d'attribuzione tra
poteri
dello Stato e ottenere l'annullamento della decisione del Governo,
"viziata
da illogicità manifesta".
Nel riscorso, firmato dai professori Alessandro Pace e Pietro Ciarlo, la
procura contesta vari profili di incostituzionalità. Primo. "Le
ispezioni,
così come le perquisizioni, non conoscono limitazioni in dipendenza
della
normativa sul segreto di Stato", che riguarda solo testimonianze e
sequestri
di atti.
Secondo. Il segreto di Stato non può riguardare luoghi, "realizzando
così
una sorta di extraterritorialità per una parte del territorio nazionale
e di
impunità per un qualsiasi fatto di rilievo penale che si verificasse al
suo
interno".
Terzo. Anche a voler ammettere che il segreto di Stato si applichi ai
luoghi, nel caso in esame viene coperto dal segreto non una sede
istituzionale, "ma un'area privata, concessa in affitto al presidente
del
Consiglio", area che godrebbe così di una sorta di immunità
territoriale,
rendendo impossibile ogni controllo su "qualunque violazione della legge
compiuta in loco".
Quarto e ultimo profilo di illegittimità. La legge 801 del 1977
giustifica
il segreto di Stato solo a "difesa delle istituzioni poste dalla
Costituzione a suo fondamento" e non anche a tutela delle persone
fisiche.
"L'esigenza di salvaguardare l'incolumità fisica del presidente del
Consiglio - si legge nel ricorso - non può mai giustificare
l'assoggettamento al segreto di Stato di un'intera area privata in
maniera
stabile e permanente".
Per tali ragioni, la procura di Tempio Pausania chiede alla Consulta di
annullare i provvedimenti del Governo, revocare il segreto e "aprire le
porte" della villa dei cactus.
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(REPUBBLICA on-line, 18-1-2005)
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Il Cavaliere non
deve amare le armi improprie, specie dopo il fatto
del treppiede. Quelle "tradizionali", però, non sembrano
dispiacergli...
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Armi. Berlusconi: "sarò il vostro commesso viaggiatore"
Unimondo / Pax Christi - 11 ottobre, 2004
Sarò il vostro "commesso viaggiatore". Così ha detto oggi il
Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ai dirigenti delle
principali industrie armiere italiane in occasione della
presentazione ufficiale del primo volo del caccia M-346. ''Mi
chiedete che il vostro presidente del Consiglio divenga il vostro
commesso viaggiatore - ha detto Berlusconi -. Lo sto facendo: credo
che attirerò l'attenzione dei miei colleghi su questo nuovo prodotto
della tecnologia italiana all'avanguardia nel mondo. Si prevede di
avere ordinativi cospicui. Abbasseremo i costi attraverso la
quantità". Ciò, ha aggiunto il premier è reso possibile dal ''gran
peso che l'Italia gode in politica estera grazie al lavoro di questo
governo: il presidente del Consiglio - ha sottolineato Berlusconi -
ha assunto nel panorama internazionale un ruolo tale che gli
permette di alzare il telefono in qualsiasi momento e di ottenere
risposte immediate dai suoi interlocutori internazionali''. Nel
panorama globale - ha proseguito il Presidente - ''l'Italia puo'
finalmente recitare il ruolo di protagonista, un ruolo che le spetta
e che corrisponde al suo effettivo peso nelle questioni
internazionali. L'Italia è la sesta potenza mondiale, ed è il terzo
paese nel mondo che ha impegnato la sua potenza militare a supporto
della pace''.
Per questo ''attirerò l'attenzione dei miei colleghi internazionali
su questo gioiello dell'Aeronautica militare italiana'' - ha
ripetuto Berlusconi rassicurando i rappresentanti di Aermacchi,
Alenia e Finmeccanica. ''Si prevede di avere per questo gioiello
ordinativi copiosi in modo da poter così abbassare i costi''. Il
premier non avrebbe infine rinunciato alla solita battuta: ''Basta
fissare la percentuale che spetta al Presidente del Consiglio che
ovviamente devolverà a usi condivisi da tutti''.
Pronte le reazioni del mondo pacifista. "Finalmente il premier ha
spiegato com'è che in questi ultimi due anni sono esplose le vendite
di armi italiane" - ha commentato Francesco Vignarca della Rete
italiana per il disarmo. "E non si può dire adesso che il Premier
non sappia a chi le vendiamo". Sono giunte infatti a quasi 1
miliardo e 300 milioni di euro le autorizzazioni all'esportazione di
armi rilasciate dal Governo nel 2003 con un incremento che sfiora il
40% rispetto ai circa 920 milioni di euro del 2002, quando già si
era registrato un aumento del 6,6% rispetto al 2001.
Nella lunga lista degli oltre 60 Paesi destinatari delle armi "made
in Italy" Dati e analisi sull'export di armi italiane figurano
nazioni in stato di conflitto (come India e Pakistan), verso i quali
vige l'embargo da parte dell'Unione europea (come la Cina), una
lunga lista di Paesi dove vi sono costanti violazioni dei diritti
umani (dall'Arabia Saudita alla Malesia, dalla Nigeria alla Turchia)
e Paesi altamente indebitati (come Bangladesh e Argentina) ai quali -
secondo la legge 185/'90 che regolamenta la materia - non
dovrebbero essere vendute.
"Non avevamo dubbi che questo governo non avesse scrupoli in materia
di vendita di armi" - sottolinea Tonio dell'Olio di Pax Christi
Italia. "Il Presidente del Consiglio ha finalmente esplicitato il
suo rapporto con l'industria armiera. Un fatto che ci preoccupa
ulteriormente visto anche l'elenco dei Paesi ai quali esportiamo
le "nostre" armi. Da parte nostra continueremo a sostenere l'impegno
per la riconversione dell'industria armiera" - ha concluso
Dell'Olio.
Già dal febbraio scorso un cartello di organizzazioni si è attivato,
proprio in Lombardia (sede delle industrie visitate oggi dal premier
Berlusconi) per chiedere di riattivare la legge regionale per
l'Agenzia per la riconversione dell'industria bellica istituita con
la L.R. n. 6, dell'11 marzo 1994 che dall'insediamento della Giunta
Formigoni è rimasta inattiva.
[GB]
http://www.disinformazione.it/commessoviaggiatore.htm
|
500.000 morti......
Alberto Gil (trad. S. Antognoni, Peacelink)
Iman Ahmad Jamàs, ex direttrice dell'Osservatorio per l'Occupazione a
Bagdad, viaggia in tutto il mondo raccontando quello che il popolo
iracheno
vive; desidera aprire gli occhi e le coscienze dell'occidente ed esige
dar
volto alle gelide cifre dei morti. Racconta una sola storia, quella di
qualsiasi iracheno, incentrata sulla distruzione di un mondo e nello
sconvolgimento della propria vita.
Fonte: Diario de Noticias
5 gennaio 2005
Se le venisse chiesto di riassumere in poche parole la situazione del
suo
paese che cosa sottolinerebbe?
* Che le persone vengono uccise in maniera sistematica e quotidiana
dalle
truppe statunitensi. Vengono massacrate dalle esplosioni dei loro
missili,
dai colpi di carro armato, dalle incursioni aeree...e la cosa peggiore è
che
tutto questo accade con la più totale impunità e davanti agli occhi
indifferenti del mondo.
Sappiamo che il numero di soldati occidentali caduti in Iraq è di circa
1200, ma conosciamo il numero di iracheni morti?
* Prima dell'offensiva di Falluja un giornale inglese stimava che i
morti
iracheni negli ultimi due anni fossero circa 100.000. Tuttavia il numero
reale è molto più grande. Noi, dall'Osservatorio di Bagdad, calcoliamo
che,
dall'inizio della guerra e dell'occupazione, il numero di vittime
irachene è
di circa 250.000. Stimiamo che nella sola offensiva di Falluja gli
americani
abbiano ucciso fra le 60 e le 90 mila persone nei due attacchi che
Alberto
Gil hanno preparato. Nell'ultima settimana di attacchi la Croce Rossa ha
registrato, proprio in questa città, più di 6.000 morti. La cosa più
sconcertante è che, nonstante i nostri timori, non possiamo verificare
queste cifre perché né le autorità statunitensi né le marionette
irachene
che hanno preso il comando del paese hanno permesso che si facesse un
secondo conteggio affidabile delle vitime della guerra e
dell'occupazione.
Tutti conoscono il numero dei solldati alleati che sono caduti in Iraq
ma
non possiamo sapere con certezza quanti nostri compatrioti sono morti, e
impedire questo nuovo calcolo è già, di per sé, un crimine.
Di questa cifra, qual è la percentuale di civili uccisi?
* La maggior parte delle vittime non facevano parte dei combattenti. Dei
250.000 morti di questa occupazione circa la metà sono donne o bambini
mentre, fra gli uomini, la maggior parte erano civili. Tutte le famiglie
del
mio paese hanno una storia cruenta da raccontare e anche la mia è fra
loro:
gli americani hanno ucciso cinque membri della mia famiglia mentre in
quella
di mio marito tre. Il più piccolo aveva 13 ani quando fu ucciso e il più
anziano era un medico di 60 anni. Ai marines non importò niente,
spararono e
basta...
Immagino che in questo contesto e sopportando questa realtà la gente
appoggerà la resistenza...
* La maggiorparte degli iracheni e i partiti politici lo fanno. Tutti
applaudono l'azione della resistenza e appoggiano questa lotta e quello
che
significa poiché dà dignità al nostro popolo. Tuttavia deve essere
chiaro
che sostenere la lotta della resistenza non implica essere attivisti
anche
se i soldati degli Stati Uniti trattano tutti nello stesso modo, cosa
che
finisce per accrescere l'odio che si nutre verso di loro.
Come si comportano ?
* In maniera umiliante, brutale, crudele e razzista. Questa è
un'occupazione
militare e i soldati che vi partecipano odiano stare qui, si sentono
frustrati, sono spaventati, e tutto questo sfocia nell'ira. Siamo noi
civili
che alla fine paghiamo le conseguenze della loro ira e della loro paura.
Il
loro comportamento è brutale: prima sparano e poi domandano. Il loro
compito
è terrorizzare i cittadini e lo fanno fino in fondo. Quando entrano in
una
casa la prima cosa che fanno è sparare a qualcuno e poi umiliano gli
altri.
Questo comportamento, sebbene in occidente non sveli tutta la sua
crudeltà,
cerca di trovare una giustificazione nelle immagini brutali che vengono
mostrate come quelle delle decapitazioni, che vengono messe in relazione
alla resistenza. Come vengono percepiti in Iraq questi atti?
* Oggi in Iraq ci sono due gruppi differenti di omicidi politici. Il
primo è
quello che coinvolge i collaboratori per convinzione o necessità, ovvero
sia
quelli che collaborano con gli americani perchè li considerano una forza
di
liberazione sia quelli che, per vivere, hanno accettato lavori da
servente.
Questi morti, in molti casi, vengono percepiti soprattutto come omicidi
sebbene non abbiano l'appoggio del popolo iracheno. L'altro gruppo di
persone uccise sono occidentali che sono venuti in Iraq per aiutare il
popolo, e la cui morte brutale, come quella dell'inglese Margareth
Robertson, è quella che viene esportata. La gente comune, così come i
partiti islamici, condannano fortemente queste uccisioni e lo riflettono
nelle loro dure dichiarazioni verso questi gesti o nella partecipazione
dei
loro leader per la liberazione di ostaggi come i tre giapponesi o le due
ragazze italiane. Inoltre l'Islam proibisce di umiliare o insultare i
prigionieri; tanto meno permette di ucciderli senza prima un processo.
Coloro che lo fanno disprezzano totalmente gli iracheni.
Questo rifiuto tassativo che lei rivela mostra una realtà molto
differente
da quella che ci viene venduta in occidente...
* Che ci siano stranieri uccisi in Iraq è un fatto reale, ma quello che
si
dovrebbe chiedere la gente in questi paesi è chi li uccide; la
resistenza?
La risposta è no. Coloro che lottano nella resistenza non considerano
logico
questo tipo di esecuzione perché va contro la loro immagine all'estero e
limita i loro appoggi all'interno del paese. E se non sono loro la
seconda
domanda che dovrebbero farsi gli occidentali è quella che anche noi ci
facciamo: perché non si cerca di capire chi siano gli autori di queste
morti
che stanno danneggiando così tanto il popolo iracheno? Perché gli Stati
Uniti, la forza d'occupazione, non si fa carico di queste indagini?Io
credo
che chi stia dietro a queste morti è chi ne trae vantaggio...
Seguendo il suo ragionamento, un'immagine negativa della resistenza
beneficerebbe solo le forze occupanti...
* Lo ha detto. Il fatto è che in Iraq tutto è possibile per gli Stati
Uniti;
basta vedere quello che hanno fatto a Falluja senza che nessuno
contestasse...6.000 morti in una sola settimana...
Visto che le cose stanno così, che cosa ci si può aspettare dalle
prossime
elezioni ?
* Solo altri problemi, prima di tutto perché molti pensano che le
elezioni
sotto un'occupazione straniera siano illegali, e secondo perché buona
parte
dei partiti più rappresentativi le biocotteranno davanti al clima di
insicurezza che si respira. Ci sono già stati attentati contro i collegi
elettorali e diversi candidati sono stati uccisi. Ma c'è anche un'altra
cosa
da prendere in considerazione: le elezioni stanno aggravando i problemi
etnici e religiosi minacciando di provocare scontri interni che
potrebbero
sfociare in una guerra civile.
Secondo lei è questo che gli Stati Uniti stanno cercando ?
* Assolutamente, e fin dal primo giorno. Vogliono un Iraq debole diviso
in
tre zone per i Kurdi, gli Sciti e i Sunniti; inoltre alimentano gli
scontri
fra loro per indebolirli e stabilire il loro dominio.
Che cosa si aspetta dalla gente alla quale si rivolge?
* Che aprano gli occhi e sappiano quello che sta succedendo in realtà;
che
chiedano giustizia e rivendichino anche qui la fine dell'occupazione.
traduzione di Sara Antognoni per
www.peacelink.it
°°°°°°°
:: Articolo n. 8661 postato il 06-jan-2005 15:48 ECT
:: L'indirizzo originale di quest'articolo è :
italy.peacelink.org/conflitti/articles/art_8933.html
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(http://uruknet.info/?s1=1&p=8661&s2=07/)
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ACCISE MILLENARIA
MENO TASSE PER TUTTI
E' stato calcolato che il 70 per cento del costo di un litro di benzina
verde è costituito da accise ed imposte alcune delle quali risultano
davvero
sconcertanti e vergognose, come ad esempio:
# 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
# 14 lire per la crisi di Suez del 1956;
# 10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
# 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
# 10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
# 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
# 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
# 205 lire per la missione in Libano del 1983;
# 22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
# 0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004
Il tutto per un totale di 486 lire, cioè 0,25 euro!
Il buon senso vorrebbe che al cessare della causa che determina una
tassa,
dovrebbe cessare la tassa stessa. In Italia invece non è così. Anzi, su
queste accise che in sostanza sono tasse, viene applicata anche l'Iva,
cioè
una tassa sulla tassa!!!
(Tratto dal sito del Governo italiano
www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed440/pdfbt31.pdf)
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([noberluska] Digest Number 2391)
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SOTTO A CHI TOCCA PER DIO
.... fu più difficile qualche anno fa contro il Francavilla,poi
fu la volta del LODIGIANI,del Cittadella Padova e persino
il Castel di Sangro ci costrinse al furtarello; e che dire del
Bari che ci distrusse con la Primavera voluta da Cuper per il
lancio dal dirupo dei giovanotti dell'Inter?? Ma su questo
Bologna rabberciato e tenuto insieme con lo scotch ( o come
cazzo si scrive) abbiamo passeggiato come una orgogliosa troiona
nei pressi del Monumentale ( che fra l'altro a noi ci piacciono
tanto, per non parlare dell'importaza del loro ruolo sociale
soprattutto per mostroni come noi.......). Due turni di dominio
e ancora c'è la curiosità di capire come cazzo abbiano fatto a
farsi fare letteralmente due gol di cui uno segnato da Binotto,
nella partita di campionato. Speriamo di riuscire a scopare fino
alla fine del campionato. |
DA INTERISTI.ORG : "MILANO CHIAVA, MADRID
NON RISPONDE - Il popolo dei tifosi interisti sospettava da tempo
che fosse un cornutaccio, ma non aveva prove per dimostrarlo.
Finalmente è emersa la verità: Ronaldo non può sposare la
fidanzata Daniella Ceccarelli perché qualcuno è stato più veloce
di lui nel prendersela per moglie. Secondo quanto riferito dalla
stampa spagnola,
la meravigliosa topina avrebbe un passato di battaglie all'arma
bianca quantitativamente superiore a quello dei Lancieri di
Montebello. Compreso un corpo a corpo con l'imprenditore
brasiliano Luiz Alfonso Milano, concluso da un matrimonio lampo. E
proprio questa vicenda le impedirebbe di impalmare il cicciobombo
cannoniere: risultando già maritata, in assenza di annullamenti o
divorzi, dovrà continuare a frequentarlo semplicemente da amica
intima. Nella foto, un bel primo piano dell'attaccante.
" |
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La rabbia di Zamparini con i tifosi dopo
gli sputi a Galliani: "Chiamatemi".
PIU' DANNI CHE AL G8
- Genovesi attoniti di fronte alla tattica di Roberto Mancini.... Ci
abbiamo messo 48 ore per riprenderci dalla follia scomposta di una
partita di calcio che l'Inter è riuscita a congelare negli ultimi otto
minuti quando ormai era finita. Lo score con la Sampdoria era
rabbrividente. Novellino poi sembra che si diverta quando incontra i
colori nero azzurri: nel 1999 Venezia - Inter finiva 3 a 1 con Recoba
protagonista per i lagunari, in quel di Piacenza poi Novellino si
industriava in partite all'ultimo sangue con l' Inter . Nel
caso specifico del Doria, l'Inter non la batteva dal 1998, 3 a 0. In
quell'anno i doriani retrocedevano MA NON SENZA ESSERSI TOLTI LA
SODDISFAZIONE DI INFILARNE QUATTRO ALL'INTER IN QUEL DI MARASSI. Nella
precedente stagione il pareggio all'andata sarà foriero di cattivisimi
presagi per Cuper, mentre il pareggio al ritorno vedeva i doriani
beneficiare di un dubbissimo rigore al novantesimo. Fino al novantesimo
anche ieri i genovesi si ritrovavano con due gol di vantaggio senza
neanche saperlo, poi però l'inferno. In definitiva tuttavia i
bestemmioni scomposti che ci sono usciti in quei momenti di estasi
panica dovevamo riversarli anche all'indirizzo delle varie
trasmissioni sportive che hanno condito la domenica sera. Visto che il
Mediaset non è riuscito a subissare di gol il Palermo, perchè non
smerdazzare ugualmente i neroazzurri anche quando vincono? Così mentre
Controcaspita ridisegnava i dialoghi scritti da Maria De Filippi sopra
il "caso Adriano", dalla Domenica Lasciva l'arbitrone invecchiatissimo
Agnoletta se ne usciva con un'Inter che ha vinto per il "solito culo":
statistiche alla mano l'Inter ha scaricato contro la porta doriana 27
tiri contro 7 ,manco la Bismark contro la Hood. La Juvenlan si aggiudica
l'ennesimo rigore a favore senza pagare il dazio di uno contro - ma
tanto poi alla fine per i livornesi,come si dice di solito,danni e
favori si equivarranno, perciò quindi andranno in B con la coscienza di
chi sa che tanto poi tutto alla fine si aggiusta - il Mediaset non
riesce ad assurgere all'ennesimo titolo d'inverno, eppure la cosa è come
se non importasse a nessuno. Effettivamente il campionato si incendia in
coda, con il Parma che si dimena come un ossesso, e per la lotta all'
Europa con Udinese, Inter, Roma, Sampdoria racchiuse in 7 punti.
Nonostante questo assembramento sportivo anche il Processo del Cesso
consuma due ore di trasmissione per spulciare sopra le "fedi" politiche
dei giocatori mentre esultano riesumando fraseologie da Lotta Continua
facendoci pensare che il mondo si sia fermato al 1977. In realtà i
"politicanti" giocatori certamente non si sono consumati in dialettiche
all'interno delle sedi di partito extra parlamentari e nemmeno in
barricate in piazza. E' una semplice moda del momento, quella di farsi
vedere "impegnati" dopo l'esaurimento delle magliette pro questo e pro
quello e dopo la fine delle esultanze "costruite in laboratorio". In
definitiva tutte puttanate per trasmissioni che mostrano sempre più il
fiato corto. |
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Zeman scatenato in conferenza stampa. Fondi neri, macrodenari
occulti, irruzione delle televisioni, miasma soffocante provocato
dal signor Silvio Bernasconi.Ne ha ben donde. Il suo Lecce veniva da
un cappotto casalingo con la Sampdoria e non si è voluto smentire.
Con una partita arcigna e di spessore si è migliorato col Mediaset
prendendone cinque. Ma cosa poteva fare contro un mostro in grado di
schierare quattro squadre? Quarantaquattro giocatori a dieci
miliardi a cranio può permetterseli il Lecce, città della quale non
si sa nemmeno dove è situata? Si incendia il campionato: cade
l'Udinese e la Sampdoria è quarta in classifica. La cosa ha
scatenato il livore dei tifosi del Livorno che si sono visti
assegnare due rigori a sfavore contro l'Inter, ovvero la squadra più
scarsa a livello politico all'interno del campionato della Germania
Est italiota. Un tifoso stalinista voleva farlo presente con le
cattive all'arbitro,Toldone lo ha bloccato con una parata. Nella
ferocissima battaglia per il quarto posto si inserisce l'Inter
spinta da Vieri mentre Adriano va spegnendosi. Nella baraonda anche
il Parma che strappa un punto meritato nei minuti finali con i
tifosi parmigiani intenti a rimarcare il fatto- a mazzate- contro i
tifosi ospiti. Un tranquillo week end di giovedì si conclude con
l'apoteosi del derby di Roma. Le botte in questo caso se le sono
date in campo senza respiro. Finisce tre a uno con Paolone Di Canio
intento a mandare a fare in culo un po' tutti i romanisti visto che
la Lazio dopo cinque anni si riprende la stracittadina. |
ELLI
E LAMPROS: DUE CHE MERITANO DI PIU' - Destino
ELLI E LAMPROS: DUE CHE MERITANO DI PIU'
- Destino cinico e baro. Quando finalmente tutto sembrava volgere al
sole, cade una tegola sui nostri entusiasmi: Lampros Choutos, il
furetto greco, è stato
prestato all'Atalanta,
squadra che milita nella prima divisione italiana. L'attaccante,
preso in estate per giri di operazioni poi sorprendentemente
saltati, lascia l'Inter con all'attivo una bella
marcatura
contro il Venezia primavera,
segnata il 18 dicembre. La rete, che pure aveva avviato la goleada,
non è bastata per convincere Roberto Mancini che ha comunque
preferito puntare su Adriano. Lontani i tempi in cui la sua
valutazione di 6 milioni di dracme faceva
litigare
l'Europa. Nella foto la
copertina di Sto Kokkinu della bellissima Elli Kokkinou, attualmente
settima nella hit parade greca. Ascolta la ritmata Auto to kalokairi
a questo
link.
DI NUOVO DA< INTERISTI.ORG: "LA
LEGA ORDINA: RIGIOCARE IL FINALE DI INTER-SAMPDORIA - Comunicato
della Lega Calcio riferito all'incontro Inter-Sampdoria: "A seguito
dei gravi fatti di ieri allo stadio San Siro di Milano, e
all'evacuazione dell'impianto stesso a sette minuti dal termine
della gara, in data odierna il Presidente della Lega Calcio Adriano
Galliani dispone che le due società si accordino per disputare il
tempo restante dell'incontro a data da destinarsi. Come da positivi
precedenti in
Spagna, si rende inutile
disputare l'intero match: l'incontro ripartirà così dal punteggio di
zero a due, momento dal quale gli spettatori hanno cominciato a
sfollare in massa dallo stadio milanese. La Presidenza sottolinea a
riguardo che la presente decisione non ha nulla a che vedere con
l'imminente aggancio dell'Inter alla compagine di cui si onora."
DA INTERISTI.ORG : "MILANO CHIAVA, MADRID
NON RISPONDE - Il popolo dei tifosi interisti sospettava da tempo
che fosse un cornutaccio, ma non aveva prove per dimostrarlo.
Finalmente è emersa la verità: Ronaldo non può sposare la
fidanzata Daniella Ceccarelli perché qualcuno è stato più veloce
di lui nel prendersela per moglie. Secondo quanto riferito dalla
stampa spagnola,
la meravigliosa topina avrebbe un passato di battaglie all'arma
bianca quantitativamente superiore a quello dei Lancieri di
Montebello. Compreso un corpo a corpo con l'imprenditore
brasiliano Luiz Alfonso Milano, concluso da un matrimonio lampo. E
proprio questa vicenda le impedirebbe di impalmare il cicciobombo
cannoniere: risultando già maritata, in assenza di annullamenti o
divorzi, dovrà continuare a frequentarlo semplicemente da amica
intima. Nella foto, un bel primo piano dell'attaccante. "
TUTTI VOGLIONO LA
MOVIOLA IN CAMPO Anche Mazzottone si inalbera. Vuole il
supporto tecnologico come nel film di Vanilla Ice. Solo che
all'interno del campionato più sperequato del mondo, la tecnologia
invocata non farebbe altro che chiudere definitivamente il concetto
di campionato per trasformarlo in cartello. Noi non riusciamo
proprio a capire come persone esperte come Mazzottone possano cadere
in questa trappola mortale.Il supporto tecnologico andrebbe bene in
un campionato come quello di Francia nel quale di norma quattro
formazioni raggiungono i primi quattro posti entro cinque-sei punti
di distacco. Questo significa che l'arbitro sarebbe alieno da
pressioni - inevitabili- ed il mezzo tecnico finirebbe per ovviare
ad una effettiva incidenza dell'errore umano. Tutto ciò non può
essere in Italonia. Juvenlan da sola prende tra i 160 ed i 190 punti
a stagione per Dio !! Hanno scavato un fosso che nessun supporto
tecnologico può colmare !! Evidentemente tutti quanti si sono ormai
rassegnati a fare i maggiordomi a vita. Tanti auguri Mazzottone.
BABBAZZI DI MINCHIA - Da un lascivo
Interisti.org ricaviamo:
Che ne è stato del sogno
Omelianchuk?
Perché l'operazione
Sionko
è sfumata? Chi ha impedito ad
Hamit Altintop
di approdare alla nostra corte? Le precedenti stagioni di
mercato, certosinamente da noi documentate in
calciominchiata.com,
ci avevano lasciato un poco di amaro in bocca: quando assi
come McNaughton, Lovenkrands o Bruno Alves sfuggono, ci si
domanda davvero se valga la pena rifare la tessera. Quest'anno
con preoccupazione non avevamo ancora visto Ryan Giggs citato
per un trasferimento all'Inter: finalmente il nostro cruccio è
alle spalle. Il giocatore, infortunato e in età da diritto
alla casa Aler, è stato finalmente riaccostato alla maglia
nerazzurra. Il giornale manchesteronline.co.uk riesce ad
organizzare persino un
sondaggio
cui la gente risponde. Questi inglesi sono davvero dei
babbazzi: per forza non hanno più gli imperi coloniali. Nella
foto, un cittadino britannico scopre su internet che il film
Shrek 2 non è trasmesso in diretta.
07.01.2005
|
Mancini:
"Ci manca poco per
sbloccarci". Tranquilli: due o tre mesi e non c'è più
nessuno.(ma che cazzo vorrà dire?)
AMARCORD
DI MERDAAAAAAAAAAAA, GENNAIO 2004 - (...continua) Si
definiscono i contorni dell’affare Adriano: l’Inter gira al Parma
Zicu e intanto si
assicura
Marika, una non meglio
identificata sciampista rumena. Il 24 il brasiliano sbarca alla
Pinetina e nelle foto di rito orina sul muro per far capire le sue
intenzioni (vedi immagine). Esordio sfortunato contro il Modena:
pareggio con gol di Makinwa che da tradizione segna all’Inter poi
scompare nello spazio cosmico infinito...."dimentica i
sentimenti,l'amore,il dolore,la solitudine....ma soprattutto
dimentica LA MORTE!!". Nella stessa domenica una chicca di come gira
il vento: il Milan rubacchia contro uno scandalizzato Ancona, si
mormora di visite allo spogliatoio dell’arbitro e Ancelotti litiga
con la squadra.(primo tempo 0-0,secondo tempo 0-5) Controcampo
liquida gli episodi come “spigolature” e si rigetta sui nerazzurri.
Acmilan.com chiama e inter.it risponde: nello spazio di una
settimana il sito interista conia i refusi dell’anno con
l’infortunio al “naso nasale” e l’inserimento del “preparatorte
atletico” nell’organigramma delle giovanili. E proprio qui si
annuncia in
pompa magna con triplice news l’arrivo di Martin Bengtsson, l’unico
teenager svedese alto 1.68cm, di cui tra l’altro non si hanno più
notizie da settembre 2004. Il 27 gennaio riappare alla Pinetina dopo
un mese di mistero Kily Gonzalez,ma che fine ha fatto Carlito
Gamarra?
Un'operazione interna
(An inside Job)
a cura della Redazione di
Stanley Hilton (http://www.nexusitalia.com/HiltonStan.jpg),
noto avvocato
statunitense, già esponente del Partito Repubblicano e consigliere
capo
del senatore Bob Dole (http://www.nexusitalia.com/dole.jpg),
è attualmente
patrocinatore di molti familiari delle vittime degli attacchi
dell'11
settembre 2001 e di numerosi cittadini che come contribuenti hanno
fatto
causa al governo per quei tragici fatti.
Il 10 settembre 2004 è stato intervistato in diretta dal giornalista
Alex
Jones sulle frequenze della stazione radio FVOA, Free Voice of
America.
Dalla lunga e dettagliata intervista di cui riportiamo degli stralci
una
parte delle sue dichiarazioni ci danno modo di capire come, con
tutta
probabilità, si siano svolti realmente i fatti in quella giornata
terribile
e non come hanno cercato di farci credere. (Ndr)
*******
SH. La nostra denuncia sostiene che Bush
(http://www.nexusitalia.com/bush.jpg)
e i suoi pupazzi come Rice
(http://www.nexusitalia.com/condoleeza.jpg),
Cheney
(http://www.nexusitalia.com/cheney.jpg),
Mueller
(http://www.nexusitalia.com/mueller.jpg)
(capo dell¹FBI
(http://www.fbi.gov/)),
Rumsfeld (http://www.nexusitalia.com/rumsfeld.jpg)
e
Tenet (http://www.nexusitalia.com/tenet.jpg)
(direttore della CIA
(http://www.cia.gov/))
e così via, furono tutti coinvolti non soltanto
nell¹aiutare, favorire e permettere che accadesse l¹11/9 ma in
realtà
nell¹ordinare il suo compimento. Bush lo ha ordinato personalmente.
Siamo in
possesso di alcuni documenti molto incriminanti così come abbiamo
dei
testimoni oculari che provano come Bush ordinò personalmente questo
evento
per suo vantaggio politico, per perseguire un falso programma
politico a
vantaggio dei neocons e del loro deludente ragionamento sul Medio
Oriente.
Voglio soltanto brevemente ricordare di aver compiuto i miei studi
con
alcuni di questi neocons. Frequentai verso la fine degli anni ¹60
l¹università di Chicago con Wolfowitz
(http://www.nexusitalia.com/wolfowitz.jpg),
Feith
(http://www.nexusitalia.com/feith.gif)
e diversi altri, quindi li conosco
personalmente. Discutevamo di questi fatti quasi tutto il tempo e io
feci la
mia tesi principale su questo soggetto come trasformare gli USA in
una
dittatura presidenziale costruendo un falso evento tipo Pearl Harbor.
Per
cui, tecnicamente, quanto è successo era in programma da almeno 35
anni.
I personaggi che oggi vengono chiamati neocons in quegli anni
studiavano
all¹università di Chicago ed erano affascinati dal loro docente, il
professor Leo Strass, un ebreo tedesco emigrato negli USA. La linea
filosofica e politica promossa da Leo Strass e dai suoi discepoli,
mescolando concetti delle ideologie nazista e sionista, sostiene
come
l¹elite debba servirsi della falsificazione, dell¹inganno, del
fanatismo
religioso e della guerra perpetua per mantenere il suo potere e il
controllo sulle masse ignoranti. (Ndr)
SH. Per conto dei miei clienti, che sono circa 400 tra familiari
delle
vittime e cittadini contribuenti, abbiamo denunciato Bush, la Rice,
Cheney,
Rumsfeld, Mueller e altri per complicità non soltanto nel permettere
che
accadesse l¹11/9 ma per averlo ordinato. Noi riteniamo i
dirottatori, e
abbiamo la moglie di uno di loro come testimone, agenti clandestini
statunitensi. Erano agenti doppi pagati dalla CIA e dall¹FBI per
spiare i
gruppi arabi negli USA. Erano controllati. I loro padroni di casa a
San
Diego e in altre località erano degli informatori dell¹FBI. Questa
fu un
operazione diretta, clandestina, ordinata personalmente da George W.
Bush.
Non si trattò di incompetenza anche se si tratta di un
incompetente. Il
fatto è che lui ha personalmente ordinato l¹attacco di cui era a
conoscenza.
Sono stato minacciato personalmente dal giudice capo della Corte
Federale
perché ritirassi l¹esposto, minacciato di essere espulso dal
tribunale con
un atto disciplinare, dopo 30 anni di attività forense senza aver
mai avuto
problemi disciplinari. Sono stato minacciato dall¹FBI, i miei
collaboratori
sono stati minacciati. Il mio ufficio è stato violato circa sei mesi
fa,
hanno rubato i fascicoli dagli archivi, fascicoli che riguardavano
questi
fatti, in particolare quelli con i documenti che provavano come
alcuni dei
dirottatori fossero stipendiati regolarmente come agenti coperti di
CIA e
FBI.
Le prove dimostrano come l¹entità che loro chiamano Al Qaeda sia,
essenzialmente, una creazione dell¹amministrazione Bush. Tutti
questi
documenti vennero trafugati ma, per fortuna, avevo fatto delle
copie. Oltre
ad aver minacciato i miei assistenti l¹FBI ha anche cercato di
inserire una
spia tra i miei collaboratori. Trovo oltraggioso che vengano usati
questi
metodi nazisti per ostacolare la giustizia, queste persone sono dei
criminali.
Abbiamo raccolto prove documentali e testimonianze giurate da ex
agenti
clandestini e da informatori dell¹FBI, sul fatto che funzionari nel
Pentagono (http://www.nexusitalia.com/pentagono.jpg),
nell¹esercito e
nell¹aeronautica ebbero a che fare con molte esercitazioni, molte
prove
generali sull¹11/9 prima che questo accadesse. Bush aveva visto
queste
simulazioni sullo schermo in molte occasioni. Si confuse rivelando
questo
durante una conferenza stampa in California cinque mesi dopo l¹11/9,
dichiarò che aveva visto sul video il primo aereo colpire la prima
torre.
Ciò non è possibile perché ufficialmente non esistono immagini video
di
questo. Siamo in possesso di alcuni documenti che provano come Bush
abbia
personalmente ordinato gli eventi dell¹11/9. Un ufficiale della FEMA
(http://www.fema.gov/)
(l¹organizzazione della protezione civile
statunitense. Ndr) ha dichiarato in una registrazione come le loro
unità
fossero già sul posto la notte precedente, il 10 settembre, ed è
proprio
così.
Ho interrogato dipendenti del NORAD (http://www.norad.mil/)
e dell¹Air Force
(http://www.af.mil/).
Personalmente conosco il NORAD da molti anni, dal
periodo in cui lavoravo per il senatore Dole. Conosco molto bene il
sito di
Cheyenne Mountain a Colorado Spring (https://www.cheyennemountain.af.mil/)
dove ha sede il NORAD. Questi ufficiali mi hanno confermato che vi
furono
come minimo 35 prove dell¹attacco nei due mesi precedenti l¹11/9.
Tutto fu
pianificato, l¹obiettivo esatto.
In quel giorno vi furono cinque missioni, forse Bush pensava che
fossero
prove. Solo in questo modo si spiega la sua tranquillità.
È per questo che l¹11/9 nelle comunicazioni di operatori del NORAD e
controllori del traffico aereo si sente chiedere ³È parte di
un¹esercitazione? È una prova questa?² Ne sono venuto a conoscenza
nel marzo
2003. Fu tutto pianificato. Fu un¹operazione ordinata dal governo.
Bush
firmò personalmente l¹ordine. Egli autorizzò personalmente gli
attacchi.
Egli è colpevole di tradimento e di strage di massa. E ora cercano
di
ostacolare la giustizia tentando di utilizzare un giudice federale e
gli
agenti dell¹FBI per inibire una legittima denuncia civile in questo
paese.
Parte della nostra denuncia è fatta in nome degli Stati Uniti perché
sotto
fraudolenza federale (Claim Act) noi accusiamo l¹amministrazione
Bush di
aver presentato delle dichiarazioni false al Congresso. E per quanto
previsto dal Titolo 31 del codice statunitense essi devono riferire
queste
informazioni. È per questo che cercano di minacciarmi, invadono il
mio
ufficio, rubano i miei documenti, creano evidente ostacolo alla
giustizia e
altri crimini per cercare di prevenire un esposto civile legittimo
che
espone questi criminali e i loro atti di tradimento e omicidio di
massa.
Non mi piacciono le minacce, ma devo dire che sono state molto
scioccanti
per me e i miei collaboratori. In particolare perché ricevi una
minaccia dal
giudice che presiede la tua corte.
Ho deciso di rivelare pubblicamente tutto questo perché dopo tutte
le prove
ed evidenze che sono riuscito a mettere insieme in oltre un anno e
mezzo mi
sembra ovvio che si sia tratto, al di là di ogni dubbio, di
un¹operazione
governativa che risulta come il più grave atto di tradimento e di
omicidio
di massa nella storia degli Stati Uniti. Questo significa che
abbiamo un
criminale e traditore seduto alla casa Bianca
(http://www.nexusitalia.com/whitehouse.jpg)
che pretende di essere un
patriota e si avvolge nella bandiera. È particolarmente disgustoso
perché
l¹altro versante della cosiddetta opposizione, il campo di Kerry
(http://www.nexusitalia.com/kerry.jpg),
non sta proprio dicendo niente
perché hanno paura di parlare.
I documenti classificati del National Security Council
(http://www.whitehouse.gov/nsc/)
sono parte di una serie di documenti che
hanno a che fare con i documenti sulle esercitazioni. Questi aerei
erano
telecomandati a distanza come dichiarai oltre un anno e mezzo fa;
c¹era un
sistema chiamato Cyclops. Sul muso dell¹aereo era stato installato
un
circuito computerizzato che abilitava il controllo da terra, il
controllo
militare, per disattivare il comando dei piloti sull¹aereo e
dirigerli
direttamente sulle torri. Questo è quello che è successo. È una
tecnologia
simile a quella del Global Hawk (http://www.nexusitalia.com/globalhawk.jpg)
che è un aereo senza pilota telecomandato a distanza. E loro hanno
fatto
questo. I documenti riservati del National Security Council indicano
chiaramente che ebbero semaforo verde nell¹ordinare l¹attacco e che
non era
un¹esercitazione. Le esercitazioni che fecero erano chiaramente
sottolineate
mentre questa fu un¹operazione del governo.
Immaginate perché mai questi individui stiano cercando di minacciare
e
intimidire le persone che hanno scritto questa denuncia, suppongo
perché
hanno assassinato 3000 dei nostri concittadini assieme alla corrotta
famiglia reale saudita come ha fatto Bush. E se poi ancora sprechi
miliardi
di dollari in un¹inutile e sporca guerra in Iraq, suppongo che hai
qualcosa
da temere per cui minacci le persone per prevenire che la cosa venga
fuori.
Vi sono indiscrezioni sul fatto che questi arabi agenti della CIA,
furono
addestrati presso la base aeronavale di Pensacola e che fossero
effettivamente a bordo degli aerei. Fonti militari affermano che
tutti gli
occupanti degli aerei furono uccisi dal gas nervino e in seguito gli
aerei
vennero diretti contro gli edifici. (Ndr)
SH- È una delle cose su cui stiamo lavorando, sul fatto che il gas
nervino
o qualcosa di simile abbia inibito le persone. È possibile. Ma
onestamente
non ne sono ancora sicuro.
Questi agenti a bordo degli aerei erano, essenzialmente, fumo.
Intendo
dire, il caso del dirottamento e un classico decoy (falso
obiettivo).
Abbiamo una certa esperienza militare e questo viene chiamato un
decoy. Una
operazione mascherata. Fai in modo che le persone focalizzino la
loro
attenzione sul decoy per evitare che osservino i criminali reali.
Così tutti
si sono focalizzati sui cosiddetti 19 dirottatori e hanno detto:
³Oh,
saranno stati questi arabi.² Mentre, in realtà, la persona
responsabile
stava al 1600 Pennsylvania Avenue (indirizzo della Casa Bianca, Ndr)
seduta nell¹ufficio ovale. Questo è il colpevole. È lui la persona
che ha
autorizzato questo. Vi è soltanto una persona che può aver
autorizzato
questa operazione e questa è Bush. Nonostante questi fatti Bush sta
per
essere rieletto, perché gli organi d¹informazione dormono. Perché i
mass-media, di proprietà di quello stesso complesso
militare-industriale che
ha ordinato l¹attacco, sono interessati soltanto a mantenere la
fantasia
ufficiale del governo. Quegli arabi non sarebbero neanche riusciti a
rullare
l¹aereo fino alla pista.
