La
OneWay chiede lo stato di crisi. E il booking team della DLeague
si mette le mani tra i capelli. Troppi infortuni consecutivi stanno
mettendo alle strette uno degli show amatoriali più inflessibili
di sempre. Ma andare contro il Destino ci si potrebbe far male ancor
di più. Allora tanto vale approvare le sue scelte (per quanto
discutibili) e aggirarle con idee e trovate nuove. Da qui entra
in scena la JPA. John si presenta cosi dai commissioners e afferma
di avere nel cassetto una squadra completamente rivoluzionata, una
JPA nuova di zecca, capace di sorreggere per buona parte del tempo
i ritmi dello show e ambiziosa – per quanto sponsorizzata
– ad interpretare un ruolo da protagonista assoluta del Venerdì
sera. E poi, conti alla mano, K.Squad e JPA non si erano mai affrontate
direttamente, in quanto lo stesso (a questo punto vecchio) roster
gestito da John, nasceva proprio da una costola del team di Teo.
Per ovvi conflitti di interesse, le sfide vennero dunque accantonate,
preferendo di fatto una OneWay sempre pronta alla sfida diretta.
Il tempo di sfatare anche questo tabù è finalmente
arrivato. Per la prima volta K.Squad e JPA si affronteranno LIVE!
all’interno dell’Area51.
a cura di TheCoach
|
FIRST TIME EVER |
•
In
pochi ci avrebbero seriamente creduto. E pure, K.Squad e JPA sono
chiamate cosi a reggere i destini di uno show decisamente in coma
strutturale. Dal nulla vine cosi riesumata una faida che altresì
ci vede speranzosi nel suo proseguo, senza troppi se e senza troppi
ma. Diretta ed efficace, capace come minimo di poter garantire un
certo numero di partite mensile, ma allo stesso tempo capace di
entusiasmare i diretti protagonisti, nonché il pubblico scrutante.
John e Teo si prendono cosi tutte le responsabilità del caso,
architettando con un buon supporto di booking una storyline plausibile
e rispecchiante l’attuale situazione. Ecco dunque da un lato
la JPA, il famoso terzo brand commerciale e sportivo della DLeague,
in una veste completamente nuova, rinnovata. Dopo il primo smacco
ricevuto proprio per mezzo di quella che fu la OneWay più
inarrestabile della storia recente, eccola reclamare nuovamente
sogni di gloria e di potere mediatico nei confronti di una K.Squad
sempre in bilico tra Paradiso ed Inferno. Per il team di Teo, quest’anno
ancora nessuna vittoria, partite frastagliate da run-in improvvisi
e tremendi squash gratuiti offerti su un piatto d’argento
all’avversario. Tanto vale allora giocarsela tutta questa
nuova sfida, interessante più che altro per rivalutare alcuni
mid-carder spesso messi sulle seconde linee per dilemmi di spazio,
veri e propri. Fatta questa dovuta (seconda) preview direi che possiamo
anche analizzare i quintetti presenti all’interno dell’Area51.
K.Squad che sceglie per il First Time Ever Match i volti di Teo,
Mourad, Mao, Joy e Alessandro. JPA che risponde con il sempre più
galvanizzato John, i confermati Bruno e Stefano (Naples Team) e
i debuttanti Antonio e Dino. Che onore poi vedere il Re dello show
avvinghiato nella sua postazione di commento, al debutto come radiocronista
ufficiale dell’evento. Ad affiancarlo in cabina di regia (perché
in fondo registi si nasce, e lui ne sa qualcosa), un altro infortunato
di lusso della OneWay nonché attuale detentore della vetta
del ranking stagionale, vale a dire Minho. E alle 20.35, con leggero
ritardo, il fischio d’inizio pur esser finalmente lanciato.
Per la K.Squad, nemmeno il tempo di posizionare le proprie pedine
in campo con ordine e criterio. Minuto 1; Bruno ricorda che si gioca
a scacchi (e non a dama) e dal nulla confeziona un passaggio teso
che da destra verso sinistra pesca uno Stefano libero come il sole.
Controllo a saltare su Mao con susseguente tiro ad incrociare nell’angolo
alto. Joy tra l’impaurito e l’incredulo può solo
chinarsi e raccogliere. Che inizio per la JPA. K.Squad 0 | JPA 1.
