Cultura Vegetariana
 

Immagini e collegamenti a pagine di cultura vegetariana.
Per provare un nuovo stile di vita basato sul rispetto degli animali e dei vegetali (da usare preferibilmente nella forma di fiori, foglie e frutti) con grande beneficio per la salute individuale e collettiva.
 
 
Virus e batteri sono animali minuscoli che a volte prevalgono sulle difese naturali del nostro corpo riuscendo in certi casi a distruggerlo completamente.
Adesso provate a riflettere: "Se degli animali così piccoli possono creare dei problemi così grandi; quanti problemi produrrà l'ingestione protratta e continuata dei corpi morti di animali molto più grandi (carne e pesce) ?!"
 
Lati positivi della New Age
Il Vegetarianesimo
Essere Vegetariani
Vegetarismo
La più famosa associazione internazionale basata sul vegetarianesimo rivelato
Ancora Vegetarianesimo per un futuro migliore
 
 
TITOLO o TESTO
European Consumers
Ricette vegetariane
Mi dissocio dalle dichiarazioni di carattere religioso contrarie all'A.T. al Catechismo Cattolico al Vangelo ed agli Atti degli Apostoli(in particolare La visione di S.Pietro). Questi filmati fanno veramente impressione ma guardateli ugualmente
TITOLO o TESTO
Diete vegetariane
TITOLO o TESTO
Alcuni famosi personaggi vegetariani
 
TITOLO o TESTO
Vegetarianesimo nel Regno Unito
Ricette
TITOLO o TESTO
Mangiare vegetariano
 
George Bernard Shaw (1856-1950), drammaturgo irlandese; Premio Nobel della letteratura 1926:
«Gli animali sono miei amici e io non mangio i miei amici!»

«Fino a che gli uomini saranno le tombe viventi degli animali che hanno assassinato e macellato per soddisfare il proprio appetito, su questa terra ci saranno guerre.»

Wilhelm Busch (1832-1908),
poeta e disegnatore tedesco:
»Esisterà una vera civiltà umana sol-tanto quando non solo non esisteranno più cannibali, ma ogni forma di consumo di carne verrà considerata canni-balismo.«

Roberto Marchesini,
«Oltre il muro», 1993:
«Una mostruosità del nostro secolo è stata la costituzione degli allevamenti intensivi e lo sviluppo di una complessa disciplina di tortura che si chiama zootecnia. Il lager zootecnico non solo ha rimosso qualsiasi senso di responsa-bilità umana nei confronti degli animali domestici, ma ha fatto di più: ha volutamente ignorato le loro caratteristiche di essere senzienti. Questa attività è letteralmente un crimine legalizzato.»

François Voltaire (1694-1778), filosofo e scrittore illuminista francese:
«E’ certo che questo terribile bagno di sangue che viene incessantemente perpetrato nei nostri macelli e nelle nostre cucine non ci appare più come un crimine; al contrario, consideriamo questi abominii, che spesso comportano un odore pestilenziale, come una benedizione del Signore e nelle nostre preghiere Lo ringraziamo per le crea-ture che abbiamo ucciso. Ma può mai esistere qualcosa di più abominevole di nutrirsi continuamente di carne di cadaveri?»

Plutarco (45-125),
filosofo e scrittore greco:
«Potete veramente chiedere per quale motivo Pitagora si astenne dal mangiare carne? Da parte mia, mi chiedo con quale affetto, con quale pensiero e argomento il primo tra gli uomini ardì insanguinarsi la bocca, avvicinarsi alle labbra la carne dell’animale morto, ponendosi di fronte i piatti, le vivande e il cibo di corpi uccisi e quasi putre-fatti, le membra che poco prima bela-vano, muggivano, si muovevano e vedevano. Non mangiamo di certo i leoni e i lupi per proteggere noi stessi, ma al contrario, non prestiamo alcuna attenzione a queste belve; macelliamo piuttosto creature inoffensive e innocue, che non hanno zanne o aculei e che non ci potrebbero fare nulla di male. Per il gusto della carne li priviamo del sole, della luce e della durata della vita che spetterebbe loro fin dalla nascita. Se siete convinti di essere naturalmente predisposti a mangiar carne, provate anzitutto a uccidere voi stessi l’animale che volete mangiare. Ma ammazzatelo voi stessi in persona, con le vostre mani, senza ricorrere a un coltello o a un bastone o ad una scure.»

«Per un pezzettino di carne togliamo l’anima agli animali e li priviamo della luce del sole e della vita, per le quali sono stati creati ed esistono per natura.»

