Note di Radioastronomia
Tale articolo è una sorta di pillole di radioastronomia dove si può trovare, tra le altre cose, la storia di tale disciplina.
Questa seziona contiene articoli, presentazioni, analisi di laboratorio e qualsiasi altra informazione che possa servire per conoscere meglio la radioastronomia. Infatti tale disciplina è tanto vasta che difficilmente la si può abbracciare nella sua interezza. Inoltre vi solo utili strumenti indispensabili per un radioastrofilo.
Tale articolo è una sorta di pillole di radioastronomia dove si può trovare, tra le altre cose, la storia di tale disciplina.
Questo testo è molto interessante per chi vuole conoscere come costruirsi un radiotelescopio per lo studio del sole partendo da un televisore.
Lo scritto non è altro che una relazione di laboratorio per il corso di Esperimentazioni di Fisica III del corso di laurea in Fisica, dove è stato costruito un radiotelescopio per lo studio degli sciami meteoritici e ne è stata fatta una ricerca approfondita. A tale proposito ringraziamo per la disponibilità a pubblicare tale lavoro Giorgia Vicentini e Francesco Zanon coautori della ricerca.
Questa è una presentazione in PowerPoint in cui si illustra il progetto da noi realizzato riguardo lo studio degli sciami meteoritici in banda VLF.
Questa è una presentazione in PowerPoint in cui si spiegano molto semplicemente alcune caratteristiche della radioosservazione confrontandola non l'osservazione nel visuale.
Conoscere la radioastronomia significa conoscere anche gli sciami meteoritici quando li si vanno ad indagare in banda VLF.
Tale articolo ripercorre un po' tutta la radioastronomia: presente-passato-futuro, origine delle onde radio, cosa si osserva, il radiotelescopio e i radioosservatori italiani.
Tale testo è stato scritto per una lezione del corso di radioastronomia presso l'università di Padova. L'argomento vero e proprio è anticipato da utili nozioni di radar astronomia. Pubblicato anche su Astroemagazine numero 26.
Questo testo pone principalmente l'attenzione su alcuni problemi: vale la pena fare radioastronomia e in quale banda di frequenza? In più vi è un interessante esempio.
Relazione in PowerPoint presentata al I° Convegno Nazionale di Radioastronomia Amatoriale dove si vedono gli esperimenti per la rivelazione delle meteore in banda HF con particolari riferimenti alle Perseidi 2002.
Articolo teorico in cui vengono spiegate le procedure per osservare sciami meteorici attraverso il radio doppler, utilizzando frequenze della banda HF.
Breve testo in cui vengono spiegate le cose sostanziali del nostro progetto, una sorta di presentazione. Questo si trova pubblicato anche sul sito dell'IARA.
Relazione in PowerPoint presentata al I° Convegno Nazionale di Radioastronomia Amatoriale dove vengono illustrati gli esperimenti effettuati fino a quel momento con i rispettivi risultati.
Tesi di laurea in Fisica riguardante lo studio delle caratteristiche principali di tre sciami meteorici di origine cometaria, Liridi, Eta-Aquaridi ed Orionidi, con l'ausilio di un radar meteorico bistatico, il radar Bologna-Lecce-Modra (BLM), e l'osservazione visuale del medesimo fenomeno.
Questa è una breve presentazione della radioastronomia che vuole mettere in luce le differenze che questa presenta con l'astronomia ottica. Vengono anche trattate la storia e le caratteristiche fisiche delle radioonde.
Il radioastrofilo? Ha senso parlare di radioastronomia amatoriale e se sì cosa è possibile osservare con semplici strumenti? Nel testo vengono sottolineate le possibilità di ricerca con relative difficoltà.
Le meteore sono solo la manifestazione visiva di una categoria di oggetti estremamente vasta: i meteoroidi. Conoscere tali corpi significa riuscire a comprendere meglio i meccanismi che regolano la vita e l’esistenza del nostro stesso sistema planetario. Attualmente, la conoscenza delle caratteristiche e della dinamica della materia interplanetaria è particolarmente utile per evitare il rischio di impatti potenzialmente dannosi soprattutto contro i satelliti e la Stazione Spaziale Internazionale. Vi sono diverse tecniche per studiare questo fenomeno, ma è quella radar che offre i migliori risultati. Verranno definite le caratteristiche principali di alcuni sciami meteorici attraverso l’utilizzo di un radar meteorico bistatico (radar BLM), delle tecniche di indagine e di analisi del fenomeno. Vi sarà un confronto con le tecniche e con le caratteristiche che questo studio presenta in ambito visuale. Verranno inoltre presentati i risultati di una ricerca effettuata presso il CNR di Bologna.
L’avvento di Internet ha certamente dato un importante impulso alla radioastronomia amatoriale. Tra i vari campi di ricerca di particolare importanza è lo studio dell’attività meteorica. È facilmente possibile reperire dati osservativi proveniente da osservatori appartenenti ad ogni continente. Questo permette di studiare l’attività meteorica e in particolare i massimi di attività degli sciami con molta precisione. Questo tipo di ricerca presenta però delle difficoltà: i dati non vengono raccolti in un formato standard, le tecniche di acquisizione sono diverse tra loro (meteor scatter, radar, etc.), non si conoscono le funzioni di osservabilità dei vari apparati ricettivi, si deve lavorare con moltissimi dati, i tempi di analisi sono lunghi. I risultati, tuttavia, appaiono molto incoraggianti e permettono di affacciarsi alla ricerca professionale in quanto il campo indagato non riveste particolare interesse tra la comunità scientifica. Verranno discusse queste peculiarità e verrà presentata l’analisi di una ricerca. Inoltre vi sarà un confronto con le potenzialità di Internet per lo studio dello stesso fenomeno in abito visuale.
Il presente studio ha lo scopo di descrivere le caratteristiche minime di un sistema radar bistatico (il trasmettitore e il ricevitore sono posti in luoghi diversi) atto a rilevare gli impatti meteorici in atmosfera a un 'altezza di circa 100 km dalla superficie terrestre. Si riportano, inoltre, le misure effettuate dagli autori durante il massimo dello sciame delle Perseidi 2004 il giorno 11/08/2004 dalle ore 22:20 alle ore 23:20 TU.
The Lyrids meteor stream has a medium activity and its origin is cometary. Their parent body is the comet Thatcher, that passed the last time near Earth in 1861. The stream occurs in the last days of April and the maximum of activity occurs in the days from 21 to 23 April. The Lyrids were studied from 1994 to 2004 using two different techniques: visual and radio observation. The visual data were taken from the internet archive of International Meteor Organization. The analysis’s procedure follows in part the indication of this Organization. The radio data were obtained using the meteor scatter techniques. The data were taken from the Radio Meteor Observation Bullettins. The purpose of this analysis is the definition of main characteristics of the stream. The solar longitude of the maximum of the activity is ?0 = 32.2° ± 0.2° from radio data and ?0 = 32.2° ± 0.1° from visual data. The ZHR during the maximum is 25 ± 3 and medium ZHR is 13 ± 1. The data show the evidence of a complexity in the structure of the spatial distribution of matter and no evidence of periodicities in the activity.