LA NONVIOLENZA

La nonviolenza è un modo di fare che deriva da un modo di essere. Dire no alla violenza, è prima di tutto riconoscerla in noi stessi per cominciare un cammino di trasformazione personale. E' cercare di mettere questa nonviolenza in pratica nelle relazioni con gli altri e se possibile con tutti gli esseri viventi e con tutta la natura.
Questo implica numerose applicazioni che vanno dalla pedagogia alla giustizia, dall'agricoltura all'alimentazione, dalla ricerca di altre forma di vita sociale alla preservazione della natura, dalla risoluzione dei conflittti alla comunicazione positiva tra le persone. Per ciascuno, è un cammino di coerenza e di unità di vita tra il pensiero, il dire e l'agire.
Questa maniera di agire, chiamata "forza di verità" da Gandhi, ci fa prendere coscienza delle nostre responsabilità e ci conduce ad un impegno personale e pubblico di fronte alle ingiustizie e alla violenza.
Questa lotta assunta per riportare la giustizia deve essere fatta nel rispetto dell'avversario, con dignità ed intelligenza creativa.

L'ARCA

Grazie a Gandhi, il concetto di nonviolenza si è diffuso largamente al di fuori dell'ambito religioso che ne è il bacino tradizionale. Tutte le religioni sono depositarie di questa ricchezza, ma l'hanno sviluppata in maniera diversa. L'Arca si sforza di collaborare con tutte queste dinamiche religiose, ma anche con tutti gli uomini di buona volontà che non sono toccati dalle forme religiose tradizionali.
L'Arca prova di vivere la nonviolenza in tutti gli aspetti della vita, sperimenta una forma di vita indirizzata verso il servizio, la condivisione, la riduzione dei bisogni, il lavoro su si sè e impegnandosi contro le diverse forme di violenze. Silenzio e preghiera, lavoro, ricerca della bellezza, canto, danza e festa sono i segni della nostra unità.
Ciascuno trova il luogo e la forma del suo impegno nel movimento o in comunità.
Nelle comunità, celibi e famiglie condividono una vita fraterna di lavoro, di servizio e di ricerca spirituale. Tutte le comunità hanno un modo di vita semplice. Alcune scelgono una vita rurale, lavorando la terra nel massimo rispetto. Altre privilegiano l'accoglienza e la formazione.
Questa vita comunitaria si costruisce con l'esercizio della nonviolenza nel quotidiano: condivisione di compiti e responsabilità, prese di decisione, riconciliazione. In questa realtà si radica la vita di preghiera e silenzio dove ciascuno è invitato ad approfondire la propria religione e a riconoscere il valore delle altre. I Compagni e le Compagne si impegnano in questa vita fraterna, nel rispetto del cammino di ognuno.

IL MOVIMENTO DELL'ARCA

E' costituito da persone che si indirizzano ai valori dell'Arca. I suoi membri tentano di conciliare obblighi professionali e familiari con le esigenze di una ricerca di verità e di nonviolenza. Scelgono di condurre una vita semplice con un orientamento al servizio e alla condivisione. Prendono parte secondo la loro sensibilità a diverse azioni nonviolente.
I membri dell'Arca sperimentano di vivere nel loro quotidiano una presa di coscienza personale, nuove relazioni con il prossimo e le strutture sociali, la messa in opera di una giustizia riparatrice, il rispetto di ciò che ci circonda.
Non sono questi i valori sui quali edificare una società nonviolenta?
L'Arca si vota al servizio di questa ricerca che passa anche attraverso una riconciliazione degli uomini e donne di differenti religioni. Questa società è da costruire con l'aiuto di tutti.

TESTI E PREGHIERE

O Dio di Verità

O Tu l'al di là di tutto

Preghiera del fuoco

Preghiera semplice

Le Beatitudini

Preghiera cristiana per Gandhi

Preghiere per coloro che pregano altrimenti

Fino al Capitolo del luglio 2005 c'era un testo per i Compagni che pronunciavano i Voti
e un testo per gli Alleati che facevano la Promessa.
Da quel momento in poi c'è un testo unico per chi aderisce e si impegna nella Comunità dell'Arca.
Chi lo desidera, però, può mantenere gli impegni nelle formule precedenti.

BREVE E SINTETICA STORIA DELL'ARCA IN ITALIA

FRATERNITÀ DELLE TRE FINESTRE - BELPASSO

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CARTA DELL'ARCA IN ITALIA

Conversione alla nonviolenza
Nel cammino di ricerca di verità che, al seguito di Gandhi e Shantidas (Lanza del Vasto) ognuno di noi sta compiendo, il primo passo che ci proponiamo è quello verso la nostra conversione personale.
Ci impegniamo pertanto, nel sostegno e nella verifica reciproca, a:
- lavorare su noi stessi, dedicando un tempo della nostra giornata alla pratica spirituale (richiamo, preghiera, meditazione, yoga…) mirando a sviluppare la nostra vita interiore sulla base dell'insegnamento dell'Arca, per la conoscenza, il possesso e il dono di sé.
- vivere concretamente il servizio e l'accoglienza nei confronti di chi è solo o nel bisogno.
- cercare costantemente la verità nelle parole e negli atti.
- uscire dai miti collettivi economici e scientisti attraverso la semplificazione dello stile di vita personale e familiare, nella scelta delle tecnologie utilizzate, nelle attività espressive e culturali, nei modi di vivere il tempo libero e la festa.
- praticare un lavoro manuale ed essere attivi nel sostenere coloro che di lavoro manuale vivono.
- progredire verso un'alimentazione genuina e vegetariana e metodi di cura della salute il più possibile naturali.

