Nella Pieve
di Sant'Agata, subito all'ingresso della porta principale, c'è
l'Altare-reliquiario di Sant'Agata.
Questo altare ha sempre avuto una funzione particolare nella
chiesa distinguendosi dagli altri in quanto contenente le reliquie
della Santa titolare. Esso fa parte dei lavori di ristrutturazione
promossi dal Pievano Tolomei Nozzolini e venne a sostituire nel
1611 il precedente in legno, ugualmente dedicato alla Martire.
Questo manufatto si differenzia dagli altri realizzati nello
stesso periodo in quanto per la sua costruzione furono utilizzati
vari componenti dello smembrato arredo romanico della chiesa.
Nella parte inferiore è murato un pannello
intarsiato con archeggiature e
vasi ansati proveniente dall'antico recinto presbiteriale riferibile
alla metà del XII secolo, mentre in alto troviamo assemblati
alcuni frammenti del pulpito: la colonnina a destra, il capitello
della sinistra e la cornice superiore, tutti riferibili al 1175,
data incisa sul pulpito stesso.
L'insieme è completato con inserti in pietra serena sui
quali campeggia lo stemma del Nozzolini.
Nel vano centinato trova posto una singolare ancona realizzata
sempre dal Nozzolini con frammenti provenienti dalle antiche
tavole degli altari distrutti: in particolare l'opera è
così composta: due pannelli, raffiguranti Sant'Agata
e Santa Lucia, provengono da un polittico attribuibile a
Jacopo di Cione (1383) cui faceva parte anche la tavola con la
Madonna col Bambino conservato nella cappella absidale
destra; un pannello raffigurante Santa Caterina d'Alessandria
è l'unico superstite di un perduto polittico dei primi
del XV secolo riferibile ad un pittore fiorentino vicino ai modi
di Cenni di Francesco di ser Cenni, gli altri frammenti, di minori
dimensioni, rappresentano San Giuliano, San Biagio, l'Angelo
annunziante, la Vergine annunziata e San Martino che dona
il mantello al povero e provengono da uno smembrato polittico
la cui tavola centrale è costituita dal Matrimonio
mistico di Santa Caterina conservato nel Museo, opera di
Bicci di Lorenzo realizzata nel secondo quarto del XV secolo.
L'ultimo frammento raffigurante, in un medaglione, San Benedetto
è stato aggiunto recentemente all'insieme, essendo stato
trovato come elemento di riempimento, durante il restauro (1994)
cui si deve anche la ricomposizione dell'insieme.
Nel vano centrale trova posto il busto-reliquiario della Santa,
prodotto di semplice, ma garbata, fattura del XVI secolo.
( da "Sant'Agata di Mugello
e la sua Pieve" di Lia Brunori Cianti ) |