«Gli uomini non dovrebbero mai dimenticare se stessi fino al punto di trattare le creature viventi come scarpe vecchie ed apparecchi usati e morti che vengono buttati via quando non servono più. Non dovremmo mai farlo e non dovremmo mai chiederci quale vantaggio ci porti un essere vivente avanzato negli anni che può prestare solo poco servizio o addirittura per niente.»

Leonard Nelson (*1927),
filosofo tedesco:
«Un criterio infallibile per valutare l’onestà di spirito di una società consiste nella misura in cui essa riconosce i diritti degli animali. Infatti, mentre gli uomini, in caso di necessità, quando sono troppo deboli possono unirsi per mezzo di coalizioni e con il loro linguaggio per ottenere i propri diritti, gli animali non hanno questa possibilità di aiutare se stessi. Dipende quindi solamente dal senso di giustizia degli uomini fino a che punto essi intendono rispettare i diritti degli animali.»

Immanuel Kant (1724 - 1804),
filosofo tedesco:
«La crudeltà nei confronti degli animali è l’opposto del dovere che l’uomo ha verso se stesso.»
«L’uomo deve mostrare bontà verso gli animali, perché chi usa essere crudele verso di essi è altrettanto insensibile verso gli uomini».

Albert Einstein (1879-1955),
fisico tedesco e premio Nobel (1922), padre della teoria della relatività:
«Nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra quanto l’evoluzione verso una dieta vegetariana.»

«Con il solo effetto fisico che eserciterebbe sul temperamento umano, un modo di vivere vegetariano avrebbe un influsso estremamente positivo sull’umanità.»

Thomas Alva Edison (1847-1931), il più grande inventore del suo tempo (circa 1500 brevetti):
«Sono vegetariano e astemio per passione, perché in tal modo posso usare meglio il mio cervello.»

Friedrich Nietzsche (1844-1900), filosofo tedesco:
«La ragionevolezza comincia già in cucina.»

Orazio (65 - 8 a. C.),
poeta romano classico:
«Abbi il coraggio di essere saggio! Smetti di uccidere gli animali! Chi rimanda il momento di vivere in modo retto è come un contadino che aspetta che il fiume si prosciughi per attraversarlo.»

Nelly Moia, professoressa di inglese nel Lussemburgo, scrittrice attiva per la protezione degli animali:
«Oggi, in un tempo in cui è di moda la protezione per gli animali, i propagandisti della Chiesa saltano sul treno in corsa, come hanno sempre fatto. Mettendo in primo piano San Fran-cesco, la Chiesa pretende per così dire di aver inventato lei stessa l’amore per gli animali - mentre in realtà per duemila anni essa ha tradito i poveri animali, ha giustificato il loro sfruttamento ed ha ignorato e guardato con indifferenza le loro sofferenze.»

«Tutt’oggi, secondo l’insegnamento della Chiesa cattolica, gli animali non hanno alcun diritto, e gli uomini non hanno alcun dovere nei loro confronti. La morale e il peccato sono qualcosa che avviene solamente tra Dio e l’uomo, tra uomo e uomo; ciò che avviene con gli animali è insignificante.»

Arthur Schopenhauer (1788-1869), filosofo tedesco:
«Chi è crudele nei confronti degli animali non può essere una buona persona.»

«La morale cristiana ha limitato le proprie norme di vita riferendole esclusivamente all’uomo e lasciando tutto il mondo animale senza alcun diritto. E’ sufficiente vedere come la nostra plebe cristiana si comporta nei confronti degli animali, uccidendoli senza scopo e ridendo, oppure mutilandoli, facendoli soffrire, spronando al massimo i propri cavalli, anche quando sono avanti negli anni, per sfruttare le loro povere ossa fino al midollo, fino a che muoiono sotto questo peso. Si può veramente dire che gli uomini sono i demoni della terra e gli animali le povere anime da lui tormentate.»

«Il mondo non è una cosa e gli animali non sono prodotti a nostro uso e consumo. Non dobbiamo agli animali la misericordia, bensì giustizia.»

Emile Zola (1840-1902),
scrittore francese:
«Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà».

Leonardo da Vinci (1452-1519), artista italiano e genio universale:

«E’ vero che l’uomo è il re degli animali, perché la sua brutalità supera la loro. Viviamo grazie alla morte di altri. Siamo tombe ambulanti!»

