Storia della guerra cecena

IL FRONTE DELLA RESISTENZA

 

 

 

Negli ultimi anni, sarebbero sorte forti divisioni all'interno della componente dei ribelli che, secondo diversi osservatori, si sarebbero approssimativamente distinti in "moderati" ed "integralisti". I primi, forse meno organizzati, opererebbero quasi esclusivamente per "vendicare gli eccidi commessi dai militari russi"; la seconda fazione, ben più temibile, si trova sotto le dirigenze di sanguinari e folli "signori della guerra" quali Basayev e Ruslan Gelayev. Questi, connessi probabilmente col terrorismo internazionale che convoglierebbe ingenti quantitativi di denaro nella regione per finanziare le attività armate, ma anche con la mafia, con il narcotraffico ed il contrabbando locale, starebbero creando una situazione di "guerra permanente" in Cecenia. Con tutti i "vantaggi" derivati da questo fiorente business. La strategia di Basayev, il quale evidentemente utilizza come puro pretesto le sofferenze della popolazione cecena, si sta concretizzando attraverso l'attuazione di sanguinosi attacchi terroristici in Cecenia, nella Russia meridionale e persino a Mosca, che hanno finora provocato centinaia di vittime civili. Gli ultimi due anni sono stati costellati di esplosioni di camion-bomba contro gli edifici del governo filorusso, di vedove di guerra che si fanno saltare in aria in mezzo alla folla, di bombe sui treni e contro manifestazioni pubbliche. Tuttavia, viste le precedenti esperienze, è difficile non pensare anche a "manipolazioni" russe. Le azioni più sanguinose sono state il sequestro del teatro Dubrovka, compiuto a Mosca nell'ottobre del 2002 ed a cui gli Spetsnaz russi replicarono brutalmente utilizzando un gas che uccise più di 160 ostaggi oltre all'intero commando ceceno ed i recenti fatti di Beslan. Nel corso di un sequestro in una scuola ove erano presenti centinaia di bambini inermi, un gruppo di "terroristi" ceceni fece esplodere alcune cariche di esplosivo che provocarono centinaia di vittime innocenti fra le scolaresche e gli insegnanti. (ottobre 2004)

 

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