Istituto Scolastico Statale

Comprensivo di scuola dell’infanzia,  primaria, secondaria di primo grado

VIGGIANO (PZ)

 

Anno Scolastico 2005/2006 

 

Piano di Studio Annuale

  

classe iIi a - TEMPO PIENO

 

Scuola primaria Viggiano cap.go

 

 

 

Insegnanti: AGRELLO Teresa - PELUSO Maria Letizia - SCALDAFERRI Santina

 

  

PREMESSA

     

Unità di Apprendimento disciplinari:

Laboratori curricolari:

Mensa e dopomensa

Integrazione degli alunni diversamente abili

Quadro orario settimanale

Utilizzazione delle ore di contemporaneità

Visite guidate e viaggi di istruzione

Verifiche e valutazioni

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

Lingua italiana

L.A.R.S.A.

 Storia

Laboratorio dei Mestieri

Geografia

Laboratorio di Scrittura Creativa

Matematica

Laboratorio di Educazione Alimentare

Scienze

 

Suono e musica

Ore Opzionali:

Arte e immagine

Scienze motorie e sportive

Laboratorio multimediale

Informatica e tecnologia

Laboratorio linguistico

Convivenza civile

Laboratorio di teatro

 

 

 

 
 

PREMESSA

 

L’applicazione delle norme contenute nel D.M. n. 275/99, riguardanti l’autonomia delle istituzioni scolastiche, ha dato l’avvio al cammino verso la concreta realizzazione della “personalizzazione della didattica”, argomento che ha avuto e continua ad avere ampio spazio nel dibattito tra esperti, a partire dalla Commissione per il riordino dei cicli, presieduta nel 2000 da Dario Antiseri, fino alla Commissione ristretta, presieduta da Giuseppe Bertagna, che ha posto le basi dell’attuale legge di riforma n. 53/2003. Inoltre, i più recenti studi della psicologia, particolarmente quelli condotti da H.Gardner, hanno evidenziato l’importanza di considerare le modalità di approccio al sapere in maniera diversificata, in relazione al tipo di intelligenza prevalente in ogni singolo alunno, nonché l’attenzione allo sviluppo delle capacità metacognitive, indispensabili per “imparare ad imparare”,  competenza fondamentale, senza la quale nessun individuo sarà attrezzato per continuare ad apprendere anche al di fuori del contesto scolastico e lungo tutto l’arco della sua esistenza. La didattica personalizzata, dunque, rappresenta una strategia attenta ai bisogni formativi individuali dei bambini, alle loro caratteristiche percettive e cognitive, ai loro interessi e alle loro modalità di relazionarsi.

 

Pur non essendo mai mancata da parte nostra la necessaria considerazione nei confronti dell’individualizzazione degli apprendimenti ed essendo sempre stato ognuno dei nostri alunni al primo posto nella scala dei valori e delle attenzioni, abbiamo voluto, tuttavia, cercare di cogliere anche le novità introdotte dalla recente riforma degli ordinamenti (Legge 53/2003), elaborandole alla luce dell’esperienza pregressa, dalla quale siamo convinte di non poter prescindere. Per dirla con Neil Postman, non vogliamo correre il rischio di rendere inutile il nostro lavoro tuffandoci troppo affrettatamente nelle novità, gettando via anche le reminiscenze della continuità e delle tradizioni culturali che ci appartengono e che ci piace mantenere come punto fermo dal quale osservare il cambiamento prima di metterlo in atto.

Il Piano di studio che ci accingiamo ad elaborare è il frutto di un’attenta analisi dei risultati raggiunti dagli alunni nei due anni passati, della verifica puntuale effettuata sul possesso dei prerequisiti, in termini di conoscenze, abilità e competenze acquisite e della constatazione che le modalità di apprendimento della maggior parte dei nostri alunni è simile, data la prevalenza delle medesime forme di intelligenza e la presenza di interessi convergenti. Sebbene non riteniamo opportuno diversificare i percorsi  fin dalla progettazione iniziale, ciò non esclude momenti di maggiore personalizzazione. A tal fine saranno utilizzate le ore previste per i laboratori LARSA, dove recupero, consolidamento e arricchimento-ampliamento troveranno costante ed adeguata attuazione, in stretta connessione con i bisogni emergenti, ma soprattutto con le prove di verifica. Queste saranno inserite a pieno titolo nella normale attività didattica, evitando accuratamente che gli alunni possano percepire l’accertamento dei livelli di acquisizione delle abilità di base e delle conoscenze come momento a sé stante, portatore di ansia e di tensione. Partiremo dalla consapevolezza che qualsiasi prova di verifica non è in grado di valutare le competenze degli alunni nell’affrontare compiti, problemi e progetti della vita, adoperando in maniera personale e matura le conoscenze e le abilità acquisite, perché lo scarto di tempo tra formazione di abilità e formazione di competenze è molto lungo. In prima istanza, pertanto, saranno considerate le competenze disciplinari, le uniche che, a nostro avviso, possono essere valutate, attraverso la simulazione di contesti reali.

Sul piano metodologico, l’attenzione al paradigma dell’apprendimento prevarrà, come sempre, rispetto a quello dell’insegnamento, nel costante coinvolgimento degli alunni  in quel processo attivo e complesso, di natura individuale e sociale, che è la costruzione dei saperi. Difatti, per poter attuare la personalizzazione dell’apprendimento sarà indispensabile partire sempre e comunque dal bambino e per fare questo la didattica laboratoriale,  poiché favorisce la flessibilità organizzativa, è certamente la più idonea. Essa ci permetterà di perseguire gli obiettivi formativi individuati, in quanto si basa esplicitamente e costantemente sul fare degli allievi, più che sull’ascoltare, servendosi, ove è possibile, anche di luoghi attrezzati in maniera idonea. Tuttavia, sarà possibile mirare al raggiungimento di risultati significativi soltanto se diventerà consuetudine dell’agire didattico quotidiano in maniera tale da offrire l’opportunità ai bambini di essere spesso impegnati in attività di ricerca, scoperta, sperimentazione, verifica. E, attraverso lo stretto rapporto che c’è tra didattica laboratoriale e personalizzazione degli apprendimenti, sarà possibile mettere in luce la personalità di ogni alunno con le sue potenzialità, le sue motivazioni, i suoi bisogni, i suoi desideri.

Procedere, quindi, verso la maturazione di competenze, intese come capacità di rispondere a esigenze individuali e sociali, di svolgere efficacemente un'attività o un compito, potenzialmente verificabili e utilizzabili anche al di fuori del contesto scolastico, potrà diventare un’ambizione possibile soltanto se si riuscirà a creare un ambiente materiale, istituzionale e sociale in grado di collaborare in vista della realizzazione di un progetto comune in cui istituzioni e famiglie, legate dal patto della sussidiarietà operano in sintonia.

In tal senso, utilizzeremo il contributo delle famiglie alla strutturazione di un Piano annuale realmente rispondente alle esigenze di ciascun alunno, continuando il dialogo aperto e costruttivo avviato negli anni precedenti. I genitori degli alunni, già negli anni passati, hanno mostrato attenzione particolare per la vita scolastica dei loro figli e ne hanno curato la crescita intellettuale, offrendo loro stimoli adeguati, ma allo stesso tempo, riponendo fiducia nella comprovata capacità della scuola ad offrire sempre il meglio, sia sul piano organizzativo che culturale.

La classe registra la presenza di un alunno diversamente abile, ulteriore elemento di arricchimento per tutti e valore aggiunto per il perseguimento degli obiettivi dell’intera comunità-classe. Egli seguirà un suo piano personalizzato, inserito nel contesto delle attività svolte dal resto della classe, con momenti di particolare coinvolgimento nel laboratorio teatrale e nelle attività espressive, ludiche e motorie.

 

 

 

LE UNITÀ DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI

 

 

La scuola primaria deve tendere a realizzare concretamente il rapporto tra educazione ed istruzione, pertanto, deve individuare percorsi attraverso i quali gli alunni possano:

 

 

Essa mette avvia il cammino verso la costruzione delle conoscenze, partendo dall’esperienza, ma organizza anche una prima strutturazione disciplinare. Tale percorso si concretizza nella strutturazione delle Unità di apprendimento che, elaborando gli obiettivi specifici di apprendimento contenuti nelle Indicazioni nazionali, allegato B al D.Lgs. 59/2004, li trasforma in obiettivi formativi personalizzati di carattere cognitivo, comportamentale e sociale.

 

Ecco perché, ogni Unità di Apprendimento si apre con un oggetto cognitivo, che si pone alla base dell’unità di apprendimento e le dà senso.

La strutturazione dello schema operativo strutturato per ciascuna disciplina è ispirato al principio dell’ologramma, secondo cui “la parte sempre si lega al tutto e il tutto non si dà se non come parte, che è impossibile conoscere le parti senza il tutto, che ogni parte è in funzione di tutte le altre…che ogni parte si integra sempre con le altre…”

Pertanto, la chiave di lettura è la seguente:

§         Le conoscenze e le abilità sono considerate come un tandem indivisibile, per indicare che ogni sapere, nell’attività di insegnamento, si rivela e si rileva soltanto come saper fare.

§         Le competenze saranno il risultato di un processo di maturazione, o di attuazione delle capacità, mediante le conoscenze e le abilità: una sorta di interiorizzazione delle conoscenze/abilità, che fanno in modo che la “capacità in potenza” diventi “capacità in atto”, cioè competenza appartenente al bambino. La competenza è intensa come concetto dinamico, strettamente collegato a conoscenze/abilità.

§         Gli Obiettivi Specifici di Apprendimento  (così chiamati perchè sono “specifici” di ogni disciplina) sono formulati secondo le Indicazioni Nazionali, ma opportunamente adattati e modificati, come le stesse indicazioni nazionali consigliano di fare, per facilitarne la personalizzazione

§         Per ogni O.S.A. sono state evidenziate le conoscenze e le abilità di cui si compone, nonché la competenza a cui daranno luogo al raggiungimento dell’obiettivo.

§         Gli Obiettivi Formativi sono dati da quella porzione e/o da quella prospettiva con cui uno o più O.S.A. vengono acquisiti in una U.D.A.

Inoltre, per ogni disciplina, sono stati definiti:

-         gli Indicatori di competenza, per la verifica e la valutazione,

-         le attività educative e didattiche che saranno sviluppate,

-         l’indicazione di metodi e soluzioni organizzative,

-         i raccordi con le altre discipline.

 

L’unitarietà del piano sarà garantita dalle U.D.A trasversali che scaturiranno principalmente dai laboratori programmati, dai progetti e dall’educazione alla convivenza civile, che offrono gli argomenti intorno ai quali elaborare i percorsi specifici.

La scansione temporale di ogni U.D.A. sarà stabilita, di volta in volta, durante gli incontri di programmazione settimanale e precisata nell’Agenda della programmazione.

 

 

Lingua italiana.

 

Per la programmazione del piano di studio della classe terza si è tenuto conto dello sviluppo del linguaggio, quale oggetto culturale per eccellenza, e della riflessione sulle capacità d’uso della lingua, sia come strumento del pensiero, che come strumento per esprimere fantasie e sensazioni.

Le  attività si baseranno su di un approccio globale alla lingua italiana che, evitando la distinzione tra il leggere, lo scrivere, il parlare e l’ascoltare, scaturiranno principalmente della finalità generale che è quella della comunicazione.

La lingua, come strumento di comunicazione, verrà offerta sotto forma di attività che consentiranno ai bambini di comprendere e produrre testi orali e scritti, all’interno di concrete situazioni comunicative.

 

Il piano è articolato in otto unità di apprendimento, specificate nella tabella che segue:

            1.      Tuffiamoci tra i testi

            2.      Occhio al messaggio

            3.      Dentro la fiaba

            4.      Il piacere di leggere e scrivere

            5.      Fantasie del passato

            6.      Un’informazione dietro l’altra

            7.      Per ogni cosa una regola

            8.      Parole…per descrivere

 

Al termine del percorso di apprendimento l’alunno:

-         leggerà e analizzerà testi narrativi, descrittivi e informativi;

-         produrrà semplici testi narrativi e descrittivi;

-         comprenderà e realizzerà testi informativi e regolativi;

-         rifletterà sulla lingua e attiverà strategie di autocorrezione;

-         sarà in grado di interagire nel dialogo comunicativo in modo adeguato alla situazione;

-         riconoscerà emittente, destinatario e scopo della comunicazione.

 

Le attività saranno organizzate secondo:

-         modalità laboratoriale (disegno, invenzione di favole, interazione con il computer, ricerca in biblioteca)

-         attività individuali

-         lavori di gruppo e attività collettive.

 

Saranno realizzati raccordi con le seguenti discipline:

-         arte e immagine, per la rappresentazione del pensiero attraverso le immagini;

-         musica, per l’acquisizione del ritmo;

-         storia, per le sequenze temporale degli eventi;

-         scienze, per l’osservazione degli animali e degli ambienti;

-         matematica, per la rappresentazione di grafici e tabelle.

 

U.A.

OGGETTO

COGNITIVO

O.S.A.

CONOSCENZE/ABILITÀ

→ COMPETENZE

OBIETTIVI

FORMATIVI

U.d.A 1

Tuffiamoci tra i testi

Per riconoscere la funzione di un testo e comprenderne il significato, è necessario acquisire la capacità di decodificare il testo, individuandone la successione logica, la struttura e gli elementi costitutivi e distinguendo ciò che è essenziale da ciò che è secondario. Inoltre, la comunicazione orale sollecita la consapevolezza linguistica e favorisce la riorganizzazione delle idee in forma scritta.

Comprendere il significato di semplici testi orali e scritti, riconoscendone la funzione narrativa e individuandone gli elementi essenziali (personaggi, luoghi, tempi).

  •  Riconoscere in un testo narrativo gli elementi essenziali: personaggi, azioni, tempo, luogo.

  •  Comprendere il significato delle parole del testo.

  •  Analizzare gli strumenti gli elementi strutturali di un testo narrativo.

  •  Organizzare uno schema-guida per comprendere la struttura del testo narrativo.

  •  Individuare le fasi strutturali di un racconto.

 Comprendere la struttura di un testo narrativo, ricnoscendone gli elementi che lo caratterizzano.

 Interiorizzare forme di comunicazione e raccogliere le idee per produrre un testo narrativo, seguendo uno schema.

 Acquisire i processi di autocorrezione della lingua scritta.

 

Produrre semplici testi scritti: il testo narrativo.

  •  Completare un racconto seguendo uno schema-guida.

  •  Riconoscere le fasi strutturali di un racconto.

Utilizzare semplici strategie di autocorrezione: strutture morfologiche e ortografia.

  •  Classificare e analizzare i nomi, come parti variabili della lingua.

  •  Riconoscere e analizzare strutture morfologiche: il nome.

  •  Riflettere sull’aspetto ortografico e sul significato delle parole.

Interagire nello scambio comunicativo (dialogo collettivo, conversazione e discussione).

  • Utilizzare un linguaggio appropriato alla situazione comunicativa.

  •  Raccontare un’esperienza personale, seguendo una traccia proposta.

  •  Interagire nello scambio comunicativo, rispettando le regole.

U.d.A. 2

Occhio al messaggio

Per comunicare si possono usare tanti modi diversi: per l’uomo le parole sono il sistema più semplice e anche più potente, ma i messaggi devono essere sempre adeguati alle persone alle quali vengono indirizzati. migliorare la comunicazione significa incentivare la consapevolezza linguistica e rafforzare i processi di comprensione e autocorrezione.

Simulare situazioni comunicative diverse.

  • Riconoscere diversi modi per comunicare (parole, disegni, gesti, suoni).

  • Comprendere vari tipi di messaggi.

  • Comprendere gli elementi in gioco nella comunicazione verbale: emittente, ricevente, codice.

  • Simulare situazioni comunicative diverse.

  • Riconoscere forme comunicative familiari e formali adatte alle persone alle quali vengono rivolte.

Acquisire consapevolezza che per comunicare si possono utilizzare diversi linguaggi, mettendo in rapporto la forma con il contenuto.

U.d.A. 3

Dentro la fiaba

Per riconoscere la funzione di un testo e comprenderne il significato, è necessario acquisire la capacità di decodificare il testo, individuandone la successione logica delle informazioni, la struttura e gli elementi costitutivi e distinguendo ciò che è essenziale da ciò che è secondario.

Comprendere il significato di semplici testi orali e scritti, riconoscendone la funzione narrativa e individuandone gli elementi essenziali (personaggi, luoghi, tempi).

  • Analizzare gli elementi essenziali di un testo narrativo (la fiaba): personaggi, azioni, tempo e luogo.

  • Comprendere il significato delle parole del testo.

  • Riconoscere un testo narrativo (la fiaba) dagli elementi strutturali.

  • Individuare la sequenza logica di una fiaba.

  • Rispondere a domande per cogliere gli elementi strutturali della fiaba.

  • Comprendere alcune espressioni tipiche delle narrazioni fantastiche e rielaborale con parole proprie.

 Comprendere la struttura di un testo narrativo (la fiaba), riconoscendone le funzioni e gli elementi che lo caratterizzano.

Avere consapevolezza di alcune distinzioni ortografiche e morfologiche della lingua.