Mi sembra che ora siamo in una situazione come quando si addensano i
nuvoloni neri prima di una tempesta, nel senso che essi sono carichi
di
rabbia. Molti cittadini sono proprio furiosi verso i politici
criminali che
hanno ostacolato e abusato del governo per assassinare i suoi stessi
cittadini e perseguire dubbie finalità politiche. Molte persone, in
numero
crescente, hanno voglia di parlare e parleranno di fronte ad un
mandato di
comparizione, ma solo di fronte ad esso perché la linea ufficiale
del
governo è il silenzio e il non parlare con gli avvocati del
processo. Sempre
di più, essi sono molto oltraggiati dal fatto che parte del governo
abbia
fatto questo al suo popolo, ai suoi propri concittadini. E il fatto
che
questi personaggi si atteggino come patrioti e si avvolgano nella
bandiera è
disgustoso.
Be¹, sono convinto che abbiano un programma. Hanno un piano
contingente.
Penso che ora mostrino un basso profilo perché c¹è un numero
crescente di
persone, come me, che li stanno apertamente sfidando accusandoli di
condotta
criminale. Credo che lo avrebbero rifatto se noi non avessimo alzato
la
voce. Penso che stiano pianificando, quello che gli piacerebbe fare
è
mettere a tacere ogni dissidente. È anche per questo che nella
denuncia
stiamo cercando di far dichiarare anticostituzionale il Patriot Act.
Penso che vogliano il Patriot Act per reprimere il dissenso
politico. Devono
farlo. Devono giocare in anticipo, non sono stupidi. Li conosco
personalmente, come Wolfowitz. Sono individui criminali ma sono
brillanti e
così prevengono il dissenso politico. Ecco perché, come i nazisti, i
loro
antenati, i loro fratelli di sangue nazisti e stalinisti, sono tutti
per la
repressione politica. Ogni governo corrotto e criminale si è
comportato
così, ha represso il proprio popolo. Per questo abbiamo il Patriot
Act.
Hanno pianificato di arrivare fino all¹11/9, questo era parte del
progetto.
Doveva essere fatto. Era parte della mia tesi di dottorato di
allora.
L¹attacco terroristico dev¹essere seguito da un meccanismo di
repressione
politica nella legge. ȹ per questo che essi vogliono il Patriot I e
Patriot
II e i loro piani sono di continuare a lanciare ulteriori attacchi
terroristici per giustificare una maggiore repressione. L¹obiettivo
è quello
di instaurare una dittatura in questo paese, di perseguire i loro
dubbi fini
con i loro fratelli di sangue come la famiglia reale saudita.
Notate come oggi viene largamente utilizzata la parola terrorista,
sapete, è
come quando la parola comunista veniva usata per qualsiasi cosa
durante
l¹era McCarthy di caccia alle streghe. E nella definizione di Bush
chiunque
può essere chiamato terrorista. L¹ironia è, purtroppo, che il
terrorista
numero uno vive oggi nella Casa Bianca e nell¹ufficio ovale. Questa
è la
reale ironia.
Vedere stracciata così l¹America è molto inquietante per uno che ha
studiato
la teoria e il concetto di dittatura, avevo intervistato
personalmente a
Monaco nel 1981 Albert Speer (http://www.nexusitalia.com/speer.jpg)
che era
il ministro degli armamenti di Hitler
(http://www.nexusitalia.com/hitler.jpg).
Ho studiato la psicologia e la
storia dei totalitarismi e non ci sono dubbi che sono molto
spaventosi. E
oggi, con questa tecnologia, per la prima volta nella storia c¹è la
possibilità di avere un impero mondiale dominato da un governo
elitario
corrotto e orientato tecnologicamente.
Loro hanno ora quello che individui come Napoleone
(http://www.nexusitalia.com/hitler.jpg)
e Hitler non avevano, ossia i mezzi
tecnologici per dominare non soltanto il loro paese ma anche gli
altri, il
mondo intero.
Per questo vogliono la repressione, e ancora le antiche deviazioni,
scatenare altri attacchi terroristici per ottenere che la gente viva
nella
paura. Penso che non ci siano limiti. Penso che tenteranno un¹altra
bravata
poco prima delle elezioni per giustificare la rielezione di Bush. E
troveranno altre tattiche per deviare la gente dai fatti dell¹11/9
se
l¹attenzione dell¹opinione pubblica dovesse aumentare. Intendono
anticipare
il nascere di una simile resistenza. Spero che si sbaglino per la
loro
incompetenza così come per la loro corruzione e colpevolezza. Se un
sufficiente numero di cittadini si sentirà sufficientemente
oltraggiato, le
persone nella burocrazia, nei servizi pubblici e nei militari
forniranno
testimonianze per smascherare questi individui.
Perché questi individui hanno un piano e sono estremamente
pericolosi. Sono
armati e pericolosi. Rappresentano un pericolo per ogni persona che
ama la
libertà non soltanto in America ma nel mondo intero.
******
Quanto pubblichiamo è un'altra briciola di verità sui fatti dell¹11
settembre 2001. Una verità difficile da raggiungere a proposito di
una
tragedia che ha contribuito a determinare una svolta tragica nei
destini del
mondo. Una tragedia pianificata da anni, probabilmente da decenni,
preparata
con cura da un gruppo di canaglie dalla mente contorta che intendono
imperare sul resto dell¹umanità rendendola schiava produttrice del
loro
potere assoluto.
È una delle tante briciole che fin dal momento della strage hanno
iniziato a
venire alla luce grazie al coraggio di politici, funzionari,
investigatori e
giornalisti che a questo gioco sporco non intendono starci.
Lyndon La Rouche, Gore Vidal, Noam Chomsky, Jeff Rense
(http://www.rense.com/),
Michael Ruppert, Michel Chossudowsky, Michael Moore
(http://www.michaelmoore.com/),
i colonnelli David Hackworth e Karen
Kwiatkowski, l'ex ministro tedesco Andreas von Bülow soltanto per
citarne
alcuni, che con la loro esperienza, cultura, sensibilità, buon senso
e
spessore etico hanno contribuito ognuno a modo suo a raccogliere
qualche
briciola di verità.
Che poi si tratti di una verità ancora imperfetta, di una verità
parziale o
lacunosa non è certamente colpa loro. Lo sappiamo come sia
estremamente
difficile corrodere l¹impianto che sostiene le bugie della ragion di
stato.
Noi italiani lo sappiamo bene, ci siamo fatti le ossa: Enrico Mattei,
Piazza
Fontana, Pinelli, Calabresi, Ustica (http://www.nexusitalia.com/DC9.html),
l¹Italicus, Moro, la P2, ecc. ecc. ; anche la nostra storia è
lastricata di
episodi orrendi, ma grazie a cittadini, funzionari e magistrati
coraggiosi
abbiamo capito che la realtà è sempre esattamente l¹opposto di
quello che ci
dicono all¹inizio.
Anche le persone che abbiamo citato ci stanno provando, ognuna a
modo suo e,
con i loro contributi, in qualche modo ci stanno riuscendo. Ci
vorranno
ancora degli anni, ma poco a poco la verità verrà a galla. Una
verità
spaventosa, quando la si conoscerà, una verità che i popoli vittime
di
questa tempesta di odio e morte dovranno saldamente impugnare per
reclamare
il giusto giudizio degli autori di tale scempio.
---------
(http://www.nexusitalia.com/insidejob.html)
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AMARCORD
- GENNAIO 2003, (...continua) Il mercato ribolle: Ronaldinho
rifiuta l'idea dell'Inter, Silvestre
dichiara di avere l'Inter nel cuore e che rifiuterebbe le
avances del Milan, proprio i rossoneri che
cercano Solari per fare un dispetto a Moratti ( e che
dispetto...). La problematica degli amarcord la utilizziamo per
introdurre l'inizio del nuovo anno solare calcistico 2005 parlando
di CARCAGNATE. La notizia delle dimissioni dal MEDIASET
dell'onorevole Silvio Bernasconi infatti non deve essere andata giù
ad un mediasettista "duro" che per tutta risposta in quel di Roma ha
deciso di scagliargli sul testone un bel treppiede dell' MG (nella
foto vediamo il dottorino Silvio Bernasconi rilasciare una
conferenza stampa dopo l'uscita dall'ospedale ). La CARCAGNATA
subita ha subito fatto correre ai ripari il minimalista dai tacchi
rinforzati che infatti già sta lavorando alacremente per
realizzare l'ennesimo decreto legge ad hoc per farlo
tornare in campo (dopo essere sceso) di
nuovo come comandante in capo delle legioni della morte targate
Fininvest. Il re del
voto
MEDIATICO alla Neil Crouch (rimandiamo alla lettura del suo
Post- Democrazia) ha decisamente fatto sbellicare di risate gli
abitanti di Marte con le sue dimissioni ritardate di tre anni dalla
presa di potere scomposta che è costata all'Italonia il 10% del suo
PIL girato all'Ucrania via Scherbalenko, il blocco totale della
giustizia italiota (già lentissima di per se....),la legalizzazione
del lavoro in nero (legge 30/2002) perchè tanto ormai a che serve
mantenere una parvenza di legalità,il lancio del digitale terrestre
con i fondi dello stato (ovvero la gratuità di uno slancio
tecnologico a spese del contribuente, il signorino di tasca sua non
sgancia niente salvo tenersi per tre settimane il Ministero del
Tesoro per distrarre fondi da dirottare al Mediaset per l'ingaggio
di Crespo...),il varo della nuova pensione ad ottantanni d'età con
bonus (se ci arrivi: una specie di chimera per tutti coloro che si
faranno fregare da quest'altra stronzata. Noi diciamo meglio una
gallina oggi che un uovo domani...),il varo della nuova scuola
privata con i fondi dello stato ( altra ideona realizzata dalla
cognata ferale del presidente dell'Inter che si comporta come una
specie di Lupin III alla rovescia, toglie ai poveri per dare ai
ricchi e ricchissimi),la crescita scomposta dell'inefficienza
statale col chiaro intento di devolvere tutto quello che è rimasto
al privato (cioè a lui).
PUBBLICITA'
PROGRESSO - Che la situazione è allarmante lo rivela la
massa di genuflessi che a quanto pare vede come capostipite uno dei
nuovi rappresentanti della LEIBTESTANDARTE FININVEST tal Suma.
Questo sinistrato personaggio infatti dalle colonne putrescenti del
Mediaset giusto un anno fa usciva con un Editoriale
capolavoro anti-Roma titolato "Tristi, scontati e puntuali”
(disponibile copia a questo
link) : Suma accusava gli avversari di “incatenarsi ai
cancelli della falsità”. Proprio in quel mentre il suo
padroncino Silvio Bernasconi si ripresentava in pubblico dopo
l’operazione di lifting mentre il Mediaset scovava fantomatici
parenti vicentini per QUAQUA: ma cosa le scrivono a fare le regole
nel calcio? A fine mese avveniva il trionfo della controparte
torinese dell'arcoriota: la vergognosa manfrina di Moggi su
Stankovic, colorata da patetici finti malanni per non presentarsi
all’Ufficio Indagini, si rivelava un colossale bluff. A
distanza di un anno le cose non sono cambiate di un millimetro. Il
campionato della Germania Est italiota è chiaramente un affare
Juvenlan-Mediaset : per rilanciare l'interesse sopra questa
stucchevole omologazione ecco il lancio delle partite vie cavo a 3
euro ( CON ANNESSI STACCHETTI PUBBLICITARI DI UN QUARTO D'ORA A
SFONDO PORNOGRAFICO) ed il potenziamento del palinsesto di
CONTROCASPITA con 2 ore di "smerdazzamento contro l'Inter" i cui
testi sono stati personalmente scritti da Maria De Filippi che a
quanto pare sta ultimando le ultime battute per il suo nuovo show
calcio-zoofilico (vedere
il nostro archivio) di metà settimana atto a far salire gli
indici di ascolto del calcio. |
|
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NOI SIAMO COME LE MALATTIE,NON ANDIAMO IN
FERIE. Esattamente : tutti quanti,in questa società di merda,spendacciona
ed ostentatrice in maniera scomposta,che crede che con la
riduzione delle
tasse
abbia risolto i problemi di tutto il mondo,che crede che con la
costruzione di muri sul Mediterraneo si impedisce l'afflusso di
persone da luoghi desertificati per causa nostra,che pensa che la stessa
riduzione delle tasse non abbia dei costi in vite umane,in energia che
si consuma ed erode climi,luoghi,terreni,che crede che votando un
pagliaccio sorridente si preservi la soddisfazione di vedere la
propria squadra vincere nei secoli dei secoli con l'assurda illusione di
campare per mille anni,pensano altresì che le festività del consumo
allontanino tutto. Non è così. Non è per niente così. Così ecco che
anche la FANZINE della Curva Nord interista denuncia a se stessa
l'omologazione della curva al marketing sociale. Effettivamente
noi ricordavamo come era possibile,fino ad un po' di anni fa,
presentarsi alla Stazione Garibaldi per una trasferta e ritrovarsi con
una bella massa di maschietti brutti,sporchi e cattivi prendere il Treno
Speciale e filare verso la meta con il matusa PISU che circolava
compartimento per compartimento a fare la cernita di chi non aveva il
biglietto per poi procuraglielo dietro regolare pagamento. In maniera
orribile e mostruosa tutti cacciavano la voce per la squadra e
poi,distrutti,andava come andava,rientravano a Milano. Oggi quel
luridume "da reduce" non esiste più. La Curva lurida che andava in
trasferta a quanto pare si è trasformata nel ritrovo tecno dance dei
nuovi viziati del III millennio. Scarpettine ed abitini strafirmati, i
nuovi fans della curva si presentano scortati da "supervamp" con tacchi
alti e trucco,in cerca di cristoni da sfotticchiare un po'.
Probabilmente la curva è stata individuata come il luogo economico dove
ammazzare il tempo prima del ritrovino nel barettino trendy per l'happy
hour. L'urlo della Nord si conclude invitando questa massa "mediasettizzata"
a trasferirsi,troie e pottini,in tribuna perchè non è posto per loro. In
realtà pensiamo che questa denuncia appare inutile: "SIAMO I FIGLI DI
MEZZO DI UN'EPOCA CHE NON HA AVUTO UNA GUERRA MONDIALE E NEMMENO LA
GRANDE CRISI.PER PARECCHI DI NOI IL FUTURO E' IL MCDONALD O IL BENZINAIO
SELF-SERVICE,CON LA PUBBLICITA' CHE CERCA DI CONVINCERE CHE SI
PUO' DIVENTARE STAR DEL SISTEMA.IN REALTA' LE COSE STANNO CHE NON
DIVENTERANNO STAR DI UN CAZZO DI NIENTE.QUALCUNO SE NE RENDE CONTO E
FONDA UN FIGHT CLUB,GLI ALTRI VANNO IN CURVA A FARE L'HAPPY HOUR." |
Il 26 dicembre 2004 le onde gigantesche del maremoto provocato da una
scossa sismica prodotta dallo sfregamento di due placche continentali ha
riportato alla ribalta, entro un'ecatombe, le condizioni di vita
bassissime di larghissimi strati di popolazioni asiatiche. Lì
nessuno fa le ferie, la lotta per la vita è quotidiana e quando si
scatena la natura la falce della morte assume proporzioni scomposte.
Quello che ci sconcerta è altresì il numero spaventoso di villeggianti
occidentali in quelle lande desolate. Rinchiusi in villaggi
all'occidentale ricchi di tutti i comfort possibili ed immaginabili si
ritrovano a ridosso di una massa multi colorata che si arrabatta per una
ciotola di riso. In un paese in recessione economica, come l'Italia, si
scopre che qualcosa come più di 6000 persone si ritrovava ivi a
trascorrere le vacanze. Come alzano un attimino la testa si ritrovano
circondati da periferie sconfinate di casupole in ondulit e lamiere
che costantemente sono esposte alle intemperie di qualsiasi tipo,
riempite da un carnaio tale da rendere quei paesi autentiche bombe
demografiche. La mareggiata ha finito per spazzare via tutte quelle
periferie e quello che ancora più ci rende increduli è che nella
catastrofe vedevamo i nostri villeggianti con il terrore negli occhi a
maremoto concluso, mentre il sorriso continuava ad illuminare i visi dei
bambini del posto. MA CHE CAZZO STA SUCCEDENDO?? C'è una sproporzione,
anche nei sentimenti, colossale tra loro e noi e questo quando per il
grado di avanzamento tecnologico raggiunto, noi dovremmo senz'altro
considerare in maniera differente il senso della vita. Non è così. Tanto
è vero che i cinegiornali "goebbelsiani" allegati ai morti inserivano la
questione dei rimborsi spese e di tutti coloro che, nonostante
l'inferno, volevano a tutti i costi usufruire delle "meritate" ferie.
Centinaia di miliardi di dollari sono stati spesi per la realizzazione
dei paradisi occidentali: vacanze last minute entro alberghi multi
accessoriati incastrati in paesaggi stupendi per la natura, stupranti
per il livello di erosione che producono. Ed infatti mentre gli alberghi
resistevano, tutto intorno le baracche scivolavano via con gli
occupanti. Per loro non c'erano opere di consolidamento, canali di scolo
e quant'altro serve per impedire alla furia della natura di essere
ancora più letale. Così ecco il volume dei morti. |
Schifati
per lo scarso interesse dei media nei confronti della massima assise del
tifo neroazzuro,riportiamo le importantissime righe ufficiali riportate
da interisti.org sopra gli GLI STATI GENERALI DEL TIFO - C'era anche
Paolino Viganò, l'uomo a cui è intitolato il nostro Inter
Net Club, che è intervenuto con un ficcante richiamo all'ottimismo
e un applauditissimo affondo sui decisivi errori in
campagna acquisti del Milan. Lunedì scorso alla Bocconi,
alcuni tifosi interisti si sono riuniti per trattare di crisi e
soluzioni nell'incontro "Stati Generali ". L'Unità
e i suoi refusi lo hanno raccontato così: "Vigilanza e mobilitazione"
e "cercasi Prisco disperatamente" sono due delle parole d'ordine emerse
dall'assemblea degli Stati Generali degli interisti autoconvocati, che
si è tenuta lunedì sera all'Università Bocconi, in occasione della
presentazione del libro "Le memorie di Adriano (quello vero)", biografia
del centravanti brasiliano dell'Inter pubblicato da Melampo Editore.
Coordinati dal senatore (interista) Nando dalla Chiesa, si sono
succeduti gli interventi e le proposte dell'eurodeputato (interista)
Antonio Panzeri, dell'ex sindaco (interista) di Milano Marco Formentini,
dell'onorevole (interista) Ignazio La Russa e dei giornalisti
(interisti) Piero Colaprico, Tommaso Pellizzari, Claudio Agostoni e
Luigi Bolognini. C'erano anche due magistrati (interisto, ovviamente):
Luca Labianca e Fabio Roia: e proprio ques'ultimo, sostituto procuratore
a Milano, ha rivelato che - probabbilmente spinto dal cuore nerazzurro
- all'indomani della maledetta parttia contro la Juventus, quella del
rigore negato a Ronaldo che probabilmente costò lo scudetto del 1998, si
è recato nell'ufficio del procuratore capo (allora era ancora Francesco
Saverio Borrelli) per discutere con lui l'eventuale sussistenza di
elementi giuridici per un'azione penale a tutela della società milanese.
"Naturalmente - ha spiegato Roia sorridendo, durante gli Stati Generali
di lunedì sera - non se ne fece nulla, perché non c'era alcun fondamento
giuridico, però poi un mio colllega torinese, Guariniello, qualcosa ha
fatto e i risultati del suo lavoro sono noti a tutti". Dopo l'intervento
(polemico) del direttore delal comunicazione dell'Inter, che ha esortato
a guardare anche "gli acquisti sbagliati fatti dal Milan" (ma qualcuno
gli ha ricoirdato che nel frattempo gli odiati cugini hanno vinto,
purtroppo, coppe e scudetti a raffica), il "comitato dei saggi" composto
da Agostoni, Colaprico e Pellizzari ha letto il documento-appello
conclusivo dell'assemblea che, appunto, si riassume nel richiamo alla
vigilanza e mobilitazione (una proposta avanzata da Panzeri) rivolto a
tutti i tifosi interisti e, anche, a ritrovare nel popolo nerazzurro
quello spirito che era proprio dell'indimenticabile Peppino Prisco,
graffiante, ironico e battagliero al punto giusto. Nella foto,
Luigi XVI. |
UN
COGLIONE A CAVALLO - Di fronte al tracollo di interesse a seguito della
fine dello scontro del III millennio (finito a reti che più bianche non
si può...), di fronte alla consegna del Pallone di Latta a Scherbalenko
(che subito si attiverà per girarlo al suo bene amato paese che nel
frattempo ha già ricevuto il suo seme congelato,nonchè il 10% del PIL
italiota,secondo quelli che erano stati i patti intercorsi tra lui ed il
Cavaliere del Peculato suo datore di lavoro....),di fronte ad una stampa
sportiva italiota che arranca maledettamente in quanto non sa come far
aumentare le vendite a causa della mancanza di scoop sull'Inter (a
quanto pare NON tira molto la vera storia di CARLITO GAMARRA),di fronte
alla stitichezza bulgara del sito ufficiale dell'Inter,che non lascia
trasparire nulla al di fuori DEGLI STATI GENERALI DEL TIFO, ecco che
arriva in nostro soccorso l'archivio storico di interisti.org che ci
riporta a 600 giorni fa : " - GENNAIO 2003 - ...continua... Intanto il
campionato procede: l'Inter stermina il Modena in casa, ma succede di
tutto: Crespo si infortuna gravemente e prima della gara Bobo Vieri e Di
Biagio consumano la loro fuga d'amore scappando dalla Pinetina senza
motivi ragionevoli. Milano è piena di pettegolezzi ma nulla di ufficiale
esce. Nella stessa domenica la prova tv non viene applicata contro il
Pallone d'Oro Nedved, reo di un laccio californiano su Cirillo della
Reggina: forse i giudici tengono conto anche della qualità del
danneggiato, e
sostengono in
modo buffo che la condotta del bianconero "non puo' definirsi come
violenta". La stessa Juve registra
797 paganti in Coppa Italia. Anche il Milan fa ridere il mondo facendosi
apparentemente beffare dopo una folle amichevole in Qatar non retribuita
dagli arabi come da accordi farlocchi. Fabio Macellari si slingua forse
con Federica Fontana mentre il colpo di mercato nerazzuro si realizza:
arriva all'Inter Gabriel Omar Batistuta, che supera gli Appenini a
cavallo (nella foto) pur di arrivare in quella squadra che lo consacrerà
permettendogli di raggiungere il Qatar a fine stagione. Interisti.org
incrdibilmente annuncia l'acquisto e i dettagli con quattro giorni di
anticipo scrivendo: "Il giocatore, ritiratosi quindici mesi fa in un
villaggio nel Laos, è stato richiamato d'urgenza per firmare il
contratto: sei mesi, poi fuori dalle palle". Nessuno immagina quali
dimensioni avrà la sola. continua... ". |
BUON
SATAN KLAUS A TUTTI -- L'Inter distrugge gli ultimi rimasugli del
nostro fegato in una partita thrilling alla Tardelli. Finalmente,dopo
tanti incontri giocati bene e finiti male,i necroazzurri propongono LO
SCHEMA A VORAGINE e come per magilla saltano fuori i tre punti ed i tre
infortuni a raffica (Davids negli spogliatoi di Appiano,Pasquale e
Mihailovic durante la partita,per Emre non possiamo parlare di
infortunio visto che è stato
pestato a sangue dai bresciani). I minuti finali vedevano aggirarsi per
l'area di Toldo i fantasmi di Talamonti,cancellati dal quadruplice
fischio di Collina che ha trascinato oltre il limite consentito una
partita d'altri tempi. Mentre per questo auguriamo a tutti un
felicissimo Satan Klaus,volevamo concentrare le nostre attenzioni sul
rimanente del campionato della Germania Est. Chi esce dal coro
dell'omologazione è L'UDINESE. Le zebrette friulane fanno a pezzi anche
la Lazio e si portano ad 8 punti dalla Dinamo di Torino che nel
frattempo non andava oltre il pareggio concordato contro la controparte
di Arcore,nella partita dell'Universo spazio tempo. In relazione al
macht battezzato come il più importante del III MILLENNIO vogliamo
spendere una sola frase: HANNO FATTO CAGARE. Ciò la dice lunga sul reale
spessore del campionato più indebitato del mondo. Sopra la Lazio del
didascalico Lotito cosa possiamo dire?? Una certa attenzione desta LA
ZOMBA che frastaglia di pere la porta del rinato Parma che nel frattempo
perde anche Arrigo Sacchi. Molto probabilmente l'ex mago del calcio
totale ha fiutato aria di smobilitazione generale e quindi ha deciso per
tempo di fare fagotto,in modo da passare un sereno Satan Klaus nella
tranquilla Meseta spagnola. Un po' di casino a margine dei
nostri dubbi che infarciscono questa rivistina: ma Gamarra può giocare? |
I
GIOCATORI DELL'INTER CORRONO AI RIPARI!! - Di fronte al rischio
legittimo dell'ennesima partita di merda contro il Brescia,i giocatori
necroazzurri si sono voluti cautelare scambiandosi anticipatamente gli
auguri di Natale. Da interisti.org abbiamo ricavato che : "nel
pomeriggio di ieri, i giocatori nerazzurri hanno ricevuto una
graditissima
visita
da parte di Babbo Natale, che ha consegnato loro alcuni doni. A Toldo,
un paio di trampoli da indossare in occasione dei traversoni alti; a
Davids, un peluche di Gattuso a grandezza naturale, da sbranare in
attesa del prossimo derby; a Recoba, un campo tutto suo in cui giocare
fino a sfinirsi. Regali speciali per i difensori, più meritevoli del
resto dei compagni per via degli atti di straordinaria bontà compiuti
nelle scorse settimane nei confronti dei vari Talamonti, Portanuova e
Langella. Eccitatissimo anche Roberto Mancini, destinatario di un pacco
pieno zeppo di ex laziali:
Fiore,
Cesar e Oddo.
Nella foto, un obice M1915-73,
ricevuto da Mihajlovic per completare la propria già ricchissima
collezione di mezzi d'artiglieria leggera. " |
VOGLIO
IL CULO DI QUEL CHIATTONE!! -A quanto pare si mette malissimo la
situazione del SINERETTONE dei galattici. La strafiga infatti ha
sospeso in via cautelativa la preparazione alle nozze con il
cicciobombo (tra l'altro alle terze nozze....),in quanto il pelatone a
quanto pare si è fatto sorprendere come uno stronzo mentre andava
chattando in una delle sue numerose linee erotiche che riempiono la
memoria (!?!) del suo computer. Daniela Ciccarelli NON si è
voluta fermare lì: la vediamo infatti in questa telefono ap ,in
tenuta da combattimento mentre prende a calci il di lei futuro marito
puttaniere interattivo,incapace di tenere a freno il suo augello
virtuale. Per approfondimenti giriamo la notizia del matrimonio
rinviato nonchè della motivazione,da cosa cioè è stata
causata .
|
Di
fronte alla prospettiva di un Natale,l'ennesimo,di merda ,in relazione
ad una stampa di regime che sfracella letteralmente i coglioni con la
super sfida dell'universo - fino naturalmente alla prossima super sfida
dell'universo - di fronte ad un languore troppo elevato per starci
dentro,di fronte alle cagate necroazzurre,ormai scomposte,ci permettiamo
di massacrare il fu CARLITO'S WAY GAMARRA. La ripresina,alla Ciampi,ce
la fornisce come al solito
www.interisti.org. Noi cercheremo di aggiungervi un qualche cazzo di
cosa piccante. Carlito's,dopo i 10 anni di galera inflittagli dal
giudice Nowork,in relazione a false intercettazioni telefoniche per via
di una questione di droga,esce in pompa magna ringraziando il suo
avvocato Sean Penn,che poi,per rimetterlo in sesto,gli propone di
gestire UN SUO CLUB nella Grande Mela newyorkese. Carlito's
accetta,anche perchè vanta dei sospesi con la società necroazzura,che
naturalmente si era già fatta viva per esigere il suo. Le cose per un
certo periodo sono andate bene,almeno fino al periodo olimpionico che
aveva fruttato molto al CLUB. Poi qualcosa è andato storto. Ad essa si è
subito associato il mistero di Carlitos Gamarra in maglia necroazzurra.
Il difensore Sean Penn, infatti, riferisce costantemente di suoi
allenamenti differenziati,
come se si trattasse di un atleta
infortunato, salvo poi sottolinearne le brillanti
prestazioni
in nazionale. (?!? e il CLUB.........)Che in tutta questa storia ci sia
qualcosa che non va è più che evidente..........Il segreto di una
situazione così evidentemente anomala sta tutto nella macchinosa
operazione
con cui Gamarra venne svincolato alla scarcerazione e riacquistato
durante il calciomercato estivo di inizio campionato,in piene olimpiadi.
Con Adani ceduto al Brescia e Burdisso alle acciaierie Dalmine, i
dirigenti necroazzurri decisero di fare dietro front rispetto alla
decisione di concedere al giocatore la lista gratuita SHINDLER . Ma
poiché nel frattempo Juan Veron era stato tesserato come unico VU CUMPRA
disponibile per la stagione in corso, Carlitos non potè essere
semplicemente ripreso a contratto: venne così ingaggiato dal
Chievo(UNA
DELLE SOCIETA' LUSSEMBURGHESI DELL'AVVOCATO SEAN PENN CHE DETIENE LA
MAGGIORANZA DELLE QUOTE DELLA SOCIETA'), che lo girò all'Inter in
prestito. Risultato: secondo qualche indiscrezione, in Lega Calcio la
manovra non sarebbe passata inosservata e il permesso di lavoro del
difensore sarebbe stato bloccato cautelativamente per qualche mese IN
BOLIVIA. Nella foto, Carlitos inganna il tempo a LA PAZ vangando
un orticello di MOTA........... |
Come evitare di girare uno splendido articolo
di
www.interisti.org ? Noi lo titoliamo NECROAZZURRI SEXI BIS: "
Il pareggio di Siena è la rivincita di Paolino Viganò, il capufficio
stampa dell'Inter sbertucciato da alcuni organi di stampa per la comica
gestione ("goffa") dell'esclusione "tecnica" di Recoba. L'uruguagio
aveva davvero litigato con l'allenatore durante l'allenamento, ma lo
stesso tecnico non prevedeva comunque di tirare in porta nella trasferta
toscana. Ed ecco un buon pareggio che ci permette di staccare in
classifica la Fiorentina, sconfitta nei minuti finali a Milano. La cura
Mancini fa bene allo stitico attacco del Siena che finalmente si sblocca
con due reti, un salvataggio sulla linea di Cordoba e un'incredibile
errore di Taddei sottoporta, a compensare il gioco arioso dei nerazzurri
che aveva permesso nell'ultima settimana di umiliare le riserve del
Messina e stracciare i materassi di Champions come vecchi Penthouse.
Giusto un rigore sbagliato per aver spazio ai rimpianti e tempo per il
buon Gigi Simoni che esce scornato. Nella foto Recoba apre un'attività
per ingannare il tempo: lo criticano per la scarsa continuità
apprezzando forse quella delle altre seconde punte che negli ultimi anni
lo hanno sostituito raccogliendo trionfi." |
STRAORDINARI !!! Non ci sono altre parole per
definire la merdosa prestazione offerta dalla compagine nero azzurra a
Siena. Il Siena veniva da una serie di genuflessie talmente scomposte
contro Zomba-Roma e Arcorioti che nessuno poteva razionalmente pensare
ad una prestazione di spessore contro l'Armata della
Morte(pestilenziale) chiamata Inter. Ad un certo punto della partita i
necroazzurri si ritrovavano con un uomo in più ed un calcio di rigore a
favore. Alla fine è arrivato un cimicioso pareggino a tempo
scaduto,grazie ad un gol in torsione di Vierone,insomma la sconfitta
-udite,udite - viene evitata dal centravanti più controverso della mal
assortita banda bassotti. Mancetta sembra sempre più in stato
confusionale e probabilmente la nuova "tattica" degli spostamenti in
treno non deve aver particolarmente giovato. Nelle alte sfere
necroazzurre si sta già riflettendo sul da farsi: tanto per incominciare
è stato inibito Facchetti,allo scopo di evitare dichiarazioni roboanti
come il raggiungimento del terzo posto (finito a 7 punti). Con la testa
finita a diciassette punti sostanzialmente viene fallita la seconda
delle 54 finali da vincere.A
salvare la stagione in corso,per fortuna ci
pensa la FIORENZUOLA che era di scena sul campo del Presidente dai
Tacchi rinforzati italiota.Dopo le fatiche dei congressi indotti con la
forza delle tessere pre pagate modello San Paolo, il presidentone non
poteva mancarsi la passeggiata istituzionale sopra le macerie di una
squadra in rottamazione. Tutto naturalmente doveva rientrare nel
concetto di ridestare interesse al calcio marketing sulla scorta del
nuovo impianto televisivo-sportivo mediatico che,come visto,vedrà di
scena la fantasia di Maria De Filippi. Così la roboante vittoria servirà
a portare più pubblico all'Arena Civica di Bologna,dove la locale
squadra oratoriale sfiderà l'altra metà del calcio marketing. In questo
modo non si dovrebbe dire che siamo precipitati in pieno
Campionato della GERMANIA EST. In settimana poi arriveranno ,DOPO LE
ASSOLUZIONI PER SOPRAVVENUTA PRESCRIZIONE DEI TERMINI A PROCEDERE,le
rielezioni degli eterni feudatari del cavallierato di Arcore alle
poltrone del potere del Calcio Marketing. Il gran finale sarà dato dalla
partita pre natalizia tra le due società del Marketing Sociale .
Lo spettacolo sarà dei giornali di regime che inonderanno la popolazione
di inchiostri sopra quante volte copula Pancellotti e su quanta merda fa
Del Piero per via dell'acqua ULIVEPO. Già ci stiamo turando il naso.... |
WELCOME
TO CRISIS - In attesa dell'arrivo dei carri armati della OTO MELARA
,recentemente ordinati dalla società nero azzurra per i prossimi
trasferimenti della squadra, ecco che il sito dell' F.C. INTERNAZIONALE
ufficializza ,con un vasto campionario di foto,la nuova strategia degli
spostamenti organigrammatici all'interno del MOMENTO DI GRANDE
AUSTERITA' che va calcando la società nero azzurra. Lo
sfruttamento scomposto della tratta Milano- Roma a 12 euro,stabilita
dalle Ferrovie dello Stato per il periodo dicembrino, viene accolto con
soddisfazione da un pimpantissimo MANCETTA (nella foto) carico di buste
natalizie da consegnare allo staff dirigenziale neroazzurro come
riconoscimento ed appoggio della nuova strada intrapresa.
" |
da
www.interisti.org: MERDATE EX-
Mentre il grande pubblico si strugge per l'attesissima puntata dello
Show tecno spaziale di Maria De Filippi ("Squadra di Zoofilici venite a
me...."), anche Youri Djorkaeff si butta sul mercato SCHIANTANDOVICI
SOPRA. Con il
singolo "Vivre
dans ta lumiere" il regista CINEMATOGRAFICO francese
(di lui si ricorda solo un eurogol in una
ancora più lontana partita con la Roma...)inganna il tempo tra un
infortunio e l'altro del suo contratto
interinale coi
Rovers. Il cd è in realtà del 2000
A.C. ma in quell'anno fu oscurato dall'ottimo
esordio di
Arcangelo Frappampina con il pezzo
"La croce nel buco del culo di Walt". Il brano di Youri ha però una
grana in corso: secondo la Siae "Vivre dans ta lumiere" assomiglierebbe
in modo sospetto a "La cantante del saloon", la canzone che nel 1983
consacrò la bellissima Donatella Nutella e Girella Rettore,che
ovviamente figurerà tra gli ospiti del nuovo zoo di Maria De Filippi. |
Anche peggio del previsto!
Il crollo dell'interesse verso la Coppa dei Ricconi è stato sancito
dalle televisioni di regime che non trasmettono nemmeno la partita
straniera optando per i mega polpettoni informi alla Maria De Filippi,la
nostra regina degli ZOMBI. Già si pensa ad una nuova formula che
coinvolga nelle prossime Coppe dei Ricconi anche il calcio a 5 ed il
calciobasket per una espansione scomposta del marketing sociale.
La foto ritrae la nuova presidentessa nominata
per la realizzazione e la pianificazione della nuova formula,che nelle
intenzioni deve senza dubbio ridestare un interesse sostenuto. A Maria
De Filippi la realizzazione dei dialoghi (finti). Si prevede l'entrata
in massa delle terne arbitrali femminili e bonus punti per tutte le
squadre che subiscono il maggior numero di espulsioni. |
FACCHETTI: "TROVATO L'EQUILIBRIO"
. Il presidente dell'Inter,all'indomani della
passeggiata contro L'ABERLECHTHTH, azzarda una previsione
allucinatoria per il futuro del club nero azzurro. Il nuovo metodo
varato da MANCETTA,quello dello SPARPAGLIARSI BENE IN CAMPO,sembra aver
convinto i super vertici dell'Inter. Per parte nostra ci riserviamo di
apporre un giudizio quando finiranno le partite contro il nulla...... |
Novellino: "Ci siamo anche noi"
L'allenatore della Samp si sbraga e vuole rientrare a piene mani
nel gruppone del calcio marketing fiutando l'affare colossale della
nuova finanziaria spalma denari varata dal Presidente del Consiglio dei
pregiudicati. Si attendono le dichiarazioni dei padroni di Udinese,Astimacobi
e Rondinella Marzocco...... |
Don Fabio il nuovo moralizzatore castigliano,
all'indomani,chissà perchè,della sentenza sopra la droga scomposta per
il suo club,ha lanciato come una furia da gesuita invasato,la nuova
campagna moralizzatrice,partendo dai falli per "svenimento". Una mossa
lungimirante la sua visto che un suo adepto,tal Pavel Nedved,di questi
svenimenti improvvisi ne ha parecchi durante la partita. Una forma di
profilassi anticipata per ovviare a future analisi sopra la narcolessia
che pervade l'ambiente bianconero. Già si parlava infatti di SINDROME
INZAGHI-NEDVED-ZAMBROTTA-MANIERO ,ovvero dei grandi artefici della
narcolessia in area di rigore....... |
al Parma
riesce tutto!! Straordinaria prestazione dei parmigiani che riescono
nell'impresa storica di illudere i propri tifosi di una vittoria
(la prima)per poi consegnarla agli arcorioti a chiappe divaricate. Di
fronte ad una genuflessia di tali proporzioni,nella parte oscura di
Torino già fibrillano le comunicazioni nei confronti del Presidente del
calcio didascalico Lotito,pretendendo da esso,a prescindere dai buoni
uffici di Zio Fester,una partita scendiletto pari,se non maggiore,a
quella realizzata dai parmanioti. |
VIERI: "GUARDIAMO INDIETRO, GARA DOPO GARA"
L'Inter vince la prima delle 54 finali
sbragando in maniera macroscopica. Mancini forse ha trovato la
quadratura del cerchio,ma siamo convinti che riuscirà ad incasinare
tutto,così come ha voluto incasinare tutto Toldone,uscitto a valanga
come un pazzo sul 3-0 per farsi sbattere fuori. Complimenti vivissimi. |
Veron: "Pregusto
una rimonta storica". Dopo le famose dichiarazioni sulle 54 finali da
vincere,ecco immediata l'entrata nel delirio ideologico. A quando le
dichiarazioni che sostanzialmente l'Inter ha vinto il campionato ?? |
Falso in bilancio, nuovo capitolo
NOn accenna a diminuire la spirale della contabilità creativa.
Invischiati nella rete l'ottantenne Sensi (presidente della Roma) ed il
plurincriminato Cragnotti,che per il cumulo di avvisi di garanzia va ad
insidiare da vicino il record di Citaristi,l'ex segretario
amministrativo della Balena Bianca. |
Lega, Galliani fa il mediocre....
Inevitabile regressione del
mostrissimo nella contesa tra ricchi e ricchissimi per la spartizione
del mega tortone calcistico in attesa del varo definitivo della nuova
finanziaria che permetterà a "loro" di poter allargare la possibilità di
dichiarare il meno possibile. I tempi tecnici del varo della nuova
struttura fiscale impediscono al cavaliere del calcio di mandare a fare
in culo immediatamente i suoi feudatari autonominandosi capo supremo del
calcio italiota. |
"La condanna della Juventus ha alzato il velo
sulla vergogna segreta del doping nel calcio".
Anche il "Times", uno dei più autorevoli quotidiani inglesi, ha
ripreso la sentenza del Tribunale di Torino che ha condannato il medico
sociale della Juventus, Riccardo Agricola. "A questo punto non
c'é più possibilità di affermare che non c'é relazione tra il calcio e
le droghe performanti. Non si può più far finta di niente". Ma GirEPO
rilancia la sua campagna per la sua onnipotenza. Dopo le dichiarazioni
su un pareggio in trasferta,se ne esce con l'accusa data alla stampa
italiana di una campagna di diffamazione(??) fondata su prove
inconsistenti,false e tendenziose(????). E' chiaro che la JuvEPO non si
sente più tutelata in questa nazione e voci di corridoio parlano di
prossime trattative per l'iscrizione al campionato inglese. A Torino
fanno spallucce,tanto chi cazzo ci va più allo stadio....... |
Toldo: "Ora una serie di vittorie"
. Scatta finalmente ad Appiano la teoria delle 54 finali da vincere. I
tifosi interisti fremevano in una attesa che finalmente è stata
scongiurata. Una volta esclusi dal giro che conta,i giocatori dell'Inter
tirano fuori l'orgoglio tanto decantato nei ritiri estivi. Peccato che
il campionato è finito e che si tratta solo di amichevoli........... |
Muzzi non basta, addio Uefa
. Per la Lazio è il momento dell'annientamento,NON prima però di esser
riuscita a pescare il pareggino in quel del Meazza contro,ma guarda un
po',l'Inter. Per gli arcorioti è una notizia pessima in quanto non
riusciranno nell'intento di rosicchiare punti ai detentori del restante
50% delle azioni del campionato italiota. Di fronte al rischio di uno
stallo nella scalata azionistica dei contabili creativi ,esplode
vorticosa la linea telefonica del genuflesso Lotito,tempestato di
telefonate da un più brutto che mai Zio Fester. Nella foto il suo stato
debilitato. |
MIHAJLOVIC: "HO ribadito a BOBAN che se io sono finito ,lui è FOTTUTO....".