«Hai definito l’uomo re degli animali - io invece direi che l’uomo è il re delle belve feroci, delle quali tu sei la più grande; non hai infatti ucciso gli animali per soddisfare i piaceri del tuo palato, facendo di te stesso una tomba di tutti gli animali? La natura non produce forse cibi vegetali a sufficienza per saziarti?»
«Verrà un tempo in cui considereremo l’uccisione di un animale con lo stesso biasimo con cui consideriamo oggi quella di un uomo. Verrà un tempo in cui considereremo il fatto di cibarsi di animali con lo stesso biasimo con cui oggi condanniamo chi si ciba dei nostri simili, ossia il cannibalismo.»

«Ho smesso di mangiare carne già in giovane età e verrà il tempo in cui le persone considereranno, come me, coloro che assassinano gli animali nello stesso modo in cui considerano coloro che assassinano gli uomini.»

Leo Tolstoj (1828-1910),
umanista e poeta russo:
«Dall’uccidere gli animali all’uccidere gli uomini il passo è piccolo, e così anche dal far soffrire gli animali al far soffrire gli uomini.»

«Se non sei in grado di uccidere un uomo - va bene; se non riusciresti a uccidere un capo di bestiame o un uccello, ancor meglio; se non riesci ad uccidere alcun pesce o insetto, meglio ancora. Cerca di arrivare più avanti che puoi. Non fermarti a rimuginare su ciò che è possibile o no - fai ciò che riesci a fare con le tue forze - tutto dipende da questo.»

«Il cibarsi di carne è un residuo della più grande primitività; il passaggio al vegetarianesimo è la prima conseguenza naturale dell’istruzione.»

«Fino a che ci saranno macelli, ci saranno anche campi di battaglia.»

«L’uomo può vivere e restare sano senza dover uccidere animali per cibarsene. Quindi, cibandosi di carne si rende corresponsabile dell’assassinio di animali, compiuto solo per soddisfare il proprio palato. Agire in questo modo è immorale. E’ una cosa talmente semplice e indubbia che non è possibile non essere d’accordo. Tuttavia, dato che la maggioranza è ancora attaccata al consumo di carne, gli uomini lo giustificano e affermano ridendo: ‘Un pezzo di bistecca è una bella cosa e oggi a meggogiorno me lo mangerò con gusto'.»

«Se l’uomo cerca seriamente e onestamente la via morale, la prima cosa che deve lasciare è il consumo di carne. Infatti, anche senza tener conto delle passioni che vengono stimolate con questo consumo, esso è semplicemente immorale, poiché richiede un’azione che si contrappone al senso morale, ossia quella di uccidere.»

«Il vegetarianesimo vale come criterio in base al quale possiamo riconoscere se l’uomo aspira seriamente ad una perfezione morale.»

Romain Rolland (1866-1944),
scrittore francese, premio Nobel 1916:
«La crudeltà nei confronti degli animali e anche la sola indifferenza davanti alle loro sofferenze è, secondo me, uno dei più gravi peccati del genere umano e costituisce la base dell’immoralità umana. Se l’uomo provoca così tanta sofferenza, quale diritto ha di lamentarsi se poi deve soffrire lui stesso?»

Karlheinz Deschner (* 1924),
filosofo, storico, dottore in scienze letterarie e autore più volte premiato:

«Nei confronti degli animali, l’uomo è un criminale abituale.»

«Esistono forse scrupoli morali riguardo all’arrosto di vitello? Non da parte degli educatori. Non da parte della giurisprudenza. Non da parte della teologia morale. Non da parte di mille altre istanze morali. Ma forse da parte del vitello?»

«Una società che tollera macelli e campi di battaglia è lei stessa pronta per essere macellata.»

«Chi mangia gli animali si trova al di sotto del livello degli animali.»

«La carne non ha un effetto negativo sul mangiare ma su chi la mangia.«

«Gli amici degli animali: prima accarezzano l’agnello, poi lo mangiano arrosto; prima insultano il pescatore, poi mangiano la trota al burro. Non amano i cacciatori, ma la selvaggina arrosto sì!»

«Un’umanità che uccide triliardi di animali non merita forse ciò che essa fa agli animali?»

«L’uomo: un animale degenerato.»

Prof. Umberto Veronesi,
direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano:
«Quando a tavola ci si trova davanti ad una bistecca, non si pensa che quella parte apparteneva a una animale da accarezzare, da amare.»

Charles Darwin (1809-1882),
scienziato inglese e fondatore del Darwinismo:
«Come l’uomo, anche gli animali percepiscono gioia e dolore, felicità e infelicità.«

Achille Croce:
«I nemici degli animali sono anche i peggiori nemici dei loro simili. La bistecca nel piatto degli occidentali affama il terzo mondo, togliendo anche la minestra dal piatto dei poveri, e non sono i vegetariani a dirlo!»


