Il Convito

 

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Claudio Pitzianti                                                          ( masaccio@ciaoweb.it)

 

 

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 Penso che sia malinconia
Di quello che ho perduto
Perché i lacci non stringono
Più saldamente ciò che credevo

Salire su picchi e vette
Per poi ricadere su ruvide pianure
Mi fa sembrare un giocoliere
sempre in bilico sul suo filo

l’eccitazione mi trasporta
come un treno ad altissima velocità
la malinconia mi abbraccia
come una madre tenera ad un figlio

quello che sembrava certo
non lo è più è volato via
sulle ali di una gazza
che ha visto l’oro lucente
sulle mie fantasie.

 

 

 

Amati e lustrati
Riempiti d’oro
Voglio che diventi il tuo credo
Voglio che sia il tuo credo

Corruzione si chiama la mia donna
Come tante roulette
girano gli ingranaggi della mia vita

non viene concessa nessuna tregua
o ci sei o sei fuori
ti voglio vieni

voglio che sia il tuo credo
divertirsi divertire
divertirsi divertire

 

 

 

 

    Accarezzami
    Fammi sentire almeno da te voluto
    Non c’è cura per i miei mali
    Ne ho la certezza
    Carta bruciata al vento
    Voglio che il fumo arrivi alla luna
    Non ho più voglia di aprire la porta

    Sarò sempre il vicino presente
    Che non risponde più ai continui richiami
    Preferirei cadere nel limbo
    Voglio usare tutti i miei mezzi

    Ho rabbia
    Sono un cane che azzanna il divano
    Mi restano le parole che sono solo

    la mia follia

 

 

 

 

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