Spirito di comunità
Consapevoli di quanto la conversione personale sia favorita e potenziata da relazioni comunitarie, dalla condivisione delle proprie esperienze e dall'ascolto di quelle altrui, cerchiamo di vivere l'Insegnamento, non come un'ideologia, ma come un lavoro spirituale in cui la dimensione interiore si completa con quella relazionale, nella ricerca dell'unità nella verità, nel pieno rispetto delle diversità. Alla luce di ciò riteniamo fondamentale vivere uno spirito comunitario, qualunque sia la nostra condizione sociale e familiare.

Ricerca della verità
Ci impegniamo a crescere nella verità riconoscendo e rispettando la dimensione spirituale presente in ogni individuo, indipendentemente dalle sue convinzioni o appartenenze religiose. Pertanto, a partire dal fondo che accomuna le grandi ed antiche saggezze dell'umanità, ricerchiamo sempre punti d'incontro e di mutuo arricchimento al fine di creare una base sulla quale far crescere un vero dialogo tra le culture e le religioni.
A sostegno di ciò, ci impegniamo anche ad approfondire la nostra tradizione religiosa e/o la nostra ricerca di verità con un gruppo di riferimento.

Vita dell'Arca
Ci rendiamo corresponsabili della vita delle nostre Fraternità, del nostro gruppo locale o regionale e dell'Arca tutta mediante l'aiuto reciproco, la condivisione, la convivialità, la partecipazione agli incontri, alle feste e alle azioni nonviolente.
Consultiamo e ci accordiamo con i responsabili della Comunità dell'Arca per tutto ciò che impegna il suo nome pronti ad accettarne le indicazioni volte a perfezionare il nostro cammino nella nonviolenza.

Azione nonviolenta
Per aderire alla nonviolenza, ci impegniamo inoltre, come questa richiede, ad entrare in un cammino spirituale che leghi la conversione personale a quella delle strutture pubbliche, sociali e politiche.
Il che oggi per noi significa anche:
- difendere la giustizia con le armi della giustizia, cioè testimoniare sempre e in prima persona la verità, non delegare alle sole istituzioni o ad altri la risoluzione dei conflitti personali o sociali, assumendoci sempre la nostra parte di responsabilità anche quando non sembriamo direttamente coinvolti o "parti in causa".
- manifestare e promuovere i valori della nonviolenza nel nostro luogo di lavoro e di vita.
- vivere le regole sociali come educazione all'autodisciplina e optare quando necessario e opportuno, per l'obiezione di coscienza.
- cercare di risolvere i conflitti, sforzandosi sempre di capire le ragioni di tutti, lavorando per favorire l'accordo delle parti e praticando il perdono e la riconciliazione, al fine di ristabilire relazioni pacifiche e sane con noi stessi e con gli altri.

Presenza e partecipazione sociale
Sappiamo che il mondo intero subisce le dannose conseguenze prodotte da strutture sociali ed economiche che opprimono l'uomo, soprattutto i più deboli. La nonviolenza ha in sé anche la possibilità di ispirare la costruzione di istituzioni pubbliche e la creazione di forme di convivenza diverse da quelle dominanti. Pertanto, secondo le nostre possibilità:
- cerchiamo di sostenere una comunità di riferimento e, se possibile, di partecipare in qualche modo alla sua vita.
- appoggiamo tutti quei movimenti di base che lavorano per rimuovere le cause originarie dei problemi, mantenendo strettamente unite etica e politica, testimonianza e azione pubblica, direzione e servizio.
- sosteniamo la costruzione di una prima istituzione pubblica di difesa alternativa nonviolenta.
- privilegiamo quelle piccole economie produttive e commerciali a basso impatto ambientale che mirano a contrastare l'attuale sfruttamento dell'uomo e della terra, l'inquinamento e lo spreco delle risorse naturali.
- ci impegniamo ad individuare nel nostro contesto territoriale, le forme di ingiustizia sociale a cui offrire il contributo che la nonviolenza può fornire per rinnovare il sistema in cui siamo inseriti.
- ci proponiamo di vivere la Festa riconoscendone l'alto valore religioso, culturale e sociale, opponendoci a tutte le concezioni riduttive che la concepiscono solo come riposo individuale, senza connessioni con la vita familiare e comunitaria. Ci sforziamo di comprenderne il senso profondo che, seppur in forme diverse, viene espresso in ogni cultura e a celebrarla anche attraverso l'apprendimento e la pratica del canto della danza e della musica .

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