Lineare HF (3CX 1500 A7)

 

 

 

 

 

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Con i pulsanti presenti nel sommario a sinistra, è possibile accedere alle pagine che trattano in modo specifico le varie parti che compongono l'amplificatore ed alla pagina con le immagini.

Oltre ai pulsanti di navigazione, come si può vedere, vi è anche una prima premessa ed alcune immagini.

Si è ritenuto opportuno inserire anche un file ZIP contenente schemi e descrizione dei circuiti in formato WORD quindi facilmente stampabili, scaricabile da QUI.

horizontal rule

AMPLIFICATORE LINEARE H.F. 1.8 - 30 Mhz 1.8KW --- 1 X 3CX 1500 A7      (PREMESSA)

 

Si premette che si dispone già di altri due amplificatori HF autocostruiti: uno con 3 X 811A da circa 500W, l'altro con 3 X GI7 BT da circa 1500W, entrambi con griglia a massa ed entrambi privi di circuiti accordati in ingresso.

Pertanto, la costruzione dell'amplificatore oggetto di questa descrizione è stata dettata semplicemente dal fatto di voler sperimentare il tubo 3 CX 1500 A7 che ad onor del vero è risultato essere eccezionale.

Si tratta del classico circuito con griglia a massa e pilotaggio di catodo, funzionante in classe AB.

Questo tubo richiede la ventilazione forzata pressurizzata, di conseguenza, occorre disporre di una ventola a chiocciola con caratteristiche adeguate per raffreddare la valvola in modo corretto. (vanno bene anche alcune ventole montate sulle caldaie gas, che si trovano a prezzi irrisori in occasione di smaltimento di quest'ultime).

La circuitazione adottata  permette il funzionamento della ventilazione, (nel caso la temperatura fosse ancora elevata) anche quando il lineare viene spento.

Va ricordato che questo tubo può sopportare max 250°.

Nel caso le valvole siano state ferme diversi anni, al fine di prevenire eventuali scariche interne, prima di metterle in funzione vanno COTTE (come si dice in gergo) per diverse ore.

Il procedimento consiste praticamente ad alimentare solo il filamento con tensione di 2 - 3V, continua o alternata per 7 - 8 ore, poi si alza la tensione a quella nominale 5V per ulteriori 7 - 8 ore.

Qualcuno le ha anche montate senza previa cottura, sostenendo di non aver avuto alcun problema.

Come si potrà osservare dallo schema, stavolta sono stati realizzati i circuiti d'accordo in ingresso (racchiusi in una scatola autocostruita con lamiera d'ottone, con la possibilità di regolazione dal pannello posteriore).

 

Sono stati previsti alcuni accorgimenti e circuiti di protezione di seguito elencati:

 

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Alimentazione graduale del filamento (dettagli nella pagina "Circuito di comando").

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Accensione dell'alimentatore AT dopo min 3 minuti (dettagli nella pagina "Circuito di comando").

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Soft start alimentatore AT (dettagli nella pagina "Alimentazione").

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Protezione da interruzione e ripristino rete 220V (dettagli nella pagina "Circuito di comando")

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Protezione per blocco della ventola di raffreddamento (dettagli nella pagina "Circuito di comando").

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Limitazione della rumorosità della ventola in ricezione (dettagli nella pagina "circuito di comando").

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Comando manuale velocità massima della ventola se necessario (dettagli nella pagina "Circuito di comando")

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Post ventilazione allo spegnimento se temperatura valvola elevata (dettagli nella pagina "Circuito di comando").

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Possibilità di disinserire l'alta tensione dal pannello frontale (dettagli nella pagina "Circuito di comando").

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Prevista tensione di filamento anche di 5,5V se si utilizza 3cpx1500 (dettagli nella pagina "Circuito di comando").

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Possibilità di 3 diversi valori di potenza (dettagli nelle pagine "Alimentazione" e "Circuito di comando").

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Possibilità di 3 diversi valori di BIAS (dettagli nella pagina "Circuito RF").

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Protezione per eccessiva corrente di griglia in 2 step (dettagli nella pagina "Circuito di comando").

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Protezione per eccessiva corrente anodica e scarica AT (dettagli nelle pagine "Alimentazione e "Circuito RF").

 

Questo tubo se correttamente alimentato, pilotato ed accordato potrebbe fornire circa 1800 - 2000W di uscita.

Per la costruzione è stato largamente impiegato materiale surplus, raccattato quà e là nelle varie fiere, i problemi principali sono stati il variabile di placca ed il commutatore di banda.

Per il variabile di placca, non avendone trovato uno adeguato allo scopo e non volendo spendere una fortuna per un sottovuoto (non sopporto tra l'altro tutti quei giri), sono ricorso alla sua costruzione (una pura follia, ho impiegato 15 giorni ed una pazienza da orologiaio).

Lo stesso è stato realizzato in 2 sezioni: una, 6 - 60 pF per 10-15-20 metri, l'altra 45 -280 pF che tramite un relè sottovuoto (Siemens VR 421) viene aggiunta alla precedente per le altre bande, spaziatura a lamine chiuse >3,5mm.

Anche il variabile d'antenna è stato autocostruito, spaziatura a lamine chiuse 1mm e range 45 -850 pF.