Non accenna a diminuire la cordite nel cervello del serbo,leggermente
infastidito dalle dichiarazioni del croato."CHE VADA A RIFARSI FOTTERE
!". Questo il commento finale. |
NON
E' BELLO CIO' CHE E' BELLO - Ecco la nuova immagine promozionale di
CONTROCAMPO,la testata (letteralmente di minchia) dell'ammiraglia del
gruppone mediatico di Arcore. Gli Arcorioti nel tentativo di ridestare
interesse verso il mondo del calcio marketing rilanciano la formula del
BORGHESE. Lì Carri Armati e figa, quì mostroni alla RE DI NEW YORK e
mignotte come opinioniste. D'altra parte ormai risulta assodato che gli
addetti ai lavori ragionano con il culo.....(FOTO GENTILMENTE TRATTA DA
WWW.INTERISTI.ORG ) |
Il direttore generale dell'agenzia mondiale
antidoping sulla sentenza Juve: "Uno scandalo di una gravità assoluta".
Ma no, è solo 'un
pareggio in
trasferta'. |
da
www.interisti.org, grande
SCOOP PER SCOPRIRE CHE FINE HANNO FATTO LE ORDE BARBARICHE MORATTIANE.....
NON PERDIAMOCI DI VISTA – Tranne uno (peraltro
molto grasso) gli altri: in casa una volta, in casa per sempre. Intanto
rassicuriamo: Van Der Meyde
non andrà al
Middlesbrough , e lo sostiene il suo
affidabilissimo agente. Il Norwich non farà
partire
Helveg verso l’Odense. Ventola, Sorondo,
Dalmat e Djorkaeff sono infortunati. A centrocampo Paul Ince diventerà
aiuto
allenatore degli
Wolves, Simeone, sempre meno
calciatore, fa
pubblicità di
auto, Farinos
manda in
ospedale un avversario, Lamouchi non
aggiorna il suo
sito da un mese.
Dei sudamericani, Vivas è
titolare del
Quilmes e ieri ne ha prese 4,
Zamorano insiste a voler
comprare il
Colo Colo, Pacheco risulta
squalificato con
l’Albacete, e di Martin Rivas si
mormorano gol in
leghe dimenticate. |
Al Siena riesce il secondo miracolo: dopo la splendida prestazione
contro i ministeriali di Arcore,ribadisce le sue proprietà taumaturgiche
anche contro la ZOMBA. L'Inter attende con ansia... |
SI SBRAGA MORATTI:
"UN
EPISODIO ANTIPATICO CHE MI HA FATTO SALIRE LA CORDITE AL CERVELLO..."
|
Giraudo
conferma: SOSTANZIALMENTE QUALCOSA NON E' ANDATO.... |
da www.interisti.org
Van Gaal:
"La Juve restituisca la Champions". Non lo faranno manco
sotto minaccia di incrudelire la Bossifini. |
Doping, Zeman LO VUOLE PRIMING e spiega: bisogna introdurre
una cautela supplementare. Il sottoscritto dell'ACQUACETOSA non si
fida..... |
La Juve scappa, l'Inter la SBRANA: incredibilmente Capello riesce
nell'impresa storica di farsi rimontare due gol di vantaggio contro una
squadra schierata con il 0-2-8. Sullo 0-2 Mancini impazzisce e consegna
la partita a Capello,il quale si fa prendere da un attacco di colite...... |
GIRAUDO: IO SONO LA JUVENILIA ! In pieno delirio di onnipotenza,il
responsabile globale e futuro legalizzatore di tutte le droghe del mondo
e prossimo candidato nelle liste radicali, dichiara la sua prossima
camminata sulle acque,seguendo per questo un illustre predecessore. |
|
dal forum della Brianza Alcoolica: "
anche Zola si inkazza......
Doping Juve, Zola: "Una vigliaccata incredibile"
"Io ho lavorato duro per anni per essere al top fisicamente"
CAGLIARI - "Dispiace competere con certi giocatori che hanno usato
doping: è una vigliaccata incredibile". E’ lo sdegno di Gianfranco Zola,
capitano del Cagliari, davanti alla sentenza che ha condannato il medico
della Juventus Riccardo Agricola nel processo doping. "Ci sono rimasto
male perché io ho lavorato duro per anni per essere al top fisicamente.
Io e i miei compagni facevamo grossi sacrifici per migliorare e certo
competere con giocatori che hanno usato doping dispiace: questa è stata
una vigliaccata incredibile".
L'inkazzatura di Zola è a ragionissima: il Parma nella stagione 1994-95
si piazzava secondo dietro la Juv(epo).........." |
dal forum della Brianza Alcoolica: "
LA WADA E LA PROCURA INDAGANO
SULLA JUV(EPO),si aprono spiragli per penalizzazioni e stralci di titoli
vinti...
...di nuovo. Su SI SPORT LIVE rimbalza la notizia
dell'interessamento del WADA,organo internazionale che sovrintende la
medicina nello sport,sopra il caso JUV(epo). E' chiaro ,per il WADA,che
non poteva esserci una azione solitaria del medico per l'acquisto della
masa di medicinali riscontrata in sede dibattimentale. La gravissima
problematica ha un riscontro anche nella Procura che può,in relazione
alla masa di prove portate,girare il tutto alla giustizia sportiva per
penalizzazioni e stralci di titoli. Se la masa omologata del giornalismo
di regime sta in silenzio,dall'estero l'interesse verso il caso mafioso
sportivo italiota tiene molto banco e desta moltissimo interesse,anche
perchè in gioco c'è una luridissima coppa dei Ricconi vinta nel
1996........" |
dal forum della Brianza Alcoolica: "
...NOI INCALZIAMO...
...il tuo pezzo,evidenziatore,mi da lo spazio per
introdure l'articolo del mammuth d'Italia Giorgio Sfinge Tosatti. Dalle
colonne del Cor Ser scrive: "
....penalmente la responsabilità è individuale ,il giudice non aveva
prove per coinvolgere direttamente i dirigenti del club.... Non è un
problema di titoli da restituire (secondo le leggi in vigore in quei
tempi i reati sono prescritti) ma di etica..... Nessuno può
ragionevolmente pensare a un medico stregone operante per anni
all'insaputa di tutti (ma va.......). Detto ciò ,ritengo assolutamente
necessario un nuovo processo per capire se la Juv(epo) ha fatto o no uso
di doping(ma non sarebbe ora di chiamarla droga??)...Dal processo appena
concluso appare evidente che la condanna non si basa su prove certe o
riscontri relativi alla somministrazione di epo. Risulta decisiva
l'opinione in proposito del perito d'ufficio voluto dal giudice
Casalbore,il romano D'Onofrio...."
Di fronte alle parolone del Mammuth io rimango sempre basito. Innanzi
tutto stabilisce che il perito del giudice è fazioso perchè di
Roma,quindi non avrebbe ,secondo lui,stilato un referto credibile,come
dire che invece i periti della controparte sono obiettivamente
oggettivi. Ora si può dire che le prove contro siano labili,MA LO SONO
PERCHE' IL SIGNOR TESTA DI CAZZO TOSATTI SI SCORDA DI DIRE CHE QUELLE
FOTTUTE ANALISI SONO SCOMPARSE DALL'ACQUACETOSA E QUESTO PERCHE' FINO
ALLE DICHIARAZIONI DI ZEMAN SOSTANZIALMENTE NON ESISTEVA NESSUN CAZZO DI
CONTROLLO SU UN CAZZO DI NIENTE. Parla di mancata responsabilità della
società presunta,proprio perchè quelle prove sono labili. Come si fa a
sprarle così grosse (come lui) io non lo so. Se si parte dal presupposto
che il rastrellamento delle analisi è risultato quanto meno
ostacolato,va da sè che la società in questione se ne lavi le mani e
scarichi tutto sui deficenti dei gregari che a quanto pare - come
affermi tu di visus,visto le dichiarazioni di Vialli - hanno combinato
un putrone inenarrabile nelle loro testimonianze piene zeppe di "ma...forse...non
ricordo". Un passaggio altresì risulta vischioso e ippopotamico: quello
sopra l'impossibilità per le leggi in vigore allora (1994-1999) di
procedere per lo stralcio dei titoli in quanto i reati sarebbero
prescritti. Ora io non sono un giurisprudenziato ma mi domando: la
prescrizione per frode sportiva scatta a distanza di un anno dal reato??
Voglio dire: la Juv(epo) vinceva lo scudetto ( e che scudetto....) nel
1998,ovvero in piena egira drogatizia da parte dei mafiosi di Torino. La
condanna ad Agricola stabilisce che quelle vittorie erano il frutto di
uno spaccio di stupefacenti scomposto (diramazione stessa delle
dichiarazioni di quel coglione di Lippi,smerdato pesantemente da Zeman
il quale ha affermato che effettivamente anche lui somministrava
creatina ai suoi giocatori ma nella misura di 3 contro 20 !!!) ,tuttavia
non si può procedere allo stralcio dei relativi titoli,perchè dal 1999
il relativo reato di frode sportiva è caduto in prescrizione. E'
così,oppure ho interpretato male il pensiero distorto e contorto del
povero Tosatti (il quale poi sproloquia sopra arbitraggi genuflessi
contro la Juv(epo) all'indomani di quel Modena - Juv(epo) ,che vedeva il
signor Tacchinard(epo) battere una punizione,dalla quale poi scaturiva
il gol,in evidente irregolarità....).
Per cortesia evidenziatore mi potresti delucidare la prescrizione??" |
dal forum della Brianza Alcoolica : "ancora
su juvepo
ancora due parole sulla vicenda juvEPO che penso che
terrà banco ancora per pochi giorni, fin quando il giornalismo di regime
non soffocherà la vicenda tornando a parlare della mancata espulsione di
Toldo, del rigore su Adriano, delle cassanate, della playstation di
Totti e della elezione di Fester (alias Galliani).
Ieri sera ho avuto modo di assistere su Sky Sport alla arringa difensiva
di Vialli...sconvolgente...Intanto hanno mandato due minuti della
testimonianza resa da Zidane e Vialli al processo...posso ben dirvi,
avendone cognizione di causa, che nel caso di Vialli, per quel poco che
si è potuto vedere, qualsiasi PM avrebbe richiesto la trasmissione degli
atti alla Procura per reticenza o falsa testimonianza.
Poi, in studio la difesa di Vialli è stata: "Va bene, è vero, anch'io
qualche volta ho esagerato con alcuni medicinali, quali Voltaren, perchè
fra guarire e tornare a giocare oppure abbandonare il calcio, qualsiasi
professionista avrebbe scelto la prima ipotesi" (è il concetto, non sono
le testuali parole).
Bell'autogol da parte del buon Gianluca che in buona sostanza ha ammesso
quanto aveva negato di fronte al Giudice!!!
Ma il vero scandalo, come ho già fatto rilevare nel mio precedente
intervento, è la totale assenza della giustizia sportiva che non
interviene, pur essendoci evidenti violazioni delle norme di cui al
Codice di Giustizia Sportiva in materia di comportamenti antisportivi e
di doping, CON RESPONSABILITA' OGGETTIVA DELLA SOCIETA' A PRESCINDERE
CHE SAPESSE O MENO, POICHE' SUOI TESSERATI HANNO VOLONTARIAMENTE ASSUNTO
FARMACI IN QUANTITA' ECCESSIVA NONCHE' PROIBITI (EPO) ED ALTRI LI HANNO
SOMMINISTRATI (DOTT. AGRICOLA)!!!
Ribadisco che in presenza di tali fatti, confermati dalla
confessione-video di Vialli, altri Giudici sportivi (ciclismo) hanno
inflitto condanne pesanti a tutti i tesserati, con radiazione dei medici
responsabili...
Guarda caso, però, i due giocatori che hanno assunto l'EPO sono
parrucchino Conte, ormai ex del calcio (per fortuna) e Tacchinardi,
ormai buono per l'Isola dei Famosi come sostituto di DJ Francesco, tutti
gli altri, a cominciare da Uccellino Del Piero (peraltro unico juventino
simpatico) e Tiger Woods Vialli, nei tempi andati di peso e corporatura
muscolare spropositata, nulla...
Evidentemente, la società juvEPO ha calcolato tutto, "che le giustizie
di questo mondo si scaglino sui deboli e gli indifesi (Agricola, Conte,
Tacchinardi) ma lascino in pace la juvEPO e chi rappresenta la nostra
immagine nel mondo del bu$ine$$ calcistico (Del Piero)"...
La storia si ripete." |
dal forum della Brianza Alcoolica: "concordo
...due righe per allinearmi al tuo pensiero,
evidenziatore. Cosa aggiungere come parziale conclusione di una
settimana stupefacente?? Che l'Inter bene o male rimane l'unica squadra
in grado di contrastare,bene o male,l'omologazione al basso del calcio
italiota dominato da due club,anche se poi purtroppo incespica in
logiche spartitorie da marketing sociale che ne inficiano il suo
carattere fourierista. Così nella serata del 28 novembre,l'Inter riesce
ad uscire indenne nonostante fosse sotto di due gol a 10 minuti dalla
fine. Purtroppo ,checchè ne dicano Tosatti e soci,non esistono altre
Inter da quì alla partita di ritorno. Nel frattempo vediamo gli sviluppi
SOPRA LA FALSA TESTIMONIANZA.....DEI GIOCATORI DI GIR...EPO. (alias
Giraudo....)" |
da www.interisti.org : ANCHE
LA GIUSTIZIA E' FATTA - Finalmente la verità è uscita: la
Juventus e il nostro Antonione nazionale sono
innocenti (con qualche rimbrotto al medico sociale che,
ahi ahi, doveva stare più attento). Si chiude così un
processo imbastito su una volontà forcaiola: perché mai ci si
dovrebbe insospettire di fronte all'elenco
di medicinali 'procurati, detenuti e forniti' senza
prescrizione.... |
Il 7-8-9 dicembre una serie di partite quasi completamente inutili
per le squadre italiane. Prima l'ultima giornata della prima fase di
Champions, con Inter, Milan e Juve già qualificate e Roma già fuori. E
in Uefa la
Lazio è praticamente già eliminata, mentre il
Parma riposa |
Il Milan vince sopra le macerie: straordinaria
prestazione degli ucranioti. Dopo la cessione del 10% del PIL
italiota,Shewscemo decide di non giocare per non destare sospetti
politici di combine sopra la partita,soprattutto in relazione agli
avvenimenti della sua nazione. A cancellare tutti gli imbarazzi ci
pensano i suoi connazionali che riescono nell'impresa storica di
sovvertire stitichezze e riesumare zombi ispanici. Complimenti
vivissimi. |
dal forum della Brianza Alcoolica : "JUVEPO2
Bella la domanda finale, Obermann.
Purtroppo, però, un qualsiasi giudice sportivo, in questo caso la
Commissione Disciplinare in prima istanza, la CAF in seconda ti
risponderà "Caro Obermann, i 100 metri piani, il sollevamento pesi, il
ciclismo, lo sci di fondo sono sport individuali, il calcio è un gioco
di squadra, quindi condanniamo la Juvepo a 100.000 euro di ammenda per
responsabilità oggettiva derivante dall'aver un suo tesserato violato le
norme antidoping".
Questa è l'Italia che va, tuttavia noi non dobbiamo mai dimenticare che
LA JUVE HA FATTO USO DI SOSTANZE ILLECITE E PROIBITE PER IL
RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI SPORTIVI E CHE I GIOCATORI DELLA JUVE HANNO
ASSUNTO VOLONTARIAMENTE SOSTANZE DOPANTI.
QUESTO NON LO DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE DIMENTICARE, e nulla ci deve
interessare della finta giustizia, forte con i deboli, debole con i
forti, dobbiamo rinfacciare alla società. alla squadra ed ai tifosi
bianconeri che hanno BARATO PER ANNI ED ANNI...
Certo, mi piacerebbe sapere quanti soldi personalmente il dott. Agricola
ha speso per procurarsi le sostanze incriminate per il periodo oggetto
della causa penale e da chi questi soldi provenivano, se la società lo
citerà per danni e se sarà licenziato, visto che è l'unico responsabile
della situazione ed ha arrecato un danno all'immagine della Juve
incommensurabile perchè d'ora in poi il suo nome sarà...JUVEPO...e lo
dovremo gridare ai quattro venti, già da domenica sera al Meazza." |
DA WWW.INTERISTI.ORG: EDIZIONE
STRAORDINARIA - Interisti.org è sempre più sulla notizia.
Con i media che si preoccupano di dar credito a baggianate,
del resto, tocca alla nostra redazione di fare informazione
seria. Così, mentre il più autorevole quotidiano italiano si
occupa di
scemenze, il solo posto in cui è possibile documentarsi
su di un fatto eclatante come il processo per doping alla
Juventus è questo sito. Durante l'udienza di ieri, il PM
incaricato delle indagini ha
confermato le richieste di condanna per Antonio
Giraudo ed il dottor Agricola, rispettivamente di due e
tre anni di carcere. Oggi ultima parola alla difesa, con
sentenza prevista per venerdì. Secondo voci raccolte da amici
fidati di Giancarla Ghisi del CorSera presso amici
fidati del dirigente, Giraudo sarebbe piuttosto preoccupato
per un possibile esito negativo della vicenda : "Ormai in
farmacia non ci va più nemmeno per comprare le Fave di Fuca.
Piuttosto che presentare una ricetta medica, preferisce non
evacuare per intere settimane". Nella foto, più patate per
Antonio. |
DA WWW.INTERISTI.ORG :FENOMENI
PARANORMALI - Pareggio per l'Inter in Germania nel
penultimo turno del girone preliminare di Champions League. Con
Adriano squalificato, Recoba misteriosamente relegato in
tribuna e Martins in panchina, Mancini presenta a Brema un
prudente 4 - 4 - 0, con due riproduzioni a grandezza
naturale di Cruz e Vieri schierate alla bell'e meglio nella
metacampo avversaria. Il primo tempo scorre via senza colpi di scena,
come nei film dei Vanzina. Accade tutto nella ripresa: al 4'
il direttore di gara fischia un rigore nell'area nerazzurra per
fallo telepatico di Cruz su un centrocampista del Werder. In
versione Uri Geller, il centravanti fa ruzzolare a terra
un avversario con la sola forza del pensiero, piegando anche
tutti i mestoli da minestra nelle cucine degli appartamenti
intorno allo stadio: penalty e vantaggio dei tedeschi.
Incazzato come un toro, il bomber argentino chede di essere
sostituito, azzeccando il cambio: entra Martins e al
nigeriano bastano cinque minuti per impattare, cacciando in rete
il pallone di testa dopo una traversa di Stankovic da
venti metri. Da lì in avanti è tutta accademia, in attesa del
partitone di domenica sera |
MORATTI: "LA PIU' BELLA INTER DEGLI ULTIMI TRENT'ANNI,PECCATO CHE LA
PARTITA NON CONTAVA UN CAZZO...." |
MORATTI: " CON QUESTA INTER ROMPIAMO IL CULO A TUTTI".DELIRANTI
DICHIARAZIONI DEL PATRON DOPO LA VITTORIA IN COPPA ITALIOTA.....
|
GOLFISTI NERAZZURRI: IERI L'ULTIMA GARA . ECCO SPIEGATI I PERCHE'
DELLA TORMA DI PAREGGI........ |
Ibra: "Niente sconti all'Inter" Anche l'attaccante juvenilio nel
libro paga di Moratti......" |
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Anche Flic e Flo fanno piangere la Roma
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Crespo pronto a spiccare il volo da un dirupo: SPERIAMO CHE CI SI
SCHIANTI SOPRA...... |
dal forum della Brianza Alcoolica : "CONDANNATO
AGRICOLA: I GIOCATORI JUVENILI DROGATI,TUTTAVIA...
Il medico Agricola condannato a 22 mesi
Il giudice Casalbore ha emesso l'attesa sentenza sul processo contro la
Juve per somministrazione di farmaci ai giocatori. Dopo quattro ore di
camera di consiglio il medico sociale Agricola è stato condannato a un
anno e dieci mesi di reclusione per frode sportiva (sentenza di primo
grado), mentre l'amministratore delegato Antonio Giraudo è stato
assolto. L'accusa aveva chiesto 3 anni e due mesi per Agricola e due
anni ed un mese per Giraudo.
Vittoria a metà dunque per la Juve. Dopo quattro ore di Camera di
Consiglio il giudice Casalbore ha pronunciato l'attesa sentenza di primo
grado: il medico sociale Agricola è stato assolto dalle accuse di
contorno (cioè l'art.530, 477 e 488 del codice penale, ovvero la
costruzione del magazzino di medicinali e la violazione sulla sicurezza
sul lavoro), mentre è stato riconosciuto colpevole di frode sportiva
(compreso l'uso di Epo) e condannato per la violazione degli articoli
533 e 535, cioè l'abuso nella somministrazione dei farmaci pericolosi
per la salute. Oltre all'ammenda di 2000 euro e alla reclusione per un
anno e 10 mesi Agricola è stato interdetto dalla professione per il
periodo della condanna ed ha ottenuto la sospensione condizionale.
L'amministratore delegato Antonio Giraudo, è stato invece assolto con
formula piena "perchè il fatto non sussiste e non costituisce reato".
Quanto al terzo imputato del processo, il farmacista Giovanni Rossano,
chiamato in causa per avere fornito ad Agricola dei medicinali violando
le norme che regolano la preparazione delle ricette, il giudice ha
accolto la sua proposta di patteggiare cinque mesi di reclusione.
Soddisfatto il pm Guariniello, che, ha così commenato la sentenza di
Casalbore: "Sono soddisfatto di questa sentenza, l'assoluzione di
Giraudo può andar bene".
In definitiva la giustizia ha accolto la tesi della droga dei giocatori
juvenili,soltanto che la responsabilità è andata ai sergenti,NON AI
GENERALI (in questo caso Giraudo). Come in puro stile militare si sono
condanati i gregari,non i pezzi grossi e per quanto riguarda l'Italia è
il solito giochino delle tre tavolette. IN OGNI CASO LA CONDANNA DEL
MEDICO RECITA CHE I TITOLI SPORTIVI JUVENILI DEL 1995,1997,1998 SONO IL
FRUTTO DI ARTIFICI CHIMICI CHE HANNO INEVITABILMENTE TRAVISATO IL
RISULTATO SPORTIVO. ALLE OLIMPIADI GLI ATLETI CENTRATI DA DROGA VENGONO
SQUALIFICATI ED I LORO TITOLI REVOCATI. IN QUESTA NAZIONE DI MERDA E'
POSSIBILE LO STRALCIO DEI TITOLI DI UNA SQUADRA DROGATA??"
|
20/11 Coppa Italia: Lazzaro
ferma la Juventus .........
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DA WWW.INTERISTI.ORG : UN
RAPPORTO DAVVERO SPEZIALE - Dal 30% al 90%: la proprietà
dello Spezia passa nelle
salde
mani dell'Inter. La collaborazione iniziò solo
due anni fa
ma già ha regalato soddisfazioni notevoli tra cui è bello
ricordare: il
prestito dei ragazzini (tutta roba legale), una manciata di
esoneri,
le parole
rassicuranti su Ronaldo al termine di un'amichevole ("Resta
praticamente al 100%. Non esistono le condizioni perché possa
andare al Real Madrid")e sopra tutto la presentazione di
un nuovo
pullman nerazzurro. Insomma un progetto che chiama davvero la
necessità di scommetterci forte. Nella foto Cristina
Rebecca, Miss La Spezia |
DA WWW.INTERISTI.ORG : THE
SHOW MUST GO ON - Profondo rosso per il bilancio dell'Inter.
Secondo quanto riportato da
Repubblica stamani, nonostante i ripetuti propositi di
una più attenta politica economica, i conti della società
nerazzurra per la gestione in corso verserebbero in condizioni
pietose. Il trasferimento di Fabio Cannavaro alla Juventus,
giustificato da esigenze finanziarie, non sarebbe dunque bastato per
invertire la tendenza degli anni scorsi: il buco da
coprire rimane enorme, i soldi per le necessarie
ricapitalizzazioni sono sempre tantissimi. Per questo, allo studio
del nuovo asset manageriale di Palazzo Durini ci sarebbero nuove
utilissime cessioni: J.Zanetti al Real Madrid, Cruz alla
Lazio, Recoba al Cervia, Adriano agli Enymba
Rangers e Karagounis al Muppets Show. Nella foto, la
rana Kermit commenta laconico il possibile ingaggio del
greco: "Ci interessa, ma soltanto in uno scambio alla pari con Miss
Piggy". |
11
Comunicato Stampa: il COMO E' STRAFALLITO! |
COCO: "UNA NUOVA VITA IN NERAZZURRO". AL TERMINE DELLE SFILATE DI MODA
AUTUNNO-INVERNO,IL QUARTINO DI TRIP RIENTRA DAL MESSICO. |
DA WWW.INTERISTI.ORG :METTERCI
UNA X SOPRA - Grosse novità per il Totocalcio. Dal prossimo
mese di gennaio, i concorsi settimali subiranno una modifica
mirata a rendere il gioco ancor più avvincente. Tutte le schedine
verranno infatti prodotte con tredici match in chiaro ed
una fascetta in stile gratta e vinci sul quattordicesimo, quello
relativo alla partita dell'Inter. Gli scommettitori che
riuscissero ad indovinare i tredici risultati visibili, prima di
festeggiare dovranno rimuovere la banda argentata: solo in caso
di un segno "X" prestampato in corrispondenza della gara dei
nerazzurri avranno azzeccato l'intero pronostico. Viceversa,
dovranno accontentarsi di un premio di consolazione. Nella foto,
un responsabile dell'Intendenza di Finanza spiega perché sia
statisticamente più probabile una gravidanza maschile di una
vittoria o una sconfitta della squadra di Roberto Mancini. |
Nancy non perdona Eriksson: "Mi ha tradita ma lo FOTTERO' DI
BRUTTO!" |
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Sheva fa felice anche l'Ucraina: DOPO LA DONAZIONE DI SPERMA PER LA
CLONAZIONE,ECCO,ATTRAVERSO I BUONI UFFICI DEL SUO
PRESIDENTE,L'ELARGIZIONE DEL 10% DEL PIL ITALIANO AL SUO PAESE.....
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Taddei accusa il Siena: blobbing."MI HANNO TRASFORMATO IN UN BLOB!"
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Davids: "Penso solo a fottere più soldi possibile all'Inter"
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Jordan
e Jaguar salve :liberate le due inglesi dall'ennesimo sequestro
irakeno |
Milan a tutto Shev-SCEMO
I rottoneri battono il Carparella 2-2. Segna uno delle svendite dell'ex
URSS, , fissa il risultato il bomber di Pancelotti che raggiunge quota
100 di pressione arteriosa. |
DA WWW.INTERISTI.ORG : SIM
SALA BIM - Tempi difficili per Roberto Mancini. Dopo
l'ennesimo risultato non positivo di questa stagione, le voci di
esonero per il tecnico nerazzurro si fanno sempre più insistenti.
E già cominciano a circolare i nomi di suoi possibili sostituti.
Obiettivo primario della dirigenza sarebbe quello di salvaguardare
quanto di buono fatto dall'allenatore marchigiano..... |
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15/11 LECCE: Zeman 2: dopo Lecce-
Juve ho ricominciato a sfumazzare come un bastardo....." |
Alessia Fabiani: "Ho avuto una notte AL CESSO con Bettarini"
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15/11 LECCE: Zeman scherza con IL
FUOCO sulla partita Il tecnico
boemo analizza col solito... |
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MATERAZZI: "BATTERE LA JUVE PER UNA SALVEZZA TRANQUILLA" |
EMRE: "CONTRO LA JUVENTUS GARA CHIAVE PER MANTENERE LA MEDIA X"
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DA WWW.INTERISTI.ORG ,MISTERI
DEL CRISTO - E a questo punto le famiglie si preoccupano:
Coco, Gamarra, Karagounis, Choutos e Kily sono svaniti
come un goloso pacco di popcorn davanti a Guerre stellari.
I cinque imboscati del mistero hanno però una loro storia......... |
Mancini cerca una via verso il precipizio:"SONO SICURO DI FARE ANCORA
PEGGIO!!" |
Kakà: la stitichezza del secondo anno
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Dida: "Juve, ti prenderemo per il culo" |
Liga: Solari non ha paura di andare in Barca..... |
APPIANO: ANTITATTICA E NON POSSESSO PALLA : ECCO COME L'INTER
NON SI PREPARA ALLA TRASFERTA DI CAGLIARI... |
/10 RONALDO: "Ci ho ripensato. Non torno all'Inter. Ho paura di
essere contaminato...." |
DA WWW.INTERISTI.ORG :"LA
LEGGENDA DEGLI UOMINI STRAORDINARI - Dopo il secondo "Indiana
Jones", persino Steven Spielberg aveva esaurito le idee.
Gli allenatori dell'Inter sembrano invece avere una creatività
infinita: ci vuole infatti una bella fantasia per riuscire a
centrare il nono pareggio stagionale in undici partite di
campionato. Il Bologna si presenta al Meazza con uno schieramento
medievale...." |
DA WWW.INTERISTI.ORG: "NOTTE
HORROR - Quello dei mancati successi nerazzurri nell'era
Moratti è un caso che appassiona il mondo dello sport per
intero. Come se già non bastassero tutte le inutili disamine del
problema proposte da interisti più o
meno acuti, ora ci si mettono pure gli avversari a
dire la loro sulla questione......." |
Inter, pari anche con LA RONDINELLA MARZOCCO |
ORSI: "NOI CERCHIAMO SINGOLI COLPEVOL DA SPEDIRE IN VIETNAM"
|
C.ZANETTI: "DA QUANDO SONO ALL'INTER E' SEMPRE CAPITATO UN PERIODO COSÌ,QUINDI
CONTINUEREMO A FARE LE COMPARSE...." |
10/11 Liga: Camacho:"Al Real non contavo un cazzo di nulla" |
SU WWW.INTERISTI.ORG : "COME
OPEROSE FORMICHINE - "Ma che bontà, ma che bontà, ma che
cos'è questa robina qua". No, Mina, non si tratta come
proponevi di bovino della Gallura né di cacao della
Bolivia. Questa è l'Inter imbattibile, l'Inter che ha
cambiato
mentalità, l'Inter distante miglia da quella che 4 anni fa
alla pari giornata
perdeva amaramente al Franchi, sconfitta persino da un gol di
Rui Costa...... |
Inter, a Firenze ennesimo CRAPATONE DI ADRIANO |
08/11 FIORENTINA: Miccoli BELLO carico per la Juve |
08/11 MILAN: Fatta per Solari, Gilardino vicinO ,PER
L'INTER INVECE L'ENNESIMA PUTTANATA DI MERCATO |
05/11 Uefa. Zenga non fa drammi per la sconfitta:che vadano a
farsi fottere ! |
05/11 LEGA: Lotito, "Galliani è il migliore AMICO CHE MI POTESSE
CAPITARE PER LA CREATIVITA' DEL BILANCIO LAZIALE.CON LE LECCATE DI CULO
AL CAVALIERE DEL CALCIO SONO SICURO DI ARRIVARE ALLO SCUDETTO PRIMA
DELL'INTER...." |
Lega, prima fumata nera |
Zenden piega i resti della Lazio
|
A Cambiasso i conti tornano:straordinario contorsionismo
ideologico-filosofico,degno del miglior Heisemnberg e del suo pastrugno
sopra il principio di indeterminazione.... |
Coppe: l'Inter
si qualifica, il Milan
battuto a Barcellona-
Vota
|
Inter,
pareggio e ottavi |
FACCHETTI "IO, IO ED IO........" |
J.ZANETTI: "E ORA POSSIAMO CONTINUARE A FARE LE COMPARSE IN
CAMPIONATO...." |
ADRIANO: "CHIEDO SCUSA, VOLEVO DARGLIELE DI PIU'....." |
TOSATTI RECITA DEL PROFUNDIS DELL'INTER |
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ABBONAMENTI 2004-'05: DOMANI L'ULTIMO GIORNO
DELLA CAMPAGNA ABBONAMENTI ETERNA |
MORATTI SCATENATO: "UNO STADIO TUTTO PER L'INTER E SOPRATTUTTO FUORI
DALLA LEGA CALCIO E DALLA FIGC. VOGLIAMO UNA LEGA PARALLELA COME IN
FORMULA UNO !!" |
ANCORA
MORATTI: "NESSUNA ANSIETÀ, POSSIAMO FARE ANCORA
PIU' SCHIFO DI QUANTO ABBIAMO FATTO FINO ADESSO" |
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MORATTI: "SI A UN CONTORSIONISMO IDEOLOGICO DI LEGA MANAGER" |
Ancelotti la molla alla Juve |
26/10 Riprende la preparazione per Pisa, la messa in mora
è alle porte |
28/10 Serie A: risultati dell'ottava giornata |
J.ZANETTI: "TANTA FIDUCIA NEL VIETNAM...." |
Del Neri: "Tricheco con la Juve" |
26/10 INTER: Per Toldo c'è
l'Arsena.Ha resistito solo 5 minuti alla panchina !"
26/10 ROMA: Totti, "Battiamo
la Juve e poi andiamo in B per salvare la Roma dai debiti"
... |
27/10 Serie B: risultati della 10.a giornata |
Juve: chiesti 2 anni per Giraudo.I PM non accusano la Juve di frode
sportiva imponendo la riscrittura delle vittorie,ma condannano solo i
singoli. Una Norimberga alla rovescia
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Milan-Inter: scintille senza polvere da sparo |
23/10 Fc Potenza: dichiarato il fallimento:MA CHE
NOVITA'.... |
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FALLUJA
Lettera di un soldato americano a
Falluja "Questa non è una guerra, è una
mattanza"
WSWS- Traduzione di Manuela Palermi, Indymedia
16 gennaio 2005
Un soldato americano in Irak, conosciuto come hEkLe, descrive l'orrore
dell'attacco statunitense contro Falluja. La lettera è stata pubblicata
su
GI Special, un sito quotidiano che dà informazioni e notizie ai soldati
americani ed alle loro famiglie e su Socialist Worker on line il 3
dicembre
2004
Sono giorni terribili per i militari statunitensi in Irak. Sembra che,
ovunque si guardi, siano sempre più i soldati morti, feriti e mutilati
negli
scontri con i ribelli. La ribellione aumenta nelle città di Bagdad,
Mosul e
Baquba. La guerriglia è ben organizzata ed utilizza tecniche ed armi
molto
avanzate. Dopo la battaglia che ha lasciato Falluja completamente
distrutta,
i ribelli sono tornati, duramente determinati a vincere o a morire.
Molti
cominciano a pensare che non riusciremo a vincere questa guerra. Ma
davvero
qualcuno riteneva che la vittoria fosse possibile? Le forze militari
statunitensi continuano a guadagnare terreno, ad ogni nuova frontiera
uccidono una marea di civili e di ribelli. Eppure a Falluja i ribelli
sono
tornati come uno sciame di api inferocite, e attaccano con frenesia,
violentemente.
Ero a Falluja negli ultimi due giorni dell'assalto finale.
La mia missione era diversa da quella dei valorosi soldati e marines
impegnati nei combattimenti. Avevo una missione di scorta. Dovevo,
accompagnato da un battaglione, proteggere un alto ufficiale nella zona
dei
combattimenti. Un ufficiale un pò fanatico. Se ne stava lì, arrogante, a
guardare l'ultima battaglia, e sembrava uno spettatore durante gli
ultimi
minuti di una partita di calcio. Una volta arrivati al Campo Falluja,
occupato dai marines, ci siamo accorti che gli spari dell'artiglieria
erano
diretti verso la città. Il tipo si è dato immediatamente un gran da fare
per
avere un ruolo attivo nella battaglia che avrebbe ridotto Falluja in
cenere.
C'erano state voci su di lui. Si diceva che quel che voleva era tenere
la
mano sul fucile, dimostrare a tutti che lui era il cowboy più duro
dell'est
dell'Eufrate. Di individui simili ce ne sono un sacco nell'esercito:
militari di carriera che hanno passato i primi vent'anni di servizio
pattugliando il Muro di Berlino o proteggendo la zona smilitarizzata tra
la
Corea del Nord e del Sud. Tipi di ufficiali che potrebbero aver
combattuto
durante la prima Guerra del Golfo, anche se la maggior parte di loro ha
passato il tempo sparando contro i "rag heads"(1).
Questi tipi con l'aria dura ed il grilletto facile hanno vissuto gli
ultimi
due decenni di Guerra Fredda con una frenesia bellica che poi, quando la
guerra è finita, gli ha lasciato un vuoto drammatico. Ma adesso c'è la
Nuova
Guerra, l'"Allerta Rossa" senza fine, piena di azione, nella quale la
minaccia comunista è stata rimpiazzata dalla "guerra contro il
terrorismo".
I soldati più giovani, quelli che sono cresciuti in tempi relativamente
pacifici, pensano che per questi tipi essa rappresenti una sorta di
compensazione per le opportunità perdute. Ma per la generazione
maggiore,
quella col grilletto facile, è la vera, grande opportunità: l'occasione
per
mettere infine in pratica l'addestramento tenuto dagli anni settanta in
poi
e tutti i giochetti fantastici che gli hanno insegnato per qualcosa di
tangibile, di utile... Finalmente era arrivata l'ora.
Al fronte erano state stabilitate alcune regole di sicurezza, sintomo
che il
combattimento in città era intenso. I veicoli più leggeri che venivano
fatti
passare erano i carri armati Bradley. Il comandante, dopo aver dato
un'occhiata ai nostri Humvees blindati, ci ha detto che non stavamo
messi
bene. Gli Humvees blindati sono massicci, praticamente impenetrabili al
fuoco di armi di piccolo calibro, ma non resistono bene come un carro
armato
pesantemente blindato agli attacchi dei missili ed alle bombe. Le
informazioni dalla zona di guerra parlavano di forti attacchi di missili
e
di un'insurrezione armata che agiva in ogni vicolo alla ricerca di
obiettivi
facili. Il comandante ha detto al nostro super entusiasta ufficiale di
non
entrare nel settore con i camion perché nelle ore buie sarebbe stato
suicida. Gli ha suggerito di entrare in azione ed "ispezionare i danni"
la
mattina dopo, una volta finiti gli attacchi aerei.
Intanto il sole aveva lasciato il posto ad un nebuloso orizzonte
rossastro e
l'artiglieria continuava a martellare quel poco che era rimasto in piedi
della devastata Falluja. Durante la notte sono arrivate molte unità. Era
in
preparazione un attacco aereo senza precedenti che sarebbe potuto durare
fino a 12 ore.
Il nostro gruppo si trovava sopra il parcheggio degli Humvees. Fornivamo
le
mitragliatrici e sorvegliavamo la città alla ricerca di attività nemica.
Si
supponeva che quella fosse un'area di operazioni abbastanza sicura,
proprio
al confine della zona dei combattimenti. Tuttavia non c'era nessuna
protezione, soli alcuni carri armati posizionati qua e là, e se chi era
di
guardia non avesse fatto attenzione ai più piccoli dettagli sarebbe
potuta
succedere qualsiasi cosa. Un soldato mi ha detto che solo due notti
prima
avevano sorpreso un ribelle che girava attorno. Era armato. Uno dei
carri
armati lo aveva visto e lo aveva fatto a pezzi. Certo, ci sentivamo
abbastanza sicuri da fumarci una sigaretta, ma dovevamo stare molto
attenti
a quel che succedeva attorno se la mattina dopo volevamo essere ancora
vivi.
Sul finire della sera, mentre l'artiglieria continuava a sparare, una
danza
macabra ha illuminato il cielo: erano arrivati i cacciabombardieri ed
avevano dato il via ad un grandioso spettacolo di massicci attacchi
aerei.
Ad ogni bomba, ad ogni sparo d'artiglieria, il cielo illuminava la
ferocia e
la distruzione. Prima si vedeva un lampo all'orizzonte, come se un
fiammifero fosse caduto in un deposito di dinamite, poi un'esplosione
tremenda che ti scuoteva il corpo, ti faceva uscire gli occhi dalle
orbite e
ti colpiva lo stomaco come un pugno. Le bombe venivano lanciate a non
più di
cinque chilometri di distanza, ma era come se ti arrivassero dritte in
faccia.