Premio Nobel Mahatma Gandhi (1869-1948),
capo del movimento per l’indipendenza dell’India, 1913:

«Percepisco nel profondo che, arrivati ad un certo punto, la crescita spirituale ci impone di smettere di macellare le creature che vivono con noi per soddisfare i nostri piaceri fisici.»

«Credo che, a un certo punto, l’evoluzione spirituale ci porterà a smettere di uccidere altre creature per soddisfare i nostri bisogni materiali.»

«Per me la vita di un agnello non vale meno della vita di un uomo. E non toglierei mai la vita ad un agnello per soddisfare il corpo umano. Quanto più indifeso è un essere vivente, tanto più ha diritto di essere protetto dall’uomo, dalla crudeltà umana.»

«La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.»

«Nel mondo c’è quanto basta per le necessità dell’uomo, ma non per la sua avidità.»

Charlotte Probst, insegnante di Graz, iniziatrice e leader del pro-getto “Protezione degli animali in classe”:
«Riconosci nell’animale un soggetto, non un oggetto? Allora sii coerente: non domandare “che cosa” mangiamo oggi, ma “chi” mangiamo oggi.»

Sigmund Freud (1856-1939),
neurologo austriaco, fondatore della psicoanalisi:
«Preferisco la società degli animali a quella degli uomini. Certo, un animale selvaggio è feroce. Ma la malvagità è la prerogativa dell’uomo civilizzato.«

Johann W. von Goethe (1749-1832),
poeta tedesco:
«Il profondo rispetto religioso per le creature che si trovano al di sotto di noi include naturalmente anche il mondo degli animali e impone agli uomini il dovere di rispettare e proteggere le creature che sono al di sotto di loro.»

Helmut Kaplan (*1952),
filosofo tedesco:
«Non abbiamo bisogno di una nuova morale per gli animali. Dobbiamo semplicemente smettere di escludere arbitrariamente gli animali dalla morale già esistente.»

Alexander v. Humboldt (1769-1859),
naturalista e geografo tedesco:
«La crudeltà nei confronti degli animali non è conciliabile né con una vera civilità istruita, né con una vera erudizione. E’ uno dei vizi più caratteristici di un popolo ignobile e grezzo. Oggi quasi tutti i popoli sono più o meno barbari verso gli animali. E’ falso e grottesco sottolineare in ogni occasione il loro apparente alto grado di civilizzazione, mentre ogni giorno tollerano con indifferenza le crudeltà più infime perpetrate contro milioni di vittime indifese. C’è forse da meravigliarsi se questi cosiddetti popoli civiliz-zati stanno avanzando sempre più sul terreno terribile della rovina? La stessa superficie che come prato, ossia come foraggio per gli animali, nutre indirettamente dieci persone con la carne degli animali che vi vengono allevati, potrebbe nutrire cento persone con miglio, piselli, lenticchie e orzo.»

Sven Hedin (1865-1952),
studioso svedese:
«Non sono mai riuscito a spegnere la luce di una vita, dato che non ho il potere di accenderla di nuovo.»

Theodor Heuss (1884-1963),
primo presidente della repubblica federale tedesca:
«Quanto prima i nostri giovani impareranno a considerare da sé ogni forma di brutalità verso gli animali come una cosa da condannare, quanto più faranno attenzione che il gioco e il modo di trattare gli animali non divenga per loro una tortura, tanto più riusciranno in seguito a distinguere ciò che nel mondo rappresenta la Grande Giustizia o un’ingiustizia.»

Laotse (ca. IV o V sec. a. C.),
filosofo e scrittore cinese:
«Siate buoni con gli uomini, con le piante e con gli animali! Non braccate né gli uomini, né gli animali, né fate loro del male.«

Autore sconosciuto:
«Il veganismo non è una scelta.
La scelta termina dove inizia la vita di un altro. Uccidere un essere vivente non è una scelta, è un assassinio.»

Paul McCartney ( *1942),
cantante, ex-chitarrista dei Beatles:
«Non si può mangiare ciò che ha un viso.»

«Credo nella protesta pacifica e non mangiare animali è una protesta non violenta.«

«Siamo divenuti quasi vegetariani quando un giorno, mentre mangiavamo il nostro arrosto domenicale seduti in una fattoria scozzese, guardavamo degli agnellini che giocavano felici. Improvvisamente ci siamo resi conto che stavamo mangiando uno di questi agnelli. In seguito abbiamo mangiato solo ogni tanto del salame. Qualche tempo dopo, mentre eravamo in vacanza alle Barbados, davanti a noi viaggiava un camion con dei bellissimi polli che sparì improvvisamente in una fabbrica di carne di pollo. Da allora non mangiamo più nulla che debba essere ucciso.»

