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TEMA:
Star bene a scuola è importante
Scuola? No, grazie!
di Giada Moffa
Alcuni dei miei compagni risponderebbero
così!
All’inizio anch’io ero partita con quest’idea, anche perché ritrovarsi davanti
altri tre anni di scuola senza conoscere gli insegnanti, ovvero i “prof”, mi
spaventava.
Sono già passati quattro mesi dall’inizio della scuola e devo ammettere che se
avevo in mente un posto orribile, così non è!
Sono accadute cose piacevoli ed altre volte ci sono state difficoltà, fatti
bianchi e neri, dolci e salati, ma che con impegno ho superato gradualmente.
Di cose belle ce ne sono una marea!
Con i prof, finora, almeno mi sembra, c’è un buon rapporto.
Logicamente, come sempre in ogni scuola c’è un prof con cui si lega di meno, ma
in generale sono simpatici, gentili e alcune volte severi: in poche parole
giusti.
Se si ha qualche problema, loro sono pronti ad aiutarti.
Ad esempio quando non si capisce qualcosa, sono disposti a rispiegartelo, però
solo a chi non ha chiacchierato…
La ricreazione!
Una delle cose che vorrei durasse un’eternità; peccato che è di appena dieci
minuti e si fa quasi solo in tempo a finire la propria merenda.
E’ un momento di pausa in cui ci si dimentica di tutti i problemi scolastici e
si pensa solo a divertirsi!
Ah, stavo quasi per tralasciare l’argomento voti…
Minimo distinto, anzi, quasi tutti ottimi!
Vado meglio alle medie che alle elementari!
Cose brutte… insomma, ce ne sono poche, quasi nessuna, forse solo una: il
compito in classe!
Quando ci sono verifiche ho sempre paura di sbagliare.
Anche nelle interrogazioni aspetto sempre prima di rispondere, per paura che gli
argomenti se ne siano andati dalla mia testa, ma capisco che sbaglio.
Prima di essere interrogata sono in ansia e ho un vuoto di memoria, ma poi se le
cose le so, la bocca mi parla da sola.
La scuola dei miei sogni? Mi va bene così com’è, vorrei solo che la ricreazione
durasse di più, non dico tanto, ma almeno cinque o dieci minuti.
Vorrei che si mettessero in evidenza tre materie e sicuramente quei ragazzi
svogliati sarebbero più interessati a venire a scuola: informatica, musica e
scienze motorie, in poche parole ginnastica!
Queste tre sono le materie speciali.
Spero solo una cosa: che resti la piccola, ma grande scuola d’Offagna, perché
anche se non è famosa, è davvero speciale.
Mi ricordo del primo giorno scolastico delle medie, quando ero impaurita e
terrorizzata… Quant’ero tonta!
Super tontolina dovrebbe essere uno dei miei soprannomi.
La scuola media
di Alessia:
Tante cose si scoprono alle medie! Nuove
amicizie, nuovi ambienti, nuovi insegnanti; ma com’è in realtà questa scuola
media?
Gli insegnanti sono tanti, ma tutti simpatici; ciascuno ha il proprio modo di
esprimersi, con delle battute, con giochi didattici, con canzoni…
Ad esempio, con la professoressa Gentile abbiamo costruito un cartellone che
rappresenta la storia di un libro che precedentemente ci aveva letto.
Invece la professoressa d’inglese ci ha fatto scrivere e poi cantare una canzone
di un gruppo famosissimo.
Queste attività, per me sono piacevoli, perché adoro stare con i miei compagni,
ridendo e scherzando…
…Questa è la mia scuola, ma se potessi cambierei… l’arredamento.
Metterei un po’ più di colore alle pareti e sul pavimento, così da trasmettere
allegria.
Cambierei anche il carattere di alcuni insegnanti: vorrei che parlassero un po’
più con noi, per conoscerci meglio.
Aumenterei anche le attività di gruppo, per poter parlare e socializzare con i
compagni.
All’inizio della scuola pensavo che questa sarebbe stata molto diversa dalle
elementari: gli insegnanti più severi, le materie più difficili, tanto che il
primo giorno di scuola avevo le mani gelide e tremavo.
Poi ho capito che gli insegnanti erano gentili e comprensivi, le materie un po’
più difficili, ma che basta impegnarsi!