All'inizio era impossibile non sobbalzare ad ogni boato, ma dopo diverse
esplosioni, tutte fortissime, abbiamo cominciato ad abituarci, quasi ad
accettarle. A volte gli aerei volavano basso, rombavano sopra città, poi
aprivano il fuoco di missili più piccoli ma estremamente precisi. Era
proprio lo spettacolo che mancava al nostro Top Gun, sempre più
inorgoglito
ed entusiasta degli straordinari effetti sonori. I missili ruggivano
sinistri, come un fuoco d'artificio in una bottiglia piena di plutonio,
poi
non si sentiva più niente. Pochi secondi ed una colossale esplosione
sconquassava l'aria: a terra restava devastazione, grida e terrore. Poi
era
la volta dell'artiglieria: sparava fosforo bianco, il napalm dei nostri
giorni, che mandava lampi di luce. Qualche volta, vicino all'area del
bombardamento, si sentivano i carri armati sparare con le mitragliatrici
ed
i cannoni. Era incredibile che qualcuno potesse sopravvivere ad un
simile
attacco. Presto, via radio, è arrivato l'ok alla richiesta delle
"revienta-bùnkeres"(2). Pareva che l'artiglieria non riuscisse a
penetrare
tra alcune ridotte di ribelli. Non sapevo quando le "revienta-bùnkeres"
sarebbero state utilizzate. Più tardi mi hanno detto che le tremende
esplosioni venivano da loro, da quei missili del tipo "soluzione
finale".
Dal mio Humvee ho continuato per tutta la notte a guardare l'assalto
finale
contro Falluja. Esaminavo i vasti cieli con gli occhiali per la visione
notturna. Per tutto il tempo della battaglia una serie di elicotteri
d'attacco hanno continuato a volare in tondo sopra la città. I più
devastanti, con i lanciamissili in serie, erano i Cobras e gli Apaches.
Grazie alla visione notturna, potevo vederli mentre giravano sopra la
carneficina, esaminando il terreno con i raggi infrarossi che sembravano
avere un raggio di chilometri. Una volta avvistato l'obiettivo,
risuonava
una rapida serie di spari e dal terreno arrivava un ra-ta-ta, come una
catena ordinata di petardi.
Ancora artiglieria, ancora carri armati, ancora tiri di mitragliatrici,
ancora bombardamenti spaventosi che radevano al suolo la città di una
volta... non era una guerra, era una mattanza! Se ricordo quegli
attacchi
aerei, che sono durati fino alla mattina dopo, non posso non
sorprendermi di
fronte alla moderna tecnologia e non posso non essere nauseato per l'uso
che
se ne fa. Molte volte mi è capitato di pensare che mentre la resistenza
di
Falluja combatteva valorosamente con le armi arcaiche della Guerra
Fredda,
noi volavamo alto sulle loro teste lanciando la furia dei Thor, di un
potere
distruttivo e di una precisione da guerra nucleare.
Era come se gli iracheni stessero combattendo con un bastone contro i
carri
armati. Eppure, malgrado tutto, la resistenza continuava, molti hanno
combattuto fino alla morte. Che determinazione!
Alcuni soldati dicono che i ribelli sono stupidi perché pensano di avere
una
probabilità di sconfiggere l'esercito più potente del mondo. Io li
considero
valorosi. Non combattono per una vittoria immediata. E cosa volete che
valga
una vittoria convenzionale in una guerra non convenzionale! E' del tutto
evidente che questa guerra non è più nelle mani degli Stati Uniti.
Abbiamo ridotto Falluja in polvere. Abbiamo gridato vittoria e detto al
mondo che Falluja era sotto il nostro totale controllo. I nostri
militari
hanno dichiarato che le vittime civili erano state poche e che i ribelli
morti erano stati migliaia. La CNN e la Fox News hanno strombazzato che
la
storia avrebbe considerato la battaglia di Falluja un successo
straordinario, testimonianza della supremazia degli Stati Uniti nelle
guerre
moderne. Eravamo tutti sicuri che la situazione fosse sotto controllo e
già
cominciavamo a concentrare la nostra attenzione su un'altra città
difficile:
Mosul.
Ma, passata la tempesta, mentre i generali se ne stavamo comodamente
seduti
nei loro uffici a fumare ed a celebrare la vittoria, le linee del fronte
a
Falluja sono state nuovamente prese d'assalto: i ribelli attaccavano le
forze degli Usa e della coalizione con mortai, fucili ed armi leggere.
Siamo
dovuti tornare a Falluja.
Il Dipartimento della Difesa e la stampa nazionale mentivano quando
hanno
parlato di un'altra vittoria della guerra preventiva? Non
necessariamente.
Convenzionalmente, avevamo vinto noi: chi avrebbe potuto negarlo?
Avevamo
distrutto tutta la città ed ammazzato migliaia e migliaia di persone. Ma
il
punto vero - non sufficientemente compreso dai militari e dalla gente -
è
che questa è una guerra di guerriglia. Totalmente. Alcune volte mi
chiedo se
gli ufficiali di West Point abbiamo mai studiato l'intricata e semplice
efficacia della guerra di guerriglia. Mi è capitato di chiedere a
tenenti e
capitani se hanno mai sentito parlare della Guerra di Guerriglia del Che
Guevara. Quasi la metà di loro mi ha risposto di no. Incredibile!
Dovremo
far fronte, forse per anni, ad una guerra di guerriglia, e la direzione
militare non sa neanche che cosa sia! Qualsiasi persona può dirti che un
guerrigliero è uno che utilizza tecniche di attacchi a sorpresa
nell'intento
di battere una forza convenzionale più forte.
Ma quel che è importante, in una campagna di guerriglia, è la passione
politica che la motiva. Durante la storia sono stati molti gli eserciti
guerriglieri che hanno avuto successo, compreso il nostro stesso paese
nella
lotta per l'indipendenza. Dovremmo aver imparato la lezione sulla guerra
di
guerriglia trent'anni fa, durante la guerra del Vietnam, ma la storia ha
uno
strano modo di ripetersi. La guerra del Vietnam fu un esempio perfetto
di
come attacchi rapidi e letali, contro truppe convenzionali, possano nel
lungo periodo rendere la guerra impopolare tra l'opinione pubblica, e
questo
ne determina la fine. Che Guevara nel suo libro Guerra de Guerrillas ha
scritto che l'elemento più importante in una campagna guerrigliera è
l'appoggio popolare. Se riesci ad averlo, la vittoria è quasi
assicurata. In
questo senso gli iracheni sono già sulla buona strada. Non solo hanno un
rifornimento apparentemente senza fine di munizioni e di armi, ma anche
il
vantaggio di muoversi nel loro ambiente, si tratti di un mercato o di un
fitto campo di palme. I ribelli iracheni hanno utilizzato al massimo
questi
vantaggi, ma il vantaggio più importante, più rilevante, è l'appoggio
popolare. Quel che i militari ed il governo degli Usa dovrebbero capire
è
che ogni nostro errore va a vantaggio dell'insurrezione irachena. Ogni
volta
che un uomo o una donna o un bambino vengono assassinati da un'azione
militare, sia essa deliberata o no, l'insurrezione si rafforza. Persino
quando un civile innocente muore per mano dei combattenti ribelli, ad
essere
ritenuta responsabile sarà la forza occupante. I ribelli continueranno
ad
essere considerati combattenti del popolo.
Tutto in questa guerra è politica... ogni imboscata, ogni attentato,
ogni
morte. Quando un lavoratore od un soldato della coalizione vengono
sequestrati e giustiziati, il popolo iracheno ne ha un senso di
giustizia,
mentre gli occupanti restano in preda alla furia ed allo sconforto.
Alla nostra perdizione contribuiscono anche i media. Ogni volta che
rivelano
un'atrocità, il nostro dominio su questa nazione che un tempo è stata
laica
svanisce. Con il tempo aumenta negli Usa l'inquietudine della
popolazione
per le immagini di morte violenta dei suoi figli in armi e le
giustificazioni del governo nel continuare questa sanguinosa catastrofe
diventano sempre più deboli. Sono gli errori inevitabili del potere
convenzionale, per questo la campagna di guerriglia avrà un successo
certo.
La distruzione delle forze armate Usa è impossibile, ma l'insurrezione,
con
la sua tenacia, finirà per cacciarci. Sarà questo l'inevitabile
risultato
della guerra.
Abbiamo perso molti soldati nella battaglia finale di Falluja e molti
ancora
sono stati seriamente feriti. Abbiamo devastato quella città solo per
tenerla sotto controllo. Che senso ha che tanti soldati continuino a
morire
solo per continuare a tenerla sotto controllo?
Non posso dimenticare lo sguardo di un soldato americano quando gli ho
chiesto della guerra. Mi ha raccontato storie di sangue e di morte
violenta
da far accapponare la pelle. Lui e il suo battaglione hanno fatto
sacrifici
infiniti. Hanno combattuto tutti i giorni, senza mai dormire, senza mai
un
pasto caldo. Non hanno neanche avuto il tempo di mandare un telegramma
ai
genitori per dirgli che stavano bene. Alcuni del battaglione dovranno
ora
andare da quelle famiglie a dirgli che i loro ragazzi sono morti. Lo
sguardo
del soldato, mentre parlava, era profondo e sconsolato, profondamente
turbato. Mi ha descritto nel dettaglio di alcuni iracheni uccisi dai
bazuca
dell'esercito, di altri cui le pallottole di calibro 50 hanno fatto
volare
via la testa, di altri schiacciati dai carri armati. Mi ha raccontato di
uno
dei suoi compagni più bravi, morto proprio davanti a lui. Stava nascosto
dietro al muro di una stradina. Quando è uscito per sparare gli hanno
tirato
una granada nella pancia. Alcune schegge hanno colpito la coscia del mio
interlocutore. Mi ha mostrato la carne bruciata. Poi, quando ha finito
il
suo racconto, mi ha detto che lui era solo un ragazzo un pò tonto della
California, che non aveva mai pensato che entrare nell'esercito
significasse
andare dritto all'inferno. Mi ha detto che si sentiva più sporco del
diavolo
e che voleva solo farsi una doccia. Se n'è andato lentamente, con il
fucile
sotto il braccio.
1. Teste con turbante, un modo statunitense di chiamare gli arabi
2. Si tratta di bombe laser che pesano più di due chili e penetrano
cinquanta metri sotto terra prima di provocare esplosioni devastanti
Traduzione di Manuela Palermi
°°°°°°°
:: Articolo n. 8915 postato il 17-jan-2005 02:02 ECT
:: L'indirizzo originale di quest'articolo è :
italy.indymedia.org/news/2005/01/712527.php
-----------
(http://uruknet.info/?s1=1&p=8915&s2=17/)
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IL MONDO IN DUE CIFRE
SPIGOLATURE
Colte al volo e buttate in Rete
Secondo alcuni vecchi rabbini, studiosi della Cabbala, la barba di Dio
e'
composta da un miliardo e sette mila riccioli (1.000.007.000).
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Formoso, papa dall'891 all'896, non godeva di molte simpatie. Il suo
cadavere, riesumato e rivestito dei sacri paramenti, e' stato processato
per
due volte e scrupolosamente fatto a pezzi. (Sinodo cadaverico).
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Un'antica credenza popolare sostiene che la barba del patriarca Noe
fosse
lunga un metro e 33 centimetri.
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Si dice che papa Luciani sia morto, il 28/9/1978 e dopo soli 25 giorni
di
pontificato, per aver bevuto incautamente un flacone di cantarella,
abbandonato, sin dal medioevo, in un armadio del Vaticano. E' cosi' che
nascono le leggende!
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In data 17/09/1996, la Prefettura di Parigi ha concesso il visto per la
costituzione della: Associazione per la Ricostituzione dell'Inquisizione
con sede sociale: K.J.J. von Hirschfield, 2237225, Rue de Charenton -
Parigi
Sembra una ridondanza in quanto l'istituto dell'Inquisizione non e' mai
stato abolito. Oggi e' vivo e vegeto con il nome di: Congregazione per
la
Dottrina della Fede alle dirette dipendenze del Card. Ratzinger.
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Caso mai vi servisse, ricordate che papa Wojtyla e' anche esorcista; ha
gia'
compiuto tre esorcismi (l'ultimo nel Settembre del 2001). Comunque
attenti a
non abbassare la guardia, Satana e' piu' potente che mai! (18/2/2002)
E ancora di piu'. Sempre "La Stampa" del 15/1/2003 ci informa che il
papa e'
disponibile su SMS al numero 49696, dal quale potrete ricevere, sul
vostro
cellulare, un pensierino del pontefice, per la modica cifra di 15
centesimi
di euro. Se poi volete potete anche abbonarvi e ricevere la vostra
quotidiana razione di illuminazione.
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Giovanni, nell'Apocalisse, ci fa sapere che la bestia che sale dal mare
ha
dieci corna e sette teste. Sono secoli che gli esegeti si arrovellano
per
combinarle tra di loro.
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In Portogallo, ai tempi del dittatore Salazar, per acquistare una
vettura
occorreva, oltre ai comuni documenti per l'immatricolazione, anche un
certificato di "buona condotta" rilasciato dal commissario di quartiere
ed
un certificato di "buona pecorella di dio" ottenibile in ragione della
quantita' di escudos che uno era disposto a ficcare nella strozza del
titolare di parrocchia.
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Qualcuno ha calcolato che le vittime delle "purghe" di Stalin sono state
pari a quelle provocate dalle prime tre "sante crociate". Allievo
attento e
diligente, Stalin deve aver messo a profitto gli insegnamenti ricevuti
in
gioventu' nel seminario di Tiflis (Georgia).
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La tecnologia avanza ed arriva nelle chiese cattoliche. Niente piu'
sedie di
legno e tendine rosse; adesso sono disponibili confessionali
insonorizzati,
climatizzati, antiscivolo e fonoigienici con tanto di telecomandi. (Netlife:
23/3/2002)
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Un lettore ha proposto, come pena adeguata per i preti pedofili
americani (e
non solo quelli), l'impalamento mediante tondino di acciaio del diametro
di
20 millimetri e della lunghezza di metri due, ancoraggio compreso.
Non tutti sono d'accordo. Alcuni sostengono che si debba tenere conto
anche
di un concorso di colpa da parte di quei genitori che, dopo 1700 anni di
orrori cattolici, sono ancora tanto sprovveduti da affidare i loro
cuccioli
alla custodia ed alle "cure" dei preti dell'Ordine di San Cazzo.
E' come mettere un topolino in bocca al gatto pretendendo che non lo
divori.
Perche' le bestie e i preti dovrebbero rinunciare ai loro istinti?
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La chiesa ha compiuto un deciso passo avanti nel consentire i rapporti
tra
due partner non sposati. Non e' molto chiaro ma pare che d'ora in avanti
sara' sufficiente che almeno uno dei due sia sposato.
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Anticamente un tipo di misticismo numerologico era la GEMATRIA.
Essa consisteva nell'associare un numero ad una parola sommando tra loro
i
numeri attribuiti alle lettere della parola stessa.
Fu cosi' che il nome del papa Innocenzo IV (Innocentius Papa) venne
segnato
dal numero 666 che, secondo l'Apocalisse, era il numero della Bestia e
quindi Innocenzo IV fu reputato un "anticristo".
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CROCEFISSO OBBLIGATORIO.
Il Crocefisso esposto in tutte le aule scolastiche e negli uffici della
pubblica amministrazione. Lo prevede la proposta di legge presentata dal
deputato Federico Bricolo e da altri parlamentari del Carroccio. Per
Bricolo
il Crocefisso e' un elemento irrinunciabile del patrimonio storico e
culturale del nostro paese. "Rispettare le minoranze - afferma Bricolo -
non
vuol dire rinunciare, delegittimare o cambiare i simboli e i valori che
sono
parte integrante della nostra storia, cultura e delle tradizioni del
nostro
Paese".
Una lesione della liberta' di culto, ha commentato la diessina Gloria
Buffo.
Farneticazioni, hanno chiosato i Verdi.
(Mercoledi, 15/5/2002, pag.11).
Non sappiamo da quale fogna elettorale il Bricolo sia uscito eletto
deputato; quello che e' certo e' che la sua proposta di legge necessita
di
emendamenti prima ancora di essere discussa.
Proponiamo che il crocefisso sia esposto anche nei cessi pubblici in
modo
che chi evacua si renda conto che lo fa solo per grazia di nostro
signore. E
se avete dei dubbi chiedete agli stitici ai quali questa grazia e'
sovente
negata.
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Qualcuno ha detto che bisognerebbe censurare il comportamento della
chiesa
cattolica: i corvi neri costringono un extra comunitario ottantenne (un
polacco completamente inabile), a svolgere incarichi papali di grande
(si fa
per dire) responsabilita'.
Recentemente e' stato visto perdere le bave in diretta televisiva. Che
vergogna....
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Ratzinger: se il Papa non ce la fa si dimette. "Se egli (il Papa)
vedesse di
non poter assolutamente farcela piu', allora sicuramente si
dimetterebbe".
Il cardinale Ratzinger, prefetto della Santa Sede, ha parlato della
salute
di Giovanni Paolo II con un settimanale cattolico tedesco. Ratzinger ha
specificato "che finche' costera' sofferenza, terra' duro".
(Venerdi, 17 Maggio 2002, pag.1)
E quando mai un papa di e' dimesso?
Potremmo anche sbagliarci ma non ci sono precedenti storici in merito.
Normalmente un papa molla il cadreghino per morte naturale, provocata,
indotta o assistita; come quella, ad esempio, del papa Luciani, nel
1978.
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Alcuni estremisti israeliani hanno recentemente occupato un territorio
in
Cisgiordania, creando un nuovo insediamento abusivo. Invitati dal loro
stesso governo a ritirarsi dai territori occupati, si sono
categoricamente
rifiutati affermando che il territorio appartiene di "diritto" a loro
perche' cosi' sta scritto nella Bibbia". (Giugno 2002).
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In Pakistan un professore universitario di medicina e' stato condannato
a
morte per blasfemia, avendo affermato che Maometto, prima delle sue
rivelazioni non era musulmano e neanche lo erano i suoi genitori.
Cosa abbastanza ovvia, almeno per noi miscredenti, visto che il Profeta
ha
avuto le prime rivelazioni ed ha iniziato le sue predicazioni intorno ai
40
anni. Quanto ai genitori i biografi affermano che Maometto era rimasto
orfano in tenera eta'. (Giugno 2002)
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Il Vaticano non e' razzista. Dopo 500 anni dalla sua istituzione, la
Guardia
Svizzera ha arruolato un uomo di colore. E' Dhani Bachmann, di anni 21;
e'
di origine indiana, adottato nella prima infanzia da una famiglia
svizzera.
(Luglio 2002)
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Il giuramento alla bandiera americana e' incostituzionale. Cosi' ha
deciso
la Corte d'Appello Federale di San Francisco, facendo rilevare che i
termini
"Under God" sono stati inseriti tardivamente nella formula e non
compaiono
nel testo originale.
La Corte ha ritenuto che tutto cio' rappresenti una violazione al
principio
di separazione tra stato e chiesa contenuto nella Costituzione.
Qualche spiritoso ha subito suggerito che anche la frase "In God We
Trust",
che appare sulle banconote, venga aggiornata con "In Dollar We Trust".
(Luglio 2002)
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Io sfido Dio: se entro 10 minuti non viene e mi fulmina, vuol dire che
non
esiste.
Questo e' quanto affermato da Mussolini, durante una riunione in un
circolo
socialista di Lugano, ai tempi della sua giovinezza. Coerentemente,
qualche
anno dopo firmo' il concordato con il Vaticano.
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Ma Gesu non soccorreva i deboli e gli inermi?
SVIENE SULL'ALTARE
E il prete continua a celebrare la messa
(Sono cose che capitano, dice don Nicolino)
Chivasso, 17 Luglio 2002
Chierichetto subito soccorso, ricoverato per due giorni all'ospedale
SVIENE SULL'ALTARE
E il prete continua a celebrare la messa
Lo spettacolo deve continuare, e scusateci la facile battuta. O meglio
la
Messa di don Nicolino deve andare avanti. E' domenica mattina, la chiesa
della frazione Castelrosso e' gremita. Un chierichetto di 12 anni sviene
accanto al''altare ferendosi al mento. Il tonfo raggela la platea. Il
bambino inizia a sanguinare copiosamente e viene soccorso e trasportato
all'ospedale di Chivasso. Ma il parroco continua imperterrito a
celebrare la
funzione. Si giustifica cosi' alle accuse dei molti fedeli che turbati
hanno
assistito alla scena: "Non era affatto necessario. Perche' avrei dovuto
interrompere la Messa quando il bimbo era gia' stato soccorso? Sono cose
che
capitano". Intanto il piccolo e' gia' stato dimesso martedi pomeriggio.
. . . . . . . . .
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Alcune credenze ancora vive a ridosso delle Alpi. Dovete sapere che:
a) la grotta dove Gesu e' nato era stata gentilmente concessa dal
proprietario, un pastore di nome Gilindo;
b) il buon Gilindo aveva una serva di nome Epifania, ma che gli amici
chiamavano affettuosamente Befanin. Ebbene, quando Gesu e' partito, in
segno
di gratitudine, ha trasformato Befanin in un angelo;
c) durante l'adorazione dei pastori una gallina zoppa raccolse diversi
animali per portarli ad onorare il Signore; non solo: il bravo pennuto
claudicante sforno' anche un uovo col quale Maria si ristoro' dalle
fatiche
del parto. Gesu glie ne fu grato e le mise a posto la zampa balzana;
d) un giorno, quel cattivaccio di Erode incarico' un soldato di versare
del
fiele nella coppa in cui Gesu solitamente beveva. Subito un merlo si
precipito' eroicamente a bere il fiele e Gesu poi lo salvo'
dall'avvelenamento. Successe pero' un fatto strano: il becco del merlo
che
fino ad allora era stato nero, come quello della merla, da quel giorno
divenne giallo.
(La Grand-Mère d'Arty)
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Nel 1569, il teologo Sigmund Feyerabend ha calcolato che il numero dei
demoni al servizio di Satana e' di circa 26 trilioni. Visto che la
popolazione di questo pianeta e' di circa 6 miliardi di individui,
ognuno di
noi si porta addosso 4333 demoni.
Per questo mi sento sempre cosi' stanco!
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12/05/2003 - APPUNTI DI VIAGGIO - L'avventura dell'arcivescovo
. . . . . . "Mi prende una grande tristezza afferma -(Dionigi)
Tettamanzi -
al pensiero che alcuni rubano l'ostia consacrata per riti sacrileghi. Mi
domando fino a che punto queste persone siano veramente responsabili, e
non
piuttosto strumentalizzate o ricattate". "Mi prende una tristezza ancora
piu' grande - aggiunge l'arcivescovo di Milano - quando penso alle
persone
che poi si servono coscientemente e volutamente di queste ostie
consacrate
per consumare riti satanici". Nelle stesse pagine il cardinale si dice
convinto del fatto che "la diffusione dei culti diabolici e'
paradossalmente
la prova dell'esistenza del demonio e del suo influsso sugli uomini".
(AnTor)
Strana conclusione quella del cardinale. Vuole proprio tirare il demonio
per
le corna. Non era piu' logico concludere che si tratta solo di poveri
imbecilli?
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CHI HA PAURA DEI CLONI?
Il 13/01/2003 e' andata in onda una trasmissione (Porta a Porta) nel
corso
della quale la scienziata Brigitte Boisselier ha illustrato vicende e
risultati del primo esperimento di clonazione umana, andato a buon fine
con
la nascita della bambina Eva.
A parte i dati scientifici che ancora non si conoscono, nel corso della
trasmissione e' risultato palpabile l'imbarazzo del prete partecipante
(non
manca mai!) che ha cercato di dire la sua, alle prese con un problema
dell'anima, sull'anima della creatura clonata. I timori di bottega erano
piu' che evidenti.
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(ATTENZIONE: si consiglia di leggere lontano dai pasti)
GRATTA, GRATTA SOTTO C'ERA MAMMONA (come sempre)
Cento milioni di Euro l'anno sono una ghiotta polpetta e non c'e' onore
tra
i ladri.
Lunedi, 5 Maggio 2003 - San Giovanni Rotondo (Foggia)
"COMMISSARIATO" IL SANTUARIO DI PADRE PIO
La delega della Santa Sede prevede che i cappuccini non possano piu'
occuparsi del tesoro del santo. Increduli i fedeli. L'arcivescovo di
Manfredonia gestira' tutto. I frati: una persecuzione come ai tempi di
papa
Pio XI.
La vox populi, tempo un paio d'anni e' diventata vox Dei e i frati
cappuccini sono stati "commissariati", perdendo l'esclusiva su San Pio.
Il
frate di Pietrelcina resta di tutti, come lui stesso predicava, e come
vogliono clero, frati e fedeli, ma da oggi l'eredita', sopratutto quella
materiale, del monaco con le stigmate passa di mano. Non saranno piu' i
frati cappuccini a gestire il "tesoro di Padre Pio", ma il Vaticano,
attraverso monsignor Domenico Umberto D'Ambrosio, nuovo arcivescovo
della
diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. Lo ha deciso
Giovanni
Paolo II, il piu' grande devoto di padre Pio e il pontefice che lo ha
voluto
santo accelerandone la causa di canonizzazione.
La bolla papale con cui D'Ambrosio viene consacrato arcivescovo non
lascia
dubbi. "Ti nominiamo delegato per la Santa Sede - scrive il Papa - per
il
santuario e le opere di San Pio da Pietrelcina". E piu' avanti: "In
seguito
riceverai a tempo debito le necessarie istruzioni su come comportarti".
I frati non volevano crederci. E non ci hanno creduto per tutta la
giornata
di ieri, perche', dicono, nessuno li aveva avvisati di "una cosa enorme
come
questa". Ma padre Gianmaria Cocomazzi, guardiano del convento, deve
avere
intuito che tutto era stato gia' deciso. E quando ha finito di celebrare
la
messa di mezzogiorno, si e' rivolto alla gente che gremiva la chiesa
cosi:
"Ci e' giunta notizia, non confermata ufficialmente, che vogliono
toglierci
la gestione del santuario. Ci sembra di rivivere il clima di
persecuzione
che ha dovuto subire padre Pio". Subito dopo e' scoppiato a piangere,
mentre
la folla lo applaudiva e invocava il nome di padre Pio.
Quella parola, persecuzione, ha riacceso ricordi lontani di ispezioni
vaticane, microspie nei confessionali per sbugiardare padre Pio, rancori
nei
confronti del "positivista" padre Agostino Gemelli, che considerava il
frate
di Pietrelcina poco piu' che un buon reazionario arruffapopolo, e
tentativi
di trasferire padre Pio, vanificati soltanto dalle ripetute minacce di
sollevazione popolare.
I devoti del monaco diventato santo, ieri, si sono fermati piu' a lungo
del
solito davanti alla chiesa e al convento, con quella parola in testa,
persecuzione, che li ha fatti discutere e li ha riportati indietro di
ottantuno anni, al 23 luglio 1922, quando era papa Pio XI. Quel giorno,
su
questa montagna sali' padre Celestino da Desio, il primo Visitatore
inviato
dal Vaticano, membro del Sant'Uffizio. La vox populi, allora, narrava di
una
devozione che sfiorava il paganesimo e il feticismo, di mercimonio di
indulgenze e risse tra frati per i soldi delle offerte, di donne piu'
che
devote e giornalisti pagati per fare propaganda. Ma ne quella volta, ne
in
seguito le accuse furono provate. E il convento e il santuario rimasero
nelle mani dei frati. Mentre l'Opera di Padre Pio - e cioe' l'ospedale
Casa
Sollievo della Sofferenza e tutte le altre attivita'economiche - venne
affidata al vescovo Riccardo Ruotolo, uomo dello Ior, la banca vaticana.
Si e' andati avanti cosi' per anni, tra bracci di ferro e patti di non
belligeranza, il clero da una parte e i frati dall'altra, ma tutti
impegnati
a realizzare il "miracolo" di San Pio: la costruzione della nuova
Lourdes
del Terzo Millenio, San Giovanni Rotondo, che oggi e' la meta di
pellegrinaggio piu' visitata al mondo dopo Nostra Signora di Guadalupe,
con
un business di 100 milioni di euro l'anno. Sarebbe questo, secondo i
frati,
il tesoro che fa gola a tutti, e quindi anche al Vaticano, che vorrebbe
gestirlo direttamente. Ma esiste anche un'altra versione dei fatti. Alla
Santa Sede, sulla condotta dei frati, giungono accuse molto simili a
quelle
del '22. E poi ci sarebbe quel crac finanziario mai digerito da 9
miliardi
di lire, tutti soldi delle offerte per la costruzione della nuova
basilica,
con il bancarottiere molisano Nicola Avorgna. Una storia che i frati
coinvolti hanno sempre definito "un errore di ingenuita'", ma che un
paio
d'anni fa e' finita tra quelle all'ordine del giorno in Vaticano, dove,
dicono i piu' informati, "proprio non si sentiva il bisogno di un
banchiere
di Dio" come Avorgna. (Carlo Vulpio)
Il business di Padre Pio. (La Stampa 7/05/2003, pag. 14 ed altri)
* 8 milioni di visitatori l'anno
* 100 milioni di euro di giro d'affari comprensivo di:
* offerte a fondo perduto
* vendita articoli nel negozio interno del santuario
* vendita articoli su bancarelle esterne, tra cui:
* rosari con profumazioni esotiche
* cellulari in plexiglas con foto del santo
* bracciali
* penne stilo
* peluche
* statuette luminose
* e innumerevoli altri articoli
* proventi di 140 tra alberghi, bar, ristoranti e fast-food (McDonald's)
* proventi da sala gioco (Bingo)
* proventi indiretti per licenze, permessi, posteggi ed altri
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Nel libro dell'Apocalisse, Giovanni accenna piu' volte a Roma come una
citta' di corruzione, di prostituzione e massacratrice di santi.
Non e' un caso che la gerarchia cattolica si sia insediata proprio qui'?
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La Fontana di Trevi. (da La Stampa del 14/07/2003)
La voracita' del clero non conosce limiti; esso ha una straodinaria
capacita' di arraffare fette di indebito profitto dalle situazioni piu'
disparate.
Ora tocca alle monete gettate dai turisti nella Fontana di Trevi che,
sistematicamente ripescate, dovranno essere versate ad un "ente
caritatevole" di stampo confessionale.
Pero', a questo punto, il comune di Roma ha l'obbligo di esporre un
cartello
multilingue che spieghi chiaramente dove andranno a finire questi
quattrini.
Molti turisti appartengono ad altre confessioni, altri ancora potrebbero
desiderare che i propri soldini abbiano una migliore destinazione:
qualche
ente per la ricerca scientifica piuttosto che il ventre del prete.
Comunque il turista dovrebbe ricordare che non e' strettamente
necessario,
ai fini del buon auspicio, gettare delle monete; e' sufficiente anche un
sassolino o un bottone: quello che conta e' il pensiero.
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Lunedi 21Luglio 2003 - pag. 40
LODI
Crocifisso in processione per invocare la pioggia.
Il miracoloso Crocifisso della Maddalena e' stato portato ieri in
processione.
Una cerimonia voluta per invocare la pioggia. A presiederla, il parroco
don
Mario Zacchi. Sono rare le occasioni in cui il Crocifisso, opera lignea
di
Jacopo Oldi risalente al 1400, lascia la chiesa. Lo si fa solo in
circostanze particolari, per invocarne la protezione contro le calamita'
naturali.
Che all'inizio del terzo millenio il clero venga fuori con delle trovate
del
genere non meraviglia piu' di tanto. Fa parte del "mestiere" e il
calendario
della chiesa e' rimasto evidentemente fermo all'alto medioevo.
Quello che preoccupa e' che queste cose abbiano ancora adesione e
seguito.
Cerco di immaginare la faccia di quelli che si sono accodati al legno i
quali, tutto sommato, dovevano essere peccatori e gente di poca fede,
visto
che di acqua non ne e' scesa neanche una goccia.
Tenere d'occhio le rilevazioni Meteo-Sat potrebbe evitare, in futuro, di
fare altre cazzate del genere.
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Il papa Leone XIII, nel 1829, condanna la pratica della vaccinazione
contro
il vaiolo, cosi' esprimendosi:
Chiunque procede alla vaccinazione cessa di essere figlio di Dio: il
vaiolo
e' un castigo voluto da Dio, la vaccinazione e' una sfida contro il
Cielo.
Non sapiamo quanti pecoroni siano crepati per non sfidare il Cielo.
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ALTROVE di Guido Ceronetti.
Una coscienza che riflette non puo' che astenersi dal propagandare la
specie. Chi ha vera coscienza non puo' tollerare l'eccesso, lo
straripare di
dolore in un mondo dominato dalla dismisura umana, e frenare, limitare
le
nascite e' innanzitutto un puro atto di compassione. I molti figli sono
il
frutto dell'ignoranza, dell'insensibilita' morale e della bigotteria.
L'incremento demografico provatevi a predicarlo nei reparti oncologici.
Dare
soldi perche' si facciano figli e' lo stesso che trafficare bambini. -
Il
filosofo ignoto
Nel 1999 (?) una pubblicazione dello United Nations Population Fund
riportava che le risorse di questo pianeta potrebbe essere sufficienti a
garantire una vita decente ad una popolazione di 4 - 4.5 miliardi di
individui. Nel 2000 se ne contavano 6 miliardi, con un incremento di
tipo
esponenziale.
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S. Agostino, nel suo libro "La Citta' di Dio", descrivendo un viaggio
fatto
in Etiopia racconta:
"Io e quelli che erano con me vedemmo degli uomini e delle donne senza
testa
che avevano due grandi occhi sul petto"
qualificandosi cosi', a pieno titolo, come illuminato padre della
chiesa.
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Monsignor Buosquet di Vanves ha calcolato (e pubblicato!) che, durante i
suoi tre anni di predicazione, Gesu ha percorso a piedi Km 2740, metri
649 e
cm. 58.
Sono i 58 centimetri che mi danno da pensare!
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Da "SEGNO DEL SOPRANNATURALE - Febbraio 1999" -
www.profezieonline.com
L'ultima profezia, la piu' lunga di queste predizioni, eccola: "Sua
Santita', la Santa Vergine mi ha detto che con la fine del XX secolo
arrivera' anche la fine della scienza. Una nuova era di fede avra'
inizio su
tutta la terra. Verra' data la prova che fu Dio a creare l'uomo. Sara'
l'inizio della fine della scienza nella quale gli uomini non crederanno
piu'. Milioni di uomini torneranno di nuovo a Cristo e la potenza della
Chiesa sara' piu' grande che mai. Alla vigilia dell'anno 2000 si
assistera'
ad uno scontro fra gli adepti di Maometto e le nazioni cristiane. Una
terribile battaglia avra' luogo, nella quale 5.650.451 soldati
perderanno la
vita, e una bomba fortemente distruttrice sara' lanciata su di una
citta'
della Persia. Ma alla fine vincera' il segno della Croce e tutti i
mussulmani si convertiranno al cristianesimo. Seguira' un secolo di pace
e
felicita' poiche' tutte le nazioni deporranno le armi. Ne conseguira'
una
grande ricchezza, poiche' il Signore espandera' la sua benedizione sui
credenti. Su tutta la terra nemmeno una famiglia rimarra' nella poverta'
e
nella fame. Dio dara' ad un uomo su dieci il potere di guarire chi ne
avra'
bisogno. Sara' chiamata la "Seconda Era d'Oro dell'Umanita'" -
BERNADETTA
Dato che la Santa Vergine normalmente non beve, deve essere stata la
Bernadetta ad accanirsi violentemente sul fiasco. O no!?
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(http://web.tiscali.it/alahome/catal.html)
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UN MONDO DI MERDA
Le fogne del mondo
di Antonio Tabucchi
1. Finalmente si è arrivati alla svolta. Era a gomito. Si è scoperto
cosa
c'era dietro. C'era merda.
2. Questa è una merda maiuscola, perciò bisogna scriverla con la
maiuscola:
Merda.
3. Il pistolero della Casa Bianca ha detto a Rumsfeld: Donald, hai fatto
una
Merda superba.
4. In Iraq la Merda di distruzione di massa che ha motivato l'invasione
americana non c'era. Ma perché gli americani sono andati a cercarla così
lontano se ne hanno a disposizione tanta a casa loro?
5. Non avendo trovato Merda di distruzione di massa, gli americani hanno
trovato un'altra motivazione, che ora è chiarissima: portare Merda.
6. Per questo Berlusconi è tanto entusiasta di Bush.
7. Un giornalista di destra che per par condicio scrive su un giornale
di
sinistra si è lasciato trascinare dall'entusiasmo e si è messo a
gridare:
"Andiamo tutti in Iraq! Dobbiamo correre tutti in Iraq!". Sciami di
mosche
attirati dalla Merda.
8. Però c'è del sangue in queste feci. È una Merda sanguinolenta.
9. Due scrittori americani hanno chiamato Bush "criminale di guerra". In
Italia non lo può scrivere nessuno. Come si fa in un paese servo di un
criminale di guerra a chiamare criminale di guerra un criminale di
guerra?
Propongo di dire merda alla Merda. Quella Merda è un criminale di
guerra.
10. Mi sentirei molto onorato se una procura della Repubblica mi
incriminasse per offese a un capo di Stato di un paese amico. È un
delitto
previsto dal codice. Anche una di quelle procure dove si trasportavano i
processi per le Merde che esplodevano nelle nostre banche e nelle nostre
piazze.
11. Prego, c'è qualche servizio deviato nella merda che può prendere
questa
iniziativa? C'è qualche tessera della Merda P2 che se ne può occupare? O
siete tutti in campagna elettorale?
12. La ministra delle pari opportunità, Prestigiacomo, ha buttato della
merda in faccia a Tina Anselmi perché aveva presieduto la commissione
parlamentare sulla Loggia P2. Per pari opportunità raccolgo quella merda
e
la respingo in quel libretto di merda che la ministra ha pubblicato a
spese
dei contribuenti. Signora ministra, l'accolga, prego. Ne lasci un
pezzettino
per la giornalista che ha firmato il pezzettino.
13. La soldatina americana che in fotografia indica gioiosamente il
cadavere
dell'iracheno surgelato ha un sorriso smagliante. Perché lei usa il
dentifricio che combatte la carie. Chi ha un sorriso così appartiene a
una
cultura superiore, è indiscutibile. Quel cadavere invece aveva i denti
guasti. Vergogna. Una merda di cadavere.
14. La nostra Merda è trasparente, ha detto trionfale un ministro a
Merda a
Merda, questa è democrazia. L'altra merda invece è opaca. C'è una bella
differenza.
15. Mi piacerebbe sapere dallo statistico che appare sempre a Merda a
Merda
quale quota di merda ci spetta a testa.
16. Fra le migliaia di foto di tortura di massa organizzata dalla Merda
americana, gli opinionisti cercano quella più simbolica, perché i
simboli
sono importanti, dato che fanno opinione. Propongo il prigioniero
iracheno
nudo cosparso di merda e sbeffeggiato dal soldato americano. Però non
vorrei
turbare l'opinione dei veri opinionisti. Non sia mai.
17. Ci sono tre cerchi, ha spiegato dantescamente Berlusconi. Sono i
cerchi
dei merdosi, ovviamente. E sono concentrici. Lui sa.
18. L'onorevole Fini sta aggredendo i magistrati che stanno scoprendo la
Merda che i poliziotti fecero al G8 di Genova. Si capisce perché Fini è
inquieto: tanto va la gatta alla Merda che ci lascia lo zampino.
19. Avete visto quanta Merda è venuta a galla in Italia? Era il
cosiddetto
"sommerso". Buon sangue non mente.
20. Pasolini fu assassinato perché aveva fatto Salò-Sade. In quel film i
repubblichini adorano la merda, mangiano la merda, fanno mangiare la
merda.
21. C'è del Salò al governo, ma non lo dice nessuno. L'opposizione non
se
n'è accorta?
22. Molti sono convinti che prima di ingoiare merda sia legittimo
ricorrere
alla legittima difesa. Peraltro la legittima difesa sta per essere
valorizzata, oggi in Italia.
23. Un politico delle forze di governo è stato sincero. Ha dichiarato
che
lui c'entra. Parole sante. Lei in tutta questa Merda c'entra, onorevole,
che
lo voglia o no.
24. Il Polo delle libertà ha presentato una nuova legge sulla tortura
perché
in Italia manca ancora il libero esercizio della tortura. Dunque
dobbiamo
adeguarci rapidamente alla Merda americana.
25. Il governo, per mettere le cose a posto, dovrebbe fare un lodo sulla
Merda.
26. La Merda vorrebbe farci credere che la merda odora.
27. In un programma televisivo, un ragazzotto coi riccioletti unti si
rallegrava perché c'è tanta Merda anche in Cina. Era l'elogio bipartisan
della Merda.
28. Anche il politologo che sembra un baccalà ha detto la sua sulla
Merda.
Con distanza. Lui la Merda la tratta scientificamente.
29. Tutta questa Merda ha fatto nascere una nuova scienza: la merdologia.
In
questo ramo la televisione è insuperabile.
30. Nel nostro piccolo un bel po' di Merda la conoscevamo anche noi: da
Portella delle Ginestre a Ustica, passando per l'Italicus, Piazza
Fontana,
Piazza della Loggia, la stazione di Bologna. Ma è una Merda che è
rimasta
lì, al suo posto. Non si sa ancora chi la fece.
31. Gli americani questa Merda la stanno facendo da anni. L'hanno fatta
in
Viet-Nam, in Honduras, in Guatemala, in Cile, in Africa, in un sacco di
altri posti. Era una maniera di sottrarre terreno all'avversario. Ma ora
che
l'avversario non c'è più, sono proprio scatenati. Si stanno ubriacando
di
Merda.
32. Noi ce ne fottiamo dell'Onu. Ce ne fottiamo della Convenzione di
Ginevra. Ce ne fottiamo delle fotografie delle torture che facciamo. Ce
ne
fottiamo di bombardare popolazioni inermi. Ce ne fottiamo se un regista
fa
un film anti-Bush. Questa è la dimostrazione che siamo un paese libero.
E se
non vi spiace mangiate la nostra Merda. Questo ragionamento è stato
espresso
con altre parole da un consigliere di Bush, un new-shit (neo-merda).
33. Oggi la Storia sta baciando in fronte la Merda. Sono i corsi e
ricorsi
della Merda, direbbe Giovan Battista Vico.
