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PARITA' E SCELTE PROFESSIONALI: IL PENSIERO DEI GIOVANI
Il
progetto “Donna, anch’io protagonista del futuro” si è concluso il 30
novembre. Dobbiamo essere soddisfatte del successo ottenuto: sono stati
distribuiti complessivamente circa 35.000 libri e quasi 30.000 adolescenti di età
compresa tra gli 11 e i 14 anni
hanno ricevuto il libro. Come ricorderete a ogni volume erano allegati due
questionari anonimi da compilare a
cura degli studenti e dei docenti. L’indagine si proponeva di conoscere il
pensiero dei giovani in tema di parità e di scelte professionali e -
considerato che il 29,6% degli studenti
e il 20,4% dei docenti hanno restituito all’associazione i questionari
debitamente compilati - ha suscitato un notevole interesse
sia dalla componente femminile (51%) che da quella maschile (49%).
Per
quanto riguarda le scelte
professionali, i ragazzi hanno dimostrato una adeguata conoscenza dell’attuale
mondo lavorativo, individuando nella
politica (79,1%), nella conduzione di autobus/treno (80,3%), nel pilotare gli
aerei (54,7%) e in attività artigianali quali l’elettricista (89,9%) una
predominante presenza maschile e nei compiti di cura (assistenza agli anziani e
insegnamento alla scuola materna) un maggiore utilizzo delle donne. Per attività
quali l’insegnamento all’università e il lavorare alla cassa di un bar,
negozio predomina il ricorso ad
entrambi i sessi.
L’approfondimento, teso a evidenziare il grado di
conoscenza della quota di donne presenti in Parlamento, ha fatto emergere che
solo il 35% degli adolescenti ha reale contezza della scarsa rappresentanza
femminile (inferiore al 10%).
Nel 60% degli adolescenti c’è comunque
la convinzione che l’attuale situazione sarà oggetto di sostanziali
modifiche caratterizzate da una maggiore presenza delle donne nei diversi ambiti
professionali, anche se per alcune
attività, quali l’insegnamento presso la scuola materna (54,7% rispetto al
28,2%) e l’assistenza agli anziani (55,1% rispetto al 24,0%) continua ad
essere predominante la presenza femminile.
La giovane utenza, di età compresa tra gli 11/14,
nel rappresentare le proprie aspirazioni (80% del campione) ha confermato
la volontà di essere presente in qualunque ambito lavorativo indipendentemente
dal sesso. Tuttavia l’insegnamento alle scuole materne
continua ad essere connotata da una maggiore presenza femminile (9,7%
rispetto allo 0,6%). Le professioni che maggiormente sembrano interessare gli
adolescenti sono fare il manager (18,5%) e pilotare un aereo (11%).
Significativa la quota dei ragazzi che ancora non ha maturato una precisa scelta
lavorativa, avendo individuato più di una professione tra quelle elencate
(15,35%).
Gli
studenti che hanno partecipato all’indagine appartengono per il 46,7% ad una
famiglia in cui entrambi i genitori svolgono
un lavoro retribuito. Il lavoro di tipo domestico all’interno della famiglia
è svolto per il 41,4% dei casi dalla mamma, dal papà e dai figli; tale
percentuale cresce fino al 73, 7% se gli adolescenti
si interrogano su come sarà organizzata la propria futura famiglia.
Le
caratteristiche personali ritenute
più adatte ad un uomo sono la
forza fisica (82,9%), il coraggio (52,1%) e l’impulsività (44,5%). In una
donna dovrebbero essere presenti la dolcezza (66,5%), la sensibilità (64,1%)
e la bellezza (38,9%). Il 73,7% riconosce nella razionalità l’elemento
più importante per entrambi i sessi. Si sottolinea infine come la sottomissione
abbia raggiunto una quota rilevante come elemento presente in entrambi (33,1%) e
più adatto alla donna
(38,9%).
Quando
di parla di parter ideale i giovani vogliono una ragazza bella (14,6%), ma anche
dolce (8,1%) ed intelligente (7,6%). Se il partner è un ragazzo, si richiede
soprattutto la dolcezza (15,6%),
oltre alla intelligenza (8,7%) e alla sensibilità (6,2%).
Significativa la quota dei
giovani che vorrebbero nel partner la presenza contemporanea di più
caratteristiche (12,1%)
Per
concludere, si rileva che i maschi siano più fortunati (56,4%); tale
considerazione è stata espressa sia dalle ragazze
(26,4%) che dagli stessi ragazzi (29,9%).
I
236 docenti, in genere con oltre 45 anni di età (73,6%) e per l’89,8% di
sesso femminile, considerato che oltre
ad esprimere la propria opinione in merito all’iniziativa, ci danno la
possibilità di conoscere le opinioni degli studenti nell’ambito della classe,
arricchendo di contenuto anche l’altra indagine effettuata direttamente sui
ragazzi.
L’idea
di proporre ai ragazzi e alle ragazze delle scuole medie un libro sulle
professioni “innovative” è
stata condivisa ampiamente (oltre il 96%) perché combatte gli stereotipi legati
ei ruoli /alle professioni maschili e femminili (56,4%) ed allarga l’orizzonte
di una possibile scelta (22,9%). Anche il contenuto del libro è stato valutato
positivamente (94,0%), anche se con qualche riserva per il 32,8% perché dà
l’idea che l’attribuzione delle professioni al maschile e al femminile sia
aperta e si evolva con l’evolversi della società (56,6%)
e fa capire alle ragazze, anche in termini concreti, che cosa significhi
svolgere professioni diverse dalle solite (23,0%).
In
generale gli studenti hanno accolto la presentazione del libro con un
atteggiamento sostanzialmente omogeneo in tutta la classe (88,1%), anche se per
il 27,7% con differenze evidenti tra maschi e femmine, caratterizzato dal un
sostanziale interesse e partecipazione attiva (73,25), in genere senza
distinzione (44,7%).
Anna Maria Zucca - (Presidente Donne & Futuro)