Dal ponticello si dominava tutto il labirinto; e dall'alto e da fuori lui vedeva benissimo come uscirne.
C'era un senso di frescura accentuato da tutto quel verde sotto e dalle cascatelle della fontana alle sue spalle.
Stette lì un bel po'. Osservava .

Osservava, tra il divertito e lo stupito, tutti quelli che si avventuravano nel labirinto e si dibattevano come topolini per uscirne: qualcuno rideva, qualcuno si spazientiva, altri erano presi dal panico o da un senso di rassegnazione.
Le voci si rincorrevano con toni e modulazioni assai diverse.
Dietro l'acqua scorreva.....

Pensò che il Padre Eterno, da lassù, osservasse il brulicare dell'umanità, così come faceva lui e che l'acqua scorresse per sorgenti, torrenti, fiumi, laghi, mari e oceani……

Si stufò.
Scese una scivolosa scalinata verde di muschio bagnato.
Aveva bene in mente il percorso: perché non avventurarsi nel labirinto?

Si sbagliava: altro fatto è osservare dall'esterno, altro è esserci dentro fino al collo.

Vagò a lungo.