34. Davvero troppa Merda in giro. Le fogne del mondo si intaseranno. Le
tubature scoppieranno, ci sarà un nuovo diluvio e tutto sarà sommerso di
Merda. Ma prima del diluvio i grandi sacerdoti della Merda debbono
eseguire
la loro danza rituale. La stanno già eseguendo.
35. Balla, ciccione, balla. Balla, delatore, balla. Balla, traditore del
tuo
paese, balla. Facci prima un ballo lissio. Poi strissia nelle stelle a
strissie, rotolati nella merda e balla il sabba, brandisci teste
mozzate,
Salomè obesa, barrisci, uggiola, guaisci, godi godi godi, balla, il
Padrone
del Circo ti fustiga col frustino, godi, balla, fai libagioni alla merda,
in
alto i calici pieni di merda, balla ebbro di merda, più svelto, che il
Padrone si riprende tutte le collane che ti ha regalato, ubbidisci,
leccagli
i tacchi, saltella, fai ballare i tuoi rotoloni, dimenati nell'arena
piena
di sangue e di merda, è il tuo spettacolo, diverti il tuo pubblico,
hanno
portato gli ombrelli per ripararsi per quando scoppierai. Balla, Sussi,
amico di Biribissi!
(questo testo è tratto, per gentile concessione, da "La Primavera di
MicroMega" in edicola dal 29 maggio 2004)
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(WWW.INMOVIMENTO.IT,
8-6-2004)
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QUELLA FERRAGLIA DI FERRARA
"Che il liberal capitalismo ha il fiato corto
non lo dicono solo i numeri
economici con la fatica nel tagliare le tasse ai ricchi e ricchissimi,
con l
'impossibilità , nella civiltà della grande globalizzazione, di
allargare il
suffragio universale, con l'estrema fatica ad omologare aree del pianeta
al
ricettacolo del marketing sociale (ed allora avanti a spianare montagne
ed a
crivellare pianure con "MOAB" e proiettili all'uranio impoverito). La
fatica
del liberal capitalismo sta nella sua corsa al grimaldello ideologico
spirituale che gli faccia da supporto. Così ecco la via all'evangelismo,
alle radici giudaico cristiane del "mondo occidentale", con il chiaro
intento di saccheggiare voti là dove il cripto materialismo neo
conservatore
non sembra dare la così detta paradisiaca porta del consumismo, eterno e
sfrenato, aperta a tutti. Si affannano tutti i grandi strateghi nelle
stanze
dei poteri, sempre più espressione di cerchie ristrettissime. Di fronte
all'
americanizzazione del voto - con la crescita delle schiere dei non
votanti -
e di fronte alla svendita ideologica decennale attuata da quello che
dovrebbe essere la sinistra contro sistema -, i super manager
pubblicitari
stanno orchestrando un nuovo corso spiritualistico come calmiere
anestetico
verso la realtà cancerogena che non lascia scampo. Fino a quando non si
subisce un taglio a quarant'anni d'età, nella ben presente
consapevolezza di
avere poche possibilità di assorbimento all'interno di una economia -
occidentale - fondata sulle piattaforme intercambiabili dei server
internet,
del merchant, del benchmark (tutti neologismi indicanti un flusso di
danaro
che partente dall'alto lì si ferma perché intercorre un bel fallimento
dalle
proporzioni colossali.vedere Parmalat, Enron, Cirio, Cecchi Gori,
Società
Elettrica Californiana e chissà cos'altro) -, si è sinceramente convinti
dello stile USA (e getta) infallibile. Ed è proprio questa convinzione
ad
ingrassare la corpulenza di parecchi giornalisti che decidono - bontà
loro -
di tramutarsi in capi uffici stampa non governativi associandosi a
vetero
commissari continentali nell'intento di rilanciare l'idea del valore
spirituale all'interno del mondo neo cons. La scommessa di un
movimentismo
alla texana parte così dalle hall dei mega alberghi milanesi: uno
straordinario specchio per le allodole teso ad ammorbare ancora di più
popolazioni stordite già di per sé. In mezzo alla tecno dance ed al
fondamentalismo cattolicheggiante si sbandiera l'attacco di un nuovo
nemico
culturale: l'islam subdolo delle bombe umane, incapace di rendersi
democraticamente pronto a farsi dispensatore delle sperequazioni
scomposte
neo cons. Proprio dall'Università di Milano un professore - Sapelli -
parla
con forza di come la spinta unificante del capitalismo sia stata foriera
di
un allargamento del benessere e che questa spinta a suo avviso dovrebbe
essere sufficiente. Non solo: all'interno delle trasmissioni contenitore
delle televisioni di regime, altri studiosi insistono nell'affermare che
è
necessario far lavorare il mercato. La legge di tutela si risolve in un
ostacolo e questo è stato espunto con forza ed unilateralmente sempre da
queste tempestive trasmissioni di soccorso e supporto. A quanto pare per
questi referenti istituzionali non basta. C'è bisogno di un qualche cosa
di
più sottile, di più intimista, che corrompa l'anima delle persone con un
bel
credo direttamente diramato da 2000 anni di storia ma incorniciato nel
quadro neo cons alla americana, posto sotto assedio da una specie di
stato
itinerante orchestrato da una specie di sultano medioevale che ogni
tanto
sfrutta i canali mediatici occidentali attraverso il detto cinese " JANG
WEJ
JONG JO". Improvvisamente siamo diventati importanti se non nel fisico
nello
spirito: sdentati e spappolati, condannati a fare da carne da macello
per
gli sperimentismi tecno fiscali, governati da una gerontocrazia di
zarista
memoria, abbiamo ricevuto, a 16 anni dalla caduta di Berlino (la seconda
dopo quella del 2 maggio 1945) che già allora ci doveva liberare tutti
(da
cosa?? Mio padre operaio con licenza elementare, si è comperato una
casa,
cresciuto due figli mandandoli a studiare ed è arrivato ad una pensione;
il
sottoscritto, liberato ed iperlaureato, non è in grado né di acquistare
una
casa, né di mettere su famiglia...), il placet per una nuova
possibilità:
quella di un voto spirituale, una specie di indulgenza aggiornata in
ambiente neo cons. Ci dobbiamo attendere l'irruzione di un nuovo Martin
Lutero ???
(*) MOAB - tecnicamente una mini bomba atomica
(**) JANG WEJ JONG JO - frase di Mao che dice :"sfruttate l'occidente
per la
causa cinese". "
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COSA STA SUCCEDENDO IN IRAQ ?
DI JOE VIALLS
Mentre gli strateghi della Guardia Repubblicana risucchiano le
truppe
combattenti USA sempre più a nord, in aree urbane indesiderate [dal
nemico]
come Fallujah, Samarra, Kirkuk e Mosul, per l'America le linee di
rifornimento dal Kuwait, nell'estremo sud, diventano sempre più lunghe
ed
esili. Alla fine quelle linee saranno attaccate e tagliate completamente
dall'Armata shi'ita del Mehdi, affamando cos? le truppe USA e
costringendole
alla resa. Per comprendere come e quando ci? avverrà, abbiamo bisogno di
tornare indietro nel tempo fino al Marzo 1954. Sebbene sia considerato
un
eroe di guerra in tutta l'Asia, il Generale Capo Vo Nguyen Giap è quasi
sconosciuto in Occidente, nonostante fosse il Comandante in Capo che
sconfisse i Francesi cacciandoli dal Vietnam, e in seguito concesse un
quasi
impossibile bis facendo esattamente la stessa cosa agli Americani, venti
anni più tardi. A rigor di logica, Giap dovrebbe essere il più famoso
generale del mondo, giacché tradizionalmente sono i vincitori a scrivere
la
storia.
Sfortunatamente ci? fu impossibile per il Vietnam, che non aveva
alcun
controllo su istituzioni accademiche e mezzi d'informazione occidentali.
Nel
corso degli anni che seguirono, gli studiosi e gli inviati occidentali
cercarono costantemente di sminuire la statura del Generale Capo Giap,
forse
nella futile speranza che questo avrebbe cancellato i suoi straordinari
successi, e dunque smesso di perseguitarli con ricorrenti incubi di
continue
ed aspre sconfitte. Ancora di recente, nel 1996, un autorevole inviato
di
New York scriveva sfacciatamente: "La giuria non è ancora rientrata a
dire
se Vo Giap fosse veramente o no un buon generale". Solo che cosa Giap
dovesse fare alfine per conquistare l'approvazione d'un gruppo di ottusi
e
sovrappeso inviati sionisti, rimane non chiarito, benché avrebbe avuto
maggiori possibilità se avesse battuto anche gli Inglesi, i Tedeschi e i
Russi. Forse questo l'avrebbe elevato all'irraggiungibile status di
"buon
generale" sebbene appaia improbabile, perché a New York c'è un pesante
razzismo misto ad amarezza, che si estende alle altre istituzioni,
inclusi
il Dipartimento di Stato USA e l'Accademia Militare di West Point. Il
nocciolo della questione è che i banchieri di Wall Street, i quali cos?
disperatamente anelano il controllo del mondo, non hanno mai creduto
veramente che "Gooks" e "Chinks" e "Ayrabs" sappiano come combattere e
vincere, il che significa che per il presente almeno, il Generale Capo
Vo
Giap dovrà rimanere una figura di secondo piano, che ebbe solo
"abbastanza
fortuna" per sconfiggere due dei più potenti eserciti del mondo. E'
questa
grande arroganza e pretesa di superiorità che alla fine distruggerà il
giovane Nuovo Ordine Mondiale dall'interno. Se gli "strateghi" sionisti
di
spicco come Perle e Wolfowitz avessero prestato attenzione alla storia
reale, piuttosto che alle loro insane ideologie, sia la "Operazione
Shekhinah" sia la "Operazione Iraqi Freedom" non avrebbero mai visto la
luce; migliaia di famiglie americane non piangerebbero un caro perduto
in
Iraq, e la benzina per le automobili sarebbe negli USA ancora un bene
relativamente economico.
A metà del 1953, le forze d'occupazione francesi in Vietnam
decisero
improvvisamente che fosse una buona idea quella di rinforzare il
capoluogo
settentrionale di Diên Biên Phu, al confine col Laos, e utilizzarlo come
"esca" per indurre gli oltraggiati Vietnamiti ad attacchi suicidi contro
il
potente perimetro difensivo. Nel corso degli anni, a dire il vero, è
stato
affermato che gl'infiltrati vietnamiti avessero "inculcato" ai Francesi
quest'idea, e osservando la situazione logicamente, è un'affermazione
perfettamente ragionevole. In linea d'aria, Diên Biên Phu si trova circa
600
miglia a nord di Saigon, ch'era al tempo l'unica base per rifornirsi di
acqua, cibo, carburante e munizioni. Oltretutto, ogni metro della strada
da
Saigon a Diên Biên Phu costituiva un'insidia, con il continuo rischio
d'imboscate e distruzione. I Francesi non si preoccupavano di questo
perché
essi avevano la "superiorità aerea" (un termine che ritroveremo in
Iraq), e
credevano di poter vettovagliare i loro reggimenti settentrionali con
gli
aerei da trasporto, e se assolutamente necessario con lanci di
paracadute.
Egualmente importante era l'apparentemente erronea credenza francese che
le
forze vietnamite considerassero Diên Biên Phu abbastanza importante da
tentare la riconquista.
Per più di 3000 anni, le guerre sono infuriate attraverso l'Europa
orientale e l'Asia, con tutti i comandanti militari acutamente
consapevoli
di come città piene di civili largamente improduttivi costituiscano dei
grossi pesi passivi, richiedendo massicce risorse per il mantenimento,
dando
in cambio un ritorno militare molto piccolo. Osservando crudamente,
l'Inghilterra avrebbe probabilmente vinto la Seconda Guerra Mondiale con
almeno due anni d'anticipo, se non avesse dovuto traghettare vaste
quantità
di cibo e carburante dall'America attraverso l'Atlantico, per sostenere
le
popolazioni di Londra, Birmingham, Manchester e una moltitudine d'altre
grandi città. Dunque, il Generale Capo Vo Giap fu ben contento di
lasciare
assumere ai Francesi l'onere d'alimentare gli affamati abitanti di Diên
Biên
Phu, tanto a lungo quanto avessero voluto, sebbene, ovviamente, egli
nutrisse un interesse personale nella distruzione dell'armata
d'occupazione
francese. E' significativo comunque che Giap si mise a distruggere
l'esercito d'occupazione francese seguendo i propri programmi e il
proprio
metodo ingegnoso, e ch'ebbe successo contro tutte le previsioni. E'
quanto
accaduto in seguito, al principio del 1954, a provare come i Francesi
fossero disposti per essere massacrati, proprio come gli Americani oggi
in
Iraq sono stati sistemati per essere massacrati, quasi cinquant'anni
esatti
dopo. Diên Biên Phu sorge in una grande valle a forma di coppa, con un
fondo
pianeggiante, sul quale i Francesi costruirono due importanti basi
aeree, ed
è circondata da colline facilmente difendibili. Il ragionamento francese
era
che prendendo le colline, la valle sarebbe stata al sicuro, ed
utilizzabile
come una via di rifornimento aereo di primo piano. Questa dipendenza
dalla
superiorità e dal trasporto aereo fu un fatale errore di valutazione,
proprio come lo è oggi in Iraq. Ai fini dell'orientamento, è tempo di
fare
un veloce confronto tra il Vietnam del 1954 e l'Iraq del 2004. Nella
prima
fase della campagna vietnamita, i Francesi furono indotti a muovere un
gran
numero di truppe combattenti al fronte, nella città in gran parte
deserta di
Diên Biên Phu, che non aveva valore militare, e, fattore cruciale, era
situata 600 miglia a nord dei depositi di rifornimenti, a Saigon.
Nella prima fase della campagna irachena, gli Americani sono stati
indotti a muovere un gran numero di truppe combattenti al fronte, nella
città in gran parte deserta di Fallujah, che non ha valore militare, e,
fattore egualmente cruciale, è situata 450 miglia a nord dei depositi di
rifornimento, a Kuwait City. In entrambi i casi, ogni singolo miglio tra
la
Città Bersaglio e i magazzini dei rifornimenti è terra di nessuno, coi
convogli di terra esposti al rischio estremo d'imboscata e distruzione.
Se
il piano della Guardia Repubblicana e dell'Esercito del Mehdi, alleati,
avrà
successo, il terreno del massacro/cattura finale per gli Americani in
Iraq
sarà più a nord, verso il vertice del "Triangolo Sunnita" che allunga le
distanze dai depositi di rifornimento a Kuwait City fino a circa 600
miglia.
Come vedremo brevemente, le forze USA sono già attirate verso
settentrione,
incoraggiate dall'inganno d'essere riuscite a "conquistare" Fallujah. A
tutti i fini pratici quindi, il "Triangolo Sunnita" in Iraq è il diretto
equivalente di Diên Biên Phu. Sebbene il Triangolo Sunnita misuri oltre
tre
volte le dimensioni di Diên Biên Phu, esso serve al medesimo scopo, e il
risultato finale sarà lo stesso, a meno che l'America non trovi
improvvisamente, entro le prossime due settimane, un generale dotato
d'un
po' di cervello. Il Generale Capo Vo Giap non interfer? con le
operazioni
francesi durante il rafforzamento della posizione di Diên Biên Phu,
nonostante disponesse di truppe più che sufficienti. Se la trappola era
destinata a scattare correttamente, voleva prendere nella rete il
maggior
numero possibile d'invasori francesi. Cos? dagli ultimi di Novembre del
1953
ai primi di Marzo del 1954, gli osservatori di Giap rimasero sotto
copertura, prendendo numerose annotazioni su ogni sviluppo francese, e
registrando l'arrivo di tutti i soldati francesi. Per gli ultimi di
Febbraio
del 1954 le operazioni francesi erano completate, e gli osservatori del
Generale Giap furono in grado di comunicare che le due gigantesche piste
d'atterraggio erano state completate, tutti gli altri lavori in corso
erano
essenzialmente terminati, ed allora vi erano un totale di 13000 francesi
combattenti a Diên Biên Phu. E' naturalmente una pura coincidenza il
fatto
che gli Americani, recentemente, abbiano inviato proprio 13000 truppe
combattenti a Fallujah.
Ai primi di Marzo il Generale Giap concesse ai Francesi
d'eccitarsi,
permettendo ad alcuni suoi uomini di correre attraverso le colline,
benché
fugacemente, provocando messaggi-lampo per Parigi riferenti come i
Vietnamiti "avessero abboccato all'esca" e si stessero "preparando ad
attaccare le linee francesi". Chiaramente i comandanti francesi si
aspettavano un ammasso di contadini ignoranti che si precipitassero
all'assalto del perimetro di filo spinato agitando mazze e forconi.
Allora i
Vietnamiti scomparirono e tutto torn? nuovamente calmo, e tale rimase
fino
alla tarda serata del 13 Marzo 1954. Al crepuscolo, tiri d'artiglieria
di
grande calibro cominciarono a piovere sulle posizioni francesi a Diên
Biên
Phu, come se provenissero dal nulla, portando al suicidio del comandante
dell'artiglieria francese. Umiliato dalla sua incapacità di portare un
contrattacco contro i ben celati cannoni vietnamiti, l'ufficiale
francese
cammin? fino alla sua piroga, e quindi si spar? un colpo in testa. Be',
almeno questo gli riusc? correttamente... In una copertura degna degli
attuali reportage della CNN sugli eventi in Iraq, l'ufficiale fu
immediatamente celato nella piroga in completa segretezza, per paura che
la
sua mancanza di fibra morale potesse contaminare gli uomini. Di fatto i
suoi
uomini avevano cose ben più serie di cui preoccuparsi, poiché durante la
sola notte tra il 13 e il 14 Marzo, più di 9000 colpi d'artiglieria
pesante
piovvero sui Francesi, che non poterono rispondere con neppure un
singolo
proiettile di fucile. Con una mossa sbalorditiva, il Generale Capo Vo
Giap
aveva convinto i suoi uomini a portare a mano più di 100 pezzi
d'artiglieria
pesante su per i ripidi e boscosi pendii delle colline, che i Francesi
avevano precedentemente descritto come invalicabili, provando cos? che
quanto appare impossibile a un invasore scoraggiato, è invece possibile
a
uomini motivati e determinati a proteggere le loro mogli, i loro figli,
e il
loro paese.
Ora pensate a questa gente con molta attenzione, pensate a loro.
Vo
Giap disponeva di circa 150 pezzi d'artiglieria all'inizio dell'assedio,
ma
gli Iracheni ne hanno più di 10000 nel solo nord del paese. Oltre la
metà
delle armi irachene hanno un calibro più pesante di quelle vietnamite, e
tutte hanno una gittata tre volte superiore. Quando la Guardia
Repubblicana
in particolare, alfine deciderà d'aprire il fuoco, il cielo sarà
oscurato
dalla cascata di proiettili di mortaio pesante. Mentre gli shrapnel
continuavano a strepitare da una capo all'altro di Diên Biên Phu, i
sempre
più disperati Francesi spedirono i bombardieri da Saigon ad attaccare i
mortai vietnamiti. Questa doveva essere la dimostrazione della tanto
vantata
superiorità aerea francese. Purtroppo per i piloti, il Generale Capo Vo
Giap
aveva camuffato ogni pezzo cos? accuratamente, che neppure uno fu
colpito o
danneggiato. In molti casi i piloti non poterono neppure trovare un
obiettivo, cos? sganciarono i loro missili alla cieca in mezzo alla
foresta,
oppure li riportarono indietro 600 miglia a Saigon. Posso quasi sentire
i
miei critici da poltrona iniziare a obiettare: "S?, ma non c'è alcun
albero
dietro cui nascondersi in Iraq!". Ci? è esatto, ma è anche vero che
molti
mesi prima che l'America invadesse illegalmente l'Iraq nel 2003,
l'Esercito
Iracheno ingrass? e avvolse nella plastica ogni pezzo d'artiglieria con
100-200 cariche di munizioni, e quindi seppell? le armi in buche
individuali
lontane tra loro e ben distribuite all'interno del paese. Tutto ci? che
gli
Iracheni motivati debbono fare (ricordate le loro mogli, i loro figli, e
il
loro paese?), è disseppellire e scartare i pezzi d'artiglieria con le
munizioni, e aprire il fuoco. Una volta che l'arma ha sparato, riportare
la
canna al di sotto del margine superiore della buca, e gettarvi sopra un
telo
mimetico. Tutto quello che gli F-15 Eagles dei razziatori americani
vedranno
è piatto deserto, e ad ogni modo non potranno avvicinarsi molto per
osservare.
Durante gli ultimi mesi gli attacchi da parte degli Iracheni con
lanciamissili da spalla a ultravioletti e termo-guidati, sono aumentati
in
modo allarmante, rendendo i piloti americani estremamente nervosi. Al
montare delle perdite a Diên Biên Phu, i Francesi risposero
paracadutandovi
rinforzi, ma scoprendo con orrore ch'erano presi di mira dal fuoco di
cannoni anti-aerei nascosti nella giungla. Atterrare sulle due enormi
piste
era ovviamente fuori discussione, poiché i Vietnamiti avevano
concentrato i
tiri d'artiglieria sui campi d'aviazione per impedire una simile
eventualità. Pochi idioti suicidi tentarono un atterraggio, ma la
maggior
parte furono uccisi toccando terra, o distrutti sulle piste. L'ultimo
tentativo d'atterraggio s'ebbe il 28 Marzo, il che significa che Vo Giap
era
riuscito a distruggere due grossi campi d'aviazione in 14 giorni, usando
solo l'artiglieria. Ricordate che proprio come oggi gli Iracheni, egli
non
aveva un solo aviomezzo a sua disposizione. Entro il 31 Marzo tutti i
convogli di terra provenienti dal sud furono distrutti o bloccati, con
l'implicazione che i rifornimenti erano allora interamente da
paracadutare
in un area irta di cannoni anti-aerei, e il flusso di provviste cominci?
a
scemare rapidamente. Una buona porzione dei rifornimenti atterr? nelle
aree
controllate dai Vietnamiti, fornendo loro più materiale necessario. In
pratica il Generale Capo Vo Giap aveva già vinto, riferendosi al resto
della
battaglia come al "lento dissanguarsi del pachiderma morente". La fine
giunse quando i Vietnamiti occuparono una Diên Biên Phu ridotta allo
stremo,
il 7 Maggio 1954. E cos? erano riusciti, quei "contadini ignoranti" o
"gooks", a sconfiggere l'alta tecnologia dei Francesi.
In tutto, 7860 soldati francesi morirono a Diên Biên Phu tra il 13
Marzo e il 7 Maggio. In altri termini, il loro tasso di logoramento dal
solo
fuoco d'artiglieria e fucili fu di 143 soldati uccisi al giorno, per
ogni
giorno dell'assedio, senza contare le migliaia di feriti. Allora era
giunto
il momento di prendere i prigionieri. I Vietnamiti fornirono assistenza
di
base ai 4436 soldati francesi feriti, mentre quelli sani furono condotti
nei
campi d'internamento. Infine, dopo lunghe contrattazioni e un acuto
imbarazzo per il Governo francese, gli ultimi 3300 francesi prigionieri
furono rilasciati quattro anni più tardi, nel 1958. Ora provate a
illudervi
che ci? non possa assolutamente accadere nel 2004 ai soldati americani
in
Iraq. Laddove i Vietnamiti erano essenzialmente combattenti formatisi
come
tali nella giungla e con armamento minimo, la Guardia Repubblicana è una
forza speciale addestrata dalla Russia, ed equipaggiata con tutte le
armi
presenti nell'arsenale russo, a parte l'aviazione. I suoi componenti
sono
altamente motivati, altamente addestrati, e stanno al momento attirando
tuo
padre o tuo fratello o tuo figlio (I) verso nord, in una trappola
mortale
che i miopi ed ipernutriti generali del Pentagono non possono o non
vogliono
vedere, e Wolfowitz è incapace di comprendere, neppure se gliela
illustraste
con immagini colorate a pastelli. Sarebbe bello pensare che ci sia un
generale assennato da qualche parte del Pentagono, ma alla prova dei
fatti
non sembra essere cos?.
La Guardia Repubblicana ha provocatoriamente appeso una coppia di
mercenari americani ad un ponte di Fallujah, e poi sogghignato: "Come
reagirete di fronte a ci??". Essi già conoscevano l'ovvia risposta, e
qualche mascella fiacca del Pentagono ordinava a 13000 delle 30000
truppe
americane combattenti al fronte di recarsi e farsi vincolare a Fallujah,
mentre l'idiota Wolfowitz timbrava gli ordini. Ora, quanto è stato
semplice?
Ottimo, i Marines USA si precipitano nella quasi deserta città di
Fallujah,
per divertimento sparano a qualche civile disarmato nella chiesa, mentre
consumano ingenti quantità di acqua, cibo, carburante e munizioni
incredibilmente preziose. Mentre essi sono cos? impegnati, la Guardia
Repubblicana fa fuori qualche convoglio americano in più, facendo s? che
i
Marines abbiano anche meno acqua, cibo, carburante e munizioni. In
seguito
la Guardia Repubblicana uccide qualche americano in più nella
ulteriormente
settentrionale Samarra, e come prevedibile deride: "Come reagirete a
questo?". La stessa mascella fiacca del Pentagono ordina immediatamente
ad
altre 5000 truppe combattenti di linea d'andare a nord, a Samarra,
mentre
Wolfowitz pone prontamente il suo timbro. Neppure uno che sappia leggere
una
mappa, per la miseria! Poi, come se per magia, la Guardia Repubblicana
provoca la rovina a Mosul, sparando a qualche dozzina di collaboratori (II)
e a qualche inutile edificio vuoto. Nessun bisogno di derisioni questa
volta, perché la mascella fiacca al Pentagono è già comportamentalmente
condizionata. Rapida come un fulmine assegna altre 4000 truppe
combattenti
di linea a Mosul, sebbene non abbia idea di dove essa sia. Be', è un bel
pezzo a nord, ed anche di più a tornare indietro, se la Guardia
Repubblicana
non vuole permettertelo. Potete dedurre da voi il prossimo episodio,
benché
non appaia promettente...
Joe Vialls
Fonte:http://www.joevialls.co.uk/
5.12.04
Note del traduttore
I) L'Autore si sta naturalmente rivolgendo ai suoi compatrioti
statunitensi.
II) Sottinteso "degli Statunitensi".
Traduzione italiana di Daniele Scalea
www.libreriaislamica.it
un nuovo servizio per la conoscenza dell'islam e dei musulmani
----------
([Al-Awda-Italia] Digest Number 1318)
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L¹USO DI ARMI AD URANIO DEPLETO
(IMPOVERITO)
www.albasrah.net
Traduzione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova
1. La verità sull¹uso di armi all¹Uranio Depleto (DU) da parte delle
truppe
Statunitensi e Britanniche.
Le truppe Statunitensi e Britanniche, negli attacchi contro l¹Iraq che
sono
iniziati il 21 marzo 2003, hanno usato armi al DU durante le battaglie
avvenute nelle varie regioni dell¹Iraq. La verità sull¹uso di armi a DU
da
parte delle truppe USA è stato comprovata e ammessa dal generale di
Brigata
Brooks in una conferenza stampa del 26 marzo dello stesso anno, quando
dichiarava: ³sono state usate bombe a DU².
Michael Kilpatrick, Direttore Aggiunto del Dipartimento per l¹Assistenza
Sanitaria dell¹Ufficio del vice Ministro per la Difesa della Salute, il
6
marzo 2004, ad un forum presso il MIT (Istituto Tenologico del
Massachussets) ha dichiarato: ³L¹Esercito ha sparato e usato nei carri
armati e nei veicoli corazzati almeno 240 tonnellate di proiettili al DU,
e
l¹Aviazione Militare ha sganciato almeno 100 tonnellate di bombe dagli
aerei
A-10. Queste, associate, dovrebbero corrispondere ad un equivalente di
115
tonnellate di metallo puro di Uranio.²
Le truppe USA non hanno fatto ulteriori dichiarazioni pubbliche
specifiche
sull¹uso di armi al DU, sulle località dove le bombe sono state
sganciate, e
sulla quantità usata di armi al DU, ma questi argomenti sono stati ben
chiariti uno per uno dalla dimostrazione del numero enorme di armi a DU
usate in questa guerra, sulla base delle indagini, degli sforzi e dei
buoni
intendimenti di giornalisti e scienziati noti in tutto il mondo, che
hanno
condotto inchieste sul DU in Iraq.
(1) Il Professore Associato Hiroyuki Fujita dell¹Università di Keio ha
condotto ricerche in varie località dell¹Iraq, scoprendo tantissime
bombe a
DU nel distretto municipale di Baghdad. Inoltre, dagli squarci nella
corazza
di tanks distrutti ha rilevato radiazioni e confermato la presenza di
particelle micronizzate di ossido di DU raccolte da una vasca di
raccolta
acque di una fabbrica del ghiaccio.
(2) Un Ufficiale incaricato delle Forze Armate USA, in un giornale
Statunitense, ha testimoniato che ³ sono state usate 500 tonnellate di
bombe
a DU² e che ³Bunker-Buster (l¹Acchiappa Bunker) GBU- 28 è dotato di DU.²
(3) Ed Pennel, un soldato USA, scriveva ai suoi, via e-mail, che ³il 29
marzo sono state impiegate bombe a DU.²
(4) Scott Peterson ha trovato bombe a DU nelle vicinanze del Palazzo del
Ministero della Pianificazione e polvere fine di particelle di ossido di
DU
vicino a un carro armato iracheno distrutto, a Baghdad.
(5) Il Ministro della Difesa Olandese ha confermato che bombe a DU sono
state usate a Samawa.
Inoltre, prima dello scoppio della guerra, il 15 marzo 2003, in un
rapporto
con la stampa al Dipartimento della Difesa, il Colonnello Naughton
rendeva
noto che ³i carri armati Abrams sono stati dotati di ordigni a DU, così
come
gli aerei A-10², in quanto ³non esistevano alternative.²
Testimoni hanno visto ripetutamente strutture civili prese come bersagli
da
aerei A-10, tanto per incominciare il Ministero della Pianificazione
dell¹Iraq, durante i bombardamenti aerei su Baghdad.
La relazione con le ricerche condotte da Scott Peterson in realtà ha
confermato la dichiarazione fornita dal Colonnello Naughton nella
conferenza
stampa prima citata. I carri armati Abrams sono stati i principali carri
da
battaglia usati negli assalti terrestri in Iraq.
Quindi, è altamente probabile che, a prescindere dai fatti sicuramente
verificati, le Forze Armate USA abbiano usato in larga quantità armi a
DU,
anche superiore al volume dichiarato, in tutta l¹area dell¹offensiva
contro
l¹Iraq, per di più in zone ad alta densità di popolazione,
particolarmente a
Baghdad, Bassora, etc.
Anche il Ministero della Difesa Britannico ha ammesso l¹uso di parecchie
tonnellate di proiettili a DU. Le località non sono state rese di
pubblico
dominio, ma, come esempio apparso in un giornale Britannico, il 25 marzo
2003, vi erano state indicazioni della probabilità che bombe a DU
fossero
state usate sulla parte occidentale della Città di Bassora durante un
accidentale cannoneggiamento da parte di un carro armato Challenger
dell¹esercito Britannico contro un altro Challenger inglese.
2. Particolari caratteristiche dell¹Uranio Depleto (Impoverito) DU
L¹Uranio si trova diffusamente in natura come una miscela di tre
isotopi.
L¹Uranio naturale è solamente costituito per lo 0.72% da Uranio 235, che
produce la fissione nucleare, ma soprattutto per il 99.2746% da Uranio
238,
che non produce fissione nucleare, e il restante 0 .0054%, è Uranio 234
.
Per questa ragione, in modo da poterlo usare efficacemente negli
impianti
per energia nucleare, o per la costruzione di bombe atomiche, è
necessario
operare il processo detto di ³concentrazione², di arricchimento della
percentuale di Uranio 235, che permette la fissione nucleare. In larga
quantità, il sottoprodotto di tale processo è l¹Uranio Depleto
(impoverito!), che effettivamente costituisce scorie radioattive. Il
termine
³depleto² dà l¹impressione che questo Uranio abbia effetti radioattivi
veramente di bassa intensità, ma la sua percentuale di radioattività
equivale al 60% di quella dell¹Uranio naturale ed emette radiazioni
alfa. I
raggi alfa, [N.d.tr.: I raggi alfa sono costituiti da nuclei di elio-4,
cioè
da due neutroni e due protoni dotati di grande energia di legame, che
per
questo vengono emessi come unica particella], hanno debole forza di
penetrazione, possono propagarsi nell¹aria solo per qualche centimetro,
e
possono essere assorbiti e bloccati anche da un foglio di carta. Di
conseguenza, non hanno effetti sul corpo umano, se non hanno un contatto
diretto con esso, ma se una pur piccola particella di Uranio Depleto
entra
nel corpo può causare una esposizione radioattiva all¹interno
estremamente
pericolosa. Quindi, questo è un materiale estremamente pericoloso, che
possiede combinate le caratteristiche non solo di tossicità da
radioattività, ma anche di tossicità tipica dei metalli pesanti. E il
suo
tempo di dimezzamento è di 4.5 miliardi di anni, e questo significa che
in
pratica continua ad emettere radiazioni in perpetuo.
3. Caratteristiche Speciali delle Armi a Uranio Depleto (DU)
Stoccare Uranio Depleto è enormemente dispendioso, ma trovargli un
utilizzo,
in qualsiasi modo, è quello che il Dipartimento USA per l¹Energia ha
cercato
di fare. È nelle munizioni per l¹Esercito che l¹Uranio Depleto viene
usato
in larga scala; soprattutto come sostanza penetrante che viene inserita
nelle ogive delle bombe con l¹intento di aumentarne il potere di
penetrazione, e anche nelle corazze dei carri armati in modo da
aumentarne
la capacità difensiva. Soprattutto, le armi ad Uranio presentano i
seguenti
vantaggi:
* L¹Uranio Depleto, data la sua densità veramente alta (1.7 volte quella
del
piombo, 2.5 volte quella del ferro) e la sua durezza, quando viene usato
nella punta dei proiettili, accresce il potere di penetrazione di questi
e
dispiega la sua tremenda capacità di aprire varchi in spesse lastre di
ferro
e nel calcestruzzo.
* Anche se non vi sono esplosivi all¹interno dell¹ogiva, esplode
all¹impatto, ed è alta la capacità di uccidere e ferire il nemico, data
l¹alta temperatura che si produce quando brucia.
* È veramente poco costoso, visto che la materia prima è costituita da
scorie radioattive, scaricate in modo massiccio e stivate in contenitori
speciali.
Inoltre, quando il DU esplode all¹impatto, e brucia con sviluppo di alte
temperature, produce micro-particelle di ossido di uranio (aerosol di
particelle del diametro di micron, e un micron corrisponde ad un
millesimo
di millimetro). Allora, le particelle diffuse nell¹atmosfera e
trasportate
nell¹aria, inquinano vaste zone dell¹atmosfera, e in seguito le
particelle
che ricadono al suolo inquinano l¹ambiente, il terreno e l¹acqua, ecc.
4. Terribili effetti negativi delle armi a DU sul corpo umano
Quando le particelle di Uranio vengono inalate dal corpo, le particelle
aggrediscono dapprima la trachea e il sistema respiratorio. Visto che le
particelle sono praticamente insolubili, hanno difficoltà a dissolversi
nel
sangue, e quindi restano depositate per un lungo periodo di tempo. Alla
fine, queste particelle che hanno aderito in modo stretto, continuano ad
esporre alle radiazioni gli organi vicini. Perciò, inducono nelle
cellule e
nei geni alcune trasformazioni, e causano tumori, leucemie, linfomi,
malattie e anomalie congenite.
Poi, gradualmente, vengono assorbite nel sangue e nel sistema linfatico,
e
producono malattie e danni in tutto il corpo.
Inoltre, a prescindere dall¹inalazione, possono essere introdotte nel
corpo
ed entrare nel flusso sanguigno per ingestione orale e attraverso piaghe
e
ferite.
Questo tipo di armi veramente pericolose sono state disseminate in
grande
quantità su tutto l¹Iraq dalle truppe USA e Britanniche. Non solo
durante la
guerra, ma anche dopo la guerra, per una durata inimmaginabile di tempo,
pari a 4.5 miliardi di anni da adesso in avanti, il popolo dell¹Iraq
dovrà
sostenere il peso di vivere in una terra intensamente inquinata e dovrà
arrangiarsi a sopravvivere con questa difficile realtà.
Le truppe Britanniche e Statunitensi, alla richiesta di rinunciare a
questo
tipo di armi al DU, rispondono portando via solo vite preziose, e
producendo
agli Iracheni ancora ulteriori sofferenze, e in eterno.
I. Lesioni materiali in Iraq, dopo la Guerra del Golfo.
Durante la Guerra del Golfo nel gennaio del 1991, le Forze Armate USA
hanno
sganciato 320 tonnellate di proiettili a DU sull¹Iraq. Subito dopo la
guerra, si è verificata un¹alta incidenza di fenomeni strani, mai visti
prima della guerra. Sono avvenuti diversi casi di questo tipo: molti
membri
della stessa famiglia hanno sviluppato forme tumorali, o un unico
paziente
ha presentato forme di tumori diversi, ecc.; il cancro che si diffonde
rapidamente, lo scoppio di malattie infettive dovuto al veloce
estendersi
del cancro, leucemia, anemia aplastica, tumori maligni e
immunodeficienza,
herpes e sofferenze legate all¹herpes zoster, sintomatologie che
richiamano
quelle dell¹AIDS, sindromi collegate a disfunzioni del fegato e renali,
disfasia ereditaria e malattie congenite dovute a danni genetici.
Bambini,
specialmente in tenera età, che non hanno possibilità di reagire e sono
senza colpa, sono diventati le vittime principali di questa guerra. La
parte
meridionale della Città di Bassora, che è vicina al campo di battaglia
della
Guerra del Golfo, è stata danneggiata in modo preoccupante, e secondo un
medico della Clinica Universitaria di Bassora, il numero di casi che
sono
stati colpiti dal cancro è aumentato dai 34 del 1988, prima della Guerra
del
Golfo, alla sbalorditiva cifra di 603 del 2001, 17 volte più elevata.
(1) Maternità di Bassora ed Ospedale Pediatrico.
A Mohammed Hoji veniva diagnosticata una leucemia, proprio un anno dopo
la
sua mamma, che era stata ugualmente ricoverata nello stesso ospedale,
morta
di leucemia. Il medico incaricato di questo caso, il Dr. Surin Shirub,
relazionava: ³Quello che risulta straordinario in questo caso è che
l¹intera
famiglia e i fratelli, uno per uno, avevano subito il cancro e la
leucemia.
Questo tipo di casistica non si era mai presentato prima della Guerra
del
Golfo.²
La zia Abed, che si era presa cura del bambino, si doleva: ³Perché
dobbiamo
patire tutto questo, anche quando la guerra è passata?².
(2) Zein, che era stato ricoverato 5 mesi prima all¹Ospedale Pediatrico
e
Maternità di Bassora all¹improvviso sviluppava un rigonfiamento
addominale e
gli veniva diagnosticata una leucemia. Da allora, è divenuto sempre più
debole, e ha perso il suo buon umore. Sua madre, Semal, sospirava: "Io
vorrei che l¹America sapesse come la guerra ci ha causato tante
sofferenze,
anche per le molte generazioni a venire.²
(3) Abbas, al quale 3 anni fa veniva diagnosticata una leucemia, stava
dormendo profondamente vicino a sua madre Hamdi. Aveva sul capo i
capelli
estremamente radi, per effetto delle medicine che li venivano
somministrate.
Hamdi diceva: ³È duro quando si è impotenti a fare qualsiasi cosa per
preservare il vostro bambino da queste sofferenze.²
Il dr. Jasem di questo ospedale relazionava: ³Le lesioni causate dalla
guerra non sono una questione contingente, temporanea. Anche in seguito,
le
sue vittime innocenti soffriranno per generazioni a venire.²
In effetti, questi bambini Iracheni del tutto innocenti sono stati
privati
del loro diritto di nascere in buona salute e di crescere normalmente, a
causa degli effetti di queste armi a DU.
Inoltre, le sanzioni economiche imposte dall¹ONU all¹Iraq dall¹agosto
1990
hanno contribuito ancor più a questa pietosa situazione.
La Risoluzione ONU 661 aveva esentato dall¹embargo i materiali da usarsi
per
scopi medici. Pur tuttavia, la commissione che era incaricata degli
adempimenti dell¹embargo sotto le condizioni della Risoluzione 661 non
poteva dare luogo a questa esenzione operativa per l¹opposizione dei
commissari Statunitensi e Inglesi, e quindi, si presentava una
deficienza
grave di approvvigionamenti medicali, di vaccini, siringhe, anestetici e
di
apparecchi sanitari necessari ai trattamenti medici.