Fortunatamente la risposta avversaria avviene immediata e (per dover
di cronaca) di gran fattura. Ottima percussione in solitaria di
Teo che al minuto 2 salta Antonio sull’intervento, per poi
calciare di prepotenza nel mezzo; mischia furibonda con la sfera
che s’impenna cosi sopra le teste dei gladiatori dopo una
respinta di John; su di essa vi ci si butta Alessandro che in mezza
volè fa tremare il sotto traversa difeso da Dino per il momentaneo
pareggio. K.Squad 1 | JPA 1. Le K.Squad ci prende gusto, e con il
continuo verve vocale professato da Mourad pressa che è un
piacere l’avversario costringendolo di fatto alla capitolazione
in errore. Ne è un esempio quello che accade al minuto 4,
quando Teo vince un contrasto su Bruno per poi smistare di fretta
e furia nel pertugio condotto da Alessandro; ripartenze a due con
Mao in appoggio, il quale chiama e riceve palla; bomba senza mezzi
termini del Leone da 2 passi… per Dino, l’imperativo
era fuggire. Vantaggio K.Squad. K.Squad 2 | JPA 1. Partita piacevole,
non c’è che dire. Le azioni divertenti non mancano
di certo, abbellite con quel non so che di cattiveria sportiva che
tanto fa audience. Se poi questo clima riesce anche a tirar fuori
il meglio di sé anche da personaggi spesso rilegati a critiche,
tanto di cappello dunque. Vedi John, etichettato volentieri come
uno di quelli che fatica ad entrare in partita. Sarà la compagna
a bordo campo che distribuisce commenti ed incipit un po’
su chiunque, ma la minuto 9, il grande giocatore simula la mutazione
in giocatore grande, andando a respingere di testa in allungo un
cross di Bruno dalla destra. Difesa K.Squad imbucata alla grande
e nuovamente paraggio ristabilito. K.Squad 2 | JPA 2. Ora è
la JPA che sembra gestire il pallino ferreo del gioco. Le occasioni
davanti alla porta si moltiplicano a vista d’occhio, costringendo
a recuperi kamikaze tutto l’entourage di Teo. Al minuto 12
è però l’ennesimo brivido sulla schiena a far
arrestare il gioco per diversi minuti. Rinvio disperato di Teo a
spazzare la propria area di rigore; il lancio diventa un involontario
assist al bacio per Mao, il quale, in corsa all’indietro tenta
la spizzicata di testa. Liscio clamoroso con relativa caduta a peso
morto sul terreno di gioco con tanto di craniata gratuita a terra.
Mao non si rialza, rimane intontito per alcuni attimi. Tutti in
trepidazione… fortunatamente solo una brutta botta. Il Leone
si rialza e garantisce continuità di gioco. Se anche questa
fosse andata male… non oso neanche pensarci. La K.Squad ne
esce cosi un po’ turbata dalla vicenda, tanto che la reattività
sulle azioni e sulle giocate più rischiose ne risente…
giusto quel poco. E la JPA cosi ne approfitta a man bassa, facendo
perno sulla velocità dei suoi due puntelli di lusso, vale
a dire Bruno e Stefano. Proprio su un pregevole contropiede a due,
è propri quest’ultimo a trovarsi a tu per tu con Teo
e batterlo con un preciso piatto sotto le gambe. Imprendibili ed
inarrestabili su tutto il fronte dell’azione… e la JPA
mette la freccia del sorpasso. K.Squad 2 | JPA 3. Tempo di riassestare
le idee per la K.Squad. Mourad e Teo confabulano qualcosa; tempo
all’auto convinzione. Minuto 22; calcio d’angolo battuto
da Alessandro con consecutivo pogo in area di rigore. Teo è
il più lesto a proporsi sulla sfera orfana per poi ribattere
con una minella di mezza altezza dove Bruno non ci può proprio
fare nulla. Bella rimonta, quanto meno di carattere. K.Squad 3 |
JPA 3. Il roster di Teo ci prende decisamente gusto. Dal minuto
20 alla mezz’ora la bilancia torna a pendere nuovamente in
favore della K.Squad. Mao e Alessandro diventano cosi i protagonisti
volontari (e non) di numerosi palloni gol concepiti dal nulla da
quelle bestie dei loro compagni. Teo e Mourad diventano cosi i fulcri
prevalenti delle scorribande in solitaria; gli stessi Mao e Alessandro
a fatica tenevano il loro ritmo di carreggiata. Questa (prevalentemente)
la motivazione del fiume di spreco registrato… dai palloni
non raggiunti per un niente, alle botte scoordinate in corsa distanti
un metro dalla porta. Il meritato sorpasso si annota attorno al
minuto 32, quando Teo, dopo aver portato palla per tutta la fascia
destra, scaglia un preciso rasoterra basso che si infila tra un
John visibilmente sorpreso e il palo interno. K.Squad 4 | JPA 3.
La stessa K.Squad potrebbe sigillare il vantaggio un minuto esatto
dopo, ma la botta out of nowhere di Mao è respinta dal legno.
Gol mancato e gol subito. Minuto 34, John nuovamente protagonista
del contropiede decisivo. Stefano, come da copione in full control
della manovra portante; Bruno, laterale d’appoggio per ogni
evenienza; John, gigante in cerca di gloria. Dopo l’ennesimo
1-2 allestito dal Naples Team, tocca però a John intervenire
in quasi scivolata e respingere la ribattuta secca di Mourad. Chiara
urla stordendo Sco e Minho per la gioia e il pareggio è dunque
ripristinato. K.Squad 4 | JPA 4. Anzi, c’è di più.
