Con i pulsanti presenti nel sommario a
sinistra, è possibile accedere alle pagine che trattano in modo specifico le
varie parti che compongono l'amplificatore ed alla pagina con le immagini.
Oltre ai pulsanti di navigazione, come si può vedere, vi
è anche una prima premessa ed alcune immagini.
Si è ritenuto opportuno inserire anche
un file ZIP contenente schemi e descrizione dei circuiti in formato WORD
quindi facilmente stampabili, scaricabile da
QUI.

AMPLIFICATORE LINEARE H.F. 1.8 - 30 Mhz 1.8KW ---
1 X 3CX 1500 A7
(PREMESSA)
Si premette che si dispone già di altri due
amplificatori HF autocostruiti: uno con 3 X 811A da circa 500W,
l'altro con 3 X GI7 BT da circa 1500W, entrambi con griglia a massa
ed entrambi privi di circuiti accordati in ingresso.
Pertanto, la costruzione dell'amplificatore
oggetto di questa descrizione è stata dettata semplicemente dal fatto
di voler sperimentare il tubo 3 CX 1500 A7 che ad onor del vero è
risultato essere
eccezionale.
Si
tratta del classico circuito con griglia
a massa e pilotaggio di catodo, funzionante in classe AB.
Questo tubo richiede la ventilazione forzata pressurizzata, di
conseguenza, occorre disporre di una ventola a chiocciola con caratteristiche adeguate per raffreddare la
valvola in modo corretto. (vanno bene anche alcune ventole montate
sulle caldaie gas, che si trovano a prezzi irrisori in occasione di
smaltimento di quest'ultime).
Nella fattispecie è stata utilizzata appunto
una ventola a chiocciola (220V 90W, portata aria circa 230 mt cubi ora),
presa su Ebay ad € 65.
Per smorzare al massimo le inevitabili
vibrazioni, sui punti di ancoraggio sono state interposte
guarnizioni di gomma (ricavate da vecchie camere d'aria di
biciclette!).
Per convogliare al meglio l'aria verso
l'esterno è stata montata attorno al camino della valvola una sorta
di grembialatura (di teflon) che arriva sino al coperchio
superiore del telaio.
Di conseguenza, l'aria è costretta ad uscire
dai fori praticati sulla parete posteriore (questa soluzione,
permette tra l'altro una sensibile riduzione della rumorosità).
La
circuitazione adottata permette il funzionamento della
ventilazione per alcuni minuti, (nel caso la temperatura fosse
ancora elevata) anche quando il lineare viene spento.
Va ricordato che questo tubo può sopportare max
250°.
Nel caso le valvole siano state ferme
diversi anni, al fine di prevenire eventuali scariche interne, prima di metterle in funzione vanno COTTE (come si dice in gergo) per diverse ore.
Il
procedimento consiste praticamente ad alimentare solo il filamento con
tensione di 2 - 3V, continua o alternata per 7 - 8 ore, poi
si alza la tensione a quella nominale 5V per ulteriori 7 - 8 ore.
Qualcuno le ha anche montate senza previa cottura, sostenendo di non
aver avuto alcun problema.
Come
si potrà osservare dallo schema, stavolta sono stati realizzati i circuiti
d'accordo in ingresso (racchiusi in una scatola autocostruita con
lamiera d'ottone, con la possibilità di regolazione dal pannello
posteriore).
Sono stati previsti alcuni
accorgimenti e circuiti di protezione di seguito elencati:
Questo
tubo se correttamente alimentato, pilotato ed accordato potrebbe
fornire circa 1800 - 2000W di uscita.
Per
la costruzione è stato largamente impiegato materiale surplus,
raccattato quà e là nelle varie fiere, i problemi principali sono stati
il variabile di placca ed il commutatore di banda.
Per il variabile di placca, non
avendone trovato uno adeguato allo scopo e non volendo spendere una fortuna per
un sottovuoto (non sopporto tra l'altro tutti quei giri), sono
ricorso alla sua costruzione (una pura follia, ho impiegato 15
giorni ed una pazienza da orologiaio).
Lo stesso è stato realizzato in 2 sezioni: una, 6 - 60 pF per 10-15-20
metri, l'altra 45 -280 pF che tramite un relè sottovuoto (Siemens
VR 421) viene
aggiunta alla precedente per le altre bande, spaziatura a lamine
chiuse >3,5mm.
Anche il variabile d'antenna è stato autocostruito, spaziatura a
lamine chiuse 1mm e range 45 -850 pF.
Non disponendo neanche di un commutatore di banda ad hoc (difficilmente
reperibile), altro lavoraccio infame è
stato doverne modificare uno robusto di ceramica di provenienza dei
soliti cassetti "BC 191" americani.
