LA BATTAGLIA DEL CROCIFISSO
 

Spazio Web Di Angelo Gaudenzi
 
 
La battaglia del Crocifisso
 
LA QUESTIONE DEL CROCIFISSO

http://www.urcanet.it/urca_servizi/news.php?id_news=903

ANGELO GAUDENZI

IEROFANIA NEOTRIBALE

Ecco il mio parere sull'argomento del"Crocifisso". Secondo me la differenza tra integralismo Cattolico ed integralismo islamico può venire sinteticamente spiegata tramite il concetto di proporzionalità inversa riferito al Cattolicesimo per il rispetto della libertà individuale;coincidente in questo caso con il libero arbitrio.L'islamismo ed ogni altra religione fortemente teocratica nella forma integralista ricorrono all'uso istituzionale della forza per ottenere affermazione. Il Cattolico integralista(L'esempio mirabile è ovviamente Cristo),consapevole della necessità di perdonare 70 volte 7 al fine appunto di non dispiacere a Dio dovrebbe cercare di non obbligare nessuno a condividere le proprie convinzioni incluse quelle vincolate a qualche ritualità. Ovviamente obbligare qualcuno a tollerare la vista del Crocifisso potrebbe apparire oltraggioso dell'altrui libertà.Ma ciò che mi chiedo a volte è :Perchè ad alcuni da tanto fastidio vedere e ricordare la morte terribile di Gesù?Forse queste persone inconsapevolmente se ne sentono responsabili?!!Dopotutto definire Gesù in croce come un semplice"Cadavere appeso a due legnetti"(Parole di Abel Smith) implica l'evidente rifiuto del concetto di Resurrezione e quindi del Cristianesimo nella sua globalità.Inoltre mi chiedo:"Potrei lamentarmi di altre immagini più o meno sacre che vengono esposte in luoghi pubblici o aperti al pubblico;per es le immagini pubblicitarie?Molti diranno:No perchè chi espone quelle immagini paga qualcosa alla comunità maturando il diritto di esibire i propri simboli commerciali;quindi se la Chiesa Cattolica desiderasse propagandare la propria dottrina dovrebbe pagare per farlo(cosa che avviene tra l'altro da sempre dal punto di vista economico).Come se Gesù I Santi ed i Martiri non avessero già pagato abbastanza !!! Mi rendo conto che non si può paragonare un'aula di tribunale o una scuola ad uno stadio o ad una qualunque via pubblica.Ma è altrettanto vero che tra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica esistono degli accordi che prevedono il rispetto di deteminati comportamenti a condizione di reciprocità. Per evitare comunque ulteriori logomachie io consiglierei ai veri Cattolici aventi responsabilità istituzionali di esporre entro la fascia di rispetto dei posti che fisicamente occupano per motivi d'ufficio,le sacre immagini della Chiesa di Roma(Crocefisso incluso ovviamente). Staremo poi a vedere se qualcuno troverà da ridire sul Crocefisso o su qualche altra sacra icona posta in buona evidenza su di una scrivania,un banco di scuola o una parete retrostante alla poltrona di un qualche pubblico ufficio o servizio.
 
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