Home page di S. Croce del Sannio S. Croce del Sannio Home page dell'Alto Tammaro
Cenni storici Feste e tradizioni Elementi Caratterizzanti Natura, parchi, giochi

 RISORSE AMBIENTALI

Il Bosco "Realto" , in località Coste Martinelli ha una superficie di circa 108 ettari . E' un bosco ceduo di quecia e cerro , diviso in dieci sezioni di circa 10 ettari ciascuno, accessibile mediante strada interpoderale.Gli animali dominanti sono : poiane , colombacci, volpi e cinghiali. L'area è attrezzata con panche e tavole , per il ristoro di chi vuole trascorrere una giornata all'aria aperta.

Il laghetto " Lupardi" situato in località "Ponte Romanio" , ai confini con il bosco "Realto", meta di pescatori per esercitare la pesca sportiva. Sul laghetto si svolge una tradizionale festa notturna il 10 agosto , detta " La notte delle stelle cadenti", dove si incontrano gli aspiranti innammorati per esprimere un desiderio e promettersi eterna amore al " chiar di luna".

Il Regio Tratturo Pescasseroli - Candela : antica via militare romana ( via Minucia ) divenuta poi la via della transumanza per i pastori di Puglia ( Candela ) che portavano le greggi e le mandrie all'alpeggio in Abruzzo ( Pescasseroli ) . Si tratta di una striscia erbosa di lunghezza variabile dai 55 ai 111 metri con percorso che si sviluppa, alternativamente, su vallate ed altopiani. Il tratturo che attraversa il territorio di Santa Croce del Sannio è la parte meglio conservata dove ancora le allodole nidificano, ed gli agnelli si nutrono del verde pascolo.

 

Dall’alto di Colle S.Martino (850 m. s.l.m.) si domina una natura incontaminata, i 108 ettari del bosco comunale confinanti con il laghetto Lupardi ed il Regio Tratturo Pescasseroli - Candela.Antica via militare romana (via Minucia) divenuta poi la via della transumanza per i pastori di Puglia che portavano le greggi e le mandrie all’alpeggio in Abruzzo, oggi il tratturo è una striscia erbosa larga da 55 a 111 metri, ideale per l’equitazione, per semplici passeggiate a piedi o in bicicletta e per ammirarvi gli antichi stemmi feudali di confine, recentemente ritrovati.

     

a Santa Croce del Sannio si giocava cosi'

Le belle statuine: è un gioco riservato per lo più alle ragazze, in cui i ragazzi si limitano a fare da "giudici". Il giudice dà inizio al gioco. Una ragazza volge la faccia al muro e canta: "le belle statuine d'oro e d'argento, millecinquecento, zucchero o caffè". Se le statuine rispondono caffè , la ragazza deve cantare di nuovo senza girarsi. Se rispondono zucchero la cantante si gira , tocca le statuine ferme che cominciano a ballare. Poi le statuine si fermano e la ragazza sceglie la più bella che così va a cantare a siua volta. a questo punto ricomincia il gioco.

La mosca cieca: Tutti i partecipanti si riuniscono e comincia la conta: "Ambarapàcicicocò, tre civette sul comò, che favevano l'amore con la figlia del dottore, il dottore si ammalò, ambarapacicicocò". Chi è toccato dall'ultima sillaba diventa la guida del gioco e viene bendato. Tutti i ragazzi lo orientano e lo spronano: "prendimi, sono qua" e quando allunga le mani la persona si allontana. Se invece riesce a toccare qualcuno, a quest'ultimo passa la benda.

 

" Lo strummolo"( trottola di legno): Il giocattolo è un cono di legno con un chiodo conficcato nel centro del vertice, che fa da perno di rotazione. Lo stesso si fa ruotare con un filo di spago che prima viene avvolto e poi con maestria viene dipanato per fargli acquistare un movimento rotatorio.Vince giocatore che fa ruotare lo "strummolo" più a lungo.

Logo Regione Campania Regione Campania - L.R. 31/12/94, N° 41 - PROGETTO DI RICERCA -
"SPERIMENTAZIONE DI DIDATTICA INTEGRATA NEI SISTEMI TELEMATICI E MULTIMEDIALI"
Home page del Progetto