La
modifica ha interessato: la sostituzione del contatto mobile al fine di
poter cortocircuitare la parte di bobina non utilizzata, onde
prevenire le altissime tensioni per autoinduzione, l'aggiunta
di 2 settori adeguati per aggiungere capacità fisse in 80 e 160mt,
l'aggiunta di un terzo settore in b.t. per la commutazione dei circuiti d'ingresso, nonchè l'aggiunta di alcuni contatti b.t. per il comando del relè
sottovuoto (VR 421) che in 10 - 15 - 20 mt eccitandosi
esclude la
parte (45 - 280 pF) del variabile di placca.
Anche
queste modifiche hanno richiesto circa 10 giorni e messo a dura prova
la pazienza del sottoscritto.
Per
una maggiore comprensione delle modifiche apportate verranno inserite
alcune immagini fotografiche che si spera possano chiarire meglio il
concetto.
Se invece si vuole tentare di acquistarne
uno (mettendo in conto cifre alquanto salate), è possibile
rivolgersi all'azienda
Multi-tech Industries, il cui sito web
è raggiungibile
QUI
(adatto sarebbe il modello 86).
Chiaramente si possono mettere in atto soluzioni diverse, magari con
risultati ancora migliori.
E' stata preferita la soluzione con alimentatore separato, e si è provveduto
alla completa realizzazione anche di entrambi i telai, con
fogli, angolari e piattine di alluminio di vari spessori (1 - 1,5 -
2 - 3mm).
Lo stesso alimentatore realizzato nel 2007 viene utilizzato (previa
commutazione dell'alta tensione a 2500V) per alimentare un altro
amplificatore realizzato anni fa con 3 X GI7 B.
Altresì si è provveduto alla verniciatura di entrambi i
complessi.(l'alluminio è stato prima finemente scartavetrato,
sgrassato a fondo con acetone e poi
verniciato)
Le serigrafie sull'alimentatore
(costruito nel 2007) sono state realizzate con trasferibili,
ricoperti poi con 2 mani di vernice trasparente.
Mentre per il pannello frontale, il lavoro è
stato realizzato da una ditta locale che si occupa di targhe, coppe
ecc per la cifra aimè di circa € 125.
Non è stato più possibile l'utilizzo di
trasferibili in quanto quelli a disposizione sono vecchi e non si attaccano quasi più ed in commercio ormai non si trovano.
Si è
dovuti ricorrere ad un'officina per la sola piegatura dei coperchi
(non sarebbe stato mai possibile ottenere piegature a 90° con
fogli così larghi, senza
l'ausilio di apposite macchine).
Le
dimensioni esterne sono: Alimentatore L 40cm P 31cm H 23cm
Amplificatore L 45cm P 40cm H 23cm.
Per
il collegamento tra lineare ed alimentatore sono stati utilizzati diversi
cavi e diversi tipi di prese: (per il collegamento dell'alimentazione 220V
proveniente dall'alimentatore sono stati usati morsetti mammut fissati ai
pannelli posteriori e un normale cavo bipolare 2 X 0.75, per i servizi un
cavo multipolare 6 x 0.25, sono riuscito a trovare prese adatte che ho
fissato ai pannelli posteriori ed anche le relative spine da intestare ai
margini del cavo, volendo anche qui si possono utilizzare mammut ed altri
tipi di cavi, per l'alta tensione è stato usato un cavo speciale per
insegne al neon, isolato fino a 15KV, per il negativo sono stati adoperati
prese e spinotti PL, per il positivo ho costruito prese e spine tipo PL ma
di teflon, (quindi atro impazzimento!!!).
Vengono di seguito illustrati i vari schemi: Alimentazione, Comando, RF
e circuiti d'ingresso, con la descrizione sommaria di funzionamento degli
stessi.
Verranno fornite altresì note e dettagli costruttivi di alcuni
particolari quali le varie induttanze presenti, nonchè i valori del
pi greco di uscita.
Pare
doveroso precisare che sono state consultate varie pubblicazioni,
quali alcune radioriviste ed il manuale degli
amplificatori RF di potenza di I0ZV e I0FDH.
Come
potrei infine non sottolineare i preziosissimi consigli di I2 BBJ
Italo, fonte inesauribile di informazioni e soluzioni e di tanti
altri (IK5 BQL Mauro, IZ5 FYD Eraldo, ecc.)
Un
ringraziamento va anche a tutti coloro che in un modo o nell'altro
hanno fornito suggerimenti e consigli.
Bè la
premessa è stata abbastanza lunga, passiamo dunque ad esaminare i
circuiti, i dettagli costruttivi ed alcune foto.
Nel
caso servissero ulteriori delucidazioni sono sempre a disposizione tramite
i contatti seguenti:
Email
ik4eep@libero.it,
Skype pietrofg56, Echolink
node 635782, oppure la sera spesso verso le 20 è
possibile
trovarmi in frequenza intorno a 1847 1850, oppure più raramente 3647 -
3650.
Se
qualcuno vorrà cimentarsi nella costruzione BUON LAVORO e tanti 73 da
Pietro IK4EEP.