Prof. Elly Ney (1882-1968),
pianista:
«Da decenni il vegetarianesimo è una mia necessità interiore e lo considero come il modo di vivere più naturale per l’uomo [...] Non riesco a capire che una persona amica degli animali non sia allo stesso tempo vegetariana.»

Christian Morgenstern (1871-1914),
poeta tedesco:
«Se l’uomo moderno dovesse uccidere lui stesso gli animali di cui si serve come cibo, il numero di coloro che si cibano solo di vegetali crescerebbe a dismisura.»

Friedrich Nietzsche (1844-1900),
filosofo tedesco:
«Tutta la filosofia antica era orientata sulla semplicità della vita e insegnava una certa sobrietà. Da questo punto di vista, i pochi vegetariani per filosofia hanno fatto per l’umanità più di tutti i filosofi moderni e fino a che questi non avranno il coraggio di cercare un modo di vivere totalmente diverso e di indicarlo come esempio, non por-teranno alcun frutto.»

Ovidio (43 - 18 a. C.),
filosofo e poeta romano:
«L’epoca che abbiamo definito come epoca d’oro offriva in abbondanza i frutti degli alberi e le erbe che la terra ha fatto crescere e la bocca degli uomini non era imbrattata di sangue. In quei tempi gli uccelli muovevano le loro ali al sicuro nell’aria e la lepre attraversava il campo senza timore. Il pesce non era la vittima innocente dell’uomo. Ogni luogo era libero dal tradimento; non regnava alcuna ingiustizia - tutto era colmo di pace.
Nei tempi successivi un portatore del male cominciò a disprezzare e sminuire questo cibo semplice e puro e nella sua vorace follia cominciò a ingoiare cibi basati su cadaveri di animali. Così facendo, aprì la via al male.»

Peter Rosegger (1843-1918),
scrittore austriaco:
«L’animale ha un cuore che percepisce, come te. L’animale prova gioia e dolore, come te. L’animale ha le sue aspirazioni, come te. L’animale ha il diritto di vivere, come te.«

Sir Isaac Pitman (1813-1897),
inventore della stenografia inglese:
«Si dovrebbe ricordare, più spesso di quanto accade, una buona ragione per essere vegetariani. Con questo intendo l’appello alla coscienza morale, secondo la quale non possiamo far fare ad un nostro rappresentante ciò che noi stessi non faremmo. Non ho alcuno scrupolo morale nel pulire i miei stivali, spolverare la mia tavola o pulire il mio ufficio. I miei sentimenti non verrebbero feriti compiendo uno o cento di altri lavori del genere. Tuttavia, non potrei invece uccidere un bue, o una pecora e soprattutto un agnello; non potrei torcere il collo ad un pollo. Se io stesso non posso fare queste cose senza ferire i miei buoni sentimenti, mi rifiuto anche di farle fare ad altre persone, ferendo così i loro sentimenti. Anche se non esistesse alcun altro motivo a favore della nostra associazione, basterebbe questo per indurmi ad accettare una dieta priva di carne.»

Publio Ovidio Nasone (43 a. C. - ca. 17 d. C.),
poeta latino:
«La crudeltà verso gli animali è il tirocinio della crudeltà contro gli uomini.»

Volker Elis Pilgrim (*1949),
scrittore tedesco:
«La carne che mangiamo è un cadavere vecchio di almeno da due a cinque giorni.»

Prinz Max von Sachsen (1870-1951),
professore di teologia cattolica:
«Non si deve cercare di raggiungere una forma più mite di macellare, bensì la sua totale abolizione. Quanto più si cerca di rendere “umano” il macello, tanto più si rafforza la causa della macellazione in se stessa. Potremo raggiungere una posizione veramente coerente della protezione degli ani-
mali solo nel momento in cui l’umanità si sarà decisa di smettere di uccidere e di mangiare gli animali.»

Henry David Thoreau (1817-1862),
scrittore statunitense:
«Non ho alcun dubbio sul fatto che il destino degli uomini, nel corso della loro graduale evoluzione, sia quello di smettere di mangiare animali, nello stesso modo in cui i popoli primitivi hanno smesso di mangiarsi a vicenda dopo essere entrati in contatto con un mondo più civilizzato.»