 

Utilizzare semplici strategie di autocorrezione: strutture morfologiche e ortografia.

  • Leggere ed individuare le doppie consonanti e riconoscere il cambiamento di significato dovuto al raddoppiamento di una consonante.

  • Riconoscere, leggere e individuare parole con l’apostrofo.

  • Riconoscere, classificare e analizzare i nomi, come parti variabili della lingua.

U.d.A. 4

Il piacere di leggere e scrivere

Lo scopo della lettura è sia quello di soddisfare un piacere personale che quello di approfondire per capire. Attraverso la lettura si sollecita lo sviluppo della competenza testuale per giungere al riconoscimento di alcuni tra gli schemi testuali più comuni e per poter produrre testi narrativi, rispettando schemi predisposti

Utilizzare forme di lettura diverse, funzionali allo scopo: lettura silenziosa di testi narrativi

  • Leggere un testo narrativo: una favola, una fiaba.

  • Fare anticipazioni sul lessico a partire dal contesto e dalle proprie conoscenze.

  • Leggere testi narrativi per individuare: i personaggi principali e secondari, riconoscere  i luoghi, individuare le azioni, individuare le azioni, individuare la sequenza temporale degli avvenimenti.

  • Riconoscere nel brano letto i gruppi di parole che indicano vari momenti in cui si svolgono i fatti raccontati.

  • Riconoscere le differenze strutturali tra fiaba e favola.

 Acquisire consapevolezza dei vari generi letti, utilizzando forme di lettura individuali o frontali.

Analizzare la struttura del testo per raccogliere le informazioni utili alla produzione scritta, facendo uso anche del recupero in memoria di strutture testuali per la scrittura di un testo narrativo.

 

Produrre semplici testi scritti: produrre un testo narrativo

  • Classificare i vari generi narrativi letti (favola, fiaba).

  • Raccogliere informazioni da testi scritti (fabula).

  • Completare una fiaba o una favola.

  • Rielaborare una fiaba: parafrasare, riordinare, trasformare.

  • Inventare una fiaba o una favola, dati gli elementi strutturali che la caratterizzano.

 

U.d.A. 5

Fantasie del passato

Per riconoscere la funzione di un testo e comprenderne il significato, è bene ampliare strategie di lettura utili per l’organizzazione delle conoscenze e per la comprensione dei testi letti. È bene, inoltre, acquisire la capacità di decodificare il testo, individuando la successione logica delle informazioni, la struttura e gli elementi costitutivi, distinguendo ciò che è essenziale da ciò che è secondario. Infine, occorre riflettere sulla lingua e in particolare sugli elementi linguistici per connettere nel tempo la categoria dei testi narrativi.

Comprendere il significato di semplici testi orali e scritti riconoscendone la funzione narrativa e individuandone gli elementi essenziali (personaggi, luoghi, tempi)

  • Analizzare gli elementi essenziali di un testo narrativo (la leggenda e/o il mito): personaggi, azioni reali e fantastiche, tempo, luogo.

  • Comprendere il significato delle parole del testo.

  • Rintracciare riferimenti storici nel testo.

  • Riconoscere un testo narrativo (mito e/o leggenda) dagli elementi strutturali.

  • Individuare gli elementi reali e gli elementi fantastici in un brano mitologico.

  • Rispondere a domande sulle caratteristiche dei personaggi.

  • Individuare l’idea centrale di un racconto mitologico.

 Acquisire la consapevolezza di come è stato strutturato un certo racconto (mitologico o storico), riconoscendone la funzione e gli elementi che lo caratterizzano.

Acquisire la capacità di raccogliere le informazioni utili alla produzione scritta, facendo uso del recupero in memoria e di informazioni specifiche di strutture testuali per la scrittura di un testo narrativo, avendo consapevolezza anche di alcune distinzioni sintattiche e ortografiche della lingua.

Utilizzare forme di lettura diverse, funzionali allo scopo: lettura silenziosa e ad alta voce.

  • Leggere un mito e/o un testo di storia.

  • Individuare i legami temporali e riconoscere l’ordine temporale del testo letto

  • Ricostruire l’ordine temporale correlato al contesto.

  • Riconoscere termini storici.

  • Leggere per individuare i personaggi, riconoscere i luoghi, individuare le azioni.

  • Discriminare testi mitologici da testi storici per distingure gli eventi reali da quelli fantastici.

  • Riconoscere nel brano letto i gruppi di parole che indicano i vari momenti in cui si svolgono i fatti raccontati.

  • Riconoscere la struttura del testo mitologico.

Utilizzare semplici strategie di autocorrezione: strutture sintattiche, ortografia e strutture lessicali.

  • Leggere e scoprire il significato di parole nuove.

  • Utilizzare nei testi narrativi tecniche di autocorrezione per rafforzare la conoscenza dei segni di punteggiatura principali per una lettura funzionale.

  • Riconoscere, leggere, individuare parole con l’apostrofo.

  • Riconoscere, classificare e analizzare i nomi come parti variabili della lingua.

  • Riconoscere nelle frasi soggetto e predicato.

Raccogliere idee per la scrittura, attraverso la lettura reale, il recupero in memoria, l’invenzione.

  • Raccogliere informazioni da testi orali o scritti.

  • Riconoscere alcuni elementi reali che identificano un periodo storico.

  • Ricercare informazioni per avviare la produzione di un testo fantastico.

  • Produrre un testo narrativo utilizzando dati reali e dati fantastici.

U.d.A. 6

Una

informazione dietro l’altra

Interagire nello scambio comunicativo comporta la necessità di esprimere pensieri e sentimenti per farsi comprendere e per capire anche ciò che è meno evidente nel messaggio. pertanto, leggere e capire il significato di testi informativi facilita la comprensione di numerosi messaggi di uso quotidiano che richiedono un linguaggio specifico diverso da quello dei testi letterari. I dati dell’esperienza vengono riorganizzati in base alla situazione e trovano espressione in una forma linguistica appropriata.

Interagire nello scambio comunicativo (conversazione, dialogocollettivo, discussione) in modo adeguato alla situazione, per informarsi.

  •  Riconoscere un messaggio con funzione informativa.

  • Interagire in un dialogo informativo per informarsi.

  • Riferire informazioni su osservazioni riguardanti l’ambiente circostante.

  • Istruire il ricevente su un fatto o su una persona.

  • Riferire dati e osservazioni sull’esperienza personale.

  • Interagire in uno scambio comunicativo, rispettando le regole.

 Acquisire consapevolezza di alcuni aspetti specifici nell’interazione comunicativa, partecipando, in maniera attiva, al dialogo in funzione di uno scopo.

Interiorizzare, attraverso forme di lettura appropriate, messaggi di tipo informativo e riorganizzare i dati dell’esperienza in forme linguistiche appropriate.

 

Utilizzare forme di lettura diverse, funzionali allo scopo, per informarsi.

  •  Leggere un testo per informarsi.

  • Individuare l’artgomento generale nel testo informativo.

  • Riconoscere, nel testo letto, informazioni specifiche sull’argomento trattato.

  • Riconoscere, nel testo letto, termini specifici adatti ad esprimere con precisione determinate idee e concetti.

  • Leggere ed individuare: emittente, messaggio, destinatario, scopo.

Comprendere il significato di semplici testi orali e scritti, riconoscendone la funzione informativa e individuandone gli elementi esenziali.

  •  Riconoscere la struttura del testo informativo.

  • Riconoscere, nel brano letto, i gruppi di parole che indicano informazioni essenziali.

  • Distinguere le notizie principali da quelle secondarie.

  • Comprendere e distinguere ordini, comunicazioni, messaggi orali e scritti.

  • Comprendere, in un testo letto, termini specifici adatti ad esprimere con precisione determinate idee e concetti.

  • Riconoscere, in un testo informativo, la descrizione sequenziale.

Produrre semplici testi informativi.

  • Cogliere ed utilizzare gli elementi caratteristici di un testo a scopo informativo.

  • Elaborare uno schema guida per realizzare un testo informativo.

  • Produrre un testo informativo avvalendosi di uno schema guida.

  • Produrre un testo informativo avvalendosi di una forma grafica che sia facilmente comprensibile e attinente allo scopo.

  • Completare e riorganizzare un testo informativo.

  • Utilizzare termini specifici adatti ad esprimere con precisione determinate idee e concetti.

U.d.A. 7

Per ogni cosa una regola

Il testo regolativi presenta fatti e dati in modo chiaro e ordinato, riferiti a situazioni specifiche. La comprensione di questo genere di testo, facilmente rintracciabile nella vita quotidiana, consente di estrarre dei significati per riorganizzarli in una produzione oggettiva.

Comprendere il significato di semplici testi orali e scritti riconoscendone la funzione (regolativa) e individuandone gli elementi essenziali.

  • Riconoscere la struttura di un testo regolativi.

  • Individuare le istruzioni.

  • Individuare le sequenze delle istruzioni.

  • Comprendere termini specifici in un testo regolativi.

  • Comprendere, in un testo regolativi, le sequenze delle azioni e riconoscerne l’importanza.

Comprendere la struttura del testo regolativi riconoscendo l’impor-tanza dell’ordine cronologico delle azioni.

Riorganizzare i dati dell’esperien-za in forma linguistiche appropriate.

Produrre semplici testi regolativi.

  • Produrre un testo regolativi tenendo conto dell’argomento, dello scopo e del destinatario.

  • Cogliere ed utilizzare gli elementi caratteristici di un testo a scopo regolativo.

  • Produrre un testo regolativi, avvalendosi del vissuto personale.

  • Produrre un testo regolativi dalla lettura di immagini.

  • Utilizzare termini specifici.

Utilizzare semplici strategie di autocorrezione: strutture morfologiche.

  • Leggere ed individuare il verbo e le sue funzioni.

  • Riconoscere la coniugazione dei verbi.

  • Distinguere e saper usare il tempo dei verbi.

  • Riconoscere ed utilizzare l’aggettivo.

  • Concordare l’aggettivo con il nome.

U.d.A. 8

Parole…per descrivere

Il testo descrittivo presenta persone, oggetti, luoghi in un contesto spaziale in cui gli aggettivi veicolano una serie di informazioni relative alla caratteristiche dell’oggetto della descrizione. La lettura del testo descrittivo implica l’attivazio-ne di capacità correlate con la percezione sensoriale. Le azioni costituiscono le parole chiave, cioè i dati più significativi del testo, indispensabili per capire il come e che cosa descrive il brano. L’osservazione consente di raccogliere i dati per riorganizzarli in una forma linguistica appropriata.

Leggere testi descrittivi

  • Leggere testi descrittivi.

  • Leggere ed individuare i dati visivi relativi a forma e posizione, uditivi e tattili in un testo descrittivo.

  • Rilevare e classificare un testo descrittivo in base alle caratteristiche: ambienti, persone, oggetti.

  • Riconoscere in un testo narrativo brevi inserti descrittivi.

Rilevare nel testo i vari dati, relativi alla percezione sensoriale, i nvista di un ricco utilizzo della lingua nella funzione denotativa.

Ampliare il patrimonio linguistico attraverso la ricerca e la costruzione di famiglie di parole.

Comprendere il significato di semplici testi orali e scritti, riconoscendone la funzione descrittiva e individuandone gli elementi essenziali.

  • Riconoscere e comprendere un testo descrittivo.

  • Discriminare in un testo descrittivo qualità, azioni e dati sensoriali.

  • Ricavare informazioni specifiche dalla descrizione di un ambiente.

  • Individuare in un brano i dati descrittivi.

  • Distinguere un testo descrittivo soggettivo da quello oggettivo.

Scrivere semplici testi descrittivi.

  • Dato un disegno, realizzare una descrizione coerente.

  • Evidenziare emozioni e sentimenti trasmessi da brani descrittivi.

  • Costruire uno schema guida con i dati sensoriali.

  • Descrivere un animale, un ambiente, una persona o un oggetto conosciuto, con l’aiuto di uno schema guida.

  • Arricchire un testo narrativo con brevi inserti descrittivi.

Utilizzare semplici strategie di autocorrezione: strutture sintattiche e lessicali.

  • Leggere e individuare soggetto e predicato in un enunciato.

  • Riconoscere e produrre enunciati minimi e arricchire l’enunciato minimo con l’espansione.

  • Riconoscere, leggere e individuare parole nuove con significati diversi.

  • Utilizzare strategie di autocorrezione per arricchire il patrimonio lessicale.

  • Riconoscere ed usare sinonimi e contrari.

Storia.

 

La strutturazione in Unità di apprendimento è particolarmente adatta alla storia, in quanto rende possibili e più significative quelle attività trasversali  che, attraverso conoscenze ed abilità che sono proprie della disciplina,  portano all’acquisizione di competenze spendibili in altri contesti disciplinari e non.

Il percorso sarà strutturato in cinque unità di apprendimento:

            1.      Il tempo non si ferma

            2.      Io, piccolo storico

            3.      L’astronave del tempo

            4.      Il mio amico preistorico e il paleolitico

            5.      Il neolitico: la “storia” si avvicina

 

Nel corso delle attività programmate, gli alunni ricaveranno informazioni da diverse fonti; descriveranno animali preistorici e li collocheranno nell’area di appartenenza; leggeranno racconti; collocheranno sulla striscia del tempo le fasi salienti dello sviluppo della vita sulla Terra.

 

Le attività saranno organizzate in:

-         attività individuali;

-         attività collettive;

-         attività di gruppo;

-         interazione frontale con l’insegnante;

-         attività laboratoriale (disegno, esame di fonti, realizzazione di modellini tridimensionali).

 

All’interno dell’aula, sarà predisposto “l’angolo dello storico” per facilitare, in maniera accattivante, l’apprendmento, per stimolare  la ricerca di notizie e per creare e manipolare diversi materiali (plastilina, das, pasta di sale…) con l’obiettivo di ricostruire i quadri di civiltà approfonditi nel corso dell’anno. Infatti, sarà possibile ricreare l’ambiente del paleolitico, rendere evidente l’evoluzione dell’uomo, costruire i temibili dinosauri o diventare artisti preistorici.

 

Si prevedono raccordi interdisciplinari con:

-         italiano, per la lettura e la comprensione di testi;

-         arte e immagine, per le rappresentazioni grafiche;

-         scienze, per i riferimenti all’evoluzione della vita sulla Terra;

-         informatica, per la ricerca di fonti;

-         tecnologia, per la realizzazione di oggetti.

 

 

U.A.

OGGETTO

COGNITIVO

O.S.A.

CONOSCENZE/ABILITÀ

→ COMPETENZE

OBIETTIVI

FORMATIVI

U.d.A.1

Il tempo non si ferma

Gli eventi accadono nel tempo secondo una successione cronologica, ma anche in termini sincronici, apportando nella vita comune cambiamenti e trasformazioni in luoghi, oggetti, persone.

Osservare e confrontare oggetti e persone di oggi con quelli del passato

  • Individuare i cambiamenti in persone e oggetti e distinguerli in categorie passato/presente.

  • -       Riconoscere i cambiamenti portati dal tempo.

Osservare e rilevare i cambiamenti prodotti dal tempo in successioni cronologiche e in azioni di contemporaneità

Individuare nella storia di persone diverse, vissute nello stesso tempo e nello stesso luogo, gli elementi di costruzione di una memoria comune.

  • Riconoscere la contemporaneità e la concomitanza spaziale in eventi e personaggi.

U.d.A. 2

Io, piccolo storico

La Storia è l’insieme di tutte le storie e lo storico è l’investigatore che, attraverso gli indizi (le fonti), ci racconta l’evoluzione del-l’umanità. Pertanto, le fonti divengono una chiave d’ac-cesso per costruire e raccontare la Storia.

Distinguere e confrontare alcuni tipi di fonte storica orale e scritta.

  • Riconoscere le fonti storiche, intuendone l’importanza.

Distinguere e classificare diverse fonti, immaginando il lavoro dello storico come ricercatore di informazioni.

Leggere e interpretare le testimonianze del passato presenti sul territorio.

  • Ricavare le informazioni dalle fonti presenti nella vita quotidiana.

  • Distinguere informazioni reali da informazioni ipotetiche.

U.d.A. 3

L’astronave del tempo

Il racconto che inizia dalle prime forme di vita, passando per i dinosauri, fino ad arrivare all’uomo, è da sempre considerato affascinante e coinvolgente. Attraverso la ricerca storico-scientifica e la differenziazione dal mito, siamo in grado di raccontare la straordinaria vicenda della Storia.

La terra prima dell’uomo.

  • Comprendere l’evoluzione della vita sulla Terra, dagli esseri unicellulari ai mammiferi.

  • Riconoscere e descrivere gli esseri preistorici e collocarli nell’era di appartenenza.

Riconoscere le tracce evolutive e inserirle correttamente sulla linea del tempo.

Riconoscere la differenza tra mito e racconto storico. I miti e le leggende delle origini.

  •  Individuare e confrontare racconti sull’origine della vita.

  • Illustrare e raccontare un mito.

U.d.A. 4

Il mio amico preistorico e il paleolitico

La preistoria e dell’evolu-zione dell’uomo sono state riconosciute attraverso ricerche e ritrovamenti fossili; il fascino che scaturisce da tali scoperte trava la sua ragione di essere nel mistero stesso della vita, che è in ognuno di noi.

