ultimo aggiornamento    
ottobre 2012   

 


FUCECCHIO > STORIA DI TANTE ASSOCIAZIONI E DI TANTE PERSONE
CONTRARIE AD UNA DECISIONE “IRREVOCABILE”

Eloisa... Tanto silenzio per nulla

Chi ci ha seguito per Eloisa in questi lunghi mesi, avrà notato come una battuta d’arresto nella propaganda di Italia Nostra contro l’installazione della statua nel corso dei mesi precedenti allo scorso novembre. Questa fase, ben lungi da essere uno stallo, è invece stata segnata da un dialogo fitto e intenso con l’Amministrazione che, per la prima volta, si mostrava disponibile a tornare sui suoi passi e prospettava (non solo accoglieva) ipotesi di ubicazioni diverse delle statua. Dapprima si è proposto ad Italia Nostra un compromesso: accettare che la statua andasse nel prato del Parco Corsini non più nell’aia.

A malincuore, abbiamo accettato, convinti che, tutto sommato, tra le due ipotesi, questa fosse la migliore. C’è stato un momento in cui Eloisa addirittura scendeva il poggio, e la si vedeva ben collocata al centro di Piazza XX Settembre e ciò, eccettuato un sincero rammarico per il grosso abete che avrebbe dovuto essere abbattuto, era un segnale piuttosto incoraggiante. Non c’è mai stato detto che questo sarebbe senz’altro stato fatto, ma che sarebbe stato fatto “al 99%”. Avevamo già deciso che mai avremmo pubblicizzato questa come una nostra vittoria, ci interessava che si salvassero il Corsini, la Torre Grossa e le potenzialità turistiche, ricreative e culturali del Parco, sinceramente contenti di una amministrazione che tornava sui suoi passi. Per tutti questi motivi non abbiamo più interpellato i giornali, abbiamo sospeso i nostri sporadici interventi televisivi, non abbiamo pubblicizzato il consenso che veniva via via accrescendosi da parte delle altre associazioni. A onor del vero, infatti, questi mesi di silenzio hanno prodotto un documento sottoscritto da associazioni fucecchiesi che si occupano e che fruiscono del centro storico (Amici del Centro Storico, Fucecchio Riscopre, GADA, Oblivium, Verdevento) e dal Consiglio Regionale di Italia Nostra in cui si chiedeva al Comune di rinunciare al proposito di mettere Eloisa nell’aia, né sono venute meno lettere di personaggi come Aldemaro Toni e Alberto Malvolti prodotte allo stesso scopo. Alcuni partiti come il PSI e FI hanno abbracciato la causa, segno che l’argomento stava a cuore davvero a un numero di cittadini significativo. L’arrivo dell’estate ha segnato un rovesciamento di tutti i proponimenti, il Comune è tornato sui suoi passi e questo lo abbiamo appreso dai giornali. A dire la verità, un articolo in cui Carmassi tuonava contro l’Amministrazione era apparso d’agosto su un quotidiano locale minacciando di non concedere la sua statua ad uno spazio diverso da quello predestinato. Si può ipotizzare sia questa la causa del ripensamento, ma questa è soltanto un’ipotesi, il resto, invece, è il racconto sincero di come sono andate le cose.
A novembre abbiamo diffuso un volantino nato dalla volontà di informare il maggior numero possibile dei fucecchiesi sulla imminente installazione della statua, sostituendoci in questo al periodico “Fucecchio” che non l’aveva mai menzionata, nella speranza di creare un movimento di opinione attorno alla questione.
Sembra non ci sia più niente da fare per il Parco, nonostante la Soprintendenza ai Beni Archeologici abbia disposto una ricognizione archeologica nell’aia che purtroppo è risultata infruttuosa.
Per adesso il Comune incassa i primi frutti della sua scelta culturale: l’80% delle prenotazioni di Viaggiatori del Tempo, una Associazione che organizza rievocazioni medievali in siti di particolare interesse storico, sono state disdette e ben il 60% di queste si sono rivolte a Certaldo. È solo un dato, ma non fa sperare bene per il futuro del Parco Corsini, quella meraviglia incontaminata di orti, giardini, mura, torri e edifici del Rinascimento.

S. C.

 
webmaster