ultimo aggiornamento    
ottobre 2012   

 


ANTENNE DI TELEFONIA MOBILE

A Montecalvoli,
in pieno centro storico

Il diffondersi di telefonini ha “costretto” i gestori di questo comparto ad installare antenne anche sul nostro territorio delle Cerbaie.
Alcune posizionate in maniera accorta, altre in situazioni inopportune, sia sotto il profilo della salute, visto la vicinanza delle abitazioni o delle scuole, sia del paesaggio, in alcuni casi addirittura collocate nei centri storici.

La Legge Regionale numero 1 del 3 gennaio 2005 all’articolo 38 dà facoltà ai comuni di individuare aree per l’installazione di impianti pubblici di pubblico interesse, come per esempio le antenne di telefonia mobile.
Qui entrano in gioco le amministrazioni comunali: in quei luoghi dove si è pensato a individuare zone adatte sotto il profilo paesaggistico e della salute, le antenne sono state piazzate secondo i piani elaborati dai comuni, dove invece si è pensato ad altri argomenti, le antenne ce le troviamo sulla testa, come nel caso di Montecalvoli.
Sì, proprio a Montecalvoli, in pieno centro storico, adiacente alla chiesa c’è un serbatoio dell’acqua, e proprio su tale serbatoio sono state installate antenne di telefonia mobile.
Chi ha rilasciato l’autorizzazione, non avendo fatto i piani urbanistici per i centri storici e non avendo letto la legge regionale, è rimasto incastrato da queste inadempienze.
Si è costituito un Comitato Montecalvoli no Elettrosmog, al quale va l’appoggio di Italia Nostra.
Il territorio di Montecalvoli, dopo la cementificazione disordinata su via Crinale, è aggredito anche dalle antenne: un’altro duro colpo all’ambiente.

Alberto Fausto Vanni

 
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