Le esperienze umane preistoriche: la comparsa dell’uomo e i cacciatori dell’era glaciale.

  • Conoscere le fasi dell’evoluzione umana e individuarne caratteristiche e comportamenti.

  • Evidenziare i caratteri peculiari del paleolitico.

Ricostruire l’evoluzione umana e analizzare il quadro di civiltà paleolitica, attraverso le più importanti scoperte: il fuoco, il linguaggio e le prime forme d’arte.

U.d.A. 5

Il neolitico:

la “storia” si avvicina

Il Neolitico rappresenta una rivoluzione in termini storici. Si pone termine alla preistoria, per entrare nella Storia, il cui segno portante è rappresentato dall’invenzio-ne della scrittura.

La rivoluzione neolitica e l’agricoltura, lo sviluppo dell’artigianato e primi commerci.

  • Individuare i caratteri peculiari del neolitico.

  • Rilevare l’importanza dell’agrioltura, dell’allevamento, dell’artigianato, del commercio e delle prime forme di scrittura.

Analizzare il quadro di civiltà neolitica e le prime forme di organizzazione sociale e scambi commerciali.

Geografia.

 

Il percorso di geografia sarà articolato in sette unità di apprendimento, che, partendo dall’esplorazione del territorio conosciuto, condurrà a ragionare sull’influenza dell’ambiente sui diversi modi di vivere dell’uomo, anche nel passato. Saranno programmate alcune visite guidate, finalizzate all’osservazione diretta delle diversità naturali e dell’utilizzazione delle risorse da parte dell’uomo.

Il persorso sarà articolato in sette U.D.A.:

            1.      Esploriamo lo spazio;

            2.      Esplorare il fiume;

            3.      Esplorare la montagna;

            4.      Esplorare la collina;

            5.      Esplorare la pianura;

            6.      Esplorare il lago;

            7.      Esplorare il mare.

 

Seguendo la progettazione proposta, l’alunno localizzerà oggetti ed eventi nello spazio conosciuto; disegnerà mappe; costruirà plastici tridimensionali; indicherà il percorso di un elemento mobile utilizzando punti di riferimento; userà la bussola; rappresenterà graficamente paesaggi e ambienti; riconoscerà vari tipi di ambiente.

 

Le attività saranno organizzate in vario modo:

-         attività individuali;

-         attività collettive;

-         attività di gruppo;

-         interazione frontale con l’insegnante;

-         attività laboratoriale (disegno, realizzazione di mappe e di plastici).

 

I raccordi interdisciplinari saranno attuati attraverso:

-         italiano, per l’uso della terminologia relativa allo spazio, per descrivere ambienti;

-         matematica, per le relazioni topologiche e le coordinate cartesiane, per ingrandimenti e riduzioni;

-         scienze, per gli elementi fisici e biologici dell’ambiente;

-         tecnologia, per l’uso della bussola e per la realizzazione di plastici;

-         arte e immagine, per i disegni, le rappresentazioni grafiche e la realizzazione di plastici tridimensionali.

 

U.A.

OGGETTO

COGNITIVO

O.S.A.

CONOSCENZE/ABILITÀ

→ COMPETENZE

OBIETTIVI

FORMATIVI

U.d.A. 1

Esploriamo

lo spazio

La geografia studia il rapporto tra gli esseri umani e gli spazi terrestri e promuove la conoscenza e il rispetto dei diversi ambienti nel pianeta. I presupposti della disciplina sono dunque dati dalla descrizione, dalla spiegazione e dall’analisi di tali spazi.

Formulare proposte di organizzazione di spazi vissuti (l’aula, la propria stanza…) e di pianificazione da assumere in tali spazi.

  • Conoscere il rapporto tra la realtà geografica e la sua rappresentazione.

  • Localizzare oggetti ed eventi nello spazio conosciuto.

  • Disegnare mappe degli spazi conosciuti.

  • Descrivere la posizione di un elemento fisso o indicare il percorso di un elemento mobile utilizzando punti di riferimento.

  • Utilizzare su una mappa il sistema di riferimento cartesiano.

  • Conoscere i punti cardinali.

  • Usare la bussola.

  • Orientare una mappa.

Immaginare, pensare e muoversi nello spazio dell’espe-rienza quotidiana in modo consapevole utilizzando semplici strumenti del sapere geografico.

Leggere e produrre semplici rappresentazioni iconiche e cartografiche, utilizzando le legende e i punti cardinali.

U.d.A. 2

Esplorare il fiume

Avviamo l’esame dei diversi ambienti geografici, partendo dal fiume. Passiamo in rassegna le caratteristiche fisiche dell’ambiente fluviale, la flora e la fauna, le attività umane. Infine, una riflessione sull’inquinamento dell’acqua.

Riconoscere e rappresentare graficamente i principali tipi di ambiente: il fiume.

Descriverlo nei suoi elementi essenziali, usando la terminologia appropriata.

  • Conoscere e nominare gli elementi fissi e mobili, fisici e antropici dell’ambiente fluviale.

  • Conoscere flora e fauna tipici del fiume.

  • Stabilire il rapporto tra ambiente ed attività umane.

  • Assumere consapevolezza e ipotizzare soluzioni sul problema dell’inquinamento delle acque.

Conoscere le caratteristiche del fiume.

U.d.A. 3

Esplorare la montagna

Percorriamo il viaggio del fiume e prendiamo in esame l’ambiente montano, da cui ha origine, esaminandone le caratteristiche fisiche e le condizioni che si presentano per la vita ed il lavoro dell’uomo.

Riconoscere e rappresentare graficamente i principali tipi di paesaggio: il paesaggio montano. Descriverlo nei suoi elementi essenziali, usando la terminologia appropriata.

  • Conoscere e nominare gli elementi fissi e mobili, naturali e antropici del paesaggio montano.

  • Cogliere i rapporti di interdipendenza tra gli elementi fisici e antropici.

  • Conoscere il processo di formazione delle montagne e la trasformazione nel tempo, ad opera degli degli agenti atmosferici.

  • Conoscere flora e fauna tipici della montagna.

  • Stabilire relazioni tra il dato fisico dell’ambiente montano e le possibilità di fruizione.

  • Assumere consapevolezza e comportamenti adeguati alla salvaguardia dell’ambiente (inquinamento e incendi).

  • Usare un lessico adeguato all’argomento.

  • Comprendere testi scritti sull’argomento.

Conoscere e descrivere le caratteristiche della montagna.

U.d.A. 4

Esplorare la collina

Proseguiamo l’esame degli ambienti del paesaggio italiano con lo studio sulla collina. Scopriamo le caratteristiche fisiche dell’ambiente collinare e gli aspetti che favoriscono gli insediamenti umani in questo ambiente.

Riconoscere e rappresentare graficamente i principali tipi di paesaggio: il paesaggio collinare.

Descriverlo nei suoi elementi essenziali, usando la terminologia appropriata.

  • Conoscere e nominare gli elementi fissi e mobili, naturali e antropici del paesaggio collinare.

  • Stabilire relazioni tra le condizioni fisiche dell’ambiente e gli interventi umani.

  • Riconoscere le caratteristiche della collina e cogliere i rapporti di coesione e interdipendenza tra gli elementi fisici e antropici.

  • Conoscere il processo di formazione delle colline.

  • Conoscere flora e fauna tipici della collina.

  • Relazionare verbalmente sulla collina, utilizzando un lessico adeguato.

  • Comprendere i termini utilizzati nei testi scritti sull’argomento.

Conoscere le caratteristiche della collina.

Fare confronti tra ambienti.

Comprendere le trasformazioni operate da agenti esogeni ed endogeni nella formazione dei rilievi.

 

U.d.A. 5

Esplorare la pianura

Seguendo sempre il fiume, arriviamo in pianura, proponendone lo studio. scopriamo le caratteristiche fisiche comuni agli ambienti di pianura e le ragioni che ne fanno le zone di massima concentrazione della popolazione, analizzando il paesaggio rurale, urbano e industriale.

Riconoscere e rappresentare graficamente i principali tipi di paesaggio: la pianura.

Descrivere la pianura nei suoi elementi essenziali, usando una terminologia appropriata.

  • Conoscere e nominare gli elementi fissi e mobili, fisici e antropici del paesaggio pianeggiante.

  • Stabilire relazioni tra le condizioni fisiche dell’ambiente e gli interventi umani.

  • Riconoscere le caratteristiche della collina e cogliere i rapporti di coesione e interdipendenza tra gli elementi fisici e antropici.

  • Conoscere il processo di formazione delle pianure.

  • Conoscere flora e fauna tipici della pianura.

  • Conoscere ed analizzare i paesaggi della pianura: la campagnia, la città, il paesaggio industriale (industrie e vie di comunicazione).

  • Usare un lessico adeguato a descrivere l’ambiente della pianura.

  • Comprendere i termini utilizzati nei testi scritti sull’argomento.

Conoscere le caratteristiche della pianura.

Fare confronti tra ambienti.

Comprendere le trasformazioni operate da agenti esogeni ed endogeni nella formazione dei rilievi.

U.d.A. 6

Esplorare

il lago

Quando il fiume…cambia forma! Continuamo l’analisi degli ambienti, prendendo in esame il lago.

Riconoscere e rappresentare graficamente l’ambiente lacustre.

Descrivere il lago nei suoi elementi essenziali, usando una terminologia appropriata.

 

  • Conoscere e nominare gli elementi fissi e mobili, fisici e antropici del paesaggio lacustre.

  • Conoscere flora e fauna tipici del lago.

  • Stabilire il rapporto tra ambiente ed attività umane.

  • Riconoscere vari tipi di lago e classificarli secondo l’origine.

 

Conoscere le caratteristiche del lago.

Fare confronti tra ambienti.

U.d.A. 7

Esplorare

il mare

Ultima tappa: il mare!

Concludiamo il percorso con lo studio del mare. Riflettiamo ancora sull’inquinamento.

Riconoscere e rappresentare graficamente l’ambiente lacustre.

Descrivere il lago nei suoi elementi essenziali, usando una terminologia appropriata.

  • Conoscere e nominare gli elementi fissi e mobili, fisici e antropici del paesaggio marino.

  • Conoscere flora e fauna tipici del mare.

  • Stabilire il rapporto tra ambiente ed attività umane.

  • Riflettere sui problemi del mare e delle coste.

Conoscere le caratteristiche del mare.

Fare confronti tra ambienti.

 


Matematica.

 

Partendo dalle conoscenze e dalle competenze già acquisite dagli alunni nei primi due anni di scuola primaria, nel perseguire gli obiettivi previsti per il corrente anno scolastico, sarà considerata prevalente la motivazione all’apprendimento da parte degli alunni. Saranno dunque recuperate tutte le abilità di base, precedentemente acquisite, per mirare al possesso di quelle competenze che è possibile  utilizzare anche al di fuori della scuola. A tal fine si cercherà di creare in classe un clima di condivisione, basato su attività manipolative e concrete, su situazioni problematiche che saranno affrontate e risolte operando attivamente. Inoltre, per evitare la degenerazione in una concezione meccanica e tecnica della disciplina matematica e per costruire conoscenze atte a stimolare la costruzione di competenze che devono travalicare la disciplina stessa, saranno favorite tutte quelle situazioni in cui l’alunno proporrà, progetterà, ipotizzerà e realizzerà ciò che ha pensato. In pratica, si cercherà di costruire un clima laboratoriale, come meglio e più puntualmente specificato nel paragrafo dedicato al “Laboratorio dei Mestieri”.

 

Il percorso previsto per la matematica, sarà articolato in tredici Unità di apprendimento:

 

  1. Conosco i numeri
  2. Il migliaio
  3. Operando con l’addizione
  4. Operando con la sottrazione
  5. Operando con la moltiplicazione
  6. Operando con la divisione
  7. Moltiplicando e dividendo
  8. Il problema matematico
  9. Scopro le grandezze
  10. L’euro: misura di valore
  11. Indagare la realtà
  12. Prevedere eventi
  13. Conoscere lo spazio.

 

Al termine del percorso di apprendimento l’alunno conterà in senso progressivo e regressivo; effettuerà raggruppamenti in basi diverse; eseguirà addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni; risolverà problemi; disegnerà figure geometriche; realizzerà semplici figure simmetriche e movimenti di traslazione; eseguirà misurazioni con sistemi non convenzionali e convenzionali; eseguirà moltiplicazioni e divisioni per 10, 100 e 1000.

 

Le attività saranno organizzate in vario modo:

-         modalità laboratoriale (meglio specificata nel “laboratorio del mestieri”)

-         interazione frontale con l’insegnante;

-         attività individuale;

-         attività collettive.

 

Sono previsti raccordi con le altre discipline, in particolare con:

-         musica, per i riferimenti al ritmo,

-         storia, per l’ordine logico e cronologico degli eventi,

-         tecnologia, per i riferimenti alla misura di entità fisiche,

-         geografia, per la rappresentazione di spazi delimitati,

-         arte e immagine, per le rappresentazioni delle spazio topologico e geometrico,

-         italiano, per la comprensione di testi e consegne

-         informatica, per la geometria (uso del programma LOGO)

 

 

U.A.

OGGETTO

COGNITIVO

O.S.A.

CONOSCENZE/ABILITÀ

→ COMPETENZE

OBIETTIVI

FORMATIVI

U.d.A. 1

Conosco i numeri

All’idea di numero naturale si giunge presentando il numero sia nel suo aspetto di cardinalità, cioè di quantità di oggetti presenti in un insieme, che nel suo aspetto di ordinalità, che indica la relazione d’ordine tra i numeri della serie numerica.

Riconoscere, nella scrittura in base 10 dei numeri, il valore posizionale delle cifre.

  • Contare in senso progressivo e regressivo.

  • Contare e ordinare i numeri utilizzando i simboli >, <, =.

  • Cogliere l’aspetto ordinale in una serie di numeri.

  • Distinguere i numeri in pari e dispari.

  • Saper contare in basi diverse, operando con raggruppamenti di secondo e terzo ordine.

  • Effettuare raggruppamenti e cambi con l’abaco.

  • Comporre e scomporre i numeri in centinaia, decine e unità.

Conoscere ed ordinare i numeri naturali oltre il 100 in base 10 ed effettuare raggruppamenti in basi diverse entro il terzo ordine.

U.d.A. 2

Il migliaio

Nel sistema di numerazione posizionale, le cifre assumono valori diversi in base alla loro posizione nella rappresentazione del numero e si distinguono tra loro per la base del raggruppamento.

Effettuare raggruppamenti di secondo e terzo ordine avvia a conoscere, nel nostro sistema in base dieci, i numeri con le migliaia.

Riconoscere, nella scrittura dei numeri, il valore posizionale delle cifre.

  • Contare in basi diverse, effettuando raggruppamenti di secondo e terzo ordine.

  • Effettuare raggruppamenti di terzo ordine in base dieci.

  • Applicare le regole del cambio decimale utilizzando l’abaco.

  • Comporre, scomporre e ordinare numeri naturali, anche oltre il 1.000.

  • Scrivere e leggere i numeri naturali, in cifre e in lettere, nell’ambito delle migliaia.

Eseguire raggruppamenti di terzo ordine in base 10 e ordinare i numeri naturali entro il 1.000.

U.d.A. 3

Operando con l’addizione

L’addizione si può definire come l’operazione mediante la quale si riuniscono due insiemi (addendi o termini), in un numero naturale (somma o totale) che indica la quantità degli elementi che costituiscono l’insieme unione. Tale operazione può essere intesa come strumento risolutivo di situazioni legate alla realtà quotidiana.

Eseguire addizioni tra numeri naturali.

  • Comprendere l’operazione di addizione come somma o totale.

  • Addizionare sequenze di numeri.

  • Costruire la tabella dell’addizione.

  • Effettuare addizioni in colonna senza cambio, con uno o più cambi.

  • Effettuare addizioni e scoprirne le regole.

Eseguire addizioni in colonna con e senza cambio.

Risolvere situazioni problematiche facendo uso dell’operazione additiva.

 

Esplorare, rappresentare e risolvere situazioni problematiche facendo uso dell’operazione aritmetica dell’addizione

  • Utilizzare strutture adeguate per rappresentare e risolvere testi problematici con l’uso dell’addizione.

  • Inventare una situazione problematica con l’addizione partendo da una struttura o da una rappresentazione grafica.

U.d.A. 4

Operando con la sottrazione

Si definisce la sottrazione come l’operazione che, dato un sottraendo e un minuendo, consente di trovare la differenza. Tale operazione può essere intesa come strumento risolutivo di situazioni problematiche, legate alla realtà.

Eseguire sottrazioni tra numeri naturali.

  • Comprendere l’operazione di sottrazione come resto o differenza.

  • Sottrarre sequenze di numeri.

  • Costruire la tabella della sottrazione.

  • Effettuare sottrazioni in colonna senza prestito e con uno o più prestiti.

  • Effettuare sottrazioni e scoprirne le regole.

  • Comprendere la relazione tra addizione e sottrazione come operazioni inverse.

Eseguire sottrazioni in colonna con e senza prestito.

Risolvere situazioni problematiche facendo uso della sottrazione.

 

Esplorare, rappresentare e risolvere situazioni problematiche facendo uso dell’operazione aritmetica della sottrazione.

