Visita al Museo del MART a Rovereto ( TN )

Sala 8 - I miei Balli Plastici

 Fortunato Depero - I miei Balli Plastici

Dal teatro parte quella Ricostruzione 1uturjsta dell'Universo teorizzata nel manifesto pubblicato a doppia firma Balla-Depero, nel 1915. Noi futuristi vogliamo realizzare questa fusione totale, per ricostruire l'universo, cioè ricreandolo integralmente.... .....Troveremo degli equivalenti astratti di tutte le forme e di tutti gli elementi dell'universo, poi li combineremo secondo i capricci della nostra ispirazione, per formare dei complessi plastici che metteremo in moto.., fili metallici, di cotone, lana, seta, d'ogni spessore, coloranti. Vetri coloranti, carte veline. celluloidi, reti metalliche, trasparenti d’ogni genere, cloratissimi. Tessuti, specchi, lamine metalliche stagnole e tutte sostanze sgargiantissime.Congegni meccanici, elettronici. musicali e motorumoristici, liquidi chimicamente luminosi di colorazione variabile.... I complessi plastici realizzati e illustrati nel manifesto, sono molto più che sculture polimateriche in movimento, bensì profetici protagonisti di un mondo totalmente rinnovato dall'arte e dalla fantasia. Le successive tappe dell’inventiva di Depero, nell’ambito della scenografia e della pantomima, sono segnate dall'incontro con figure europee di intellettuali profondamente diversi, il coreografo-impresario dei Balletti Russi, Sergeij Diaghilev e il poeta svizzero Gilbert Clavel. E' il sogno di un teatro poli-espressivo, ricchissimo di sorprese, di trovate. di magie pittoriche, foniche, plastiche, per tutte le mentalità, per tutte le età, per tutte le culture, per tutte le razze, comprese le animali.