Secondo un rapporto UNICEF, nel febbraio 1991, i rifornimenti di
medicinali
avevano raggiunto 1/6 del livello normale delle scorte. Ancora l¹UNICEF,
in
un rapporto del 1993, rendeva pubblico che ³all¹inizio della Guerra del
Golfo, il numero dei bambini morenti si aggirava sui centomila, ma dopo
la
Guerra il livello di mortalità si era innalzato di 3 volte quello
anteguerra. Le protezioni sanitarie e i servizi di previdenza
risultavano
non più adeguati a causa della mancanza di risorse e di strutture per il
trattamento e le cure mediche. In più, a causa delle bombe a DU usate
durante la Guerra del Golfo, il numero di pazienti affetti da tumore
repentinamente era accresciuto dopo la guerra. Se fosse stato garantito
un
trattamento adeguato nello stadio iniziale della malattia, potevano
essere
evitate tante morti, ma dato l¹esaurirsi delle scorte di medicinali e
della
strumentazione specifica a causa delle sanzioni economiche, i pazienti
non
potevano essere adeguatamente curati, con il risultato del grande
aumento
del numero di vittime colpite.²
Parimenti, le depredazioni postbelliche avevano indotto i migliori
medici ad
andarsene dall¹Iraq. A dire il vero, molti dei medici e degli studiosi
rimasti venivano riconosciuti dal mondo accademico internazionale, e
avevano
partecipato e presentato i risultati delle loro ricerche in conferenze
scientifiche e accademiche internazionali. Comunque, a causa delle
sanzioni
economiche, non riuscivano ad ottenere i visti per partecipare alle
conferenze internazionali ed avere così l¹opportunità di continuare a
stabilire scambi con altri studiosi, indispensabili per l¹avanzamento e
il
miglioramento del livello delle conoscenze e delle pratiche mediche in
Iraq.
Anche se desideravano andare oltremare per ricevere, ad esempio,
maggiori
istruzioni sulle esposizioni radioattive, o magari procurarsi anche
risorse
mediche necessarie, non lo potevano fare, dato che non venivano loro
concessi i visti. I dati sulle vittime Irachene erano indispensabili per
far
fronte all¹inesperienza rispetto alle problematiche degli effetti delle
radiazioni dovute alle armi a DU, e mentre i medici Iracheni erano nelle
condizioni di fornire questi dati e tutta la casistica, le sanzioni
economiche ostacolavano il loro progresso e sviluppo.
Il dr. Junan, un esperto per il cancro all¹Ospedale Ibn Gaswan, una
Clinica
Pediatrica e per la Maternità nella Città di Bassora, scriveva: ³La
leucemia
infantile, se trattata immediatamente al primo stadio, ha il 70% di
possibilità di essere curata, ma il tipo di medicine per questo disturbo
non
è disponibile, e allora i pazienti non possono essere curati bene, e,
cosa
deplorevole, devono anche morire. Ma, con queste sanzioni economiche,
che ci
consentono solo di procurarci cibo in cambio di petrolio, siamo
costretti ad
agire avendo a disposizione solo il 20% delle risorse mediche
necessarie.
Dunque, come possiamo curare i malati?²
Solo nel 2001, sono state confermate in questo Ospedale le nascite di
256
casi nati con difetti congeniti.
II. Pericoli per la salute dei Veterani della Guerra del Golfo
Chiaramente, non è solo il popolo dell¹Iraq, ma anche i veterani della
Guerra del Golfo del 1991 stanno soffrendo degli effetti dell¹uso di
queste
pericolose armi a DU. Relativamente a costoro, vi è stata un¹alta
incidenza
di vari disturbi in differenti parti del corpo, oscillando dalla perdita
dei
capelli, all¹emicrania, artralgia, gastralgia, diarrea, fino alla
perdita di
memoria, insonnia, etc., e a sintomi effettivamente cronici di cancro,
leucemia e immunodeficienza, tanto per incominciare.
Secondo un¹indagine di fine d¹anno del 1999, condotta dal Centro Risorse
Nazionali per la Guerra del Golfo, Inc. (NGWRC) su 504.047 ex militari,
che
si sono ritirati dal servizio dopo la guerra, e sono stati ritenuti
idonei
per la pensione dall¹Amministrazione per i Rapporti con i Veterani,
263.000,
più del 52% di questi veterani, si lamentavano di qualche situazione
anormale nel loro stato di salute, e avevano fatto richiesta di cure
mediche
al Governo degli Stati Uniti e all¹Amministrazione per i Rapporti con i
Veterani. Inoltre, 185.780, il 37 % di questi veterani hanno fatto
richiesta
di un sussidio di compensazione per inabilità al lavoro, ecc. dovuta a
malattia. Circa la metà di questi veterani ha denunciato qualche forma
grave, pericolosa per la salute, ed infatti più di 9.600 fra di essi
sono
ora deceduti.
Sebbene vi siano state solo 147 perdite direttamente in combattimento
durante la Guerra del Golfo, dopo il ritorno a casa molti hanno
cominciato a
mostrare i sintomi di qualche grave problema di salute.
In più, dall¹anno scorso, fra i soldati USA di stanza in Iraq si sono
verificati insoliti disturbi e malattie di natura sconosciuta. In una
recente indagine, il numero di militari che hanno chiesto il congedo per
ragioni di salute ha raggiunto i 18.000, e in tutte le manifestazioni la
causa sembra ricondursi al DU.
Comunque, anche se questo tipo di tragedia continua a succedere, il
dipartimento di Stato USA insiste a ribadire che ³l¹affermazione che il
DU
sia la causa del cancro dei bambini in Iraq è priva di fondamento², o
che
³risulta altamente probabile che l¹uso da parte dell¹esercito Iracheno
di
armi chimiche contenenti sostanze cancerogene sia la causa effettiva del
cancro e delle anomalie congenite.²
Ma sintomi consimili si possono osservare in Bosnia e in Kosovo, dove
questo
tipo di armi chimiche menzionate dagli USA non è stato usato.
III. Pericoli per la salute dopo la Guerra dei Balcani
Le truppe della NATO hanno usato Uranio Depleto sparando circa 10.800
colpi
(2750 kg) in Bosnia-Erzegovina dal 1994 al 1995, e circa 31.000 colpi
(una
tonnellata) nel 1999 sul Kosovo, Provincia della Repubblica di
Jugoslavia.
Dopo il conflitto, fra il personale della PKO e la popolazione locale,
non
si contano ormai più coloro che se ne sono andati all¹altro mondo,
avendo
accusato gli stessi sintomi presentati dai veterani della Guerra del
Golfo.
(1) Secondo il Centro Sanitario Jovanovich in Bosnia, dei 5.000 abitanti
che
erano fuggiti dal villaggio di Hajici della Bosnia-Erzegovina, nel
gennaio
2001, circa 400 persone sono morte, principalmente di cancro. Ad Hajici,
vi
era una fabbrica di armi del vecchio esercito Jugoslavo, e, per
distruggerla, era stata usata una grande quantità di bombe al DU.
(2) La gente, ricoverata al Kosovska Mirtovia, nella Provincia del
Kosovo,
ha messo in evidenza che dall¹11 gennaio 2001, dopo il raid aereo
condotto
dalla NATO con bombardamenti nel Kosovo, il numero di ammalati di cancro
nell¹ospedale sopra citato è aumentato di circa il 200 %, e nell¹ultimo
anno
il numero raggiungeva i 160. Hanno denunciato l¹uso di bombe a DU, che
si
pensa costituisca la causa dell¹aumento del numero di pazienti di
cancro, e
questo si basa sul fatto che il 40% di questi pazienti risultava
proveniente
da quelle zone che erano state bombardate con ordigni a DU.
(3) La gente dell¹Iraq e della Bosnia, come pure i veterani della Guerra
del
Golfo e della Guerra dei Balcani, tutti hanno manifestato gli stessi
sintomi
di gravi sofferenze e lesioni fisiche, e non vi sono dubbi che questi
sono
effetti dovuti al DU.
In più, la verità sull¹uso di armi a DU da parte delle Forze Armate USA
nella Guerra in Afghanistan nel 2001, e il fatto reale dell¹esposizione
alle
radiazioni da DU e i rischi per la salute della gente, sono tutte
questioni
messe in piena luce nella arringa di chiusura del pubblico ministero
davanti
al Tribunale Internazionale per i Crimini nell¹Afghanistan.
IV. Casi clinici relativi a Veterani USA della guerra in Iraq
Samawa, dove è dislocata la Forza di Auto Difesa, è un punto strategico
che
si trova fra Bassora e Baghdad. L¹esercito USA, quando era in marcia
verso
Baghdad, passando attraverso questa statale, vi incontrava una dura
resistenza da parte delle truppe Irachene, e occorreva loro una
settimana
per soffocare le rivolte nelle città e nelle strade che venivano
attraversate. Durante gli scontri venivano usate armi a DU.
Il dr. Asaf Durakovic, specialista in Medicina Nucleare, consigliere
della
Fondazione Nazionale per le Scienze, e direttore della Clinica di
Medicina
Nucleare creata dal Dipartimento dei Veterani USA, dopo la fine della
Guerra
del Golfo, ha istituito il Centro Ricerche Mediche sull¹Uranio, che è
un¹agenzia di ricerca indipendente con sede in Canada, e per diversi
anni ha
continuato ad esaminare i segni di contaminazione da DU in soldati
Americani, Britannici e Canadesi.
Secondo uno studio condotto dal dr.Durakovic, pubblicato in data 3
aprile
2004 sul New York Daily News, dopo la Guerra in Iraq era stato
riscontrato
DU nelle urine di 4 su 9 militari USA, che erano di stanza a Samawa a
far
rispettare la pace e l¹ordine, ed erano stati rimpatriati per le loro
cattive condizioni fisiche, dopo aver accusato emicrania permanente,
nausea,
sangue nelle urine, ridotta capacità auditiva e indebolimento della
vista,
ecc.
La 442.ma Compagnia, alla quale appartenevano i soldati esaminati, aveva
l¹incarico di scortare e di addestrare i poliziotti Iracheni, e non era
coinvolta direttamente nei combattimenti. Era stato rilevato DU in
questi
soldati, che stavano eseguendo questa missione, ed era probabile che
fossero
stati esposti all¹Uranio per inalazione di particelle di DU presenti
nell¹atmosfera.
Il Sergente Juan Vega, Capo Aiutante di Sanità di questa compagnia
riferiva:
³Una notte, da 10 a15 persone improvvisamente si ammalarono e
svilupparono
sintomi come febbre che superava i 39o C, brividi e altri sintomi di
natura
inspiegabile. Più di una dozzina di persone su 160 soldati in modo
inaspettato avevano presentato coliche da calcolosi renale.² Juan Vega
affermava: ³Samawa è come l¹inferno!²
La Compagnia Olandese si era insediata a Samawa, dopo che in un primo
tempo
aveva deciso di accamparsi in pieno deserto, visto che il livello di
radioattività ambientale nel posto dove l¹esercito degli USA aveva
piazzato
i campi era veramente troppo alto.
5. Riscontri clinici
Per poter argomentare che i danni citati in precedenza siano stati
arrecati
propriamente dal DU, dobbiamo avere le prove che esista una correlazione
fra
DU ed effetti sul corpo umano, fondata su riscontri clinici che
attestino
l¹entità di questa situazione critica con riferimento al DU.
Ora, specificatamente all¹Iraq dopo la Guerra del Golfo, dove è stato
denunciato il maggior numero di casi vittime del DU, dobbiamo usare come
riferimento i dati raccolti da Fasy TM, che sono stati presentati al
Simposio Internazionale sul DU tenutosi a New York nel giugno 2003, come
comunicazione clinica mai fino ad ora pubblicata.
I. La Teratogenicità dell¹Uranio Depleto
(N.d.tr.: un fattore teratogeno può causare alterazioni mostruose nello
sviluppo di un embrione)
(1) I bambini Iracheni
Secondo i dati presentati da Fasy TM, il rapporto di frequenza di
disfasia
congenita era di 3.04 per 1000, monitorato a Bassora, ma nel 2000
raggiungeva il 17.6, che è 5 6 volte più alto di quello
precedentemente
registrato. Questo diventa particolarmente reale in molti casi
riportati,
nei quali i genitori erano soldati che avevano partecipato alla Guerra
del
Golfo.
(2) Figli di Veterani della Guerra del Golfo
I risultati di un¹indagine dell¹Istituto di Ricerche Militari degli USA,
condotta per determinare il rapporto di frequenza di disfasia congenita
relativamente ai veterani della Guerra del Golfo, sono stati pubblicati
nel
New England Journal of Medicine, una rivista di medicina, nel 1997.
La conclusione era che non esisteva differenza alcuna nel rapporto di
disfasia congenita fra i bambini dei veterani della Guerra del Golfo con
quelli dei veterani che non avevano partecipato a questa guerra.
Comunque, 5 mesi più tardi, nella stessa rivista venivano pubblicati i
risultati di una indagine condotta da tre ricercatori Inglesi, Pat Doyle,
Eve Roman, Noreen Maconochie, che confutavano queste valutazioni,
piuttosto
superficiali, fatte solo su bambini nati e viventi, trascurando i nati
abortiti e i nati morti a causa delle pesanti deformità congenite, ed
inoltre con l¹esclusione di 1/3 del numero complessivo di militari
congedatisi.
Nel 2001, Kang dell¹Amministrazione per le Questioni dei Veterani
rendeva
pubblica una ricerca sui veterani, che teneva conto dei nati abortiti e
dei
nati morti. Il risultato era che, rispetto ai veterani che non avevano
fatto
la Guerra del Golfo, la disfasia congenita nei bambini dei veterani che
avevano prestato servizio in quella guerra era di 2.3 volte più
frequente
negli uomini, e di 2.4 volte nelle donne. Il dato vero su questo aumento
nel
numero, proprio rispetto a coloro che avevano partecipato alla Guerra
del
Golfo, è sicuramente sorprendente.
(3) Sperimentazione sugli animali
Secondo una ricerca del 2001 condotta in Spagna da Domingo JL, et al.,
quando a cavie maschili veniva fatto ingerire Uranio naturale per un
periodo
di 16 settimane, diminuiva il tasso di fertilità, avveniva una
degenerazione
dei testicoli e si notava una diminuzione di produzione spermatica.
Inoltre,
veniva confermato che per aver somministrato dosi di Uranio a topoline,
10
giorni prima e dopo l¹ingravidamento, l¹ossificazione nelle figliate
diminuiva da 3 a 5 volte rispetto al gruppo di controllo, e vi erano
numerosi casi di nascite mancanti delle estremità.
(Nota: la radioattività dell¹uranio naturale è di 25.9 kilobecquerel, e
quella dell¹uranio depleto è di 16.3 kilobecquerel).
Nel 2002 , McClain DE, et al., delle Forze Armate USA somministravano
Uranio
Depleto alle cavie, e cercavano di determinare gli effetti del DU
sull¹embrione. Veniva confermato che le dimensioni degli embrioni dei
ratti
erano più piccoli, dopo che per più di 6 mesi era stato effettuato il
trattamento con DU, che era passato attraverso la placenta.
La disfasia congenita e le varie disfunzioni nei bambini dei soldati che
avevano partecipato alla Guerra del Golfo erano del tutto consimili alle
condizioni dei bambini Iracheni, e questo può essere imputato alla
teratogenicità del DU.
II. Carcinogenicità dell¹Uranio Depleto
(1) Bambini Iracheni
Sempre rispetto ai dati raccolti da Fasy TM, nel 1990 a Bassora, su
100.000
bambini si presentavano 3.98 casi di tumore, ma nel 2000 il numero
arrivava
a 13.1 casi.
(2) Veterani della Guerra del Golfo
Non esiste alcuna relazione medica che dimostri statisticamente che vi
sia
un aumento di tumori nei veterani della Guerra del Golfo, ma si rende
necessaria un¹indagine dettagliata sul rapporto di incidenza di tumore
nei
bimbi dei veterani.
(3) Esperimenti sugli animali
Per riassumere i risultati della serie di esperimenti sugli animali
condotti
da Miller, et al., dell¹Istituto delle Ricerche Radiobiologiche delle
Forze
Armate, il DU aumenta la manifestazione oncogena della cellula,
favorisce la
crescita degli squilibri cellulari, e produce l¹esistenza di attività
cellulari che generano il tumore. Inoltre, questi dati dimostrano che il
DU,
ancor più del nickel che è noto per essere causa di tumori, aumenta in
modo
rilevante l¹anormalità cromosomica collegata con gli agenti carcinogeni.
Hahn, et al., hanno riportato che la somministrazione di Thorotrast
(N.d.tr.: una sospensione colloidale al 25% di biossido di Torio 232,
elemento radioattivo che emette particelle alfa, come il DU) in aggiunta
al
DU producono più facilmente il sarcoma, una forma di tumore maligno,
rispetto agli esperimenti condotti sui ratti con la somministrazione di
tungsteno, metallo pesante ma non radioattivo, in aggiunta al materiale
radioattivo Thorotrast.
Questo dimostra che il DU non è solo cancerogeno, in quanto metallo
pesante,
ma anche produce il cancro come le sostanze radioattive.
(4) Effetti sulla cellula umana
Nel 2003 , Schroeder, et al, in Germania hanno analizzato le anomalie
cromosomiche dei linfociti di 16 soldati, di servizio nella Guerra del
Golfo
e in quella Balcanica, che sicuramente erano stati esposti a radiazioni.
Prima di tutto, questi ricercatori, basandosi sui dati disponibili dopo
gli
eventi di Hiroshima e Nagasaki, sottolineavano il fatto che
l¹esposizione
alle radiazioni poteva causare anomalie cromosomiche nei linfociti.
Veniva confermato per questi militari che il rapporto di anomalie
specifiche
cromosomiche, (cromosomi dicentrici e ad anello centrico), era 4.2 volte
più
alto rispetto alle anomalie cromosomiche non specifiche riscontrate dopo
esposizione a radiazioni ionizzanti. I ricercatori nelle loro
conclusioni
hanno comunicato che, anche se le cellule con specifiche anomalie
cromosomiche non potevano sopravvivere troppo a lungo (una vita media
non
superiore a 3.5 anni), avevano osservato che, comunque dopo un
intervallo di
tempo di 10 anni dalla Guerra del Golfo, il corpo continuava ad essere
esposto alle radiazioni dovute al DU che si era accumulato per lunghi
anni
nell¹organismo.
Allora, non vi sono dubbi che la causa di cancro, così come l¹aumento
odierno del numero dei casi di leucemia in Iraq, sia da collegarsi al DU.
III. Verifica della Sindrome della Guerra del Golfo
La sindrome della Guerra del Golfo è caratterizzata da sintomi cronici,
come
affaticamento, cefalea, dolori muscolari e osteoarticolari, insonnia,
sintomatologie neuropsichiatriche, perdita della memoria, limitazioni
della
visione, ecc.
(1) Condizioni fisiche dei veterani della Guerra del Golfo
Risulta evidente che, sulla base dei dati di Fukuda del 1998 , che sono
dati
di confronto delle condizioni fisiche di soldati che hanno partecipato
alla
Guerra del Golfo ( da ora contraddistinti dalla sigla GWV) con quelle di
soldati che non hanno partecipato alla Guerra del Golfo ( sigla, non-GWV),
la frequenza di vari sintomi di cronicità è del 39 % nei GWV contro il
14 %
nei non-GWV per sintomi leggeri e di media gravità, e del
6 % nei GWV contro lo 0.7% nei non-GWV per infermità gravi.
Risulta evidente che la frequenza sintomatica è più alta nei soldati che
hanno preso parte alla Guerra.
Non è molto lontano dalla verità ritenere che, sui dati di Kang del 1996
,
il rapporto di mortalità nei GWV è di 10.4 contro il 9.6% nei non-GWV,
che
statisticamente rappresenta una differenza. Comunque, nel 2002 i dati di
Kang indicano che il numero di eventi mortali è più numeroso per i GWV
rispetto ai non-GWV.
Inoltre, nel 1997, Gray riportava che il rapporto di ospedalizzazione
era
del 10% più alto per i soldati che avevano partecipato alla Guerra del
Golfo.
È vero che l¹andare in guerra si accompagna a rischi gravi, e le diverse
sintomatologie che si presentano al ritorno dalla guerra vengono
identificate come ³sindrome bellica².
Pur tuttavia, sulla base della ricerca di Harvey RW, et al., del 2002 ,
effettuata sui militari ritornati dalla guerra, il numero di persone che
per
la loro disabilità avevano ricevuto dei sussidi, per l¹ 8.6% avevano
prestato servizio nella Seconda Guerra Mondiale, il 5 % nella Guerra di
Corea, il 9 .6% nella Guerra del Vietnam, e nel caso della Guerra del
Golfo
raggiungevano il 16 % (valutabili intorno alle 110.000 persone).
È evidente che la Guerra del Golfo, confrontata alle altre guerre, ha
causato molte più infermità, che non possono essere catalogate nei
tipici
rischi dell¹andare in guerra.
Innumerevoli ricerche sono state condotte sulle cause di questi sintomi,
ma
nessuna importante ricerca di massa, che individui come fuoco primario
il
DU, è stata ancora messa in atto. Comunque, esiste una letteratura
diffusa
relativa all¹Uranio Depleto.
(2) Sperimentazione sugli animali.
Pellmar TC, et al, nel 1999, hanno riscontrato prove di danni al
cervello
causati da DU introdotto in cavie, e sono arrivati alla conclusione che
il
DU produce disordini neurologici.
Inoltre, per effetto del DU sui nervi periferici, hanno osservato il
verificarsi di crampi, di dolori alle estremità, di perdita di
equilibrio
nella deambulazione, di brividi, ecc., e si evidenziavano danni al
metabolismo del calcio a livello delle giunzioni neuromuscolari.
(3) Anomalie psico-neurologiche
McDiarmid, et al., del Centro Medico del Dipartimento per le Questioni
dei
Veterani, in una pubblicazione del 2000 di una osservazione clinica al
1997,
dichiaravano di aver sottoposto a controlli 29 su 33 veterani con
frammenti
di DU nel loro corpo, che erano stati messi sotto osservazione dal 1993.
Venivano presi in considerazione test di percezione neurologica che
davano
esiti cattivi in proporzione al livello alto di concentrazione del DU
nelle
loro urine, e anomalie nelle funzioni ormoniche del sistema
riproduttivo.
Inoltre veniva rilevato il danno genetico e anomalie nel contenuto
spermatico.
Ora, mentre veniva registrata questa serie di problemi alla salute, si
metteva in evidenza che non vi erano maggiori disturbi sintomatici
quando
veniva effettuato un confronto su 21 veterani della Guerra del Golfo che
non
erano stati esposti al DU.
Però, 11 di questi 21 soffrivano di fatto di qualche disturbo
neurologico e
si trovavano in condizioni di salute estremamente cattive e quindi
evidentemente si voleva mettere in atto un terribile inganno!
Nello stesso modo,venivano condotti tests nel 1999, e in una
pubblicazione
del 2001 venivano aggregati i casi dei 21 soggetti con una
concentrazione di
DU nelle urine incomparabilmente bassa rispetto ai 29 sui 33 soggetti
esaminati in precedenza, in un tentativo di diluire i risultati in modo
da
eliminare le differenze dovute ad anomalie neurologiche e nei livelli
ormonici riproduttivi. .
(4) Anomalie cromosomiche
Come visto in precedenza, i cromosomi di 16 soggetti che stavano
soffrendo
della sindrome della Guerra del Golfo avevano un contenuto 5.2 volte più
alto in cromosomi dicentrici e ad anello centrici.
Altre anomalie, secondo Uranobitz, et al, erano state riscontrate
studiando
le anomalie cromosomiche nei veterani della Guerra del Golfo che avevano
mostrato tale sindrome.
(5) Aumento della concentrazione nelle urine di DU
P. Horan, et al, del Canada hanno esaminato le urine di 27 pazienti
Americani, Britannici e Canadesi, e vi hanno riscontrato in 14 soggetti
un¹alta concentrazione di DU. Questi dati comprovano il fatto che anche
dopo
8 o 9 anni dall¹esposizione al DU, viene eliminata nelle urine un¹alta
concentrazione di DU.
Inoltre, Durakovic, et al, hanno analizzato l¹uranio nelle urine di 8
residenti in 8 regioni diverse dell¹Afghanistan, che presentavano
sintomi
analoghi a quelli della sindrome del Golfo, e nel 2003 hanno pubblicato
i
dati che dimostravano la presenza di un¹alta concentrazione di Uranio
nelle
urine di tutti i campioni. In più, nel 2004, sono stati pubblicati i
dati
sui rilevamenti di DU nelle urine di 4 su 9 soldati Statunitensi, che
avevano l¹incarico di mantenere l¹ordine pubblico dopo la Guerra
Irachena,
ed erano stati rimpatriati date le loro condizioni di esaurimento
fisico.
Indubbiamente, dalle indagini condotte da Horan e Durakovic, viene
dimostrato che il DU rimane nell¹organismo per molti anni, e che il DU,
più
o meno, è sempre parte in causa della sindrome della Guerra del Golfo,
data
la sua tossicità.
IV. Vi sono ricerche che prendono in considerazione la tossicità del DU,
anche in ambito dell¹Esercito USA
Arfsten DP, del Centro Navale per le Ricerche sulla Salute, e Rictchie
GD,
et al, della Base dell¹Aviazione Militare Wright-Patterson, hanno preso
in
esame dettagliatamente tutte le ricerche militari USA, e nel 2001,
congiuntamente hanno pubblicato le loro conclusioni.
(1) Veniva ritrovata un¹alta concentrazione di DU nelle urine di soldati
anche dopo 10 anni, da quando costoro avevano inalato particelle o erano
stati trafitti da frammenti con DU, durante il conflitto del Golfo o nel
Kosovo.
(2) Nelle cavie, il DU si accumulava nei testicoli, nelle ossa, nei reni
e
nel cervello.
(3) In esperimenti in vitro, si riscontravano in modo caratteristico
anomalie genetiche e teratogenicità, e il topo, quando veniva trattato
con
DU, sviluppava tumori al cervello.
(4) È possibile osservare che, sia come metallo pesante che per la sua
radioattività, il DU ha un notevole effetto sulla riproduzione dei
ratti.
In questa dissertazione, vi è la sottolineatura che l¹opinione espressa
non
rifletteva necessariamente il punto di vista dei militari, ma si basava
solo
sulle conclusioni degli autori! Comunque, anche come ricercatori
militari,
avevano sufficientemente messo in risalto i danni causati dal DU.
Il riconoscimento dei rischi non è limitato solo alle loro ricerche.
Come
abbiamo visto prima, numerose sono state le ricerche mediche realizzate
sul
DU, anche con sovvenzioni dell¹esercito.
Anche quando queste ricerche sono state condotte sotto la diretta
supervisione dell¹esercito, si sono sempre enfatizzati i risultati,
anche
quando veniva dimostrata la pericolosità del DU.
Dalle pubblicazioni mediche esistenti si evince che il DU è una sostanza
estremamente pericolosa, che causa non solo in modo temporaneo disturbi,
ma
perdita cronica della salute, anomalie congenite, carcinomi e altre
gravi
forme di malattia.
6. Effetti sull¹organismo umano esposto dall¹interno alle radiazioni
I.Posizione ufficiale dell¹Organizzazione Mondiale della Sanità WHO
La WHO ha assunto la posizione ufficiale di negare costantemente la
pericolosità dell¹Uranio Depleto. La sua considerazione di base è stata
che
se l¹esposizione non ha superato i limiti permessi dal dosaggio di
radiazioni annuale, (nel caso del pubblico,1 millisievert per anno,
quantità
di radiazioni assorbite da un individuo all¹anno per effetto della
radioattività naturale di base), anche se uno è stato esposto alla
radiazione, non si presenterà alcun pericolo.
Pur tuttavia, in un documento pubblico del gennaio 2003 veniva espresso
un
giudizio più attuale sulle radiazioni da DU e si raccomandava che, per i
siti dove la contaminazione da DU aveva superato il limiti di
tollerabilità,
venisse messa in atto la decontaminazione, dato sì che i bambini erano a
rischio e che bisognava proteggerli, e plausibilmente questa è
l¹ammissione
del fatto che sostanzialmente il DU può causare rischi per la salute.
II. Metodo di valutazione, a tutt¹oggi, dell¹esposizione alle radiazioni
Quale sia il limite di tolleranza alle radiazioni a cui è possibile
essere
esposti viene oggi determinato sulla base del Modello di Rischio per le
Radiazioni della Commissione Internazionale per la Protezione
Radiologica
(ICRP).
Se noi seguiamo questo Modello dell¹ICRP, il basso dosaggio di DU lo
renderà
poco pericoloso alla salute, essendo dello stesso grado di esposizione
di
quello di altre fonti radioattive e della radiazione naturale della
terra.
Inoltre, l¹ammissione dell¹ICRP degli effetti delle radiazioni si limita
alla leucemia, ai tumori, alle anomalie congenite, e agli effetti sui
geni,
e in base a questa teoria, ne deriva che i sintomi che configurano la
sindrome della Guerra del Golfo non sono in relazione con l¹esposizione
al
DU.
I contenziosi presso la WHO, la IAEA (Agenzia Internazionale per
l¹Energia
Atomica) o presso i governi delle nazioni che si appoggiano su queste
agenzie, e stanno negando il pericolo delle armi al DU, si fondano
proprio
su questo.
III. Che tipo di agenzia è l¹ICRP?
Secondo la Canadese Rosalie Bertell, una scienziata nel campo della
Radiologia, nel 1952 alcuni studiosi di fisica, che avevano preso parte
al
Progetto Manhattan, cercarono di intervenire presso la Commissione
Nazionale
per la Protezione dalle Radiazioni del Congresso Internazionale di
Radiologia e avvicinarono i membri della commissione radiologica
invitandoli
ad una collaborazione, e da questa sinergia venne creata
l¹organizzazione
denominata ³ICRP².
L¹ICRP, con membri designati reciprocamente all¹interno di ogni singolo
gruppo, e senza incarichi di ruolo fissi, è una sorta di organizzazione
non
governativa (ONG), ed è formata da fisici e radiologi di nazioni a
potenzialità nucleare, biofisici e funzionari amministrativi nell¹ambiente
sanitario. Oltre ai 13 membri del Comitato Direttivo dell¹ICRP, diversi
altri occupano incarichi addizionali presso il Comitato Scientifico dell¹ONU
sugli Effetti delle Radiazioni Atomiche (UNSCEAR), e appartengono ad
entrambe le organizzazioni.
ICRP e UNSCEAR non sono ufficialmente organizzazioni a salvaguardia
della
salute pubblica.
Si presume che l¹ICRP prenda le decisioni rispetto ai profitti politici
ed
economici derivati dall¹uso dell¹energia atomica (compreso lo sviluppo e
l¹effettiva sperimentazione delle armi nucleari) e sui livelli di
tolleranza
per prevenire i rischi prevedibili per la salute dovuti all¹esposizione
alle
radiazioni.
L¹UNSCEAR dovrebbe dare parere favorevole alla società di fare queste
scelte.
L¹ICRP non è nemmeno un¹agenzia delle Nazioni Unite, neppure è
un¹agenzia
che ha responsabilità presso le Nazioni Unite, e però, malgrado sia non
più
che un gruppo privato composto da persone che fanno gli interessi delle
nazioni e delle industrie che hanno investito sull¹energia atomica,
questa
agenzia si comporta in maniera tale, come se le raccomandazioni che
emette
fossero le solenni conclusioni di esperti, ed inoltre gestisce
politicamente
le questioni, a partire dalle agenzie dell¹ONU, fino a far trasformare
le
sue indicazioni in leggi delle varie nazioni.
Inoltre, queste indicazioni, come la teoria stabilita in rapporto agli
effetti dell¹esposizione alle radiazioni, diffuse anche adesso da
Università
e da agenzie di ricerca, vengono usate nell¹insegnamento dei giovani
studenti.
IV. L¹applicazione del Modello sui Rischi da Radiazioni dell¹ICRP,
applicato
all¹esposizione interna, non è valido.
Il Modello sui Rischi da Radiazioni dell¹ICRP è stato creato utilizzando
i
dati ottenuti dalle vittime sopravvissute ai bombardamenti atomici di
Hiroshima e Nagasaki. Costoro principalmente erano state soggette
all¹esposizione esterna di radiazioni ad alta concentrazione di raggi
gamma,
(N.d.tr.: radiazioni elettromagnetiche di altissima frequenza, molto
penetranti, emesse per effetto del decadimento di nuclei radioattivi),
(esposizione esterna).
Il Modello sui Rischi da Radiazioni è stato creato sulla base dei dati
ottenuti su quest¹unica specifica condizione. definita come ³dosaggio
acuto
di esposizione esterna² e l¹ICRP ha prodotto questo Protocollo di
rischio
per deduttivamente conformarsi, e da applicare anche per l¹esposizione
interna (esposizione all¹interno dell¹organismo), di cronicità variante
in
tutte le situazioni. Che questo Modello sia o no applicabile anche
all¹esposizione interna, può essere confermato solo da un¹indagine sui
danni
effettivi.
Infatti, con questo Modello, che è stato prodotto a partire da dati di
esposizione esterna, non è possibile valutare accuratamente gli effetti
di
un¹esposizione interna. Un esempio classico che questo modello non è in
grado di valutare completamente i danni effettivi è stato l¹incidente
alla
centrale nucleare di Chernobyl.
Come conseguenza dell¹incidente alla centrale nucleare di Chernobyl,
sono
stati confermati nelle aree disastrate della Bielorussia, della Russia e
dell¹Ucraina diversi sintomi da esposizione a basso dosaggio. Malgrado
la
diffusione di numerosi studi effettuati sulle manifestazioni di questi
disturbi collaterali, l¹ IAEA, l¹UNSCEAR e la WHO hanno concluso che le
cause di questi disturbi erano da attribuirsi a ragioni psicologiche e a
stress. È stato riscontrato un consistente aumento nel rapporto di
comparsa
del cancro alla ghiandola tiroidea unicamente a carico dei bambini, ma
anche
di fronte a questo evento, l¹ UNSCEAR ha sottostimato questi dati
effettivi,
insistendo nel seguire il Protocollo ICRP.
Prima di tutto, il Modello sui Rischi da Radiazioni è solamente un
protocollo teorico. Secondo la metodologia scientifica tradizionale, i
dati
ottenuti da casi reali dovrebbero avere maggior fondamento sulla teoria,
e
questo deve succedere, che i fatti sperimentali devono avere la
preminenza.
In altre parole, la teoria deve essere accantonata se non è applicabile
e
non è conforme con la realtà che può essere osservata.
Comunque, nel caso delle sue valutazioni dei danni da radiazioni, se la
teoria dell¹ICRP non è applicabile e non si conforma alla realtà, allora
significa che vuole rifiutare la realtà.
Questo è quello che oggi capita relativamente ai danni da radiazioni, e
dopo
la guerra, la teoria ICRP è stata utilizzata per nascondere agli occhi
del
mondo la verità sulle vittime da radiazioni, anche dopo gli incidenti
alle
centrali nucleari di Three-Mile Island e di Chernobyl.
Però, a tutt¹oggi, ancora una volta, viene presa di riferimento per
negare i
pericoli derivati dalle armi al DU.
Gli effetti del DU sull¹organismo umano sono comprovati dai succitati
lavori
clinici in pubblicazioni mediche e sono stati confermati i vari sintomi
che
concernono il cancro e le anomalie genetiche. Il principio generale del
metodo scientifico, vale a dire che la verità deve avere il predominio
sulla
teoria, deve essere allora ribadito, e noi insistiamo che la teoria
dell¹ICRP deve essere abbandonata, visto che nega i pericoli derivati
dal
DU.
V. Il Modello sui Rischi da Radiazioni ECRR
I movimenti contro il nucleare, che non possono distogliere gli occhi
dai
danni prevalenti in tanti siti ambientali di strutture eteroatomiche,
come
le regioni inquinate da DU, dall¹incidente alla centrale nucleare di
Chernobyl, ecc., e gli scienziati che collaborano con questi movimenti
hanno
insistito che i danni provocati effettivamente dalla esposizione
radioattiva
a bassa intensità non possono essere connessi al tradizionale Protocollo
dell¹ICRP, e hanno messo in rilievo il pericolo per la salute derivato
dall¹esposizione radioattiva a bassa intensità.
Nel momento in cui il Parlamento dell¹Unione Europea stava discutendo
intensamente intorno a queste problematiche, la questione dell¹esposizione
radioattiva a bassa intensità ha spinto parimenti alla promulgazione di
misure riguardanti il riciclaggio e la rigenerazione delle scorie
radioattive, e, in questo contesto, la Commissione Europea sui Rischi da
Radiazioni (ECRR) ha ribadito l¹intenzione di rivedere il tradizionale
Modello ICRP, e nel 2003 la ECRR ha annunciato le sue raccomandazioni.
Queste raccomandazioni hanno puntualizzato che gli effetti
sull¹organismo
umano dell¹esposizione interna non possono essere accertati con il
Modello
sui Rischi da Radiazioni ICRP.
E per l¹esposizione interna, sono stati esaminati i meccanismi di danno
biologico sulle cellule e sul DNA, ed è stato creato un nuovo Modello
sui
Rischi da Radiazioni.
Chris Busby, un membro della ECRR, ha determinato le dosi di radiazione
nel
caso di avere 1 micrometro di microparticelle, che emettono radiazioni
alfa
assorbite dall¹organismo sulla base di questo modello di rischio, e la
dose
assegnata al protocollo nell¹intorno di 30 micrometri di microparticelle
rivelava da 500 a 1000 millisievert per un anno. Questo valore numerico
supera di molto il livello di tolleranza alle radiazioni (nel caso di
una
persona nella normalità, 1 millisievert per anno) indicato dal WHO.
Nel caso che si applichi il Modello ICRP, anche in presenza di
assorbimento
nell¹organismo di microparticelle di DU, il livello di radiazioni
risulterà
basso, ma sulla base del Modello ECRR la stessa emissione avrà una
valutazione di alto livello di esposizione.
La ECRR ha analizzato anche i diversi rischi per la salute prodotti
dalle
radiazioni. Asaf Durakovic, nel suo lavoro (Malattie non diagnosticate e
Radioattività da Situazioni Belliche) pubblicato nel ³Croatia Medical
Journal², ha verificato le tesi mediche sul DU, e ha riportato che la
contaminazione da DU all¹interno dell¹organismo può essere la causa di
varie
mutazioni cellulari e di danni al DNA.
Questa relazione rende sostanziale la legittimità della impostazione del
Modello sui Rischi da Radiazioni della ECRR.
7. Consapevolezza da parte delle Forze Armate Statunitensi sulla
tossicità
delle armi a DU
Le seguenti sono delucidazioni e giustificazioni intorno al fatto che
l¹Esercito degli Stati Uniti è pienamente consapevole che le armi al DU
sono
pericolose per l¹organismo, visto il processo di sviluppo di questi
armamenti:
I. Lettera al Generale Groves
Nell¹ottobre 1943, 3 fisici, A. H. Compton, et al., inviavano una
lettera al
Generale Groves, che aveva preso parte al Progetto Manhattan, con la
quale
caldeggiavano la ³ricerca sullo sviluppo di armi radioattive e la
protezione
da queste².
In questa lettera , i 3 scienziati proponevano l¹organizzazione di un
gruppo
di lavoro con l¹obiettivo di fare ricerche sulla manipolazione e la
preparazione di materiali radioattivi per uso bellico, e quindi la
preparazione di armi radioattive, nell¹evenienza che i Tedeschi Nazisti
fossero in posizione di predominio nello sviluppo di tali armamenti e
nella
protezione da queste armi. Inoltre ipotizzavano che queste fossero armi
con
un¹azione simile a quella delle armi a gas tossici.
Nella lettera, costoro proponevano: ³Come uno strumento bellico gassoso,
il
materiale dovrebbe essere costituito da particelle microscopiche per
formare
polveri e fumi e da diffondere attraverso proiettili incendiari, mezzi
da
trasporto terrestri o bombe aeree. In questo modo le particelle
potrebbero
essere inalate nei polmoni. La quantità necessaria per causare la morte
di
una persona che ha inalato il materiale è estremamente piccola. Abbiamo
valutato che un milionesimo di grammo accumulato nell¹organismo di una
persona dovrebbe esserle fatale.²
Inoltre puntualizzavano: ³Due sono i fattori che sembrano accrescere
l¹efficacia delle polveri o dei fumi radioattivi come arma: 1. Le
sostanze
non sono registrabili dai sensi; 2. Il materiale può essere diffuso in
polveri o fumi, in forma tanto micronizzata da permeare completamente un
filtro di una maschera antigas normale, in quantità tale da essere
estremamente dannosa.
A questa efficacia come arma si contrappone un fattore, che il materiale
sotto forma di polveri o di fumi è così finemente micronizzato da
assumere
la caratteristica di un gas che si può disperdere rapidamente e quindi
risulta soggetto a tutti quegli accidenti, come il vento, che
contrastano il
mantenimento di alte concentrazioni per più di alcuni minuti sopra una
data
area.²
Inoltre, nella lettera, stabilivano i metodi per usare armi di questo
tipo:
1. Come sostanza inquinante, questo materiale può essere disperso sul
terreno dall¹aria o da terra, e, in funzione della quantità, gli effetti
delle radiazioni su una persona probabilmente dovrebbero essere
immediati,
ma potrebbero dilazionarsi nel tempo, per giorni e forse per settimane,
e
provocare la morte. Per queste sostanze, non si conoscono metodi
decontaminanti. 2. Come uno strumento bellico gassoso, l¹inalazione di
un
volume infinitesimo di sostanze distribuite sotto forma di polvere o di
fumo
o disciolte nei liquidi deve essere fatale. ³Per il terreno contaminato
con
polveri o fumi radioattiviSle sostanze radioattive possono essere messe
in
circolazione, come polvere fine, dai venti, dal movimento di veicoli o
truppe, ecc., e rimanere un potenziale pericolo per lungo tempo.² E
rispetto
a questo ultimo punto, "Queste sostanze possono essere diffuse in modo
tale
da entrare nell¹organismo non solo per inalazione ma anche per
ingestione.
Serbatoi e pozzi devono essere contaminati, o gli alimenti avvelenati
con
effetti del tutto paragonabili a quelli risultanti dall¹inalazione di
polveri o fumiSParticelle del diametro più largo di un micron devono
depositarsi sulle vie respiratorie, naso, trachea e bronchi, per essere
trasportate con il muco sulle pareti alla velocità di 1/2 - 1 cm/min.