  • Utilizzare strutture adeguate per rappresentare e risolvere testi problematici con l’uso della sottrazione.

  • Inventare una situazione problematica con la sottrazione, partendo da una struttura o una rappresentazione grafica.

U.d.A. 5

Operando con la moltiplicazione

Si definisce prodotto di due numeri, il moltiplicando e il moltiplicatore, un terzo numero, equivalente al concetto di addizione ripetuta più volte. Tale oprazione può essere intesa come strumento risolutivo di situazioni problematiche, legate alla realtà.

Eseguire moltiplicazioni tra numeri naturali.

  • Calcolare numericamente la moltiplicazione come prodotto cartesiano.

  • Effettuare moltiplicazioni come addizioni ripetute tramite schieramenti ordinati.

  • Costruire la tabella della moltiplicazione.

  • Riconoscere nella tabella le proprietà della moltiplicazione.

  • Memorizzare le tabelline.

  • Comprendere la funzione dello zero e dell’uno nella moltiplicazione.

  • Effettuare moltiplicazioni in colonna senza cambio, con uno o più cambi, con una cifra al moltiplicatore.

  • Effettuare moltiplicazioni in colonna senza cambio, con uno o più cambi, con più di una cifra al moltiplicatore.

  • Effettuare moltiplicazioni con la prova (proprietà commutativa)

 Eseguire moltiplicazioni in colonna, con una o più cifre al moltiplicatore, con o senza cambio.

Riconoscere sulla tavola pitagorica le proprietà della moltiplicazione.

Risolvere situazioni problematiche facendo uso della moltiplicazione.

Esplorare, rappresentare e risolvere situazioni problematiche facendo uso dell’operazione aritmetica della moltiplicazione.

  • Utilizzare strutture adeguate per rappresentare e risolvere testi problematici con l’uso della moltiplicazione.

  • Inventare una situazione problematica con la moltiplicazione, partendo da una struttura o una rappresentazione grafica.

U.d.A. 6

Operando con la divisione

La divisione è l’operazione per mezzo della quale di scompone un numero, il dividendo, in tante parti uguali quante sono le unità di un altro numero detto divisore. Essa si può interpretare secondo il duplice aspetto di ripartizione o contenenza e può essere intesa sia come strumento risolutivo di situazioni problematiche legate alla realtà

Eseguire divisioni tra numeri naturali.

  • Rappresentare e acquisire i concetti di divisione come ripartizione e come contenenza.

  • Costruire la tabella della divisione.

  • Riconoscere nella tabella le proprietà della divisione.

  • Comprendere la funzione dello zero e dell’uno nella divisione.

  • Effettuare divisioni in colonna con il divisore ad una cifra.

  • Comprendere il concetto di resto.

  • Comprendere la relazione tra moltiplicazione e divisione come operazioni inverse.

  • Effettuare divisioni con la prova (moltiplicazioni)

Eseguire divisioni in colonna, con il divisore ad una cifra e riconoscere le proprietà di tale operazione aritmetica.

Risolvere situazioni problematiche facendo uso della divisione.

 

Esplorare, rappresentare e risolvere situazioni problematiche facendo uso dell’operazione aritmetica della divisione.

  • Utilizzare strutture adeguate per rappresentare e risolvere testi problematici con l’uso della divisione.

  • Inventare una situazione problematica con la divisione, partendo da una struttura o una rappresentazione grafica.

U.d.A. 7

Moltiplicando e dividendo

L’acquisizione del procedimento della moltiplicazione per 10, 100 e 1.000 risulta un automatismo utile per calcolare i prodotti parziali delle moltiplicazioni a più cifre al moltiplicatore; insime al calcolo delle divisioni per 10, 100 e 1.000 facilita la capacità di effettuare veloci calcoli mentali e scritti ed equivalenze di valore, consolidando i principi della numerazione posizionale decimale ed il legame tra moltiplicazione e divisione come operazioni inverse.

Eseguire moltiplicazioni e divisioni per 10, 100 e 1.000.

  •  Eseguire in tabella moltiplicazioni x 10, 100 e 1.000.

  • Eseguire in riga moltiplicazioni x 10, 100 e 1.000.

  • Eseguire in tabella divisioni x 10, 100 e 1.000.

  • Eseguire in rig divisioni x 10, 100 e 1.000.

Moltiplicare e dividere i numeri x 10, 100 e 1.000.

U.d.A. 8

Il problema matematico

Rapportare il testo di un problema con la sua espressione aritmetica è una componente essenziale per l’avvio al corretto procedimento di risoluzione di un problema matematico. A tal fine, risulta fondamentale adottare una struttura adeguata, che diriga il percorso mentale intrapreso.

Esplorare, rappresentare e risolvere situazioni problematiche, utilizzando le quattro operazioni.

  • Risolvere problemi matematici individuando strutture ed operazioni idonee.

  • Riconoscere, nel testo di un problema, dati superflui o mancanti.

  •  Scrivere testi di problemi partendo da una struttura data.

Risolvere un problema matematico identificando la struttura più idonea.

U.d.A. 9

Scopro le grandezze

Il misurare consiste nel valutare una specifica caratteristica degli oggetti, quale la lunghezza, il peso, la capacità, e rappresentarla con nmeri che esprimono il rapporto tra l’unità campione scelta e la grandezza dell’oggetto.

Compiere confronti tra grandezze e misure, utilizzando unità di misura convenzionali e arbitrarie.

  • Distinguere caratteristiche misurabili e non misurabili degli oggetti.

  • Operare misurazioni con misure arbitrarie.

  • Sperimentare unità di misura sempre differenti e confrontare i dati ottenuti.

  • Riconoscere l’esigenza di una unità di misura convenzionale.

  • Misurare lunghezze, pesi e capacità di oggetti di uso quotidiano.

  • Riconoscere e costruire strumenti di misura.

  • Conosce le unità di misura convenzionali.

Acquisire i concetti e le tecniche della misurazione.

U.d.A. 10

L’euro: misura di valore.

La moneta comunitaria costituisce l’elemento di contatto con la realtà socio economica e al contempo consente il rafforzamento di abilità di calcolo.

Comprendere la “convenienza” ad utilizzare unità di misura convenzionali: l’euro.

  • Riconoscere l’euro come unità di misura di ciò che si acquista.

  • Conoscere multipli e sottomultipli dell’euro.

  • Stabilire semplici equivalenze di valori (senza numeri decimali).

Conoscere ed utilizzare l’euro.

-       Intuire il concetto di compravendita.

Eseguire le quattro operazioni (senza numeri decimali), con consapevolezza del concetto

  • Eseguire le quattro operazioni (senza numeri decimali).

  • Simulare semplici compravendite utilizzando l’euro (primo approccio al concetto di compravendita).

U.d.A. 11

Indagare la realtà

L’attività di classificazione è una delle caratteristiche del pensiero logico. Indispensabile ne è il potenziamento, attraverso rappresentazioni sempre più complesse.

Classificare in base ad un attributo per operare una prima lettura di situazioni concrete.

  • Analizzare la realtà, raccogliere dati, rappresentarli ed interpretarli in modo adeguato (diagramma di Carroll e di Eulero-Venn).

  • Classificare in base ad uno o più attributi.

  • Utilizzare quantificatori logici.

  • Usare le parole “non”, “e”, “o”.

Classificare oggetti e situazioni in base ad uno o più attributi.

-       Rappresentare classificazioni; leggere e interpretare rappresentazioni.

Compiere indagini per acquisire strumenti adatti ad indagare la realtà

U.d.A. 12

Prevedere eventi

Anche il calcolo delle probabilità sviluppa il pensiero logico ed abitua il bambino ad interrogarsi sulla realtà.

Stimare la “probabilità” che accadano eventi.

  • Riconoscere la ricorsività di alcuni eventi nella vita quotidiana.

  • Stimare la probabilità che gli eventi accadano.

  • Identificare eventi certi, incerti, impossibili.

Distinguere eventi certi, possibili, impossibili.

U.d.A. 13

Conoscere lo spazio

Il punto, la retta, il piano, il poligono o la linea si possono definire figure geometriche, cioè un insieme di punti che soddisfano una determinata proprietà. Si definisce angolo ciascuna delle due parti di piano comprese tra due semirette aventi origine comune. L’acquisizione di tali concetti permetterà di interpretare la realtà fisica secondo le sue forme bidimensionali.

Conoscere lo spazio vissuto e rappresentarlo

  • Disegnare ed individuare diversi tipi di linee.

  • Tracciare e descrivere percorsi su un piano cartesiano.

  • Riconoscere linee rette, semirette e segmenti.

  • Intuire il concetto di angolo.

  • Riconoscere figure piane e solide.

  • Distinguere il perimetro di una figura piana dalla sua superficie.

  • Calcolare semplici perimetri.

Conoscere semplici entità geometriche.

Comprendere i principali concetti geometrici, passando dall’esperienza motoria alla rappresentazione, usando il programma Logo.

  • Compiere percorsi, costruire figure piane a livello motorio.

  • Riflettere sull’esperienza del camminare sul pavimento (in diverse direzioni ed effettuando diverse rotazioni del proprio corpo) e trasferire la propria esperienza alla tartaruga (programma LOGO).

  • Avviare al concetto di “programmazione”, attraverso la scrittura di semplici procedure.


Scienze.

 

Ogni U.D.A. si avvarrà dell’esperienza diretta, indispensabile per una fattiva comprensione dei fenomeni. Laddove sarà possibile, i percorsi privilegeranno attività di esplorazione e di scoperta ambientale; altre volte, le conoscenze saranno veicolate da semplici esperimenti e attività concrete e operative; in altre situazioni, infine, le preconoscenze degli alunni saranno avvalorate o smentite dalla verifica delle ipotesi e dalla consultazione di elementari documenti scritti.

 

Le attività legate all’ambito scientifico saranno organizzate intorno a sei unità di apprendimento:

            1.      Le piante intorno a noi

            2.      La materia e i suoi stati

            3.      L’acqua, elemento di vita

            4.      L’aria

            5.      La terra…in pugno

            6.      Gli ambienti naturali

 

Nel suo percorso di apprendimento l’alunno compirà esperienze sulle caratteristiche e le proprietà del terreno, sulla germinazione dei semi, sugli stati della materia e sui passaggi di stato; individuerà in un ecosistema produttori, consumatori e decompositori.

 

Le attività saranno organizzate in vario modo:

-         attività individuali;

-         attività collettive;

-         attività di gruppo;

-         interazione frontale con l’insegnante;

-         modalità laboratoriale.

 

Nell’ottica dell’unitarietà dell’apprendimento, i percorsi programmati presenteranno connessioni interdisciplinari con:

-         matematica, per le attività di classificazione,

-         arte e immagine, per le rappresentazioni grafiche,

-         educazione alimentare, per lo studio delle catene alimentari,

-         educazione ambientale, per lo studio di ecosistemi,

-         tecnologia, per le proprietà della materia,

-         italiano, per la lettura e la comprensione di testi descrittivi e informativi,

-         storia, per la ciclicità degli eventi.

 

Inoltre, data l’attinenza con le tematiche da trattare, la classe aderirà al progetto “Da carta nasce carta”, proposto e strutturato dall’insegnate referente per l’educazione alla salute ed ambientale, ed inserito nel P.O.F.

 

U.A.

OGGETTO

COGNITIVO

O.S.A.

CONOSCENZE/ABILITÀ

→ COMPETENZE

OBIETTIVI

FORMATIVI

U.d.A. 1

Le piante intorno a noi

Attraverso questa U.d.A., invitiamo i bambini ad un’osservazione attenta del mondo vegetale, perchè possano giungere ad una conoscenza più approfondita delle loro parti e del loro ciclo vitale.

Riconoscere le parti nella struttura delle piante.

  • Osservare il mondo vegetale e ricercare modalità differenti per descriverlo, classificarlo, stabilire relazioni.

  • Distinguere le parti della pianta.

  • Descrivere la funzione delle varie parti di una pianta.

Acquisire strumenti per gestire in modo adeguato le conoscenze.

Sviluppare atteggiamenti di analisi, ricerca e spirito critico in diversi contesti.

U.d.A. 2

La materia e i suoi stati

In questa unità, guideremo i bambini alla conoscenza delle proprietà che caratterizzano la materia nei vari stati.

Consolidare la consapevolezza delle possibilità di cambiamento di stato della materia.

  • Riconosce i diversi stati in cui presenta la materia.

  • Sperimenta i cambiamenti di stato dell’acqua.

  • Comprende che il calore è il “motore” dei cambiamenti di stato.

Riconosce, nell’esperienza quotidiana, i diversi stati della materia: solido, liquido e aeriforme.

U.d.A. 3

L’acqua, elemento di vita

L’acqua è all’origine di ogni forma di vita. In questa U.d.A. si punterà sulle caratteristiche fisiche e chimiche dell’acqua e sul concetto di ciclicità degli eventi e, nello specifico, sulla ricostruzione del ciclo dell’acqua nelle sue fasi essenziali.

Percepire l’acqua come elemento essenziale per la vita.

  • Descrivere varie situazioni in cui è presente l’acqua.

  • Conoscere le tre fasi di aggregazione e di cambiamenti di stato della materia.

  • Descrivere il processo di formazione di alcuni fenomeni atmosferici.

  • Comprendere le responsabilità personali per far fronte all’ ”allarme acqua”.

Conoscere alcune interazioni che intervengono nel ciclo dell’acqua.

Sviluppare atteggiamenti di coscienza civile (tutela e salvaguardia dell’ambiente).

U.d.A. 4

L’aria

L’aria è l’involucro gassoso che circonda la terra )atmosfera). Spesso gli alunni la confondono con il vento. In questa U.d.A. conosceremo l’aria, la sua composizione e ne coglieremo, attraverso semplici esperienze, le caratteristiche.

Percepire le caratteristiche dell’aria, la sua importanza per i viventi, i pericoli che la minacciano.

  • Percepire la presenza dell’aria e la sua composizione.

  • Cogliere, attraverso semplici esperimenti, il peso, la comprimibilità e l’elasticità dell’aria.

  • Conoscere il ciclo dell’aria (fotosintesi clorofilliana).

  • Cogliere, attraverso semplici esperimenti, il ruolo dell’aria nella combustione.

  • Comprendere le responsabilità personali per far fronte all’ ”allarme aria”.

Individuare l’elemento aria ed esaminarne le caratteristiche e le proprietà.

Sviluppare atteggiamenti di coscienza civile (tutela e salvaguardia dell’ambiente).

U.d.A. 5

La terra…in pugno

Gli alunni saranno guidati a riflettere sulla diversità dei terreni, sulla loro struttura e saranno avviati verso alla comprensione del perchè si sono formati diversi tipi di terreno, risalendo alla storia evolutiva della Terra.

Analizzare diversi tipi di terreno e coglierne le differenze.

  • Conoscere alcune caratteristiche del terreno (composizione, il terreno e l’acqua).

  • Distinguere alcuni tipi di roccia.

  • Conoscere alcuni materiali utili all’uomo, naturali e sintetici; percepire le caratteristiche di alcuni materiali (galleggiamenti, attrazione magnetica).

Conoscere alcuni tipi di terreno.

Percepire le caratteristiche di alcuni materiali.

U.d.A. 6

Gli ambienti naturali

Gli alunni saranno condotti a considerare il rapporto tra gli organismi di una cominità e i fattori ambientali. In ogni ambiente interagiscono produttori, consumatori e decompositori. L’osservazione di ambienti vicini servirà ad individuare e riconoscere semplici catene alimentari.

Comprendere la necessità di complementarietà e sinergia per la sopravvivenza dell’ambiente e dell’uomo.

  • Acquisire il concetto di ecosistema e di catena alimentare.

  • Distinguere in un ambiente i produttori dai consumatori.

  • Distinguere i consumatori primari da quelli secondari.

  • Descrivere il ruolo dei decompositori.

  • Analizzare alcuni ambienti naturali: il mare, lo stagno, il bosco.

Comprendere il funzionamento di un ecosistema.


 

 Suono e musica.

 

 

Seguendo le Raccomandazioni per l’attuazione delle Indicazioni Nazionali, il percorso curerà due dimensioni: quella della “produzione” e quella della “percezione”. La prima sarà caratterizzata dal costante uso della voce e di tutto il corpo, mentre la seconda per l’esplorazione dei suoni e dei rumori prodotti da esseri umani, animali, oggetti. Nelle proposte di esperienza si mirerà al coinvolgimento e all’accorpamento di più aree disciplinari all’interno di singole attività. Il laboratorio di musica sarà arricchito di uno strumentario didattico, composto da numerosi e diversi strumenti musicali, anche costruiti artigianalmente, durante il laboratorio di tecnologia.

 

Le unità di apprendimento, relative alle attività musicali, saranno quattro:

 

            1.      Le caratteristiche del suono

            2.      Il ritmo

            3.      Costruiamo gli strumenti

            4.      Cantando, cantando

 

Nel corso dell’anno scolastico, non mancheranno occasioni (festive e non) per imparare ed eseguire canzoncine di vario genere.

 

Attraverso il percorso di apprendimento programmato l’alunno osserverà ed individuerà le caratteristiche dei suoni, imparerà a seguire un ritmo, eseguirà un brano con semplici strumenti musicali, inventerà delle partiture con segni non convenzionali, canterà cercando di individuare tutte le sfumature della melodia.

