PREMESSA

RELAZIONE FINALE

PROGETTO

IL LABORATORIO DEI MESTIERI

Sperimentazione di Didattica Laboratoriale

 

Concorso: BORSE DI RICERCA PER INSEGNANTI

Bandito dall’ IRRE di BASILICATA

nell’ambito del progetto istituzionale “Didattica Laboratoriale”

Selezionato dalla Commissione dei Progetti di ricerca (IRRE Basilicata)

Prot.n.1593 A1b, del 26.09.2005

 

Referente: Santina SCALDAFERRI

  Anno scolastico 2004/05

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITà

IL SAGGIO FINALE

DOCUMENTAZIONE DELL'ESPERIENZA

VERIFICA E VALUTAZIONE

 

 

 

 

 

 

PREMESSA

 

 

Il progetto ha avuto lo scopo di avviare una ricerca sistematica sul miglioramento degli strumenti e delle tecniche di insegnamento/apprendimento e di sperimentare la didattica laboratoriale, partendo dalla convinzione che il laboratorio e l’uso innovativo che se ne può fare, mette al centro dell’azione didattica l’alunno che “impara ad apprendere” e che utilizza autonomamente la propria intelligenza.

Il laboratorio, infatti, è uno spazio qualificato per svolgere attività che coinvolgano direttamente gli allievi nell’uso di materiali e strumenti e nei processi di costruzione del sapere.

 

Nel nostro caso specifico, quello che era nato come laboratorio di matematica, nel rispetto dell’impostazione unitaria cui le insegnanti di classe hanno improntato il Piano annuale delle attività, si è subito rivelato un’occasione più vasta, trasformandosi in laboratorio interdisciplinare, che ha coinvolto e consolidato contemporaneamente più abilità e competenze.

Il lavoro si è svolto durante tutto l'anno scolastico, il mercoledì pomeriggio, approfittando della insostituibile risorsa costituita dalla contemporaneità delle insegnanti, che ha consentito di poter seguire e far interagire diversi gruppi di bambini, impegnati in attività differenti e di cogliere ogni occasione per sollecitare l’acquisizione di competenze trasversali e l’arricchimento del lessico specifico senza relegarlo nei compartimenti stagni delle varie discipline. Quanto affermato viene avvalorato dalla vasta gamma di abilità e conoscenze che sono state acquisite o semplicemente consolidate nei vari ambiti disciplinari e dalla possibilità di verificarne il possesso da parte degli alunni in un contesto meno legato agli schemi scolastici.

Innanzitutto, gli alunni sono stati sollecitati a riflettere sulla funzione del lavoro dell’uomo, finalizzato alla soddisfazione dei bisogni che ha guidato l’evoluzione della specie umana fin dai suoi esordi. Raccordando costantemente gli aspetti storici a quelli matematici, sono stati presi in esame alcuni settori del mondo del lavoro, con particolare riferimento agli aspetti economici ed alle relazioni che si stabiliscono all’interno della società (relazione di reciproco scambio, dal baratto all’uso della moneta, guadagno, compravendita, funzione ed utilizzo delle banche…).

Di volta in volta, i bambini “hanno giocato” ad essere negozianti, artigiani, impiegati, artisti, bancari, automi presenti nella quotidianità (macchine che distribuiscono), scambiandosi spesso i ruoli e aiutandosi a vicenda.

Queste attività hanno consentito la simulazione di contesti reali con la possibilità di assegnare agli alunni quei “compiti in situazione”, che permettono di rilevare l’acquisizione di conoscenze e abilità, di valutare il possesso delle competenze disciplinari e delle competenze trasversali.

L’apertura del “centro commerciale”, a conclusione del percorso, ha avuto l’intento di verificare ancora una volta le competenze acquisite dai bambini, di socializzare l’esperienza condotta ed anche di coinvolgere le famiglie e la comunità scolastica in una raccolta di fondi a fini benefici, che ha costituito il “valore aggiunto” alle finalità educative che intendevamo perseguire.

 

 

 

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ

 

Le attività del laboratorio dei mestieri sono state avviate il 21 settembre 2005, dopo l’accertamento dei prerequisiti, attraverso un’attenta analisi delle prove di ingresso, e dopo una programmazione abbastanza dettagliata del percorso da seguire, avendo cura di integrare il progetto all’interno del Piano di Studi annuale.

Dopo aver presentato il progetto ai bambini, abbiamo deciso insieme quali negozi allestire e ognuno ha scelto di quale attività si sarebbe occupato. Le attività lavorative attivate sono state le seguenti: la banca, il fioraio, la bottega d’arte, il bar, il negozio di generi alimentari, la cartolibreria, il negozio di giocattoli, il distributore automatico di merendine.

Nella prima fase, propedeutica a quella successiva, abbiamo spiegato ai bambini che, per aprire una attività commerciale, c'è bisogno di un capitale iniziale, per poter comprare la merce da rivendere.

