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I musei a Sant'Agata


 evento: tre nuovi musei a Sant'Agata

 

 

nella foto: Filippo Bellandi, uno dei responsabili della struttura museale di Sant'Agata
 

SCARPERIA - Un giorno davvero speciale l'8 aprile per Sant'Agata quando saranno inaugurati tre musei. Una giornata importante, però, anche per il Mugello, il cui sistema museale si arricchisce di tre strutture davvero particolari. Una raccolta d'Arte Sacra, che sarà ospitata nella cinquecentesca Compagnia di San Jacopo; un' esposizione archeologica nel chiostro della Pieve romanica; "Sant'Agata artigiana e contadina", al Centro Polivalente. Le tre strutture sono state realizzate grazie alla partecipazione finanziaria degli enti locali - Comune di Scarperia, Comunità Montana, Regione e Provincia di Firenze - di privati cittadini, istituti di credito, la parrocchia di Sant'Agata. La raccolta di arte sacra è ospitata nello storico ambiente della Compagnia completamente restaurato e opportunamente adeguato e, nello stesso tempo, vengono aperti al pubblico gli spazi della Compagnia stessa, dove è così finalmente potuta tornare nella sua originale collocazione sull'altare, la bella tavola dell'ambiente di Ridolfo del Ghirlandaio, degli inizi del Cinquecento. Oltre a quest'opera, da citare un dipinto di Bicci di Lorenzo, una raffinata terracotta invetriata di Giovanni della Robbia, affreschi staccati dei primi decenni del Quattrocento. L'esposizione archeologica documenta, invece, i principali rinvenimenti del Mugello occidentale nel periodo che va da 200-300.000 anni a poche decine di migliaia di anni or sono. L'intero allestimento è concepito per poter rispondere a funzioni didattiche e come laboratorio idoneo per attivare esperienze formative. Essenziale, in questo ambito, si è dimostrata la collaborazione della Soprintendenza archeologica di Firenze e dell'Università di Firenze. Ultima, ma solo in ordine di citazione, una mostra già nota, ospitata dal 1990 al Centro Polivalente, che nell'occasione ha visto rinnovare l'allestimento per una sua ulteriore ed opportuna valorizzazione. E' la mostra "Sant'Agata artigiana e contadina" di Faliero Lepri "Leprino" attraverso i cui personaggi in movimento della Sant'Agata di una volta, si racconta la cosiddetta microstoria, spaccati di vita quotidiana, di arti e mestieri, di consuetudini oggi non più esistenti. Questa esposizione non si apre sabato prossimo, ma il suo nuovo allestimento crediamo sia il giusto tributo per gli oltre 50 anni di impegno di Leprino.
Riccardo Benvenuti
[Da LA NAZIONE del 5 di aprile]


ed ora una visita "virtuale" [clic sulle foto sottostanti] dei tre musei, con la speranza di invogliarvi a visitarli:

Raccolta di Arte Sacra

 Centro di Documentazione Archeologica

Sant'Agata Artigiana e Contadina

 per una visione più estesa, visitare:
   

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