Sono contenta che la scuola media non sia affatto tremenda come pensavo e sono
felice di avere amici e insegnanti fantastici e sempre pronti ad aiutarti!
Oddio, la scuola!
di Caterina
Quante volte avrete sentito esclamare
queste parole? Credo infinite. Ma se si impara a stare bene non è poi così
catastrofica: la “tragedia” diminuisce.
Certo, sotto qualche aspetto è veramente odiosa, ma a volte si fanno anche delle
attività piacevoli.
Nella scuola che frequento si svolgono spesso delle attività chiamate
laboratori: lavoriamo al computer, realizziamo un giornale, un cartone animato,
scriviamo canzoni. Queste attività sono divertenti ma anche istruttive. Inoltre
i professori, quando non sono nervosi, fanno delle battute e tutti ci fanno
spanciare dalle risate!
…Se nella scuola potessi fare dei cambiamenti, la farei iniziare un’ora più
tardi: accidenti! La mattina presto è un vero guaio per me!
Inoltre farei durare di più la ricreazione, perché quello è il momento in cui
noi facciamo amicizie e ci riposiamo.
Riguardo il metodo delle lezioni, sarebbe bello se per imparare cose nuove,
facessimo dei giochi a squadre, in modo da capire meglio ed essere più
invogliati nei confronti dello studio. |
RICETTE
“TORTA BRICIOLINA”
Di Luca Mazzieri
INGREDIENTI:
3 hg di ricotta magra
2 hg di amaretti
3 uova
12 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di rum
4 hg di farina
1 hg e ½ di burro
1 busta di lievito in polvere
1 busta di vanillina
PREPARAZIONE DEL
RIPIENO:
Sbattere insieme 1 uovo intero ed 1
tuorlo e aggiungere 6 cucchiai di zucchero, 3 hg di ricotta, 2 hg di amaretti
tutti sbriciolati e 3 cucchiai di rum. Amalgamare bene tutti gli ingredienti,
fino ad ottenere un impasto omogeneo.
PREPARAZIONE DELL’IMPASTO:
Sbattere insieme 1 uovo intero ed 1 albume e aggiungere 1 hg e mezzo
di burro già ammorbidito, 6 cucchiai di zucchero, la bustina di lievito, la
bustina di vanillina e 4 hg di farina.
L’impasto va lavorato velocemente (il tempo necessario per amalgamare tutti gli
ingredienti). Una volta pronto va diviso a metà.
Una parte va stesa su una pirofila da forno leggermente unta sollevando un po’ i
bordi dell’impasto e vi si versa dentro il ripieno già preparato.
La restante pasta si utilizza per ricoprire il tutto: la si fa cadere sopra il
ripieno sbriciolandola tutta con le mani.
Mettere in forno a 200° per 35-40 minuti.
Metterci sopra lo zucchero a velo e servire fredda.
(da una specialità di mamma NADIA… )
UNA
STORIA A PUNTATE
Anno 2101
Di Marica Magnalardo, Elisa Cesaretti IIA
La tecnologia ha inventato nuove macchine in grado di volare e teletrasporti che
viaggiano nel tempo…
Tra gli scienziati che hanno progettato queste meraviglie
ci sono quattro ragazzi che hanno messo a punto una navicella che può spostarsi
nello spazio a velocità impensabili.
Matt, Marco, Marion ed Ellie collauderanno la loro invenzione il primo gennaio
del 2101.
CONOSCIAMO MEGLIO I NOSTRI EROI:
(ovvero la loro carta d’identità)
MATT
- 16 anni;
- occhi verdi, penetranti, sguardo da ammaliatore;
- capelli castani e lunghi;
- hobbies: esperto sciatore, surfista (come cavalca lui le onde non lo batte
nessuno).
ELLIE
- 14 anni;
- occhi marroni con striature arancione (una vera gattina), dolci e molto
affascinanti;
- capelli rosso fuoco, corti;
- hobbies: shopping e pallavolo (fa certe schiacciate…).
MARCO
- 15 anni;
- occhi azzurri, grandi (da “cucciolo”);
- capelli lunghi e marroni;
- hobbies: professionista di rafting e chef (che pranzetti!).
MARION
- 14 anni;
- occhi verde acqua (quando li guardi vedi il mare);
- capelli neri e lunghi, lucidi, spesso legati con un nastro;
- hobbies: nuotatrice e fumettista.
Continua…
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