Empty saddles
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Il
film Produzione:
Buck Jones productions Distribuzione:
Universal Productions, Inc. (20 Dicembre 1936; © 1 dicembre 1936;
LP6735) Regista: Lesley Selander Assistenza
alla regia: [W. B. Eason] Sceneggiatura:
Frances Guihan Fonte:
Cherry Wilson, Empty saddles, romanzo, pubblicazione
indeterminata Fotografia: Allen Thompson
e Herbert Kirkpatrick Direzione
artistica: Ralph Berger Edizione
film: Bernard Loftus Musica
d'apertura: Felix Mills Supervisione
al suono: L. John Myers Riprese:
girato tra il 26 Agosto e il 2 Settembre 1936 Cinema:
Arena,
NY, 31 Gennaio - 2 Febbraio
1937 Note
tecniche: Parlato; b\n; 67'; PCA cert. nr. 2712 Canzoni:
compositore sconosciuto, Welcome to the Empty saddles ranch e Orchid
of the prairie Titoli internazionali ed alternativi:
cfr. curiosità II Il
cast Buck Jones (Buck Devlin) Louise Brooks
(Boots Boone) Harvey Clark
(Swap Boone) Charles Middleton
(Cim [Cimarron]
White) Lloyd Ingraham (Jim
Grant) Frank Campeau (Kit
Kress) Earl
Askam Ben Corbett [(Vegas)] Niles Welch
[(Jasper Kade)] Gertrude Astor
[(Eloise
Hayes)] Claire Rochelle [(Madge Grant)] Charlie LeMoyne [(Mace)] Wm.
Lawrence Silver
[(Un cavallo)] [Mary Cherrington (Mrs.
Mills)] [Ruth Cherrington (Mrs.
Hilton)] [Oliver
Eckhardt (Mr.
Hilton)] [Robert Adair (Ezra
Biggers)] [Buck Moulton
(Sam)] Reperibilità:
-- Trama e note La combattiva Boots Boone vive, assieme al padre, nel Ranch of the
Empty saddles. Un capanno, del ranch anzidetto si suppone, è infestato da una presenza ultraterrena: un fantasma che, forse, cerca vendetta per un ingiusto assassinio; la vicenda, tuttavia, rimane senza ulteriori spiegazioni. Frattanto entra in scena l'eroe Buck Jones che rimorchia una bionda, litiga con la gelosa Boots e fa fuori il cattivo dopo la consueta scazzottata che lo vede trionfatore. Sul film ricorrono due correnti di pensiero: 1) "Un film che ha impiegato una settimana ad essere girato e si vede (...) un western idiota" 2) "Un western curioso con quasi l'enigmatica qualità di un film di Pabst (...) le battute tra lui [Buck Jones] e la Brooks sono spontanee e assai piacevoli" (W.K. Everson). Recentemente ho visto la pellicola e non sono d'accordo con entrambe le proposizioni (ma condivido, sul western in genere, quella di Francesco Savio: il western sta al cinema come il fumetto alla letteratura. Passo e chiudo). Empty saddles procede per improvvisazioni e Louise sembra quasi divertirsi in alcune sequenze; la sciatteria della messa in scena, peraltro, conferisce un tono di gradevolezza comune a molte opere ingenue. La voce della Brooks è meravigliosa; e recita, per quel che si può ragionevolmente intuire, ancora meglio. A quaranta anni, coi capelli lunghi, il volto più spigoloso, sarebbe stata perfetta in Double indemnity o in qualunque altro noir consimile. Nella vita reale Louise stava attraversando varie delusioni, almeno per la sua carriera d'attrice: il progetto di un Faust con Pabst e la Garbo era fallito così come la sua scrittura per la Moglie di Frankenstein di James Whale presumibilmente nel ruolo che sarà di Elsa Lanchester; un vero peccato: Louise con le meches elettriche della moglie del mostro sarebbe stata tutta da vedere. Da notare, come riferisce Francesco Savio, che fallì un altro progetto di Pabst con Louise, vale a dire una riduzione del Professor Unraüt di Heinrich Mann, da cui fu tratto L'angelo azzurro con Marlene Dietrich. Che la Lola - Lola di Louise Brooks sia rimasta nel limbo delle possibilità ispira ai cinefili, più che disappunto, disperazione (per non parlare del confronto Brooksie versus Marlene. Per i film mancati cfr. Curiosità). Per
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Thomas Gladysz:
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su Louise Brooks: americane
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