 

Le attività saranno organizzate in vario modo:

-         ascolto musicale

-         produzione di ritmi e melodie individuale e collettiva

-         attività di gruppo

-         interazione frontale con l’insegnante

-         manipolazione di materiale vario

-         lettura e osservazione di immagini.

 

Il raccordo è previsto con le seguenti discipline:

-         scienze, per i riferimenti alle proprietà fisiche del suono e della struttura degli strumenti musicali

-         scienze motorie e sportive, per la motricità collegata al ritmo e all’uso degli strumenti ritmici

-         matematica, per le implicazioni aritmetiche del ritmo musicale

-         tecnologia, per gli aspetti tecnici degli strumenti musicali

-         arte e immagine, per la lettura di immagini e simboli iconici, per le parole onomatopee del fumetto.

 

 

U.A.

OGGETTO

COGNITIVO

O.S.A.

CONOSCENZE/ABILITÀ

→ COMPETENZE

OBIETTIVI

FORMATIVI

U.d.A. 1

Le caratteristiche del suono

Le voci, i suoni, i rumori possono essere differenti, per altezza, intensità, timbro e durata.

In base ai parametri distintivi di intensità, durata, altezza e timbro, riconoscere, descrivere, analizzare, classificare, memorizzare e produrre suoni ed eventi sonori.

  • Percepire, riconoscere e descrivere le differenze timbriche delle voci, dei suoni della natura, dei suoni strumentali.

  • Intuire il concetto di intensità dei suoni.

  • Classificare suoni ascoltati secondo il parametro dell’intensità.

  • Eseguire con la voce brani conosciuti con l’alternanza di forte e piano.

  • Ascoltare suoni e confrontarne la durata.

  • Produrre suoni con la voce, variando la durata.

  • Distinguere i suoni in relazione alla propria altezza.

  • Produrre suoni con la voce, variando l’altezza.

Riconoscere i parametri sonori di un brano.

Produrre una serie di suoni secondo indicazioni date.

U.d.A. 2

Il ritmo

Scopriamo il ritmo nelle realtà circostante e nella musica.

In base al ritmo, riconoscere, descrivere, analizzare, classificare, memorizzare e produrre suoni ed eventi sonori.

  • Distinguere il ritmo, come ripetizione regolare di un evento, nella giornata (ore), nella natura (prima, adesso, poi), nella Terra (giorno-notte, giorni della settimana, mesi, stagioni).

  • Acquisire il concetto di ritmo musicale come ripetizione regolare di un evento sonoro.

  • Scandire aritmicamente le parole con il battito delle mani.

  • Percepire ritmi diversi e collegare ad essi il movimento.

  • Utilizzare lo strumentario Orff per produrre suoni e ritmi, da soli o in gruppo.

Riconoscere i parametri sonori di un brano.

Produrre una serie di suoni secondo indicazioni date.

U.d.A. 3

Costruiamo gli strumenti

Uno strumentario didattico, realizzato anche con l’ausilio di oggetti di uso comune, è utile per un approccio attivo-operativo all’evento musicale.

Realizzare uno strumentario utilizzando oggetti comuni e/o di recupero.

Applicare semplici criteri di trascrizione intuitiva dei suoni.

  • Sperimentare le possibilità sonore di oggetti comuni.

  • Realizzare strumenti da scuotere, da agitare, da soffiare, da strofinare, da pizzicare, utilizzando oggetti comuni.

  • Ideare una partitura informale secondo criteri stabiliti ed eseguirla correttamente.

Ideare, trascrivere ed eseguire semplici partiture.

U.d.A. 4

Cantando, cantando

Ascoltare, da soli o in gruppo, una famosa canzone, consente di afferrare tutti i parametri musicali: intensità, timbro, altezza, durata, nonché il ritmo.

Eseguire, per imitazione, semplici canti e brani, individualmente e/o in gruppo, anche accompagnandosi con oggetti di uso comune, con i diversi suoni che il corpo può produrre o con piccoli strumenti musicali.

  • Scegliere un brano e cantarlo cercando di individuare tutte le sfumature della melodia.

  • Cantare e percepire tutto ciò che la melodia trasmette.

Riconoscere tutti i parametri musicali attraverso l’ascolto di una melodia.

Arte e immagine.

 

Gli itinerari proposti mirano a costruire situazioni concrete di incontro con la realtà, per comprenderla e rielaborarla. Le attività costituiranno motivo per incoraggiare le sperimentazioni personali che integrano corporeità, affettività, costruzione della conoscenza.

 

Il percorso di Arte e Immagine sarà articolato in cinque Unità di apprendimento:

            1.      Le regole dei disegni

            2.      Impariamo ad osservare

            3.      Artisti all’opera

            4.      Forme e colori nelle opere d’arte

            5.      Disegnare…senza sporcarsi le mani.

 

Attraverso il percorso di apprendimento proposto, l’alunno descriverà elementi della realtà attraverso il colore, imparerà a creare i colori e ad usarli creativamente, manipolerà vari tipi di materiale, leggerà e creerà immagini tenendo conto delle relazioni spaziali e dei rapporti dimensionali, rappresenterà figure umane a partire da uno schema corporeo strutturato, realizzerà fumetti.

 

Le attività saranno organizzate in vario modo:

-         interazione frontale con l’insegnante

-         attività individuali

-         attività di gruppo

-         attività collettive

-         modalità laboratoriale (manipolazione ed esperienze con i materiali).

 

I contenuti delle attività saranno in stretto rapporto con gli altri percorsi disciplinari:

-         tecnologia, per le proprietà dei materiali

-         matematica, per i riferimenti alla tridimensionalità, per le simmetrie e per la geometria dei campi e dei piani

-         informatica, per la realizzazione di disegni al computer

-         geografia, per l’osservazione da diversi punti di vista e per la creazione di plastici su mappe

-         storia, per simulare l’arte preistorica, realizzando graffiti e disegni con materiali inusuali (polveri, carboncino…)

-         scienze motorie e sportive per le attività di manipolazione

-         lingua italiana, per la lettura dell’immagine e per il linguaggio dei fumetti

-         musica, per la ricerca delle parole onomatopee del fumetto.

 

Per quanto riguarda i materiali, saranno privilegiati quelli di recupero, a costo zero e facilmente reperibili, anche per sottolineare il collegamento agli obiettivi formativi dell’educazione ambientale (progetto “Da carta nasce carta”), che ha tra i suoi obiettivi quello di educare  a “praticare forme di riutilizzo e riciclaggio di materiali” e  ad“assumere atteggiamenti di rispetto dell’ambiente”.

 

U.A.

OGGETTO

COGNITIVO

O.S.A.

CONOSCENZE/ABILITÀ

→ COMPETENZE

OBIETTIVI

FORMATIVI

U.d.A. 1

Le regole dei disegni

L’osservazione delle immagini può costituire un buon punto di partenza per conoscere gli elementi del linguaggio visivo. Stimoliamo il bambino a discriminare le parti di cui si compone un’immagine: la linea, il segno, il colore, lo spazio.

Riconoscere ed usare gli elementi del linguaggio visivo: il segno, la linea, il colore, lo spazio.

  • Riconoscere, discriminare e usare gli elementi del linguaggio visivo.

  • -       Utilizzare segni e colori diversi in relazione al messaggio che si vuole comunicare.

Leggere e produrre immagini distinguendo gli elementi fondamentali del linguaggio visivo.

U.d.A. 2

Impariamo ad osservare

I campi e i piani sono concetti difficili per un bambino. Guidiamolo nell’osser-vazione delle immagini e aiutiamolo a capire che le cose possono essere viste da punti di osservazione diversi, che gli elementi in primo piano appaiono più grandi, quelli in secondo piano appaiono più piccoli e che lo sfondo è il “collante” delle cose rappresentate.

Collocare gli oggetti nello spazio, individuando i campi e i piani.

  • Creare immagini stabilendo relazioni tra l’osservatore e l’oggetto osservato (punti di vista).

  • Acquisire i concetti di campo visivo e di piani e individuarli nelle immagini.

  • Realizzare lavori facendo attenzione alla collocazione degli oggetti nello spazio e ai loro rapporti dimensionali.

Costruire immagini complesse in uno spazio strutturato.

U.d.A. 3

Artisti all’opera

Il linguaggio visivo si serve di numerose tecniche e numerosi materiali. Useremo in particolare matite colorate, pennarelli, colori a cera e tempere; tra i materiali, la carta, in quanto è molto duttile e suggerisce svariati impieghi, anche tridimensionali, e la pasta di sale.

Utilizzare tecniche grafiche e pittoriche: i pennarelli (il puntinismo), le matite colorate (per sperimentare le gradazioni di colore), le tempere (per creare i colori), i colori a cera (graffiti).

  • Disegnare e colorare, utilizzando pennarelli, matite colorate o tempere, per esprimere emozioni o illustrare storie.

  • Realizzare rappresentazioni grafiche usando la tecnica del collage e del mosaico.

  • Imitare l’arte preistorica, attraverso la realizzazione di graffiti (colori a cera) e disegni (polveri, carboncino…).

  • Creare simmetrie.

  • Realizzare oggetti tridimensionali con la tecnica degli origami, con la pasta di sale, con vari tipi di carta (biglietti augurali, fiori…).

Utilizzare tecniche grafiche e pittoriche per esprimere emozioni.

Manipolare materiali vari a fini espressivi.

Decorare con simmetrie.

Manipolare materiali plastici e polimaterici a fini espressivi: la carta, per produrre immagini bidimensionali (collage, mosaici) e tridimensionali (origami, oggetti vari, plastici); la pasta di sale.

U.d.A. 4

Forme e colori

nelle opere d’arte

Nelle opere d’arte, l’artista descrive sensazioni e stati d’animo, usando specifiche “regole”(linee, forme, colori, campi…). È importante abituare il bambino a prendere confidenza con queste regole, per leggere immagini e realizzare lavori sempre più elaborati.

Osservare e descrivere in maniera globale un’immagine, individuando anche le molteplici funzioni che essa svolge, da un punto di vista sia informativo che emotivo.

  • Individuare gli elementi costitutivi del linguaggio iconico in un’opera d’arte.

  • Leggere e comprendere immagini progressivamente più complesse.

  • Identificare e sperimentare potenzialità espressive degli elementi costitutivi dell’immagine.

  • Comprendere e utilizzare gli elementi costitutivi del linguaggio iconico per comunicare emozioni.

 Interpretare immagini di diverso significato.

U.d.A. 5

Disegnare…senza sporcarsi le mani

Il computer può costituire uno strumento interessante per potenziare la creatività del bambino, che ha bisogno di essere continuamente sottoposto a stimoli diversi. Possiamo mettere i nostri piccoli artisti di fronte ad una postazione informatica e insegnare loro l’uso di programmi semplici come Paint.

Realizzare immagini con l’uso del computer.

  • Utilizzare il computer e accedere al programma Paint.

  • Conoscere le funzioni del programma Paint.

  • Realizzare disegni e colorare con Paint.

  • Salvare un file grafico.

  • Inserire un file grafico in un testo.

Potenziare la creatività attraverso il computer.


 

Scienze motorie e sportive.

 

Il percorso di scienze motorie, con i limiti imposti dalla mancanza nella scuola di spazi idonei, sarà articolato in cinque unità di apprendimento:

 

            1.      Coordinazione globale

            2.      Schemi motori di base

            3.      Capacità coordinative

            4.      Il gioco

            5.      Linguaggio motorio e movimento creativo.

 

Al termine del percorso di apprendimento, l’alunno risolverà problemi di coordinamento motorio nello spazio e nel tempo, eseguirà esercizi di coordinamento oculo-manuale con la palla, eseguirà percorsi, eseguirà giochi individuali, a coppie e di squadra, eseguirà esercizi a corpo libero, con la palla e con gli attrezzi, comunicherà attraverso il corpo e il movimento, svilupperà l’espressività e la creatività.

 

Le attività saranno organizzate in vario modo:

-         attività individuali

-         attività a coppie

-         attività collettive

-         attività di squadra.

 

Il raccordo con le altre discipline sarà attuato attraverso:

-         scienze, per la conoscenza del proprio corpo;

-         arte e immagine, per lo sviluppo della motricità fine;

-         educazione alla salute, per l’uso appropriato del corpo, il suo corretto mantenimento e sviluppo e le norme di sicurezza;

-         convivenza civile, per le attività di gruppo (rispetto delle regole);

-         educazione all’affettività, per lo sviluppo e il controllo delle emozioni.

 

U.A.

OGGETTO

COGNITIVO

O.S.A.

CONOSCENZE/ABILITÀ

→ COMPETENZE

OBIETTIVI

FORMATIVI

U.d.A. 1

Coordinazione globale

La coordinazione è la capacità che permette di eseguire qualsiasi movimento, semplice o complesso, nella maniera più efficace, ossia più aderente al modello elaborato.

Utilizzare efficacemente la gestualità fino-motoria, con piccoli attrezzi, codificati e non, nelle attività ludiche, manipolative e grafico-pittoriche

  • Sviluppare la padronanza della coordinazione oculo-muscolare (occhio-mano, occhio-piede).

  •  Sviluppare una motricità sempre più ricca ed armoniosa.

Eseguire semplici movimenti in maniera fluida, essenziale e precisa, con il minor dispendio di energie.

U.d.A. 2

Schemi motori di base

Gli schemi motori rappresentano la conoscenza delle proprie possibilità motorie e la capacità di sfruttarle.

Utilizzare abilità motorie in forma singola, a coppie, in gruppo.

  • Utilizzare differenti modalità di movimento e combinarle ponendosi in relazione con piccoli/grandi attrezzi e con gli altri.

  • Fornire, in situazioni complesse, risposte motorie personali, affinando e strutturando le abilità nel gioco-sport.

Consentire al bambino di provare tutti i possibili movimenti per sviluppare l’arricchimento e l’ampliamento delle varie prassie motorie.

U.d.A. 3

Capacità coordinative

Lo sviluppo delle capacità coordinative è possibile a partire dalla maturazione degli schemi motori-posturali e dall’apprendimento delle abilità motorie, che a sua volta è influenzato dalle capacità coordinative.

Sviluppare le capacità coordinative.

  • Coordinare azioni motorie semplici.

  • Raggiungere l’obietivo motorio con il minimo dispendio di energie.

Sviluppare la coordinazione in maniera lenta e secondo regole precise, per raggiungere livelli motori elevati.

U.d.A. 4

Il gioco

Attraverso il gioco il bambino sperimenta, conosce, apprende. Ogni gioco persegue un certo risultato e impegno, il rispetto delle regole e dei compagni.

Rispettare le regole dei giochi organizzati; cooperare all’inter-no di un gruppo e interagire positivamente con gli altri, valorizzando le diversità.

  • Attraverso il gioco motorio, adattare ed elaborare in modo personale ciò che si apprende.

  • Attuare, in modo originale, la capacità di prestazioni motorie.

  • Conoscere le regole di un gioco e rispettarle.

  • Cooperare all’interno di un gruppo o di una squadra.

Attraverso il gioco, sviluppare una coscienza sociale, favorire un equilibrio emotivo e l’espressione della motricità.

U.d.A. 5

Linguaggio motorio e movimento creativo

Il movimento creativo contribuisce allo sviluppo della consapevolezza di sé e dell’ambiente e, stimolando l’immaginazione, si favorisce l’integrazione di livelli di percezione, memoria, pensiero.

Trovare soluzioni creative in un compito motorio.

  • Trovare progressivamanete e liberamente la soluzione personale a un dato compito motorio.

  • Migliorare la capacità di problem-solving nel compito motorio.

Trasferire abilità e comportamenti creativi in vari ambiti.


Informatica e tecnologia.

 

I nuovi programmi scolastici hanno introdotto nella scuola primaria il sapere tecnologico, i cui obiettivi specifici di apprendimento vengono presentati insieme a quelli relativi al sapere informatico. Tuttavia, riteniamo opportuno separare i due apprendimenti, per rafforzarne l’efficacia, pur valorizzando le loro caratteristiche comuni.

 

La tecnologia sarà trasversale ed utilizzata in diversi contesti disciplinari al fine di conoscere le caratteristiche ed il funzionamento di oggetti, strumenti, “macchine” di uso comune, che l’uomo ha costruito allo scopo di garantirsi la sopravvivenza e risolvere problemi pratici.

Utilizzando vari materiali, anche riciclati, gli alunni potranno riprodurre alcuni oggetti, in modo da approfondire, attraverso la manipolazione e l’esperienza diretta, quanto appreso in teoria.

 

Dopo averne osservato e compreso il funzionamento in vari contesti, saranno “costruiti”:

 

 

e quant’altro si renderà necessario a supporto delle altre unità di apprendimento.

 

L’UDA che segue prende in esame un percorso adattabile a diversi ambiti.

 

U.D.A

Oggi costruisco un…

OGGETTO

COGNITIVO

La vita dell’uomo nel corso dei secoli è stata arricchita e migliorata nella sua qualità da oggetti, strumenti e macchinari costruiti per garantire la sopravvivenza e risolvere problemi pratici.

O.S.A.

Analizzare e realizzare semplici modelli di manufatti di uso comune.