Luise Rinser (*1911),
scrittrice tedesca:
«L’anonimità degli animali che sacrifichiamo ci rende sordi alle loro grida.»

«Oggi non vediamo più come gli animali da macello vivono e muoiono con sofferenze indicibili. E’ una cosa che avviene automaticamente. Ciò che è un animale, un attimo dopo è già carne tagliata a pezzi: il nostro cibo. Il nostro tipo di cannibalismo.»

«Passerà molto tempo fino a che gli uomini comprenderanno che non solo i popoli della terra sono un unico popolo, ma che gli uomini, le piante e gli animali formano insieme il ‘Regno di Dio’ e che la sorte di uno di essi è anche la sorte di tutti gli altri.»

Dr. fil. C. Anders Skriver, (1903-1983), filosofo e scrittore tedesco:
«L’etica dell’alimentazione mira a mantenere le mani pure dal sangue, alla purezza sotto la pelle e alla purezza del cuore. Tuttavia, non si può parlare di purezza del cuore nel caso di una persona impura che mangia di tutto, senza riflettere e senza farsi scrupoli riguardo ai crimini crudeli perpetrati contro il mondo animale che avvengono ogni giorno nel mondo cristiano, solo per l’alimentazione dell’uomo.»

Albert Schweitzer (1875-1965),
medico e missionario tedesco, musicologo e teologo; premio Nobel della pace 1953:

«Rendere onore alla vita significa provare obbrobrio per l’uccidere.»

«Ogni volta che un animale viene costretto a servire l’uomo, le sofferenze che subisce riguardano tutti noi.»

«Sono convinto che dovremmo impegnarci per risparmiare gli animali, rinunciare totalmente al consumo della carne e parlare anche contro di esso. E’ così che io faccio. E così qualcuno comincia a prestare attenzione al problema che è stato presentato solo così tardi.«

«Devo rendere conto a me stesso che l’abitudine di mangiare carne non può essere conciliata con sentimenti sublimi.»

Alice Walker (*1944),
scrittrice americana:

«Un giorno, parlando della libertà e della giustizia, stavamo mangiando una bistecca. Mettendo in bocca il primo boccone, pensai: ‘Sto mangian-do sofferenza’, e lo sputai.»

Richard Wagner (1813-1883),
compositore tedesco:
«Dato che la vista del toro sacrificato agli dei era divenuta per noi un obbrobrio, abbiamo nascosto il bagno di sangue quotidiano in macelli puliti e sciacquati con l’acqua dall’attenzione di tutti coloro che dovranno gustarsi a pranzo le parti di cadavere di animali domestici preparate in modo irrico-noscibile. D’ora in poi dovremmo impegnarci solamente a far crescere in noi il terreno sicuro della religione della pietà, di un nuovo modo di prenderci cura degli animali, per contrastare coloro che riconoscono il dogma dell’utilità. Che cosa ci pos-siamo aspettare da una religione se escludiamo la compassione per gli animali?»

Charlie Chaplin,
attore e regista cinematografico inglese:
«L’uomo è un animale addomesticato che per secoli ha comandato sugli altri animali con la frode, la violenza e la crudeltà.»

Franco Libero Manco,
autore italiano:
«Finché un animale sarà abbandonato, nessuno sfuggirà alla solitudine. Finché un animale sarà oltraggiato, nessuno sarà al riparo dalla violenza. Finché un animale sarà recluso, nessun uomo sarà libero.»

Isaac Bashevis Singer (1904-1991),
scrittore ebreo-polacco; premio Nobel 1978:

«Nei confronti degli animali ognuno diviene un nazista... Per gli animali ogni giorno è Treblinka.»

«I pesci, che poche ore prima nuotavano nell’acqua, giacevano sul fondo della barca con gli occhi vitrei, la bocca ferita e le squame ricoperte di sangue. I pescatori, ricchi che pescavano per sport, pesavano i pesci e si vantavano delle loro prede. Ogni volta che Hermann assisteva alla macellazione di animali o alla pesca, compiva sempre la stessa riflessione: nel loro comportamento verso queste creature, tutti gli uomini erano nazisti.»

«Spesso si afferma che gli uomini hanno sempre mangiato carne, come se fosse una giustificazione per con-tinuare a farlo. Secondo la stessa logica, non dovremmo cercare di impedire ad un uomo di ucciderne un altro, dato che anche questo è sempre avvenuto.»

«Già da un certo tempo pensava di divenire vegetariano. Ogni volta che gli era possibile, faceva presente che ciò che i nazisti hanno fatto con gli ebrei è la stessa cosa che gli uomini fanno con gli animali.»