Non disponendo neanche di un commutatore di banda ad hoc (difficilmente reperibile), altro lavoraccio infame è stato doverne modificare uno robusto di ceramica di provenienza dei soliti cassetti "BC 191" americani.

La modifica ha interessato: la sostituzione del contatto mobile al fine di poter cortocircuitare la parte di bobina non utilizzata, onde prevenire le altissime tensioni per autoinduzione, l'aggiunta di 2 settori adeguati per aggiungere capacità fisse in 80 e 160mt, l'aggiunta di un terzo settore in b.t. per la commutazione dei circuiti d'ingresso, nonchè l'aggiunta di alcuni contatti b.t. per il comando del relè sottovuoto (VR 421) che in 10 - 15 - 20 mt che eccitandosi esclude la parte (45 - 280 pF) del variabile di placca.

Anche queste modifiche hanno richiesto circa 10 giorni e messo a dura prova la pazienza del sottoscritto.

Per una maggiore comprensione delle modifiche apportate verranno inserite alcune immagini fotografiche che si spera possano chiarire meglio il concetto.

Se invece si vuole tentare di acquistarne uno (mettendo in conto cifre alquanto salate), è possibile rivolgersi all'azienda Multi-tech Industries, il cui sito web è raggiungibile QUI (adatto sarebbe il modello 86).

Chiaramente si possono mettere in atto soluzioni diverse, magari con risultati ancora migliori.

E' stata preferita la soluzione con alimentatore separato, e si è provveduto alla completa realizzazione anche di entrambi i telai, con fogli, angolari e piattine di alluminio di vari spessori (1 - 1,5 - 2 - 3mm).

Lo stesso alimentatore realizzato nel 2007 viene utilizzato (previa commutazione dell'alta tensione a 2500V) per alimentare un altro amplificatore realizzato anni fa con 3 X GI7 B.

Altresì si è provveduto alla verniciatura di entrambi i complessi.(l'alluminio è stato prima finemente scartavetrato, sgrassato a fondo con acetone e poi verniciato)

Le serigrafie sull'alimentatore (costruito nel 2007) sono state realizzate con trasferibili, ricoperti poi con 2 mani di vernice trasparente.

Mentre per il pannello frontale, il lavoro è stato realizzato da una ditta locale che si occupa di targhe, coppe ecc per la cifra aimè di circa € 125.

Non è stato più possibile l'utilizzo di trasferibili in quanto quelli a disposizione sono vecchi e non si attaccano quasi più ed in commercio ormai non si trovano.

Si è dovuti ricorrere ad un'officina per la sola piegatura dei coperchi (non sarebbe stato mai possibile ottenere piegature a 90° con fogli così larghi, senza l'ausilio di apposite macchine).

Le dimensioni esterne sono: Alimentatore L 40cm P 31cm H 23cm    Amplificatore L 45cm P 40cm H 23cm.

Per il collegamento tra lineare ed alimentatore sono stati utilizzati diversi cavi e diversi tipi di prese: (per il collegamento dell'alimentazione 220V proveniente dall'alimentatore sono stati usati morsetti mammut fissati ai pannelli posteriori e un normale cavo bipolare 2 X 0.75, per i servizi un cavo multipolare 6 x 0.25, sono riuscito a trovare prese adatte che ho fissato ai pannelli posteriori ed anche le relative spine da intestare ai margini del cavo, volendo anche qui si possono utilizzare mammut ed altri tipi di cavi, per l'alta tensione è stato usato un cavo speciale per insegne al neon, isolato fino a 15KV, per il negativo sono stati adoperati prese e spinotti PL, per il positivo ho costruito prese e spine tipo PL ma di teflon, (quindi atro impazzimento!!!).

Vengono di seguito illustrati i vari schemi: Alimentazione, Comando, RF e circuiti d'ingresso, con la descrizione sommaria di funzionamento degli stessi.

Verranno fornite altresì note e dettagli costruttivi di alcuni particolari quali le varie induttanze presenti, nonchè i valori del pi greco di uscita.

Pare doveroso precisare che sono state consultate varie pubblicazioni, quali alcune radioriviste ed il manuale degli amplificatori RF di potenza di I0ZV e I0FDH.

Come potrei infine non sottolineare i preziosissimi consigli di I2 BBJ Italo, fonte inesauribile di informazioni e soluzioni e di tanti altri (IK5 BQL Mauro, IZ5 FDY Eraldo, ecc.)

Un ringraziamento va anche a tutti coloro che in un modo o nell'altro hanno fornito suggerimenti e consigli.

Bè la premessa è stata abbastanza lunga, passiamo dunque ad esaminare i circuiti, i dettagli costruttivi ed alcune foto.

Nel caso servissero ulteriori delucidazioni sono sempre a disposizione tramite i contatti seguenti:

Email  ik4eep@libero.it, Skype pietrofg56, Echolink node 635782, oppure la sera spesso verso le 20 è possibile trovarmi in frequenza intorno a 1847 1850, oppure più raramente 3647 - 3650.

Se qualcuno vorrà cimentarsi nella costruzione BUON LAVORO e tanti 73 da Pietro IK4EEP.

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Ultimo aggiornamento: 16-06-23

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