Abbiamo stabilito di reperire il "capitale iniziale" attraverso la raccolta di euro-bonus. Dopo una lunga discussione e dopo aver raccolto tutte le proposte, i bambini stessi hanno deciso che i bonus sarebbero stati guadagnati o persi in base ad un regolamento, costituito da regole di comportamento.

La raccolta degli euro-bonus è iniziata subito ed è durata fino a Natale: ogni giorno venivano annotati i bonus guadagnati o persi, sommati e distribuiti, cambiati in tagli diversi.

Nello stesso tempo, si pensava a come allestire e organizzare ogni negozio: si partiva sempre dalla ricerca del nome da attribuire e dalla creazione del relativo logo.

 

LA BANCA DEI BANCHI - è stata la prima attività ad aprire, per consentire il deposito dei bonus guadagnati e chiedere, eventualmente, un prestito. Ogni bambino ha aperto un conto corrente e i bancari hanno registrato, di volta in volta, depositi e prelievi, rilasciando le apposite ricevute e aggiornando il registro di cassa e i conti della banca.

FIORI VIOLA - i due “fiorai”, per tutto l’anno, hanno curato e innaffiato le piantine, con grande passione, seguendole dalla semina al trapianto, alla fioritura. I raccordi con i contenuti delle scienze sono stati molteplici e costanti: i bambini hanno avuto modo di seguire da vicino i progressi delle piante e di sperimentare il ciclo dei vegetali, nonché il ciclo dell’acqua e la composizione del terreno. Spesso, le piante hanno richiesto le nostre cure anche in giorni diversi e i bambini, a turno, innaffiavano durante la pausa o nel dopomensa. Il mercoledì i fiorai simulavano la vendita dei vasi ai compagni. Bulbi, semi, terriccio e vasi sono stati acquistati dalle maestre, che fungevano da “mercati generali”.

LU.MI.Market - per allestire questo negozio, abbiamo portato a scuola scatole vuote di vari prodotti alimentari e detersivi. In un primo momento l’aula appariva come una discarica per la raccolta differenziata, ma la gestione ordinata e attenta delle due proprietarie ha subito dato i suoi frutti. Infatti, le due socie in affari, dopo aver acquistato la merce all’ingrosso dalle maestre, hanno allestito il loro negozio, classificando i prodotti, apponendo etichette adesive con il prezzo…hanno persino inventato  promozioni di vendita e offerte speciali! I compagni andavano ad acquistare i prodotti e restituivano le scatole alle maestre che le rivendevano all’ingrosso la volta successiva.

GIOCHITÙ - anche in questo caso, abbiamo allestito il negozio con giocattoli usati, ma in buone condizioni, che i bambini hanno reperito a casa tra quelli per loro in disuso. Dopo essere stati acquistati, i giocattoli venivano restituiti alle maestre così da essere riutilizzati la volta successiva. 

DISTRIBUTORE AUTOMATICO – nascosta all’interno di un grande scatolone, opportunamente costruito e decorato, una bambina riceveva soldi e comandi per distribuire merendine. Comunicava con i suoi clienti attraverso un display “meccanico”: infatti, in ogni fase dell’operazione, cambiava il messaggio. I messaggi erano:

-         “inserire una moneta da € 0,50 (la macchina dà il resto)”

-         “importo esatto - premere il pulsante e ritirare la brioche”

-         “importo insufficiente - ripetere l’operazione”

PICCOLI ARTISTI - la bottega d’arte ci ha fornito l’occasione di sperimentare l’utilizzo di svariate tecniche artistiche. Abbiamo iniziato, dietro ordinazione del fioraio, a decorare alcuni vasetti di terracotta, con la tecnica del decoupage; tale attività ha impegnato quasi tutta la scolaresca e l’aula si è trasformata in una piccola fabbrica con la “catena di montaggio”. Per variare un po’ la… produzione, hanno decorato alcuni vasetti con il das. Si sono poi dedicati agli scoubidou, alla cartapesta, alla carta crespa, per creare oggetti semplici e originali. Anche gli “artisti” acquistavano tutto l’occorrente dalle maestre e il mercoledì simulavano la vendita dei loro manufatti ai compagni.  

BARAONDA - il bar si è presto rivelato come l’attività più redditizia. Ogni mercoledì i due baristi hanno venduto ai loro compagni, per la merenda, brioches e bibite che acquistavano all’ingrosso dalle maestre, anche quando erano i genitori a rifornirci di cioccolatini, caramelle, biscotti, torte e bibite varie. La fase successiva sarebbe stata la preparazione a scuola di semplici ricette, per sperimentare l’utilizzo delle misure di peso, ma non c’è stato tempo. 

