Più tardi,
grazie alle prestazioni altamente energiche della leggenda del
funk
James Brown e al rapido sviluppo di compagnie di danza, come
la
Rock Steady Crew di
New York, che il competitivo rituale della guerra fra gang
si trasformò in un fenomeno di cultura popolare, ricevendo forte
attenzione da parte dei mass-media. Feste, discoteche, talent
show ed altri eventi pubblici diventarono luoghi tipici per
vedere esibizioni di breaker, particolarmente per i membri delle
gang nella cui danza trovarono un positivo diversivo alla
rischiosa "vita di strada".Benché la forte popolarità del
breaking sia scemata negli anni '80, è rimasto comunque un
fenomeno tradizionale per il grande pubblico, mantenendo una
certa esposizione mediatica attraverso presenze in film e
pubblicità. Per molti entusiasti breaker rimane un passatempo
divertente e, per alcuni, uno sport serio dove competere in
esibizioni e gare annuali, di livello sia nazionale che
internazionale, tra cui vanno sicuramente ricordati il
Battle of the Year ed il
Red Bull BC One. Uno dei primi gruppi (crew) a
praticare il breaking fu la crew degli Zulu Kings, voluta
da
Afrika Bambaataa, che comprese subito le potenzialità del
breaking, ed incitò la sua pratica fin dai primi anni 70. Gli
Zulu Kings vinsero moltissime sfide, si esibirono in numerosi
locali a New York e furono da subito parte integrante della
Zulu Nation.La
Rock Steady Crew è una delle crew più famose al mondo,
conta ormai moltissime "rappresentanze" in altri paesi, e
contribuì tantissimo allo sviluppo del breaking introducendo
nuove e spettacolari moves, tra cui si può citare il Crazy
Legs, che deve il suo nome al suo inventore. |