Il Corvo
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Al corvo corrisponde il pianeta Mercurio, il messaggero degli dei, e dal mercurio romano attinse il caduceo o forse fu il contrario?

Il caduceo è un simbolo molto antico ed è stato ritrovato inciso sulla coppa del re Gurudea di Lagash e in India, su alcune tavolette di pietra dette "nagakala", il tempo dei naga ovverosia il periodo pre-ariano delle popolazioni indiane.

In oriente il caduceo ha significati che vanno bene al di là di interpretazioni semplicistiche, in esso infatti vi sono tre serpenti due dei quali reggono il potere che scorre nel serpente centrale, simboleggiante la susumna.

E quel potere è il potere di kundalini, l'energia delle profondità della terra, l'Ati Shakti.

E proprio nel muladhara, il primo chakra, dorme la Shakti. Il chakra a contatto con la terra. Ma mentre nel sistema yogico il Mula è la radice qui nel mitraismo assume la veste di porta. La porta alla quale batte il messaggero divino per risvegliare il dio che è in noi.

E la bussata non è un semplice suono di tamburo, come la meditazione su questo centro porta a sentire, ma è il risveglio dell'Energia Primordiale. Ecco come il dio si sveglia, il bussare del corvo muove il Potere del Serpente, e questo Potere sveglierà il dio assopito.

In kabala il Corvo corrisponde al secondo sefirot chiamato Chokma.

Se Keter è l'inconoscibile, il primo punto della manifestazione, così sarà Chokma, il centro che raccoglie per primo la luce individualizzata, il messaggero che riceve il principio luminoso, quel principio che proviene direttamente dal Dio creatore.

Mercurio raccoglie e porta il Messaggio Illuminato, e come il pianeta si perde completamente nel disco del Sole così il Corvo si disperde dopo aver consegnato il messaggio.

Il Corvo non è il contenitore, il Corvo è il portatore.

Ed è talmente indispensabile che senza di esso il Dio non potrebbe manifestarsi. E conoscersi.