Una
tradizione antichissima
La danza
orientale, viene fatta risalire a origini rituali-religiose.
Si trattava soprattutto di riti di fertilità: della terra e
delle donne. Anche l'atto sessuale e la capacità di procreare
furono rappresentati nella danza, con i movimenti del bacino che
veniva fatto oscillare, ruotare e sussultare.
Queste danza magiche sono in parte ancora in uso in Polinesia,
Sudamerica e Africa.
Da rito propiziatorio, con il passare del tempo, la danza
divenne anche una forma di intrattenimento. Infatti le antiche
danze rituali vennero arricchite e perfezionate. Si diffuse la
consetudine di ingaggiare musicisti e danzatori in occasione di
feste e cerimonie.
Così, con l'andare del tempo, si creò la figura di
"danzatrice professionista". Tale figura ricorre
continuamente nei resoconti storici relativi all'antico Egitto,
a Roma, all'antica Grecia e a tutto il Medio Oriente.
In quell'epoca si faceva già distinzione fra le artiste di fama
che si esibivano alle feste dei ricchi, e le semplici danzatrici
che ballavano per le strade e nei luoghi pubblici, per
guadagnare le poche monete lanciate dagli spettatori.
Talvolta è ancora possibile indovinare l'allusione al rito
originale della fertilità. Infatti, nei paesi arabi è usanza
ingaggiare le danzatrici del ventre in occasione di matrimoni.
La danza del
ventre nel mondo occidentale
Non è
necessario essere arabe o turche per poter eseguire la danza del
ventre.
I movimenti femminili "ancestrali" che la
caratterizzano ne fanno una danza per le donne, donne di ogni
nazionalità.
La danza orientale non giunse in Europa dall'Egitto o dalla
Turchia ma dall'America, negli anni Settanta.
Negli anni Settanta negli Stati Uniti si diffuse una vera e
propria febbre della danza del ventre, che dopo dieci anni
contagiò anche la Germania.
Dopo la rivoluzione sessuale degli anni Settanta le donne si
aprirono a tutto ciò che fosse sensuale, che le rendesse libere
e distruggesse i tabù.
La danza del ventre era per chi aveva il coraggio di combattere
i pregiudizi e spesso vedeva in questa danza il modo per
realizzarsi. |