«Siamo tutti creature di Dio - non è conciliabile invocare grazie e giustizia e continuare a mangiare la carne degli animali che sono stati macellati per causa nostra.»

«Continuerei a vivere da vegetariano anche se tutto il mondo cominciasse a mangiare carne. E’ il mio modo di protestare contro le condizioni di questo mondo. Energia atomica, carestie, crudeltà - dobbiamo compiere dei passi contro queste cose. Il vegetarianesimo è il mio passo. E credo che sia un passo molto importante.»

O.W. Fischer (*1915),
attore tedesco:
«Perché non mangio i miei fratelli - semplicemente per il senso di appar-tenere alla stessa famiglia. Ad un certo punto deve aver inizio il pudore.»

Bryan Adams (*1959),
Rockstar canadese:
«Sono vegetariano da dodici anni e non mi sono mai ammalato in modo serio. L’alimentazione vegetariana rinforza il sistema immunitario. Io credo che mangiare carne faccia ammalare.»

Günther Weitzel (1915-1984),
chimico tedesco:
«La coscienza cristiana non può tollerare il fatto che il quinto comandamento non valga per gli animali da macello. Chi ha visitato un macello in genere ne è più o meno scioccato o disgustato. Quasi tutti giungono a riconoscere che uccidere in modo brutale gli animali che sono stati prima allevati e ingrassati, per poi mangiarli, non è una cosa degna dell’umanità odierna e in modo particolare del cristianesimo.»

Franz Kafka (1883-1924),
scrittore boemo di lingua tedesca:
«Ora vi posso osservare in pace; non vi mangio più.» [Osservando i pesci in un acquario]

Nikola Tesla (1856-1943),
fisico ed elettrotecnico croato:
«Molte razze che vivono cibandosi quasi esclusivamente di verdura mostrano condizioni fisiche perfette e sono molto forti.»

Empedocle (490-430 c. a. C.),
filosofo greco:
«E’ una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita.»

Bertha von Suttner (1843-1914),
pacifista austriaca; Premio Nobel per la Pace 1905:

«Sono convinta che verrà un giorno anche il tempo in cui nessuno si vorrá più nutrire di cadaveri e nessuno si presterà più per macellare animali. Quanti di noi già ora non mange-rebbero mai carne se dovessero trafiggere essi stessi la gola dell’animale con un coltello!»

«Di cento persone istruite e sensibili già oggi probabilmente novanta non mangerebbero più carne se dovessero uccidere da sé o pugnalare l’animale che mangiano.»

«Chi non può sentire come gridano le vittime e non vede come sussultano e, non appena si trova lontano, in modo da non vedere e non sentire, rimane indifferente alle grida e al tremore - ha buoni nervi, ma non ha un cuore.»

Jean Jacques Rousseau (1712-1778),
filosofo svizzero-francese, pedagogo, scrittore e dottore in scienze musicali:
«Una prova che dimostra che il consumo di carne non è naturale per l’uomo si trova nel fatto che i bambini provano rifiuto per questo tipo di cibo e preferiscono generi alimentari di origine vegetale, come piatti a base di latte, cereali, frutta ed altre cose simili. E’ estremamente importante non alterare questo gusto originario e naturale e non far divenire i bambini mangiatori di carne. Infatti, indipen-dentemente da quale spiegazione si voglia dare, coloro che mangiano molta carne sono in genere più crudeli e più selvaggi degli altri.»
a
Feodor Dostojewski (1821-1881),
scrittore russo:
«Ama gli animali, ama ogni pianta e ogni cosa! Se ami ogni cosa, il mistero di Dio ti si manifesterà in ogni cosa e alla fine abbraccerai tutto il mondo con amore!»

Prof. Dr. Hubertus Mynarek (*1929),
umanista e critico della Chiesa, scrittore tedesco:

«La macellazione degli animali, questo lagher che perdura nei secoli, è provocato in modo essenziale dalla ‘Madre Chiesa’.»

«Sono sicuro che mangiare carne non solo oscura l’anima, ma addirittura la indurisce. La rende dura, la rende insensibile.»
«Il vero cristianesimo può e deve riuscire a sussistere senza carne. Infatti, com’è possibile aspirare ad una propria umanità, ad un proprio senso umanitario, una propria perfezione e realizzarli, se allo stesso tempo si sa che si uccidono i nostri fratelli e sorelle, gli animali. E’ impossibile raggiungere una spiritualità superiore se si uccidono gli animali.»