Particelle inferiori per diametro di un micron possono andare a
depositarsi
sugli alveoli dove rimarranno indefinitamente o saranno assorbite dal
flusso
linfatico e sanguignoS e mentre le armi chimiche gassose possono
dimostrare
da subito i loro effetti, le sostanze radioattive hanno effetti che
rimangono nel tempo.²
A questo punto dobbiamo esercitare la nostra speciale attenzione sul
fatto
che in questa lettera si ipotizza in modo evidente l¹esposizione
interna, e
sebbene nello specifico si faccia riferimento all¹Uranio 238, si sono
messi
in rassegna i pericoli dell¹esposizione interna prodotti da
microparticelle
di materiali radioattivi.
II. Alcune documentazioni del Governo degli USA sugli effetti pericolosi
delle armi a D.U.
Vengono citati di seguito alcuni documenti pubblicati dalla Campagna
Contro
l¹Uranio Depleto (CADU) in Gran Bretagna, a provare gli effetti
pericolosi
del DU:
Una circolare consultiva dell¹Amministrazione dell¹Aviazione Federale
(FAA)
ai Membri del Congresso USA, in data 20 dicembre 1984, avvertiva coloro
che
conducevano inchieste per conto della FAA sui luoghi di disastri aerei,
quando venivano a contatto con velivoli caricati con DU, zavorra di
bilanciamento aerodinamico, che ³se venivano inalate o ingerite
particelle,
allora queste potevano risultare chimicamente tossiche e causare una
esposizione radioattiva dei tessuti interni significativa e di lunga
durata.²
Il 7 marzo 1979, il Comando Equipaggiamento, Ricerca e Sviluppo per la
Mobilità dell¹Esercito USA stabiliva che ³non solo il personale nelle
immediate vicinanze, il personale di riserva e quello combattente sulla
linea del fuoco, ma anche quello a distanza dalla linea del fuoco doveva
far
fronte ad una potenziale sovraesposizione all¹aria di polvere di Uranio
bruciato.² (Questo veniva reso pubblico in seguito ad una richiesta di
Chris
Kornkven, et al, del Centro delle Risorse Nazionali per la Guerra del
Golfo,
basata sull¹²Act² sulla Libertà di Informazione).
L¹Istituto per le Politiche Ambientali dell¹Esercito degli Stati Uniti,
in
una relazione del giugno 1995 al Congresso, afferma che il DU ha la
potenzialità di produrre importanti conseguenze sulla salute, se entra
nell¹organismo. La dose radioattiva che compromette in modo critico gli
organi dipende dalla durata temporale di permanenza del DU negli organi.
Quando questo valore è noto o determinato, possono essere stabiliti i
rischi
di tumore e di anomalie ereditarie.
Il 26 maggio 1997, il ³Nation Magazine² pubblicava un articolo su un
documento del luglio 1990 del Comando Chimico, sui Sistemi d¹Arma e il
Munizionamento dell¹Esercito USA (AMCCOM) che affermava che il DU,
emettendo
radiazioni alfa di bassa intensità, era da collegarsi al cancro, quando
si
verificavano esposizioni interne, e che la sua tossicità chimica era
causa
di danni renali.
Quindi, il gruppo di lavoro dell¹AMCCOM sulle radiazioni aveva già da
lungo
tempo stabilito che gli effetti di bassi dosaggi di radiazioni da DU
dovevano esser correlati agli sviluppi di cancro, e che non esisteva una
dose di radiazioni tanto bassa con possibilità di effetti praticamente
nulla.
Il 16 agosto 1993, il Col. Robert G. Claypool della Sezione di Chirurgia
Generale dell¹Esercito USA, in una lettera affermava: ³Quando i soldati
inalano o ingeriscono polvere di DU, allora incorrono in un aumento
potenziale di rischio di cancro. L¹intensità di questo aumento può
essere
quantificata se può essere valutata la quantità immessa di DU. Gli
effetti
fisiologici prevedibili dall¹esposizione alla polvere di DU includono un
possibile aumento della diffusione di tumori e di danni renali.²
I dati sui materiali pericolosi per la salute, Foglio di Dati sulla
Sicurezza dei Materiali (MSDS), del Dipartimento USA sul Lavoro,
indicano
che ³il DU aumenta il rischio di carcinoma al polmone e la tossicità
chimica
per i reni. Assolutamente pericolosi sono i prodotti del decadimento di
Uranio-238, U-235, e U- 234.²
Questi documenti indicano che, prima e dopo la Guerra del Golfo, le
Forze
Armate USA e il Governo degli Stati Uniti avevano da molto tempo portato
avanti ripetute indagini sui pericoli derivanti dal DU e sui rischi da
irraggiamento interno, e conoscevano molto bene la carcinogenicità e la
teratogenicità dell¹Uranio Depleto.
Dopo la Guerra del Golfo, queste informazioni erano state presentate al
Congresso degli USA.
Nel 1992, l¹Ufficio della Ragioneria Generale degli USA e la Commissione
per
gli Stanziamenti del Senato avevano raccomandato rispettivamente al
Dipartimento della Difesa e all¹Esercito USA di portare prove degli
effetti
causati dal DU sull¹organismo umano e sull¹ambiente; nel giugno 1993, in
risposta, il Dipartimento dell¹Esercito proponeva un piano per questo
tipo
di verifica, vale a dire, ³una verifica medica completa sul personale
esposto alla contaminazione da DU², e ³un adeguato addestramento, a
partire
da subito, per il personale che può venire a contatto con
equipaggiamento
contaminato da DU², ecc.
Comunque, questo piano, a tutt¹oggi, non è stato messo in atto e, come
dichiarato in precedenza, è stato deliberatamente ignorato o distorto.
III. Testimonianza di Doug Rokke
Doug Rokke era un professore di Fisica e Scienze Ambientali alla
Jacksonville University, un maggiore (della Riserva) dell¹Esercito, e
nel
1994 - 95 aveva l¹incarico del progetto sul DU del Pentagono. Egli
prendeva
posizione e rispondeva alle domande dei pubblici ministeri del Tribunale
Internazionale per i Crimini nell¹Afghanistan che concernevano il
progetto
succitato.
Sull¹origine della formazione del gruppo di lavoro che si doveva
interessare
a questo Progetto del Pentagono sul DU, dichiarava:
³ Funzionari avevano ricevuto l¹incarico dalla Gran Bretagna, Australia,
Canada e dalla Germania a partecipare al Progetto e di studiare i rischi
derivati dalle armi a DU, e dall¹Esercito mi era stata assegnata la
direzione del gruppo.
L¹obiettivo del Progetto era quello di assicurare quella adeguata
informazione e l¹opportuno addestramento ai soldati che venivano
impiegati
sulla linea di fuoco, in modo da renderli edotti in modo chiaro sui
rischi e
i pericoli dopo l¹uso di armamenti e bombe al DU, e per portar loro la
conoscenza del tipo di contromisure e di misure precauzionali che
bisognava
adottare, e di fare proposte di come bonificare il terreno dalle
pallottole
a DU. Perciò noi abbiamo presentato informazioni e raccomandazioni su un
argomento che era del tutto sconosciuto. Fino a quel giorno, le Forze
Armate
e l¹Esercito USA non avevano mai preso misure a protezione dei soldati.²
Aggiungeva inoltre: ³Noi avevamo raccomandato che la bonifica era
essenziale, ma in realtà bonificare completamente risultava impossibile.
Per
questo, abbiamo proposto di non usare più a lungo armi a DU. Purtroppo,
le
nostre indicazioni furono disattese dai livelli superiori del Governo e
completamente ignorate dalla NATO, dalla Gran Bretagna, Australia e
dagli
altri.²
Inoltre, Doug Rokke affermava che, nell¹ambito del Progetto sul DU,
aveva
commissionato diversi videotapes, che erano stati pensati come
videotapes
del Pentagono sull¹uso delle bombe al DU.
"Il primo di questi era un¹informazione su che tipo di pericolo si
incorreva
quando una bomba al DU andava ad esplodere; il secondo, quasi un manuale
per
quando bisognava effettuare una bonifica, e il terzo era su come si
doveva
misurare la radioattività e si puntualizzava che usare un contatore
Geiger
per misurare quella delle bombe a DU non aveva validità. Il quarto era
su
che tipo di equipaggiamento bisognava usare durante la eliminazione dei
residui di un proiettile a DU, e il quinto era su come bisognava
maneggiare
proiettili inesplosi. Questi videotapes erano stati prodotti a beneficio
dei
soldati, che non dovessero andare incontro a compiti pericolosi, ma in
conclusione non vennero mai utilizzati.²
Gli Stati Uniti avevano dato inizio al Progetto sulle armi al DU, ma, a
causa della relazione che era stata stesa sui rischi estremamente alti
di
queste armi e della raccomandazione a non più usarle, i risultati delle
ricerche del Progetto vennero secretati. Attraverso la diffusione di
queste
informazioni e i video, la natura pericolosa delle armi al DU sarebbe
risultata lampante e gli USA hanno avuto paura di essere visti con
criticismo dalla comunità internazionale, e che le armi a DU non
avrebbero
potuto essere usate più a lungo.
Questo è quanto, secondo Doug Rokke, et al.. Le loro raccomandazioni
sono
state ignorate, il loro Progetto mandato all¹aria, e nulla è stato fatto
per
proteggere i soldati dalle armi a DU e per fornire loro protezioni
sanitarie.
IV. Consapevolezza da parte delle Forze Armate Statunitensi delle
violazioni
delle leggi internazionali
Nell¹ambito delle Forze Armate USA, esiste la consapevolezza, oltre che
della natura pericolosa dell¹Uranio Depleto, come si è visto in
precedenza,
anche della possibilità di violazioni del Diritto Internazionale, dato
che
l¹uso di questo tipo di armi costituisce una violazione delle norme
internazionali.
Il manuale dell¹Aviazione Militare USA del 1976, dal titolo ³Diritto
Internazionale: La conduzione di un conflitto armato e le operazioni
aeree²,
fa riferimento a trattati, compresa la Convenzione dell¹Aja del 1907, il
Protocollo di Ginevra sui gas del 1925, e la Convenzione di Ginevra
relativa
alla Protezione dei Civili in tempo di guerra del 1949, e nello
specifico
analizza come si devono comportare ed impegnare le Forze Armate USA.
Il Protocollo di Ginevra sui gas mette fuori legge i gas asfissianti,
tossici o altri gas, e tutti gli analoghi liquidi, solidi o derivati, e
la
Convenzione dell¹Aja proibisce esplicitamente l¹uso di veleni o di armi
avvelenate.
Il manuale dell¹Aviazione Militare USA definisce veleno ³sostanze
biologiche
o chimiche che causano la morte o disabilità con effetti permanenti
quando,
anche in piccole quantità, vengono ingerite, entrano nei polmoni o nel
flusso sanguigno, o vengono a contatto con la pelle.²
Il manuale recita: ³Qualsiasi arma può essere applicata secondo un uso
illegale e, senza ombra di equivoci, un¹arma di ³per sé² può essere
illegale
se, per consuetudine internazionale o per trattato, ne viene proibito
l¹uso,
qualsiasi siano le circostanze. Un esempio è costituito dal veleno che
può
uccidere o menomare una persona.²
Gli anni Settanta sono stati il periodo in cui l¹esercito USA ha
iniziato in
grande scala a sviluppare e a produrre proiettili a DU. Da questo
periodo in
avanti, l¹Aviazione Militare USA è stata pienamente consapevole che le
armi
a DU sono armi velenose, e che il loro uso costituiva una violazione
delle
leggi internazionali, ed ora, anche con quella conoscenza, sono state
utilizzate nell¹attacco contro l¹Iraq, e l¹insistenza Statunitense, che
l¹uso delle armi a DU ³non è illegale² sulla base per cui non sono state
mai
proibite in maniera esplicita da qualche Convenzione di Guerra, è
assolutamente un inganno.
Un altro documento che può comprovare questo raggiro è il memorandum
"Sull¹Efficacia dei Penetranti ad Uranio Depleto² del Laboratorio
Nazionale
di Los Alamos, scritto dal Tenente Colonnello M. V. Ziehman, in data 1
marzo
1991, immediatamente dopo la Guerra del Golfo.
Oltre a puntualizzare l¹efficacia delle bombe a DU usate in modo
estensivo
nelle operazioni militari in Iraq, vi si legge: ³Vi sono state, e
continuano
ad esserci, preoccupazioni rispetto all¹impatto del DU sull¹ambiente. Se
nessuno può dire nulla contro l¹efficacia del DU sul campo di battaglia,
i
proiettili a DU possono comunque diventare politicamente inaccettabili
ed
essere eliminati dagli arsenali. Dato che i penetranti al DU hanno
dimostrato quanto sono validi durante le nostre recenti attività di
combattimento, allora è necessario assicurare la loro futura esistenza
(finché non si sviluppi qualcosa di meglio). Se non viene garantita la
loro
messa a disposizione, è possibile che stiamo per perdere una preziosa
risorsa in combattimento. Io penso che dovremmo tenere a mente questo
significativo argomento, quando si scrivono articoli dopo l¹azione.²
In effetti questo è un richiamo che avverte le varie agenzie di
comunicazione governative e dell¹esercito USA a tenere ben in mente
tutto
questo e a continuare a conservare il silenzio sull¹uso continuo delle
armi
a DU, e a tenere per sé quanto più possibile il grande criticismo sugli
effetti pericolosi del DU all¹organismo umano e all¹ambiente, e sulle
possibili violazioni delle leggi, che abbiamo indicato in precedenza.
V. Ciononostante, queste le ragioni delle Forze Armate USA per l¹uso di
armi
a DU
Le Forze Armate USA, malgrado il diffuso criticismo e lo scetticismo
dentro
e fuori il Paese, hanno espresso i loro motivi per l¹uso continuo di
queste
armi mortalmente tossiche, esclusivamente in base a ragioni di costi e
di
efficacia militare. Questo tipo di armamenti sono considerati come una
pietra miliare nella strategia di utilizzazione del nucleare da parte
dell¹esercito degli USA. Le Forze Armate USA, al presente, hanno come
obiettivo lo sviluppo e l¹uso delle armi nucleari di quarta generazione.
Nell¹ultimo anno, dopo l¹eliminazione dell¹interdizione alle ricerche
sulle
armi nucleari di piccolo potenziale, il Dipartimento dell¹Energia ha
incentivato i direttori dei laboratori nazionali, come quello di Los
Alamos,
etc., raccomandando loro di ³non sprecare l¹opportunitಠdi mettere in
atto
questi esperimenti nucleari, e uno dei progetti era il montaggio di
queste
mini bombe nucleari in ordigni anti bunker, che molto probabilmente
venivano
riempiti con Uranio Depleto, e usati nella guerra in Afghanistan e in
Iraq.
Le Forze Armate USA, come pionieri nell¹uso di queste armi nucleari di
quarta generazione nel combattimento vero e proprio, malgrado che vi
fossero
altre alternative che potevano essere usate come armi, a fatti compiuti
hanno preteso di affermare che l¹inquinamento da radiazioni per l¹uso di
armi a DU è dentro ³i limiti di tolleranza².
L¹amministrazione Bush ha asserito che ³l¹inquinamento da radioattività
è
tenuto sotto controllo perfino ai livelli minimi² delle mini bombe
nucleari
penetranti nel sottosuolo.
Comunque, anche se queste fossero state concentrate momentaneamente solo
sugli obiettivi di attacco alle strutture interrate, ecc., avrebbero
causato
una contaminazione estremamente seria per l¹organismo umano e per
l¹ambiente
determinata da un tremendo inquinamento radioattivo, che si accompagna
sempre ad una esplosione nucleare.
Le Forze Armate USA nascondono questo fatto, ponendo l¹enfasi
indirizzata al
mondo sul livello di tollerabilità, in un tentativo di ottenere il
consenso
da parte della comunità internazionale.
8. Inquinamento Ambientale da Uranio Depleto (DU)
I. Contaminazione Radioattiva Diffusa in Iraq
In questa guerra contro l¹Iraq, le armi a DU sono state usate su grossi
centri abitati e città, a partire da Baghdad.
Molti paesi pongono un limite all¹esposizione pubblica alle radiazioni
prescritta da norme basate sulla raccomandazione della ICRP, la
Commissione
Internazionale per la Protezione Radiologica, fissata ad 1 millisievert
per
anno, e la quantità equivalente di Uranio Depleto è pari a 11.4
milligrammi.
La quantità di Uranio Depleto contenuto in una bomba a DU di medio
calibro è
di 280 grammi. Un colpo come questo emette una radiazione, per ignizione
e
micronizzazione, che supera il limite per anno per 25.000 persone.
Secondo ricerche sul posto condotte da organizzazioni e studiosi a
titolo
privato, è stato riportato che radiazioni ad alto livello sono state
registrate sui terreni che stanno attorno a trincee lungo le strade e
all¹interno di cantieri edilizi dove testate e involucri di queste bombe
a
DU erano stati depositati, e sui carri da guerra. La quantità
esattamente
usata non è stata mai resa pubblica, ma Michael Kilpatrick, in un forum,
affermava che si aggirava sulle 115 tonnellate, e questo sarebbe
sufficiente
per distribuire un dosaggio per anno su circa 100 milioni di persone.
L¹Uranio Depleto è penetrato profondamente nella sfera vitale delle
persone!
Alla conclusione di questa guerra, il 6 aprile 2004, il Direttore
Esecutivo
del Programma delle Nazioni Unite per l¹Ambiente, UNEP, Klaus Toefger ha
dichiarato: ³L¹UNEP si dichiara pronto a condurre da subito studi sul
campo
ambientale in Iraq. Date le complessive preoccupazioni per l¹ambiente
durante il conflitto, e il fatto che le condizioni ambientali in Iraq
fossero veramente fonte di serie perplessità già prima della guerra
attuale,
l¹UNEP pensa che bisogna da subito mettere in atto ricerche sul campo.
Questo risulta particolarmente importante per la protezione della salute
umana in una situazione post-bellica, dato l¹uso evidente di armi a DU
in
questa guerra.²
Immediatamente dopo, l¹UNEP ha pubblicato una ³ricerca a tavolino
sull¹ambiente Iracheno² che conteneva informazioni sui rischi per le
falde
acquifere, per le acque di superficie, per le sorgenti di acqua
potabile, a
causa della dispersione di particelle radioattive.
Inoltre, nel 2002, un documento della British Royal Society indicava
che, a
causa dell¹Uranio Depleto, la contaminazione radioattiva, dopo il
conflitto,
avrebbe permeato con gradualità il terreno e le fonti di acqua per i
prossimi anni a venire.
Innanzitutto, il DU è una sostanza profondamente tossica, derivata come
materiale di scarto della produzione di energia nucleare, per portare
ricchezza e benefici per appena una parte della popolazione.
Sono state approvate leggi che concernono l¹obbligo legale, per le
persone
che traggono profitto da questo, di assicurare la gestione della
sicurezza e
del trattamento delle scorie radioattive in ogni nazione che utilizza
energia atomica. Il regolamento nazionale USA "10CRF20" ha stabilito lo
stretto controllo del deposito, del trasferimento e dell¹uso dell¹Uranio
Depleto, e il pagamento di attente compensazioni e cauzioni, a prevenire
sue
dispersioni nell¹ambiente.
Che il Governo USA nel suo proprio paese spenda molto denaro per la
stretta
gestione e il deposito di materiale radioattivo, tutto questo risulta
comprensibile sia legalmente che moralmente, ma gli USA sono perdonabili
quando impiegano le sostanze radioattive contro la gente di altri paesi?
Non
ci sono scrupoli nello scaricare e nel diffondere illegalmente grandi
quantità di scorie, perfino condizionando il destino futuro degli
Iracheni,
dati i gravi rischi e i pericoli della radioattività?
II. Lo sviluppo del concetto di Protezione Ambientale
Il presente ambiente del globo si è formato ben prima che la razza umana
facesse la sua comparsa sulla terra, e la razza umana si è evoluta in
conformità e si è adattata all¹ambiente. Comunque, il rapido sviluppo
delle
tecnologie scientifiche per conseguire benessere e comodità hanno
portato
alla distruzione dell¹ecosistema, e hanno prodotto un inquinamento
globale,
e questo ha creato la situazione che la stessa esistenza del genere
umano
risulta ora in imminente pericolo.
In questa situazione, nel 1971, le Nazioni Unite hanno convocato la loro
prima conferenza internazionale sui temi ambientali, ³La Conferenza
delle
Nazioni Unite sull¹Ambiente Umano², e hanno adottato la ³Dichiarazione
della
Conferenza delle Nazioni Unite sull¹Ambiente Umano².
Nella Dichiarazione venivano espressi gli ideali che ³entrambi gli
aspetti
dell¹ambiente umano, sia quello naturale che quello artificiale, sono
essenziali al suo benessere e per il godimento dei diritti umani di
base, il
diritto alla vita stessa,² ³Tutte le nazioni, le organizzazioni e gli
individui, ad ogni livello, tutti, impegnandosi egualmente nello sforzo
comune di conseguire questo obiettivo ambientalista, accetteranno
l¹impegno,
e per i loro valori e la sommatoria delle loro azioni, daranno forma
all¹ambiente del mondo del futuro, responsabilmente² e ³tutte le nazioni
dovranno rendersi responsabili che i loro rispettivi paesi non saranno
causa
di disastri ambientali alle regioni di altri paesi.²
Il radicamento e lo sviluppo dell¹ideologia ambientalista hanno avuto
derivazione dai movimenti che tentano di opporsi alla distruzione
dell¹ambiente causata dalla guerra.
La Convenzione sulla proibizione dell¹uso per scopi militari di tecniche
di
modificazione ambientale, che è stata approvata nel 1976, vieta l¹uso
militare di tecniche di modificazione ambientale, cioè di qualsiasi
tecnica
per cambiare, tramite manipolazione deliberata dei processi naturali, le
dinamiche, la composizione o la struttura della terra, biosfera,
litosfera e
idrosfera o lo spazio esterno, in modo tale da produrre effetti
violenti,
diffusi, duraturi, causa di distruzione, danni e lesioni gravi.
Nel contempo, entrava in vigore il Protocollo Supplementare della
Convenzione di Ginevra, che stabiliva che ³è proibito l¹uso di mezzi o
metodi di combattimento che intendono o prevedono di infliggere lesioni
gravi, in modo diffuso e duraturo nel tempo.²
III. Principio di Precauzione
Comunque, senza limitarci alla conduzione delle guerre, al presente non
è
possibile mettere in atto le tecniche e le conoscenze idonee a prevedere
esattamente l¹entità degli effetti delle moderne attività dell¹uomo, in
associazione con il progredire della tecnologia.
Di conseguenza, all¹interno delle conferenze internazionali e dei
trattati
che concernono l¹ambiente, è emersa l¹idea che gravita intorno al
³principio
di precauzione².
Alla Conferenza delle Nazioni Unite sull¹Ambiente del 1992, nella
³Dichiarazione di Rio² rispetto al Principio di Precauzione, si
specifica:
³Allo scopo di proteggere l¹ambiente, l¹approccio alla precauzione deve
essere largamente applicato dagli Stati, in accordo con le loro risorse.
Dove esistono minacce di danni gravi e irreversibili, la mancanza di una
certezza assoluta dal punto di vista scientifico non deve costituire una
ragione per posporre misure, certamente costose, per prevenire il
degrado
ambientale.²
Nel rendere prioritario questo principio, non è difficile immaginare il
fatto che si formerà una profondamente radicata opposizione all¹impresa
che
esige profitti ed è causa della stagnazione delle ricerche, e si
produrrà
una divisione di opinioni tra le nazioni. Pur tuttavia, i problemi
irrevocabili dell¹ambiente su scala planetaria, come le anomalie
dell¹ecosistema che sono la causa del riscaldamento del globo e della
formazione di sostanze endocrine molto disturbanti, sono stati
diffusamente
tenuti sotto osservazione, e nel 2000 la Commissione Europea ha
sottolineato
l¹esigenza di una politica chiamata ³a standardizzare il Principio di
Precauzione riguardante le problematiche ambientali.²
Noi, uomini, che abbiamo senza risparmio inquinato e distrutto
l¹ambiente
alla ricerca del profitto per bramosia e mancanza di preveggenza, siamo
arrivati a questo punto, e nel contempo esprimiamo l¹intenzione di
proteggere i nostri diritti fondamentali e di preservare l¹ambiente, e
per
questo dobbiamo motivarci almeno ad iniziare a fare nostro
l¹avvertimento
delle rilevanti responsabilità per il futuro.
Rispetto a questo problema, scienziati e specialisti di nazioni
capitaliste
hanno giocato un ruolo importante e hanno concentrato i loro sforzi
nella
promozione del Principio di Precauzione, pubblicando le loro relazioni
in
una Conferenza sulla Dispersione nell¹Aria del 1998 o alla Conferenza
Internazionale sulla Scienza e il Principio di Precauzione del 2001. Per
quanto questi sicuramente siano una minoranza, hanno avuto una certa
influenza nella costruzione politica. Un esempio è un¹ordinanza adottata
dalla Città di San Francisco in California. Per i cittadini vi sarà la
necessità di unire gli sforzi e tenere saldo il principio di
precauzione.
Finalmente, l¹umanità ha individuato la necessità di spontanee
limitazioni
come comune dovere e responsabilità, in modo da prevenire la completa
distruzione dell¹ambiente, dato che la gente era diventata assolutamente
disattenta all¹ambiente, motivata solo nel realizzare profitti, ed
egoista
nei loro comportamenti e mentalità.
La concettualizzazione di tutto ciò costituisce il ³principio di
precauzione² e dovremmo tenere in mente di assumere noi stessi la
responsabilità di continuare ad affermare che questo dovrà diventare
l¹ideologia di base dell¹umanità rispetto alla protezione dell¹ambiente,
e
perciò esercitare ogni sforzo per osservare questo principio.
Noi riteniamo che dovremmo percepire il principio di precauzione come
qualcosa da radicare, e quindi sviluppare una legge internazionale
umanitaria e naturalmente applicarla anche ai modi con cui si conducono
le
guerre. La stipulazione dei trattati e i protocolli supplementari
avevano
già stabilito di mettere al bando ³i modi e i mezzi del conflitto
bellico
che prevedono di causare effetti gravi, diffusi e duraturi nel tempo e
ferite all¹ambiente². Queste norme, allo scopo di dimostrare la loro
effettiva forza di controllo, devono essere applicate nel momento in cui
ci
si aspetta che qualcuno conduca un conflitto con modalità tali da
causare un
grave impatto ambientale.
Per essere chiari, l¹uso di armamenti a Uranio Depleto, che hanno
diffuso la
radioattività che ha reso possibile un grave impatto sull¹ecosistema,
costituisce un atto evidentemente illegale, se il diritto internazionale
umanitario realizzato per il principio di precauzione viene ben
interpretato, nel contesto di questo storico sviluppo per la protezione
dell¹ambiente.
IV. Il Crimine di ³Onnicidio²
D¹altra parte, il Tribunale Internazionale per i Crimini
nell¹Afghanistan,
ha sentenziato che l¹uso di armi a DU è un atto che costituisce una
minaccia
all¹esistenza anche dei paesi confinanti dell¹intera regione,
l¹estinzione
di tante forme vitali, per l¹inquinamento dell¹aria, acqua e fonti di
alimentazione, o l¹alterazione irreversibile con la mutazione genetica
di
tutte le forme di vita, compresa la flora e la vegetazione, quindi, in
altri
termini, costituisce un crimine di ³onnicidio².
Questo è un fatto che focalizza l¹attenzione sulla pericolosità del DU,
dato
che colpisce l¹ecosistema, e il suo utilizzo è considerato come un atto
di
un massacro su larga scala di tutte le forme viventi sulla terra.
La mancanza nel perseguire la criminalità dell¹uso di DU, per le ragioni
che
l¹effetto sull¹ambiente delle armi a DU non è sufficientemente
comprovato,
ha inevitabilmente favorito la produzione e l¹uso di questo tipo di armi
di
distruzione dell¹ambiente.
Questo sta andando contro il corso della storia della formazione del
principio di precauzione analizzato in precedenza, e quindi, anche in
tempo
di guerra, proprio per rendere effettivamente operante il principio di
precauzione, è necessario in qualche modo regolamentare penalmente il
comportamento criminale in caso di violazione di questo principio.
Come fondamento della colpevolezza per un atto di violazione, vi sia
l¹onnicidio, ed è molto auspicabile l¹urgente affermazione di questo
concetto.
Soprattutto con lo scopo di rendere il Diritto Internazionale delle
Genti
realmente operante da adesso in avanti, nella sfera ambientale sussiste
la
necessità di assimilare il concetto definito come ³onnicidio² con il
principio di precauzione. Inoltre, per questa ragione, noi denunciamo
l¹uso
delle armi a Uranio Depleto come una violazione del Diritto
Internazionale,
e di conseguenza lanciamo un forte appello per la messa al bando di
queste
armi!
9. L¹uso di armi a DU come palese ³crimine di guerra² e ³crimine contro
l¹umanità²
Che l¹uso di armi a DU sia un atto illegale in violazione del Diritto
Internazionale delle Genti è chiaro in modo evidente.
Il Diritto Internazionale delle Genti non potrà mai legittimare
l¹impiego di
queste armi, anche nel caso in cui non esista un¹esplicita
regolamentazione
sul loro uso, ma ha palesato l¹urgenza di conformarsi a 1. il principio
di
proibizione dei mezzi che causano inutili sofferenze e aggravano senza
scopo
le pene dei combattenti invalidati; 2. il principio di proibizione della
distruzione degli obiettivi a carattere non bellico; 3. il principio di
proibizione delle armi di distruzione di massa.
In tutti i modi, come abbiamo visto in precedenza, l¹inquinamento da
Uranio
dovuto alle armi a DU risulta altamente letale, e le sofferenze inflitte
senza necessità e senza distinzione sulle persone, senza tenere conto se
si
tratta di un nemico o un alleato, la tossicità che si perpetua anche
dopo la
guerra, e il disastro che andrà a riversarsi sulle genti future, sono
chiari
moniti delle loro potenzialità indiscriminate, e il fatto che questo
tipo di
armi sia stato usato in aree densamente popolate, come Baghdad, senza
considerare se si trattava di obiettivi civili o militari, dimostra che
le
Forze Armate Statunitensi e Britanniche hanno violato in modo palese
tutti e
tre i principi enunciati qui sopra.
I. Crimine contro l¹Umanità
L¹uso di armi al DU da parte delle Forze Armate Statunitensi e
Britanniche
costituisce un attacco per far strage di uomini, farli piombare in uno
stato
di sofferenza profonda, per creare loro ostacoli insormontabili, per
sottrarre e distruggere il loro stato di salute, generando disordine
genetico e una perpetua distruzione dell¹ambiente con la diffusione
dell¹Uranio che inquina tutta la nazione Irachena, in una ³azione
inumana
commessa come parte di un attacco su larga scala e sistematico contro i
civili in un conflitto armato². (Articolo 4 dei Regolamenti Ufficiali e
Articolo 7 dell¹ICC). Quindi, sia il Presidente Bush che il Primo
Ministro
Blair, in qualità di Comandanti in Capo, sono criminalmente responsabili
per
questi delitti contro l¹Umanità. (Articolo 7 dei Regolamenti Ufficiali e
Articolo 7.a dell¹ ICC).
II. Crimini di Guerra
In più, è evidente che questa è una guerra imperdonabile, definita
(negli
Articoli 2 a, d, m, e p dei Regolamenti Ufficiali e negli Articoli 2 a,
b
dell¹ ICC) come ³un attacco condotto intenzionalmente, e coloro che vi
sono
coinvolti sono totalmente consapevoli dei danni collaterali procurati in
maniera seria e duratura all¹ambiente naturale², dove ³vengono usate
armi
velenose e tossiche², ³armi che hanno la caratteristica di infliggere
gravi
ferite e sofferenze inutili e di essere usate in modo indiscriminato².
Per
tutto questo, sia il Presidente Bush che il Primo Ministro Blair, in
qualità
di Comandanti in Capo, sono criminalmente responsabili di crimini di
guerra.(Articolo 4 dei Regolamenti Ufficiali e Articolo 2.a dell¹ICC).
Molto tempo prima di questo, nell¹agosto 1996, la Sottocommissione per i
Diritti Umani dell¹ONU aveva adottato una Risoluzione che stigmatizzava
l¹uso delle armi a DU come una violazione, come un¹arma di distruzione
di
massa che doveva essere messa al bando.
Inoltre, nel luglio 2003, un rapporto di Yeung Sik Yuen presentato alla
Sottocommissione per i Diritti Umani dell¹ONU mostrava forte
preoccupazione
per gli effetti negativi dovuti alle armi a DU sulla salute e
sull¹inquinamento ambientale, a parte il fatto che ³l¹uso delle armi a
DU
costituisce una violazione delle leggi internazionali, può infliggere
inutili sofferenze e gravi lesioni, e può essere una minaccia effettiva
per
l¹ambiente, e per tutto questo deve essere proibito.²
Quindi, in questa discussione si enfatizzava che gli Stati che avevano
usato
queste armi in violazione del Diritto Internazionale erano responsabili
e
dovevano indennizzare, e procedere alla decontaminazione di queste armi
mortali.
Non solo la Sottocommissione per i Diritti Umani dell¹ONU, ma anche
altre
organizzazioni, come il Parlamento dell¹Unione Europea avevano adottato
risoluzioni indirizzate a questo scopo.
Nel febbraio 2003, il Parlamento dell¹Unione Europea adottava la
³Risoluzione sugli Effetti Nocivi delle Bombe a DU e delle Bombe
Inesplose²
e demandava alla Commissione Europea di monitorare gli sviluppi in
conformità alla possibile, grave ed estesa contaminazione dell¹ambiente
supposta essere dovuta alle armi a DU e ad appoggiare ricerche
indipendenti
e approfondite sui possibili effetti nocivi dovuti all¹uso di munizioni
ad
Uranio Depleto.
In questo modo, il sentimento internazionale sulla messa al bando
dell¹uso
delle armi a DU ha guadagnato impulso, e nella presa di consapevolezza
ad
osservare le leggi internazionali, l¹uso delle armi a DU da parte delle
Forze Armate Statunitensi e Britanniche non è altro che un¹empietà
contro il
diritto internazionale, che la comunità internazionale e fino a questo
momento il genere umano ha promosso.
Tutta la nazione Irachena è diventata un territorio sperimentale, dove
quelle armi, comprese le armi a DU, in cui viene impiegata una
sofisticata
tecnologia, sono state usate senza limiti, e per questo uso il popolo
dell¹Iraq, una volta ancora, ha dovuto sopportare la punizione e la
sofferenza di un destino di contaminazione da Uranio Depleto
semi-permanente.
Negli argomenti espressi durante il processo pubblico davanti al
Tribunale
Internazionale per i Crimini nell¹Afghanistan, l¹uso delle armi a DU
veniva
definito un crimine di ³onnicidio² (la distruzione di tutte le forme di
vita), per la minaccia alla sopravvivenza non solo della regione
danneggiata
da questo uso, ma anche dei paesi confinanti, per l¹estinzione della
vita,
la contaminazione dell¹aria dell¹acqua, delle fonti alimentari ed
inoltre
per l¹irreversibile alterazione dell¹informazione genetica di tutte le
forme
di vita, compresa la flora e la vegetazione.
Per queste considerazioni, il fatto che le armi a DU, quando usate,
deprivano in modo assoluto del diritto alla vita tutte le forme viventi
che
sono state generate in questo mondo, costituisce un crimine
imperdonabile
contro tutte le creature viventi.
Allora, con convinzione, noi lanciamo le accuse contro il Presidente
Bush e
il Primo Ministro Blair, per i crimini summenzionati, e vogliamo
costringerli immediatamente ad indennizzare tutte le vittime e a
rimuovere
l¹inquinamento da radiazioni. Inoltre, con questo documento noi
ribadiamo
che tutte le nazioni dovrebbero legalmente essere obbligate a mettere al
bando la produzione, il deposito, il trasferimento e l¹uso del
munizionamento a Uranio Depleto; che noi, appartenenti alla specie
umana,
abbiamo la missione di concludere trattati e ratificarli per mettere in
esecuzione questi obblighi; e noi affermiamo che attraverso i nostri
sforzi
collettivi, dobbiamo essere in grado di tutelare le cose create su
questa
terra, dove non vi dovranno essere mai più vittime.
Iraq
http://www.mindfully.org/Nucs/2004/DU-Silent-Genocide25mar04
.htm
http://www.firethistime.org/extremedeformities.htm
http://www.web-light.nl/VISIE/extremedeformities.html
http://www.web-light.nl/VISIE/extremedeformities.html
http://www.web-light.nl/VISIE/extremedeformities.html
http://www.web-light.nl/VISIE/extremedeformities.html
http://www.earthisland.org/project/newsPage2.cfm?pageID=177&
subSiteID=44&newsID=272
Figli di veterani della Guerra del Golfo
http://www.firethistime.org/extremedeformities.htm
http://www.web-light.nl/VISIE/extremedeformities.html
http://www.firethistime.org/extremedeformities.htm
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::Articolo originale :
http://www.uruknet.info/?p=8173
Courtesy of Curzio Bettio
:: Articolo n. 8748 postato il 09-jan-2005 18:23 ECT
-----------
(http://uruknet.info/?s1=1&p=8748&s2=10/)
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Un treppiede contro
Sua Maestà
Dal regime alla monarchia
SANDRO PORTELLI
Ci mancava solo l'attentato, e adesso ce l'abbiamo. Il quadro è
completo:
compagni, questo non è un regime, sta diventando una monarchia. I segni
c'erano quasi tutti. In primo luogo, come insegna Shakespeare, il corpo
del
sovrano come corpo consacrato della nazione. Silvio Berlusconi infatti
non
solo è, per grazia di Dio e volontà della nazione, «unto dal Signore»,
ma si
è rigenerato nella chioma per il nostro bene, come ha detto nella sua
conferenza stampa di fine anno. Lo hanno capito meglio tutti i leghisti:
quelli che chiamano «colpo di stato» un colpo di treppiede in testa a
Berlusconi, confondendo il suo corpo fisico col corpo mistico della
nazione;
o quelli che propongono di punire gesti simili con l'ergastolo,
trasformando
le lesioni in lesa maestà (fa parte della dimensione sacrale,
ovviamente,
anche la lotta che annuncia di avere ingaggiato contro l'Anticristo, in
nome
del bene e di Dio).
In secondo luogo, la sovrapposizione fra patrimonio personale e
patrimonio
della nazione: da una parte, la reggia privata sarda legibus soluta
nell'interesse nazionale, messa a norma a spese pubbliche, abitazione
personale adibita a funzioni di stato (incontri con capi di stato
esteri);
dall'altra, i regali ai sudditi poveri fatti per munificenza personale
al
posto dei diritti garantiti dalle leggi. E poi, non l'ha detto anche il
capo
dell'opposizione di Sua Maestà, che la Mediaset, azienda privata del
sovrano, è «un patrimonio della nazione»?
In terzo luogo, l'omaggio rituale. In mancanza dell'effigie sulle monete
e
sui francobolli, qualche cortigiano al ministero delle poste inventa il
Servizio Informatico di Livello Virtuale Integrato Operativo, o come si
chiama, con l'acronimo SILVIO. Non è solo questione di generico e
umiliante
servilismo al potere; è che sono solo i re quelli che che si designano e
si
omaggiano con il nome di battesimo invece che col cognome (a parte che
inventarsi un acronimo BERLUSCONI sarebbe stato più difficile). Il tocco
monarchico finale l'ha aggiunto lui stesso, degnandosi di ringraziare
per
l'omaggio invece di licenziare a calci questi servi sciocchi. Ma un
tocco di
clemenza da vero sovrano anche la telefonata al suo attentatore,
magnanimamente perdona come fece il papa con Agca.
Mancava solo un tassello: ogni sovrano che si rispetti ha diritto a un
attentatore. L'attentato infatti sacralizza ulteriormente la persona,
sancisce la sua speciale dimensione simbolica. Se il corpo dello stato
si
riassume nel corpo del sovrano, il conflitto si rivolge inevitabilmente
al
suo corpo. Dal giorno della regale passeggiata a piazza Navona, anche
Berlusconi ha avuto quello che gli spettava e gli mancava. L'attentato è
un
implicito omaggio. D'altra parte, ce lo siamo cercato. Quando anche a
sinistra abbiamo cominciato a parlare bene del presidenzialismo, a
discettare di elezione diretta del premier e di governabilità; da quando
abbiamo cominciato a chiamare lui «premier» o «primo ministro» invece
del
paritetico e collegiale titolo di «presidente del cnsiglio dei ministri»
che
la Costituzione gli conferisce (e da quando abbiamo cominciato a
chiamare
«governatori» i presidenti delle regioni, e presto i questori li
chiameremo
«sceriffi», con soddisfazione di Caldiroli), credevamo forse di starci
avviando verso qualche immaginario modello anglosassone. E invece
stavamo
spalancando le porte e le coscienze a una personalizzazione della
politica
che - grazie alla tradizione di subalternità e di scarso senso dello
stato
ancora annidata nella nostra cultura politica, al potere esagerato dei
media
e dell'immagine, alla particolare megalomania del soggetto Berlusconi, e
alla sua particolare situazione patrimoniale - sta trasformando la
nostra
repubblica in qualcosa di ambiguo e straniante.
Ambiguo e straniante anche perché gli elementi di «monarchia» che si
vengono
introducendo nel nostro sistema sono particolarmente arcaici, assai più
retrogradi delle moderne monarchie del Nord Europa o della Spagna. Da un
paio di secoli, infatti, anche nei sistemi monarchici il potere
simbolico e
il potere politico sono separati: il re «regna ma non governa».
