Storia della guerra cecena

INTRODUZIONE

 

 

 

Sono ancora impresse nella memoria collettiva le immagini, riprese dalle televisioni di mezzo mondo, delle esplosioni, delle armi automatiche che sputavano il loro carico di morte, degli edifici ridotti a cumuli di macerie fumanti, dei bambini grondanti sangue, di esseri umani avvinti da un terrore invincibile, di giovani e ancora innocenti vite spezzate. Le immagini di madri che gioivano per la liberazione dei loro figli o ne piangevano, disperate, la morte. Di storie, sentimenti, speranze distrutti per sempre! Sono le immagini ed i ricordi dei bambini di Beslan. Ricordi che, molto presto, confineremo nell’angolo più remoto della nostra mente. E' già successo a noi "occidentali" di rimuovere, fino a dimenticare o, peggio ancora, a confondere! Dimenticare e confondere al punto da "stravolgere" la storia, come si tenta spesso di fare! E' successo per il fascismo e per le nefandezze compiute dai gerarchi fascisti! E' successo per il comunismo e per gli orrori staliniani! E' successo per i campi di concentramento e sterminio nazisti! E' successo anche recentemente! All'iniziale sdegno per l'attacco alle torri gemelle di Manhattan cosa è seguito? (a parte due assurde guerre!) Chi si sofferma a pensare ancora, non nelle commemorazioni di "facciata" che hanno seguito quel tragico 11 settembre 2001, alla disperazione di quegli esseri umani che, pur di sfuggire ad una atroce morte, hanno compiuto il gesto "incomprensibile" di lanciarsi nel vuoto dal centesimo piano di un grattacielo, incontro ad una morte altrettanto orrenda e certa? Chi si è domandato e si domanda ancora: PERCHÉ? No, non ci poniamo domande noi "occidentali", se non quelle immediate, dettate dall'angoscia vissuta nel momento in cui avvengono fatti atroci, sulla spinta dell'onda emotiva! Domande che spesso, proprio perché provocate dall'emotività irrazionale, dalla paura, sono causa di altrettanti tragici errori di "valutazione"! Non ci poniamo domande che siano "meditate" nel tempo! Non ci poniamo domande sulle decine di conflitti che, quotidianamente, macchiano di sangue i cinque continenti, accomunando i bambini di Beslan alla massa di essere umani toccati dalla sofferenza psicologica, talvolta più tragica di quella fisica. Il ragazzo mutilato della Liberia, l’orfano palestinese, l’adolescente sfruttato in Indonesia, la bambina manganellata nelle favelas brasiliane hanno tutti qualcosa in comune con i bambini di Beslan: il tragico svolgimento della vita di esseri umani inermi e la nostra totale mancanza di "domande" sul PERCHÉ succede tutto questo ancora oggi, in questo momento. Per ora, nei nostri animi alberga lo sdegno e l'orrore per i fatti di Beslan! Ma che differenza c'è fra loro e gli altri "bambini" coinvolti in guerre sanguinose e violente? Come mai non godono della stessa "attenzione"? Il motivo è semplice e tragico: una telecamera! La telecamera che a noi occidentali ha portato le immagini dell'attentato di Beslan (o di Manhattan) ma non le stragi dalla Liberia o le violenze dal Brasile! Una telecamera che alimenta la nostra ignoranza! Intesa come non conoscenza di ciò che succede intorno a noi! Intesa come realtà limitata a quella trasmessa da un "tubo catodico"! Fuori da quella scatola, non esiste altra realtà perché non esiste la conoscenza che nasce da una "ricerca" di informazioni e notizie, magari su internet, magari cercando fonti d'informazione "alternativa" a quella del televisore, magari leggendo libri di storia! I bambini di Beslan sono stati massacrati. E' vero, è un fatto certo perché documentato, orrendo nelle modalità, atroce nelle conclusioni! E' altrettanto certo che chi ha perpetrato la strage veniva dalla Cecenia ed è un "terrorista"! Ma chi sapeva, prima di quei fatti, che esisteva Beslan? Chi conosce, oggi, cosa succede in Cecenia? Cosa potrà avvenire domani? Non è vero che non ci sono PERCHÉ che possano "spiegare" quanto accaduto a Beslan. Questo è il modo di "pensare" di chi applica, poi, la legge... occhio per occhio, dente per dente! Questo è il modo di pensare di chi applica la legge della vendetta! Un PERCHÉ va cercato, occorre tentare, se non si vuole soccombere all'onda emotiva. Alla violenza che chiama altra violenza! I fatti di Beslan non si giustificano... ma hanno un'origine! Ed è quella che va compresa e modificata! Occorre chiedersi cosa può spingere un essere umano, di cui immaginiamo una vita fatta di affetti, di gioie e di sofferenze come la nostra, a compiere un gesto tanto atroce! PERCHÉ? Forse, una vita vissuta altrettanto atrocemente? Forse, la disperazione che nasce dalla mancanza di qualsiasi "diritto" che possa garantire una vita degna di essere considerata la "giusta" vita di un essere umano? Forse, la nostra ignoranza? Intesa come non conoscenza di violenze, rastrellamenti, massacri, esecuzioni sommarie perpetrati soprattutto fra i "civili" da un esercito invasore? Ignoranza intesa come non conoscenza del fatto che nove anni di una guerra a noi sconosciuta hanno mietuto quasi 100.000 vittime "civili" e costretto 400.000 esseri umani a vivere da profughi in paesi stranieri? Insomma, può essere la "storia" il mezzo per farci sperare che non siamo al cospetto di esseri umani assetati di sangue? Farci sperare che l'umanità non stia impazzendo? Che forse, è proprio la nostra ignoranza che sta causando tutto questo? E' necessario cercare delle risposte! Come quelle che potrebbe proporre questa "STORIA DELLA GUERRA CECENA", raccolta dal sito di WarNews! Credo sia giunto il momento di domandarci... PERCHÉ succede tutto questo? (ottobre 2004)

 

(continua >>>)