IL MARCIAPIEDE
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PRO:
Il movimento e' ampio, rispettato ed impegnato, ha ottenuto dei risultati reali per modificare il tessuto urbano di alcune delle citta' americane piu' infestate di automobili. La loro critica allo stile di vita autodipendente, traente ispirazione da teorici come Lewis Mumford e Jane Jacobs, combinato con un approccio pragmatico e realisticamente riformista ha ottenuto solidi risultati e ha contribuito molto ad intaccare la crescita dello sprawl negli USA.
PROPONENTI: la carta del nuvo urbanesimo e' stata firmata da 266 architetti al quarto Congresso nel 1996 e il movimento continua a crescere. Attualmente conta 339 architetti in venti paesi diversi.
SVILUPPI:Numerosi progetti di ristrutturazione urbana, principalmente in USA.
MORE INFO:Il testo integrale della carta per il Nuovo Urbanesimo è on line su www.cnu.org
CONTRO:
La piacevole, sicura, moderna citta' neourbanista presenta spesso alti prezzi nel mercato immobiliare, diventando cosi' una piccola oasi di privilegio per utopisti car-free oltre le possibilita' dei comuni mortali, attirando accuse di gentrification (vedi free city). Il programma neo urbanista non ci condurra' ad una vita urbana piu' sostenibile e a basso impatto ambientale, il movimento non poggia su principi ecologisti. Dando una sistemazione alle auto e tutelando il "diritto alla guida" delle persone, limita la possibilita' di ridurre il ricorso all'automobile.

IL NUOVO URBANESIMO


The round, un progetto da 100 milioni di dollari a Beaverton, Oregon

Il N.U. e' un insieme di principi miranti a progettare e sviluppare citta' e cittadine. Sono raccolti nella Carta del N.U., un documento scritto e firmato dai membri del Congresso per il N.U. (CNU). Si tratta di principi generali, che non definiscono chiaramente la citta' ideale. Il N.U. si applica indistintamente a tutti i tipi di insediamenti umani, dalle singole case in montagna fino alle regioni urbane piu' densamente popolate. Comunque implicano anche quale tipo di citta' piacerebbe vedere ai Nuovi Urbanisti. Tra di essi il principio chiave e' il n. 12: "Molte attivita' della vita quotidiana dovrebbero avere luogo a distanze percorribili a piedi, permettendo l'indipendenza a coloro che non guidano, specialmente gli anziani e i giovani. La rete stradale dovrebbe essere progettata e costruita per incoraggiare gli spostamenti a piedi, ridurre il numero e la lunghezza di quelli motorizzati, e conservare energia". Questo metodo graduale e riformista e' centrale per il N.U. Non si mira a creare citta' car-free nel mezzo della dipendenza totale dall'automobile. Piuttosto si tratta di offrire alle persone la possibilita' di ridurre o eliminare il ricorso alla macchina. Crediamo che questo porti ad un miglioramento tale della qualita' della vita che la maggior parte delle persone sceglieranno di guidare di meno.
Altri principi nella Carta stabiliscono come trattare le automobili in una citta'. Il prinicipio n. 22 dice "nelle metropoli contemporanee, lo sviluppo urbano deve trovare una sistemazione adeguata per le automobili, in modo tale da rispettare i pedoni e gli spazi pubblici". Il n. 23: "Le strade e le piazze devono essere sicure, confortevoli, interessanti per i pedoni. Appropriatamente allestite, devono incoraggiare gli spostamenti pedonali e aiutare i vicini a consoscersi vicendevolmente e proteggere la loro comunita'". In altre parole, il N.U. e' contrario a grossi edifici come i centri commerciali circondati da parcheggi, o schiere di palazzi in prossimita' di grosse arterie stradali, o le villette monofamigliari che si affacciano sulla strada con un'anonimo box largo 10 m, tipiche delle periferie americane. Le strade dovrebbero essere, dice l'art. 19, "Spazi pubblici di uso promiscuo".
Con l'obiettivo di soddisfare i bisogni degli automobilisti, i Nuovi Urbanisti di solito progettano strade asfaltate larghe a sufficienza per garantire il passaggio delle auto nelle due direzioni e il parcheggio. Forniscono parcheggi per ogni abitazione, principalmente sulla strada, ma anche in garage. Questi non sono solo compromessi con il mondo dipendente dall'automobile. La maggior parte dei Nuovi Urbanisti vede le macchine non come un male necessario, ma come strumenti utili - se tenuti al loro posto.
La chiave e' tenere al loro posto le automobili. Questo si ottiene principalmente attraverso misure di moderazione del traffico e la progettazione di edifici che tenga conto piu' dei pedoni che delle automobili. Una tendenza che su cui i Nuovi Urbanisti si trovano d'accordo è quella di considerare i pedoni gli utenti piu' importanti della strada. Come risultato, i quartieri tendono ad avere marciapiedi larghi; negozi progettati per poter fare acquisti stando alla porta o alla finestra; i palazzi hanno delle verande di ingresso sui marciapiedi; la casette monofamigliari, anche se arretrate rispetto al fronte stradale, hanno delle porte d'ingresso avvicinabili da un pedone. I quartieri progettati piu' di recente presentano delle corsie posteriori agli edifici che garantiscono l'accesso ai box. Comunque i Nuovi Urbanisti preferiscono generalmente il parcheggio sulla strada perche' crea una barriera fisica tra i pedoni e il traffico presente in strada.
Piu' corto e interessante e' uno spostamento a piedi, piu' bella e' la citta' per i pedoni. Questo comporta l'eliminazione degli isolati mastodontici e la loro sostituzione con isolati a misura d'uomo. Questo consente di camminare per distanze piu' brevi tra due punti qualsiasi del reticolato urbano, permette di creare piu' accessi diretti sulla strada per negozi ed abitazioni e di fornire alternative diverse per qualsiasi viaggio, riducendo la congestione del traffico. Nello stesso tempo, se le automobili devono fermarsi o rallentare ad ogni incrocio, non riescono a raggiungere quelle pericolose velocita' a cui spesso viaggiano quando si spostano senza ostacoli per tratti molto piu'lunghi. Le vie del N.U. sono generalmente piu' strette di quelle della maggior parte dei progetti urbani del secondo dopoguerra.
Il N.U. non crea da solo una citta' o un pianeta senz'auto che molti di noi auspicano. Ma questi quartieri - con il loro orientamento filopedonale e l'utilizzo misto del territorio - riducono il traffico del 25-50% rispetto ai progetti convenzionali. Questo e' un primo passo importante. Il N.U. puo' soddisfare le esigenze attuali del mercato immobiliare, offrendo contemporaneamente una speranza per il domani.

Steve Bodzin
Communication Director,
Congresso per il Nuovo Urbanesimo.