1. Assenza di chiarezza
sulla sorte dell’individuo dopo la morte.
a. Credenza
diffusa: il N.T. insegnerebbe l’immortalità dell’anima.
b. Scelta di religioni
orientali (Buddismo) che insegnano la reincarnazione.
c. Pensiero filosofico
greco (Platone - Socrate).
2. La dottrina
(o credenza) dell’immortalità dell’anima non viene dal N.T., ma
dalla filosofia greca: Socrate - Platone
3. Differenza radicale
fra l’attesa cristiana della resurrezione e la credenza greca dell’immortalità
dell’anima
4. Morte e resurrezione:
concetto radicato nella storia della salvezza
a. urta contro
il pensiero "moderno",
b. ma è
il centro della predicazione dei primi cristiani,
c. se l’abbandoniamo
o lo eludiamo priviamo il N.T. della sua sostanza
5. Domande:
a. La
resurrezione è compatibile con l’immortalità dell’anima?
b. Il N.T.
non insegna che abbiamo già la vita eterna?
c. La Morte
è, nel N.T., amica o nemica?
d. Perché
Paolo scrisse: «morte, dov’è il tuo pungiglione»?
6. Da cosa
deriva questo diffuso malinteso?
a. I
primi discepoli dopo la Pasqua si convinsero che con la resurrezione di
Gesù la morte aveva perso tutto il suo terrore . . .
b. . . .
e lo Spirito Santo aveva fatto rinascere i credenti alla vita della resurrezione
7. Dopo la
Pasqua quale abisso fra la credenza greca e quella cristiana!
a.
Il pensiero della comunità primitiva è orientato nel senso
della Storia della Salvezza.
b. Tutte
le affermazioni sulla morte e sulla vita dipendono interamente dalla fede
in un fatto reale, in avvenimenti reali accaduti nel tempo.
8. Nel
N. T. la morte e la vita eterna sono legate alla storia di Cristo. È
chiaro per i primi cristiani che:
a. L’anima non è immortale per sé,
b. ma
lo diviene solo grazie alla resurrezione di Gesù Cristo, «
il primogenito fra i morti», e alla
fede nella sua opera salvifica.
9. La
morte non è amica, ma nemica; solo in seguito alla vittoria di Gesù
ha perso il suo pungiglione.
10. Nel
credente avviene una resurrezione dell’anima, ma non è ancora lo
stato di pienezza. Bisogna attendere la resurrezione del corpo, che avverrà
alla fine dei tempi.