Tempo un semplice giro d’orologio e Bruno rende nuovamente
impotente Mourad alla respinta. Pregevole stop and go del velocista
della JPA a saltare Teo in ripiego, per poi scagliare di collo pieno
sotto la traversa. Per il nativo del Marocco tempo di tirare i remi
in barca. K.Squad 4 | JPA 5. Il vantaggio della JPA dura all’incirca
10 minuti, dove Teo e Alessandro danno il meglio di se in affermazioni
offensive, puntando tutto sul terminale aereo di Mao. Ma la JPA
copre bene tutti i singoli spazi, permettendosi tra l’altro
il lusso della ripartenza capeggiata da un sensazionale Antonio.
Il ritmo incessante rivisitato nelle retrovie della JPA comincia
però a mietere le sue prime vittime. Dino azzarda un timido
retropassaggio verso Bruno; Alessandro – pushato come non
so cosa da un Mourad senza più un filo di voce – ne
interviene di rapina per poi andare a beffare l’avversario
timido sull’uscita. Pareggio (nuovamente) bloccato. K.Squad
5 | JPA 5. Entriamo di fatto negli ultimi 10 minuti di match, una
partita di cui tutto ci saremmo potuti aspettare, ma non assolutamente
caratterizzata da un ritmo cosi serrato. Squadre allungate e giochi
decisamente più piacevoli ed interessanti da vedere. Sul
piatto della bilancia, la K.Squad sembra faticare onestamente qualcosa
in più rispetto ai rivali della JPA. Non a caso il team di
Teo (auto immolatosi in porta ed ancora non ci rendiamo conto del
perchè) si rintana nelle proprie retrovie alla ricerca della
speranza. Intanto, sul fil di sorpresa, Mourad e Alessandro confezionano
il contropiede della serata. Alessandro smarca Mourad con il consueto
colpo di tacco; per lo stesso Mourad è dunque prateria aperta
dopo aver saltato anche Dino in recupero disperato; giunto al limite
area, finta di tiro e prezioso filotto nel mezzo dove Alessandro
non può certo sbagliare. K.Squad 6 | JPA 5. La JPA si dispera.
Piccoli screzi cominciano a farsi sentire lungo tutto il profilo
del campo. Bruno e Stefano si stuzzicano, ma allo stesso tempo iniziano
a bombardare a raffica il territorio nemico. Joy, Mourad e Teo si
gettano contro ogni pallone a occhi chiusi, cercando di respingere
alla bene in meglio la situazione a sfavore. La diga - seppur con
qualche perdita - regge il confronto con dignità… almeno
fino al minuto 55. A furia di insistere, Bruno trova la botta decisiva
di colo pieno dopo che Mourad cede la rincorsa in redenzione. Teo
ci mette i pugni e anche un po’ di volto, ma l’esito
è inevitabile. K.Squad 6 | JPA 6. La JPA agguanta cosi il
pareggio - meritato - e senza troppe recriminazioni. La K.Squad
si morde cosi le dita, cosciente di aver sprecato tanto e conscia
allo stesso tempo di aver gestito la partita con molta più
concretezza rispetto all’avversario. La mobilità atletica
del Naples Team ha però fatto la differenza. Bruno e Stefano
amalgamo al meglio la loro convivenza, lasciandosi persuadere in
cabina di regia da un Antonio decisamente credibile nel suo ruolo
di debuttante con esperienza. Piacevole poi battaglia psicologica
tra i due capitani… segnava uno, rispondeva di punto in bianco
l’altro. A conti fatti, il pareggio ci sembra il giusto finale
per un lieto Capitolo 1 di questa nuova faida. Gara 2 ci dirà
sicuramente di più sul futuro dei singoli roster e sul futuro
della DLeague in generale.
•
Alessandro
: Lo squillo senza risposta fattogli attorno alle 20.25 faceva presagire
aria di ritardo clamoroso. Errore. Mai pensare male, soprattutto
se poi si viene ricompensati con una prestazione decisamente over,
condita da una tripletta repentina e da un ruolo di mezza punta
di assoluta credibilità. Le prova tutte, impegnandosi su
ogni dove. Ogni tanto gli manca il passo decisivo per il colpo,
sintomo che un giocatore cosi non lo si deve troppo sprecare in
recupero. | Ritrovato : voto 7.0 [3]
•
Joy
: Dopo l’exploit in casacca JPA, eccolo rientrare interra
natia con il compito di puntare il dito verso chi gli offri asilo.