Cosa dicono grandi personaggi storici in merito alla caccia
parte terza



Theodor Heuss (1884 -1963),
primo presidente della repubblica federale tedesca:
«La caccia è solo un modo vigliacco di descrivere l’assassinio particolarmente codardo perpetrato contro crea-ture che non hanno alcuna possibilità di scampo. La caccia è una forma collaterale della pazzia umana.»

Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832),
scrittore tedesco:
«La caccia è sempre una forma di guerra.»

Leo Tolstoj (1828-1910),
scrittore russo:
«Dall’assassinio degli animali all’assassinio degli uomini il passo è piccolo.»

Alexander v. Humboldt (1769-1859),
naturalista e geografo tedesco:
«Nello spazio in cui vive un cacciatore possono vivere dieci pastori, cento contadini e mille giardinieri. La crudeltà contro gli animali non può essere conciliabile né con una vera cultura, né con una vera erudizione. E’ uno dei pesi più caratteristici di un popolo grezzo e ignobile.»

François Voltaire (1694 - 1778),
scrittore e filosofo francese:
«La caccia è uno dei metodi più sicuri per sopprimere il sentimento degli uomini per le creature che li circondano.»

Pitagora (560 - 480 ca. a. C.),
filosofo greco e matematico:
«Qualsiasi cosa un uomo faccia agli animali, gli verrà ripagata con la stessa moneta.»

Immanuel Kant (1724 - 1804), filosofo tedesco:
«Fra tutti i modi di vivere, quello basato sulla caccia è senza dubbio ilpiù contrario ad una condizione morale; il divieto di versare sangue di Noè, probabilmente all’inizio , non era altro che il divieto di vivere come cacciatori.»

George Bernard Shaw (1856-1950),
commediografo e saggista, irlan-dese, premio Nobel 1926:
«Quando un uomo vuole uccidere una tigre, lo chiama sport; quando una tigre vuole uccidere lui, la chiama ferocia.»

Otto von Bismarck (1815 - 1898),
uomo politico tedesco:
«Non si dicono mai tante menzogne come sulla caccia e prima delle elezioni.»

Hans-Dietrich Genscher (*1927),
politico tedesco (FDP), ex ministro degli esteri federale:
«Non potrei mai sparare agli animali. Se fosse per me, dovrebbero suicidarsi.»

Gustav Heinemann (1899-1976),
politico tedesco (SPD), ex presidente federale:
«Trovo giusto che si avvertano le lepri e i fagiani con il suono dei corni prima di una battuta di caccia.»

Hubert Weinzirl (*1935),
ex presidente del BUND:
«Ogni cosa ha il suo tempo. Il tempo per la caccia è scaduto.«

Bernhard Grzimek (1909-1989),
zoologo e regista tedesco:
«Non sono mai riuscito a capire che gioia possano trovare certe persone nell’uccidere gli animali.»

Wilhelm Dietler (19. Jh.),
professore di filosofia tedesco, autore:
«Ci sono infatti molti amanti della caccia che si sono veramente induriti, tanto da uccidere ed essere cattivi; sono creature disgustose che hanno la passione del sangue, che sono abituate a sentire i lamenti e che si trovano a loro agio solo tra i piaceri chiassosi e inebrianti. Altri hanno scoperto il piacere di cacciare a causa dell’educazione rozza ricevuta - ciò vale non solo per i cacciatori di professione, ma anche per molti nobili di campagna e altre persone simili che non hanno imparato un lavoro ragionevole ed umano e, senza riflettere, non sanno ammazzare il proprio tempo se non con la caccia.»

Friedrich Schiller (1759 - 1805)
poeta e drammaturgo tedesco:
«E’ pericoloso svegliare il leone, il dente della tigre è fatale, ma la cosa più spaventosa di tutte è l’uomo nella sua follia.»

Karlheinz Deschner (*1924),
Dr. fil, storico tedesco, laureato in scienze letterarie, autore premiato:
«Ogni volta che l’uomo si arroga il diritto di sacrificare un animale per uno scopo, compie non solo un’ingiustizia, bensì un crimine.»

Erasmo da Rotterdam (1465-1536),
umanista olandese, scrittore:
Tra i pazzi di questo mondo Erasmo da Rotterdam contava anche “coloro che hanno la passione della caccia, che pensano solo ad inseguire gli animali e pensano di provare un divertimento incredibile ogni volta che sentono il suono disgustoso dei corni e l’abbaiare dei cani … Vorrei quasi dire che considerano gli escrementi dei cani come il profumo della cannella! ...