CONOSCENZE/ABILITÀ → COMPETENZE

-       Osservare oggetti e strumenti di uso comune.

-       Descrivere le caratteristiche e il funzionamento di semplici strumenti.

-       Comprenderne la funzione.

-      Realizzare semplici modelli di oggetti e strumenti di uso comune.

-      Utilizzare materiali diversi, anche riciclati.

OBIETTIVO

FORMATIVO

-      Conoscere e descrivere le caratteristiche, il funzionamento e le funzioni di oggetti di uso comune.

-      Costruire semplici modelli.

 

Il percorso di alfabetizzazione informatica sarà sviluppato attraverso le seguenti Unità di Apprendimento:

  1. Conosciamo il computer
  2. Paint: artisti con il computer
  3. Word: scrivere con il computer
  4. Geometria con la… tartaruga

 

Inoltre, il laboratorio di informatica sarà utilizzato a supporto delle altre discipline, anche attraverso l’uso di software didattici specifici.

 

U.A.

OGGETTO

COGNITIVO

O.S.A.

CONOSCENZE/ABILITÀ

→ COMPETENZE

OBIETTIVI

FORMATIVI

U.d.A.1

Conosciamo il computer

La conoscenza degli elementi “fisici” che costituiscono l’hardware del computer, è alla base della prima alfabetizazione informatica.

Conoscere i principali componenti del computer: unità centrale, monitor, tastiera, mouse, stampante, scanner.

  •  Conoscere le parti hardware del computer.

  • Identificare la funzione di ogni componente hardware.

Familiarizzare con il computer e acquisire manualità informatiche.

U.d.A. 2

Paint: artisti con il PC

Anche con il computer si può disegnare a mano libera proprio come su un foglio, utilizzando la matita, i pennarelli, la gomma ecc… Con l’utilizzo di Paint è possibile gestire, integrare e manipolare immagini e parole, dando libero sfogo alla creatività. Si possono inserire testi nelle immagni e viceversa.

Disegnare e colorare i modelli realizzati o altre immagini adoperando semplici programmi di grafica.

  • Individuare procedure per aprire e avviare il programma Paint.

  • Disegnare e colorare con Paint, utilizzando gli strumenti: matita, gomma, colori…

  • Inserire un testo in un’immagine.

  • Inserire, in un testo, un’immagine creata con Paint.

Creare e modificare immagini; integrare immagini nei testi.

Inserire un testo in un’immagine e viceversa.

U.d.A. 3

Word: scrivere con il PC

Il computer, come il quaderno, contiene dei fogli che, però sono elettronici, sui quali si può scrivere, cancellare, correggere automaticamente, cambiare asoetto agli elaborati.

Scrivere piccoli e semplici testi utilizzando la videoscrittura.

  • Aprire il programma Word.

  • Conoscere ed usare il programma Word.

  • Correggere un testo utilizzando il correttore automatico.

  • Formattare un testo (dimensione, carattere, colore, grassetto-corsivo-sottolineato, allineare-centrare-giustificare…)

  • Selezionare una parte di testo e sperimentare le possibilità di modifica (taglia-copia-incolla, formattazione…)

  • Cambiare aspetto agli elaborati, utilizzando la barra degli strumenti.

  • Utilizzare elenchi puntati o numerati.

  • Inserire immagini in un testo (ClipArt, WordArt, forme, files grafici)

  • Modificare, salvare e stampare un testo.

Scrivere testi utilizzando le principali funzioni del programma Word.

U.d.A. 4

Geometria con la… tartaruga

Partendo dal principio psicopedagogico che il bambino costruisce la sua conoscenza partendo dalle sue esperienze, utilizzare il programma Logo rappresenterà il passaggio dall’esperienza motoria alla rappresentazione dei concetti geometrici.

Inoltre, il bambino potrà avvicinarsi al concetto di “programmazione”.

Imparare a “comandare” la tartaruga per eseguire operazioni geometriche.

  • Compiere percorsi sul pavimento (livello motorio)

  • Riflettere sull’esperienza del camminare in diverse direzioni ed effettuando adeguate rotazioni del corpo.

  • Trasferire la propria esperienza alla tartaruga, scrivendo semplici procedure.

  • Programmare il percorso della tartaruga.

  • Verificare la correttezza del percorso ed individuare gli errori (verifica delle ipotesi).

Risolvere semplici problemi.

Porsi problemi più complessi e sviluppare ipotesi per la loro risoluzione.

 

Comprendere il concetto di “programmazione”

 

 


Convivenza civile.

 

A quest’area può essere affidato il compito di evidenziare il nostro intento di strutturare un piano, che nella sua struttura ologrammatica, contenga in ogni sua parte l’intento generale, che è principalmente quello di riportare ad unità l’azione educativa e formativa.

Le aree di intervento previste nell’ambito dell’educazione alla convivenza civile, pertanto, non costituiranno discipline a sé stanti, ma saranno concretizzate in attività trasversali e interdisciplinari da attuare con modalità prevalentemente ludiche. Attraverso tecniche attive e giochi cooperativi, saranno sviluppati percorsi di educazione alla consapevolezza di sé, alla valorizzazione delle differenze, alla salvaguardia della salute e dell’ambiente.

Il progetto “Da carta nasce carta” ci offrirà, ancora una volta, l’opportunità di esaltare la “trasversalità” dell’educazione alla convivenza civile per le sue caratteristiche che la rendono particolarmente adatta a collegare argomenti che ricadono in diverse aree disciplinari.

 

 

L.A.R.S.A.

 

L’indubbia utilità della presenza di momenti, durante i quali possano essere costituiti dei gruppi meno numerosi di alunni con interessi o bisogni simili, giustifica la scelta di utilizzare due ore settimanali di compresenza delle insegnanti per il recupero, il consolidamento, l’approfondimento e lo sviluppo delle abilità, nell’ottica dell’ individualizzazione dell’insegnamento.

L’adeguamento dell’offerta formativa alle esigenze degli alunni, ha sempre costituito una prerogativa fondata, innanzitutto, su scelte pedagogiche e metodologiche di fondo.

Pertanto gli obiettivi programmati per il laboratorio LARSA ed elencati nella tabella che segue, oltre a porsi in continuità con il lavoro realizzato durante lo scorso anno scolastico, saranno adeguati in seguito alle verifiche periodiche ed inseriti nel curricolo, in base ai bisogni rilevati.

 

ABILITÀ DISCIPLINARI

DISCIPLINA

RECUPERO/CONSOLIDAMENTO

APPROFONDIMENTO/SVILUPPO

LINGUA ITALIANA

·    Esegue semplici consegne di lavoro e di gioco.

·    Risponde adeguatamente a domande inerenti ad un brano ascoltato.

·    In una semplice narrazione, individua Prima-Dopo-Infine.

·    Individua, in una narrazione, l’ambiente, i personaggi, i tempi, semplici rapporti causali.

·    Racconta, guidato dell’insegnante, un’esperienza personale o altrui.

·    Trova o cambia il finale di semplici storie.

·    Memorizza filastrocche.

·    Legge rispettando i segni di punteggiatura.

·    Verbalizza per iscritto semplici esperienze personali.

·    Descrive in modo essenziale, oggetti, persone, animali.

·    Completa per iscritto semplici storie.

·    Rispetta sufficientemente le convenzioni ortografiche in vari contesti scritti.

·    Comincia a “giocare” con le parole.

·    Fornisce consegne ai compagni per la realizzazione di un progetto di lavoro o di gioco.

·    Ripete un brano ascoltato in modo chiaro ed esauriente.

·    Riordina le sequenze di una storia narrata.

·    Individua, in una narrazione, l’ambiente, i personaggi, i tempi, i rapporti causali, le situazioni fondamentali.

·    Racconta, in modo chiaro, esperienze personali o fatti visti o ascoltati.

·    Completa e trasformare delle storie (parte finale o iniziale o intermedia).

·    Memorizza filastrocche, versi liberi, poesie.

·    Legge con la giusta intonazione.

·    Racconta per iscritto esperienze personali e altrui in modo chiaro, corretto e significativo.

·    Descrive in modo articolato oggetti, persone, animali, ambienti.

·    Completa e inventa storie.

·    Utilizza semplici strategie di automazione a livello ortografico.

·    Esegui semplici giochi di parole.

STORIA

·    Utilizza gli indicatori della successione.

·    Colloca fatti sulla linea del tempo.

·    Coglie la contemporaneità di due fatti.

·    Coglie il rapporto causa/effetto tra due fatti.

·    Individua fatti di breve e lunga durata.

·    Ricostruisce la propria storia personale.

·    Riconosce i cambiamenti avvenuti nel tempo.

·    Distingue indizi, tracce, prove.

·    Distingue storie vere da storie fantastiche.

·    Ricostruisce la successione dei momenti fondamentali dell’evoluzione della vita e dell’uomo, aiutandosi con immagini.

·    In una situazione, coglie successione e contemporaneità fra fatti diversi.

·    Confronta linee del tempo e ne coglie l’intreccio temporale.

·    Quantifica le durate (giorni, mesi, anni, secolo, millennio, era).

·    Ricostruisce la storia della propria famiglia (albeo genealogico).

·    Comprende come si svolge il lavoro dello storico.

·    Riconosce le fonti storiche.

·    Ricava informazioni dalle fonti.

·    Distingue le caratteristiche del periodo paleolitico, neolitico e dei metalli.

·    Racconta gli eventi più importanti utilizzando gli indicatori temporali opportuni.

GEOGRAFIA

·    Descrive la posizione di elementi disegnati usando indicatori spaziali.

·    Realizza semplici riduzioni in scala.

·    Localizza la posizione di oggetti in un reticolo.

·    Descrive gli elementi essenziali di un ambiente.

·    Distingue elementi naturali e antropici in un ambiente.

·    Coglie le trasformazioni nel tempo di uno spazio conosciuto.

·    Individua le regole per la sicurezza in ambienti familiari.

·    Conosce parole del lessico geografico.

·    Orienta le carte usando i punti cardinali.

·    Realizza piante di ambienti noti con la relativa legenda.

·    Legge le carte ricavando informazioni dalla legenda.

·    Analizza e descrive gli elementi che costituiscono un ambiente.

·    Coglie i principali rapporti di connessione e interdipendenza fra elementi naturali e antropici.

·    Coglie le trasformazioni di un territorio e riconosce quelle introdotte dall’uomo.

·    Conosce e simula comportamenti da assumere in situazioni di rischio.

·    Utilizza molte parole del lessico geografico.

SCIENZE

·    Rapporta lo stato della materia a condizioni ambientali.

·    Capisce che le risorse di acqua e aria dipendono da complessi processi.

·    Assume atteggiamenti responsabili verso gli sprechi e gli inquinamenti.

·    Distingue i più comuni materiali.

·    Percepisce le caratteristiche più evidenti degli ambienti naturali e le più semplici catene ecologiche.

·    Di fronte ad un fenomeno, si comporta secondo le tappe del metodo scientifico: si interroga, raccoglie dati, formula semplici ipotesi sulle cause dei fenomeni e, potendo, ne verifica la validità.

·    Sa ben ordinare le sequenze del ciclo dell’acqua e dell’aria.

·    Percepisce chiaramente i problemi che attualmente minacciano la vita sulla Terra.

·    Percepisce chiaramente i delicati equilibri alla base degli ecosistemi.

MATEMATICA

·    Conta in senso progressivo e regressivo.

·    Indica i precedenti e i successivi di un numero dato.

·    Utilizza i simboli <, >, =.

·    Stabilisce relazioni d’ordine.

·    Ordina serie di numeri.

·    Raggruppa elementi in base 10.

·    Distingue decine e unità, usa la corretta simbologia.

·    Conosce il valore del centinaio ed usa una corretta simbologia.

·    Rappresenta il centinaio con materiale strutturato.

·    Compone e scompone numeri in centinaia, decine e unità. Conosce il valore posizionale delle cifre.

·    Sperimenta situazioni di unione, di inclusione, di intersezione, di addizione ripetuta e di partizione.

·    Rappresenta le quattro operazioni.

·    Indica i termini delle quattro operazioni.

·    Calcola addizioni, sottrazioni e moltiplicazioni senza cambio e co il cambio.

·    Conosce la funzione dell’1 e dello 0 nell’addizione, nella sottrazione e nella moltiplicazione.

·    Aggiunge e toglie 1 e 10 ad un numero dato utilizzando la scomposizione in decine e unità.

·    Rappresenta moltiplicazioni con schieramenti e prodotto cartesiano.

·    Ricostruisce le tabelline.

·    Conosce tutti i prodotti delle tabelline da 0 a 10.

·    Rappresenta divisioni tramite partizioni.

·    Calcola divisioni in riga e in colonna con resto e senza resto.

·    Riconosce situazioni problematiche in contesti reali o ipotetici. Identifica il problema ed indica una o più strategie di risoluzione.

·    Risolve un semplice problema aritmetico con una domanda e una operazione.

·    Identifica la strategia risolutiva mettendo in relazione la situazione con l’operazione adatta.

·    Risponde alla domanda in modo coerente.

·    Traccia percorsi secondo istruzioni date.

·    Identifica e nomina varie forme di oggetti reali.

·    Disegna figure piane.

·    In rappresentazioni adatte,cerca la simmetria assiale

·    Cerca nella realtà segmenti, linee curve e spezzate.

·    Misura, con campioni arbitrari, il perimetro.

·    Misura, con misure arbitrarie, lunghezze, pesi e capacità di oggetti di uso comune.

·    Raccoglie dati relativi a situazioni concrete e li rappresenta attraverso istogrammi ed ideogrammi.

·    Legge grafici e li interpreta.

·    Ricerca, nella sua esperienza, eventi certi, incerti, possibili e impossibili.

·    Spiega, con parole sue, la progressione numerica fino a 1000.

·    Ipotizza la progressione numerica oltre il 1000

·    Mette a confronto le operazioni a due a due e sa spiegarne la differenza rispetto alla funzione.

·    Completa operazioni in riga e in colonna, anche in assenza dei termini iniziali ed intermedi.

·    Stima il risultato delle operazioni, verbalizza il ragionamento eseguito e ne verific la congruità con il calcolo.

·    Intuisce la proprietà distributiva della moltiplicazione come tecnica per il calcolo rapido.

·    Aggiunge e toglie 100, 200, 300…

·    Moltiplica per 20, 30, 40…

·    Inventa situazioni problematiche, le risolve, le mette a confronto con quele dei compagni ed identifica le differenze.

·    Dato il testo, è in grado di indicare una o più domande adatte.

·    Dato il diagramma, è in grado di scrivere il testo di un problema con due domande e due operazioni.

·    Data la risposta, è in grado di scrivere il testo.

·    Descrive solidi in modo spontaneo e li mette a confronto a due a due.

·    Cerca le varianti e le invarianti.

·    Per ogni solido individua lo sviluppo.

·    Costruisce scatole porta-oggetti.

·    Misura con strumenti adeguati: righello, riga…

·    Disegna con riga e righello su indicazione dell’insegnante.

·    Ricerca pesi e capacità in confezioni di cibi e alimenti.

·    Effettua una indagine sul peso degli zaini.

·    Rileva i dati sui consumi di latte in ogni famiglia della classe.

·    Stima la probabilità degli eventi incerti.

·    “Misura” la probabilità degli eventi incerti con unità di misura arbitrarie.

 

 

 

 

 Laboratorio dei Mestieri.

 

Il progetto, vincitore della borsa di ricerca promossa dall’IRRE di Basilicata, ha lo scopo di rafforzare l’efficacia dell’azione didattica legata ai “saperi scientifici”, avviando una ricerca sistematica sul miglioramento degli strumenti e delle tecniche di insegnamento/apprendimento e la sperimentazione della didattica laboratoriale.

Difatti, gli alunni saranno coinvolti in attività di laboratorio, in cui saranno presi in esame diversi settori lavorativi, con particolare riferimento all’aspetto economico che ogni lavoro implica (guadagno, compravendita, utilizzo di banche…).

 

Di volta in volta, i bambini “giocheranno” ad essere:

-         coloro che acquistano prodotti e li rivendono (negozianti): gestori di negozi di generi alimentari, cartolibrari, fiorai, baristi... ;

-         coloro che vendono i loro servizi o i loro prodotti (artigiani, agricoltori, impiegati, professionisti, artisti);

-         coloro che lavorano in banca (bancari), per compiere operazioni di cambio, prestiti, depositi;

-         gli automi presenti nella quotidianità (macchine che trasformano, macchine che distribuiscono, macchine che eseguono comandi).

La fase conclusiva, vedrà l’aula trasformarsi in un piccolo paese o in un centro commerciale, con tutte le attività sperimentate. Si potrà prevedere anche la visita di persone esterne (bambini delle altre classi, genitori…) e organizzare una raccolta fondi per beneficenza.

 

Il laboratorio sarà svolto il mercoledì dalle 14:30 alle 16:30. In tali ore, la classe sarà divisa in più gruppi, seguiti dalle due insegnanti, per poter svolgere le attività previste, che essendo varie e interdisciplinari, devono mirare all’acquisizione di abilità trasversali e di competenze valide anche al di fuori dell’ambiente scolastico, più facilmente controllabili se i gruppi operano contemporaneamente.

