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UNO DI VOI

 

 

[ La Rete Civica Liberal vuole aprire una finestra dove non ce ne sono, e ti vuol far dare un’occhiata oltre la realtà.]

  Lettera aperta ai cittadini Rocchettani

Uno di voi

Io sono un uomo di parte. Sto dalla parte del popolo.

Carissime amiche ed amici; carissimi compagni; carissimi cittadini, come sapete in data  3 Aprile 2005,  sarete chiamati ad eleggere gli amministratori locali per dare un governo al nostro paese.

Se mi fosse data la fiducia investendomi della responsabilità politica ed amministrativa di guida del governo di Rocchetta Sant’Antonio, dove mi trasferirò in caso di elezione, sappiate che resterò sempre quello che sono: resterò per sempre un amico della gente. Uno di famiglia. Uno di voi.

E’ proprio vero che nulla si può fare per migliorare la politica? Non è vero. Io penso di No: se ci risvegliamo da quel modo rassegnato che non ci permette di distinguere più tra persone perbene e quelle permale.

A me non piace pensare al fatale destino secondo cui nessuno di noi può fare nulla perché qualcosa cambi in meglio.

Il mio impegno sarà nel segno della democrazia: offrire un antidoto alle troppe solitudini che le politiche dissennate, di questi lunghi anni, hanno partorito nel nostro paese.  Con questo voglio dire che c’è la speranza di ribaltare i codici della vecchia politica fatta da gruppi dirigenti - o presunti tali - che si arrogano il diritto di assumere decisioni facendole calare dall’alto quasi fossero cosa privata, per essere poi subite dalla gente. Io esprimo la mia siderale lontananza da questo siffatto potere. E mi pongo all’estremo del mondo degli interessi di parte.

Noi, di Rete Civica, non ci siamo voluti contaminare e neanche ci siamo voluti adeguare ad una mentalità politica che muove le proprie intenzioni nell’ombra tramando accordi compromissori con chi presumibilmente può concorrere a far vincere le menti maldisposte che prescindendo dal convincere l’elettore ne rubano la dignità e nei fatti ne sequestrano la sua volontà.

Noi, di Rete Civica, vogliamo calare un sipario su questo spettacolo indecoroso.

E vogliamo vantare un atteggiamento responsabile e rispettoso del libero convincimento dei cittadini nel momento di massima espressione delle decisioni, quello del voto.

Il vero segnale di cambiamento noi l’abbiamo già dato costruendo una proposta politica programmatica nata dalla partecipazione spontanea dei suoi aderenti. I quali si sono ritrovati a condividere il progetto culturale accomunati da vero sentimento comunitario per dare al paese una forza di sana caratterizzazione civica mettendo al centro della propria azione la passione come strumento indispensabile per governare la cosa pubblica e servire il bene comune.

Io sono un uomo di parte. Sto dalla parte del popolo.

Il mio motto è: libero “da” e non libero “di”.

Questo significa che l’uomo deve lottare per liberarsi “dai” bisogni. Perché una volta libero dai bisogni diventa anche libero di votare incondizionatamente.

In me c’è la ferma convinzione che i diritti naturali come la vita, la libertà, e i diritti sociali come i bisogni collettivi quali la scuola la sanità il lavoro le pensioni debbano trovare cittadinanza anche in un paese, come Rocchetta.

È in questo fermo proposito che la volontà di aderire all’imprevedibile mondo della vita riveste un ruolo fondamentale: è come uno slancio di libertà che ci riscatta in parte dalla difficoltà di vivere. Difficoltà che nascono dalle contraddizioni della nostra realtà paesana disgregata e vinta.

Ed è sempre secondo questo fermo proposito che io e la Rete Civica ci proponiamo di rafforzare la coesione sociale offrendo ai cittadini occasioni di dibattiti e partecipazione diretta nella gestione della cosa pubblica, qualora si presentassero scelte riguardanti il patrimonio storico-artistico e la gestione del territorio; ricorrendo a Consigli Comunali aperti o a Referendum Popolari.

Io e La Rete Civica ci riconosciamo nei valori dei sentimenti di comunità, della laicità, dell’ambientalismo e della giustizia sociale, direttrici su cui costruire una comunità giusta e solidale.

Io considero priorità del mio impegno:

·         La partecipazione come valore

·         La difesa del lavoro e la lotta alla disoccupazione

·  Investimento sulle nuove generazioni a partire dalla scuola,         dall’associazionismo e dalla formazione

·         La salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente naturale e delle risorse culturali e storiche

·         La valorizzazione delle tradizioni e della biodiversità

·         Portare il paese fuori dall’isolamento “geografico”

Con forte senso di responsabilità mi sento di poter affermare che i servizi pubblici efficienti sono diritti dei cittadini, non miracoli che bisogna elemosinare. E che la cura e l’assistenza agli anziani è il primo compito elementare di un Comune decente, non frutto di una saltuaria benevolenza. E che i diritti di ogni cittadino debbono essere riconosciuti senza che si ringrazi nessuno.

La nostra presenza vuole avere l’ardire di denunciare anche l’ipocrisia di chi pretende di fare gli interessi della gente mentre, nei fatti, lavora a conservare e ramificare, invece, il proprio delittuoso  potere caudillico.

Augurandomi che questo movimento culturale interpreti al meglio le aspettative dei cittadini di Rocchetta Sant’Antonio, e se è vero che i nostri obiettivi sono affascinanti ma molto difficili da raggiungere, allora è necessario che tutti coloro che hanno voglia di cambiare ci sostengano nel nostro lavoro, per costruire insieme una

 ROCCHETTA MIGLIORE

Cordialmente
Rocchetta Sant’Antonio  15- febbraio – 2005                                   VITO FENINNO
 
 
 

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