C'è ancora chi la racconta. Ma
la storia, stranamente, invece di arricchirsi di sempre nuovi
particolari, si smagrisce. Finirà per diventare un SMS:
- Donna partorisce un adulto - Dunque la levatrice,
signora Matulli, lasciò d'urgenza il suo villino fuori
paese immerso nel glicine e sistemò la sua mole sul calessino
con il Barba. Imbruniva. Ma era estate e il sole
ci metteva tanto ad andar giù. La Matulli calcolò
che, se tutto andava bene, avrebbe ritardato la cena si e no
di un'ora.Conosceva la partoriente, era al quinto figlio; se
la ricordava un tipo "sbrigativo" e pratico. Stavano
infilando l'erta del mulino, poi avrebbero svoltato a sinistra
per la la fattoria Morini e poi a destra ai Casolari e di lì,
dentro il boschetto, una mezza salita ed eccoci. Il
Barba non fiatava (ma qualcuno si ricordava di averlo mai sentito
parlare?). Con strani versi incitava la cavallina. Calesse e
cavallo glieli aveva prestati il padrone. Alla
vista della donna distesa sul letto, tutta vestita -persino la
pezzuola in testa- con uno stivaletto si e uno no, la faccia
paonazza e straniata, alla Matulli vennero i sudori freddi. Qualche donna del vicinato aveva già preparato
alla bisogna, ma al loro arrivo si fecero il segno della Croce
e sgattaiolarono via, come in preda al terrore. E
lo sgomento prese il sopravvento quando la partoriente, con voce
serafica, disse che erano due anni che non aveva più "le
sue cose", che non ci aveva badato più di tanto con
tutto il lavoro che aveva da fare, e che si, avvertiva i sommovimenti
nel suo ventre ... ma se lui, o lei, stava bene lì che
ci poteva fare?
|
|
A lei noie non gliele dava; si sentiva
in compagnia, a volte ci parlava insieme e ultimamente le era
sembrato di udir delle risposte... L'aveva detto anche al marito...
aveva scosso la testa, lui, si era strinto nelle spalle ed era
tornato al lavoro.
Già dov'era il Barba?
Stava correndo dietro ad una capra che saltellava sui dirupi
della collina.
Apparve una falce di luna e la Matulli era ancora lì a
cercar di dipanare quella stana vicenda, dimentica della sua
cena.
La partoriente si era fatta portare lo specchio che il marito
adoperava per radersi; se lo metteva di fronte al ventre e diceva:
"Lo vedete?" Lo indicava, fiera, con il dito, quel
suo bambino già grande. La Matulli non vedeva niente,
non capiva niente.
Passata la mezzanotte la levatrice, vedendo che la donna si era
assopita e niente accadeva, si addormentò.
Al mattino la partoriente, in posizione fetale, dormiva
fra le braccia di uno splendido bambino. Ora la madre era lui. |
|