Mi crogiolavo al tepore di quell'inaspettato
sole invernale; aveva invaso tutto il porticato rendendo calde
le pietre.
La sigaretta, ancora più gradevole, si consumava pigramente.
Una rosa, in un angolo, pareva un ricordo di primavere.
Il susseguirsi delle stagioni.
Mi arrivava la voce - a tratti da uomo
a tratti da bambino -di Sergio che ripeteva le Ere storiche e
le Ere geologiche.
Archeozoica, Paleozoica
con sottofondo musicale spacca
timpani e molti "Uffa, che barba!" "Non ci riuscirò
mai!"
Epoche lontane e il nuovo millennio.
Mi trastullavo con la girandola gigante
di fogli di legno colorati; l'avevamo comprata per Mariolina
al mercato dell'artigianato. Veniva fuori, allegramente, dal
telo che copriva la bicicletta: ancora là impalata.
Rosso, verde, giallo, blu
..facendola girare velocemente
i colori si confondevano.
La girandola della vita.
Mi imbarcavo, lo sentivo, in uno di quei
soliloqui
Dall'anno 0 ad oggi ho accumulato anni, rughe, oggetti, storie,
capelli bianchi, abiti e abitudini, incontri e conoscenze; amore,
affetto, amicizia, simpatia, attenzioni e il loro contrario.
Mi vedevo davanti ogni cerchio che si
chiudeva: ognuno un aspetto diverso!
Bello e brutto insieme/ Bene e male/ Buon grano e zizzania/ Successi
e fallimenti e, via via, sempre così
. ma ogni volta
diverso!! |
Mi faceva l'impressione che tutto si
condensasse, s'incrostasse, solidificasse; ma al tempo stesso vedevo ogni cosa rimanere a sé,
distaccata, vagante fluttuante nell'aria per proprio conto; par
non esserci un legame, sospiravo.
Mi solleticava con i suoi baci dietro
l'orecchio, Eliana che era arrivata in punta di piedi, e mi sussurrava:
" Il tempo è una freccia, scagliata in alto, lanciata
verso una meta"
Sorrideva sorniona e complice; mi aveva girato la testa verso
di lei e mi guardava dritta negli occhi.
Mi infastidiva e mi inquietava insieme
la capacità di Eliana di leggermi nel pensiero
ma
certo l'immagine di quella freccia
. |