“SCUOLERIA, la cartolibreria” - non avendo fondi per poter acquistare il necessario, ognuno ha portato le cose di cui aveva bisogno per la scuola (quaderni, gomme, matite, penne...), in modo da poterle utilizzare nel gioco della compravendita: in pratica, ognuno ha riacquistato le proprie cose "anche" nel negozio... scolastico. Infatti, il primo lavoro fatto è stato quello di catalogare gli oggetti temporaneamente donati, al fine di evitare inconvenienti. Dovendo utilizzare soldi finti, non sarebbe stato giusto poter acquistare qualunque cosa e farla propria!

 

 

All’inizio di ogni giornata, i soci di ogni negozio acquistavano la merce all’ingrosso, dividevano l’importo e ognuno pagava la sua parte; a fine giornata, contavano gli euro-bonus incassati ed effettuavano la divisione per assegnare a ciascuno il giusto guadagno in euro-bonus.

A volte, per agevolare il passaggio dalla fase manipolativa alla fase simbolica, il giorno successivo al laboratorio è stata effettuata la verbalizzazione dell’esperienza e la “traduzione” in problema da risolvere sul quaderno, utilizzando le consuete modalità di esecuzione.

 


 

IL SAGGIO FINALE

 

Il 25 maggio 2006 abbiamo dato saggio del lavoro svolto ai genitori e alla comunità scolastica e non. Abbiamo organizzato l’inaugurazione di un centro commerciale, a cui abbiamo attribuito il nome di “IPERTERZA A”, costituito da tutti i negozi sperimentati. I bambini hanno realizzato uno striscione e hanno ingrandito i loghi realizzati durante l’anno per ricavarne le insegne di ogni negozio.

I bambini hanno “raccontato” il progetto al pubblico, attraverso una breve presentazione, che ha sortito simpatia e anche un po’ di commozione: sono stati molto convincenti nell’interpretazione e spontanei nella mimica. Avevamo curato i particolari dell’abbigliamento di alcuni di loro: i bancari indossavano camicia e cravatta; gli artisti un camice tutto macchiato di colore, così come la loro faccia, e il basco; le commesse del negozio di generi alimentari avevano il camice bianco e le cuffiette per raccogliere i capelli; i fiorai indossavano un camice verde, corredato di attrezzi che spuntavano dal taschino e avevano il pollice…dipinto di verde; i baristi camicia bianca e papillon nero. Erano davvero molto carini e consapevoli del ruolo che stavano interpretando! Hanno anche spiegato al pubblico che avrebbero dovuto prima di tutto passare in banca per cambiare i soldi veri con dei fac-simile di uguale importo, con i quali avrebbero poi effettuato i loro acquisti.

La merce in vendita è stata messa a disposizione dai genitori, che hanno donato ciò che hanno potuto (prodotti alimentari, articoli di cancelleria, dolci, rustici e manufatti di ogni genere). Altri articoli sono stati acquistati con il contributo richiesto all’Istituto per la realizzazione del progetto presentato a settembre. Il pubblico ha acquistato di tutto, divertendosi nel notare con quanta spontaneità e serietà i bambini gestivano il loro negozio: mostravano la merce, sommavano gli importi, davano il resto, imbustavano la merce acquistata e la porgevano ai clienti, ringraziandoli. Inoltre, regalavano bandierine e palloncini dell’Unicef agli altri bambini. Infine, quasi a chiusura della giornata, di loro iniziativa, hanno applicato sconti eccezionali, tanto per invogliare a comprare le cose rimaste.

In poco più di due ore, abbiamo raccolto una cifra consistente, che, con offerte e arrotondamenti, ci ha consentito di effettuare un versamento di 900,00 € a favore dell’Unicef.

 

 

 

DOCUMENTAZIONE DELL’ESPERIENZA

 

Durante tutto l’anno scolastico, oltre ad un’ampia raccolta di materiale fotografico, che illustra ogni momento dell’esperienza,  è stato tenuto il diario di bordo, in cui sono stati annotati i momenti salienti, le decisioni prese, commenti, riflessioni e tanti simpatici aneddoti.

Al fine di documentare l’esperienza e renderla, in ogni sua fase, fruibile e consultabile da parte dell’I.R.R.E. di Basilicata e da parte dei genitori, è stato realizzato un sito che contiene la versione integrale del diario di bordo, la descrizione di ogni attività svolta, una selezione di fotografie, il materiale prodotto dai bambini, il progetto iniziale.

Il sito è consultabile all’indirizzo:  http://xoomer.virgilio.it/malate_di_scuola/

Inoltre, sono stati realizzati inviti e locandine, per pubblicizzare l’esperienza e per coinvolgere la comunità alla raccolta di fondi a favore dell’Unicef, nonché un opuscolo informativo, distribuito in occasione del saggio, in cui il progetto è stato illustrato in maniera sintetica.

