Ritorno G. Guastalla per Amedeo Modigliani Autunno, Livorno superstar!
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Giorgio Guastalla:
storia di una passione Aperta al pubblico la casa di Amedeo Modigliani
nella centrale Via Roma dove il grande artista
visse i suoi primi anni
Dobbiamo ringraziare la passione di un livornese
se la casa natale di Amedeo Modigliani ha riacquistato la sua
anima, conservando intatta l'atmosfera dei primi anni del novecento.
Sono
andata a visitare l'abitazione museo dove il grande artista labronico
nacque, convinta che avrei scritto un articolo su di lui, ma
quando sono uscita mi sono resa conto che invece era giusto dedicare
l'attenzione a Giorgio Guastalla e alla sua grande passione e
determinazione. Livorno non è mai stata molto generosa
con Modì dimenticandolo fra le pieghe del passato, mentre
il resto del mondo, e soprattutto la Francia, lo ha tanto amato
e ancora continua a trattarlo come un grande artista qual è
stato.
Per questo il lavoro di Giorgio Guastalla appare ancora più
ammirevole, perché il suo è un cammino solitario,
che ha avuto molti riconoscimenti, ma anche in questo caso provenienti
prevalentemente da fuori città.
"Abbiamo avuto la visita -ci racconta- di molti
stranieri, fra i quali anche i giapponesi, che dovendo fare un
documentario su Modigliani sono voluti partire proprio, da qui,
dalla casa che ascoltò i primi respiri di questo artista".
L'abitazione di via Roma 38 ha radici molto profonde nella memoria
di Giorgio
Guastalla che ricorda:
"Quando ero piccolo sentivo parlare di questa casa dai
racconti di mia nonna e di sua sorella che la frequentavano spesso,
perché la mamma di Modigliani aveva organizzato dei corsi
di francese. Infatti, mia nonna scriveva:
"Allora, eravamo
sulla fine dell'800, la madre, donna di finissima educazione,
di profonda cultura e di elevato sentire, per integrare quel
poco che guadagnava il marito, mise su una scuola privata di
cultura generale e di lingue ed io fui fra le prime allieve di
questa scuola, tutta particolare, improntata dall'originale intelligenza
della sua direttrice. Amedeo era il più piccolo dei figli
e io so con quale intelligente tenerezza lo aiutò nella
sua vocazione e lo assisté nella sua giovinezza travagliata
dalla salute precaria".
Dunque Modigliani entra nella vita di Guastalla fin dalla più
tenera età, e la passione per quest'artista comincia a
farsi strada nel suo cuore. Passione coltivata negli anni, che
lo ha portato a proteggere e conservare quello che rimaneva in
città di Modigliani. Così nel '84 affitta la casa
di via Roma e nel '90, quando finalmente la proprietaria la mette
in vendita, Guastalla può comprarla. Un notevole investimento
di denaro, ma quello che più di ogni altra cosa è
stato investito è sicuramente il tempo e le energie. Oggi
la casa accoglie alle pareti una mostra che ripercorre la vita
di Modì attraverso copie dei suoi quadri, disegni, fotografie,
pagine di diario. Tutte le opere del grande autore sono state
raccolte in un video, ed infine, Guastalla ha voluto creare una
raccolta di opere realizzate dai più grandi artisti viventi
che ricordassero Modì. Così alle pareti troviamo:
Renato Guttuso, Enrico Baj, Mark Kostabi, Joe Tilson, Bruno Ceccobelli,
Pietro Cascella, Concetto Pozzati, Mimmo Rotella e altri ancora.
Oggi è possibile visitare gratuitamente l'abitazione il
mercoledì ed il venerdì dalle 17 alle 19. Indovinate
chi si è impegnato a tenere aperte le porte di casa Modiglioni
in questi due pomeriggi? Naturalmente Giorgio Guastalla con la
moglie, che insieme accolgono i visitatori con cortesia e disponibilità.
Indubbiamente senza una gran passione ed ammirazione per Modigliani
tutto questo non sarebbe stato possibile, dovendo contare sulle
sue sole forze. "Tutto ciò -sottolinea Guastalla-
è nato grazie al contributo del Guastalla Centro Arte
di via Roma 45. In questi anni la casa è diventata sede
legale degli archivi di Modigliani".
L'abitazione è stata aperta al pubblico nel luglio di
quest'anno: "Era un po' che lavoravo a questa idea
-continua a raccontare- e finalmente ci sono riuscito".
Adesso però la città dovrebbe partecipare con più
determinazione alla promozione di questa casa-museo. Il luogo
è da poco stato inserito in un sito realizzato dalla Regione
Toscana sulle case della memoria, ma certo c'è ancora
molto da fare, magari iniziando dall'installare una segnaletica
turistica che indichi la presenza della casa natale di Modigliani
ed il percorso da seguire per raggiungerla. Pensiamo a come Verona
ha saputo valorizzare il presunto balcone di Giulietta, divenuta
una frequentatissima meta turistica. Beh, la casa di Modigliani
offre molto di più di un semplice balcone, anche perché
al suo interno si possono trovare interessanti testimonianze
dell'epoca, che sono diventate oggetto di studio. Il nome di
Modì è l'unico veramente conosciuto a livello mondiale,
dunque Livorno ha l'occasione di diventare "La città
di Modigliani", ma naturalmente per questo c'è
bisogno di un impegno anche a livello politico e turistico. |
di Antonella De Vito |
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da
"ACI Livorno - news" |
Abbiamo pensato
di inserire nella "nostra Livorno" questo omaggio alla
passione di Giorgio Guastalla, anche per ricordare alla Regione
Toscana di inserire la casa natale di Modì fra quelle
della memoria [ancora, infatti, non vi appare o, almeno noi,
non l'abbiamo trovata!]. |
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