Berlusconi
invece pretende di regnare e governare insieme. Nella nostra
Costituzione
questa distinzione era riprodotta nella doppia figura del presidente
della
repubblica e del presidente del consiglio; ma Berlusconi mira alla
presidenza della repubblica non solo per sedersi su quella poltrona, ma
anche con l'idea di riformarne dei poteri in modo da riunificare in sé
le
funzioni simboliche con quelle materiali, per «regnare» (rappresentare
l'unità della nazione) e «governare» (condurre un proprio progetto
politico)
insieme. Quindi, non è questione di «odio» se qualcuno gli tira la roba
- se
non nel senso che un potere personificato genera reazioni personali. Se
ti
poni come simbolo ti attiri le emozioni, la rabbia come la venerazione,
come
il sacro si attira le preghiere e le bestemmie. Un simbolo è un
bersaglio,
come abbiamo imparato l'11 settembre 2001.
Per fortuna, a re Silvio è toccato un attentatore al suo livello: non
una
figura tragica di regicida come Gaetano Bresci o Sante Caserio, ma un
semplice passante adirato e sostanzialmente innocuo. Tuttavia,
simbolicamente giusto: invece che con una pallottola o un mattone, lo ha
colpito con un accessorio di macchina fotografica, arma singolarmente
adeguata alla sua dimensione di simbolo mediatico, di questo nuovo
sovrano
accessorio anche lui della sua stessa industria dell'immagine.
--------
("IL MANIFESTO", 5-1-2005)
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https://www.ecn.org/wws/arc/movimento/2005-01/msg00456.html
https://www.ecn.org/wws/arc/movimento/2005-01/msg00476.html
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Il disastro dello tsunami mette in luce l'ipocrisia dei media ufficiali
Peter Phillips, Nuovi Mondi Media
Perdere la vita in Iraq a causa della guerra è un evento tragico tanto
quanto lo tsunami. Eppure, dove sono le riprese aeree in diretta delle
zone
disastrate e le foto delle vittime viste da vicino? Dove sono le storie
dei
sopravvissuti? Dov'è la coalizione internazionale per il soccorso dei
civili
in Iraq e le donazioni alla croce rossa?
7 gennaio 2005 - Il terribile disastro del sisma/tsunami avvenuto lungo
la
linea costiera dell'oceano Indiano ha causato la morte di decine di
migliaia
di persone e un numero ben maggiore di persone indebolite e senza casa.
Le
storie da notizia in prima pagina sono dilagate sui media ufficiali
degli
Stati Uniti: 12.000, 40.000, 60.000 e 100.000 morti si sono trasformate,
giorno dopo giorno, in titoli da prima pagina. I telegiornali in onda 24
ore
su 24 hanno fornito le ultimissime notizie minuto per minuto assieme a
fotografie aggiuntive e riprese aeree in diretta delle regioni colpite.
Come è stato rivelato il giorno dopo, racconti personali dei
sopravvissuti e
dei dispersi sono state aggiunte all'insieme dell'esteso servizio di
informazione. Storie uniche come quella del neonato di 20 giorni trovato
miracolosamente su un materasso galleggiante e quella della bambina di
otto
anni che ha perso entrambi i genitori e in seguito è stata ritrovata
dallo
zio sono servizi di interesse umano. I racconti particolareggiati degli
americani colti dalla catastrofe hanno fatto notizia nel Paese e molti
europei e nordamericani coinvolti sono stati figure chiave per la
continuazione della storia.
Le ambasciate americane hanno approntato linee dirette per i parenti
delle
possibili vittime perché potessero ricevere informazioni. Al mix dei
media
ufficiali sono state prontamente aggiunte informazioni su come gli Stati
Uniti stessero rispondendo al disastro con soccorsi e denaro. A Crawford,
nel Texas, il presidente Bush ha annunciato che avrebbe formato una
coalizione internazionale per rispondere all'immenso disastro dello
tsunami.
Il servizio di informazione degli Stati Uniti sullo tsunami che ha
colpito
l'oceano Indiano ha sconvolto ed emozionato molti americani.Questi,
empaticamente consapevoli che era avvenuto un disastro naturale di
enorme
rilievo per decine di migliaia di persone, hanno voluto portare aiuto in
tutti i modi possibili. Comunità religiose hanno tenuto incontri di
preghiera per le vittime e la croce rossa ha ricevuto un improvviso
aumento
di donazioni.
Il servizio informativo dei media ufficiali sullo tsunami mostra la
grande
ipocrisia della stampa statunitense. È risultato palese, lo scorso anno,
l'enorme disastro che ha colpito i civili iracheni: più di 100.000
civili
sono morti dall'inizio dell'invasione a opera degli Stati Uniti e
centinaia
di migliaia ancora sono indeboliti e senza casa. Alla fine dell'ottobre
2004
il giornale medico Lancet ha pubblicato un'indagine scientifica sulle
famiglie in Iraq che calcolava che più di 100.000 civili, soprattutto
donne
e bambini, sono morti a causa della guerra.
Lo studio, formulato e condotto da ricercatori della Bloomberg School of
Public Health, presso la Johns Hopkins University e il College of
Medicine
alla Al Mustansiriya University di Baghdad, si basava sull'esame di
campioni
di famiglie su tutto il territorio iracheno per confrontare il numero e
le
cause di morte prima e dopo l'invasione del marzo 2003.
Il tasso di mortalità in queste famiglie è stato calcolato in una
percentuale del 5 per mille prima dell'invasione e del 12,3 per mille
dopo
l'invasione. Facendo una proiezione di quanto detto sulla popolazione di
22
milioni di persone in Iraq, si arriva alla conclusione che sono morti
100.000 civili. La causa di morte più comune è stato il bombardamento,
seguito dalle percosse e dagli attacchi di cuore. Le ultime morti di
civili
a Fallujah si aggiungerebbero senza dubbio in modo significativo al
totale.
La parola irachena per il disastro è museeba.
Certamente, perdere la vita in Iraq a causa della guerra è un museeba
significativo quanto lo tsunami dell'Oceano Indiano, eppure, dov'è
l'informazione estesa sulle migliaia di morti e il numero dei senzatetto
dei
media ufficiali statunitensi? Dove sono le riprese aeree in diretta
delle
zone disastrate e le foto delle vittime viste da vicino? Dove sono le
storie
dei sopravvissuti, come la storia del bambino miracolosamente
sopravvissuto
al crollo di un edificio bombardato dagli Stati Uniti che è stato
salvato
dai vicini? Dove sono le dichiarazione ufficiali del governo rilasciate
alla
stampa in cui viene espresso rammarico e cordoglio? Dov'è la coalizione
internazionale per il soccorso dei civili in Iraq e l'aumento di
donazioni
alla crocerossa?
Se l'avessero saputo, gli americani sarebbero stati stati altrettanto
solleciti per le morti degli iracheni, come lo sono per le vittime dello
tsunami? Negli Stati Uniti i media ufficiali degli hanno pubblicato le
dichiarazioni del Pentagono sul fatto che non si sa nulla delle morti
dei
civili in Iraq e hanno scaricato lo studio del Lancet. Sembra che i
media
degli Stati Uniti si preoccupino delle vittime di disastri naturali,
mentre
i disastri fatti dall'uomo, come la deliberata invasione di altri paesi
da
parte degli Stati Uniti, non vengano neanche segnalati.
Peter Phillips è professore di sociologia alla Sonoma State University e
curatore, insieme a Project Censored di Censura, l'annuario delle
notizie
che non hanno fatto notizia.
Traduzione di Chiara Bianchi per Nuovi Mondi Media
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L'indirizzo originale di quest'articolo è :
www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid
=948&mode=thread&order=0&thold=0
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(http://uruknet.info/?s1=1&p=8691&s2=08/)
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24 Dicembre 2004
ZNet
Gli 'sweatshop' di Babbo Natale
Richard Spencer
E' la settimana prima di Natale, e gli aiutanti di Babbo Natale sono
sempre
in movimento. In realtà, hanno dimostrato il loro scontento scioperando,
distruggendo i loro stabilimenti e non presentandosi a lavoro.
Come la maggioranza degli adulti sa, Babbo Natale ha delocalizzato la
produzione dalla Lapponia alla Cina, in particolare nelle
fabbriche-tugurio
della provincia di Guandong, vicino a Hong Kong.
L'arida piana tra Shenzen e Dongguan produce il 70% dei giochi del
mondo,
assembla le Playstation, cuce le scarpe e crea una miriade di altri
regali
di Natale.
Ma dopo anni di lamentele, gli elfi-lavoratori hanno cominciato a
sfidare i
propri capi e il partito comunista. Negli ultimi mesi ci sono stati una
serie di scioperi e di proteste per ottenere una paga migliore. Questa
zona
sta inoltre affrontando un fenomeno nuovo per la Cina: la carenza di
manodopera.
Hou Zhenggnan, il responsabile della gestione lavoratori in Dongkeng,
vicino
a Dongguan, ritiene che alla città manchi il 10% per cento della forza
lavoro necessaria. 'Stanno esprimendo il loro scontento andando via', ha
affermato Robin Munro, direttore dellle ricerche per il gruppo di
monitoraggio China Labour Bolletin.
Da quando l'industria manifatturiera cinese ha preso il volo, i suoi
operai
hanno sopportato lunghe ore di lavoro talvolta in condizioni pericolose
per
una paga quasi ridicola. Il salario minimo nell'area del Dongguan è di
450
yuan al mese, circa £30.
Ma casi come quelli di Wei Meiren stanno portando anche questi
lavoratori al
limite. Ad aprile la Sig.ra Wei, una donna di trentadue anni mamma di
tre
figli, lasciò il suo villagio ridotto in povertà nel sud della Cina per
guadagnare qualche soldo in più a Dongkeng. Due mesi dopo era morta.
Aveva trovato un lavoro alla New-Ray, un'industria di giocattoli di
proprietà di Hong-Kong, per 400-500 yuan al mese (£27-£33). La New-Ray
produce modellini di macchine che sono venduti in Inghilterra
dall'azienda
di giocattoli Halsall. La donna era stata assegnata allo stabilimento B
dove
centinaia di operai lavorano dalle 10 alle 14 ore al giorno, sette
giorni a
settimana, assemblando e confenzionando automobiline.
"Lavoriamo dalle 7.30 del mattino fino alle 5.30 del pomeriggio, con
mezz'ora di pausa per il pranzo" ha dichiarato una delle sue colleghe.
"Quando c'è molto lavoro dobbiamo tornare dopo cena per altre 3 o 4 ore.
Lavoriamo 360 giorni l'anno.' Gli straordinari sono obbligatori, sono
previste multe in caso di assenza e chiunque chieda un aumento viene
licenziato.
Un giorno la Sig.ra Wei ebbe una discussione. "Aveva dei problemi
familiari,
ma non la lasciavano tornare a casa" raccontò un'altra collega. "Si
agitò
molto e poi svenne." Dopo essersi ammalata il 18 giugno passò due
settimane
lavorando a singhiozzo.
Il 2 luglio morì. Quale causa della morte il dottore certificò un
collasso
cardiaco. Ma un ufficiale che investigava sul caso, Song Ci, lo collegò
a un
nuovo fenomeno: gulaosi o morte da super-lavoro, per la quale, quell'anno,
si erano verificati una mezza dozzina di presunti casi nelle aziende
cinesi.
Lui e il marito della Sig.ra Wei trovarono gli orari dei turni svolti.
Ne
aveva due. Uno a beneficio degli ispettori e dei revisori per la
'responsabilità della corporation' inviati dagli importatori stranieri,
nel
quale era stato registrato che lavorava 8 ore al giorno, 5 giorni la
settimana. L'altro riportava invece giornate di 13 o 14 ore, anche nel
week-end, anche dopo che si era ammalata. Song scoprì che un'altra
lavoratrice, ventenne, aveva avuto un collasso ed era morta il mese
prima.
Alan Halsall, il direttore generale della Halsall, un'azienda di
famiglia
situata nel Lancashire che vende giocatolli in tutto il mondo, ha
dichiarato: 'Le indagini che abbiamo condotto a riguardo ci hanno
portato a
credere che non sia vero. Noi monitoriamo le nostre aziende. Non
crediamo
che una donna sia stata uccisa nello stabilimento.'
La New-Ray in Cina ha rifiutato di rispondere alle domande. 'La nostra
politica aziendale non permette l'ingresso di visitatori ad esclusione
dei
clienti' ha commentato Francis Chan, il direttore vendite.
Song ha affermato che la New-Ray ha negato ogni responsabilità per la
morte
della Sig.ra Wei, ma ha accettato di pagare £200 di risarcimento. I
lavoratori della New Ray hanno raccontato che c'era stato un notevole
ricambio nello staff e scarsa osservanza delle regole.
Nella vicina Chang'an, i lavoratori della Stella, una fabbrica di scarpe
di
proprietà di Taiwan che produce marchi come Clarks, Nike e Timberland,
erano
insorti violentemente in segno di protesta per il proprio salario.
I disordini creati dai lavoratori sono parte di una crescente ondata di
tensioni sociali. Esponenti ufficiali hanno dichiarato che, l'anno
scorso,
tre milioni di persone hanno preso parte a dimostrazioni, molte delle
quali
violente.
Documento originale Santa's Little Sweatshops:
http://www.zmag.org/content/showarticle.cfm?SectionID=103&ItemID=6919
Traduzione di Fabio Sallustro e Marina Gamberini
---------
(http://www.zmag.org/Italy/spencer-santassweetshops.htm)
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MA NON ERANO QUELLI CHE DICEVANO ROMA LADRONA?
la notizia di oggi, contenuta nell'elenco ufficiale
pubblicato dall'Europarlamento e facile da controllare sul sito
internet
http://www2.europarl.eu.int/assistants/assist.jsp?lng=e
n&sort=byassist&index
Franco Bossi (il fratello del senatur) e Riccardo Bossi (il figlio
primogenito) sono stati assunti presso il Parlamento europeo con la
qualifica di assistenti accreditati. Stipendio mensile 12.750 euro, pari
a
24 milioni e mezzo di vecchie lirette al mese (più eventuali
bonus/benefit,
ecc...). Gian Antonio Stella sul Corriere si è precipitato a stilare
l'elenco delle competenze di questi due miracolati (in attesa che
crescano
gli altri eredi del Senatur: Renzo, Roberto Libertà ed Eridanio). Franco
Bossi manda avanti infatti un negozio di autoricambi a Fagnano Olona. Sa
tutto sulle marmitte, retrovisori, filtri dell'olio e pini aromatici. Di
Riccardo Bossi, figlio della prima moglie si sa molto poco: che ha 23
anni,
che è un ragazzone grande e grosso, che va matto per le auto ed è fuori
corso all'università.
Ad ognuno la valutazione del "fatto" in sé, certo molti non si
meraviglieranno, per altro questo è proprio lo spessore di questa classe
dirigente minuscola ed imbrogliona. Liberiamocene democraticamente al
più
presto!
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Ma Porca Troia......possibile che non ci sia stato uno stronzo che abbia
sollevato almeno il dubbio sopra la decenza della vista di una testa in
putrefazione. Sto artista del cazzo chi cazzo è: il nipote scemo del
Dottor
Hirt. Ed i museologhi del cazzo di Napoli da dove arrivano?? Da una
vetusta
sezione himmleriana riesumata in occasione della commemorazione (alla
memoria) del terzo anno di dominio di una nazioncucola talmente
ripiegata a
destra da confondere il necrofascismo con l'arte??
D A V I D E
https://www.ecn.org/wws/arc/movimento/2005-01/msg00386.html
========
Sì, succede anche questo nella "patria" di Michelangelo, Raffaello,
Leonardo
(vegetariano quest'ultimo, en passant)... Siamo a questo orrore senza
fondo,
a 'sto schifo abominevole... Però, ti prego, lascia perdere, almeno tu,
l'incolpevolissima moglie del maiale. Umani, TROPPO umani, sono gli
esseri
repellenti.
Joe
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E' la vittoria di Marx, anche se Proudhon era giunto alle stesse
conclusioni.
D A V I D E
"Guarderò tutte le terre come se fossero mie e le mie come se fossero di
tutti." (Lucio Anneo Seneca)
======
Egregio Seneca, temo che dopo la prima cosa la seconda risulti un poco
improbabile. Non sarebbe più semplice abolire la proprietà?
Joe
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15
Dicembre 2004
ZNet
Controesodo di sfiducia
Iqbal Jassat
Cosa sta succedendo nel 'paese della cuccagna'? Perchè centinaia di
israeliani hanno voltato le spalle alla terra promessa liberandosi dei
loro
privilegi di cittadinzanza a favore di altre nazioni?
Queste domande non sono solo oggetto di studio da parte di molti
analisti,
ma stanno anche diventando fonte di grande imbarazzo per le lobby
pro-Israele.
Alcuni onesti commentatori hanno suggerito che gli ebrei siano meno
sicuri
in Israele che negli altri paesi. Hanno ipotizzato che il sostegno
ideologico razzista allo stato ebraico - il sionismo - sia responsabile
dell'instabilità interna ad Israele. La loro spiegazione costituisce
materiale elementare che la maggioranza degli studenti di scienze
politiche
comprenderebbe senza difficoltà: il progetto degli insediamenti rimane
insostenibile, non sicuro e indifendibile!
Ciononostante sembra che i propagandisti pro-israele siano ancora
intenzionati ad andare contro la corrente dell'opinione pubblica,
caraterizzata da massicce campagne di solidarietà popolare contro
Israele.
Più importante ancora è il fatto che che queste lobby, non soddisfatte
delle
loro misere figure, stiano cercando ancora una volta di impugnare l'arma
dell'antisemitismo per delegittimare i commenti anti-israeliani.
Gli sforzi radicali dei gruppi sionisti, volti a frenare la crescente
ondata
di pubblica solidarieta' perle sofferenze inflitte ai palestinesi per
mano
di un brutale regime di destra guidato dal guerrafondaio Ariel Sharon,
includono la ricerca a livello internazionale del riconoscimento di una
una
più ampia definizione di 'anti-semitismo', attraverso conferenze sotto
l'egida delle Nazioni Unite.
Questo vale anche per i lobbisti all'interno dei singoli stati in Europa
e
nei paesi in via di sviluppo. Nel caso del Sud Africa per esempio il
tema
dell'anti-semitismo è stato affrontato, con il presidente Mbeki, dal
Jewish
Board of Deputies. Tutte queste campagne comunque non riescono a
cancellare
il fatto che Israele stia perdendo il supporto degli ebrei.
Secondo l'AFP, a partire dall'inizio della seconda intifada, circa
600.000
ebrei sono emigrati o hanno acquisito la cittadinanza in Nord America,
Australia o Europa.
Questo equivale a una media di 12.500 persone che, ogni mese, lasciano
il
'paese della cuccagna' alla ricerca di pascoli più verdi altrove.
Tale testimonianza di mancanza di fiducia da parte di oltre 500000
persone,
che costituiscono una cospicua parte degli ebrei Israeliani -più del 10%
per
cento della popolazione- è diventata un nuovo incubo per il regime di
Sharon. La questione demografica associata al fatto che ai Palestinesi
vengano ancora negati i loro elementari e fondamentali diritti umani,
tanto
nei territori occupati quanto nella storica Palestina, si è tramutata in
una
nuova arma di resistenza.
Pertanto, qualunque forma di intolleranza contro gli ebrei al di fuori
di
Israele risulta utile per gli obiettivi politici sionisti.
L'anti-semitismo
o l'incitamento all'odio contro gli ebrei non può essere considerato di
alcun giovamento alla legittima causa palestinese.
Documento originale Israelis vote with their feet:
http://www.zmag.org/content/showarticle.cfm?SectionID=22&ItemID=6873
Traduzione di Fabio Sallustro e Marina Gamberini
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(http://www.zmag.org/Italy/jassat-controesodosfiducia.htm)
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Messaggio: 1
Data: Tue, 4 Jan 2005 01:31:41 +0100
Da: "Susanne Scheidt"
Oggetto: La resistenza irachena
Stime sulla consistenza della resistenza irachena all'occupazione
militare
Secondo il generale Mohammad Abdullah Shahwani, capo dei servizi segreti
iracheni dell'attuale governo ad interim, insediato dagli USA, quando
fonti
ufficiali statunitensi (ed italiani) parlano della resistenza irachena
in
termini di 5.000, al massimo 20.000 "terroristi", raccontano favole.
Secondo
Shahwani, la resistenza irachena sarebbe composta da almeno 40.000
combattenti 24-ore-su-24, aiutati da non meno di 200.000 combattenti
"ombra", cioè da gente che apparentemente svolge un altro tipo di vita,
ma
che all'occorrenza entra in azione armata.
Shahwani, che non è un militante anti-occupazione, ma la cui posizione
dipende dalla permanenza al potere nominale dell'attuale
governo-Quisling,
ha negato che la distruzione di Falluja fosse un successo sul piano
militare, come rivendicano gli americani (e gli italiani), dicendo ai
giornalisti di Al Jazeera che "ciò che siamo riusciti ad ottenere è una
città svuotata, quasi completamente distrutta, mentre quasi tutti i
militanti della resistenza di Falluja sono a piede libero. Se ne sono
andati
a Mossul o a Baghdad o altrove."
Le affermazioni del generale Shahwani sono state confermate da Bruce
Hoffman, ricercatore presso la Rand Corporation e da Anthony Cordesman,
membro dell'altrettanto prestigioso "think-tank" Centre for Strategic
and
International Stuies a Washington.
Fonte: Al Jazeera del 3 gennaio 2005.
Susanne
----------
([Al-Awda-Italia] Digest Number 1312)
|
|
Il governo Americano ha commesso
crimini di guerra in Afghanistan e in Iraq?
Robert Higgs, Peacelink
3 giugno 2004 - Dopo la II° Guerra Mondiale, il governo USA, in
cooperazione
con il governo del Regno Unito, dell¹Unione Sovietica e della Francia,
istituì un Tribunale Internazionale Militare per portare davanti alla
giustizia i leaders dei regimi dell¹Asse europeo. Lo statuto del
Tribunale,
pubblicato l¹8 agosto 1945, dichiara nell¹art. 6: ³I seguenti atti, o
uno
qualsiasi di questi, sono crimini sottoposti alla giurisdizione del
Tribunale per i quali verranno considerate le responsabilità
individuali:
A) Crimini contro la pace: la direzione, la preparazione, lo
scatenamento e
lo svolgimento di una guerra d'aggressione o di una guerra in violazione
dei
trattati, delle garanzie e degli accordi internazionali, o la
partecipazione
ad un piano concertato o ad un complotto per il compimento di uno
qualsiasi
degli atti precedentemente elencati.
B) Crimini di guerra: La violazione delle leggi e delle usanze di
guerra.
Queste violazioni comprendono, ma non sono limitate a, l'assassinio, i
maltrattamenti, la deportazione per lavori forzati, o per ogni altro
fine,
di popolazioni civili dei territori occupati, l'assassinio o
maltrattamento
di prigionieri di guerra o di naufraghi, l'esecuzione di ostaggi, il
saccheggio di beni pubblici o privati, la distruzione -senza motivo- di
città e di villaggi, o la devastazione non giustificata dalle esigenze
militari.
C) Crimini contro l'umanità: l'assassinio, lo sterminio, la riduzione in
schiavitù, la deportazione e tutti gli atti inumani commessi contro le
popolazioni civili, prima o durante la guerra, o le persecuzioni per
motivi
politici, razziali o religiosi, in esecuzione o in complicità con un
qualsiasi crimine che rientri nella giurisdizione del Tribunale, anche
se
non in violazione della legge vigente nel paese dove sia stato commesso.
L¹articolo si conclude dichiarando che ³i dirigenti, gli organizzatori,
i
provocatori o complici che abbiano preso parte all'elaborazione o
all'esecuzione di un complotto per commettere uno qualsiasi dei crimini
sopra elencati sono responsabili di tutti gli atti compiuti da tutte le
persone, in esecuzione di tale piano²
Inoltre, la sezione 7 afferma che: ³La posizione ufficiale degli
imputati,
sia che si tratti di capi di stato o di ufficiali responsabili dei
Dipartimenti governativi, non verrà considerata ai fini di una
assoluzione
dalle loro responsabilità o di un alleviamento della pena.² E ancora,
leggiamo nella sezione 8: ³Il fatto che l¹imputato abbia agito in
ottemperanza ad un ordine del suo governo o di un superiore, non lo
proscioglierà dalla responsabilità personale....² Il Tribunale proibiva
anche la difesa del genere ³tu quoque² (..lo facevate anche voi..) e non
c¹è
da meravigliarsene, dato che il procedimento equivaleva ad una
³giustizia
del vincitore² e gli accusatori avrebbero avuto difficoltà ad ammettere
che
durante la guerra avevano loro stessi commesso molte azioni che non
avrebbero retto un esame accurato.
Nei vari procedimenti relativi al processo di Norimberga, dal 1945 al
1949,
più di cento imputati furono processati. Nel processo principale, che
portò
davanti alla barra degli imputati i maggiori esponenti del governo di
Hitler
che erano sopravvissuti, 22 furono accusati di uno o più dei capi
d¹imputazione sopraelencati, diciannove furono condannati per uno o più
capi
d¹imputazione e tre furono riconosciuti non colpevoli. Di quelli
riconosciuti colpevoli, dodici furono condannati a morte per
impiccagione,
tre furono condannati all¹ergastolo e quattro furono condannati dai
dieci ai
venti anni di detenzione. Non furono ammessi ricorsi in appello.
Se oggi il governo USA dovesse sottoporsi ad un procedimento
giudiziario,
con gli stessi criteri impiegati per i Nazisti a Norimberga, per le
azioni
commesse in Afghanistan e in Iraq negli ultimi anni, dovrebbe condannare
se
stesso, se non altro per amor di coerenza. La giustizia non guarda in
faccia
a nessuno. Chi può affermare in tutta onestà che quelli che furono
considerati crimini per Hermann Goering e Alfred Jodl non debbano essere
considerati crimini per Donald Rumsfeld e Dick Cheney?
Evidentemente, i leaders dell¹amministrazione Bush hanno considerato
seriamente la possibilità che le loro azioni possano portarli ad
un¹imputazione per crimini di guerra, ed hanno adottato delle misure
legali
per minimizzare il rischio di trovarsi coinvolti in un tale
procedimento. In
un rapporto del 25 gennaio 2002, pubblicato da Newseek, Alberto R.
Gonzales
(consulente legale del presidente) ha definito i pro e i contro delle
decisioni del governo sul trattamento dei prigionieri nella cosiddetta
guerra al terrorismo. Gonzales si è detto d¹accordo con George W. Bush
sul
fatto che essendo ³la guerra al terrorismo un nuovo tipo di guerra², la
III
Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra non
fosse
pertinente. Come ha scritto Gonzales ³questo nuovo paradigma rende
obsolete
le severe limitazioni che Ginevra ha posto agli interrogatori dei
prigionieri nemici e sorpassati alcuni suoi provvedimenti...(La
convenzione
di Ginevra) non prende in alcuna considerazione argomenti a favore di un
esame caso per caso nella determinazione dei comportamenti da tenere coi
prigionieri di guerra.²
Secondo Gonzales ³una delibera presidenziale ufficiale con la quale si
stabilisce che la Convenzione di Ginevra non si può applicare ad Al
Qaeda ed
ai Talebani, riduce sostanzialmente la minaccia di essere perseguiti dal
proprio ordinamento giudiziario interno per violazione della Legge sui
crimini di guerra (Tit.18, sez.2441. Lo statuto², precisa, ³vieta i
crimini
di guerra commessi da o nei confronti di un cittadino statunitense,
compresi
gli ufficiali...Aderire alla sua risoluzione in base alla quale (la
Convenzione di Ginevra) non si può applicare, impedirebbe in maniera
efficace la manipolazione o la strumentalizzazione della Legge sui
crimini
di guerraS² e questo potrebbe essere una ³valida difesa da qualsiasi
eventuale, futuro, procedimento giudiziario ²
Non per niente i funzionari governativi erano preoccupati di una
possibile
accusa per crimini di guerra.
Non sono né un avvocato, né un esperto della Convenzione di Ginevra, ma
considerando il modo in cui il governo USA ha pianificato le sue recenti
azioni in Afghanistan e Iraq ed il modo in cui ha condotto, e continua a
condurre, queste azioni, mi sono imbattuto innumerevoli volte in prove
certe
che i dirigenti USA e le loro forze armate sul campo abbiano commesso
crimini contro la pace, crimini di guerra e crimini contro l¹umanità,
come
definiti dallo Statuto del Tribunale Internazionale Militare di
Norimberga
nel 1945.
Primo: alla luce delle numerose prove adesso disponibili a chiunque,
appare
chiaro che i dirigenti ed i consiglieri dell¹amministrazione Bush si
siano
resi colpevoli di ³direzione, preparazione, scatenamento e svolgimento
di
una guerra d'aggressione³. Dopo tutto, l¹Iraq non rappresentava una
minaccia
per gli Stati Uniti. Il suo governo non aveva né i mezzi, né
l¹intenzione di
dichiarare guerra contro il nostro paese, né rappresentava in alcun modo
una
minaccia. Il fatto che gli alti funzionari del governo statunitense ed i
loro sostenitori nei mezzi di comunicazione, abbiano sostenuto
apertamente
delle falsità per giustificare l¹invasione e l¹occupazione dell¹Iraq,
non
esonera nessuno dalla propria responsabilità. Anzi, quelle falsità
aggravano
ancor di più la posizione dei colpevoli.
Secondo: alla luce delle numerose prove adesso disponibili a chiunque,
appare chiaro che i dirigenti dell¹amministrazione Bush ed il personale
militare che ha agito in obbedienza a quei dirigenti, si siano resi
colpevoli di ³violazioni delle leggi e delle usanze di guerra² compresi
³l'assassinio... di popolazioni civili dei territori occupati,
l'assassinio
o maltrattamento di prigionieri di guerra ...il saccheggio di beni
pubblici
o privati, la distruzione - senza motivo - di città e di villaggi, o la
devastazione non giustificata dalle esigenze militari². Le infondate
recriminazioni dei colpevoli di una presunta esigenza militare,
naturalmente, non possono assolverli dai loro crimini di cui sopra.
L¹ultimo oltraggio, riportato dal Washington Post il 20 maggio 2004,
riguardava l¹uccisione da parte dell¹esercito USA di più di 40 civili,
per
lo più donne e bambini, nel villaggio di Makr al-Deeb nell¹Iraq
occidentale.
Un ufficiale americano a Baghdad ha detto: ³quello che pensiamo è che si
trattava di un obbiettivo militare. Si sospetta fosse un itinerario
battuto
dai contrabbandieri o da guerriglieri. La nostra valutazione oggi è che
le
persone (irachene) coinvolte in questo fatto facessero parte di un
assembramento di guerriglieri venuti dall¹estero². Così, sulle basi di
un
sospetto di traffico non autorizzato di emigranti, le forze militari
USA,
senza preavviso, hanno bombardato e usato mitragliatori potentissimi su
di
un intero villaggio spazzandolo via completamente. Un iracheno che ha
assistito alla scena ha riferito all¹ Associated Press: ³Sono arrivati
gli
aerei ed hanno sparato a tutta la famiglia. Hanno continuato a sparare
(all¹incirca dalle 2.45 del mattino) fino a mattino inoltrato, fino a
che
non hanno distrutto tutte le case, fino a che non c¹era più niente². In
un
articolo del 21 maggio, sempre sullo stesso argomento, lo scrittore
dell¹Associated Press, Scheherezade Faramarzi riporta le parole di un
sopravvissuto all¹attacco, Madhi Nawaf, che ha detto: ³Una dei morti era
mia
figlia. L¹ho trovata a pochi passi dalla casa ed aveva tra le braccia il
suo
bambino di due anni, Raad. Il corpo dell¹altro figlio, di 1 anno, Raed,
giaceva vicino a lei, senza testa.²
L¹esercito USA dichiara di essere stato attaccato per primo, ma gli
Iracheni
presenti alla scena confermano che gli Americani hanno attaccato la
gente
che si era riunita nel villaggio la sera prima del matrimonio e che non
c¹erano state sparatorie di sorta prima dell¹attacco USA. Che fosse vera
o
no la versione dei servizi segreti sul ³covo di guerriglieri venuti
dall¹estero², comunque, l¹uccisione degli abitanti del villaggio,
disarmati,
indifesi, effettuata da aerei troppo distanti per distinguere chi fosse
un
bersaglio e chi no, usando bombe che in ogni caso non distinguono,
assomiglia molto ad un crimine di guerra. Un altro sopravvissuto
all¹attacco, Sheik Dahan Haraj, ha negato le affermazioni dell¹esercito
USA
ed ha posto una domanda ovvia: ³perché non hanno circondato l¹area e non
si
sono assicurati che si trattasse effettivamente di guerriglieri?²
Ad ogni modo, l¹azione degli USA è stata in questo caso, come lo è stata
in
innumerevoli altre occasioni, del tutto sproporzionata alla
giustificazione
addotta. Questo tipo di attacchi si è verificato in Afghanistan da quasi
tre
anni a questa parte e in Iraq da quando è iniziata l¹invasione USA, nel
marzo 2003. Si potrebbe tranquillamente riempire un armadio con gli
articoli
ed i rapporti dei giornalisti di diversi paesi. La Human Rights Watch
(Osservatorio sui diritti umani) in un rapporto, dell¹ottobre scorso,
sulle
azioni militari USA afferma che queste ³rivelano un sistema di tattiche
estremamente aggressive, con un numero eccessivo di sparatorie in aree
residenziali ed il ricorso troppo sbrigativo all¹uso della forza²
Anche se i comandanti USA sbandierano la loro noncuranza nei confronti
delle
morti di civili nelle popolazioni afgane ed irachene (le parole
immortali
del generale Tommy Franks: ³Noi non contiamo il numero dei morti²) stime
affidabili del numero di civili uccisi nelle ultime azioni dell¹esercito
USA
variano da 1.000 a 5.000 in Afghanistan e da 9.000 a 11.000 (alcuni
dicono
anche più di 35.000) in Iraq. Inoltre, migliaia di non-combattenti sono
stati seriamente feriti o hanno subito la distruzione indiscriminata
delle
loro case e delle loro proprietà. Eppure, ogni giorno, questo lugubre
tributo di vittime continua ad aumentare. Perciò i ³crimini contro
l¹umanitಠcompresi ³l¹uccisione...ed altri atti disumani compiuti
contro la
popolazione civile² appaiono sufficientemente ovvi da giustificare un
procedimento giudiziario secondo i termini stabiliti dal tribunale di
Norimberga.
Chiunque può immaginare come i colpevoli di tali crimini potrebbero
giustificare le proprie azioni o, ancor peggio, riceverne magari del
merito
per cercare di essere rieletti nelle proprie cariche proprio per
essersene
vantati orgogliosamente ed entusiasticamente, avvolti nella bandiera a
stelle e strisce (con l¹eccezione dell¹²abuso² dei prigionieri, ormai
pubblicizzato in tutto il mondo, naturalmente, visto che quel
comportamento
è stato prontamente bollato come ³non-americano²). Ricordatevi soltanto
a
che punto arrivarono i Nazisti, quando accamparono lo stesse genere di
scuse
a Norimberga. Goering non si difese , per esempio, dicendo che
l¹operazione
dei campi di concentramento era stata necessaria per mantenere l¹ordine?
Non
disse forse che ³si era reso necessario rimuovere il pericolo?²
Certo, non c¹è da meravigliarsi se dei criminali quando vengono accusati
cercano scuse per i loro crimini, anche se il ministro di Hitler per gli
armamenti, Albert Speer, a Norimberga si dimostrò profondamente pentito,
dicendo che era ³un suo indiscutibile dovere assumersi la sua parte di
responsabilità per la tragedia inflitta al popolo tedesco².
Particolarmente rara è l¹ammissione di colpa da parte di autorità
facenti
capo al governo: dirigenti e funzionari di stato di solito si
considerano al
di sopra della stessa legge che applicano agli altri. Nel ³Riccardo III²
di
Shakespeare, perfino il sanguinario Gloucester accampava delle scusanti,
ma
Lady Anna, la vedova del re ucciso, pur sconvolta dalle circostanze e
dal
caos seguito agli eventi, non se la bevve: ³Più malvagio ancora di
quanto
voi stesso vi immaginiate in cuor vostro, non avete altre scuse e solo
una
cosa vi rimane da fare: impiccarvi². La stessa cose che disse Lady Anna
a
Gloucester, potrebbero altri dirla adesso ai leaders del governo USA.
Perché avete fatto della felice terra il vostro inferno,
l¹avete riempita di urla e lamenti e profondo dolore,
Se trovate piacere nel contemplare le vostre gesta odiose,
Ecco, guardate, questo è il massacro che avete compiuto.
Non dobbiamo giudicare prima del tempo, naturalmente. Dovremmo, però,
almeno
fare in modo che gli accusati si trovassero davanti ad una corte. E¹
solo
una questione di coerenza.
Traduzione di Patrizia Messinese a cura di peacelink
articolo originale:
http://www.dissidentvoice.org/May2004/Higgs0531.ht
m
http://www.uruknet.info/?colonna=m&p=3241
http://italy.peacelink.org/conflitti/articles/art_
5382.html
---------
(http://www.uruknet.info/.?p=3342)
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Da: Edizioni Al
Hikma
Inviato: mercoled? 5 gennaio 2005 1.31
Oggetto: Min Fallujah. Jan 04, 2005
Comunicato dal Consiglio dei Mujahideen di
Fallujah , gennaio 5, 2005
da Muhammad Abu Nasr, Free Arab Voice; pubblicato da JUS
Il Consiglio dei Mujahideen di Fallujah ha rilasciato un comunicato
riguardo alla natura ed ai risultati dei combattimenti tra le forze
d'occupazione ed i Mujahideen in città nel periodo dal 6 novembre 2004
al 2
gennaio. Il comunicato, di cui il Mafkarat al-Islam ha ottenuto una
copia,
spiega i motivi per il ritiro delle forze della resistenza dai quartieri
settentrionali della città e dal quartier al-Askari nella parte
orientale
della città. Inoltre, il comunicato riferisce le perdite delle forze
statunitensi e britanniche nonché quelle sostenute dai Mujahideen.
Il ritirio dei Mujahideen da alcuni quartieri della città, secondo il
comunicato, faceva parte di un piano militare mirato ad attirare le
forze
dell'occupazione verso strade strette e cortili della città dov'era
possibile circondare carriarmati e vetture armate. L'obiettivo era di
allontanare il bombardamento pesante della città. Gli attacchi
dell'aeronautica avevano reso impossibile per i Mujahideen di tenere le
loro
posizione in campo aperto, ai quattro angoli della città. Dall'altra
parte,
così era più facile attaccare i carriarmati e le vetture militari USA
entrati in città, consentendo ai cecchini iracheni di prendere di mira
gli
invasori.
Il comunicato afferma che nessuno dei Mujahideen si è ritirato o fuggito
dal
combattimento. Piuttosto, i Mujahideen hanno fatto ricorso ad una
tattica di
mordi-e-fuggi, nella quale il "fuggi" serviva ad attirare i militari USA
verso i combattenti in modo da poter essere presi di mira.
Il comunicato parla delle perdite sostenute entro il 2 gennaio 2005
affermando che
- oltre 6.500 militari USA sarebbero stati uccisi e ca. 700 feriti
- oltre 425 militari britannici sarebbero stati uccisi e ca. 325 feriti
- un grande numero di americani e britannici sarebbero stati catturati,
alcuni dei quali uccisi durante un tentativo di fuga,
- oltre 1.350 carriarmati e vetture armate sarebbero stati distrutti
- ca. 800 vetture "humvee" e fuoristrada sarebbero stati distrutti
- 41 aeromobili, ivi inclusi tre aerei di combattimento sarebbero stati
distrutti
- 200 armi leggeri e di tipo intermedio sarebbero stati presi, assieme
a
centinaia di elementi di attrezzatura quali baionetti, ausiliari per la
vista, bussole, indumenti anti-proiettile, mappe delle posizioni delle
forze
d'occupazione nella provincia Anbar.
Riguardo alle perdite dei Mujahideen, il comunicato afferma che 721
combattenti sono stati uccisi, ivi inclusi combattenti fratelli
dell'Arabia
Saudita, della Siria, della Giordania, dell'Egitto, della Tunisia, dello
Yemen, del Qatar, del Kuweit, dell'Algeria e del Sudan. Inoltre, 215
combattenti sono rimasti feriti, di cui la maggior parte, nel frattempo,
si
sono ripresi e sono tornati alle armi.
Il comunicato critica la TV satellitare al-Jazeera definendola una "TV
silente", ma anche la TV al-Arabiyah definendola una TV che preferirebbe
inquadrare i combattimenti dalla visuale del nemico piuttosto che da
quella
dei Mujahideen. Lo stesso farebbero tutte le altre TV, che intanto,
andrebbero oltre in quanto si limiterebbero a trasmettere le immagini
della
gente che soffre nei campi profughi, i lamenti delle donne per la
perdita
dei loro figli, evitando per?, di trasmettere le scene dei combattimenti
eroici dei Mujahideen di Fallujah che potrebbero suscitare l'orgoglio
nei
loro figli. Secondo il comunicato, queste TV sarebbero, in effetti,
diventati portavoce della propaganda statunitense. Farebbero eccezione
unicamente alcuni siti internet che riferiscono dell'eroismo e dei
successi
dei Mujahideen.
Il comunicato promette che gli uffici delle organizzazioni della
resistenza
distribuiranno immagini e filmati dei combattimenti con le forze
d'occupazione e che le operazioni di resistenza sarebbero rinforzate e
moltiplicate su ogni centimetro della terra irachena nei giorni a
venire.
www.jihadunspun.com
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