 

Questi momenti renderanno possibile la simulazione di contesti reali con la possibilità di assegnare agli alunni quei “compiti in situazione” che ci consentiranno di rilevare l’acquisizione di conoscenze e abilità, di valutare il possesso delle competenze disciplinari e, ove possibile, quello di competenze trasversali.

 

È stato approntato un progetto dettagliato, che si allega al presente documento, quale parte integrante.

 

  

 

Laboratorio di scrittura creativa.

 

La lettura e la scrittura sono momenti della vita scolastica che, per quanto importantissimi e necessari, vengono spesso subiti dagli alunni, costretti a leggere libri che non li stimolano e a scrivere su argomenti poco sentiti e a volte noiosi.

Assecondare gli interessi dei bambini è, pertanto, il primo passo per suscitare l’interesse, che a sua volta è indispensabile per stimolare il piacere della lettura e della scrittura.

La fantasia gioca un ruolo fondamentale nella vita del bambino, aiuta a costruire  molte conoscenze e facilita l’acquisizione di abilità e competenze appartenenti sia alla cultura che alle emozioni e alle relazioni con gli altri.

Perciò è possibile utilizzare la naturale creatività dei bambini al fine di migliorare le capacità comunicative ed espressive, inoltre, attraverso una metodologia prevalentemente basata sul gioco, incanalarla verso l’acquisizione di capacità comunicative mature e consapevoli.

 

U.A.

OGGETTO

COGNITIVO

O.S.A.

CONOSCENZE/ABILITÀ

→ COMPETENZE

OBIETTIVI

FORMATIVI

U.d.A. 1

Giocare con le parole: nonsense, filastrocca, poesia.

L’utilizzazione di filastrocche e giochi di parole è un’attività molto stimolante che favorisce la creatività e l’arricchimento lessicale. Il passaggio dalla fruizione alla produzione di piccole composizioni è il primo passo verso l’acquisizione della capacità di esprimere autonomamente idee e sentimenti.

Scrivere semplici composizioni in rima.

  •  Trovare rime per costruire nonsense

  • Saper utilizzare le rime in maniera da dare musicalità e ritmo alle strofe

  • Scrivere filastrocche su argomenti occasionali o giocosi

  • Descrivere sensazioni in versi

  • Esprimere sentimenti attraverso la composizione di semplici poesie

Acquisire la consapevolezza che le parole sono sempre e comunque veicolo privilegiato per comunicare

Utilizzare la musicalità delle parole per esprimere  pensieri e sensazioni

U.d.A. 2

Giocare con le parole: il racconto.

 

L’uso consueto dell’analisi testuale porta i bambini a comprendere che esistono diversi modi per raccontare: dalla fiaba, alla leggenda, al mito, dalla narrazione, alla cronaca, alla descrizione…Per cercare di imitare gli “scrittori”, bisogna acquisire alcune regole, ma soprattutto, mettere in moto la fantasia e inventare personaggi originali, ambienti e fatti stimolanti.

Scrivere semplici racconti

Inventare situazioni narrative e costruire testi individuali e in gruppo

 

  • Produrre testi narrativi coerenti, partendo da uno schema di riferimento

  • Realizzare testi fantastici, utilizzando personaggi e situazioni date

  • Realizzare schemi con situazioni e personaggi da trasformare in racconto fantastico

  •  Scrivere testi utilizzando lo schema classico della fiaba

  • Ampliare il lessico ed usare le parole in maniera pertinente al contesto

  • Riconoscere che anche la fantasia possiede un suo codice espressivo, una sua “grammatica”  ed utilizzarla correttamente

Realizzare testi fantastici in cui personaggi e fatti hanno caratteristiche non legate alla realtà, ma all’immaginazione

Produrre testi personali ed unici


Laboratorio di educazione alimentare.

 

Su espressa richiesta dei genitori, abbiamo deciso di destinare un’ora del dopomensa (il mercoledì, dalle 13:30 alle 14:30) all’educazione alimentare, durante la quale sarà svolta, per tutto l’anno, la seguente unità di apprendimento:

 

U.D.A.

Alimentazione e nutrizione

OGGETTO

COGNITIVO

Il corpo umano è costituito da tante e diverse sostanze, che concorrono sia a formarlo che a farlo funzionare. Per conservare lo stato di buona salute e per la migliore efficienza del nostro organismo è necessario che la nostra alimentazione abituale sia corretta ed equilibrata. Per poter essere così definita, l’alimentazione dovrà essere completa: dovrà, cioè, contenere nelle giuste quantità tutte le sostanze nutritive necessarie.

O.S.A.

Riconoscere le esigenze del proprio corpo ed individuare l’alimentazione più adeguata alla sua crescita.

CONOSCENZE/ABILITÀ → COMPETENZE

-   Descrivere le proprie abitudini alimentari.

-   Descrivere l’effetto del cibo sugli organi di senso.

-   Individuare i nutrienti nei diversi cibi.

-   Conoscere il valore nutrizionale degli alimenti.

-   Descrivere il ruolo svolto dai vari nutrienti sul nostro organismo.

-   Comprendere la differenza tra nutrizione e alimentazione.

-   Acquisire corrette abitudini alimentari.

OBIETTIVO

FORMATIVO

Individuare e seguire una dieta alimentare corretta

 

Utilizzando filastrocche, canti, schede, cartelloni, attività ludiche si mirerà anche a:

 

Durante l’ora destinata all’educazione alimentare abbiamo previsto la contemporaneità delle insegnanti per consentire, ad una delle due, di accompagnare i bambini, in piccoli gruppi, presso l’area dei servizi, per educarli ad una corretta igiene dentale. 

 

 

 
ORE OPZIONALI

 

Poiché la classe III A è organizzata secondo il modello 27+10+3 (a tempo pieno), le tre ore opzionali previste dalla legge 53/2003 e dal decreto attuativo della stessa n.59/2004 sono state assimilate al quadro orario settimanale delle attività, previo consenso dei genitori, i quali, tra le varie opzioni, hanno scelto le seguenti attività:

 

a.      Laboratorio linguistico.

 

Il laboratorio linguistico, da realizzare durante l’ora opzionale scelta dai genitori, prevede la presenza contemporanea delle insegnanti di italiano ed i inglese, in quanto nasce dall’idea di condurre gli alunni a riflettere sul potere comunicativo del linguaggio nelle sue diverse forme.

I bambini sono in genere molto disponibili allo scambio con i coetanei e amano fare nuove conoscenze che possono essere motivanti nei confronti dell’acquisizione delle abilità linguistiche di base. Pertanto, la finalità del laboratorio è quella di offrire agli alunni della classe terza la possibilità di scambiare notizie ed esperienze con alcuni loro coetanei che vivono in un Paese straniero. Per gli scambi sarà utilizzata la lingua inglese, ma la struttura comunicativa sarà fatta in italiano e privilegerà l’utilizzo delle mappe concettuali come codice universale, sintetico e dinamico, per costruire e condividere strutture di conoscenza. Infatti, la struttura delle mappe concettuali, oltre a “economizzare” termini e proposizioni, è indipendente dalla lingua e può essere tradotto con estrema facilità.

Le insegnanti hanno contattato una scuola primaria di Vonitza (Grecia), paese gemellato con il Comune di Viggiano e che per due anni è stato partners del Progetto Comenius del nostro Istituto, individuando il gruppo con il quale operare gli scambi.

 

U.D.A.

Primi passi verso l’Europa

OGGETTO

COGNITIVO

Poter dialogare, anche in maniera virtuale, con coetanei che vivono quotidianamente in un contesto sociale ed ambientale completamente diverso da quello in cui vivono gli alunni, sollecita la curiosità e porta a prendere coscienza di realtà che hanno punti di convergenza e di divergenza con la propria, nonché a considerare il “diverso” come fonte di arricchimento culturale ed umano.

O.S.A.

Acquisire nuovi modi per comunicare e avviarsi a vivere in una società multiculturale per la quale bisogna attrezzarsi sia sul piano linguistico-comunicativo che sul piano della disponibilità umana, al fine di relazionarsi con popoli che hanno un passato diverso dal nostro.

CONOSCENZE/ABILITÀ → COMPETENZE

  • Usare semplici mappe per sintetizzare in italiano ciò che si vuole comunicare

  • Tradurre le mappe in lingua inglese.

  • Utilizzare diversi strumenti di comunicazione per entrare in contatto con i compagni stranieri (lettere, cartoline, e-mail…)

  • Utilizzare il disegno e la fotografia per arricchire la comunicazione verbale e renderla più incisiva 

  • Acquisire notizie sulle abitudini dei compagni stranieri

  • Rispondere in maniera pertinente alle loro richieste

  • Saper ricercare le notizie da inviare

OBIETTIVO

FORMATIVO

Arricchire le capacità comunicative dei bambini in lingua inglese ed in italiano

 

 

b.      Laboratorio multimediale.

 

La multimedialità offre innumerevoli opportunità per l’attivazione di abilità e per il consolidamento delle capacità legate alle diverse discipline scolastiche e ai diversi aspetti dell’apprendimento: testi, immagini fisse, animazioni e video, suoni e musica offrono molteplici occasioni per ritrovare i legami trasversali tra le conoscenze e per accrescere le competenze personali possedute da ciascuno.

Lo scopo principale del laboratorio multimediale è quello di allargare il percorso didattico dalla cultura dell’alfabeto alla cultura ed ai linguaggi tecnologici della stampa, della televisione, del computer, assicurando, in tal modo, l’apprendimento della lettura-scrittura-traduzione di testi a stampa e in video e di ipertesti multimediali.

I linguaggi multimediali, analogici e digitali, recuperano e valorizzano, oltre alla cultura dell’alfabeto, la cultura e i linguaggi primari del movimento, del suono, dell’immagine, della parola parlata e, dunque, impegnano in forma intertestuale ed ipertestuale tutti i linguaggi umani. I diversi linguaggi strutturano diverse forme di pensiero, di cultura e di arte. Sono importanti per comunicare e per vivere.

Il processo educativo, dunque, deve sostanziarsi nel far compiere esperienze e riflessioni comunicative attraverso tutti i linguaggi.

 

Il percorso programmato consentirà agli alunni di riesaminare il proprio modo di pensare e di rielaborare il sapere, di progettare e di realizzare; inoltre, fornirà loro nuove occasioni per lo sviluppo della creatività, dell’elasticità mentale, dell’apprendimento e consentirà la sperimentazione di situazioni stimolanti rispetto alle competenze cognitive e metacognitive da perseguire.

L’importanza dell’approccio multimediale risiede nei nuovi e diversi significati che esso veicola per la formazione, più che nell’aumento di capacità operative o tecniche che comunque comporta.

I percorsi operativi proposti svilupperanno un progetto di educazione alla multimedialità attraverso un progressivo utilizzo degli ambienti multimediali.

Le unità di apprendimento andranno dall’uso del videoregistratore e del televisore, alla proiezione con videoproiettore; dalle più elementari nozioni tecniche sull’uso della videoscrittura, alla costruzione di un testo elaborato nella grafica; dal comunicare attraverso le immagini (disegni), all’uso dello scanner e, infine, all’uso della macchina fotografica digitale:

 

1.      Noi e la televisione

2.      Storie a fumetti

3.      Storie… fotografate

 

Il laboratorio multimediale, per il suo carattere interdisciplinare, coinvolgerà tutte le discipline; sarà collegato, in modo particolare, al laboratorio di scrittura creativa, all’informatica, al laboratorio di teatro e al laboratorio linguistico.


 

U.A.

OGGETTO

COGNITIVO

O.S.A.

CONOSCENZE/ABILITÀ

→ COMPETENZE

OBIETTIVI

FORMATIVI

 U.d.A.1

Noi e la televisione

Il percorso parte dalla visione di un film di animazione, in quanto la televisione, il videoregistratore e i cartoni animati sono molto vicini all’esperienza di tutti i bambini.

Comprendere che il film di animazione rappresenta una modalità comunicativa, in quanto è una sequenza di immagini in movimento che raccontano una storia.

  • Comprendere la storia del film di animazione: individuare i personaggi, i luoghi, i fatti, la successione degli avvenimenti, i rapporti di causa-effetto.

  • Dividere la storia in sequenze.

  • Creare una serie di immagini, corredate da didascalie.

Comprendere il linguaggio delle immagini in movimento

U.d.A. 2

Storie a fumetti

Il fumetto altro non è che una storia raccontata attraverso le immagini. Ed è proprio la combinazione di due linguaggi, la parola e l’immagine, a facilitare la comprensione della storia. Per ottenere una storia “leggilibe” il bambino deve acquisire la capacità di esprimere il rapporto fra personaggi, oggetti e ambiente.

Leggere e/o produrre una storia a fumetti, riconoscendo e facendo interagire personaggi e azioni del racconto.

  • Individuare i punti chiave di una storia.

  • Acquisire la capacità di raccontare con le immagini l’evolversi degli episodi di una storia.

  • Conoscere gli elementi costitutivi del fumetto: didascalie, balloons, metafore visualizzate (immagini-simbolo), parole onomatopee, linee cinetiche.

Acquisire la capacità di creare una storia per immagini, collegando, in modo logico, i fatti tra loro.

U.d.A. 3

Storie… fotografate

 

Dopo il lavoro sui fumetti, raccontare attraverso le immagini fotografiche sarà una maniera logica e coerente per completare il percorso sulla narrazione mediante sequenze di immagini fisse.

Leggere e/o produrre una fotostoria, riconoscendo e facendo interagire personaggi e azioni del racconto.

  • Inventare una storia.

  • Drammatizzare l storia inventata.

  • Selezionare i momenti più significativi della storia.

  • Fotografare i momenti selezionati.

  • Trasferire le fotografie sul PC.

  • Creare le sequenze di immagini, con ballons e didascalie.

Acquisire la capacità di creare una storia per immagini, collegando, in modo logico, i fatti tra loro.


c.       Laboratorio di teatro.

 

Obiettivo del laboratorio è quello di stimolare la creatività e la fantasia dell’alunno, attraverso la scoperta di sé stesso, del proprio corpo, della propria voce, utilizzando suoni e movimenti come strumenti di comunicazione e di espressione.

Il percorso prevede la sperimentazione delle tecniche espressive del teatro e di quelle dell’ improvvisazione, che i bambini percepiranno come giochi, ma che li porteranno a conoscere le possibilità di combinare il linguaggio del corpo con il linguaggio della parola scritta e parlata, dei suoni, con la “trasformazione” dello spazio e degli oggetti. Infine, ciascuno avrà l’opportunità di prendere coscienza del lavoro collettivo, durante la fase finale (la messa in scena di un saggio da presentare al pubblico), anche attraverso la costruzione di scene, costumi, oggetti scenici, l’invenzione di sonorizzazioni e la scelta della colonna sonora. Infatti, il teatro nella scuola è concepito come momento di incontro, di rapporto, di partecipazione, di desiderio, di emozione.

 

U.D.A.

A scuola di…teatro

OGGETTO

COGNITIVO

Un’attività pratica di animazione teatrale favorisce la comunicazione diretta ed efficace, l’analisi e la risoluzione di problemi e offre un’ulteriore  opportunità per potenziare le diverse attitudini degli alunni e valorizzare l’aspetto cognitivo e affettivo.

O.S.A.

Prendere coscienza di sé stesso, del proprio corpo, della propria voce, utilizzando suoni e movimenti come strumenti di comunicazione e di espressione.

CONOSCENZE/ABILITÀ → COMPETENZE

-   Usare le espressioni del viso per comunicare e comprendere messaggi.

-   Potenziare la creatività attraverso la trasformazione di mani e di piedi in personaggi.

-   Potenziare la creatività attraverso le ombre cinesi.

-   Trasformare una storia raccontata in un testo teatrale, per il teatrino delle marionette.

-   Allestire uno spettacolo teatrale, curando il copione, la recitazione, il travestimento, il trucco, gli effetti luminosi, gli effetti sonori.

OBIETTIVO

FORMATIVO

Stimolare la creatività e la fantasia dell’alunno.

 

Alla fine dell’anno scolastico, sarà presentato un saggio ai genitori, previsto dal progetto “Saggio finale - Laboratorio di teatro e attività di drammatizzazione”, strutturato in collaborazione con le insegnanti delle classi seconde ed allegato al presente documento, del quale costituisce parte integrante.

 

 

 

LA MENSA E IL DOPOMENSA

 

Il tempo-mensa sarà destinato, oltre che alla consumazione del pasto, a riflessioni sulle buone maniere e sull’acquisizione di corrette abitudini alimentari e comportamentali. Inoltre, costituirà la “fase operativa” del percorso di educazione alimentare (v. paragrafo “Laboratorio di educazione alimentare”)

 

Il tempo destinato al dopomensa sarà impegnato con giochi e attività finalizzate allo stare bene insieme. I giochi saranno considerati attività attraverso cui gli alunni:

·        si rilassano e si divertono, 

·        acquisiscono corrette modalità di relazionarsi con gli altri

·        imparano che nella convivenza civile le regole sono necessarie.

Il gioco offre, inoltre:

·        occasioni in cui l’insegnante, attraverso l’osservazione, può capire e valutare alcuni atteggiamenti scorretti;

·        sperimentando alcune situazioni di conflitto, il bambino potrà essere guidato a scoprire che, se vuole giocare in gruppo, deve conoscere e rispettare una serie di norme che gli permettono una relazione pacifica con i compagni.

