Scuola di Danza                Let's Dance

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Programma corsi 2006 - 2007

 

 

 
 

Principianti

martedì

20.30 - 21.30  
 

                       Intermedio

martedì

21.30 - 22.30

 

         
         
     
           
 

Danze caraibiche

 
     

 

MAMBO

Il maggior punto di forza di questa disciplina è il MAMBO, un ballo di razza, di quelli che non finiscono mai. Il mambo ha una forte caratterizzazione, un particolare DNA che è tipico di poche danze: di quelle capaci di generarne altre ancora. E' il classico ballo che crea un'atmosfera: non a caso ha ispirato prestigiosi registi, grandi coreografi, valenti compositori. MAMBO è il nome di una divinità cubana che è stata identificata nel dio della guerra. In onore di questa divinità si eseguivano danze all'aperto probabilmente solo maschili e comunque, per il loro carattere rituale, comandate da combattenti e capi tribù. Che il termine mambo rappresentasse precisamente questi balli o qualcuno di essi, non è scontato. Il mambo ha resistito a tutte le mode e ai tanti cambiamenti di gusti e  di tendenze che nel cinquantennio successivo alla seconda guerra mondiale hanno determinato l'ascesa e il declino di varie danze. La potenza di un ritmo si misura anche dalla sua capacità di fare presa sulle nuove generazioni. Questo ballo rimane sempre nel cuore e nelle vene di chi lo ha praticato e conosciuto; al tempo stesso mantiene inalterata la capacità di entusiasmare immediatamente chi vi si avvicina per la prima volta: indipendentemente dall'età. 
 

     
     
     
 

SALSA

E' attualmente, dei tre, il ballo di maggiore successo. Nel complesso panorama delle danze, la Salsa occupa un posto particolare. Come già detto, è molto diffusa fra i giovani, che ne hanno fatto il simbolo di un'epoca e di un modo di vivere. Questo fatto è, naturalmente, un grande punto di forza. Al tempo stesso, però, può trasformarsi in un punto di debolezza. Infatti, le giovani generazioni, proprio perchè rappresentano il futuro, ne fanno spesso intravedere gli sviluppi. Ma siccome sono esposte al continuo cambiamento delle mode e dei costumi, anche in campo musicale, sono capaci di veloci cambiamenti nei gusti e nelle scelte. Sono già due volte, nel corso dell'ultimo trentennio, che la salsa esplode alla grande, nei locali e sulle piste, e dopo si ritira nelle nicchie riservatele dal ballo ufficiale/scolastico. Per questo motivo, alcuni commentatori ne parlano come di un fenomeno destinato, nel medio termine, a perdere colpi: allora si potrà verificare cosa resta e cosa scompare. 
Per quanto riguarda la tecnica di ballo, il suo rapporto col Mambo è stato paragonato al rapporto che c'è stato fra Lambada e Samba, dove il ballo nato dopo è morto prima. In realtà non è così, anche se gli elementi di differenziazione della salsa ballabile rispetto al mambo sono molto sfumati. La forza della Salsa sta nel suo spirito scattante, adatto soprattutto agli adolescenti. E' un ballo che richiede un fisico atletico, oltre che uno specifico allenamento.

 

     
     
     
 

MERENGUE

Il termine potrebbe derivare da merenghè, che era il nome di un dolce tipico dominicano, fatto con uova e zucchero. Secondo alcuni dizionaristi siamo in presenza di una voce creola, derivata dal francese 'meringue' che significa meringa.
Attualmente il MERENGUE si presenta con un corredo di centinaia di figure, elaborate a livello mondiale. Secondo alcuni questo è un arricchimento della danza; secondo altri, è uno snaturamento. Sta di fatto che oggi ci siamo abituati a vedere, sempre più spesso, cavalieri che dimostrano la loro abilità nel gestire il corpo della dama attraverso giri, contro-giri, arrotolamenti, volteggiamenti, casquè, ecc.
Come ballo individuale ha conservato il valore simbolico di danza libera che, su un unico passo base, consente di eseguire tutta una serie di movimenti improvvisati.
Secondo gli studiosi, il movimento fondamentale di tale ballo è denominato "cuban motion": si tratta di un movimento accentuato dei fianchi che accompagna i singoli passi sia del cavaliere che della dama. Non esistono figure ad articolazione differenziata dal punto di vista del numero di passi. La lunghezza delle figure è standard: il metodo che si consiglia per contare i passi è quello numerico da 1 a 8. Il primo battito è accentato. Ad ogni battito corrisponde un passo con relativo trasferimento di peso. Il movimento delle gambe è costante per l'intera durata del ballo. In relazione ai programmi di ballo, cioè alla quantità delle figure codificate e codificabili, si sono create due scuole di pensiero che seguono indirizzi contrapposti su tutto il fronte delle danze caraibiche. Coloro che vogliono mantenere il ballo legato saldamente alle sue origini ritengono negativo il processo di standardizzazione. Le figure comportano l'allontanamento dei ballerini: ciò contrasta con la natura stessa del merengue che è un ballo corpo a corpo e, in quanto tale, richiede un contatto permanente e totale dei partners. Coloro che ritengono necessario garantire alle danze sportive un alto livello di fruibilità, anche sul versante dello spettacolo affermano che non può esistere un ballo senza un discreto ventaglio di figure. Non si tratta di calpestare la specificità del merengue ma di conservargli piena ospitalità, presente e futura, nel mondo delle gare. Queste, o nazionali o internazionali, si ispirano a regole precise, a programmi prefissati, a schemi e parametri generali entro i quali gli atleti possano esprimersi liberamente, attraverso i moduli personali della performance atletica e della interpretazione artistica.
 

 
     
 
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