Partita come da copione senza macchie, sia per la consueta reattività
difensiva, sia per lo show da applausi offerto tra i pali. Gli ultimi
20 minuti sono poi un continuo immolarsi a corpo morto su giocatori,
palle vaganti e bombe al napalm che a raffica assalivano la zona
di massima allerta. Senza esclusione di colpi. | Subbuteo
: voto 7.0
•
Mao
: Ennesimo rientro reclamato a squarciagola, quanto meno per garantirsi
il fattore grinta e brutalità in zona d’attacco. Parte
bene, dimenandosi con il solito pressing forzato e rincorrendo palloni
difficilmente raggiungibili. Sintomi di un Leone deciso a dimostrare
valore e qualità. Almeno sino al 15° minuto, quando un
mancato aggancio in salto lo fa carambolare a terra battendo la
testa, intimorendo anche il più ferreo combattente. Attimi
di shock, ma grazie a Dio tutto bene. | Rischio!
: voto 6.5 [1]
•
Mourad
: L’incidente trovatosi davanti sulla A4 faceva anche qui
presagire pacco. Ma con una buona organizzazione, Teo riesce a procuragli
scarpe e vestiti adatti al match senza obbligare il compagno a passare
obbligatoriamente da casa. Tutto sommato i due numeri in più
ai piedi non sembrano avergli dato troppo fastidio, visto la partita
espressa, come al solito prodiga al 3vs1 difensivo. Masochista?
No, Mourad. | Avanti tutta : voto 7.5
•
Teo
: Il calendario frastagliato di impegni e di infortuni non stanno
di certo aiutando i giocatori della DLeague più pesanti e
bisognosi di continuità. Teo è uno di questi, almeno
le sue gambe, almeno i suoi scatti… Se tenuti troppo in cantina,
la fatica si fa sentire. Fortunatamente, quando fisicamente tendi
a non farcela interviene allora la mente, prodiga a scuotere l’Io
interiore alla riuscita di qualsiasi giocata. Crederci significa
spesso riuscirci. | One Man Band : voto 7.5 [2]
•
Antonio
: Focalizzate nella vostra testa il prototipo di mediano vecchio
stampo, quello dal sorriso malizioso capace di far aizzare prima
i compagni, poi, forse, gli avversari. Ma sia chiaro, tutto nella
più assoluta sportività. Con Bruno e Stefano che si
distribuivano destra e sinistra, all’uomo dei mille volti
è toccato amministrare il centrocampo. Buona la prima, per
impegno ed impatto visivo. Cazzo, spacca lo schermo… | The
Mask : voto 6.5
•
Bruno
: Regolando il livello di gestione del pallone, possiamo riscoprire
in Bruno un talento del tutto più utile e duttile alla squadra.
La fascia destra è il suo piccolo Paradiso, lui il solo ad
averne le chiavi di svolta. Un pendolino instancabile capace di
martellare dal primo all’ultimo minuto una determinata zona
del campo. Mourad e Teo le hanno provate tutte, sia con le buone,
sia con le cattive. Invocando il masochismo, più la situazione
si rendeva ostica, più lui si cromava di agonismo. | Speedy
Gonzales : voto 7.5 [2]
•
Dino
: Secondo debuttante della serata, corrispondente tra l’altro
al più giovane prospetto anagrafico che la JPA abbia mai
tesserato. Nella prima fase del match viene utilizzato prevalentemente
in porta dove, salvo qualche indecisione occasionale, si fa trovare
pronto e reagente. Nella seconda metà di gara lo si può
apprezzare finalmente in proposizione offensiva. La fascia lo reclama
e lui non si tira certo indietro. Personalità al servizio
della causa. Che si può aver di più? | Rookie
di lusso : voto 6.5
•
John
: I recenti fatti di cronaca ospedaliera consegnano di fatto tra
le mani di John le chiavi dello show. Sia in ambito organizzativo,
sia in ambito calcistico vero e proprio, dove dal nulla si fa assegnare
gol d’ufficio. Il sogno di poter condurre la DLeague è
cosi a portata di mano. Tanto valeva svenarsi e tirar fuori la grinta
spossata. Piace e persuade compagni, avversari e pubblico. Se poi
il pubblico stesso è capeggiato dalla dolce metà,
non c’è Gatorade che possa reggere il confronto. |
Dopato
: voto 7.0 [2]
•
Stefano
: La nuova anima teatrale di questa recente JPA ha un nome…
Stefano. L’uomo che sente la partita, l’uomo che non
molla il colpo. Il giocatore che da solo motiva ed allo stesso tempo
smobilita un reparto del campo. Con Bruno l’intesa migliora,
soprattutto dal punto di vista relazionale. Antonio poi nelle retrovia
assicurava giocate stimolanti. Per citare poi una frase diventa
di uso comune all’interno della DLeague… il duello aperto
con il Joy portiere è da extra nei DVD! | Talento
: voto 7.5 [2]