 

 

 

INTEGRAZIONE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

 

La presenza in classe di un alunno diversamente abile ha costituito, fin dal primo anno, l’occasione per un continuo arricchimento della scolaresca sul piano relazionale. Si è sempre mirato alla perfetta integrazione del bambino, privilegiando tutte le modalità e gli espedienti didattici che hanno consentito la percezione della diversità come un valore aggiunto, mai come un limite o un impedimento per gli altri. I risultati ottenuti sono evidenti soprattutto ora che il passare del tempo potrebbe avere accentuato il dislivello. Gli alunni sono sempre disponibili ad aiutare il compagno in ogni sua difficoltà, senza ostentare atteggiamenti di privilegio. Anche la presenza dell’insegnante di sostegno è recepita come “normale”,  anzi costituisce un punto di riferimento in più per tutti i bambini.

La programmazione individualizzata, che costituisce parte integrante del presente documento, è stata elaborata in stretta correlazione con le attività programmate per tutta la classe, sebbene con obiettivi dimensionati alle necessità dell’alunno.

 

 

QUADRO ORARIO SETTIMANALE

 

Alla luce di quanto fin qui esposto, è stato definito l’orario settimanale delle lezioni:

 

 

 

 

LUNEDÌ

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

GIOVEDÌ

VENERDÌ

8:30

9:30

BH

matematica

A

lingua italiana

L2H

lingua inglese

BH

matematica

AH

lingua italiana

9:30

10:30

BH

matematica

A

lingua italiana

RH

religione

BH

matematica

AH

lingua italiana

10:30

11:30

BH

suono e musica

AH

lingua italiana

BH

scienze

ABH

L.A.R.S.A

AH

storia

11:30

12:30

L2H

Lingua inglese

BH

geografia

BH

scienze

ABH

L.A.R.S.A

AH

storia

12:30

13:30

A

mensa

BH

mensa

B

mensa

A

mensa

B

mensa

13:30

14:30

A

dopomensa

BH

dopomensa

AB

ed.alimentare

A

dopomensa

B

dopomensa

14:30

15:30

A

scrittura creativa

BH

arte e immagine

AB

lab.mestieri

L2A

OPZ.lab.linguistico

BA

informatica-tecnologia

15:30

16:30

R

religione

ABH

OPZ. lab.teatro

AB

lab.mestieri

A

scienze motorie

BA

OPZ.lab.multimediale

16:30

18:30

 

Programmazione

Settimanale

 

 

A

Peluso Maria Letizia

Lingua italiana

Lab. scrittura creativa

Storia

Scienze motorie

Lab. linguistico

L.A.R.S.A.

Informatica e tecnologia

Convivenza civile

Educazione alimentare

Lab. Multimediale

Lab. Teatro

Lab. dei Mestieri (sperimentazione di didattica laboratoriale)

B

Scaldaferri Santina

Matematica

Scienze

Geografia

Arte e Immagine

Suono e musica

H

Agrello Teresa

Sostegno

L2

Conte Silvana

Lingua inglese

R

Sassano Maria Teresa

Religione cattolica

 

Lingua Italiana

5

Matematica

4

Scienze

2

Storia

2

Geografia

1

Informatica e tecnologia

1

Arte e immagine

1

Scienze motorie

1

Suono e musica

1

Lingua inglese

2

Religione

2

 

 

L.A.R.S.A

2

Lab. Scrittura creativa

1

Lab. dei Mestieri

2

Lab. Teatro (OPZ)

1

Lab. Linguistico (OPZ)

1

Lab. Multimediale (OPZ)

1

Mensa

5

Dopomensa

4

Ed. alimentare

1

 

 

UTILIZZAZIONE DELLE ORE DI CONTEMPORANEITÀ

 

Per rendere l’organizzazione del tempo pieno il più possibile funzionale alle esigenze dei bambini e per far sì che ogni momento della giornata scolastica possa essere motivo  di apprendimento pur con ritmi, modalità ed intensità diversi, si è pensato di utilizzare le compresenze prevalentemente in orario pomeridiano, al fine di attuare la didattica laboratoriale nella maniera suggerita dall’attuale legge di riforma, vale a dire, attraverso la suddivisione della classe in gruppi elettivi o di interesse.

In tale ottica, si inserisce anche la possibilità da parte delle insegnanti di effettuare osservazioni sul comportamento degli alunni in un contesto che favorisce la spontaneità dell’espressione e delle relazioni, utili per scoprire eventuali potenzialità o eccellenze, nonché disagi non evidenti.

Anche il bambino diversamente abile potrà trarre vantaggio dalle attività che saranno proposte, in quanto avrà l’opportunità di comunicare e di relazionarsi con i compagni in maniera facilitata attraverso attività non abituali. Inoltre, egli potrà avvantaggiarsi di un supporto costante, anche quando l’insegnante di sostegno non è in servizio.

Per quanto riguarda le attività laboratoriali programmate, si fa riferimento ai singoli paragrafi predisposti nel presente documento.

 

 

 

 

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

 

Per integrare ed arricchire i percorsi di storia, geografia e scienze, abbiamo deciso di organizzare un viaggio di istruzione che avrà il seguente itinerario, giustificato dalle motivazioni di ogni tappa del percorso:

-    grotte di Castellana, per osservare le trasformazioni indotte dagli agenti atmosferici in un ambiente naturale sotterraneo, ove può essere osservata direttamente anche la stratificazione geologica dell’evoluzione terrestre;

-    zoo safari di Fasano, meta ambita dai bambini, per l’interesse mostrato verso il mondo degli animali. Molte specie, non appartenenti all’habitat naturale del nostro paese, potranno essere viste da vicino in un ambiente ricostruito in maniera abbastanza fedele a quello originario, soprattutto più libero della gabbia di un giardino zoologico;

-    Alberobello, per scoprire una risposta diversa data dagli uomini a  bisogni primari come quello abitativo, per osservare da vicino come gli uomini abbiano sempre utilizzato le risorse disponibili nel territorio e si siano difesi dagli agenti atmosferici, dando origine a strutture originali anche dal punto di vista estetico.

 

Il viaggio di istruzione rappresenterà, inoltre, l’occasione per porre gli alunni di fronte ad alcuni “compiti unitari in situazione”, cioè un’ulteriore occasione per comprovare e rafforzare l’acquisizione di competenze, come il rispetto delle regole o la gestione autonoma di piccole somme di danaro, anche in contesti diversi da quello scolastico e per socializzare con compagni ed insegnanti.

Il viaggio sarà effettuato insieme con gli alunni della classe 3aB.

 

 

 

 

 

VERIFICHE E VALUTAZIONI

 

Come affermato nella premessa al presente documento, la valutazione è un sistema di attività, tecniche e strategie che accompagnano tutto il percorso formativo e non è pensabile poter valutare solo al termine di un percorso.

La  valutazione comincia con l’analisi dei bisogni, del contesto, della situazione iniziale; le tecniche valutative devono comprendere l’osservazione sistematica (per riscontrare lo stato delle conoscenze, capacità, abilità, competenze, procedure, ...) e l’osservazione esperienziale (per l’analisi dei comportamenti, atteggiamenti, stili, climi, processi...), la rilevazione dei dati (per misurare risposte, risultati, prodotti, ...), la verifica delle ipotesi e del raggiungimento degli obiettivi.

Partendo da queste idee di fondo, è nostro intento far ricorso alla valutazione formativa, come metodologia di riferimento.

Nei vari ambiti disciplinari proporremo situazioni nelle quali gli alunni saranno impegnati a investire molteplici abilità e a usare le conoscenze come risorse di cui si servono per fare una prestazione competente a un livello che può essere misurato e valutato. Provocando situazioni problematiche stimolanti che rendano gli alunni disponibili a usare le risorse cognitive, conoscitive e affettive acquisite nei singoli processi di apprendimento, potremo osservare eventuali comportamenti competenti.

Cercheremo un equilibrio durante tutte le fasi di realizzazione del piano personalizzato, mirando soprattutto alla valorizzazione di processi autonomi di apprendimento e, a lungo termine, all’acquisizione di competenze metacognitive e di autovalutazione.

L’allievo apprende davvero quando è consapevole di ciò che ha imparato, del perché lo ha imparato, a che cosa gli serve e a che cosa gli potrà servire quello che ha imparato. Ecco perché la verifica di quanto appreso e la consapevolezza di quello che ancora resta da fare, aiuterà i bambini a maturare senso di responsabilità  e noi stesse a prevedere momenti di recupero, consolidamento ed ampliamento, nonché ad adeguare le UDA al fine di:

 

·  offrire a ciascun bambino la possibilità di superare le difficoltà al momento del loro insorgere;

·  predisporre eventuali piani alternativi per superare l’insuccesso.

Nell’azione valutativa  terremo, inoltre, conto delle seguenti variabili:

·  lo sviluppo delle competenze, che sarà monitorato in base agli indicatori selezionati e raccolti nella tabella allegata al presente documento;

·  il raggiungimento degli obiettivi, fissati per ogni Unità di apprendimento, attraverso prove oggettive;

·  la motivazione degli alunni, attraverso osservazioni sistematiche sul comportamento, sull’impegno, sull’attenzione, sulla partecipazione e sulla capacità relazionale.

·  la realizzazione dei progetti;

·  l’efficacia del lavoro didattico.

 

I risultati delle prove di verifica, così come ogni prova che sarà ritenuta utile o significativa, saranno raccolte ed utilizzate per valutare i risultati e il processo di maturazione degli alunni.

 

A tal fine saranno utilizzati gli indicatori di competenza disciplinari, metacognitive e di autovalutazione elencati nelle tabelle che seguono:

 

 

INDICATORI DI COMPETENZA DISCIPLINARI

LINGUA ITALIANA

-    conosce la struttura della fiaba;

-    produce testi di tipo narrativo;

-    distingue situazioni reali da situazioni fantastiche;

-    utilizza forme di lettura ad alta voce e silenziosa per scopi differenti;

-    individua, in un testo, emittente, messaggio, destinatario e scopo;

-    comprende il contenuto di testi informativi;

-    produce testi di tipo informativo utilizzando correttamente i termini appropriati;

-    comprende il contenuto di testi regolativi;

-    produce testi regolativi;

-    scrive in modo ortograficamente e grammaticalmente corretto.

STORIA

-    riconosce i cambiamenti provocati dal tempo relativamente a persone, ambienti e cose;

-    distingue la concomitanza spaziale tra eventi eventi e personaggi;

-    intuisce l’importanza delle fonti storiche e dei documenti;

-    riconosce e descrive gli esseri preistorici e li colloca nell’area di appartenenza;

-    illustra e racconta episodi tratti dalla mitologia;

-    individua le tracce evolutive e le colloca sulla linea del tempo;

-    evidenzia i caratteri peculiari del paleolitico e del neolitico;

-    riconosce le prime forme di organizzazione sociale e scambi commerciali.

GEOGRAFIA

-    localizza oggetti ed eventi nello spazio conosciuto e ne disegna mappe;

-    conosce i punti cardinali e sa usare la bussola;

-    legge e produce rappresentazioni grafiche dello spazio;

-    conosce e nomina gli elementi fissi e mobili, naturali e antropici del paesaggio montano;

-    conosce le caratteristiche salienti della montagna, della collina, della pianura,

-    conosce le caratteristiche salienti del fiume, del mare, del lago;

-    individua le trasformazioni operate da agenti esogeni ed endogeni nella formazione dei rilievi;

-    riconosce le caratteristiche della natura e coglie i rapporti di di coesione ed interdipendenza tra gli elementi fisici ed antropici;

-    usa un lessico adeguato a descrivere vari ambienti.

MATEMATICA

-    distingue i numeri pari da quelli dispari;

-    conta in senso progressivo e regressivo;

-    compone e scompone numeri in migliaia, centinaia, decine e unità

-    esegue le quattro operazioni;

-    esegue moltiplicazioni e divisioni x 10, 100 e 1.000;

-    risolve problemi con le quattro operazioni;

-    esegue semplici misurazioni di grandezze, con unità convenzionali e non;

-    conosce ed utilizza l’euro in semplici compravendite;

-    classifica oggetti e situazioni in base ad uno o più attributi; rappresenta classificazioni; legge e interpreta rappresentazioni;

-    distingue eventi certi, possibili, impossibili;

-    conosce semplici entità geometriche.

SCIENZE

-    riconosce le parti strutturali di una pianta;

-    descrive gli stati della materia e i passaggi di stato;

-    conosce alcune interazioni che intervengono nel ciclo dell’acqua;

-    conosce le caratteristiche e le proprietà dell’aria;

-    descrive la struttura del terreno ed alcune sue caratteristiche;

-    descrive gli anelli di una catena alimentare.

MUSICA

-    indica alcuni parametri sonori in un brano;

-    produce, con la voce, una serie di suoni, secondo indicazioni date;

-    Individua oggetti da percuotere, da strofinare, da agitare per produrre suono;

-    realizza ed esegue una partitura usando simboli stabiliti.

ARTE E

IMMAGINE

-    individua in un’immagine il campo visivo e i piani;

-    nei disegni che produce, colloca oggetti e personaggi rispettando i rapporti dimensionali;

-    completa figure simmetriche;

-    utilizza tecniche grafiche e pittoriche per esprimere emozioni;

-    manipola materiali vari a fini espressivi;

-    rappresenta una storia attraverso una sequenza di immagini;

-    realizza disegni al computer.

SCIENZE

MOTORIE

-    possiede una motricità complessa ed armonica;

-    utilizza differenti modalità di movimento e sa cambiarle ponendosi in relazione con le attrezzature e le persone;

-    raggiunge l’obiettivo motorio co il minimo dispendio di energie;

-    nel gioco, interagisce con i compagni dimostrando un equilibrio emotivo;

-    applica strategie di problem solvine nell’esecuzione di un compito motorio.

INFORMATICA

E TECNOLOGIA

-    ha acquisito abilità informatiche;

-    crea e modifica immagini; integra immagini nei testi e viceversa;

-    scrive testi utilizzando le principali funzioni del programma Word;

-    descrive le caratteristiche di oggetti di uso comune;

-    realizza semplici manufatti con materiali diversi.

LABORATORI OPZIONALI

-    comunica simultaneamente in lingua inglese ed in italiano;

-    comprende il linguaggio delle immagini in movimento;

-    crea una storia per immagini, collegando, in modo logico, i fatti tra loro;

-    utilizza suoni e movimenti come strumenti di comunicazione e di espressione;

-    ha preso coscienza di sé stesso, del proprio corpo, della propria voce.

 

Indicatori di COMPETENZE METACOGNITIVE E DI AUTOVALUTAZIONE

COMPETENZE

METACOGNITIVE E

DI AUTOVALUTAZIONE

-    è in grado di stabilire e rispettare i tempi di svolgimento di un compito

-    intuisce la difficoltà di un compito assegnato

-    riesce ad individuare strade alternative per superare le difficoltà

-    utilizza sistemi di autocorrezione

-    è in grado di valutare con serenità il proprio lavoro

-    indica le proprie preferenze e riconosce i propri limiti

-    ammette di aver sbagliato e cerca di migliorare

-    utilizza i successi come incentivo a fare sempre meglio

-    utilizza le competenze acquisite anche in contesti diversi da quello scolastico

-    si comporta correttamente in tutte le situazioni che si presentano durantela giornata scolastica

-    non si lascia condizionare dalla presenza di persone estranee

-    si relaziona con tutti gli adulti alla stessa maniera

 

 


 

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

 

D. Lgvo 59/2004 e suoi allegati:

 

 

AA.VV. Annali dell’Istruzione, Lessico della riforma, Le Monnier, Firenze, 2002

 

G. BERTAGNA, Valutare tutti, valutare ciascuno, Ed. La Scuola, Brescia, 2004

 

H. Gardner, Educare al comprendere, Feltrinelli editori, Milano, marzo 2001

 

D. Goleman, Intelligenza emotiva, Rizzoli, Milano, 1999

 

M. Guadalupi, dispense Corso in rete “Didattica modulare e sviluppo delle competenze” Garamond, 2002

 

E. Morin, La testa ben fatta, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2000

 

B. REY, Ripensare le competenze trasversali, Franco Angeli, Milano, 2003

 

V. Stanzial, Unitarietà e individualizzazione, La scuola elementare di fronte alle diversità e alle difficoltà di apprendimento, Fabbri editori, Milano, 1995

 

A. Talamo, Apprendere con le nuove tecnologie, La Nuova Italia, Scandicci (FI), 1999

 

N. Postman, Technopoly. La resa della cultura alla tecnologia, Bollati Boringhieri, Torino 1993.

 

N. Postman, La scomparsa dell'infanzia. Ecologia delle età della vita, Armando, Roma, 1991

 

D. Zanella (a cura di), Progettare la didattica, La linea ed., Padova, 2004

 

Riviste:

Educ@tional, Rivista distribuita da LiscianiScuola “Ipotesi di progettazione annuale” coordinamento R. Lancellotti.

Nuovo “Gulliver” News, Mensile di aggiornamento e didattica per i docenti, Edizioni Gulliver.

La vita scolastica, Quindicinale dell’istruzione primaria, Giunti Scuola.