 

 

 

 

VERIFICA E VALUTAZIONE

 

Come di consueto, al termine di ogni attività didattica noi insegnanti ci soffermiamo a verificare e valutare l’efficacia del metodo applicato e i risultati dell’esperienza.

Rispetto al progetto iniziale, il percorso ha subito delle variazioni, scaturite da esigenze di ordine pratico. Il laboratorio ci ha consentito di consolidare le abilità disciplinari, trasformandole in competenze applicabili anche in contesti diversi da quello scolastico.

I risultati raggiunti hanno superato le nostre aspettative: abbiamo avuto modo di osservare con quanta attenzione e sicurezza, in una simulazione di contesto reale, tutti i bambini siano stati in grado di eseguire calcoli mentali, di classificare, di risolvere problemi, di usare un lessico appropriato, di collaborare, di utilizzare le conoscenze acquisite in tutti gli ambiti disciplinari, in maniera unitaria, senza alcuna distinzione o frammentazione. Gli aspetti maggiormente evidenti, tuttavia, sono stati la motivazione e l’entusiasmo con cui essi hanno lavorato; contestualmente si è potuto rilevare il miglioramento del clima all'interno della classe, che è risultato piacevole, e delle relazioni interpersonali, nonchè della capacità di collaborare e rispettare le opinioni di tutti. Non sono mancati neppure l’aspetto ludico ed il divertimento che hanno reso, ovviamente, più gradito il lavoro.

 

Al fine di sintetizzare i risultati ottenuti, elenchiamo di seguito le abilità e le conoscenze acquisite dagli alunni attraverso le quali è stato possibile consolidare competenze disciplinari e trasversali, nonché costruire modalità autonome di apprendimento, spendibili in tutti gli ambiti del sapere:

-   conversare, rispettando il proprio turno e intervenendo in maniera adeguata;

-   riferire il proprio punto di vista e rispettare le opinioni altrui;

-   acquisire competenze linguistiche specifiche;

-   ampliare il lessico;

-   giocare con le parole;

-   discriminare colori diversi per diversi valori;

-   effettuare cambi;

-   classificare oggetti;

-   rilevare analogie e differenze;

-   comprendere i meccanismi di compravendita;

-   risolvere una situazione problematica;

-   calcolare somma e resto a mente;

-   usare strategie di calcolo veloce;

-   eseguire addizioni e sottrazione in colonna, con e senza cambi;

-   eseguire moltiplicazioni;

-   eseguire divisioni in colonna;

-   misurare;

-   comprendere la logica sottesa al funzionamento di un automa;

-   conoscere ed usare l’euro;

-   comprendere il concetto di numero decimale;

-   operare, a livello manipolativo, con l’euro e i centesimi;

-   comprendere, sperimentare e seguire il ciclo vitale delle piante;

-   coltivare alcune piante (seminare, trapiantare, innaffiare, potare, pulire…);

-   assumere comportamenti orientati alla raccolta differenziata e alla salvaguardia dell’ambiente;

-   sviluppare la creatività;

-   comprendere la funzione della comunicazione iconica, attraverso la creazione di mascotte e logo;

-   ritagliare, disegnare, colorare;

-   assumere atteggiamenti positivi in varie situazioni, anche di conflitto;

-   comprendere la necessità delle regole;

-   stabilire le regole di un gioco e rispettarle;

-   distinguere comportamenti positivi e comportamenti negativi;

-   comprendere l'organizzazione del sistema sociale e le regole della convivenza civile;

-   comprendere il sistema delle votazioni;

-   conoscere l'esistenza e il funzionamento della Zecca dello Stato;

-   comprendere l'importanza dell'aiuto reciproco e dell'aiuto nei confronti di persone che non conosciamo;

-   favorire atteggiamenti di solidarietà;

-   cooperare per il raggiungimento di un obiettivo comune;

-   superare l'egocentrismo;

-   orientare la competizione, affinché sia stimolante e non negativa;

-   favorire comportamenti di autogestione, per sviluppare l’autonomia;

-   esibirsi in pubblico, superando l’emozione al fine di conquistare maggiore fiducia in se stessi;

-   coordinare il proprio intervento con quello degli altri;

-   usare il linguaggio mimico-gestuale per “raccontare” un’esperienza;

-   riflettere sulle proprie esperienze;

-   usare competenze linguistiche ed espressive per raccontare un vissuto.

 

Il contesto positivo nel quale abbiamo lavorato è stato anche merito della fiducia che ci hanno accordato i genitori dei nostri alunni, i quali hanno ancora una volta assecondato ogni nostra richiesta di collaborazione e hanno partecipato attivamente durante tutto l’anno scolastico e nella fase conclusiva.

 

Viggiano, 18 giugno 2006.

 

                                                                                                                                          L’insegnante referente

                                                                                                                                          Santina SCALDAFERRI