Allo specchio
i miei occhi allo specchio in
quest'aria confusa di guerriglia sono pupille dilatate assenti
sul vuoto del futuro sono due sassi scaraventati in acqua
in
cerchi concentrici a disturbare
la superficie della tranquillità hanno il sorriso azzurro
dell'ironia senza
più sorprese che scorre l'indice di tutte le violenze
umane
questi occhi allo specchio infilati
in un corpo senza cravatte hanno il tormento dei sentieri pietrosi
con un ultimo gesto di speranza affidato alla severa semplicità
degli umili che finalmente conquistano il mondo alla dolcezza
Se colori un mappamondo
se dove c'è violenza organizzata colori di rosso
un mappamondo ti trovi in mano un grumo di carne sanguinante
e se la metti su un vetrino al microscopio vedrai senza sorpresa
tanti microrganismi attaccati con grandi avide bocche a ventosa
che suggono ai suoi capezzoli in decomposizione
sono gli angeli del nulla i
figli degli aborti andati a male il
prezzemolo marcio dell'umanità sotto le unghie hanno
ancora i resti del pasto e le puliscono coi denti per non buttar
via niente e le carte sporche le danno ai leccapiedi che
spazzano felici i corridoi e
sgocciolano i bicchieri
forse la crosta superficiale del pianeta è soltanto
una stratificazione millenaria di carcasse d'agnelli sacrificali
scannati sulle tavole da pranzo dei potenti
gli oceani le loro lacrime copiose e vento le invocazioni al
dio della misericordia
ma dio è stanco di lamentele e richieste opposte
e forse sta pensando di di
prendere una granata e
scoparci tutti
Contro le rughe
ho voglia di giocare oggi con te allora prendo le rughe
di ogni cuore che trovo e ne faccio una specie di rosario
- una ruga un sorriso una ruga una carezza - e lo stendo sul
mare intrecciato
a scrivere parole allegre fino
a raggiungerti se smarrirò la strada aspettami
entrerò nel ventre di uno squalo per esplorare tutti
gli abissi e ritrovarti
insieme dispiegheremo le rughe come vele per arrivare alle
lontane terre della comprensione
ecco adesso sono un'onda sbocciata dal sorriso e ti porto
in braccio come alito di brezza sulle alte scogliere inventate
per noi
ma non è più un gioco seduti guardiamo lontano
lungo la vita verso le cose smarrite e gli errori e vorremmo
essere solo delle piccole gocce - di semplice acqua piovana
o di sangue - capaci di stirare le rughe dei cuori e poi
evaporare nella bocca del sole o
in una serena notte di stelle cadenti senza preavviso
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